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Fabio Rizza
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Passacaglia
(Omaggio a Roncalli)
op. 180
Data
di composizione: 1956
Dedica: Andrés Segovia
Editore: Bèrben, Ancona 1970 (rev. Angelo Gilardino)
Organico: chitarra
Bibliografia:
- BRUNO TONAZZI, "Mario Castelnuovo-Tedesco, Passacaglia (Omaggio
a Roncalli)", recensione, il Fronimo
n. 19, aprile 1977, pp. 31-32
Discografia:
- ANTONIO DE INNOCENTIS, Guitar Recital, Fiammant FIAM
001
- MASSIMO FELICI, Mario Castelnuovo-Tedesco: Escarramán. Composizioni
originali e trascrizioni, Musicaimmagine Records MR 10029 [1995]
- CLAUDIO PIASTRA, CD Mondo Musica MM96034
Racconta
Castelnuovo-Tedesco:
Un giorno,
nel 1956, mi vidi arrivare ("out of the blue sky"...) un telegramma
di Segovia da una cittadina del Middle-West (mi pare Milwaukee...) così
concepito. "Please write a Passacaglia". Naturalmente la feci subito,
e potei consegnargliela pochi giorni dopo, quando venne a suonare a
Los Angeles. Ma... ero rimasto colla curiosità di sapere che cosa gli
avesse suggerito questa strana e improvvisa richiesta. "Oh, niente"
mi rispose "era solo che stavo leggendo una Passacaglia
che un altro compositore aveva scritto per me, ed era tanto brutta!
(1)
Il tema di
passacaglia in la minore (che Castelnuovo-Tedesco scrive in modo volutamente
arcaico), viene elaborato in quindici variazioni disposte secondo un ordine
rigoroso che le porta ad un punto di quiete dopo un progressivo
infittirsi della trama ritmica e armonica in corrispondenza della
decima variazione in maggiore ("dolce e sognante"); dopodiché il disegno
riprende ad infittirsi fino a sfociare nella magniloquente conclusione
costituita da una fuga (la quattordicesima variazione) e dall'ultima variazione
del tema, realizzata tramite una serie di pesanti blocchi accordali che
conferiscono un tono maestoso al finale della Passacaglia.
L'Autore
ci ha dato una composizione dove in bella sintesi confluiscono elementi
di diversa estrazione storica: moduli antichi della Passacaglia seicentesca
(costruzione ed armonizzazione del tema), reminescenze bachiane (come
le figurazioni ritmiche della terza e quarta Variazione, gli arpeggi
in terzine e la Fuga) procedimenti romantici nella condotta delle Variazioni
(amplificazioni, riarmonizzazioni). Infine, com'è nell'atteggiamento
spirituale dell'uomo moderno, egli evita deliberatamente la stretta
osservanza del vincolante "ostinato". Il suo linguaggio è infatti del
nostro tempo pur restando coerentemente fedele alla tradizione musicale
italiana, come ci è dimostrato dalla maggior parte dei sui lavori, nei
quali, se vi sono delle eccezioni, esse sono costituite dalle parentesi
in cui egli, specie in molti dei suoi componimenti chitarristici, si
è nobilmente ispirato agli stilemi spagnoli. (2)
(1) Da una
lettera di Castelnuovo-Tedesco del 4 agosto 1967 a Gilardino, in ANGELO
GILARDINO, "Un fiorentino a Beverly Hills", Seicorde
n. 53, settembre-ottobre 1955, p. 29.
(2) BRUNO TONAZZI, "Mario Castelnuovo-Tedesco, Passacaglia (Omaggio a
Roncalli)", recensione, il Fronimo
n. 19, aprile 1977, p. 32.
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