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Il visionario
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Magro pescatore d’intuizioni
- getta la rete ed aspetta,
- chiudi gli occhi e
guarda;
- l’universo intero è un
istante buio
- che recupera i colori dai
ricordi;
- spuntano qua e là figli
abbandonati,
- e
mondi diversi nel tempo e nello spazio
- agli occhi del sole,
- ma una ragazza muore
- ed il dolore come cappa
di fumo non permette volare.
- Perciò vattene,
- qua non troverai più il
cielo;
- da quella parte guerra:
- dolore da uomini creato,
- dall’altra miseria:
- assassina i bambini,
- qua vicino violenza;
- rabbia di dolore mai
stimato,
- forse su, all’estremo
nord,
- prova c’è solo gelo,
- come l’indifferente
aridità dell’uomo
- che continua l’egoistica
noia vivente.
- Il dolore ha ricostruito
l’universo
-
[oscuro del mistero,
- dietro gli occhi del
cuore!
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Con le mani in ginocchio aperte sul cosmo,
- non più soli a chiederci
ascolto.
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