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Quartiere impersonale
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- Una stradina
acciottolata
- va su e giù
- tra scale che salgono
- e scale che scendono.
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Piccole case, piccole finestre
- e modesta chiesa
- che richiama il
quartiere.
- Rugosi abitanti
s’affacciano
- ogni tanto alla porta
- e ormai solo qualche
ragazzino
- rallegra l’aria del
pomeriggio.
- Pochi passi s’odono
- dove un tempo i cavalli
sbuffavano
- impazienti e impauriti.
- Ed ora la luce gialla
della sera
- intristisce i vicoli
- mentre le foglie morte
- di un vecchio pergolato
- si rincorrono
silenziose.
- Ma ancora suonano le
campane:
- rintocchi lenti a
scandire
- il passo d’ogni vita.
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