Il Convivio

Antonio De Lucia

Il dolce stil novo

Al dolce soave novo stile,
onore e vanto degli aulici cantori,
ed alle leggere note di musica sottile
tuttor m’apprendo e di tal grandi autori
la danza colgo delle rime e ascolto
i casti accenti degli amorosi ardori.
 
E godo come allora e mi diletto,
quando sognavo di fanciulle e di sorrisi,
negli anni verdi ancora giovinetto,
e le miravo all’ombra tra i narcisi,
dalle patite cure ognor distolto,
rigando versi qua e là su fogli lisi.
 
Ai saggi adusi al poetar moderno,
d’ermetiche parole assai nutrito,
l’invito volgo timido e fraterno
a che, per gioco, il loro verso ardito
in quell’antico stil sia volto
e di quei vati coi sospir condito.
 
Sicché di cavalier e di leggiadre dame
e dell’eteree visioni torni l’incanto
a ridestar d’un tempo le struggenti trame
e le passioni accese e, per intanto,
ai sommi geni un grazie sia rivolto
avendo a noi donato un sì bel canto.
 

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