Dalla silloge “Parole mie” (Premio speciale Giovani)
di Marco Stimolo

 

Empatia
 
L’eterno dolore vuoto e
incomprensibile divarica la sera,
distrae la nostra notte:
terribile, angosciata, nascosta,
lontana, da tutti ma non da me.
Vuoto di sentimenti, laconico,
falciato dalle delusioni,
mi attardo provenendo da lontano.
Seguo con i miei stessi occhi
il percorso della fine,
cosparso di innumerevoli strade
senza inizio, imbottite di spine,
che sanguinano lacrime di estenuazione.
Depongo in una tomba spaventosa
le gioie passate ripensando
alla mia deprecazione.
Siamo ancora all’aurora
della nostra sofferenza,
l’alba deve ancora venire.
 
L’oblio
 
La nostra strada verso l’oblio
è illuminata da stelle che
rendono chiara anche una notte
senza luce.
La sera è morta e l’alba non
risplenderà mai più nel cuore di
nessun uomo.
 
Riflessione
 
Tutto ciò che
non potevamo perdere
l’abbiamo abbandonato.
 
Ombrosi poeti
 
L’egoismo ci ha uccisi,
l’odio ci spezza,
il silenzio ci distrae,
l’amore ci rattrista come sempre,
la notte ci riaccende un desiderio,
la morte ci rigenera,
ma noi ombrosi poeti,
aspetteremo ancora l’alba…
 
Dopo la quiete
 
C’è silenzio
dopo la quiete
e vento
dopo una bufera,
ma non c’è dolore
dopo l’ultimo tramonto…