EDITORIALE: I 50 NUMERI DE IL SAGGIO

Per un mensile ai cultura arrivare al N°50 è una meta che soltanto poche volte si riesce a raggiungere. Se poi questo mensile vive in una realtà particolare come quella del Sud e non gode di sovvenzioni, sostegni, ricchezza di pubbli cità, giungere al cinquantesimo numero sa di miracolo. Il Saggio, dal primo numero, quando aveva altro formato ed altri intendimenti, è sempre arrivato in distribuzione col rispetto assoluto per la data. Il primo numero a cui apponemmo la nostra firma, nel settembre 1997, era il 15. Il formato era diverso - era nato tabloid - la grafica faceva pensare più al quotidiano che al mensile; vi era molta informazione locale, note di politica e di amministrazione. Peppe Barra ci affidò Il Saggio riponendo fiducia nelle nostre capacità. Cambiammo formato e grafica, le immagini cominciarono a giocare un ruolo di grande importanza, eliminammo la politica, la cronaca, l'informazione e, numero dopo numero, siamo andati verso la pubblicazione che si interessa esclusivamente di cultura. Nello scorcio di fine anno siamo passati al colore e ciò ha significato molto.

Lavorando fianco a fianco con Peppe Barra, abbiamo dato un volto ed un'anima alla pubblicazione: senza Barra che si fa carico di un lavoro incredibile, non ci sarebbe Il Saggio.

Abbiamo selezionato nel tempo i nostri collaboratori ed oggi abbiamo un'invidiabile rosa di magnifiche figure che scrivono per noi e che rendono sempre più interessante Il Saggio. Abbiamo parecchie offerte di collaborazione, anche da altre latitudini e di ciò i nostri lettori si renderanno conto nei prossimi numeri, quando troveranno nuove firme e nuovi filoni giornalistici.

L'area di interesse e diffùsione della nostra testata aumenta sempre più: per ora ci estendiamo a macchia di leopardo più che a macchia d'olio ma contiamo di riempire i vuoti in tempi anche relativamente brevi. Abbiamo bisogno di aiuto che può concretizzarsi con l'affuidarci pubblicità e sottoscrivendo abbonamenti... Non chiediamo nulla al pubblico ma non abbiamo remore a rivolgersi al privato perché è nostra intenzione puntare alla copia n°100... e via avanti!

E allora siamo a 50 ed è giusto far festa. Siamo una pubblicazione che punta sulla cuI tura e quindi la 'festa" sarÀ tutta culturale: vivremo tutti assieme, collaboratori e lettori, una serata d'arte che dovrà rimanere a lungo nelle menti di quanti la vivranno. I nostri lettori sanno che tra i nostri collaboratori vi è Irma Irene Tortora, cantante lirica ed una delle voci più belle che ci è stato dato di ascoltare a conforto della nostra passione per il bel canto.

Non è questa la sede per parlare della voce della Tortora della quale, peraltro, abbiamo scritto più volte. Vogliamo solo mettere l'accento sulla ricchezza espressiva di una cooperativa di voci di cui è stata dotata da madre natura e dagli studi seri che ha compiuto e compie. Il concerto che Irma Irene Tortora regalerà ai lettori de "Il Saggio" terrà presente proprio le caratteristiche di questa voce ineguagliabile e avremo modo di ascoltare romanze d'opera, indimenticabili canzoni francesi ed americane che canterà con la voce delle grandi cantanti di musicall, per terminare con brani classici napoletani che inteipreterà di nuovo con voce di soprano. Sarà per la cantante una serata impegnativa che trascorreremo tutti in perfectum gaudium...
Accompagnerà al piano il M° Raffaele Desiderio, concertista apprezzatissimo il quale ha la grande dote di essere anche un ottimo accompagnatore.

E allora, amici carissimi, l'appuntamento è per tutti alle ore 19,30 del 4 di maggio, nella Sala Mangrella del Complesso Monumentale di San Francesco in Eboli: lo stesso nel quale e appena stato inaugurato il Museo Archeologico Nazionale. Alla fine del concerto "Il Saggio" offrirà agli intervenuti un simpatico bouffet.


Il Saggio Maggio 2000
Eccezionale serata d'arte
per il n°50 de"Il Saggio
Concerto di Irma Irene Tortora
accompagnata al pianoforte dal M°Raffaele Desiderio
EBOLI
Complesso Monumentale di San Francesco, sala Mangrella
giovedì 4 maggio ore 19,30