VIAGGIO NELLA CULTURA
Scrittori - Poeti - Pittori - Musicisti

 

Scrittori e Poeti

La cultura di Castel Morrone, fino a poco tempo addietro, è stata essenzialmente contadina e popolare ed è giunta fino a noi per tradizione orale (vedi: Viaggio nella tradizione e nel folclore) con un patrimonio di poesie, proverbi, detti e via dicendo che ne fanno una cultura non certamente ricca, ma sicuramente vibrante, genuina, ironica, appassionata e, soprattutto, sincera e spontanea con espressioni e figurazioni delicate ed armoniose, nonché con una melodia ritmica assolutamente originale.

Ma tutto questo si spiega col fatto che i contadini, costretti a passare le giornate all'aperto, impararono ben presto ad ammirare le albe delicate, i rossi tramonti, gli incredibili cieli stellati e soprattutto impararono ad essere testimoni diretti del miracolo della creazione che avveniva sotto i loro occhi e attraverso le loro mani.

Tutto ciò infuse nei loro cuori tutta la gamma dei sentimenti che travasarono nei loro rapporti con Dio, con l'ambiente e i loro simili.

Le loro fonti di ispirazioni furono il lavoro, la religione e naturalmente l'amore.

Si è fatto qualcosa per recuperare, almeno parzialmente, questo patrimonio, ma non abbastanza.

La tradizione scritta inizia con LUIGI GOGLIETTINO (1866 - 1935 ), medico, che si dilettava di poesia e pubblicò alcuni volumi dei quali sono giunti fino a noi due soli titoli: "OMBRE E MEMORIE" ed "ILICE NERA" .

Dal 1935 passiamo direttamente al 1981 quando apparve RAFFAELE LEONETTI con il suo primo libro di poesie (Vedi: Viaggio nella memoria ritrovata) e con lui , a Castel Morrone inizia una vera e propria rivoluzione culturale .

 

Dopo il suo terzo volume di poesie "Aria 'e Morrone", finalmente, un'associazione di ragazzi, fondatori e frequentatori della Biblioteca "DE JACOBIS", riuscirono a raccogliere uno sparuto gruppo di poeti e diedero alle stampe, nel 1985, una

ANTOLOGIA DEI POETI MORRONESI

nella quale alcuni giovani si cimentarono con i versi forse per la prima volta nella loro vita.

Nello stesso volumetto vengono presentate anche alcune poesie di Gogliettino come "LAUDE A MARIA" dal volume "Ombre e Memorie", "GIULIA" da "Ilice Nera" e "AGLI AMICI A CONVITO SUL MONTE CASTELLO" sempre dalla stessa raccolta; nonché un "Acrostico" di CRISTOFARO DE VIVO, professore e preside di Liceo, che fu autore anche di un poemetto in endecasillabi molto classicheggiante, datato 1946, dal titolo:

 

IL PARTIGIANO

a ricordo del figlio ARDEO, partigiano combattente, caduto a 22 anni con altri 21 giovani per mano nazista a Porta Feltre (Belluno), il 1° maggio 1945, il quale volumetto contiene anche una interessante corrispondenza del periodo.

Questa pubblicazione viene considerata parte del patrimonio culturale morronese perché il Prof. De Vivo era di Castel Morrone, dove si ritirò in pensione e morì.

 

L'esempio di Raffaele Leonetti cominciò a dare i suoi frutti se, sempre per la collana "Biblioteca De Jacobis", nel 1986, nacque il primo volume di recupero della letteratura folcloristica e popolare di Castel Morrone dal titolo:

CULTURA DEI SENZA STORIA
a cura di G. Iulianiello - A. Marra - M. Marra - R. Minutillo - L. Izzo

seguito, ben dodici anni dopo, 1998, da un secondo volume dallo stesso titolo e con gli stessi curatori.

Nel frattempo però, nel 1994, uscì, una raccolta di poesie di FRANCESCO SPARAGO dal titolo:

PENZIERE CA VANNO...

