Il Convivio

Maristella Dilettoso

Cerimonia di premiazione
Il  Convivio 2002

Nella splendida cornice dell’Hotel Assinos di Giardini Naxos, si è svolto, domenica 6 ottobre, il 2° meeting del Premio letterario “Il Convivio”, alla presenza di una nutrita e attenta platea, di una rappresentanza di autorità, come Salvatore Currenti, sindaco di Mojo Alcantara, Salvatore Campione, sindaco di S. Domenica Vittoria, il Presidente della Pro loco di S. Domenica Antonino Mantineo, il direttore della rivista Peloro 2000 Domenico Femminò, il presidente del CAVAAN Mario Roma, e tanti altri esponenti della stampa e della cultura siciliana.

L’edizione 2002 della kermesse letteraria, lanciata e supportata dall’omonima rivista, diretta da Enza Conti, sulle cui pagine s’incontrano, pur senza vedersi, poeti, scrittori, artisti da tutto il mondo, si è svolta anche quest’anno in modo impeccabile. «Il premio – dichiara con soddisfazione Angelo Manitta, che ne è l’ideatore e l’anima – si è mostrato ancora una volta davvero internazionale per la massiccia partecipazione dall’estero (Australia, Francia, Spagna, Argentina, Inghilterra e soprattutto Brasile)». Infatti, su un totale di 814 partecipanti, gli stranieri sono stati ben 158. Le opere pervenute all’Accademia “Il Convivio” spaziano dalla prosa alla poesia, dalla pittura alla scultura: quelle premiate nel corso della cerimonia sono state selezionate nei mesi scorsi da una attenta e qualificata giuria, presieduta dalla scrittrice e poetessa Maria Pina Natale, e composta da: Francisco A. Velasco, Pina Ardita, Serena Careddu, Enza Conti, Maristella Dilettoso, Marie Ch. Fournier, Mohamed Mafhoum, Angelo Manitta, Giuseppe Manitta, Senzio Mazza, Juan Montero Lobo, Pinella Musmeci, Gaetano Perlongo, Placido Petino, Anna Maria Sartori C., Andityas Soares de Moura, Rosa Spera, Bruna Tamburrini, Nunzio Trazzera, competenti per le varie sezioni del concorso.

Dopo l’introduzione della Presidente della giuria, prof.ssa Maria Pina Di Natale, e un intervento di Mohamed Mafhoun, è stato Angelo Manitta ad aprire i lavori, ringraziando gli intervenuti e tracciando a brevi linee la storia dello sviluppo del Convivio, che da semplice foglio d’informazione culturale è diventato in breve tempo una delle più prestigiose riviste italiane del suo genere. Esso ora annovera tra i propri collaboratori parecchie firme di spicco, raggiunge anche Paesi lontani e, oltre ai 3 siti telematici già attivi di Castiglione di Sicilia, Palermo e Foggia, si appresta ad aprirne altri in Spagna e in Brasile.

I premi consegnati quest’anno sono: per i primi tre classificati di ciascuna sezione un trofeo, costituito da una pregevole scultura in bronzo, realizzata da Nunzio Trazzera, e che rappresenta, in maniera stilizzata, i miti cari alla nostra terra di Sicilia, Aci e Galatea da un lato, e Polifemo dall’altro; inoltre piatti e targhe in ceramica artigianale e personalizzata, eseguite dalla ditta Francesco Consalvo di Francavilla, cui si aggiungono delle confezioni di vino imbottigliato dalle cantine Torrepalino, e copie del volume Giulio Filoteo di Amadeo e Antonio Filoteo Omodei di Angelo Manitta, offerto dal Comune di Castiglione di Sicilia, nonché del libro di poesie Meteore di luce di Giuseppe Manitta, e di un avvincente romanzo di Pina Ardita, dal titolo La Porta d’Oriente.

