Il Convivio

Ivana Burattini

E lo spirito risorgerà: canti dell’aldilà, un originale quanto mai scioccante testo di Ivana Burattini (Ed. Brillarelli)


Un originale quanto scioccante testo che Ivana Burattini, una sensitiva di chiara fama, ha voluto redigere per affrontare tematiche attinenti al misticismo, esoterismo, chiaroveggenza, estrasensorialità. L’autrice, in una prima parte in prosa, ripercorre le tappe della sua non facile evoluzione culturale e religiosa e lo fa ponendosi temi di notevole profondità: la ricerca del senso della vita, una meticolosa rievocazione di alcuni momenti fondamentali per la sua esistenza, una descrizione di eventi paranormali di cui è stata protagonista. Forse la parte più appassionante è quello dei “messaggi dell’aldilà”, un prolungato colloquio con un misterioso personaggio: Lernè, dialogo che tocca tutti i temi principali dell’esistenza umana: da quanto tempo lui si è inserito nella persona di Ivana Burattini, per quale motivo lo ha fatto, cosa si attende da lei, di quale epoca è il suo spirito, qual è la vera religione, che cos’è la morte, chi sono gli spiriti, cos’è l’eternità, che cos’è l’anima, cos’è l’immortalità, esiste la reincarnazione, che cos’è la luce. A tutti questi argomenti corrispondono piuttosto sibilline risposte che soddisfano più o meno il lettore. Ciò che è fuor di dubbio è l’indescrivibile curiosità che attanaglia e il desiderio di sapere sempre di più. Leggendo queste pagine si ha la sensazione di un indiscussa misteriosità; per lei il fenomeno della comunicazione con l’oltretomba diviene una cosa abitudinaria; con uno stile scorrevole sa farsi capire in tematiche astruse. Ma la Burattini si cimenta anche nella poesia che è sensazioni, stati d’animo, esternazioni fantasiose, eticamente pregevoli, intrise di spiritualità, ma con risvolti terreni. «Essenze di luce emanano profumi d’amore / irradiano i colori più puri». C’è delicatezza creativa, sensi-bilità spiccata verso una realtà divinizzata. Non mancano cenni di profetizzazione. «Nasceranno arcobaleni / nello sfiorire di tramonti / e la pioggia respirerà / profumi di cielo». Infine: «Sorgerà l’alba / di un’era nuova / che sarà nell’immenso / Giullare di Dio…». Si tratta di un testo che non può non colpire per la realisticità dei suoi argomenti.

   Pacifico Topa 
 

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