Il Convivio

Jacques Canut

  • Jacques Canut: poesia innovativa sospesa tra realtà e creatività
  • Si tratta di una poesia, quella del poeta francese Jacque Canut, che si avvale di una lingua originalissima nel porsi quasi come una lingua antiletteraria, ma che, effettivamente, traccia con un impressionante gioco linguistico una costruzione poetica a volte realista a volte surrealista. Ironia, disprezzo e cinismo sono espressi dal poeta in un linguaggio semplice sotto forma di un gioco di rapporti e di strutture espressive meticolosamente cercati. «La vie / dans / tous / ses dé- / bris. / Puzzle / à reconstituer» (la vita in tutti i suoi frammenti, in tutti i suoi frantumi non è altro che un gioco da ricostruire e da ricreare). E non è un caso che il poeta ha scelto come titolo il termine “recréations” (ricreazioni) che significa il ricreare di situazioni e di riflessioni attraverso ciò che già esiste nella realtà dell’essere umano. La poesia in questo senso è la nuova creazione della realtà. L’unico creatore è proprio il poeta: «Poète créateur / ou découvreur? / tracer route exemplaire? / à l’infini, …se fait fatalement circulaire» Poeta creatore o scopritore, si chiede Jaques Canut. La poesia traccia un percorso lungo ed infinito fatto di interpretazioni e di creatività alla ricerca di un senso logico della realtà. Una strada retta che si fa fatalmente rotonda senza via d’uscita; ed è così che il punto di partenza diviene unico punto d’arrivo. La poesia, come la vita, è un puzzle da ricostruire, un gioco senza fine. La chiave di lettura di questa produzione poetica non risiede nei singoli elementi linguistici, ma nel loro dosaggio. Sotto l’apparenza del gioco linguistico si nasconde una poeticità che coinvolge e stupisce il lettore. Proprio in questo gioco di parole si realizza un percorso di conoscenza dell’essere e della realtà, di una identità controversa e dolorosa. La lingua di Jacques Canut, apparentemente semplice e scorrevole, si rivela in realtà ricca di connotazioni e di significati, congegnata come una sorta di scacchiera di cui risulta quasi impossibile modificare l’ordine dei pezzi.

  •    Mohamed Mafhoum 
     

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