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Il Comune
Regione Campania 
Provincia di Benevento
Comune di Castelvetere in Val Fortore
La
città di Castelvetere in Val Fortore
Cenni storici -Castelvetere in Val Fortore
è situato nell’alta valle del
Fortore (Sannio orientale) sulla cima di un’altura (a 706 mt. s. l. m.)
dell’Appennino Campano, ai confini col Molise e la Daunia, circa a metà
strada
tra Benevento e Campobasso.
La prima notizia di Castelli
veteris risale al XII secolo,
ed è contenuta nel “Catalogo dei baroni”; ma le origini dell’abitato
sono
probabilmente più antiche. Sotto la dominazione normanna
(1054-1189) il
feudo di Castelvetere faceva parte della Contea di Civitate. Il conte
Filippo
di Civitate ne possedeva la metà, l’altra metà era tenuta da certi
Novellone e Arabito.
Con la dominazione sveva
(1190-1266) il feudo passò a
Gimondo de Molisio. Nella dominazione successiva, quella angioina
(1266-1435), fu posseduto da Simone de Molisio.
All’epoca della dominazione aragonese
(1442-1494) il feudatario è
Paolo de Molisio; successivamente il feudo passa ad Alberico Carafa.
Tale
famiglia ne rimase in possesso fino alla ribellione di Alberico II
Carafa,
quando Carlo V - con diploma del 30 giugno 1532 - concesse il feudo di
Castelvetere a don Ferrante Gonzaga.
Dopo pochi anni la famiglia Carafa
riebbe da don Ferrante il feudo, che
poi Isabella Carafa nel 1613 vendette a Cesare Brancaccio. Da costui
passò ad
Alessandro Ridolfi, poi a Camillo Grasso e, dai discendenti, ad Orazio
Sersale.
Nel 1689 il feudo venne acquistato da Nicola Moscatelli, a cui fu
concesso nel
1693 il titolo di marchese di Castelvetere.
Castelvetere ha fatto parte della
Capitanata fino al 1811, quando passò
alla neonata provincia di Campobasso. Quando nel 1861 Benevento divenne
provincia fu aggregato ad essa.
Da vedere
Ruderi della torre
In nucleo urbano più antico ruota intorno ai ruderi della vecchia torre
circolare. Attualmente di essa è rimasto solo qualche misero avanzo.
Portale chiesa di San Nicola
Portale finemente lavorato posto sul fianco della chiesa di San Nicola
sulla via Roma, la strada principale dell'antico centro.
Palazzo Marchesale
Maestoso palazzo del XVIII secolo, ex dimora feudale, dichiarato
monumento nazionale perché ha "importante interesse storico e
artistico".
Villa
comunale
Presenta statue allegoriche di ambiente mitologico-silvano, una
piazzetta rotonda con mosaici, tra cui quelli delle costellazioni dello
zodiaco, ecc.
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