1667
L'Organo positivo "ad ala" di scuola romana, costituisce, allo
stato attuale delle nostre conoscenze, la più antica testimonianza
organarla sopravissuta in Sardegna. Il suo arrivo nell'isola è
infatti documentato nel maggio 1667, mentre un'annotazione di
pagamento datata 1 luglio dello stesso anno ne conferma la
provenienza da Roma, acquistato dal Vescovo Mons. Giovanni Battista
Brunengo (1663-1668). Restaurato da Fabio Lissia a Prato nel 2000 e
riportato ad Ales in Cattedrale il 29 aprile 2001.
Caratteristiche: la cassa è in pioppo e abete; la tastiera di 45
tasti in faggio, cromatici in noce, con coperture in bosso ed ebano;
le canne sono 315 di cui in castagno le prime 8 del principale e
ricoperte in stagno nelle parti a vista, in lega di stagno le altre.
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