I BARDI.

In una società senza scrittura ove la memoria storica, il sapere tecnico e la genealogia (così importante per i popoli celtici) , erano riportati esclusivamente dalla tradizione orale, Bardi e Ovadi godettero di una particolare importanza e considerazione sociale; rappresentanti dei due rami inferiori della scuola druìdica, a essi erano demandati la Poesia e il Canto. La struttuta ritmica del verso allitterativo rende più semplice la memorizzazione e grazie alla letteratura irlandese, vero fossile storico per il particolare isolamento di cui godette sino al Medio Evo, disponiamo con gli antichi poemi epici irlandesi, di un ottimo esempio di come dovessero essere quelli dei loro cugini continentali.

Grazie all'opera dei Bardi, il sapere orale e la memoria storica di un popolo di guerrieri si poté pepetuare con relativa facilità. In Irlanda, il poeta di rango minore si chiamava Filid. Il rango maggiore, equivalente del Pen Bard continentale, era l'Ollav di primo rango che, per prepararsi al suo compito, doveva dimostrare di conoscere a memoria almeno 350 poemi. A un apprendista, l'Ollav di dodicesimo rango, ne erano richiesti solo sette. In Galles c'erano i Bard con a capo un Bard Telù (o Filé), il cosiddetto "Bardo della Casa", che era anche il bardo personale del Signore del Clan.
 
 

         



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