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Furia
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Nella prima mattina, quando ancora
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confuso e dubbio è il cielo e il vento,
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furiosamente allegra esplose e gelida
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la scossa del temporale inatteso:
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correre si mise la ragazza
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ma più per gioco che per rifugiarsi
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sotto i balconi o gli alberi, lasciandosi
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anzi bagnare la camicia lieve,
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azzurra come il cielo che è scomparso
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chi sa dove oltre i platani e i palazzi,
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nude le mammelle allora apparvero
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così tonde e pudiche, un poco troppo
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agitandole nel moto del passo
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alterno, come per la festa d’acqua
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che consacra l’estate, se mai
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muoia.
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