- Dalla
silloge “Il dramma del risveglio”
- (IIIª
Classificata ex aequo)
- di Simone
Caniati
- Il dramma del risveglio
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- La
notte mi porta consiglio per acidi pensieri
-
che si nascondono dietro la paura di prendere forma.
- Il
fascino del buio mi accarezza nell’imminente riposo
-
che precede la materialità del giorno.
- Il
silenzio mi è amico inquietante nel dubbio dell’eterno
-
che ogni giorno precede.
- Spaventa
l’attimo in cui si spegneranno le stelle,
- ma
non importa,
- perché
ora le stelle non brillano.
- Le
nubi aprono il sipario allo spettacolo del fuoco
-
che filtra punteggiando la notte madre di speranze
-
obbligatoriamente abbandonate
- ma
cinicamente
- vive
in una mente accecata dal Sole che non si rassegna a
-
tramontare.
-
- Sogni reciclati
-
- Sono
stanco!
- Il
macigno galleggia nel cielo striato di indifferenti nubi.
- La
sua ombra ormai mi pervade
- ma
lui è lì, e non cade.
- Io
lo aspetto
- ma
rimane sospeso.
- Mi
deride togliendomi la felicità del suo peso
- lasciandomi
nel buio che non devo accendere.
- Il
Sole splende ma l’ombra mi priva del calore
- e
non riesco a spostarmi!
- La
mia stella rimane racchiusa in quella roccia
-
che non si decide a schiacciarmi.
- È
troppo lunga questa notte per sopportare un materasso
-
di sogni scaduti in un oblio di parole buttate.
- Tutto
si addormenta dietro il fumo della fiamma
- e
a me
- rimane
solo l’odore della cera sciolta inutilmente.
-
- Alba della notte
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- Cani
lontani salutano il rosso del Sole appena caduto;
- l’aria
profuma di primavera acerba sopra campi di grano.
- Pensieri
a senso unico mi portano nell’inferno di un cielo
- che
mi guarda;
- i
colori si fondono nell’indefinito,
- il
tuo viso si sostituisce al chiarore della Luna,
- i
tuoi occhi prendono forma con le stelle
- e
IO
- rinuncio
alla notte più bella
- per
lacrime d’oro sopra un mattino di seta.
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- Campagna acida
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- Foglie
verdi in un campo di grano guardano
- nervosamente
- due
corvi che parlano sopra una Luna di carta.
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