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Elegie del Giubileo di Ornella Cappuccini (Edizioni Il Grappolo 1999)

 

“Elegie del Giubileo”: è il titolo scelto da Ornella Cappuccini per la sua silloge, dando un’immagine chiara e lineare sul tema predominante delle liriche, incentrate su uno degli eventi mondiali più importanti per l’umanità e per il mondo cristiano: il Giubileo. Da questo evento universale l’autrice esamina le mille sfaccettature della società, spesso contraddittoria, dove la ricchezza e il lusso si contrappon-gono alla povertà. Così mentre la “Regina” delle città accoglie il pellegrino, l’autrice immortala nei suoi versi, ricchi di rime baciate, il susseguirsi di vicende umane. Viene echeggiata la storia dei Madonnari che «a piè nudi e con scialli appuntati / a corvini capelli dai Fori Imperiali / procedevano in fila fin sull’Appia Antica/ sostenendo senza soste orme d’ardimento». Così, verso dopo verso, tra le storie dell’ uomo si mescola nella musicalità un substrato di fede e qualche allegoria come ne “Il pifferaio” dove, ripor-tando la mente al tempo dell’infanzia e delle fiabe, si può cogliere come il passato è sempre vivo nel presente che «tra moltitudine di gente / …eleva d’incanto / magico canto».

               Il volumetto si completa con una triade dedicata al sommo Dante Alighieri. Forse un amore innato, quello dell’autrice, verso l’autore fiorentino, che dei testi sacri ha fatto i pilastri della “Divina Commedia”. Infatti la Bibbia è continuamente presente  alimentando pensieri ed idee che si trasformano in immagini. Ornella Cappuccini quasi certo trova in Dante la stessa guida che ha trovato questi in Virgilio. Quindi ad un Maestro non si può che non rendere onore. «Per incensar del Sommo Dante onore e gloria / sulla soglia del Paradiso Apollo l’attese, / magnificando solenne carme in preghiera / a man di infallibile cetra».

Enza Conti