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CONGRESSI 

II semestre 2006

  Questo servizio di informazione sugli eventi ECM deve necessariamente fare i conti con l'ingente mole di eventi accreditati e, soprattutto, in fase di accreditamento per il 2006. Pertanto, abbiamo operato una selezione, forzatamente 'arbitraria', di congressi che ci sono sembrati maggiormente attinente alla formazione psicoterapica. Mano a mano che un evento sarà accreditato, verrà aggiornata la sua scheda completa del punteggio assegnatogli. Per gli eventi formativi che non compaiono nel sito ECM-sanità (http://ecm.sanita.it) verrà indicata la fonte informativa  (a fondo pagina).                                                                                           

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Eventi SECONDO SEMESTRE 2006 già accreditati   
(in data 26.07.2006)
Riferimento Titolo Professione Credito Luogo dell'Evento Data Inizio
1746 - 181107 LA SINDROME DA ATTACCHI DI PANICO: DALL'EPIDEMIOLOGIA ALLA PRATICA CLINICA Medico chirurgo  12   Visualizza elenco edizioni
7023 - 184826 DEPRESSIONI E DEMENZE:SOMIGLIANZE, DIFFERENZE, CONNIVENZE. Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
1746 - 189019 IL DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS Medico chirurgo  11   Visualizza elenco edizioni
1746 - 202414 DEPRESSIONE E MALATTIE FISICHE Medico chirurgo  11   Visualizza elenco edizioni
54 - 232060 ALZHEIMER MODERATO SEVERO: EVOLUZIONE DELLA MALATTIA E POSSIBILITA' TERAPEUTICHE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
2176 - 233167 PSICOFARMACI, ANTIEPILETTICI ED ATTIVITÀ PROFESSIONALE QUOTIDIANA Medico chirurgo  13   Visualizza elenco edizioni
1746 - 235527 SCHIZOFRENIA: DALLA DIAGNOSI AL RECUPERO DELLA PERSONA Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
998 - 236393 GLI ANTICONVULSIVANTI: UN PONTE TRA NEUROLOGIA E PSICHIATRIA Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
5112 - 243761 DOPPIA DIAGNOSI: RIPENSARE LA SOFFERENZA PSICHICA Medico chirurgo   HOTEL ORIENTE, VIA DIAZ - NAPOLI 08/09/2006
498 - 247252 UNO SGUARDO SULL'ANIMA: PSICOPATOLOGIA PSICOANALITICA DEI DISTURBI GRAVI Medico chirurgo  29   CENTRO NAPOLETANO DI PSICOANALISI 06/10/2006
2769 - 247612 LA CREAZIONE ARTISTICA E L'ESPERIENZA TERAPEUTICA TRA SENSORIALITÀ E PENSIERO Medico chirurgo   MILANO, VIALE CONI ZUGNA 5/A 23/09/2006
517 - 247420 APPROCCIO MODERNO AL PAZIENTE SCHIZOFRENICO Medico chirurgo   NAPOLI - HOTEL ROYAL CONTINENTAL - VIA PARTENOPE, 38/44 23/09/2006
517 - 247847 APPROCCIO MODERNO AL PAZIENTE SCHIZOFRENICO Medico chirurgo   FIRENZE - HOTEL LONDRA - VIA JACOPO DA DIACCETO, 16/20 15/09/2006
7023 - 248033 FIRST MEETING OF THE PSYCHIATRIC BRAIN AND LANGUAGE RESEARCH SOCIETY (PBLRS) IN CONJUNCTION WITH THE 18TH ANNUAL MEETING OF THE LANGUAGE ORIGINS SOCIETY (LOS)" Medico chirurgo  16   CASINÒ DI BAGNI DI LUCCA - BAGNI DI LUCCA - LU 24/08/2006
6255 - 248343 CORSO DI ADDESTRAMENTO AI METODI IPT:TERAPIA PSICOLOGICA INTEGRATA E CLT:PROGRAMMA STRUTTURATO PER LA RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE SCHIZOFRENICO NELLE AREE CASA LAVORO E TEMPO LIBERO Medico chirurgo  15   NOCERA INFERIORE 08/09/2006
6724 - 249230 LA SOCIETA’ DEGLI ADOLESCENTI: MODELLI COMPORTAMENTALI E INTEGRAZIONE MULTIETNICA. Medico chirurgo   IRCCS - POLICLINICO SAN MATTEO 21/11/2006
7624 - 249364 OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE PER LE SINDROMI DI SPETTRO ANSIOSO DEPRESSIVO Medico chirurgo   HOTEL DRAGONARA - VIA PIETRO NENNI, 280 - SAN BUCIO (CH) 16/09/2006
7624 - 249590 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   AZIENDA OSPEDALIERA SAN PAOLO - POLO UNIVERSITARIO - VIA A. DI RUDINI', 8 - MILANO 20142 15/09/2006
1495 - 250081 LA RICERCA E L'ASSISTENZA TRA RETI VIRTUALI, VIRTUOSE E BISOGNI REALI Medico chirurgo   AULA MONS.CAPRETTI VIA PIAMARTA, 6 BRESCIA 16/09/2006
1495 - 250874 LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON MALATTIA DI ALZHEIMER, TRA LINEE GUIDA E PRASSI QUOTIDIANA Medico chirurgo   IRCCS CENTRO SAN GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI VIA PILASTRONI 4 BRESCIA 28/09/2006
7624 - 250708 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   CAESAR'S HOTEL - VIA DARWIN, 2/4 - CAGLIARI 09126 25/09/2006
2217 - 251449 LA VULVODINIA IN UN’ OTTICA PLURI-INTERDISCIPLINARE Medico chirurgo   A. O. OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO 13/10/2006
902 - 251563 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER-LA COMPLESSITA' NEL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   HOTEL VILLA BRAIDA-VIA BONISIOLO 16/B 31021 ZERMAN DI MOGLIANO VENETO (TV) 22/09/2006
1746 - 251369 CARDIOLOGIA E DISTURBI PSICHICI: EPIDEMIOLOGIA E ASPETTI FISIOPATOLOGICI E TERAPEUTICI DELL'INTERAZIONE CUORE-CERVELLO Medico chirurgo   SEDE ISTITUZIONALE DA DEFINIRE 23/09/2006
6255 - 252069 INCONTRI CON IL PROF. HEINZ KATSCHING SULLA SPERIMENTAZIONE DI RESIDENZE SCUOLA Medico chirurgo   SALA VERDE 04/10/2006
902 - 252157 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALLATTIA DI ALZHEIMER - LA COMPLESSITA' NEL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   HOTEL EXECUTIVE VIA MARCONI 59 87036 RENDE(COSENZA) 23/09/2006


 

 

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Bassano del Grappa (Vicenza), 16/09/2006
  • "LA STANZA DI PSICOTERAPIA: LUOGHI, INCONTRI, RACCONTI "
  • Rif. Organizzatore   9333 - 246521
    Tipo Ente: Altro soggetto privato
    Denominazione: ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDÌ DI PSICOLOGIA CLINICA
    Indirizzo e-mail: IMARTEDI@LIBERO.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      GERARDO SERENA
     
    0422757595
      Indirizzo
      VIALE SPELLANZON n. 48  
      E-mail Telefono Fax
      imartedi@libero.it 043863648 043863648
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: LA STANZA DI PSICOTERAPIA: LUOGHI, INCONTRI, RACCONTI
  • Luogo di svolgimento: OSPEDALE S. BASSIANO, VIA DEI LOTTI - BASSANO DEL GRAPPA - VI
  •  
    Italia
    Regione: VENETO
    Provincia: VICENZA
    Comune: BASSANO DEL GRAPPA
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 16/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 16/09/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 7
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 90,00
  • Numero massimo di partecipanti:  130

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    •   40 Partecipanti - 246521 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    •   90 Partecipanti - 246521 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 130 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 30 %
    regionale: 50 %
    nazionale: 18 %
    internazionale: 2 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicoterapia
    Altre discipline:  
    Area interdisciplinare
    Psicologia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lezioni magistrali  
    Numero: 1  Ore:  2  Minuti: 30 Totale:  2:30  (h:mm)
     
    Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")  
    Numero: 2  Ore:  2  Minuti: 0 Totale:  2:0  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 1  Ore:  2  Minuti: 0 Totale:  2:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, IN PARTICOLARE NELLA RELAZIONE TERAPEUTA/PAZIENTE
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  BERTAN
      Nome:   ERMENEGILDA
      Qualifica:   PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: E’ PSICOTERAPEUTA AD INDIRIZZO PSICOANALITICO, SI OCCUPA, IN PARTICOLARE DI AUTISMO E PATOLOGIE GRAVI IN ETÀ EVOLUTIVA.
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 50 %
    Rilevanza internazionale: 50 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: CAMPO
    Argomento: EMPATIA
    Argomento: PSICOANALISI
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Perchè aggiorna e fa riflettere sulla realzione paziente- analista, pone stimolanti interrogativi sulla teoria del campo, alla luce delle nuove riflessioni della psicoanalisi contemporanea, riconoscendone le radici nel passato.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  • CREDITO ASSEGNATO 3


     

    Monza,  16/09/2006 "LO SVILUPPO DEL CONCETTO DI AMBIENTE DA WINNICOTT AL TRANSGENERAZIONALE"
    Rif. Organizzatore   10540 - 244964
    Tipo Ente: Altro soggetto privato
    Denominazione: ADIFAMILY PICC.SOC.COOP. A R.L.
    Indirizzo e-mail: ADIFAMILY@ADIFAMILY.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      Forlani Donatella
     
    3477310948
      Indirizzo
      Via Bergamo 15  
      E-mail Telefono Fax
      ADIFAMILY@ADIFAMILY.it 039321236 039321236
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: LO SVILUPPO DEL CONCETTO DI AMBIENTE DA WINNICOTT AL TRANSGENERAZIONALE
  • Luogo di svolgimento: ADIFAMILY - VIA BERGAMO 15 - 20052 MONZA
  •  
    Italia
    Regione: LOMBARDIA
    Provincia: MILANO
    Comune: MONZA
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 16/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 16/09/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 6
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 120,00
  • Numero massimo di partecipanti:  30

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 30 Partecipanti - 244964 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicologia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicoterapia
    • 30 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 50 %
    regionale: 30 %
    nazionale: 20 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicologia
    Altre discipline:  
    Area interdisciplinare
    Psicoterapia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lezioni magistrali  
    Numero: 1  Ore:  3  Minuti: 0 Totale:  3:0  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 1  Ore:  3  Minuti: 0 Totale:  3:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    PSICOTERAPIA E PSICOANALISI INFANTILE DAI FONDAMENTI AGLI SVILUPPI MODERNI
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    TRATTAMENTO DI MINORI IN DIFFICOLTÀ, CAPACITÀ CLINICHE E RELAZIONALI CON BAMBINI E ADOLESCENTI
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    PSICOTERAPIA TRATTAMENTI DI SOSTEGNO, FONDAMENTI TEORICI E CULTURALI DELLA PSICOANALISI INFANTILE
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  FERRI
      Nome:   PAOLA
      Qualifica:   PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: PSICOTERAPEUTA CONVENZIONATA PRESSO L’OSPEDALE SAN GERARDO DI MONZA-CATTEDRA DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE UNIVERSITÀ MILANO BICOCCA, DAL SETTEMBRE 1987; LIBERA PROFESSIONISTA PSICOTERAPEUTA PRESSO I DUE STUDI DI MONZA E DI MILANO;COLLABORATRICE ATTIVA DELLA SEPEA PARIGINA (CENTRO STUDI PER INFANZI
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 70 %
    Rilevanza internazionale: 30 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   CD-ROM CONTENENTE I TEST E ABSTRACT DELLA RELAZIONE
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: BASI E SVILUPPI TEORICI
    Argomento: LA PSICOANALISI INFANTILE
    Argomento: TRATTAZIONE CLINICA DEI BAMBINI
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    L'evento attraverso l'aggiornamento delle ultime teorie e dal confronto di alcuni casi portati dal relatore vuole ampliare le conoscenze e le capacità professionali dei partecipanti
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)

  •  

    CREDITO ASSEGNATO 4


     

     

