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Il Giardino
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Si aprì sul mare una fusciacca azzurra
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a strie rosate, lievi spume di nubi
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sinuosa scivolò dall’altissimo cielo
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scese radente sui barbagli marini
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rubò tremore d’acqua, frescura d’alghe
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risalì coi trepidanti aromi
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roteò sul colle rinverdendo l’erba
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planò a valle invase il giardino
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investì con faville di luce
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i grandi ombrelli dei pini
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strinse legami d’oro coi cipressi
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verdi sentinelle dell’eterno.
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Come serpe in amore strisciò sul prato
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risvegliò le radici addormentate
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i rossi ibischi le opulente ortensie
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il trionfo scarlatto della buganvillea
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i riservati acapanti le intriganti
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pervinche bianche e viola
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le rose tardive in trionfo rosso…
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Al magico dono della bellezza
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balzò l’anima come giovane gatto
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che in cima al muro assolato
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saluta felice il nuovo giorno.
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