Il Convivio

Giuseppe Colella

L’Insegnante di Latino*


 

Il Latino! Che fatica,

quant’insonnia c’è costato!

Ma, che sia dottrina aprìca(1)

la sua classe ha sicurato.

 

Non ci dica, signorina(2),

che profitto non c’è stato,

perché, alfin, pura e festina(3)

conoscenza n’abbiam dato.

 

Non è, questo, un ver sonetto(4);

pur se d’ottonari, via!,

val per chi, con competenza(5)

 

dà struzion. Col bel cospetto(6),

Mensitieri, ella, Maria(7)

ci rincora la frequenza(8).

 

*L’insegnante di Latino: trattasi d’una professoressa di Lingua Latina presso la Scuola Media Superiore a Napoli (v. appresso). La poesia venne scritta nel giugno del 1952 su sollecitazione della studentessa, molto affezionata alle sue insegnanti, Anna Palumbo, in Napoli via Conservazione dei grani, dove l’autore dimorava in famiglia per frequentare l’Università ed esercitare la sua professione iniziale d’Avvocato. (1)…dottrina aprìca: materia luminosa e dilettevole, sicuramente utile a proficua (la sua classe ha sicurato). (2)…signorina: le insegnanti vengon appellate dalle scolaresche signorine o signore. (3) …festina: pronta, sollecita, immediata. (4)…un ver sonetto: nel sonetto i versi sono endecasillabi; in questa composizione sono ottonari. (5)…competenza: l’insegnante (…chi dà struzion) è preparata (con competenza). (6)…bel cospetto: l’insegnante è anche avvenente. (7) Mensitieri… Maria: è il nome della professoressa. (8)…ci rincora la frequenza: le alunne o allieve si sentono incoraggiate (ci rincora) a non assentarsi mai dalle lezioni (la frequenza).

 

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