IL MOMENTO DELLA VERITA'.


	morì suicida in una stanza d'albergo di Detroit
	nel quartiere povero
	ed era rigido quando lo trovarono
	veleno per topi...
	allora dirigevo io il locale,
	cercando di riscuotere l'affitto
	e vuotando i bidoni,
	e stetti lì a guardarli mentre gli facevano la puntura,
	aveva gli occhi spalancati e uno glieli
	chiuse, e poi l'ago cominciò a fare effetto,
	era morto sulla sedia, con la schiena diritta,
	e pian piano cominciò a smollarsi
	e trovarono un paio di lettere di sua sorella
	da un'altra città, lo gettarono sulla barella e lo portarono
	giù per le scale. le lenzuola erano ancora abbastanza pulite
	così rifeci il letto, vuotai il cassettone,
	e quando uscii, tutti gli ubriaconi erano nel vestibolo
	in mutande e canottiera sporca, la barba lunga e la gola
	secca, e io dissi: "benissimo, tutti voialtri scimmioni
	sgombrate i maledetti corridoi! mi offendete la vista!"
	"un uomo è morto, signore. era nostro amico" disse uno di loro.
	era Benny il Beone. "giustissimo, Benny" gli dissi,
	"vi resta una notte qui dentro per tirar fuori i soldi dell'affitto!"
	avreste dovuto vedere tutti gli altri come sparivano:
	la morte non conta un cazzo quando ti serve un posto per dormire.



Henry Charles Bukowski