- Dalla silloge “Il mio
passo è lento” (segnalata)
- di Rosanna Gulino
Schegge
di diamante
- Sulle sabbie
- della mia solitudine
- spesso ho raccolto
- schegge di diamante,
- che mi hanno abbagliato
- come tanti soli;
- ho ascoltato
- musiche lontane
- seducenti
- più dei canti
- delle sirene
- e ho visto
- il volto dell’immenso
- riflesso
- in ogni polla d’acqua.
-
- Bronte
-
- Connubio
d’argilla e di lava,
- oro
incastonato
- nel
grigio ferrigno
- appare
al pellegrino
- la
terra
- che
porta il nome
- di
un figlio di Vulcano.
-
- Scoscesa,
dolce
- ripida
vallata
- che
guarda i monti
- e
gli ondulati clivi,
- nelle
cui balze
- ruggisce
- il
Simeto impetuoso,
- culla
Bronte,
- città
dai mille volti:
- mite,
dotta,
- come
la ginestra
- e
il pistacchio,
- legata
alla sua sciara;
- intreccio
di ricchezza,
- di
ingegno e pertinacia.
-
- Bazar
di colori
- nella
stagione fiorita;
- contrasto
stridente
- tra
austerità e bellezza;
- spumoso
miscuglio
- di
vecchio e di nuovo;
- vigile
occhio dell’Etna
- dove
le aspre rocce
- nutrono
- succosi
fichidindia
- e
vedono
- sorridere
i mandorli
- nei
campi di grano.
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