    Milano, dal 9/09 al 16/12/2006 "AGGIORNAMENTI E CONFRONTO TRA PSICOANALISI, COGNITIVISMO E NEUROBIOLOGIA".
    Rif. Organizzatore   3714 - 233147
    Tipo Ente: Società o associazione professionale
    Denominazione: ORGANIZZAZIONE DI PSICOANALISTI ITALIANI- FEDERAZIONE E REGISTRO
    Indirizzo e-mail: EGNUDI@TISCALI.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      GNUDI EMANUELA
     
    3474742445
      Indirizzo
      via Millelire, 12  
      E-mail Telefono Fax
      egnudi@tiscali.it 024035604 Non presente
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: AGGIORNAMENTI E CONFRONTO TRA PSICOANALISI, COGNITIVISMO E NEUROBIOLOGIA
  • Luogo di svolgimento: PRESSO ISP VIA SALASCO, 31 20136 MILANO
  •  
    Italia
    Regione: LOMBARDIA
    Provincia: MILANO
    Comune: MILANO
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 09/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 16/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 42
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 0,00
  • Numero massimo di partecipanti:  25

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 05 Partecipanti - 233147 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 20 Partecipanti - 233147 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 25 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 20 %
    regionale: 30 %
    nazionale: 50 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicoterapia
    Altre discipline:  
    Area interdisciplinare
    Psicologia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")  
    Numero: 14  Ore:  42  Minuti: 0 Totale:  42:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    PSICOTERAPIA E PSICOANALISI, EPISTEMOLOGIA, NEUROBIOLOGIA E COGNITIVISMO. ATTRAVERSO UN CONFRONTO INTERDISCIPLINARE CHE MIGLIORI LE POSSIBILITÀ DI INTERVENTO CLINICO
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    INTERPRETAZIONE DEI SOGNI, DEL TRANSFERT E DI RICOSTRUZIONE DELLA STORIA INFANTILE ATTRAVERSO LA COMPRENSIONE DELLE EMOZIONI CONSERVATE NELLA MEMORIA IMPLICITA
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    TERAPIA PSICOANALITICA GRAZIE AL MIGLIORAMENTO DELLA SENSIBILITÀ DI ASCOLTO E DI INTERPRETAZIONE DELLE COMUNICAZIONI DEL PAZIENTE, ALLA LUCE DELLE PIÙ RECENTI ACQUISIZIONI RIGUARDANTI LA MEMORIA IMPLICITA E L'INTERPRETAZIONE DEL LINGUAGGIO NON VERBALE
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  MANCIA
      Nome:   MAURO
      Qualifica:   PROFESSORE
     
       
    Competenze professionali: -DIRETTORE DEL CENTRO DI RICERCA SPERIMENTALE SUL SONNO “G. MORUZZI” -PRESIDENTE DELL’ASSORN (ASSOCIAZIONE PER LA RICERCA NEUROFISIOLOGICA) -MEMBRO ORDINARIO CON FUNZIONI DI TRAINING DELLA SOCIETÀ PSICOANALITICA ITALIANA -ORDINARIO DI FISIOLOGIA UMANA UNIVERSITÀ MILANO
         
     B) Cognome:  AZZOLA
      Nome:   GIANNI
      Qualifica:    
     
       
    Competenze professional: -PROFESSORE DI PSICOLOGIA PRESSO L'ISTITUTO DI SCIENZE NEUROPATICHE -DIRETTORE DELLA SEDE DI MILANO DELL'ISP - DIRETTORE DELLA L.A.R.A.L. - TUTOR C/O UNIVERSITÀ CATTOLICA (PSICOLOGIA)
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 40 %
    Rilevanza internazionale: 60 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Autofinanziamento 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: INCONSCIO
    Argomento: MEMORIA
    Argomento: SOGNO
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Si considera che solo dalla comprensione dei meccanismi neurologici, degli aspetti epistemologici e dei principi della psicoanalisi e dalle loro reciproche influenze, si possano operare diagnosi e, conseguentemente, agire con l'interpretazione per chiarire gli aspetti irrisolti del soggetto in analisi
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  • CREDITO ASSEGNATO 39
    Milano, 23.09 e 7.10.2006 "LA CREAZIONE ARTISTICA E L'ESPERIENZA TERAPEUTICA TRA SENSORIALITÀ E PENSIERO"; Sede: MILANO, VIALE CONI ZUGNA 5/A; Info: ass.sipp@tin.it ; Fees= euro 60.00; CREDITO ASSEGNATO 5 .


    SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

    Membro della Sezione Italiana della

    E.F.P.P. - European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy in the Public Service

     

    Istituto di formazione in Psicoterapia Psicoanalitica

    Riconoscimento del  MIUR ai sensi della legge n. 56 del 18.2.’89

     Sezione Regionale Lombardia – Liguria - Piemonte

     La creazione artistica e l’esperienza terapeutica tra sensorialità e pensiero

     

    Milano, Viale Coni Zugna 5/a

     

    23 settembre e 7 Ottobre 2006

     

     

     

    Programma delle due giornate:

     

    1a Giornata – 23 Settembre 2006

     

    Ore 9.30 – 10                - Registrazione dei partecipanti

     

    Ore 10 – 10.30              - Rita Manfredi Gervasini

                                            Relazione introduttiva al tema

     

    Ore 10.30 – 11.30         - Fausto Petrella

                                            “Le arti, l’esperienza estetica, la psicoanalisi”

     

    Ore 11.30 – 12.30         - Rita Manfredi Gervasini

                                            Discussione sulla relazione

     

            

     

    2a Giornata – 7 Ottobre 2006

     

     

     

    Ore 8.30 – 9.00             - Registrazione dei partecipanti

     

    Ore 9.00 – 9.30             - Rita Manfredi Gervasini

                                            Saluto e apertura dei lavori

     

    Ore 9.30 – 10.15           - Antonio Di Benedetto

                                            “Fonosimbolismo e sogni, le voci dell’inconscio”

     

    Ore 10.15 – 10.45         - Angelo Barbieri

                                            Discussione sulla relazione

     

    Ore 10.45 – 11.00         - Intervallo

     

    Ore 11.00 – 11.45         - Marta Vigorelli

                                            “La creatività nella relazione psicoterapeutica  tra difesa

                                            e trasformazione”

     

    Ore 11.45 – 12.15         - Angelo Barbieri

                                            Discussione sulla relazione

     

    Ore 12.15 – 14.00         - Pausa pranzo

     

    Ore 14.00 – 14.45         - Adolfo Pazzagli

                                          “Psicoanalisi dell’arte o arte della psicoanalisi?”

     

    Ore 14.45 – 15.15         - Vincenza Laurora

                                            Discussione sulla relazione

     

    Ore 15.15 – 15.30         - Pausa

     

    Ore 15.30 - 16.15                   Eloisa Maury Castellano

                                          “Creatività di vita, creatività di morte”

     

    Ore 16.15 - 17.00          - Vincenza Laurora

                                           Discussione sulla relazione

     

     

    Ore 17.00 - 17.30          - Vincenza Laurora

                                            Somministrazione questionario

     

    Napoli, dal 6.10 al 24.11.2006 "UNO SGUARDO SULL'ANIMA: PSICOPATOLOGIA PSICOANALITICA DEI DISTURBI GRAVI"; Sede: CENTRO NAPOLETANO DI PSICOANALISI; Info: cenapsi@tiscalinet.it ; Fees= euro 350,00; CREDITO ASSEGNATO 29 .

                                          CENTRO NAPOLETANO DI  PSICOANALISI

                                              Sezione della Società Psicoanalitica Italiana

                                Componente dell’International Psychoanalytical Association

     

                                                CORSO DI  AGGIORNAMENTO  2006

                                                                    7 giornate

     

                “Uno sguardo sull’anima: psicopatologia psicoanalitica dei disturbi gravi”

     

     

    Programma:

     

    venerdì   06  ottobre 2006 

     

    ore 15,30-17,30  relatore: dott.ssa. Silvana Lombardi Tre concetti fondamentali della clinica        

                                                               psicoanalitica: Inconscio, transfert, controtransfert”

                                                           (relazione su tema preordinato: b)

                                                                                  

    ore 17,45-19,45 relatore: dott. Roberto Musella “Sogno e allucinazione

                                                           (relazione su tema preordinato: b)  

     

    venerdì   13  ottobre 2006

     

    ore 15,30-17,30  relatore: dott.ssa. Silvana Lombardi Tre concetti fondamentali della clinica        

                                                               psicoanalitica: Inconscio, transfert, controtransfert”

                                                       (lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici: g)

     

    ore 17,45-19,45 relatore: dott. Roberto Musella “Sogno e allucinazione

                                                       (lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici: g)

     

    ore 19,45-20,45 Questionario di apprendimento ECM

     

     

    venerdì 20 ottobre 2006

     

    ore 15,30-17,30  relatore: dott.ssa Fiorella PetriPercorsi dello sviluppo adolescenziale tra 

                                                                                   normalità e patologia

                                                                            (relazione su tema preordinato: b)  

     

    ore 17,45-19,45  relatore: dott.ssa Gemma Zontini “Rappresentazioni del corpo nella mente:

                                                                                          anoressia ed isteria

                                                                             (relazione su tema preordinato: b)  

     

    venerdì 27 ottobre 2006

     

    ore 15,30-17,30  relatore: dott.ssa Fiorella PetriPercorsi dello sviluppo adolescenziale tra 

                                                                                   normalità e patologia

                                                         (lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici: g)

     

     

    ore 17,45-19,45 relatore: dott.ssa Gemma Zontini “Rappresentazioni del corpo nella mente:

                                                                                          anoressia ed isteria

                                                      (lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici: g)

     

    ore 19,45-20,45 Questionario di apprendimento ECM

     

     

    venerdì 10  novembre 2006

     

    ore 15,30-17,30 relatore: dott. Sarantis Thanopulos  “Il deficit di rappresentazione nei pazienti

                                                                                           psicotici”

                                                                  (relazione su tema preordinato: b)  

     

    ore 17,45-19,45 relatore: dott. Sarantis Thanopulos  “Il deficit di rappresentazione nei pazienti

                                                                                           psicotici”

                                                                 (lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici: g)

     

    ore 19,45-20,15 Questionario di apprendimento ECM

     

     

    venerdì 17 novembre 2006

    ore 15,30-17,30 relatore: dott. Guelfo Margherita “Il Gruppo come specchio contenitore della                                         

                                                                                     frammentazione psicotica

                                                             (relazione su tema preordinato: b)  

     

     

    ore 17,45-19,45 relatore: dott. Guelfo Margherita “Il Gruppo come specchio contenitore della                                          

                                                                                     frammentazione psicotica

                                                           (lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici: g)

     

    ore 19,45-20,15 Questionario di apprendimento ECM

     

     

    venerdì 24 novembre 2006

    ore 15,30-17,30 relatore: dott.Luigi Rinaldi “Strumenti psicoanalitici nel trattamento istituzionale 

                                                                                 dei pazienti psicotici

                                                                   (relazione su tema preordinato: b)  

     

    ore 17,45-19,45 relatore:  dott.Luigi Rinaldi “Strumenti psicoanalitici nel trattamento istituzionale 

                                                                                  dei pazienti psicotici

                                              (lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici: g)

     

    ore 19,45-20,15 Questionario di apprendimento ECM

     

     

     

     

     

     

    RIASSUNTI

     

     

    Seminario 6 e 13 ottobre 2006

    Tre concetti fondamentali della Clinica psicoanalitica: Inconscio, transfert, controtransfert

    Relatore: Silvana Lombardi

     

    Questa ricerca nasce sotto l'ipoteca di una facile obiezione: perché evidenziare i tre concetti psicoanalitici di Inconscio, transfert e controtransfert e non piuttosto la fondamentale tripletta di Inconscio, pulsione e rimozione? Questi ultimi sono stati definiti da Freud rispettivamente scibbolèt, fondamento e pilastro della psicoanalisi.Tuttavia i tre concetti precedenti, in quanto più pertinenti alla clinica che non alla metapsicologia, sono facilmente esperiti non solo dagli psicoanalisti. L'area più contigua a quella psicoanalitica è data dalla medicina e dalla psichiatria. Ma non si vede perché escludere dall'esperienza tutte e tre le professioni impossibili: il governare, l'educare, il curare.

