Il Convivio

Mario Cambi

Sul ponte

Lento fluisce il fiume, e nel suo andare
ne intarsia qualche gorgo
[l’acque bionde;
imponente di platani un filare
corona l’ampia curva delle sponde;
si cela la città, quasi dispare,
dietro la spessa quinta delle fronde,
ambrate già, nell’abito autunnale.
Ma, sullo sfondo, appar la sommità
bruna d’un campanile medievale
Con vestigia d’antica civiltà,
ma pur vive nell’epoca attuale,
che danno il senso dell’eternità.
L’atmosfera è di pace e distensione:
il fitto brulichio della città
sembra realtà di un’altra dimensione.
Nel fiume un mulinello si dipana,
s’evolve, s’apre, e subito scompare;
ne segue un altro appresso e,
[in fila indiana,
ancora un altro dietro ad esso appare,
s’espande, e si dissolve similmente
nell’acqua piana, ed evoca alla mente
la brevità dell’avventura umana.
 

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