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Soldato Angelo: un grido per chi non ha più voce. Romanzo di Pina Ardita (ed. Bonanno)

“Soldato Angelo” è un breve romanzo, 100 pagine, della scrittrice Pina Ardita. Si tratta di una storia veramente accaduta durante la prima guerra mondiale. La narrazione si svolge tra il presente ed il passato. Il presente dell’io narrante, una donna di oggi che rivive, con gli occhi della memoria visiva di là del tempo, una storia svoltasi nel 1917-18 tra la Sicilia e VittorioVeneto, dove Angelo, il protagonista principale, è mandato per combattere contro gli Austriaci. L’autrice con semplicità espressiva cerca di addentrarsi nei luoghi dove i personaggi principale vissero per potere, come la stessa Pina Ardita dice, ascoltare le ‘cose’ attraverso le quali è possibile carpire le voci del passato; il tutto fatto in punta di pensiero, col silenzio che alita il calore di un essere nel tempo che traspone il tempo. Questo romanzo vuole essere un grido per chi più non ha voce, per potergli fare gridare: sono stato! Per potere, a distanza di tempo, dimostrare che non esistono priorità superiori all’Esistenza. La compenetrazione che c’è tra il ‘presente reale’ ed il ‘presente passato’, come lo definisce l’autrice, dimostra che è cambiato l’attimo dell’Essere, ma non la sua Essenza. Con questo romanzo Pina Ardita ha voluto, soprattutto, fissare la storia di questo giovane in una sfera atemporale, per esistere a noi presente nel nostro ‘presente reale’. E così facendo si riscatta, almeno nel pensiero, il sacrificio dell’umile soldato. Il romanzo è, inoltre, un tentativo di raccontare la storia non partendo dagli avvenimenti, bensì dai sentimenti che hanno agitato le anime di chi purtroppo gli avvenimenti ha dovuto subirli, in silenzio.