Luglio 1960: con l'ultimo sussulto della memoria resistenziale, Genova inaugura, senza saperlo, la fine del centrismo. 1983: col caso Teardo Genova anticipa, ancora senza saperlo, l'era di Tangentopoli. Tra i due estremi, due decenni che cambiano il volto della città, lacerano le identità tradizionali, vedono l'esaurimento di vecchie esperienze e la nascita di un pulviscolo di nuove formazioni politiche, l'emergere di nuove soggettività sociali, il definirsi ora esaltante ora drammatico di percorsi incrociati di impegno e militanza. La città registra l'accelerazione della metamorfosi con la fine della sua identità forte di centro produttivo fondamentale della grande industria di stato. Nello stesso periodo, il Paese vive la grande ondata del movimento operaio e studentesco, la stagione del terrorismo, l'assassinio di Moro, la fine dei vecchi equilibri di governo.
Cosa è rimasto di quella esperienza soprattutto in termini di memoria, di documentazione e di storie private? Forse molto: ma è un molto che resta confinato negli spazi domestici, negli scaffali delle librerie, negli sgabuzzini e negli scantinati.
Il Centro Ligure di Storia Sociale si propone di dare un contributo al recupero e alla salvaguardia di questo materiale: volantini e manifesti, circolari e ordini del giorno, appunti autografi e relazioni, raccolte di giornali e numeri unici.
Chiediamo a tutti di fare un piccolo sforzo per trasformare queste tracce di memoria privata e personale in un deposito di memoria pubblica e collettiva, consegnando i loro piccoli o grandi archivi al Centro Ligure di Storia Sociale.



RASSEGNA STAMPA

 Il Secolo XIX - 23/02/2000
 Il Secolo XIX - 26/02/2000
 Il Lavoro - 24-02/2000
   



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