Il Convivio

Gianni Boncompagni

Ai confini della Pazzia

 
Blu scuro i soffitti
rosse le strade
sterili madri
il suono di un violino
l’ha portato via il vento
in un arido deserto
ai confini della pazzia collettiva
dove nasce il seme dell’odio
dove la rabbia ricopre
le orme di che predica e predice
il futuro riesuma il passato
il presente non ha futuro
cosa mai diranno
i nostri bimbi
le nostre menti
impastate di detriti
noi soffocati
dalle polveri
negli occhi increduli
il vuoto di due torri
cosa racconteremo
ai nostri figli
ai figli dispersi
ai figli affamati
ai figli violentati
ai figli ammalati
ai figli negri
ai figli drogati
ai figli di Dio
terra
perduta terra
anche la pioggia
ti tormenta
acida divien
la polvere
che cola nelle tue rughe
come lava
i ruscelli schiumeggianti
si nascondono
sotto il loro letto
un letto di spine
tormenta
la notte prostituta
soffocata dai latrati
 

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