I Dik-Dik nascono nel 1965,con una formazione di 5 elementi, Pietruccio
Montalbetti, Giancarlo Sbriziolo, Erminio Salvaderi, Mario Todaro e Sergio
Panno. Nel 1972,Mario Todaro e Sergio Panno, tastierista e batterista del
gruppo, vengono sostituiti rispettivamente da Roberto Carlotto (tastiere)
e Cucciolo Favia nato a Bari e cremonese di adozione (batteria), il quale sebbene molto giovane, vantava già
varie esperienze musicali, quali quelle dei "Trip" con Joe Vescovi alle
tastiere, e degli "Osage Tribe" con Franco Battiato. Carlotto e Cucciolo,
ormai cosí soprannominati e conosciuti nell'ambiente artistico,
entrarono a far parte a pieno titolo, della formazione dei Dik-Dik, assumendosi,
insieme agli altri tre componenti, tutti gli oneri e i contratti precedentemente
assunti dalla formazione originaria.
Formazione del 1972
Il gruppo cosí formato decide di reincidere tutti i pezzi del
repertorio dei Dik-Dik, dalla ormai celeberrima "Senza luce" a "Sognando
la California" e via via tutti gli altri successi, che ormai fanno parte,
senza dubbio, della storia della musica italiana di quegli anni e che tutt'oggi
riscuotono un incredibile successo di pubblico. Tale raccolta di brani,
con produzione di Maurizio Vandelli (Equipe 84), ebbe il riconoscimento
del "Disco d'oro".
Anche i più giovani, che seguono numerosi i nostri concerti,
hanno imparato ad apprezzare le sonorità, le armonie ed i ritmi
tipici degli anni 60-70. I Dik-Dik, parteciparono, fra l'altro, con quella
formazione al festival di "Vinha del Mar", manifestazione famosissima della
musica leggera internazionale che si tiene a Santiago del Cile. Nel Sud-America
i Dik-Dik fecero anche una lunga tournée in Colombia, di circa due
mesi, incidendo e promuovendo un LP dei loro successi cantati in lingua
spagnola, |
Formazione del 1975
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con la produzione della "Philips de Colombia", filiale colombiana del colosso
mondiale "Philips". Ma la verve compositiva del gruppo non si ferma al
remake dei suoi grandi successi, nascono cosí nuovi brani, come
"Piccola mia" di Roberto Carlotto, col quale i Dik-Dik vincono il "Disco
per l'estate" a Saint Vincent, "Volando", remake della celeberrima "Sailing"
di Rod Stewart, che fu un grande successo in Italia, "Help me", "Un giorno
cent'anni" e non ultima la colonna sonora del fil di Brusati "Dimenticare
Venezia". Nel periodo d'oro, cioè fino all'82, il gruppo si avvalse
per un breve periodo, della collaborazione al mitico organo HAMMOND, di
Joe Vescovi, che aveva già suonato con Cucciolo nei Trip, e di Roberto
Faccini, chitarrista di grande levatura, amico e musicista della band di
Riccardo Fogli. Il gruppo va cosí avanti fra successi e consensi
fino al 1982. Quell'anno segna cosi' la fine dei Dik-Dik, infatti il gruppo
nel 1982 si scioglie "informalmente", senza cioè che fra i componenti
sia stato stipulato alcun atto formale scritto di scioglimento.
Le ragioni di questo brutto epilogo per uno dei gruppi "storici" della
musica leggera italiana, sono da ricercarsi soprattutto nella crisi che
in quegli anni attraversava l'industria discografica italiana, e una delle
cause scatenanti fu senza dubbio la brusca interruzione dei rapporti con
l'ultima casa discografica con la quale il gruppo dei Dik-Dik lavorò,
la "Ariston". Quella grave crisi dell'industria discografica, segno' la
fine di molti guppi Italiani, fra cui come detto, i Dik-Dik.