     

    Seminario 6 e 13 ottobre 2006

    Sogno ed allucinazione

    Relatore: Roberto Musella

     

    Partendo dalla teoria psicoanalitica del sogno, come esposta nel capitolo 7 dell’Interpretazione dei sogni, si intende interrogare il fenomeno dell’allucinazione onirica in relazione a quello dell’allucinazione psicotica. A tale proposito ci si riferirà anche al prezioso contributo contenuto nel Supplemento metapsicologico alla teoria del sogno dal quale Green ha tratto spunto per elaborare il concetto di allucinazione negativa.

     

    Seminario  20 e 27 ottobre 2006                  

    Percorsi dello sviluppo adolescenziale tra normalità e patologia

    Relatore: Fiorella Petrì

     

    In questo seminario intendo soffermarmi sullo sviluppo emozionale in adolescenza. In questa fase della vita la riedizione della conflittualità edipica comporta, come è noto, l’utilizzo da parte dell’adolescente di massicci meccanismi difensivi; nel mondo interno aspetti fantasmatici, desideri inconsci e residui traumatici s’intrecciano, determinando, a volte, una deriva psicopatologica della così detta “crisi adolescenziale”.

     

    Seminario 20 e 27 ottobre 2006

    Rappresentazioni del corpo nella mente: anoressia ed isteria

     Relatore: Gemma Zontini

     Le rappresentazioni del corpo nella mente condizionano la fenomenica e la psicopatologia dell'anoressia e dell'isteria. Nella prima il corpo è oggetto di un investimento narcisistico, in cui si rivela fortemente la sottigliezza del crinale tra pulsioni di vita e "istinto" di morte. Esso mostra il corrispettivo difensivo di difese primitive e soprattutto quella del trionfo grandioso e dello smarrimento estatico dell'identità. Il corpo dell'isterico è. Invece, il rappresentante privilegiato delle pulsioni edipiche, anche se molti autori dopo Freud parlano di isteria pregenitale e borderline, convertite in sintomi somatici che svelano l'investimento pulsionale, celandolo al tempo stesso in una sintomatologia, erotizzata ed espiatoria, che seduce l'altro  e lo intrappola in una relazione, allo stesso tempo, eccitante e ambigua.

     

    Seminario 10 novembre 2006

    Il deficit di rappresentazione nei pazienti psicotici

     Relatore:Sarantis Thanopulos

    Il seminario intende mettere in evidenza che le più significative ipotesi psicoanalitiche sulla psicopatologia delle psicosi convergono, nonostante le differenze di prospettiva e del modo di inquadrare i problemi di definizione, verso un interrogativo comune: le condizioni della perdita di significato dei vissuti soggettivi, che comporta un crollo della capacità di rappresentazione nell’aerea dell’esperienza colpita dalla perdita. La dissociazione tra esperienza emotiva radicata nel corpo e capacità cognitiva di simbolizzarla e codificarla nelle forme condivise del linguaggio è la conseguenza più destabilizzante di questo deficit primario che può condurre il soggetto a sentirsi estraneo al suo stesso sentire e vivere. Una deprivazione nel campo della modulazione della distanza nella comunicazione affettiva tra madre e figlio è comunemente accettata come il punto originario della condizione psicotica. Negli ultimi tempi, tuttavia, si presta sempre più attenzione all’importanza patogenetica dell’assenza del padre come figura differenziante e fattore di ridistribuzione dei carichi affettivi nel campo del rapporto del bambino con la madre primaria.

     

    Seminario 17 novembre

     

    Il Gruppo come specchio contenitore della frammentazione psicotica

    Relatore: Guelfo Margherita

     

    Ci si confronterà in gruppo coi contenuti teorici sulla psicosi importatinel campo attuale dai seminari precedenti. La capacità autonoma di pensare del gruppo di lavoro sarà l'oggetto da studiare e lo strumento di studio.

    Saranno osservate e discusse le configurazioni che esso via via si da per affrontare l'emozionalità del campo. Gli elementi della psicoanalisi usati nella discussione saranno: Contenitore /Contenuto; Ps /D; L, H, K, e le loro intersezioni nell'affrontare gli elementi psicotici. Verranno anche evidenziate le relazioni degli oggetti analitici, anche teorici, comparsi nel campo, con le dimensioni dei sensi, delle passioni e del mito.

     Seminario 24 novembre 2006

    Strumenti psicoanalitici nel trattamento istituzionale dei pazienti psicotici

    Relatore: Luigi Rinaldi

     

    Il seminario intende illustrare la qualità specifica assunta dai concetti psicoanalitici chiave, trattati nel corso, nel lavoro nelle istituzioni di cura. Attraverso alcune esemlificazioni cliniche si mostrerà come il setting, il transfert ed il controtransfert, il gruppo di lavoro e quello terapeutico, l’attitudine derivante dalla formazione analitica ad interrogarsi sul senso contenuto nella sintomatologia del paziente e nelle risposte dategli, aiutino gli operatori dell’istituzione a dare maggiore spessore ai propri interventi. E’ possibile, in questo modo, trasformare in strategie terapeutiche quelle che il più delle volte risultano essere delle strategie d’intrattenimento, ossia di mantenimento del paziente e dei “curanti” dentro un’autoriproduzione della malattia e della “cura”. Le comunità terapeutiche, le strutture residenziali e semiresidenziali potrebbero trasformarsi in un grande laboratorio di ricerca teso a favorire il contatto tra le aree primitive della mente, che si attivano nelle dimensioni gruppali ed istituzionali, e quelle più organizzate nel pensiero verbale e intellettualizzato. L’uso di mediazioni concrete (cure del corpo, gioco, attività artistiche, psicodramma) potrebbe essere teso a realizzare dei “passaggi transizionali” dal concreto al simbolico, con conseguente maggiore integrazione tra le diverse aree della personalità

     

    Brescia, 29.09.2006 "LA DIMENSIONE TERAPEUTICA DELL'ARTE"; Sede: IRCCS - CENTRO SAN GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI VIA PILASTRONI, 4 BRESCIA; Info:  obonometti@fatebenefratelli.it  ; Fees= euro 86,00; CREDITO ASSEGNATO 6 .

     

    Chivasso (TO), 29.09.2006 "QUALE PSICOTERAPIA PER QUALI PATOLOGIE? - LA QUALITÀ DELLA RELAZIONE E DELLE TECNICHE NELL'ATTIVITÀ CLINICA"; Sede: CROCE ROSSA ITALIANA-COMITATO LOCALE DI CHIVASSO - VIA GERBIDO, 11 - CHIVASSO (TO); Organizz.: SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA - SEZ. PIEMONTE E VALLE D'AOSTA; Info: ZONA@PLANETCONGRESSI.IT ; Fees= n.d.CREDITO ASSEGNATO 4 .

    Convegno

     

    QUALE PSICOTERAPIA PER QUALI PATOLOGIE?

    La qualità della relazione e delle tecniche nell’attività clinica

     

    Chivasso (TO) – 29 settembre 2006

     

     

    Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Chivasso

    Via Gerbido, 11 – Chivasso (TO)

     

     

     

    Promosso da:

     

    Società Italiana di Psichiatria - Sezione Piemonte e Valle d’Aosta

     

     

     

    Organizzatori del Convegno:              Consiglio Direttivo Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta

    della Società Italiana di Psichiatria

     

    Presidente:                   Paola Rocca

    Segretario:                   Carlo Romano

    Vice Segretario:            Rocco Luigi Picci

     

     

     

    Premesse scientifiche, obiettivi e metodi del convegno

     

    Il Convegno si propone di valutare in modo più approfondito la specificità clinica e la rilevanza economico-organizzativa dei trattamenti di psicoterapia in svariate patologie, ma anche di considerare  l’importanza della “dimensione psicoterapeutica” nell’attività sanitaria in generale, ovvero di una corretta relazione tra operatori ed utenza in funzione della guarigione o del miglioramento clinico, della qualità di vita e del benessere complessivo dei soggetti.

    Un primo elemento di valutazione deriva da un censimento regionale delle risorse psicoterapeutiche disponibili, che comprende gli indirizzi tecnici e le modalità applicative nelle diverse unità operative, dal momento che le diverse realtà locali differiscono per risorse e competenze specifiche.

    In ragione della situazione esistente viene rivaluto il bisogno formativo non solo per l’attività dei Dipartimenti di Salute Mentale e delle strutture e servizi collegati, ma anche di una attività privata con competenze specifiche. Una possibilità di interscambio più strutturata di esperienze metodologiche, cliniche e formative tra le Università piemontesi, le Aziende Sanitarie, le Società Scientifiche, le Società e le Scuole private di Psicoterapia sembra auspicabile e possibile.

    Gli scopi sono molteplici:

    - approfondire la ricerca scientifica sui modelli epistemologici, teorici e le applicazioni cliniche;

    - evidenziare alcuni indicatori di esito dei trattamenti, utilizzabili nella pratica clinica corrente, volti ad indagare non solo il beneficio clinico, ma anche il funzionamento psicologico e sociale dei soggetti ed il livello di soddisfazione dell’utenza. Queste valutazioni costituiscono anche una delle condizioni preliminari per una corretta indagine sui costi e i benefici delle psicoterapie- sensibilizzare i medici non psicoterapeuti ad una attenta valutazione delle indicazioni ai trattamenti;

    - fornire semplici e corrette informazioni agli utenti rispetto ad una molteplicità di pregiudizi positivi e negativi sulla psicoterapia che possono risultare disorientanti.

     

     

     

    PROGRAMMA SCIENTIFICO

    Venerdì 29 settembre 2006

     

     

    Ore 08.30                     Registrazione dei partecipanti

     

    Ore 09.00                     Apertura dei lavori e presentazione del corso             P. Rocca – A. Ferrero

                                                                                                                             A. Lanteri

     

                            I SESSIONE

     

    Moderatori:       P. Rocca – A Lanteri

     

    Ore 09.30                     Specificità o aspecificità delle psicoterapie nei DSM del Piemonte

     

    G. Abbate Daga - A. Gogliani - P. Lombardini –

     

    Discussant: V. Villari

     

     

    Ore 11.00                     Coffee break

     

     

                                       II SESSIONE

                                      

    Moderatori:       M. Mazzone – C. Romano

     

    Ore 11.15                     Tavola Rotonda:

    La formazione degli psicoterapeuti - Aspetti didattici ed esperienziali

     

    F. Bogetto – G. Gasca - A. Ferrero – P.M. Furlan

     

    Ore 12.30                     Discussione

     

     

    Ore 13.15                     Pausa pranzo

     

     

    III SESSIONE

     

    Moderatori:       M. Zuccolin – L. Ostacoli

     

    Ore 14.30                     La psicoterapia al di là delle tecniche:

                                        la riflessione filosofica                                                  F. D’Agostini

     

    Ore 15.00                     La psicoterapia al di là delle tecniche:

                                        L’esperienza e l’incontro                                              F. Villa

     

     

    Ore 15.30                     Discussione e risposte alle domande del pubblico

                                       Discussant:      S. Fassino – E. Torre

     

    Ore 16.30                     Compilazione del questionario di valutazione dell’apprendimento

     

    Ore 17.00                     Chiusura dei lavori


     

    ELENCO RELATORI E MODERATORI

     

     

     

    PROF. PIER MARIA FURLAN

    Psichiatra. Direttore DSM interaziendale ASO San Luigi Gonzaga/ASL5 di Collegno (TO)

    Professore Ordinario di Psichiatria, Università degli Studi di Torino.

