Sosta al fiume (segnalata)
di Rina Dal Zilio
 
A temperare
lo screzio dei giorni
questa parabola di sole
anfore di luce
versate sulla terra.
 
Qui dentro l’ansa
più segreta del fiume
nel limbo
di silenzi virginali
scorre la bianca
leggerezza del cigno
confusa
nel riflesso palustre.
 
Soltanto il vento
irrompe
con refoli di violino
tra i canneti.
Ho il cielo lassù
un altro cielo sull’acqua
un lembo d’eternità.
 
Ed è quanto mi basta.