Il Convivio

Simone Paradisi

Poi

Sul ciglio d’eternità
sospese e veglianti
di nostra vita esule
bianche trepide stelle
se di candido raggio
violeranno
sepolcri abbrunati
di cenere
immemori or già
di luce
d’umane stagioni,
come sussulto
brillerà la terra
la spiga bambina
frusciante di sole,
abbraccerà
primavera risorta
la quercia romita
cresciuta pur sola
sull’erta del colle.
 

Stampa    Stampa il testo