     

    PROF.SSA PAOLA ROCCA

    Professore Associato di Psichiatria, Dipartimento di Neuroscienze - Università degli Studi di Torino

    Presidente della Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società Italiana di Psichiatria

     

    DR. CARLO ROMANO

    Psichiatra, Drigente medico DSM “G. Maccacaro” ASL 3 - Torino

    Segretario della Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società Italiana di Psichiatria

     

    DR.SSA MARIA ZUCCOLIN

    Psichiatra, Psicoterapeuta, DSM A.S.L. 4 - Torino

    Past-Presidente della Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società Italiana di Psichiatria

     

    PROF. EUGENIO TORRE

    Professore Ordinario di Psichiatria – Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – Novara

    Direttore SCDU Psichiatria A.S.O. “Maggiore della Carità” - Novara

     

    PROF. FILIPPO BOGETTO

    Professore Ordinario di Psichiatria, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Torino

     

    PROF. SECONDO FASSINO

    Professore Straordinario di Psichiatria, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Torino

    Responsabile CPR per i Disturbi del Comportamento Alimentare, UOA Universitaria di Psichiatria, ASO San Giovanni Battista di Torino

     

    DR. Andrea Ferrero

    Psichiatra, Responsabile Unità di Psicoterapia e CSM Chivasso, ASL 7 - Chivasso (TO)

    Presidente Sezione Piemonte – Valle d’Aosta Società Italiana Psicoterapia Medica

     

    Dr. Antonello Lanteri

    Psichiatra, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, ASL 7 - Settimo Torinese (TO)

     

    DR. Giovanni Abbate Daga

    Dirigente Medico Psichiatra, SCDU CPR Disturbi Comportamento Alimentare, ASO San Giovanni Battista di Torino

     

    DR. Andrea Gogliani

    Medico Psicologo Clinico, Psicoterapeuta, Docente Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” - Novara

     

    DR. Paolo Lombardini

    Dirigente Medico Psichiatra, SC Psichiatria II, ASL 10 – Pinerolo (TO)

     

    DR. Vincenzo VillarI

    Direttore SCDO Psichiatria II - SPDC, ASO San Giovanni Battista di Torino

     

    DR. GIULIO GASCA

    Psichiatra, Psicoterapeuta, Psicodrammatista, Didatta APRAGIP/FEPTO, Docente COIRAG - Torino

     

    PROF.SSA Franca D’Agostini

    Professore a contratto di  Filosofia della Scienza, Politecnico di Torino

     

    DR. LUCA OSTACOLI

    Psichiatra, Responsabile di SS Psicosomatica e Disturbi di Ansia e Depressione, ASO S. Luigi, Orbassano (TO)

     

    DR. Franco Villa

    Dirigente Medico Psichiatra, DSM ASL 4 – Torino

     

    DR.SSA MARINELLA MAZZONE

    Direttore Struttura Complessa di Psichiatria Borgosesia, Direttore DSM ASL 11 – Vercelli

     
    Brescia, 6.10.2006 "LA RELAZIONE TERAPEUTICA TRA INDIVIDUO, GRUPPO ED ISTITUZIONE DI CURA"; Sede:   IRCCS CENTRO S.GIOVANNI DI DIO FBF - VIA PILASTRONI, 4 ; Info:  obonometti@fatebenefratelli.it ; Fees= euro 86,00.CREDITO ASSEGNATO 6 .

    LA RELAZIONE TERAPEUTICA TRA INDIVIDUO, GRUPPO ED ISTITUZIONE DI CURA

     

    Brescia 6 ottobre 2006

     

    Accreditato c/o Ministero della Salute per: Medici, Psicologi, Educatori

     

    8,30-9,00 Registrazione partecipanti

     

    9,00-10,00 Effetti del trauma sul gruppo e l’individuo

    Dott. Antonello Correale

     

    10,00 – 11,00 Il gruppo come risorsa nella relazione terapeutica

                            Dott. Leonardo Speri

     

    11,00 – 11,15 Coffee Break

     

     

    11,15 – 12,15 Prendersi cura dei sistemi di cura: il gruppo come risorsa nella relazione

                            terapeutica    

    Dott. Ermete Ronchi

     

     

    12,15 – 13,00 Discussione guidata dagli esperti sui temi trattati nella mattinata

                            Conduce: Dott.ssa Luciana Rillosi

     

    Pausa

     

     

    14,00 – 16,00 Lavori in piccoli gruppi

                            Tutor gruppi: L. Rillosi, E. Ronchi, L. Speri, A. Correale

     

    16,00 – 17,00 Discussione in plenaria

                            Conduce Dott.ssa Luciana Rillosi

     

    17,00 – 17,30 Questionario di apprendimento

     

     

     

     

    Monza, dal 28.10 al 25.11.2006 "CLINICA E TEORIA DELLA DEPRESSIONE : SIGNIFICATI E SIGNIFICANTI"; Sede: A.O. SAN GERARDO VIA DONIZETTI ,106 MONZA (MI); Organizzazione: ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE SCIENZE NEUROPSICHIATRICHE DELL'ETA' EVOLUTIVA E DELL'ADOLESCENZA; Info: NPIMONZA@HSGERARDO.ORG  ; Fees= euro 100.00.CREDITO ASSEGNATO 4.

    Relatori:

    Andreas Giannakoulas

    Francesca Neri

    Mario Bertolini

     

     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     

     

