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Isabella Michela Affinito:
l’originalità della poesia in “A” come arte, “G” come greca, ARTE
GRECA (ed. Poeti nella Società)
- Tra le ultime creazioni
poetiche di Isabella Michela Affinito troviamo l’opera «“A” come arte,
“G” come greca, ARTE GRECA». Immediatamente dal titolo possiamo
comprendere che il tema principale dell’operetta è il mondo greco.
Questo mondo fantastico con le sue sfaccettature e le sue bellezze. La
stessa autrice ammette di cantare «quel mondo erudito, / fatto di
scogli, / di statue / di teorie e di sacro». Non poteva mancare una
lirica dedicata alle Muse, vere ispiratrici della poesia, né quelle
dedicate ad opere d’arte come la “Nike di Samotracia”, vista dalla Affinito «come un uccello / che sbatte forte / le ali / e porta il
vento / tra le piume». Breve la silloge, ma intrisa di forti
significati e sentimenti. Traspare un velo di nostalgia verso un mondo
così affascinante, senza dimenticare il presente. Modernità e
antichità si avvicendano in tutta l’opera. Lo stile elegante e
raffinato, che a volta sa di epico, rende la silloge artisticamente
nuova ed elevata. Solo alla fine dell’opera l’autrice si rende conto
«che tutto è andato, / inghiottito dalle onde / e frantumato in
polvere, / ma quel che resta / sono le Anime greche». La poesia della Affinito è vera arte perché, come scriveva Rodin, «l’arte è
contemplazione…; è la più sublime missione dell’uomo, poiché è
l’esercizio del pensiero che cerca di comprendere l’universo e farlo
comprendere».
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Giuseppe Manitta