- Ad Est (segnalata)
- di Luigi Fontana
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- Decidemmo di fermarci!
- La voce della luna,
- in estatica notte,
- come preludio d’incanto,
- tracciava nei cieli
- immagini di acque
- nel loro mormorio;
- un danzar leggero
- dalla sorgiva terra;
- parole ridenti
- in disegni di sabbia
- scritti dal vento.
- Della lunga notte
- prigionieri, tanti temi
- a rasentar mistero: ascoltammo
- l’arricchir memoria
- le immagini del tempo
- e la sua caducità; lasciammo,
- in sogni incrociati,
- i nostri sguardi
- di vaga felicità
- disperdersi in quel nulla
- che, nell’impari lotta,
- mai prevarrà
- sul magico niente.
- Su di noi,
- il trasparente sogghigno
- dell’andato tramonto:
- arpeggiato avea
- strane sinfonie
- nella fontana
- dei suoi colori.
- Poi, un poi…
- che non conoscemmo.
- Ad Est,
- s’era
già levato il sole.
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