A questo punto si è entrati nel vivo della manifestazione: i premiati – in massima parte presenti, tranne gli autori stranieri, data la distanza - si sono accostati al tavolo della giuria, per ricevere il meritato riconoscimento. Va detto che la rassegna ha trovato una brillante speaker in Angela Maria Vecchio, che con il consueto garbo riesce a passare dalla conduzione delle manifestazioni canore a quelle culturali, mentre Vera Raciti si è occupata  di rendere note le motivazioni e leggere brani dei lavori premiati.

Sono stati elencati per primi i riconoscimenti riservati agli stranieri, distinti per nazione di appartenenza. Lingua francese. Poesia: Harlette Homs. Racconto: Jean Claude Daffix. Silloge: Jean Sarraméa.

Lingua spagnola. Poesia: José Garcia Herrera. Racconto: José Garcia Herrera. Silloge: Mario Angel Marrodán. Lingua portoghese. Poesia: Luiz Oliani. Racconto: Marcus Mendra. Silloge: Artemio Zanon. Libro edito stranieri: Iacyr Anderson Freitas e, a pari merito, Felipe Assumpcão Gertum, entrambi brasiliani. Curriculum: Artemio Zanon e Juan Carlos Gatell. Ragazzi stranieri: per la poesia Sarah Le Guillou, per il libro edito Amanda Tafuri do Carmo. Inatteso, a questo punto, l’intervento di Elda Alonso, giunta direttamente dall’Uruguay, alla quale è stato conferito il premio speciale per la silloge Es tiempo complido.

Tra i concorrenti italiani, provenienti da ogni parte della penisola, ha ottenuto il primo premio per la Sez. poesia ragazzi di scuola media, Valentina Gori (Pistoia) con “C’è”.

Per la silloge sez. ragazzi sono state premiate Samina e Zarina  Zangar (Savona), segnalazioni al merito per Rossella Castaldo, Federica Cuccia; menzione d’onore ad Alessandra Cianci, Mariangela Cerasuolo, Ornella Tropea, Santina Nibali, Emanuela Balsamo, Giuseppe Cattafi. Poesia scuole superiori: Katia De Luca (Mottola-TA), segnalazione al merito Loredana Puca, menzione d’onore per Clara Schilirò, Valentina Sgroi e Loredana D’Antonio. Il ‘Premio speciale giovani’ della rivista Peloro 2000 è andato a Gianluca Valenti, per la sua ampia attività letteraria. Racconto ragazzi: primo Premio a Serena Barchi, segnalazioni al merito a Greta Neri, Francesco Catanzaro, Sofia Montrasio. Il premio speciale pittura telematica ragazzi è stato attribuito a Noemi Spitaleri di Bronte.

Il Primo Premio per la Pittura e Scultura, sez. adulti, è andato ad Adriana Assini di Roma, per l’opera Narciso, con la seguente motivazione: «L’opera di Adriana Assini, filtrata da sensibilità ed emozionalità, ripropone con un linguaggio originale e moderno il tema classico del narcisismo. Il tessuto pittorico è intenso e molto espressivo, ritmicamente armonico e cromaticamente elegante, dotato di fluidità di linguaggio e caratterizzato da soggetti simbolici densi di significato. La sua pittura crea atmosfere ed immagini che pulsano di emozioni e sono intrise di alto lirismo» (Giuseppe Manitta)

Al secondo posto, sez. Pittura: Giuseppe Frosali per Paesaggio del Chianti, 3° Adriano Jachetti per Donna calabrese, segnalati Gino Zerbo, Angela Giglio, Francesco Alberghina, Trevor Delieu, Salvatore Di Vincenzo, menzione d’onore a Milvia Lauro e menzione speciale alla memoria ad Ennio Maldini, recentemente scomparso. 

Premio alla carriera: 1° Corrado Calabrò, 2° Mariella Loi, 3° Giovanni Di Girolamo. Un premio speciale fuori concorso è stato assegnato a Davide Crimi per l’opera teatrale Evarco, e a Nunziata Toscano e Gina Greco per il recital Vocatum est.