Prima del definitivo scioglimento il gruppo dei Dik-Dik ebbe la chance
di lavorare in tournée teatrale con il premio Nobel per la letteratura
per il 1997 Dario Fo, nel lavoro "L'opera dello sghignazzo", una rivisitazione
dell'Opera da tre soldi, di Bertold Brecht. Quella tournée teatrale,
segno' il definitivo scioglimento del gruppo, in seguito a varie polemiche
sorte sia con la direzione artistica dello spettacolo e poi all'interno
del gruppo stesso. Fra Cucciolo e Dario Fo è rimasta comunque un'amicizia
che continua tutt'ora. Così ognuno prese la sua strada, Lallo, Pepe
e Pietruccio lasciarono addirittura l'attività artistica dedicandosi
ad altro, nel periodo successivo allo scioglimento "informale" del gruppo.
Cucciolo continuò a rimanere nel mondo della musica, con numerose
collaborazioni artistiche; Umberto Tozzi (tournée in Sud-America),
poi una lunga collaborazione con Franco Simone proprio nel periodo d'oro
del cantautore pugliese, Giuni Russo dove suona la batteria anche in studio
nel famoso "Un'estate al mare". Ancora collabora in alcuni dischi con i
"Kim and the Cadillacs", e con Red Canzian, al quale è legato da
lunga amicizia, nell'LP "Io e Red" registrato da solo senza gli altri componenti
dei Pooh. Anche Roberto Carlotto nel frattempo continua a suonare all'estero,
in Svizzera ed in America, collaborando con gruppi stranieri e continuando
a scrivere musica. Tutto ciò fino al 1986, anno che segna la nascita
del gruppo "Carlotto e Cucciolo già Dik-Dik". Infatti in quegli
anni si stava assistendo ad un ritorno alla grande della musica dei "favolosi
anni '60" come tutti li chiamano.
Cucciolo sente forte il richiamo di riformare il gruppo, ma i rapporti
con gli altri tre componenti, Lallo, Pepe e Pietruccio, nel frattempo,
erano andati deteriorando per varie ragioni, così decide di parlarne
con Carlotto, che accetta l'idea di buon grado e i due danno così
luogo alla nascita del gruppo "Carlotto e Cucciolo già Dik-Dik".Il
nuovo gruppo prende questa denominazione non potendosi per ovvi motivi
chiamare Dik-Dik in quanto non comprendeva tutti gli elementi del disciolto
gruppo ma solo due dei cinque componenti, cioè appunto Roberto Carlotto
e Cucciolo Favia. |
Cucciolo
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A tale proposito urge un chiarimento, l'inizio della nuova attività
musicale di Carlotto e Cucciolo è stato funestato da una serie di
problemi di carattere legale, Lallo Pepe e soprattutto Pietruccio Montalbetti
si sono sentiti lesi nei loro diritti, dal fatto che Carlotto e Cucciolo
usassero nel loro nome il termine "Dik-Dik" nelle loro tourné e
sui loro dischi.Polemica a dir poco strana, in quanto i due hanno fatto
parte a pieno merito del gruppo dei Dik-Dik, ed hanno rispettato l'etica
professionale e giuridica, usando appunto la denominazione "Carlotto
e Cucciolo gia' Dik-Dik", tant'é che il Tribunale di Milano
ha dato ragione a Carlotto e Cucciolo , emettendo nel 1995 un "Provvedimento
d'Urgenza" (n. 700), dove si concedeva a Roberto Carlotto e Cucciolo Favia,
in qualità di ex componenti del gruppo Dik-Dik di usare la denominazione
di "Carlotto e Cucciolo già Dik-Dik". Fondamentale a questo proposito
è stata l'assistenza legale dell'Avvocato Artistico e grande amico
di Cucciolo, Dr. Erminio Mola di Pizzighettone (Cremona) che ha assunto
la difesa dei due,portandoli al sacrosanto verdetto favorevole da parte
della Giustizia.Nel 1995 fu definitivamente posta la parola fine a questa
assurda e talvolta "grottesca" vicenda giudiziaria, che non poco ha ostacolato
il lavoro del gruppo negli anni passati. A tale proposito tutti noi porgiamo
un sincero ringraziamento al Dr. Mola avvocato di chiara fama con il quale
è nato un forte legame di amicizia, che continua negli anni........
