Il Convivio

Anna Zangrilli

Anna Zangrilli: la poetessa della religiosità sapiente


Ho tra le mani due opere di un’autrice che non conoscevo. Devo dire che dopo tante letture critiche fatte in passato, non mi era mai capitato di coinvolgermi nel pensiero dell’autore al punto di fare mia la sua opera, interpretandola proprio come se scaturisse dal mio intimo più lontano, dal mio io più profondo. Una voce dell’anima che narra i pensieri più intimi, li consegna agli altri con semplicità sapiente, lasciando che i lettori se ne impossessino per sempre. Figlia spirituale di Padre Pio, Anna Zangrilli, ha quasi la mia stessa forza incisiva risonante nelle parole più semplici ed umane, come se una spirituale eredità fosse raccolta dal suo ‘alter ego’ e inconsapevolmente trasmessa a chi legge, talvolta suscitando domande, qualche incertezza, ma mai incredulità. Poesia filosofica dotta e pure limpida, quindi, trasparente negli affetti familiari dominanti in lei, quasi suggeriti da una fede motivata non da inconsapevole slancio, ma da intensa, sofferta partecipazione. È una voce importante nella agiografia italiana, perché Anna Zangrilli esprime concetti altissimi in forma così limpida che coinvolge ed attrae anche chi di religione non sa tanto, anche chi non conosce Dio. Sfogliando le pagine delle poesie raccolte nella silloge “Ti ringrazio”, tutto sembra naturale: le parole del frate più ‘fratello’ per il mondo, la sua vita, la sua morte. In una chiave musicale che la porta al dolore, le parole narranti esprimono la sua fede illimitata, che diventa d’improvviso patrimonio comune a noi tutti. Un’opera ‘illuminata’ quindi, forse la migliore tra quelle storie infinite che proliferano in campo religioso senza mai ‘segnarti’ l’anima. La mia lettura ripetuta più volte, ha colto la fusione letteraria con i sentimenti più belli della scuola, della maternità universale, con quelli di un Uomo apparentemente semplice tanto discusso, oggi finalmente interpretato con amore filiale, in una sorta di espressione dell’anima che eleva e rende partecipi della vita dei nostri santi accomunandoli a noi. Forse questo anello mancava nelle letture antiche e nuove dell’agiografia internazionale, l’anello gigantesco della Poesia, che chiudendosi, diventa Amore. Ci auguriamo di leggere sempre più spesso opere di tale portata.

   Dede Brutti Cinquino 
 

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