Per il libro edito il primo premio è andato al saggio Guido Calogero (Firenze Atheneum) di Luigi Gallo, seguito da Lia Sfilio Borina di Catania, con il romanzo Una storia quasi dal vero (Bastogi), e  da  Laura Caleri Falcone (Arezzo) con Arrivederci amore (Ed. Paoline). Segnalazioni di merito per Raffaele Sciubba, Antonia Izzi Rufo, Gabriella Gisotti, Giovanni Di Girolamo, Enica D’amico, Adriana Assini, Ciro Carfora, Mina Antonelli, Beniamino Todaro, Giovanni Pasqualino, Gabriella Gisotti, Elsa Emmy, Salvatore Lagravanese, Antonino Ucchino.

La sala congressi dell’Assinos ha vissuto un momento particolarmente bello e trascinante quando al tavolo della giuria è stato invitato, a riscuotere il premio speciale per il volume di poesie e memorie La vita è bella, Antonio Mantineo, che conquistando con la sua vitalità e simpatia il pubblico presente, ha recitato, con voce sicura e con l’entusiasmo delle sue 96 primavere, due delle sue poesie. Il nonno di S. Domenica Vittoria ha al suo attivo altri volumi pubblicati.

Per il racconto italiano si è classificata al primo posto Celestina Vincentini di Palermo, con Una tragedia moderna, al secondo Tania Fonte di Palermo (già vincitrice della scorsa edizione) con Due braccia tenere, al terzo Anna Maria Faldini di Savona con Una mantide religiosa.

 «Il racconto di Tania Fonte, ben strutturato sotto l’aspetto narrativo e abbastanza complesso nella trama, tocca un tema di perenne attualità: la crisi di un rapporto familiare determinato da una tragica fatalità. Ma in un mondo dove la separazione, i contrasti e il conseguente trauma dei figli sono il pane quotidiano, la scrittrice risolve in positivo la vicenda: la famiglia ritrova unità e amore» (Angelo Manitta) «Attraverso uno stile chiaro e nitido, Anna Maria Faldini presenta una traccia narrativa che volge all’introspezione e al ricordo. Se da una parte sembra ironizzare su un tipo di religiosità bigotta e fatta solo di parole, dall’altra la riflessione spinge ad una rivisitazione del passato della protagonista, alla quale mancano ormai le forze fisiche, e dei suoi affetti familiari» (Angelo Manitta).

Segnalazioni per Giovanna Li volti Guzzardi, Caterina Montrasio, Berardi Rosarita, Torrisi Antonia, Giuseppe Risica, Gai Piero, Pietro Chiofalo, Francesco dell’Olio. Menzione speciale: Daniele Ditta, Picardi Elio, Irene Sparagna, Casucci Aristide.

Nella sezione poesia dialettale il primo premio è andato al trevigiano Emilio Gallina, per la poesia Mare negra.

Il secondo posto ad Alfonsina Campisano di Caltagirone, con la poesia Lu carrettu.
 «L’ammazzaru la bedda di Carini
e tuttu lu paisi la chianciu
lu so patri pintutu si pinnàu
lu gilsuminu a luttu si vistiu.
E muriu la bedda di Carini,
ma lu so amuri pi sempri triunfàu
‘n’ancileddu li vrazza ci grapiu
e la bedda ‘na stidda addivintau».
Chista favula duci e dulurusa
supra ‘ncarrettu era pitturata
la barunissa, rosa ciaurusa,
era ddà, pi sempri ‘nnamurata.
                E iu pinsannu a chistu granni amuri
muta arristai cu l’arma ‘nciammata
e taliannu tutti ddi culuri
mi scurdai di la me jurnata.
C’era lu russu di la passioni
comu lu focu di lu Mungibeddu
c’era lu giallu di lu frumentu
quannu la ‘stati  lu vasa lu ventu
                c’era l’azzolu di lu nostru mari
ca lu jornu s’abbrazza cu lu suli
e c’era… lu chiantu di lu pitturi
e di lu munnu tuttu lu duluri.
Currunu machini pi li strati strati
picciotti morunu ‘nta la virdi etati
ma lu carrettu è ddà
cu li so canzuni.
                Passunu l’omini e cascanu cumeti
siccanu ciumi e brucianu citati
ma lu carrettu è ddà
cu li so culuri.
E forsi… ni l’avissimu scurdatu
la bedda barunissa di Carini
si ‘npitturi nun l’avissi pitturatu
‘nta lu carrettu, cu li so catini.

