Sabato 22 settembre, alle ore 16.00 del pomeriggio, come da programma, è stato ospite del Centro Studi di formazione politico-culturale "Lorenzo Milani" il prof. Gustavo Pietropolli Charmet, noto clinico e docente di Psicologia dinamica presso la Statale di Milano. Il professore ha tenuto una conferenza-dibattito, coordinata e moderata dal dott. Filippo Sani, socio del Centro Studi, dal titolo "I nuovi adolescenti" all'interno di un corso di formazione organizzato dal Centro avente per titolo "Adolescenti: qualcosa è cambiato".

Filottrano registra una delle più alte percentuali di residenti in età adolescenziale della provincia di Ancona; questo basterebbe a giustificare l'impegno della nostra associazione a porre la questione giovanile tra le priorità da affrontare nell'immediato. Charmet è lo studioso dei nuovi adolescenti, del loro essere universo sconosciuto anche quando sono "normali", o quando noi adulti, nella nostra volontà esemplificatoria e predicatoria li definiamo tali. E allora ecco la denuncia fatta dall'illustre clinico ai tanti presenti (genitori, insegnanti, operatori sociali e ed esperti del settore... anche un giudice minorile!) del pericoloso abbassamento del conflitto fra le generazioni, dell'esagerato allarme sociale che si innalza tutte le volte che un minore è al centro di un fatto di cronaca nera, della sofferenza degli adolescenti che non risiede nel passato, nella loro storia personale, come si può credere, ma che viene dalla paura che fa l'incertezza per il futuro, per una fine, la morte, lontana da venire, ma pur sempre interiorizzata e ormai reale, che avverrà.

I nuovi adolescenti hanno una socialità alta e una bassa capacità di affrontare il dolore. Questo chiama in causa l'educazione che i padri e le madri danno ai loro figli. Essa risente del poco tempo a disposizione e della identificazione che i genitori chiedono ai figli: sembra che essi dicano: "Abbiamo poco tempo, dobbiamo andare d'accordo. Tu ti devi identificare con noi, con la nostra debolezza; tu devi capire". E', sostanzialmente, un ricatto affettivo, che dura nel tempo poi, perché la famiglia italiana non lascia andare i propri figli. In famiglia si litiga poco e i genitori, scansando ogni motivo di attrito coi figli, si disinteressano, di fatto, alla loro vera crescita, non hanno nessuna intenzione di fare dei propri figli dei buoni cittadini. Si limitano alla sgridata, che brilla solo per la sua inutilità. E così gli adolescenti crescono in una doppia dipendenza: da una parte la famiglia naturale e dall'altra la famiglia degli amici, composta da pari grado cresciuti alla stessa maniera. Ma gli adolescenti, ha concluso Charmet, non sono muti, né remissivi, purché trovino un adulto ad ascoltarli. A volte lo trovano a scuola. Hanno voglia di parlare, di aprirsi e di crescere, in modo nuovo certo, e questo crea difficoltà. Del fanciullo, studiato con ardore da un secolo, sappiamo tutto, e il nostro rapporto con lui è ottimo: si riesce sempre ad intervenire efficacemente. Dell'adolescente sappiamo ancora poco e tante sono le scuole di pensiero, tanto che, e così Charmet ci ha salutati, non si è ancora in grado di stampare sull'argomento neanche un "bigino" di probabili certezze.

Giovedì 4 ottobre, alle ore 21.00, il prof. Claudio Baraldi, docente di Sociologia presso l'Università di Modena e Reggio Emilia concluderà il corso di formazione con una conferenza dal titolo "Adolescenti e prevenzione". L'incontro si terrà, come al solito, presso la sala consiliare del comune di Filottrano.

Per il Centro Studi di formazione politico-culturale "L. Milani" di Filottrano

Il presidente Guido Carletti

Gustavo Pietropolli Charmet, è docente di Psicologia dinamica dell'Università Statale di Milano, giudice onorario presso il Tribunale dei Minorenni, presidente dell'Istituto di analisi dei codici affettivi "Minotauro" e del CAF ( Centro Aiuto alle Famiglie e al bambino maltrattato). E' autore di numerosi volumi e saggi concernenti l'intervento formativo nelle istituzioni di lavoro, la prevenzione e il trattamento del disagio giovanile. Ha pubblicato, di recente, un saggio che ha avuto grande risonanza: I nuovi adolescenti. Padri e madri di fronte a una sfida.

Claudio Baraldi, già docente presso l'Università degli Studi di Urbino, ora insegna Sistemi sociali comparati all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di teoria della comunicazione, teoria della socializzazione, ricerche su infanzia e adolescenza, sociologia della famiglia, comunicazione ed educazione interculturale. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulla condizione giovanile e minorile. La sua ultima pubblicazione è La città dei bambini. Progetti ed esperienze del 'Laboratorio di Fano'.