A
maggio 2010 è uscito il volume La
depressione 0-14 anni (ISBN
9788890438936, edizioni
Hygeia Press, www.hygeiapress.com) a cura di Chiara Ciampi (Neuropsichiatra
Infantile A.O.U. Meyer) e Marzia
Guarnieri (Pediatra di Famiglia ASL 10).
Gli autori dei 21 capitoli del libro hanno
partecipato, in qualità di relatori, al convegno “Quello che avreste voluto sapere sulla
depressione 0-14 anni”, che è stato organizzato dalla Commissione
“Codice materno: la relazione fisiopatologica madre-bambino-famiglia”
della Società Italiana di Pediatria e dalla sezione fiorentina della
Federazione Italiana Medici Pediatri e
si è svolto lo scorso 29 maggio a Firenze, nell’Aula Magna
dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, sotto la direzione
scientifica di Ciampi e Guarnieri.
Come
è stato sottolineato durante il convegno, la depressione infantile si
sviluppa frequentemente in rapporto diretto con la depressione materna
e spesso si inserisce in un più ampio ambito di relazioni familiari
perturbate, ma i risultati di recenti studi dimostrano che esiste
anche una componente genetica nei sintomi depressivi.
La
depressione 0-14 anni si sofferma
perciò a delineare sia le conseguenze della depressione materna sul
figlio, in un ampio range che va dalla mancanza di contenimento per il
bambino all’infanticidio, sia le basi genetiche della personalità.
Gli
autori offrono la propria esperienza per delineare i diversi aspetti
della depressione infantile, vivendo in prima persona le variabili
emozionali con il rigore di un lavoro scientifico: il volume analizza
i rapporti tra depressione e malattie psicosomatiche o problematiche
alimentari, tra ADHD e disturbo bipolare, tra malattie croniche o
oncologiche e la comparsa di sintomi depressivi; sono analizzati
inoltre le conseguenze di abusi subiti e i percorsi che portano ai
tentativi di suicidio.
L’obiettivo
è promuovere una rete multidisciplinare,
dalla genetica alla neurobiologia, dalla terapia farmacologica alle
psicoterapie più appropriate, tra cui l’arte terapia. Non esiste
una gerarchia diagnostica con una partenza o un arrivo, ma un percorso
di contatti, dove ognuno, nel proprio campo, si impegna a migliorare
la qualità di vita del bambino: la condivisione delle proprie
conoscenze aggiornate è già un primo livello di cura e di
appropriatezza della terapia.
Nel
testo sono riportati numerosi casi clinici, corredati anche dai
disegni dei bambini.
“Era necessario far emergere
aspetti non conosciuti di disturbi così diffusi anche in campo
pediatrico”, afferma
Gianfranco Temporin
(Presidente Commissione ECM, Società Italiana di Pediatria) nella sua
prefazione al libro; le curatrici lo confermano nell’introduzione:
“Sviscerare
le tematiche della depressione è come infrangere un tabù: ciò che
è depresso è segnalato da ciò che non vogliamo vedere, ciò che è
meglio non far emergere per non infierire e non stigmatizzare il
singolo. A livello intuitivo sentiamo che sono percorsi lunghi e di
difficile risoluzione perché spesso i sintomi depressivi sono a
sentinella di ulteriori fragilità/patologie slatentizzabili”.
È
difficile accettare l’idea che la depressione, con tutte le sue
possibili conseguenze psicosomatiche, o addirittura psicotiche, possa
colpire anche nelle prime fasi della vita, eppure parlare
di depressione nell’età evolutiva è quanto mai attuale: una diagnosi di disturbo depressivo riguarda il
9,5% dei minori di età compresa fra 9 e 16 anni (la percentuale sale
a 25%
alla fine dell’adolescenza); sempre più spesso i bambini accusano
disturbi che non hanno una chiara motivazione organica, ma si possono
collegare piuttosto alla sfera relazionale.
“Ciascuno
di noi inconsciamente tende a rifiutare l’idea che il “morbo”
della depressione (...) possa colpire l’età evolutiva. È
necessario quindi un esame di coscienza per molti di noi, inclini a
trascurare i messaggi relazionali che traspaiono dal comportamento dei
bambini o adolescenti che incontriamo nella nostra attività
quotidiana”, afferma Gianni
Bona (Direttore
della Clinica Pediatrica di Novara, Università del Piemonte
Orientale) nella sua introduzione al libro. Bona prosegue affermando
che La depressione 0-14 anni è “testo
di facile lettura che consiglio tanto a chi si sta avviando verso il
conseguimento della specialità in pediatria o in neuropsichiatria, ma
– forse ancor più – a chi potrebbe dopo anni o decenni di attività
scoprire che alla base di tante patologie o disturbi del comportamento
si cela il male oscuro che affligge l’umanità.”
“Nel
leggere i tanti capitoli che compongono il libro, mi sono reso conto
che i lettori più motivati dovrebbero essere i pediatri e i medici di
famiglia”, si legge nella prefazione di
Antonio Panti (Presidente
dell’Ordine dei Medici di Firenze). Il volume La
depressione 0-14 anni può
infatti aiutare a identificare i casi da avviare ai servizi
specialistici per una terapia
personale e familiare: “Queste situazioni
hanno sempre bisogno di una rete di protezione e di una pluralità di
interventi, che solo una stretta collaborazione tra diversi
professionisti può garantire al meglio, onde non lasciare nulla di
intentato per alleviare sofferenze in età così delicate e formative
per la futura personalità. Un bambino che soffre pesa sulla
responsabilità di tutti”.
Sul
sito della casa editrice (www.hygeiapress.com)
si può leggere un estratto
del libro, contenente il capitolo scritto dalle curatrici. Sul sito è
inoltre possibile acquistare il volume col
15% di sconto.
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