Terzo classificato nella sezione “Poesia dialettale” è stato Nicola Brescia (La luna).Tra i segnalati: Dario Gatti, Margherita Neri, Luigi Caminiti, Raffaele Piras, e ancora menzioni d’onore a Salvatore Arena, Salvatore Puglia, Milena Cammarata, Giovanni Di Girolamo, Vicari Salvatore, Antonioli Gilberto, Querci Giovanni.

Premiati per la silloge italiana: 1° Felice Osio (Nocera Inferiore), per Il respiro e il sogno, 2° Carmelita Nicotra Randazzo (S. Pietro Clarenza), per Donne di Kabul.

Terzo premio ad Angelo Rullini (Cassibile) per Ai figli di Marte con la seguente motivazione: «Ritratto del nostro tempo, testamento rivolto ai posteri conquistatori di nuovi mondi. L’autore, Angelo Rullini, della silloge poetica Ai figli di Marte esprime con sensazioni visive ed olfattive modulati sostanzialmente classici ed inquietudini dei nostri giorni, si protende alla ricerca di se stesso tra scogli nudi e forme astratte per cogliere l’essenza della vita e consegnarla alle coscienze del domani. Silloge densa di significati e immagini di suggestiva bellezza, volti a tramandare ibridi di eventi alla verde linfa d’inedite generazioni»(Rosa Spera).

Segnalazione al merito a Giuseppe Materia, che nella sua Raccolta di sonetti ha tracciato la storia di S. Domenica Vittoria, quindi ad Alfonsina Campisano, Virginia Simonetta, Milvia Lauro, M. Grazia Murdaca, Grazia Butano; menzione d’onore, Cinquemani A. Maria, Sandra Carresi, Bruno Francesca, Cozzubbo Paola, Andraous Vincenzo. Premio speciale a Grazia Guerrera.

Per la sezione poesia italiana si sono classificati:  Mario Cambi di Roma al 1° posto con Sul ponte.

Al secondo posto, sempre nella sezione Poesia, Antonino Ucchino con L’urlo:
Aria settembrina
odorosa di mirtilli macerati
e fragole mature, acini gonfi
pronti ad esser colti, spande
gioia serena
dolci fremiti d’attese d’amore
nel mondo.
Uomini operosi come gaie formiche
qua e là vanno tranquilli d’amiche
vetuste certezze. Scorrono
azzurri placidi d’acque,
nubi smorfiose sorridono
a volteggianti garruli uccelli, al sole
quarzi riverberano gocce d’argento.
Irrompe il rombo
d’alati ferrei destrieri, neri
cavalcanti mille cavalieri.
Apocalisse!
Angeli e diavoli, d’abisso
nero scintillano di sangue ignari,
precipitano. Sciolte
come neve al sole
marmoree ferrigne temprate colonne,
sprofondano
schiacciati stritolati sbriciolati
corpi e anime.
Saette lancinanti d’acuti gridi
trafiggono i cieli, possenti
uragani
sfiatano aliti morenti.
E la Storia urlò.

