Storia di Chiaramonti



Cenni storici

Dopo che la Sardegna si organizzò nei giudicati di Cagliari, Torres, Gallura e Arborea, intorno all’VIII° secolo, vennero edificati numerosi castelli e fortezze sia a difesa dei litorali che dei confini interni.

Così il Castello di Chiaramonti spesso citato nei documenti dell’epoca.

Il Castello, di cui è ancora in piedi la torre, è, sia per le caratteristiche tecniche che  politico-militari, di tipo genovese. Fu, infatti, edificato dalla famiglia genovese dei Doria intorno al XIII° secolo anche se non se ne conosce la data precisa.

 

I Doria giunsero in Sardegna nel XII° secolo ed ebbero in primo luogo licenza giudicale di edificare le rocche di Castelgenovese e di Alghero. In seguito arrivarono a possedere diverse regioni del giudicato di Torres, tra cui la regione d’Anglona in cui edificarono il castello di Chiaramonti.

 Esso dominava, dall’alto del colle San Matteo, la piana di Martis e Perfugas e aveva di fronte l’altra rocca genovese di Casteldoria.

Così come per il Castello è altrettanto oscura la data in cui sorse il paese di Chiaramonti.

 

Esso è annoverato, già nel periodo giudicale, fra le ville della curatoria (*ciascun giudicato era diviso in curatorie, cioè distretti amministrativi di varia estensione, formati da un insieme di ville o paesi dipendenti da un capoluogo di curatoria) di Anglona (** la curatoria d’ Anglona era posta fra il mare a nord, la  Gallura ad Est, la Romancia, Montes e Figulina ad Ovest ed Oppia e Monteacuto a Sud).

Ora il fatto che non si faccia preciso riferimento alla villa fa sorgere il dubbio che non esistesse il paese vero e proprio, ma si indicasse con questo nome la località di pertinenza dei Doria. D’altro canto il fatto che questi distretti fossero rappresentati da un “abitante di Chiaramonti” avvalla l’ipotesi che non solo il paese esistesse ma fosse addirittura capoluogo di curatoria ( il giudicato di Torres, di cui l’Anglona faceva parte, aveva cessato di esistere nel 1259, ma ancora nel secolo successivo le curatorie continuavano ad esistere almeno di nome); infatti essa era denominata: Curatoria D’Anglona o di Claramonte.

 

Un altro indizio, che può far dubitare dell’esistenza della villa, è che Chiaramonti non compare nell’elenco delle parrocchie che versano le decime nei secoli XIII° e XIV°.

La tradizione orale vuole che il paese sia stato fondato dai superstiti delle pestilenze che avevano colpito le vicine ville di Orria Manna e Orria Pizzinna e che avevano trovato una migliore sistemazione ai piedi del colle San Matteo.

 

Durante il secolo XIV°, infatti, molti abitati si erano spopolati proprio a causa delle pestilenze e delle carestie. Nel territorio di Chiaramonti sono ricordati i resti d’antichi villaggi in località Ervanana, Giulia, San Giuliano e San Lorenzo.

Quando la Sardegna passò sotto il dominio aragonese prima e spagnolo poi, le curatorie cessarono definitivamente di esistere sostituite dai possessi feudali e il nome anglona rimase unicamente come indicazione storico-geografica del luogo.

 

Nel 1421 Don Alfonso di Aragona infeudava l’Anglona a Bernardo Centeles.

 

Il territorio di Chiaramonti continuò perciò, dopo la signoria dei Doria, ad essere assoggettato al regime feudale, che lo caratterizzerà per ben quattro secoli.


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