Sammichele di Bari — Centro Studi di Storia Cultura e Territorio

GLI ANTICHI MESTIERI

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Disegno di Peppino Lerario

Testo di Maria De Palma

 

PULIRE E SCHIACCIARE LE MANDORLE

 

Per antica tradizione, dopo la raccolta, l'attività di schiacciare le mandorle come quella di separare il frutto dai gusci era interamente affidata alla donne. Lerario le rievoca sedute davanti a piccole vasche in pietra, i mertale de pète, intente a schiacciarle con un cazzaturo, piu largo nella parte che colpiva la mandorla, tenendole ferme sul bordo del mortaio. Erano numerose anche le donne addette alla selezione del frutto. Lavoravano nei “portoni”, almeno all'epoca a cui risale la memoria di Peppino, sedute una accanto all'altra davanti a lunghi e larghi tavoli di legno. Le mani agivano veloci, cosa che non impediva loro di riempire di chiacchiere l'ambiente e di cantare. E il canto si sentiva fuori per la strada. Molte donne selezionavano il frutto solo per avere in cambio scorze; le avrebbero conservate sia per alimentare il fuoco in inverno che per fare la carbonella. Per questo, il lavoro da molte donne veniva eseguito in casa. Tradizionali compratori di mandorle erano i Trè ianzèddere, i Stellande, i Frecacite.