Il Convivio

Domenica Sindona Catanese

Percorso tra amore e dolore in Nella nebbia del cuore di Domenica Sindona Catanese, (Ma.Gi. 2002)


A Luigi Ruggeri il compito d’introdurre quest’opera prima di Domenica Sindona Catanese, che trova la propria genesi in un tragico evento, la prematura scomparsa del figlio Simone Giuseppe, di appena 18 anni, in un incidente automobilistico. L’autrice, nativa di Sclafani Bagni, laureata in Lettere presso l’Università di Palermo, vive ed insegna a Cefalù, ed ha partecipato, in passato, a vari concorsi letterari, riscuotendo riconoscimenti e classifican-dosi alle prime postazioni. «Se il lettore si dedicasse all’attenta lettura – leggiamo nella presentazione – riuscirebbe a comprendere con chiarezza come il tempo e il dolore possano rendere adulti. … così la poesia… diventa anche una forma terapeutica… Nel suo orizzonte poetico ora appare la nostalgia. Quella che non può vedersi ma che si sente, perché è un appartenere, tensione dell’esistere e nell’esistere». La raccolta si può configurare, infatti, come un percorso di sublimazione del dolore: attraverso i ricordi, i momenti felici dell’infanzia, i flash della breve esistenza del figlio tanto amato, passa la presa di coscienza, consapevole quanto dolorosa, dell’assenza: «Non più gesti fra noi, / non un bacio, / un abbraccio, / una carezza, / solo un lieve, / continuo sentire: / in un raggio di sole, / il calore, / in un soffio di vento, / la tua voce, / in un volo d’uccelli, / la speranza d’incontrarti / e stringerti al cuore / in un mondo / senz’altro migliore» (da Non più gesti fra noi). Ma la consapevolezza dell’assenza diventa, un passo dopo l’altro, ragione stessa di vita e di sopravvivenza, in quanto speranza di ricongiungersi, in altri mondi, in altre dimensioni spaziali e temporali, all’assente, e forza per continuare. «Un palpito nuovo di speranze future / ha sgelato in gran parte il mio cuore, / prepotente la morte ha strappato, / prepotente la vita è sbocciata: / E cammino» (da E cammino): Ed in questo percorso, fatto di amore, dolore e coraggio, alla fine l’animo si apre, emergono in piena luce gli altri affetti, e la forza della fede. Proprio come dichiara, alla fine della prefazione, Luigi Ruggeri: “…nella segreta speranza che superate le asperità del grande dolore Domenica Sindona possa comprendere il ‘mistero della morte’ attraverso il quale la luce divina si riverbera nel suo cuore e la renda partecipe dello splendore di Dio. Quella ‘stella’ dal cielo non può che volere questo».

   Maristella Dilettoso  
 

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