La parte grottesca della polemica sta nel fatto che Pietruccio, capo carismatico
del gruppo, ha inteso "cancellare" dalle copertine originali di alcuni
dischi, i volti di Carlotto e Cucciolo. La cosa lascia esterrefatti; perché
cancellare una parte del passato? Infatti si vedono in giro, copertine
di dischi dove Carlotto e Cucciolo avevano suonato, in cui i volti
o i nomi dei due sono stati evitati o sostituiti con altri, cosa che e'
visibile anche nel ristorante di proprietà dei tre, dove le copertine
vengono abilmente camuffate per evitare che si possano vedere i volti dei
due ex colleghi.
Ecco perché in alcuni dischi in vendita, c'è questa situazione
di ambiguità.E' fatto degli ultimi giorni che Cucciolo, tramite
il suo legale abbia diffidato alcune case discografiche dal ripetere simili
atti di contraffazione.
Roberto Carlotto
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In questo testo si è narrato lo svolgimento reale di tutta la
vicenda senza tentare di nascondere o camuffare il vero, si è cercato
cioè di "dare a Cesare quel che è di Cesare", senza volontà
alcuna di confronti o sfide, che servono solo a danneggiare la gloriosa
immagine che i Dik-Dik si erano conquistati con la loro musica. Abbiamo
ritenuto doveroso questo chiarimento, viste le strane cose che si sono
sentite in giro al riguardo, e le voci che giravano fra gli agenti di spettacolo
fino a qualche tempo fa, dove si parlava di "falsi", di "millantatori". |
Speriamo di avere, una volta per tutte, chiarito come stanno le cose e
di aver fatto luce sulla verità e sulla distinzione netta che "Carlotto
e Cucciolo già Dik-Dik" intendono fare nei riguardi dell'attività
artistica di altri. Noi non siamo nè controfigure nè tantomeno
ci siamo mai spacciati per altri, anche perchè non ne avremmo motivo,
visto il successo che riscuotiamo nei nostri concerti. Se malintesi ci
possono essere stati non sono certo stati voluti dal gruppo che ha e vuole
avere una propia "identità", senza confusioni di alcun genere. Torniamo
a noi…. Cucciolo parla del progetto con Giancarlo Castorino suo grande
amico, titolare dell'agenzia "TARGET 2001", agente di spettacolo di indiscussa
fama a livello nazionale. Furono proprio Giancarlo Castorino e Cucciolo
a scegliere il nome di "Carlotto e Cucciolo già Dik-Dik"
per il gruppo che stava nascendo. I primi due anni furono sperimentali,
proprio per rendersi conto se la cosa poteva funzionare, e, visti gli ottimi
risultati, i due con l'appoggio manageriale di Castorino decisero dall'88
di partire con un tour organizzato, con una propria strumentazione ed un
ricco programma di due ore, dove ovviamente venivano e vengono tutt'oggi
riproposti i vecchi e nuovi successi che diedero fama alla band di cui
Carlotto e Cucciolo fecero parte per tanto tempo. L'arma vincente del gruppo
e' senza dubbio il "LIVE", alla maniera degli anni d'oro della musica ,
quando I sequencer e l'informatica, non avevano ancora invaso il campo
con le loro fredde e ripetitive sequele di note ripetute sempre allo stesso
modo senza alcun riguardo al "feeling" che la musica deve avere, in quanto
espressione dell'animo di un artista. Oggi ormai di gruppi che suonano
INTEGRALMENTE dal vivo come "Carlotto e Cucciolo già Dik-Dik" oggi
ce ne sono sempre meno, attratti tutti dall’ausilio della tecnologia, e,
ovviamente nessun errore da parte del musicista con suoni che vengono
direttamente dallo studio di registrazione e quindi bella figura assicurata….ma
non se ne può davvero più!! E’ come ascoltare un disco….
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