Questo volume è diviso in tre parti: la prima ha per titolo "L'Ammore" e contiene 24 componimenti, la seconda parte "'E Guarattelle" con 13 poesie e la terza parte porta le parole che danno anche il titolo alla raccolta: "Pensiere ca vanno" con altre 12 poesie, per un totale di 49 componimenti che fanno di Francesco Sparago un autentico poeta dell'amore.

Sparago ha scelto il dialetto napoletano e ne dà ragione al lettore facendo riferimento, in testa ad ogni sua poesia, a celebri poeti napoletani dei quali evidentemente si sente figlio.

Il verso scorre fluido ed ottimamente impostato di modo che la lettura risulta, oltre che facile, godibile ed estremamente piacevole.

L'amore la fa da padrone sia verso l'amata che verso la famiglia e la sua Terra.

Castel Morrone avrebbe bisogno ancora dell'ispirazione di Francesco Sparago perché è bello e piacevole godere della lettura della sue poesie.

Nel 1988 LUIGI IZZO, da solo, esordisce con un bel volume dal titolo:

Castelmorrone e la sua gente

CASTEL MORRONE E LA SUA GENTE
Tra cronaca e storia

In questo volume si parla più di usi e costumi dei morronesi che di storia.

La storia, infatti, risulta come la parte meno curata, mentre essenziale ci appare la parte dedicata agli usi e ai costumi dei morronesi.

Usi e costumi che vanno scomparendo e ben ha fatto l'autore a raccontarli in modo che le generazioni future ne abbiano memoria.

 

 

Nel 1999 un altro autore, ALESSANDRO MARRA, si affaccia alla ribalta non tanto morronese quanto a quella nazionale con un saggio biografico dal titolo :

PILADE BRONZETTI - UN BERSAGLIERE PER L'UNITA' D'ITALIA
Da Mantova a Morrone

Il volume, edito da Franco Angeli Editore -Milano- è una ricerca promossa dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con contributi dello stesso Istituto, della Biblioteca De Jacobis e del Comune di Castel Morrone, e va a completare gli studi di Raffaele Leonetti su fatti risorgimentali di Morrone in Terra di Lavoro contenuti nei volumi "Lo Scontro di Castel Morrone" e "La Brigata Ruiz".

Il lavoro di ricerca è minuzioso e ottimamente riuscito con moltissime notizie inedite che ne fanno una testimonianza preziosa per la storia di Castel Morrone.

Tuttavia ci domandiamo quanti morronesi lo hanno letto perché gli abitanti di Castel Morrone, abituati ad avere i libri di storia della loro Terra completamente gratis si ritrovano davanti all'ostacolo insormontabile del prezzo ( L. 48.000)

Ci piace segnalare ancora una meticolosa ricerca di ROBERTA e GABRIELE CHIRICO dal titolo 

ELEZIONI AMMINISTRATIVE A CASTEL MORRONE 
Dal Dopoguerra ad oggi

 Una cronotassi dei Sindaci, Assessori e Consiglieri che si sono succeduti nel comune di Castel Morrone accompagnata da una documentazione fitta ed esauriente che fa ben sperare sul futuro di ricercatori di questi due benemeriti giovani.

 

 

Pittori

GIOVANNI TARIELLO

Giovanni Tariello

Giovanni Tariello può essere definito il Pittore della Terra di Morrone e della sua Gente. La sua Terra e la sua Gente, infatti, sono i temi più frequenti delle sue opere che, a nostro parere, conservano, sempre in sé stesse, una fetta di memoria ancestrale.

Le sue figure balzano agli occhi come ombre pesanti provenienti da un profondo passato oppure appaiono lievi, tratteggiate appena da un esile tratto di penna, come fantasmi, eppure reali ed inconfondibili persone della sua Terra di oggi.

Ma Tariello non è solo pittore: al suo attivo vanta diverse realizzazioni che vanno dalla scultura in ferro, come la "Stella" nella villa comunale di Castel Morrone, - frazione Gradilli -, ed il "Muro" in cemento armato di via della Taverna, alla semplice ma complicata composizione che dura lo spazio di una mostra.