Al terzo posto Giorgina Busca Gernetti con Ombre della sera. Segnalati, inoltre, Filippo Zito, Giovanna Li Volti Guzzardi, Giovanni Tavcar, Laudato Sabato, Cosimo Mitaritonno, Arena Italia, Cristaldi Maria, Antonioli Gilberto, Foti Antonino, Moschella Elisa, Foti Santa. Menzione d’onore: Anna Trombelli Acquaro, Bruno Bartoletti, Boncompagni Giorgio, Russo Michelangela, Sindona Domenica, Carmelita Randazzo, Alfredo Varriale, Morelli Eugenio, Abbadessa Alfia, Caterina Grasso, Salvo Leone, Silvestro Alex, Contarino Rosario, Massenzio Caravita, Pasquale Vinciguerra, Materia Enzo, Laura Da Re, Caltabiano Raffale, Cascino Filippo, Stracuzzi Giuseppe, Falsone M. Grazia.

La rassegna è stata allietata dall’esibizione fuori programma di Aristide Casucci, scrittore e poeta che non disdegna il bel canto, e del duo di chitarra e violino dei messinesi Felice Pagano e Vincenzo Cuttone, che hanno eseguito anche i brani di sottofondo, attinti al repertorio classico italiano e napoletano. Alla fine, la sala ristorante dell’Assinos ha accolto organizzatori, giurati e premiati per un momento di serena e autentica “convivialità”.

Positivo senz’altro il bilancio del 2° premio letterario del Convivio: l’esito della manifestazione ha premiato ancora una volta l’impegno profuso dall’organizzazione, che attorno a un piccolo centro vitivinicolo di provincia ha saputo creare un circuito culturale di notevole spessore, che in queste occasioni trasforma la Sicilia in un crocevia di arte e cultura, che dalle pagine della rivista si irradia per i vari continenti, fin nelle lontane Americhe e in Australia.

Torrepalino
I pregiati vini DOC di Sicilia

Quando i Greci giunsero in Sicilia nell’VIII secolo a.C. per fondare Naxos, portarono con sé il culto di Bacco, il dio del vino. Da allora il vino è stato uno dei più pregevoli prodotti dell’isola. Tra gli sponsor e sostenitori delle manifestazioni culturali del “Convivio” per il 2002 è da inserire innanzitutto la Società Patria Torrepalino, che ha sede nella provincia di Catania, sulle falde nord dell’Etna, nel Comune di Castiglione di Sicilia, frazione di Solicchiata, a pochi chilometri da Giardini Naxos. Tra le innumerevoli torri costruite intorno al XV secolo dagli Aragonesi, una è stata edificata proprio nell’area dove sorge la bottaia dell’azienda Torrepalino. Il nome ovviamente deriva dalla torre eretta per il controllo del territorio, mentre Palino è con molta probabilità il cognome del proprietario che l’ha fatta costruire, come il similare Torre Guarino. La viticoltura si è diffusa a Solicchiata in epoca molto antica, probabilmente nel periodo greco su influenza della città di Naxos. I vitigni più coltivati sono Nerello mascalese, Nerello cappuccio, Nerello mantellato, Cataratto, Insolia, Carricante. Con queste uve si ottengono straordinari vini dai gradevoli odori, sapori e colori, facendoli fregiare con la denominazione DOC dell’Etna.

I vini più pregiati che l’Azienda Torrepalino produce sono: Riserva DOC-V.Q.P.R.D., forse il vero re tra i vini dell’Etna che, conservato per anni in antiche botti di rovere e costodito in ambiente a temperatura costante, acquisisce un naturale aroma. Etna DOC Patria, rosso, rosato e bianco, rigorosamente a denominazione di origine controllata, vanta antichissime origini ed ha un gusto intenso ed equilibrato. Vino spumante Palici, le cui uve provengono particolarmente dalle contrade di Solicchiata e Verzella. Vino novello, prodotto esclusivamante con uve di Nerello mascalese coltivato ad alberello. Vini Etna DOC-V.Q.P.R.D., rosso, rosato e bianco. Vini Basalto, rosso, rosato e bianco, leggermente frizzanti, amabili ed eleganti che uniscono in sé il rispetto della tradizione. Vini murgentino.I.G.T., vini giovani, freschi, vivaci e pieni di vita.