    Eventi SECONDO SEMESTRE 2006 in attesa di

    accreditamento 

    (in data 26.07.2006)
    Riferimento Titolo Professione Luogo dell'Evento Data Inizio
    517 - 241995 APPROCCIO MODERNO AL PAZIENTE SCHIZOFRENICO Medico chirurgo   CISON DI VALMARINO (TV) - HOTEL CASTELBRANDO - VIA BRANDOLINI 29 22/09/2006
    2706 - 245068 PRINCIPI E PRATICHE DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA NEL SISTEMA DEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    1637 - 246808 DEPRESSIONE, ANSIA E COMORBIDITÀ Medico chirurgo   ISTITUTO SCIENZE DEL COMPORTAMENTO DE LISIO 21/09/2006
    30 - 247272 CORSO DI PERFEZIONAMENTO DI NEUROSPICOFISIOLOGIA RIABILITAZIONE COGNITIVA E PROGRAMMAZIONE TERAPEUTICA Medico chirurgo   FONDAZIONE “GIROLDI FORCELLA-UGONI” – PONTEVICO (BS) 15/09/2006
    12518 - 247659 GIORNATA VERONESE DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE SUGLI PSICOFARMACI Medico chirurgo   VERONA, CENTRO CULTURALE MARANI, OSPEDALE CIVILE MAGGIORE “BORGO TRENTO”, VERONA 29/09/2006
    2232 - 247714 METODOLOGIE E TECNICHE DI CONDUZIONE DI GRUPPO: LA SOCIOMETRIA, LE TRE FUNZIONI PRINCIPALI, IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE Medico chirurgo   METODI, VIA GUERZONI 15, MILANO 26/09/2006
    10437 - 247763 ATTIVITÀ TERAPEUTICO-RIABILITATIVE IN PSICHIATRIA Medico chirurgo   GENOVA, VIA CECCHI 3/3 20/09/2006
    6767 - 247773 CONDUTTORI DI GRUPPO CON LE TECNICHE PSICODRAMMATICHE Medico chirurgo   VIA S. DOMENICO, 16 TORINO 20/09/2006
    54 - 247805 ALZHEIMER MODERATO SEVERO: EVOLUZIONE DELLA MALATTIA E POSSIBILITA' TERAPEUTICHE Medico chirurgo   NAPOLI HOTEL ROYAL CONTINENTAL 14/09/2006
    517 - 247829 APPROCCIO MODERNO AL PAZIENTE SCHIZOFRENICO Medico chirurgo   BARI - HOTEL SHERATON NICOLAUS - VIA CARD. CIASCA, 9 11/09/2006
    7913 - 247851 "PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI NEL PAZIENTE ANZIANO CON DISTURBI PSICHICI" Medico chirurgo   TURIN PALACE HOTEL - VIA SACCHI, 8 - 10128 TORINO 08/09/2006
    5541 - 248279 MASTER IN PSICODIAGNOSI DEGLI ADULTI Medico chirurgo   TORINO - C.SO GERMANO SOMMEILLER 4 13/09/2006
    6360 - 248391 DAL PANICO ALL'AGORAFOBIA, PERCORSO ATTRAVERSO L'ANSIA Medico chirurgo   BETTOJA HOTELS RELAIS CERTOSA VIA COLLE DI RAMOLE, 2 - 50124 FIRENZE 16/09/2006
    8222 - 248555 L'INTERVENTO PRECOCE E LA PREVENZIONE DELLE RICADUTE Medico chirurgo   FIRENZE VILLA LA PIETRA VIA BOLOGNESE 120 29/09/2006
    807 - 248658 CARCERE E TOSSICODIPENDENZA Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    5124 - 248764 INCONTRI DI SUPERVISIONE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    852 - 248808 LA CURA DEI PAZIENTI PSICOTICI AD ALTO RISCHIO DI DISABILITA': PROGRAMMI, METODI E PRESIDI TERAPEUTICI Medico chirurgo   ACAYA - VERNOLE (LE) - GOLF HOTEL ACAYA - STRADA COMUNALE DI ACAYA KM. 2 - LOC. MASSERIA SAN PIETRO 14/09/2006
    807 - 248873 TOSSICODIPENDENZA: ASPETTI LEGALI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    9523 - 248890 SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE: DALLE EVIDENZE CLINICHE ALLA “BEST PRACTICE” Medico chirurgo   GRAND HOTEL VESUVIO-NAPOLI 11/09/2006
    10142 - 248916 VALUTAZIONE CLINICA DEL BAMBINO ABUSATO Medico chirurgo   ASL - SALA CHESSA - VIA VENEZIA 6 - 15100 ALESSANDRIA 28/09/2006
    12023 - 248958 CORSO DI AGGIORNAMENTO SU "LE DIFFERENZE DI GENERE DEL CERVELLO: UNA FINESTRA SULL'ORIGINE DELLA PSICOPATOLOGIA" Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    6398 - 249033 1^ CONFERENZA TEMATICA NAZIONALE SIRP "LE VIE ITALIANE ALLA RIABILITAZIONE PSICOSOCIALE: DAI MODELLI TEORICI ALLE PRASSI" Medico chirurgo   CAGLIARI, CENTRO CONGRESSI T HOTEL 28/09/2006
    54 - 249038 ALZHEIMER MODERATO SEVERO: EVOLUZIONE DELLA MALATTIA E POSSIBILITA' TERAPEUTICHE Medico chirurgo   BARI- VILLA ROMANAZZI 21/09/2006
    11089 - 249084 PSICOSI: QUADRI DI CONFINE, ATIPICITA', COMORBILITA' Medico chirurgo   TEATRO COMUNALE UGO TOGNAZZI - VIA TURATI,6 00049 VELLETRI 26/09/2006
    1511 - 249091 CORSO DI FORMAZIONE "LA MALATTIA DI ALZHEIMER E LE DEMENZE" Medico chirurgo   IRCCS S. LUCIA - VIA ARDEATINA, 356 22/09/2006
    1580 - 249103 IL MODELLO DELL'INTEGRAZIONE FUNZIONALE NEL TRATTAMENTO DELLE PSICOPATOLOGIE GRAVI Medico chirurgo   MILANO VIA CLERICI 10 12/09/2006
    10202 - 249224 PARAMETRI PSICOSOCIALI E CLINICI DI REMISSIONE NELLE TERAPIE ANTIDEPRESSIVE Medico chirurgo   GRAND HOTEL BAGLIONI, PIAZZA UNITA' D'ITALIA - FIRENZE 07/09/2006
    10462 - 249308 CURA DELLA SCHIZOFRENIA: GOLD STANDARD E NUOVE TERAPIE Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI MUSEO DELL'AUTOMOBILE - CORSO UNITA' D'ITALIA, 40 21/09/2006
    277 - 249319 GIORNATE MONOTEMATICHE IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE. L'APPROCCIO MULTIMODALE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE E PSICHIATRICHE IN ETÀ EVOLUTIVA ED ADOLESCENZIALE Medico chirurgo   SALA CONVEGNI AZIENDA SANITARIA N. 6 LAMEZIA TERME 11/09/2006
    1884 - 249326 ATTUALITA' NEL TRATTAMENTO DELLE PSICOSI SCHIZOFRENICHE ED AFFETTIVE Medico chirurgo   OSPEDALE CIVILE PIERANTONI FORLI' 29/09/2006
    9523 - 249357 SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE: DALLE EVIDENZE CLINICHE ALLA “BEST PRACTICE” Medico chirurgo   BARI-VILLA ROMANAZZI CARDUCCI 12/09/2006
    5418 - 249418 LA RELAZIONE TERAPEUTICA: QUANDO DUE BISOGNI SI INCONTRANO Medico chirurgo   AULA MAGNA - NUOVE CLINICHE - ARCISPEDALE S. ANNA 09/09/2006
    7076 - 249429 IL DIABETE MELLITO, LA PSICHE E I DANNI D'ORGANO Medico chirurgo   BIBLIOTECA COMUNALE DI GRAGNANO,80054 GRAGNANO,NA 23/09/2006
    7624 - 249579 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   NOVOTEL GENOVA OVEST - VIA CANTORE, 8C - GENOVA 16126 14/09/2006
    1312 - 249630 DEPRESSIONE E COMORBILITÀ; CONFRONTO TRA VECCHIE E NUOVE POSSIBILITÀ TERAPEUTICHE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    498 - 249667 TRAGITTI NEVROTICI, TRAGITTI PSICOTICI Medico chirurgo   CENTRO PSICOANALITICO DI ROMA-VIA PANAMA, 48 21/09/2006
    3469 - 249907 LA SALUTE MENTALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ INTELLETTIVA: PROTOCOLLI DIAGNOSTICI-RIABILITATIVI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI Medico chirurgo   CENTRO DI RIABILITAZIONE DON UVA - VIA CICCOTTI, 35 16/09/2006
    11297 - 249985 L'USO DEI TEST NELLA SELEZIONE ATTITUDINALE Medico chirurgo   CENTRO DI SELEZIONE E RECLUTAMENTO NAZIONALE DELL'ESERCITO VIALE MEZZETTI, 1 18/09/2006
    721 - 250090 DSM A CONFRONTO SULLA RIABILITAZIONE: MONDI DIVERSI IN UNA STANZA Medico chirurgo   PARCO DELLA MADONNETTA - VIA MOLAIOLI 66 ROMA 22/09/2006
    1511 - 250095 ALZHEIMER VIII: CENTO ANNI DOPO Medico chirurgo   CAMPIDOGLIO SALA DELLA PROTOMOTECA - ROMA 20/09/2006
    1495 - 250134 LA PASTORALE DELLA SALUTE RISORSA PER GLI OPERATORI SANITARI E I MALATI Medico chirurgo   OSPEDALE S.ORSOLA FATEBENEFRATELLI 19/09/2006
    2859 - 250209 CLINICA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA) E DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE Medico chirurgo   ASL RM E - B.GO S. SPIRITO 3 - RM - PICCOLA SPEZIERIA 27/09/2006
    7624 - 250229 OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE PER LE SINDROMI DI SPETTRO ANSIOSO DEPRESSIVO Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI PALAZZO DORIA PAMPHILI - PIAZZA DELL'ORATORIO, 2 - SAN MARTINO AL CIMINO (VT) 01030 16/09/2006
    902 - 250237 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER-LA COMPLESSITA' NEL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   HOTEL DECO VIA DEL PASTIFICIO 8 06087 PONTE SAN GIOVANNI 15/09/2006
    6804 - 250275 DISTURBI PSICHICI E DAY HOSPITAL Medico chirurgo   CLINICAL NEUROSCIENCE P.ZZA VITTORIO VENETO 4 FIRENZE 14/09/2006
    902 - 250300 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE NELL'ANZIANO Medico chirurgo   SPLENDID HOTEL LA TORRE - VIA PIANO GALLO 11 - 22/09/2006
    9523 - 250317 SCHIZOFRENIA E DISTURBI BIPOLARE: DALLE EVIDENZE CLINICHE ALLA "BEST PRACTICE" Medico chirurgo   MUSEO D'ARTE MODERNA V.COLONNA-PESCARA 13/09/2006
    9523 - 250341 SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE: DALLE EVIDENZE CLINICHE ALLA "BEST PRACTICE" Medico chirurgo   EXCELSIOR GRAD HOTEL-CATANIA 14/09/2006
    6883 - 250354 DISTURBI DI PANICO: PROBLEMATICHE E TRATTAMENTO Medico chirurgo   PAULILATINO (OR) - CENTRO CONGRESSI - LOC. SANTA CRISTINA SS 131, KM 115 14/09/2006
    3224 - 250356 VALUTAZIOENE CURA DEL GENITORE MALTRATTANTE Medico chirurgo   VIA VITTIME DI BRESCIA, 3 28/09/2006
    902 - 250382 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE NELL'ANZIANO Medico chirurgo   IRCCS - FONDAZIONE SANTA LUCIA - VIA ARDEATINA 342 20/09/2006
    7624 - 250433 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   JOLLY HOTEL - VIA FORO ITALICO, 22 - PALERMO 90133 20/09/2006
    5418 - 250507 IL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO E VIOLENTO IN PSICHIATRIA: ASPETTI CLINICI E MEDICO LEGALI Medico chirurgo   SALA CONGRESSI OSPEDALE DI NOALE 15/09/2006
    7496 - 250513 LA MUSICOTERAPIA NEL DISAGIO PSICHICO Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    5021 - 250596 COMORBILITA' NELLE DIPENDENZE DA OPPIACEI: UN APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO INTEGRATO ALLE EPATITI Medico chirurgo   PALERMO - SALA CONVEGNI JOLLY HOTEL 16/09/2006
    807 - 250604 TOSSICODIPENDENZE: LE MOTIVAZIONI E I PERCORSI DEL CAMBIAMENTO. STRATEGIE PSICOSOCIALI E COMPORTAMENTALI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    2217 - 250629 L’INTIMITA’ VIOLATA; ABUSO, VIOLENZA E CONSEGUENZE NEL TEMPO Medico chirurgo   A. O. OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO 22/09/2006
    10426 - 250670 CURA E RIABILITAZIONE: LA VALUTAZIONE DI QUALITA', EFFICIENZA E SOSTENIBILITA' Medico chirurgo   MILANO, VIA PACE 21 20/09/2006
    521 - 250723 FIGLI DISABILI. LA FAMIGLIA DI FRONTE ALL'HANDICAP Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSUALE FAST - P.LE MORANDI, 2 MILANO 16/09/2006
    902 - 250776 LINNE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER -LA COMPLESSITA' NEL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   HOTEL MISTRAL 2 VIA XX SETTEMBRE 09170 ORISTANO 20/09/2006
    9523 - 250900 SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE: DALLE EVIDENZE CLINICHE ALLA “BEST PRACTICE” Medico chirurgo   SHERATON ROMA HOTEL-ROMA 15/09/2006
    10462 - 250938 CURA DELLA SCHIZOFRENIA: GOLD STANDARD E NUOVE TERAPIE - MEET THE EXPERT Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI MUSEO DELL'AUTOMOBILE - CORSO UNITA' D'ITALIA, 40 21/09/2006
    10462 - 250939 CURA DELLA SCHIZOFRENIA: GOLD STANDARD E NUOVE TERAPIE - SIMPOSIO Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI MUSEO DELL'AUTOMOBILE - CORSO UNITA' D'ITALIA, 40 21/09/2006
    10462 - 250941 CURA DELLA SCHIZOFRENIA: GOLD STANDARD E NUOVE TERAPIE - MEET THE EXPERT Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI MUSEO DELL'AUTOMOBILE - CORSO UNITA' D'ITALIA, 40 21/09/2006
    10462 - 250942 CURA DELLA SCHIZOFRENIA: GOLD STANDARD E NUOVE TERAPIE - MEET THE EXPERT Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI MUSEO DELL'AUTOMOBILE - CORSO UNITA' D'ITALIA, 40 22/09/2006
    10462 - 250943 CURA DELLA SCHIZOFRENIA: GOLD STANDARD E NUOVE TERAPIE - MEET THE EXPERT Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI MUSEO DELL'AUTOMOBILE - CORSO UNITA' D'ITALIA, 40 23/09/2006
    1095 - 250988 TRAUMA, RECALL E IL RIMUGINIO. Medico chirurgo   CENTRO FAST, PIAZZALE MORANDI 2 - MILANO 18/09/2006
