- Voci
d’autunno
-
AAAAAHHH…
-
È il grido disperato
- di
chi si addormenta
- e si
risveglia
-
senza avere accanto
- il
senso.
- È la
vana protesta esistenzialista
- della
mia gioventù.
-
La rabbia di uno schernito
- che
non crede
- al
fato
-
potrebbe accendere
- la
rivoluzione.
- C’è il
popolo
- dei
miei sentimenti
- in
grande subbuglio
- per le
solite
-
malinconie settembrine.
-
La dittatura delle etichette
- è in
grave pericolo,
- mi
basterebbe rivangare
- le
storie di ieri
-
affinché il mio cuore
-
affronti questo autunno
- di
slegate contingenze
- come
Belgrado.
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