Giovanni Tariello abita ed opera a Castel Morrone alla frazione Balzi, ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli ed ora insegna presso l'Istituto d'Arte di S. Leucio di Caserta.

Le sue opere sono ben quotate e molto ricercate.

Impossibile elencare la bibliografia, le performance e le partecipazioni di Giovanni Tariello. Ci limitiamo alla principali Mostre Personali tra il 1971 ed oggi:

1971: 44 Studio Junk - Culture - Caserta
1974: Galleria S.Carlo - Napoli
1978: Studio Arti Visive - Roma
1981: Belvedere di S.Leucio - Caserta
1982: Expo Arte - Bari
1983: Studio Soligo - Roma
1984: Studio Cesare Manzo - Milano
1986: Arte Fiera - Bologna -
1992: Galleria Iylland - Gronbierg - (Danimarca)
1997: Chiesa la Sorresca - Gaeta
1998: Palazzo ducale - Castel Morrone

Opere in visione:

SENZA TITOLO
olio su tela 80 x 100

CARNEVALE CON PANORAMA
pastello-matita-tela-colori-strasse 60 x 70

 

GIOVANNI CAPPIELLO

Giovanni Cappiello è un giovane autodidatta che è esploso improvvisamente all'arte pittorica con un suo stile particolarissimo.

Le sue opere, a solo guardarle, danno la sensazione di incubi e tuttavia hanno qualcosa di attraente che trasmette emozioni.

E' certo che la fantasia non manca a questo giovane e le sue opere lo dimostrano, ma dimostrano anche che il suo animo è tormentato ed il tormento è in continua evoluzione e tuttavia non è scevro da ironia come dimostra l'opera dal titolo "NAPOLEONE". Questo, forse, rappresenta la sua fortuna di artista.

Perfino la tecnica è del tutto originale. Ogni materiale serve a realizzare un'opera, ma oltre i colori ad olio, gli acrilici e persino la sabbia sono i suoi materiali preferiti.
Dopo le prime perfomance casalinghe, egli
è stato molto apprezzato in Francia dove si sta costruendo un brillante avvenire artistico.

Le sue principali Mostre personali:

1990: Centro d'Arte e Cultura "Botticelli" - Caserta
1992: "Carta Straccia" - 12 disegni per la fiera internazionale del libro - Torino
1993: Museo Civico - Salerno
1994: Consolato Generale d'Italia - Nizza - (Francia)
1995: La Casa dei Minimi - Cremona
1996: Galerie du Comte - Nizza - (Francia)
1997: Biblioteca comunale Baggio - Milano
1998: Terza biennale dello Ionio
1999: Espace Decouverte de la Villa Barbari e Carros Village - (Francia)
2000: Galleria Ciac 21 - Caserta

Una sua opera è stata inserita nell'asta "TABLEAUX ET SCULPTURER DES XIX ET XX SIECLES" organizzata dall'Etude Tajan di Parigi all'Hotel Druot, ed è stata acquistata.
Altra sua opera
è, in permanenza, nel Museo Internazionale d'Arte Contemporanea di CARROS - (Francia).

Giovanni Cappiello risiede ed opera a Castel Morrone - Frazione Torone - Via della Torre, 7 - Tel. 0823/390101

Opere in visione:

STUPORE
Olio su cartone cm. 80 x 100

NAPOLEONE
Olio e sabbia su tela - mis. cm.120 x 60

Musicisti

I musicisti a Castel Morrone non hanno una tradizione né grande, né antica; ma hanno ricevuto, a nostro parere, una splendida eredità da un prete che operava tra gli ultimi anni dell'ultima guerra ed il primo dopoguerra.

Questo prete si chiamava

DON PIETRO DE CAROSIS

Era un prete particolare che non ha mai diretto una parrocchia poiché, probabilmente non sarebbe stato in grado di farlo perché egli era avulso da ogni tipo di problema economico ed il denaro gli era quasi del tutto sconosciuto.

