Il Convivio

Antonio Noto

I colori del mattino

La campanella d’una vicina scuola
oggi ha un suono fioco che m’arriva
sull’onda lunga d’un blando rimpianto.
 
Dei liberi colori del mattino
-senza schermo o riquadro di finestra-
io mi saziai una volta, quella sola
che marinai la scuola.
 
Mio padre lo seppe e pensò certo
che quel ragazzo dalla faccia seria
- ch’io ero - gli diventava sperto
e ne fu quasi contento.
 
Ma io che sperto non ero
- né sarei mai diventato -
presi sul serio il suo leggero
rimprovero e più non m’assentai.
 
Potrebbe risalire a quella sola
volta che marinai la scuola questa mia
perenne nostalgia di trasgredire.
 

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