    844 - 251104 PASSATO E FUTURO DELLE UNITÀ DI VALUTAZIONE ALZHEIMER IN LOMBARDIA Medico chirurgo   BRESCIA, CENTRO CONGRESSI PAOLO VI 21/09/2006
    517 - 251212 APPROCCIO MODERNO AL PAZIENTE SCHIZOFRENICO Medico chirurgo   FROSINONE - HOTEL CESARI - VIA LICINIO REFICE, 331 22/09/2006
    9378 - 251365 GENITORIALITÀ, ADOLESCENTI MIGRANTI E SOCIETÀ DI ACCOGLIENZA Medico chirurgo   VICOLO BOLOGNETTI 2, 40138 BOLOGNA 29/09/2006
    1884 - 251382 TRATTAMENTO DELL'ALCOLDIPENDENZA Medico chirurgo   BOLOGNA CLINICA 18/09/2006
    1039 - 251409 ETICA DELLA CONTENZIONE CRITICITA' DELLA CURA Medico chirurgo   AULA MAGNA UNIVERSITA' BICOCCA VIA CADORE 48 22/09/2006
    4275 - 251414 LA DEPRESSIONE NEL PAZIENTE ANZIANO: ASPETTI CLINICI E TERAPEUTICI Medico chirurgo   HOTEL DEI CONGRESSI - ROMA 30/09/2006
    498 - 251429 RILEGGERE I CLASSICI/PSICOANALISI E ... Medico chirurgo   CENTRO PSICOANALITICO DI FIRENZE (VIA PUCCINOTTI 99) 21/09/2006
    7624 - 251433 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   JOLLY HOTEL STENDHAL - VIA BODONI, 3 - 43100 PARMA 27/09/2006
    852 - 251464 LA CURA DEI PAZIENTI PSICOTICI AD ALTO RISCHIO DI DISABILITA': PROGRAMMI, METODI E PRESIDI TERAPEUTICI Medico chirurgo   CATANZARO - AUDITORIUM "ALDO CASALINUOVO"- VIA PUGLIESE 26/09/2006
    902 - 251506 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER - LA COMPLESSITA' NEL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   RSA "LE TERRAZZE" CORSO TOSCANA 204 TORINO 21/09/2006
    7624 - 251543 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   OSPEDALE SANT'ANDREA - VIA DI GROTTAROSSA 1035/1039 - ROMA 26/09/2006
    5722 - 251554 EPILESSIA E SONNO Medico chirurgo   ROMA, UNIVERSITA' TOR VERGATA, AULA BOVET (VIA MONTPELLIER, 1) 22/09/2006
    11896 - 251571 URBAN AREAS AND MENTAL HEALTH Medico chirurgo   BOLOGNA CAPPELLA FARNESE 19/09/2006
    7624 - 251596 USO DEGLI ANTIPSICOTICI NELLA TERAPIA A LUNGO TERMINE Medico chirurgo   HOTEL GIO' ARTE E VINI - VIA RUGGERO D'ANDREOTTO, 19 - PERUGIA 06124 22/09/2006
    6398 - 251666 IL PROBLEM SOLVING TRAINING NELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA Medico chirurgo   CAGLIARI, CENTRO CONGRESSI T HOTEL 28/09/2006
    6398 - 251725 IL TRATTAMENTO INTEGRATO DEI DISTURBI D'ANSIA Medico chirurgo   CAGLIARI, CENTRO CONGRESSI T HOTEL 28/09/2006
    1769 - 251844 LE TERAPIE ESPRESSIVE: PERCORSI MULTISENSORIALI DEL MEDITERRANEO A CONFRONTO "COMUNICARE ATTRAVERSO I SENSI" Medico chirurgo   PANTELLERIA (TP) 22/09/2006
    9184 - 251868 NUOVE EVIDENZE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE DEPRESSO Medico chirurgo   HOTEL HOLIDAY INN EXPRESS - STR. PROVINCIALE, 662 - CHERASCO (CN) 28/09/2006
    11252 - 252039 GIORNATA DI CONFRONTO DI PSICHIATRIA SICULO-OCCIDENTALE Medico chirurgo   SCIACCA - TERME DI SCIACCA 26/09/2006
    10830 - 252058 LA DEPRESSIONE Medico chirurgo   FIRENZE - SEDE GOVERNANCE&MANAGEMENT 22/09/2006
    11195 - 252182 II SEMINARIO ITINERANTE "DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE E SESSUALITA': NOTE DI TERAPIA" Medico chirurgo   HOTEL PRESIDENT - VIA SALANDRA 6 - LECCE 22/09/2006
    1731 - 252187 IL TRAUMA PSICHICO - NEUROBIOLOGIA, E.M.D.R E PSICOTERAPIA DELLA GESTALT Medico chirurgo   AUDITORIUM LLOYD ADRIATICO LARGO IRNERI 1 TRIESTE 20/09/2006
    902 - 252224 CORSO LOCALE AIP - LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER COMPLESSITA' NEL PAZIENTE CON MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA - PIAZZA DELLA REBUBBLICA 17 20124 MILANO 23/09/2006
    1109 - 252272 CONVEGNO REGIONALE AIDM EMILIA-ROMAGNA "LA DEPRESSIONE FEMMINILE ATTRAVERSO LE VARIE FASI ESISTENZIALI" Medico chirurgo   CENTRO FAMIGLIA DI NAZARETH - MODENA 23/09/2006
    12440 - 252297 PROMUOVERE BENESSERE CON PERSONE GRUPPI COMUNITÀ Medico chirurgo   FACOLTÀ DI PSICOLOGIA - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA (SEDE DI CESENA) - PIAZZA A. MORO 90 28/09/2006
    5021 - 252322 BUONE PRATICHE E PROCEDURE TERAPEUTICHE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE ALCOLISTA Medico chirurgo   SANREMO - CENTRO CONGRESSI PALAFIORI 20/09/2006
    1495 - 252365 LA DIMENSIONE TERAPEUTICA DELL'ARTE Medico chirurgo   IRCCS - CENTRO SAN GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI VIA PILASTRONI, 4 BRESCIA 29/09/2006
    11749 - 252406 GIORNATA DI STUDIO SUL TEMA "FOLLIA E CURA - DELIRIO E SENSO" Medico chirurgo   CENTRO CULTURALE "ALDO MORO" VIA PALESTRO 17 - ORZINUOVI (BS) 28/09/2006
    12103 - 252495 ANSIA E DEPRESSIONE: UNMET NEEDS Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    3623 - 252524 QUALE PSICOTERAPIA PER QUALI PATOLOGIE? - LA QUALITÀ DELLA RELAZIONE E DELLE TECNICHE NELL'ATTIVITÀ CLINICA Medico chirurgo   CROCE ROSSA ITALIANA-COMITATO LOCALE DI CHIVASSO - VIA GERBIDO, 11 - CHIVASSO (TO) 29/09/2006
    9196 - 252621 LA GESTIONE DI BREVE E LUNGO TERMINE DEL PAZIENTE CON "DOPPIA DIAGNOSI" Medico chirurgo   JOLLY HOTEL - PALERMO 26/09/2006
    8075 - 252643 LA STABILIZZAZIONE DELL'UMORE NELLA PROSPETTIVA DEL BENESSERE DEL PAZIENTE Medico chirurgo   AULA FORMAZIONE, POLO DIDATTICO FORMATIVO AUSL, LECCE 1 30/09/2006
    12141 - 252645 “TRATTAMENTI DELLE MANIFESTAZIONI PSICOTICHE NEI DISTURBI DELL’UMORE E NELLA SCHIZOFRENIA” Medico chirurgo   VILLA CAMALDOLI; VIALE PRIVATO VILLA CAMALDOLI; NAPOLI 26/09/2006
    8141 - 252686 7° CONVEGNO PROGETTO CUORE - SANITÀ E SPORT Medico chirurgo   SAN DONATO GOLF CLUB - SANTI L'AQUILA 23/09/2006
    10356 - 252694 QUALE FORMAZIONE PER L'INSERIMENTO PROFESSIONALE DELLO PSICHIATRA Medico chirurgo   BARI 25/09/2006
    5368 - 252731 FATTORI SPECIFICI ED ASPECIFICI IN RIABILITAZIONE PSICOSOCIALE Medico chirurgo   SALONE DEI MARMI COMUNE DI SALERNO 25/09/2006
    902 - 252738 CORSO LOCALE AIP - LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER COMPLESSITA' NEL PAZIENTE CON MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   HOTEL EXCELSIOR VIA GIULIO PETRONI 15 70124 BARI 28/09/2006
    6487 - 252746 DALLA PSICOSI ALLA DEPRESSIONE: NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE Medico chirurgo   ISTITUTO DI PSICOPATOLOGIA ROMA 30/09/2006
    6360 - 252748 DAL PANICO ALL'AGORAFOBIA, PERCORSO ATTRAVERSO L'ANSIA Medico chirurgo   HOTEL TALICE RADICATI, PIAZZA DELLA CONCILIAZIONE, 12 - 15011 ACQUI TERME (AL) 30/09/2006
    6144 - 252756 FEMMINILITÀ E DEPRESSIONE: PSICOPATOLOGIA DELL’UMORE NELLA VITA DELLA DONNA DALL’ADOLESCENZA ALLA POST MENOPAUSA Medico chirurgo   AULA A POLICLINICO TOR VERGATA ROMA 27/09/2006
    1948 - 252855 I NUOVI ANTIPSICOTICI NEL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA: L'ESPERIENZA CLINICA IN UMBRIA Medico chirurgo   AULA PADIGLIONE W FACOLT?MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSIT?PERUGIA-VIA ENRICO DAL POZZO, PERUGIA 30/09/2006
    10284 - 252872 I DISTURBI PSICOTICI TRA PSICHIATRIA E MEDICINA GENERALE: PERCORSI DI INTEGRAZIONE Medico chirurgo   MONOPOLI- HOTEL IL MELOGRANO 30/09/2006
    902 - 252886 CORSO LOCALE AIP - LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER COMPLESSITA' NEL PAZIENTE CON MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI IPERCOOP "IL GABBIANO" CORSO RICCI 211/R 17100 SAVONA 28/09/2006
    635 - 253009 LE REAZIONI AD EVENTI STRESSANTI: INQUADRAMENTO CLINICO E VALUTAZIONI MEDICO-LEGALI Medico chirurgo   OSPEDALE MILITARE DI BARI 2 29/09/2006
    1034 - 253043 UN PROBLEMA RICORRENTE DEL MEDICO D BASE: COME AFFRONTARE IL PAZIENTE DEPRESSO? Medico chirurgo   AUDITORIUM COMUNE DI CHERASCO 30/09/2006
    517 - 253055 APPROCCIO MODERNO AL PAZIENTE SCHIZOFRENICO Medico chirurgo   MILANO, HOTEL MICHELANGELO VIA SCARLATTI 33 25/09/2006
    5418 - 253099 PAZIENTE E TERAPIE PSICHIATRICHE NEL DISTURBO BIPOLARE E NELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI HOTEL NAZIONALE A MONTECITORIO - PIAZZA MONTECITORIO, 131 - ROMA 28/09/2006
    12608 - 253181 PSICODIAGNOSTICA FORENSE - CORSO BASE Medico chirurgo   IST. PSICOLOGIA VIA UBALDINI, 17 - URBINO 29/09/2006
    7624 - 253189 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   BENNY HOTEL - VIA G. DA FIORE, 2 - CATANZARO 88100 28/09/2006
    12430 - 253202 ECM PENITENZIARIA IN 3 MODULI: DEONTOLOGIA PROFESSIONALE, MEDICINA LEGALE E CRIMINOLOGIA; L'OPERATIVITÀ: MACRO-OBIETTIVI; L'ASSISTENZA SPECIALISTICA Medico chirurgo   ISSP - ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI PENITENZIARI - VIA BARELLAI 135 27/09/2006
    7023 - 253321 DALL'ANGOSCIA DEL PAZIENTE AL DISAGIO DELL'OPERATORE; III CONVEGNO DI PSICO-ONCOLOGIA DELL'A.O.U. CAREGGI Medico chirurgo   FIRENZE, DIP.TO DI NEUROPSICH. UNIV. FIRENZE, V.LE MORGAGNI 85 29/09/2006
    7890 - 253325 MENTE E CERVELLO: 'AN UP-TO-DATE' SU CLINICA E NUOVE TERAPIE Medico chirurgo   BARI, SHERATON NICOLAUS HOTEL 27/09/2006
    7624 - 253355 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   RESIDENZA DI RIPETTA - VIA DI RIPETTA, 231 - ROMA 00186 27/09/2006
    7624 - 253388 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   CASTELBRANDO - VIA BRANDOLINI, 29 - 31030 CISON DI VALMARINO (TV) 29/09/2006
    5418 - 253396 PAZIENTE E TERAPIE PSICHIATRICHE NEL DISTURBO BIPOLARE E NELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI - HOTEL TREMEZZO - VIA REGINA 8 TREMEZZO COMO 27/09/2006
    7624 - 253400 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   HOTEL LA BULESCA - VIA FOGAZZARO, 2- 35030 RUBANO (PD) 28/09/2006
    6388 - 253485 LA SALUTE MENTALE E LA CITTÀ Medico chirurgo   VIMERCATE, AUDITORIUM CENTRO SCOLASTICO, VIA ADDA, 6 28/09/2006
    7624 - 253513 GIORNATA MONDIALE PER LA PREVENZIONE DEL SUICIDIO Medico chirurgo   OSPEDALE SANT'ANDREA - AULA "A" - VIA DI GROTTAROSSA 1035/1039 - ROMA 27/09/2006
    498 - 253536 XIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SPI - TRANSFERT. CAMBIAMENTI NELLA TEORIA E NELLA PRATICA CLINICA Medico chirurgo   SIENA - CENTRO DIDATTICO DEL POLICLINICO LE SCOTTE 28/09/2006
    5112 - 253541 LA GESTIONE DEL PAZIENTE PSICHIATRICO Medico chirurgo   VICTORIA PALACE - LATINA 30/09/2006
    1884 - 253545 LA SALUTE MENTALE DEI MIGRANTI E DEI RICHIEDENTI ASILO Medico chirurgo   BOLOGNA 29/09/2006
    2495 - 253565 I SOGNI DA REALIZZARE: TRATTAMENTO E PRESA IN CARICO EVOLUTIVA NELLE COMUNITÀ TERAPEUTICO-RIABILITATIVE DELLA SALUTE MENTALE Medico chirurgo   TEATRO COMUNALE DI SERVIGLIANO (AP) 29/09/2006
    4070 - 253704 CLINICA INTERSOGGETTIVA ED ESPERIENZA METAFORICA Medico chirurgo   JOHN CABOT UNIVERSITY, VIA DELLA LUNGARA 233, ROMA 30/09/2006
    3216 - 253804 LE SINDROMI ANSIOSE E LE SINDROMI DEPRESSIVE NELL’AMBULATORIO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Medico chirurgo   HOTEL GARDENIA UNITÀ DI ITALIA, 350 28/09/2006
    9576 - 253844 DEMENZE E DISTURBI DEL MOVIMENTO Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    2148 - 254063 CORSO DI FORMAZIONE PER ESPERTO IN EDUCAZIONE SESSUALE Medico chirurgo   CENTRO CLINICO CROCETTA DI TORINO 30/09/2006
    10202 - 254132 DEPRESSIONE, NON SOLO NELLA MENTE Medico chirurgo   ROME MARIOTT PARK HOTEL, VIA COLONELLO TOMMASO MASALA, 54 - ROMA 29/09/2006
    5021 - 254157 BUONE PRATICHE NEL MANAGEMENT DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE E DELLA DOPPIA DIAGNOSI Medico chirurgo   ROMA - HOLIDAY INN 28/09/2006
    273 - 254164 LA GESTIONE DELLE URGENZE PSICHIATRICHE SUL TERRITORIO. SINERGIE DI PERSONE, STRUTTURE E FARMACI Medico chirurgo   GRAND HOTEL COMO - TAVERNOLA (COMO) 30/09/2006