Tuttavia costui aveva un ascendente particolare sui giovani dai quali era costantemente circondato.
Aveva una genialit
à tutta particolare che lo portava ad una conoscenza vasta.
Fece conoscere ai giovani morronesi, in prima assoluta, il gioco degli scacchi scolpendoli personalmente da pezzi di legno e insegnando loro le relative regole di modo che la sua casa era tutto un fermento di giochi di dama e scacchi.

S'improvvisò anche regista teatrale coinvolgendo giovani ed anziani e preparando tragedie a carattere religioso che venivano rappresentate nelle feste del paese.

Ma la sua passione principale era LA MUSICA.

Insegnò ai ragazzi i primi elementi del solfeggio e a molti insegnò a suonare una strumento.
Il meglio di s
é stesso lo diede componendo una "MISSA ANGELIS" a quattro voci di rara potenza espressiva e di una armonia che facilmente commuove.

Questa "Missa", in pratica, e stata ereditata dal maestro

GINO DELLA VALLE

musicista e figlio d'arte, per aver avuto il padre PASQUALE DELLA VALLE direttore e concertatore di un complesso bandistico che per un lungo periodo ebbe buona fama perché annoverava nel suo organico anche cantanti lirici che facevano del complesso una cosa speciale.

GINO DELLA VALLE, dopo aver riscritto la "MISSA" per strumenti a fiato l'ha più volte diretta dopo averla concertata con un gruppo di oltre 50 persone, del tutto sprovvedute di musica, alle quali ha dovuto insegnare le più elementari regole della musica e del canto.

Il miracolo è stato che la "MISSA" è risultata ancora più maestosa, solenne e commovente.
Oggi quell'opera rappresenta il cavallo di battaglia delle grandi occasioni e solennit
à.

Il maestro Della Valle impiega il suo tempo ad insegnare gratuitamente musica a coloro che vogliono imparare a suonare un qualsiasi strumento e cerca di tenere un coro che gli permette, con certosina pazienza, un recupero di antichi canti e ballate morronesi.

Infine e non certamente ultimi i fratelli

NINO E FRANCO DAMIANO

Ambedue, diplomati al conservatorio, direttori d'orchestra, che gestiscono una scuola di musica per giovani e giovanissimi che annualmente rendono conto dei loro progressi con il classico saggio di fine d'anno.

Inoltre       

PINO CAROSIS

il vulcanico Presidente della "PRO LOCO" che tra le sue TANTE iniziative annovera la creazione di un sito internet su Castel Morrone che può essere consultato al seguente indirizzo:

                            http://www.castelmorrone.com

Infine si segnala la creazione di un altro sito internet curato da Guiseppe Di Fonzo, dedicato sostanzialmente alla rassegna stampa  riguardante Castel Morrone . E’ una magnifica idea e può tornare utilissima  per consultazione specialmente se è completata dal nome del giornale e da quello dell’autore dell’articolo. Si spera che il curatore si dedichi esclusivamente a questo compito che già, di per se stesso è molto impegnativo e che col tempo il sito venga meglio organizzato fino ad avere un nome più appropriato.

Sommessamente proponiamo :

              A.R.S. : AGENZIA RASSEGNA STAMPA  - CASTEL MORRONE

                         (Tutto quello che si dice e si scrive su CastelMorrone)

              ORA  PER CONSULTAZIONE:

                            http://digilander.iol.it/giuseppedifonzo/

 

 

INDICE

VIAGGIO NELLA STORIA VIAGGIO NELLA MEMORIA RITROVATA

VIAGGIO NELLA TRADIZIONE E NEL FOLKLORE

VIAGGIO NELLE VISCERE DELLA TERRA

VIAGGIO NELLA CULTURA

VIAGGIO NEL TRAPASSATO REMOTO

VIAGGIO NEL MEDIOEVO VIAGGIO NEL RISORGIMENTO ITALIANO

Per maggiori informazioni e collaborazione, manda una e-mail a Casa Muronia

manda un messaggio a Casa Muroniamanda un messaggio a Casa Muronia

© CASA MURONIA - 2008
Tutti i diritti sono riservati.