NON E’ BENE CHE L’UOMO
SIA SOLO
E’ proprio come scrive Borges: auguriamoci di non
aver perso il volto di Gesù, quel Volto che abbiamo cercato di ricostruire
quest’anno a catechismo.
Cerchiamo di non dimenticare ciò che Lui ci ha
insegnato.
È facile dimenticarsi il suo Messaggio: basta
non parlare più di Lui, scrivere prediche che non sono altro che
commenti al TG, banalizzare ciò che ha fatto, farne un campione
del buonismo, del politically correct, delle pari opportunità.
Affibbiargli un archetipo qualunque, anche errato: un
guerrigliero, un santone, un fanatico, un mago…
Straziarlo per farlo rientrare in un partito politico,
nascondersi dietro la Sua figura per coprire la corruzione, le connivenze,
e lo scandalo di certe leggi che del Cristo non portano nessuna traccia.
Eppure la storia di questo nostro secolo è tutta
volta ad allontanare l’uomo da Lui.
Ci avevano detto: dimentichiamoci di Dio, di suo Figlio.
Saremo noi uomini a costruire il nostro futuro, a creare una società
umana, perfetta, senza più altro dio che l’Uomo.
“they say they want the Kingdom, but they don’t
want God in it” U2, Wandering
Già, l’uomo ha voluto costruirsi un paradiso su
misura, ma ha fallito miseramente.
Questo, che avrebbe dovuto (avrebbe potuto) essere il
secolo del Progresso, della Ragione, dell’Umanità si è rivelato
una serie infinita di atrocità, di piccoli inferni tutti a misura
d’uomo. Quell’uomo a cui è stata tolta ogni dignità, ogni
diritto. (Primo Levi: Se questo è un uomo…)
Tutti inferni costruiti da chi voleva “il paradiso senza
Dio dentro ”, di chi voleva gli uomini tutti puri o tutti uguali, e non
ha trovato altro mezzo che eliminare i milioni di persone non ”uguali”
o non “pure”.
Di chi per salvare l’uomo ha ucciso milioni di uomini.
È stato il secolo in cui l’uomo libero da Dio è
divenuto schiavo di mille schifosi dei: il denaro, il sesso, il successo,
ideologie criminali … è rimasto orfano di risposte, di perché.
Il secolo che ci ha dato cure strepitose per molte malattie, ma che ha
nascosto la morte, l’ha tolta dalla vista perché non è riuscito
a giustificarla, a integrarla nella vita umana, a darle un significato,
e quindi ad accettarla.
Così anche la storia è stata cambiata, contrapponendo
l’età classica ai cosiddetti “secoli bui”, creando un falso ideologico,
dimenticandosi aspetti come la schiavitù, la crudeltà, la
politica portata avanti per mezzo di sicari… erano tutti aspetti normali
dell’esistenza.
Bene scrisse Flaubert: “quando gli dei non c’erano più
e Cristo non ancora, c’è stato un momento unico in cui è
esistito l’uomo, solo.”
Ecco cosa ha prodotto nella sua solitudine, prima e dopo
la venuta di Cristo.
E io? Cosa sono, cosa divento senza Dio, senza Gesù?
Se per me cambia poco, allora posso davvero dirmi cristiano? O sono un
ateo travestito? O sono solo, senza certezze né fondamenti per la
mia vita? Se seguo la via tracciata da Gesù, non sarò meno
umano, né paolotto , né schiavo. Allora impegnamoci a scommettere
su di Lui, a fondare sulla sua la nostra Regola di Vita.