Gruppo Pace

Comunità S.Angelo



In Agosto, poco dopo l'attentato che aveva fatto saltare un supermercato a Omagh uccidendo tante, troppe persone, avevo scritto alcune note che propongo ora, a mesi di stanza, per non dimenticare. In Ottobre hanno premiato col Nobel per la pace due negoziatori, il cattolico John Hume e il protestante David Trimble, per dare un senso agli accordi di pace che sembrano sopravvivere, malgrado Omagh, malgrado le invettive di Ian Paisley, malgrado la stupidità e la protervia di tanti violenti che non si rassegnano al grigiore della pace. Hanno premiato il dialogo e chi sa perseverare in esso. Ma non dimentichiamo quei giorni. Almeno i cristiani non abbiano bandiera! Non sono mai stato a Omagh, conosco tuttavia tante cittadine simili nell'Ulster. Lurgan, dove fino a qualche tempo fa'non potevi parcheggiare nelle vie del centro lasciando l'auto rpiva di passeggeri a bordo, senza che l'auto fosse rimossa e fatta brillare. O Portadown, dove in stazione avevo notato buchi di pallottole sul soffitto: "Roba dell'altra sera. Ma succede tutte le settimane, " mi ha detto il controllore " non fanno più riparazioni". Cittadine popolate da gente il cui lavoro è stato sottopagato per generazioni, da gente che riempie i pubs bevendosi soldi preziosi per il bilancio familiare, che continua a vivere in case vecchie, piccole, basse con servizi igienici inaccettabili, le stesse case che abbiamo visto sventrate dalla bomba di Omagh. Bomba che avrebbe dovuto far gridare al Primate d'Irlanda, di tutta l'Irlanda,( che vive ad Armagh, nell'Ulster, non nella Repubblica cattolica ), che quegli assassini non possono chiamarsi cattolici, che chi li aiuta, chi nasconde le loro armi, chi raccoglie per loro danari in USA è fuori dalla comunione della Chiesa cattolica. Ci si sarebbe aspettato che il Primate della Chiesa cattolica si fosse recato dal capo della Chiesa di Irlanda, (in comunione con gli Anglicani), che sta nella stessa città a poche centinaia di metri, per dirgli il suo orrore per la bomba, per pregare insieme su quei morti, per dire che si è fuori da qualsiasi Chiesa di Cristo quando si usano quei mezzi. La prudenza - oggi - non è una virtù. Vogliamo ancora profeti a rompere le nuove catene in questo infinito Egitto del mondo. Bomba ad Omagh, mentre si prepara il Giubileo. Bomba che non può essere più crudele, ma anche inutile e stupida. Bomba che ha fatto gonfiare il petto al campione del pregiudizio bigotto, reverendo Ian Pasley, pieno di un livore alimentato da anni di pregiudizio, che lo fa dire "Ve lo avevo detto che non ci si può fidare dei papisti." questo chiedo, Signore: che ti liberi dai devoti di ogni religione! Anni di pregiudizio. Ecco una delle strutture mentali da distruggere, se si vuole fare qualcosa per questa terra, per tutte le terre dove la violenza impedisce che i diversi possano intendersi. E qualcosa si può fare. Kennedy nel 62 per integrare i neri nella società americana ordinò il "bussing", fece trasportare con l'autobus della scuola bambini neri in scuole bianche, bambini bianchi in scuole nere. Fu la rottura della incomunicabilità. Certo, le cose non sono ancora felici nel sud degli Stati Uniti, ma passi avanti ne sono stati fatti tanti. Ma in Irlanda il bussing non si può fare: perché scuole di stato non ce ne sono. Lo stato finanzia le scuole, che saranno, St. Mary o St. Francis per i cattolici, o Craigon, o Stornomont chiaramente protestanti, scuole dove si s'insegnano materie letterarie e scientifiche eguali per tutte, ma dove il pregiudizio di una parte contro l'altra è norma. Bambini che non s i incontreranno mai se non per menare le mani. E in anni di guerra civile nessuno ha saputo, o voluto, perdere questo privilegio. Dovrebbero pensarci quanti cattolici vogliono scuole private finanziate dallo stato. Anziché inviare i credenti ad insegnare tra i laici o gli indifferenti, a fare il "sale" evangelico, creeranno ghetti culturali il cui sbocco è chiarissimo davanti a noi, nell'Irlanda del Nord. Irlanda, vigilia di Giubileo. Sedici anni fa' Bobby Sand, un soldato dell'Esercito Repubblicano, moriva in prigione dopo aver fatto un lunghissimo sciopero della fame. Moriva letteralmente di fame, e dopo di lui morirono altri suoi compagni. Percorrevo la Repubblica d'Irlanda, in quei giorni, dal centro al nord, e quella morte non suscitavaalcuna reazione, addirittura alcuna emozione. Salvo una decina di persone, con bandiere nere in un paese del Donegal, l'Irlanda sembrava aver assorbito quella morte senza scomporsi. Mi domandavo allora, ma le domande sono ancora valide oggi: possibile che una opinione pubblica, davanti ad uno sciopero della fame non si sia mossa? Sono così cambiati gli Inglesi, che ai tempi di Gandhi di fronte ai suoi scioperi della fame riflettevano e trovavano onorevoli vie di compromesso con il Mahatma? Certo la statura di Gandhi non era paragonabile a quella del terrorista Sand, le cose per cui si batteva erano patrimonio di un popolo. Forse l'opinione pubblica irlandese si rendeva conto che un mezzo non violento usato da violenti aveva una valenza molto diversa. Sulla solitudine di quella morte interroghiamoci ancora. Uno almeno che abbia diviso il pane, che abbia gettato le armi... Ma chiediamo, vigilia di Giubileo. Chiediamo che le nostre Chiese abbandonino la prudenza, che gridino forte che un terrorista non può chiedere la nostra solidarietà. Chiediamo che le nostre Chiese abbandonino tutti i privilegi, Cristo non ha predicato il privilegio. Chiediamo che le nostre Chiese cancellino dalla loro comunione tutti coloro che fabbricano e commerciano armi. Stati e privati. Senza eccezioni. in nome di Dio vi prego, vi scongiuro vi ordino: non uccidete! Soldati, gettate le armi... I versi sono di David M. Turoldo, dal libro IL GRANDE MALE, Oscar Mondadori 1992