Il Convivio

Andrea Subrini

Il visionario

Magro pescatore d’intuizioni
getta la rete ed aspetta,
chiudi gli occhi e guarda;
l’universo intero è un istante buio
che recupera i colori dai ricordi;
spuntano qua e là figli abbandonati,
e mondi diversi nel tempo e nello spazio
agli occhi del sole,
ma una ragazza muore
ed il dolore come cappa di fumo non permette volare.
Perciò vattene,
qua non troverai più il cielo;
da quella parte guerra:
dolore da uomini creato,
dall’altra miseria:
assassina i bambini,
qua vicino violenza;
rabbia di dolore mai stimato,
forse su, all’estremo nord,
prova c’è solo gelo,
come l’indifferente aridità dell’uomo
che continua l’egoistica noia vivente.
Il dolore ha ricostruito l’universo
[oscuro del mistero,
dietro gli occhi del cuore!
Con le mani in ginocchio aperte sul cosmo,
non più soli a chiederci ascolto.
 

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