Sammichele di Bari — Centro Studi di Storia Cultura e Territorio |
GLI ANTICHI MESTIERI |
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Disegno di Peppino Lerario Testo di Maria De Palma
L’ARROTINO (u mola fuerce)
Il suo giro iniziava da Triggiano e proseguiva per Rutigliano, Casamassima e, quindi, Sammichele. Procedeva a piedi, spingendo un carretto su cui era poggiata la mola. I due sostegni anteriori, che servivano da appoggio al carretto quando era fermo per lavorare, durante il tragitto venivano sollevati da terra. La mola, su cui si affilavano gli arnesi da taglio, girava ricevendo la spinta dalla cinghia che una ruota, azionata da pedale, faceva scorrere. "U mola [uerce", gridava l’uomo per le strade chiamando la gente a venir fuori dalle case per affilare forbici, coltelli ed altro. Girava per tutto il paese e serviva anche i beccai. |