Da sinistra: Maristella Dilettoso, Angela Vecchio, Angelo Manitta, Mohamed Mafhoum, Placido Petino

 

Vera Raciti (lettrice)

 

Elda Alonso (Uruguay) e il sindaco Salvatore Currenti

 

Valentina Gori e la Presidente della Giuria Maria P. Natale

 

Gianluca Valenti e Domenico Femminò (dir. Peloro 2000)

 

Adriana Assini e il pittore Nunzio Trazzera

 

Lia Sfilio Borina e l’ispettore Santi Ucchino

 

Laura Caleri Falcone (a destra) e Maristella Dilettoso

 

Il novantaseienne Antonio Mantineo e Mohamed Mafhoum

 

Celestina Vincentini e il sindaco Salvatore Campione

 

Emilio Gallina e Anna Maria Crisafulli Sartori

 

Carmelita Nicotra Randazzo (a destra) ed Enza Conti

 

Mario Cambi e la poetessa Nina Ales Scurti

 

 


Mojo Alcantara
La perla nella pianura

Una vasta e gioiosa pianura, solcata dal fiume Alcantara e posta tra le pendici dell’Etna e il verde sfumato dei Monti Nebrodi, accoglie Mojo Alcantara, un grazioso paese posto nella provincia di Messina, le cui origini risalgono al XV secolo, quando era un feudo appartenente ai principi Lanza che, dopo aver bonificato la pianura, lo affidarono a persone venute da fuori per stabilirvisi. L’economia del territorio si basa sull’agricoltura, soprattutto sulla coltivazione delle pregiatissime pesche ormai molto conosciute in tutta Italia. Andando a Mojo si nota un paese pulito e curato nei particolari, pieno di verde, con aiuole ricolme di rose profumate che fioriscono da maggio a novembre. Il paese suscita anche l’attenzione dei turisti con il suo Vulcanetto, antico cratere spento su cui si possono fare meravigliose e stupende passeggiate, e il pregevolissimo Crocifisso ligneo del XVI secolo, opera di Frate Umile da Petralia, che si trova nella chiesa Maria SS. delle Grazie, la cui festa si celebra l’ultima domenica di settembre, insieme ad una fiera che dura una settimana intera. Di recente è stato anche aperto un museo etnografico, che conserva oggetti di antica tradizione contadina.

Il premio Il Convivio è stato anche sostenuto da altri enti ed associazioni pubbliche e private, tra cui la Dispensa dell’Etna, enoteca con cucina, prodotti tipici dell’Etna e dell’Alcantara (Castiglione di Sic.), la rivista “Peloro 2000” diretta da Domenico Femminò (Messina), la Taverna Naxos di Angelo Savoca presidente del Fotoclub Naxos (Giardini Naxos-ME), la F.R.A.T. Fabbrica Radiatori per autoveicoli di Franco Treffiletti (Solicchiata-CT), la Ditta per autoveicoli e vini pregiati dell’Etna Savoca Gaetano e figlio (Solicchiata-CT), l’Emporio carni di Sebastiano Rigaglia (Solicchiata-CT), Ceramiche artistiche Francesco Consalvo (Francavilla di Sicilia-ME), l’Associazione Culturale CAVAAN presidente Mario Roma (Giardini Naxos), l’Associazione SiciliAntica presidente Giuseppe Lo Porto (Catania), l’Hotel Assinos di Giardini Naxos, la Neoplast Lavorazione materie plastiche di La Spina e Santamaria, di Contrada Imboscamento (Solicchiata-CT).

 

Mojo Alcantara, Chiesa Madre