Teodoro Gaza, nato a Tessalonica (Salonicco), fu uno dei Abati Commendatori del Cenobio Basiliano. Nel 1438 - 42 partecipò al Concilio di Ferrara - Firenze e aderì all'unione delle Chiese Greche e Latine.

Rimasto in Italia, apprese il latino sotto Vittorino da Feltre a Mandova, poi insegno greco all'Università di Ferrara, nel 1449-55 ebbe la cattedra di filosofia e l'incarico di tradurre in latino gli scrittori greci, grazie a Niccolò V.

 


Teodoro Gaza


--------------------------


 

Stauroteca
 

La Stauroteca, cimelio di proprietà dell’antico cenobio di S. Giovanni a Piro, è una piccola croce di oro fino, decorata su entrambe le facce con smalti policromi. Gli studi condotti dal Lipinskj, in un suo studio pubblicato, nel 1957, sul bollettino della Badia di Grottaferrata, ci informano dell’esistenza di tale Stauroteca nella cattedrale di Gaeta, alla quale fu donata nel lontano 1534 dal cardinale Tommaso De Vio. Tale cimelio era, all’origine, destinato ad essere usato come croce pettorale, infatti, in alto ripiegato indietro, si vede un gancio. Il cardinale De Vio, nel donarla alla Cattedrale di Gaeta, la fece montare su di una base di discreto valore artistico dove ancora oggi si può ammirare. La Stauroteca è una croce bizantina, che come tante altre croci orientali ha i bracci verticali alquanto più lunghi di quelli orizzontali ed il braccio inferiore più lungo di quello superiore, inoltre è bivalve, si apre, cioè, verticalmente a metà del suo spessore. Come sempre nell’iconografia bizantina, sulla croce appare l’immagine di Gesù Crocifisso inchiodato. Nel lato posteriore, al centro della croce, in posizione dominante, vi è la figura della Vergine in piedi, che tende le mani in avanti tenendo i gomiti stretti al corpo, in un gesto poco comune di preghiera. La circondano quattro busti di Santi, ognuno con il proprio nome siglato. Questo cimelio, che certamente non è stato eseguito in terra italiana e tanto meno nel cenobio, dove lo trovò il cardinale Tommaso De Vio, pare che provenga da Costantinopoli, in quanto la maggioranza dei grandi reliquiari bizantini, sparsi nelle cattedrali d’Europa, si ricollegano al saccheggio di Costantinopoli del 1222. La popolazione sangiovannese, in memoria della Stauroteca, scolpì una croce in pietra, simile per forma ma di dimensioni maggiori, attualmente situata in via Teodoro Gaza.