Sammichele di Bari — Centro Studi di Storia Cultura e Territorio

GLI ANTICHI MESTIERI

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Disegno di Peppino Lerario

Testo di Maria De Palma

 

LA “GOMMA” DEGLI ALBERI (la iomme)

 

Era un barese, ricorda Peppino Lerario; passava per le vie di Sammichele raccogliendo, nel suo sacco, "la iomme", una sostanza gommosa di colore biondo fuoriuscita da una ferita apertasi naturalmente sui tronchi e sui rami più grossi degli alberi e, in seguito, cresciuta. La più richiesta, era più dura, quella degli alberi di mandorle; se ne ricavava colla. Era il caucciù delle nostre contrade. Per questo la raccolta della iomme era praticata da tutti, anche dai più giovani e dai piccoli che prendevano di mira gli alberi per staccare i morbidi nodi annidati nella corteccia. Quasi un gioco per racimolare qualche soldo e rimediare un quaderno o un pennino. "Se fascèvene i belle solde. Quand'arvere me so' gerate" (Si facevano bei soldi. Quanti alberi mi son girato), altri si conquistavano così uno spettacolo al cinema del paese.