     

    Riferimento Titolo Professione Luogo dell'Evento Data Inizio
    11247 - 172162 METODO FEUERSTEIN-CORSO DI FORMAZIONE AL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE I° LIVELLO Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    54 - 229070 ALZHEIMER MODERATO SEVERO: EVOLUZIONE DELLA MALATTIA E POSSIBILITA' TERAPEUTICHE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    54 - 230787 ALZHEIMER MODERATO SEVERO: EVOLUZIONE DELLA MALATTIA E POSSIBILITA' TERAPEUTICHE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    4293 - 237991 GIORNATE DI SUPERVISIONE CLINICA. L'ANALISI TRANSAZIONALE APPLICATA ALLA PSICOTERAPIA INFANTILE Medico chirurgo   VIA FILIPPO NICOLAI 70 - 00136 ROMA 06/10/2006
    54 - 248311 ALZHEIMER MODERATO SEVERO: EVOLUZIONE DELLA MALATTIA E POSSIBILITA' TERAPEUTICHE Medico chirurgo   CAESAR'S HOTEL-CAGLIARI 10/10/2006
    807 - 248658 CARCERE E TOSSICODIPENDENZA Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    12023 - 248958 CORSO DI AGGIORNAMENTO SU "LE DIFFERENZE DI GENERE DEL CERVELLO: UNA FINESTRA SULL'ORIGINE DELLA PSICOPATOLOGIA" Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    2217 - 249186 LA COSTRIZIONE LAVORATIVA: PREVENZIONE, VALUTAZIONE E TRATTAMENTO Medico chirurgo   A. O. OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO - MILANO 06/10/2006
    5834 - 249431 IL RORSCHACH; I PROTOCOLLI CBCA E SVA PER LA VALUTAZIONE DELLA TESTIMONIANZA DEI MINORI NEI CASI DI ABUSO SESSUALE Medico chirurgo   ITP - ISTITUTO TORINESE DI PSICOLOGIA VIA BONFANTE N. 7 - 10137 TORINO ITALIA 13/10/2006
    1312 - 249630 DEPRESSIONE E COMORBILITÀ; CONFRONTO TRA VECCHIE E NUOVE POSSIBILITÀ TERAPEUTICHE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    7811 - 250365 AL DI LA’ DELLE PAROLE: IL LINGUAGGIO METAFORICO IN PSICOTERAPIA Medico chirurgo   HOTEL REGINA MARGHERITA VIALE REGINA MARGHERITA, 44 12/10/2006
    7117 - 250386 DEPRESSIONE NELLA COMORBIDITA' NEUROLOGICA Medico chirurgo   CASTELLO DI CARINI - PALERMO 07/10/2006
    3552 - 250498 RICONOSCERE E CURARE LA DEPRESSIONE LIEVE Medico chirurgo   SALA CONFERENZE ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI - PAVIA - V.LE LUDOVICO IL MORO 10/10/2006
    4813 - 250543 FUNZIONI DEL SETTING. TEMI DI PSICOANALISI E PSICOTERAPIA Medico chirurgo   ISTITUTO RICCI PER LA FORMAZIONE IN PSICHIATRIA - VIA TICINO 24 - 00198 ROMA 14/10/2006
    807 - 250570 L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI, GLI STRUMENTI DI ORIENTAMENTO E DI PROGRAMMAZIONE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    8075 - 250638 IL RISCHIO DEPRESSIVO NELLA DONNA ED IL SUO TRATTAMENTO Medico chirurgo   HOTEL LA FONTANINA, FRANCAVILLA FONTANA, BRINDISI 14/10/2006
    7067 - 251205 IL GERIATRA NEL PROGETTO DEMENZE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA: L'EQUILIBRIO DELLE COMPETENZE E GLI ASPETTI BIOETICI E MEDICO LEGALI NELLA CURA E NEL TRATTAMENTO DELLA DEMENZA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   CASA DI NAZARETH - MODENA 09/10/2006
    4275 - 251414 LA DEPRESSIONE NEL PAZIENTE ANZIANO: ASPETTI CLINICI E TERAPEUTICI Medico chirurgo   HOTEL DEI CONGRESSI - ROMA 30/09/2006
    1265 - 251514 COCAINA E PSICOSTIMOLANTI: LO STATO DELL'ARTE Medico chirurgo   AULA LOMBARDIA ASL VIA GALLICCIOLLI 4 BERGAMO 04/10/2006
    852 - 252368 LA CURA DEI PAZIENTI PSICOTICI AD ALTO RISCHIO DI DISABILITA': PROGRAMMI, METODI E PRESIDI TERAPEUTICI Medico chirurgo   CATANIA - HOTEL PARCO DEGLI ARAGONESI - V.LE KENNEDY - LOC. LA PLAYA 04/10/2006
    1769 - 252424 LE PATOLOGIE DEL LIMITE E NARCISISMO Medico chirurgo   PALERMO, PALAZZO STERI 12/10/2006
    498 - 252458 TEORIE DELLO SVILUPPO E CLINICA DELLE PATOLOGIE GRAVI Medico chirurgo   CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 - 20122 MILANO 12/10/2006
    3487 - 252497 VIII CONVEGNO NAZIONALE UFFICIALI MEDICI CRI Medico chirurgo   SANREMO 05/10/2006
    8075 - 252643 LA STABILIZZAZIONE DELL'UMORE NELLA PROSPETTIVA DEL BENESSERE DEL PAZIENTE Medico chirurgo   AULA FORMAZIONE, POLO DIDATTICO FORMATIVO AUSL, LECCE 1 30/09/2006
    8075 - 252646 SCELTE STRATEGICHE NEL TRATTAMENTO DI LUNGO TERMINE, DALLO SPETTRO SCHIZOFRENICO A QUELLO AFFETTIVO Medico chirurgo   PARK HOTEL, PAOLA (CS) 03/10/2006
    8075 - 252650 SCELTE STRATEGICHE NEL TRATTAMENTO DI LUNGO TERMINE, DALLO SPETTRO SCHIZOFRENICO A QUELLO AFFETTIVO: RIFLESSIONI CRITICHE ED APPROCCI TERAPEUTICI INNOVATIVI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    6487 - 252746 DALLA PSICOSI ALLA DEPRESSIONE: NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE Medico chirurgo   ISTITUTO DI PSICOPATOLOGIA ROMA 30/09/2006
    6360 - 252748 DAL PANICO ALL'AGORAFOBIA, PERCORSO ATTRAVERSO L'ANSIA Medico chirurgo   HOTEL TALICE RADICATI, PIAZZA DELLA CONCILIAZIONE, 12 - 15011 ACQUI TERME (AL) 30/09/2006
    1948 - 252855 I NUOVI ANTIPSICOTICI NEL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA: L'ESPERIENZA CLINICA IN UMBRIA Medico chirurgo   AULA PADIGLIONE W FACOLT?MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSIT?PERUGIA-VIA ENRICO DAL POZZO, PERUGIA 30/09/2006
    10284 - 252872 I DISTURBI PSICOTICI TRA PSICHIATRIA E MEDICINA GENERALE: PERCORSI DI INTEGRAZIONE Medico chirurgo   MONOPOLI- HOTEL IL MELOGRANO 30/09/2006
    10817 - 252889 CARCERE E TERRITORIO: QUALE CONTINUITA' ASSISTENZIALE? Medico chirurgo   ISSP - ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI PENITENZIARI, VIA BARELLAI 135 - 00135 ROMA 05/10/2006
    1034 - 253043 UN PROBLEMA RICORRENTE DEL MEDICO D BASE: COME AFFRONTARE IL PAZIENTE DEPRESSO? Medico chirurgo   AUDITORIUM COMUNE DI CHERASCO 30/09/2006
    760 - 253092 DEL LIMITE E DEL SACRO Medico chirurgo   FORESTERIA DELLE MONACHE CAMALDOLESI - VIA CLIVIO DEI PUBLICII 07/10/2006
    4806 - 253123 L'OBIETTIVO DELLA STABILIZZAZIONE NEL DISTURBO BIPOLARE Medico chirurgo   FORO APPIO MANSIO HOTEL 14/10/2006
    4037 - 253162 SCHIZOFRENIA: NUOVI ORIENTAMENTI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DI VITA Medico chirurgo   CASTELLAMMARE DI STABIA - HOTEL CROWNE PLAZA 05/10/2006
    7967 - 253164 COME CAMBIA L'OBBLIGO DELLA CURA IN PSICHIATRIA. LA PRESCRIZIONE GIUDIZIARIA DI TRATTAMENTI RIABILITATIVI RESIDENZIALI. ESPERIENZE, RIFLESSIONI, CONFRONTI Medico chirurgo   BERGAMO SALA PIATTI VIA S. SALVATORE, 7 14/10/2006
    11813 - 253490 ATTACCAMENTO, STILI RELAZIONALI E TEORIA DELLA MENTE Medico chirurgo   CORSO STATI UNITI, 11/H 06/10/2006
    5112 - 253541 LA GESTIONE DEL PAZIENTE PSICHIATRICO Medico chirurgo   VICTORIA PALACE - LATINA 30/09/2006
    8628 - 253654 CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE ALLA PSICOTERAPIA INFANTILE Medico chirurgo   CENTRO DI PSICOTERAPIA, PIAZZALE COLLENUCCIO, 20 PESARO 07/10/2006
    4070 - 253704 CLINICA INTERSOGGETTIVA ED ESPERIENZA METAFORICA Medico chirurgo   JOHN CABOT UNIVERSITY, VIA DELLA LUNGARA 233, ROMA 30/09/2006
    852 - 253723 LA CURA DEI PAZIENTI PSICOTICI AD ALTO RISCHIO DI DISABILITA': PROGRAMMI, METODI E PRESIDI TERAPEUTICI Medico chirurgo   MILANO - UNA HOTEL TOCQ - VIA A. DI TOCQUEVILLE, 7/D 05/10/2006
    6360 - 253799 DAL PANICO ALL'AGORAFOBIA, PERCORSO ATTRAVERSO L'ANSIA Medico chirurgo   HOTEL LITTA PALACE VIA LEPETIT, 1 - 20020 LAINATE (MI) 07/10/2006
    852 - 253800 LA CURA DEI PAZIENTI PSICOTICI AD ALTO RISCHIO DI DISABILITA': PROGRAMMI, METODI E PRESIDI TERAPEUTICI Medico chirurgo   ROMA, CENTRO STUDI E RICERCHE ASL RM E C/O S.MARIA DELLA PIETA'-P.ZZA S.M.DELLA PIETA' 5 03/10/2006
    6360 - 253828 DAL PANICO ALL'AGORAFOBIA, PERCORSO ATTRAVERSO L'ANSIA Medico chirurgo   UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE A. AVOGADRO, VIA PERRONE - NOVARA 07/10/2006
    4671 - 253998 EFFICACIA E DIMENSIONE SOGGETTIVA: INTERVENTI CLINICI CHE MIGLIORANO LA VITA DEI PAZIENTI CON DISTURBO SCHIZOFRENICO E BIPOLARE Medico chirurgo   HOTEL MICHELANGELO VIA SCARLATTI 33 10/10/2006
    7023 - 254040 COMORBIDITÀ TRA ABUSO DI SOSTANZE E PATOLOGIA PSICHIATRICA Medico chirurgo   PALAZZO VECCHIO - SALONE DÉ DUGENTO - FIRENZE 12/10/2006
    2148 - 254063 CORSO DI FORMAZIONE PER ESPERTO IN EDUCAZIONE SESSUALE Medico chirurgo   CENTRO CLINICO CROCETTA DI TORINO 30/09/2006
    7023 - 254080 IL DISTURBO BIPOLARE NEI SERVIZI Medico chirurgo   HOTEL ROYAL E CONTINENTAL - NAPOLI 07/10/2006
    273 - 254164 LA GESTIONE DELLE URGENZE PSICHIATRICHE SUL TERRITORIO. SINERGIE DI PERSONE, STRUTTURE E FARMACI Medico chirurgo   GRAND HOTEL COMO - TAVERNOLA (COMO) 30/09/2006
    886 - 254189 DEPRESSIONE ED ANSIA IN MEDICINA GENERALE : IDENTIFICAZIONE E TRATTAMENTO FARMACOLOGICO Medico chirurgo   SALA CONVEGNI A.S.L BN1 – P.ZZA RISORGIMENTO-BN 07/10/2006
    4037 - 254247 IL DISTURBO DI PANICO: INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO E GESTIONE NEI SERVIZI PUBBLICI Medico chirurgo   NAPOLI, GRAND HOTEL SANTA LUCIA 07/10/2006
    1948 - 254350 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLE RELAZIONI UMANE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 15/10/2006
    287 - 254411 LA MALATTIA DI ALZHEIMER: UPDAYE. PSICOPATOLOGIA, STRATEGIE DI APPROCCIO E DI TRATTAMENTO Medico chirurgo   PRESIDIO OSPEDALIERO CREMONESE 03/10/2006
