Il
castello di Chiaramonti si trova sul Colle San Matteo, uno dei tre colli su
cui è situato il paese
di Chiaramonti. Prende il nome dal cognome materno Brancaleone Doria, marito
di Eleonora
d'Arborea.
Nel 1348 fu occupato da Rambaldo di Cobrera, poi, alla conclusione della pace
del
1350 fu restituito dal re d' Aragona a Brancaleone e Matteo Doria, che ricevettero
ugualmente in
feudo Monteleone e altre località in cambio dei diritti su Alghero".
Nel 1357 appartenevano ancora
ai Doria. Il giudice d'Arborea, Mariano IV, ambiva tanto di possederlo, che
lo pretese in dote per le
nozze di sua figlia Eleonora con Brancaleone. D'altra parte il re d'Aragona
Pietro IV sperava di
poter entrare in possesso con le nozze di un suo fido cortigiano con Violante
Doria, sorella di
Brancaleone.
Il castello era costituito da una torre da un fabbricato capace di ospitare
balestrieri e soldati.
Della struttura originaria è rimasta la base quadrangolare della torre.
Il resto fu modificato dagli
aragonesi e mutato in una chiesa.
Il "Castello dei Doria", così la tradizione popolare chiama
il complesso di ruderi che si
vedono nella parte più alta della cittadina: il complesso, tuttavia,
visto dall'interno è una chiesa
tardo gotica ad una sola navata e a otto cappelle . Nell'abside permangono parti
delle crociere e le
imposte delle nervature della volta, di stile aragonese. Accostata alla Chiesa,
vi è una torre a base
quadrangolare in conci di calcare squadrato, alta circa 10-12 metri, in un terreno
pieno di detriti, che
innesta nella parte superiore una struttura poligonale che ha tutte le caratteristiche
architettoniche
del campanile gotico, come nella chiesa di Bonaria a Cagliari.