Scavate nel tufo, si snodano per
circa 13 chilometri in percorsi irregolari, ogni tanto interrotte
da piccole stanze, i cubicoli, tombe di famiglia o sepolcri venerati.
Il corpo del defunto, avvolto in un sudario e senza una cassa, veniva
adagiato in una stretta insenatura rettangolare, detta loculo, scavata
nelle pareti delle gallerie. Le lastre di chiusura, in marmo o in
terracotta, sono state quasi completamente asportate col passare del
tempo. Alcuni frammenti di iscrizioni in latino o in greco sono affissi
sulle pareti o sui muri di sostegno eretti in zone pericolanti. Piccoli
buchi tra una tomba e l'altra servivano per appoggiare le lucerne
a olio che illuminavano il percorso. |