24 LUGLIO 2001
Quinta passeggiata naturalistica
  Siamo ormai dopo la metà di luglio, solo poche piante e sempre più in alto sono ancora fonte. Presto ritornerà il freddo e il gelo ed esse devono ancora portare a maturazione i frutti o meglio i semi.
Ci avviamo per un'ultima passeggiata botanica, importanti essenze mancano ancora all'appello. Passando presso la casa alpina incontriamo Renè (lui vi passa tutta l'estate, collabora alla gestione prestandosi volentieri ad ogni lavoro, oltre ad essere disponibile a fare da guida a grandi e piccini che pur non conoscendo la zona desiderano andare a fare una bella camminata) il quale ci dice di aver incontrato, il giorno prima, una bella pianta: blu, molto appariscente, con tanti fiori, alta ben oltre un metro, e ci da le indicazioni per ritrovarla. Seguendo i suoi consigli ben presto riusciamo a scovarla, si tratta senza dubbio del "Delphinium elatum"' che fa bella mostra di se in luoghi umidi dove pascolano le mandrie. Ma non è solo, è accompagnato dall' "Aconitum vulparia" dai caratteristici fiori gialli a forma di elmo. Sono due pinte molto belle ma velenose, e per questo le mucche, pur brucando tutto intorno, non le toccano. Non molto lontano, in luoghi più aridi e sassosi, troviamo robuste piante di Genziana maggiore ("Gentiana lutea") ma tutte ormai sfiorite e non ci resta che fotografarne i grossi semi, per i fiori sarà per il prossimo anno. Questa pianta la cui grossa radice è ottima per fare il pregiato liquore, non è tuttavia in pericolo di estinzione perché si difende da sola; infatti la sua radice è così grossa e penetra a fittone profondamente nel terreno che senza l'aiuto di un picco o altro attrezzo èimpossibile estirparla.
 
 
 
  Mancato l'appuntamento con i fiori della Gentiana lutea abbiamo però la fortuna di imbatterci nella sorella "Gentiana punctata" questa sì in splendida fioritura! La riprendiamo da lontano, ma soprattutto da vicino, dove si possono ben osservare i suoi calici gialli coperti di lentiggini; più bassa, più rara, ma certo non meno bella della sorella maggiore!
Continuando a girovagare tra pietre, massi e zone erbose ecco apparire delle corolle rosate con al centro un bel bottone giallo, si tratta dell' "Aster alpinus", pianta di rara bellezza nella sua semplicità. Poi l'alto e robusto "Veratrum album" con i suoi fiori verdognoli. La pianta velenosa, può essere confusa, prima della fioritura, con la Genziana maggiore ma le sue foglie, seppur simili, sono attaccate al fusto in modo alterno, mentre nella Genziana sono opposte due a due.
 
 
 
  Ci fermiamo ancora ad osservare un bel gruppo di "Centaurea nervosa" prima di ridiscendere verso la casa alpina intorno alla quale è facile trovare la poco appariscente, ma bellissima (se osservata da vicino) "Astrantia major" , la "Digitalis grandiflora" e 1' "Amica nontana". Per quest'anno le gite alla scoperta dei fiori sono finite, d'ora in poi ci terremo più in basso, nei dintorni di Ceva, e il nostro interesse fotografico e gastronomico sarà rivolto ai funghi.