Ottone Rosai "Suonatori"

Musica da camera

Ballata dall'esilio op. R180a

© 1998-2001 Fabio Rizza

Ballata dall'esilio
op. R180a

Autore del testo: Guido Cavalcanti (Firenze 1255 ca. - 1300)
Data di composizione: 1956
Editore:Bèrben, Ancona
Organico: canto e chitarra
Discografia:
- WONJUNG KIM e MARCO DE SANTI, CD allegato al numero 10 della rivista Guitart, aprile/giugno 1998

 

La Ballata dall'esilio fu composta nel 1956 come regalo di compleanno per la cantante Marya Freund. La chitarra accompagna il canto con masse accordali a tre o quattro voci e occasionalmente si libera in brevi spunti melodici che anticipano o fanno da eco alla voce.

In questa lirica, delicata e commossa, è impossibile non ravvisare l'immedesimazione del compositore con il forte sentimento di struggimento che Cavalcanti prova per la lontananza dalla terra amata. Non è certamente un caso che per questa sorta di "confessione", Castelnuovo-Tedesco scelga la chitarra, strumento al quale — più che al pianoforte —, affiderà d'ora in poi tutte le proprie composizioni più intime e autobiografiche.