- Dalla
silloge
“Per un attimo”
(segnalata)
- di Salvatore
Lagravanese
- Fu vero amore?
-
- I
grandi amori
- non
finiscono mai
- e
forse Saffo lo sa…
- La
luna è un osso
- da
baciare
- e
le stelle
- fiori
da sfogliare.
- Dei
deboli
- è
la lussuria
- e
Beatrice
- è
caduta nel lago…
- L’alloro
è bruciato
- e
sulla fronte
- si
posano
- cani
e rondini!
-
- Estasi
-
- Respiro
il plenilunio
- nelle
notti d’estate
- e
chiedo al silenzio di tacere.
- Odo
un brusio
- salire
al padiglione…
- Turbe
e ventaglio
- si
alternano
- a
singhiozzi salini…
- Vibra
l’anima
- vestita
a festa
- e
scrivo il sangue
- che
bagna la mente.
-
- Ultima Preghiera
-
- Suoni
di campane
- annunciano
- l’etereo
vespro.
- La
mantide si libra in volo
- verso
celesti cattedrali
- mentre
l’allodola
- compone
nuovi canti.
- Sul
cuscino
- rughe
ancestrali
- simili
a ventagli di velluto
- riflettono
passati di cristallo
- dove
parole di ghiaccio
- si
frantumano
- contro
corazze invisibili.
- No,
l’ultima preghiera
- non
scioglierà
- il
perenne dubbio…
- e
croci umane
- continueranno
a piegarsi
- nell’attesa
- della
fine dei tempi.
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