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Dalla veranda
- Ecco il risveglio gioioso
e rubicondo;
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sguazzan le onde fragorose,
- imperversando intorno il
romorìo
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che si confonde con l’abbaiare dei cani.
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- Passano gli ambulanti
strombazzando
- e si odono scalpiccii e
tonfi
- di cancelletti ed usci e
di quant’altro
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muover si possa alle prime ore del giorno.
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- Pensieri fugaci al dì
festoso;
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gioioso lo spirito nel rimirar l’immenso;
- stupendo il mare con i
suoi colori,
- cangianti per lo sfuggir
delle onde
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mentre la bianca schiuma scorre veloce
- e l’orizzonte traccia la
lunga linea
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ove finisce il cielo, di grigie nubi intriso,
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che più in alto, tramuta nel suo
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[celestial colore.
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- Bella l’aurora che
avvince il Creato,
- la sabbia s’indora e il
cielo s’arrostra;
- magia infinita che forte
emoziona
- e chi ne gioisce, apre
all’Amore.
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