    2855 - 254490 SALUTE MENTALE DELL'INFANZIA E ADOLESCIENZA Medico chirurgo   MATERA, ASL 4, VIA MONTESCAGLIOSO S.N.C. 07/10/2006
    1495 - 254571 LA RELAZIONE TERAPEUTICA TRA INDIVIDUO, GRUPPO ED ISTITUZIONE DI CURA Medico chirurgo   IRCCS CENTRO S.GIOVANNI DI DIO FBF - VIA PILASTRONI, 4 - BRESCIA 06/10/2006
    66 - 254600 OLTRE LE BARRIERE AUTISTICHE: LA COMPRENSIONE E LA CURA Medico chirurgo   VENEZIA, ISOLA DI S.SERVOLO 13/10/2006
    902 - 254669 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE NELL'ANZIANO Medico chirurgo   VILLA NIEVO BONIN LONGARE - VIA EUROPA UNITA 06/10/2006
    1854 - 254694 ISYDE I SINTOMI DELLA DEPRESSIONE TRA MENTE E CORPO Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    7067 - 254787 STRATEGIE TERAPEUTICHE NELLA PROFILASSI DELL'EMICRANIA Medico chirurgo   ISTITUTO DIAGNOSTICO HERMITAGE CAPODIMONTE - NAPOLI 06/10/2006
    10298 - 254799 COMORBILITÀ, DISTURBI DELL'UMORE, SINTOMI PSICOTICI Medico chirurgo   PORTOVENERE, LA SPEZIA 06/10/2006
    4339 - 254803 LA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA E PSICOEDUCAZIONALE Medico chirurgo   PALAZZO DEGLI STUDI 07/10/2006
    902 - 254961 CORSO LOCALE AIP - LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER COMPLESSITA' NEL PAZIENTE CON MALATTIA DI ALZHEIMER Medico chirurgo   VILLA QUARANTA PARK HOTEL OSPEDALETTO DI PESCANTINA 37026 (VERONA) 06/10/2006
    902 - 255002 FOURTH ANNUAL MEETING ON BRAIN AGING AND DEMENTIA Medico chirurgo   PALAZZO MURENA - PIAZZA DELL'UNIVERSITA' 1 05/10/2006
    1521 - 255018 CONVEGNO DI STUDIO CRESCERE TRA PIÙ CULTURE. RISORSE E PROBLEMATICHE DELLE FAMIGLIE IMMIGRATE E INTERCULTURALI Medico chirurgo   AUDITORIUM DEL SERAFICO - VIA DEL SERAFICO 1, ROMA 13/10/2006
    5418 - 255099 PAZIENTE E TERAPIE PSICHIATRICHE NEL DISTURBO BIPOLARE E NELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI HOTEL NAZIONALE A MONTECITORIO PIAZZA MONTECITORIO 131, ROMA 05/10/2006
    5418 - 255146 PAZIENTE E TERAPIE PSICHIATRICHE NEL DISTURBO BIPOLARE E NELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   LLOYD BAIA HOTEL, VIETRI SUL MARE 05/10/2006
    5418 - 255297 LA PRESCRIVIBILITÀ DEGLI ANTIPSICOTICI ATIPICI TRA LIMITI NORMATIVI ED ESIGENZE TERAPEUTICHE Medico chirurgo   AULA MORGAGNI, PRESIDIO OSPEDALIERO VIA PIETRO COSMA 1 - CAMPOSAMPIERO (PD) 06/10/2006
    12588 - 255375 PERCORSI TERAPEUTICI IN PSICOSOMATICA Medico chirurgo   VILLA VIVIANI - VIA G. D'ANNUNZIO, 230 07/10/2006
    1637 - 255380 PSICOSI, ATIPIE E RIABILITAZIONE Medico chirurgo   PALAZZO DUCALE 06/10/2006
    5418 - 255425 II INCONTRO. NUOVE COMPETENZE PER LO PSICHIATRA NEL TERZO MILLENNIO. TRATTAMENTO FARMACOLOGICO: ESITI CLINICI, APPROPRIATEZZA, COSTI E RESPONSABILITÀ Medico chirurgo   RENAISSANCE HOTEL MEDITERRANEO - VIA NUOVA PONTE DI TAPPIA, 25 NAPOLI 06/10/2006
    1948 - 255442 XXIV CONVEGNO REGIONALE SIP IL PAZIENTE PSICHIATRICO DIFFICILE TRA COMORBIDITA', MISDIAGNOSI E RESISTENZA Medico chirurgo   AUDITORIUM DI PALAZZO MONTANI ANTALDI FONDAZIONE DELLA CASSA DI RISPARMIO V. PASSERI 72 61100 PESARO 06/10/2006
    7624 - 255451 IL DISTURBO BIPOLARE: DALLA EVIDENZA SCIENTIFICA ALLA PRATICA CLINICA Medico chirurgo   HOTEL CICOLELLA - VIA XXIV MAGGIO 60 - 71100 FOGGIA 07/10/2006
    5418 - 255479 SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE: ASPETTI PSICOFARMACOLOGICI E REALTÀ CLINICHE Medico chirurgo   STARHOTEL DU PARC - VIALE PIACENZA 12/C 43100 PARMA 06/10/2006
    5021 - 255510 COMORBILITA' PSICHIATRICA E DIPENDENZA DA SOSTANZE - NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI Medico chirurgo   MILANO - SALA CONVEGNI ASL 04/10/2006
    5021 - 255552 UPDATES IN MEDICINA DELLE FARMACOTOSSICODIPENDENZE - CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA TERAPIA CON BUPRENORFINA NELLE DIPENDENZE DA OPPIACEI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    5825 - 255557 CONGRESSO: SALUTE E RI-ABILITAZIONE NELL’ARCO DELLA VITA: “LA SOLITA SINDROME DI DOWN È COSÌ SOLITA?” Medico chirurgo   STARHOTEL MICHELANGELO VIALE FRATELLI ROSSELLI, 2 13/10/2006
    807 - 255661 I RAPPORTI TRA I SERVIZI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    7624 - 255688 OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE PER LE SINDROMI DI SPETTRO ANSIOSO DEPRESSIVO Medico chirurgo   AZIENDA OSPEDALIERA S. PAOLO POLO UNIVERSITARIO - VIA ANTONIO DI RUDINI',8 - MILANO 07/10/2006
    7897 - 255728 DEA 2006:LA MEDICINA D’EMERGENZA E IL MALATO PSICHIATRICO Medico chirurgo   SALA CONFERENZE OSP CLIN. SS ANNUNZIATA 07/10/2006
    10584 - 255737 I MOLTEPLICI VOLTI DELLA DEPRESSIONE Medico chirurgo   ALGHERO, HOTEL PUNTA NEGRA 07/10/2006
    7624 - 255744 OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE PER LE SINDROMI DI SPETTRO ANSIOSO DEPRESSIVO Medico chirurgo   PARK HOTEL SAN MICHELE - VIA CARELLA,9 - 74015 MARTINA FRANCA (TA) 14/10/2006
    1884 - 255760 I CAMBIAMENTI DEI BISOGNI E L'EVOLUZIONE DELLA OFFERTA ASSISTENZIALE DEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE Medico chirurgo   MODENA 13/10/2006
    1884 - 255774 TRATTAMENTO DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA' Medico chirurgo   BOLOGNA 11/10/2006
    11252 - 255778 CORSO DI FORMAZIONE ALL'ATTIVITA' PERITALE E DI CONSULENZA IN CAMPO GIUDIZIARIO - 2^ EDIZIONE Medico chirurgo   CATANIA - HOTEL EXCELSIOR 07/10/2006
    10258 - 255836 INCONTRI TRA PSICHE E CUORE Medico chirurgo   SALA COMUNALE - COMUNE DI CARLOFORTE 08/10/2006
    126 - 255946 “LA COMPLESSITA’ NEI DISTURBI D’ANSIA” Medico chirurgo   GRAND HOTEL IMPERIALE,VIA DURINI, MOLTRASIO, COMO 12/10/2006
    6388 - 255963 IL BAMBINO E LE SUE RADICI Medico chirurgo   BASIANO, VIA ROMA, 11 (PROV. MILANO) - PRESSO SALA POLIFUNZIONALE 13/10/2006
    3690 - 255967 AUTISMO: LA VALUTAZIONE ED IL TRATTAMENTO DEI COMPORTAMENTI PROBLEMATICI Medico chirurgo   PALACE HOTEL CTR. FONTE DE NARDIS - S.S. 16 SUD 09/10/2006
    9714 - 255983 SALUTE SESSUALE Medico chirurgo   RIMINI 14/10/2006
    8628 - 255992 CORSO ANNUALE DI FORMAZIONE ALLA PSICOTERAPIA DEGLI ADULTI Medico chirurgo   PIAZZALE COLLENUCCIO, 20- PESARO 13/10/2006
    8628 - 256015 CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE ALLA PSICOTERAPIA DEGLI ADULTI Medico chirurgo   PIAZZALE COLLENUCCIO, 20- PESARO 14/10/2006
    5524 - 256096 LA COMUNITÀ TERAPEUTICA TRA CASA E OSPEDALE:IL TRATTAMENTO RESIDENZIALE DEI DISTURBI DI PERSONALITÀ E DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Medico chirurgo   SANREMO (IM), VILLA NOBEL - C.SO CAVALLOTTI 112 10/10/2006
    438 - 256106 "AMBITI CONDIVISI, LE INTERFACCE DELLA SALUTE MENTALE" Medico chirurgo   RAGUSA 10/10/2006
    7624 - 256116 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSO TORINO INCONTRA - VIA NINO COSTA,8 - 10123 TORINO 10/10/2006
    7624 - 256123 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   CERTOSA DI CANTU' - VIA CASTELLO, 24 - 27045 CASTEGGIO (PV) 10/10/2006
    7624 - 256142 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   HOTEL CASTEL VECCHIO - VIALE PIO XI,23 - CASTEL GANDOLFO (RM) 11/10/2006
    7624 - 256162 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   AZIENDA OSPEDALIERA S. GERARDO - VIA PERGOLESI,33 - 20052 MONZA (MI) 12/10/2006
    5155 - 256515 IL RICONOSCIMENTO DEL DISAGIO PSICHICO NELL’AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE Medico chirurgo   HOTEL DONNA LAURA PALACE LUNGOTEVERE DELLE ARMI 21 ROMA 14/10/2006
    2796 - 256522 DAI DISTURBI D'ANSIA ALLE PSICOSI: CONTINUUM PSICOPATOLOGICO E TERAPEUTICO Medico chirurgo   STRUTTURA ALBERGHIERA CECINA 12/10/2006
    9196 - 256531 CONTINUITÀ TERAPEUTICA: L'IMPORTANZA DELL'INTEGRAZIONE NELLE CURE Medico chirurgo   FIESTA ATHÈNEE PALACE - CAMPOFELICE DI ROCCELLA (PA) 10/10/2006
    2337 - 256656 BUONE PRASSI PER LA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DISABILITÀ Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    5418 - 257075 PAZIENTE E TERAPIE PSICHIATRICHE NEL DISTURBO BIPOLARE E NELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   VIA LAURIN, 4 - HOTEL LAURIN, BOLZANO 12/10/2006
    5362 - 257117 SECONDO SEMINARIO NAZIONALE SU FARMACI E DONNE Medico chirurgo   ROMA, VILLA CELIMONTANA, VIA DELLA NAVICELLA, 12 13/10/2006
    5418 - 257154 NUOVI APPROFONDIMENTI SUL TRATTAMENTO DELLA PSICOSI Medico chirurgo   OSPEDALE SAN MARTINO - LARGO ROSANNA BENZI 13/10/2006
    11252 - 257258 WORKSHOP SU "REMISSIONE, RICORRENZA E CRONICITA' IN PSICHIATRIA" Medico chirurgo   CATANIA - PARCO DEGLI ARAGONESI HOTEL 13/10/2006
    5362 - 257385 FARMACI E DONNE: IL CERVELLO Medico chirurgo   ROMA, VILLA CELIMONTANA, VIA NAVICELLA 12 14/10/2006


     

    Riferimento Titolo Professione Luogo dell'Evento Data Inizio
    2217 - 247648 IPNOSI: CORSO INTENSIVO-PRATICO DI IPNOSITERAPIA-MODULO BASE Medico chirurgo   A.O. OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO 20/10/2006
    114 - 248712 "LA DOPPIA DIAGNOSI NELLA CLINICA DELLE TOSSICODIPENDENZE. SEMINARI DI FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO AGLI STRUMENTI DIAGNOSTICI. L'INTERVISTA STRUTTURATA SECONDO IL DSMIV (SCID 1 E SCID2)" Medico chirurgo   PESCARA VILLA IMMACOLATA 16/10/2006
    807 - 248873 TOSSICODIPENDENZA: ASPETTI LEGALI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    1312 - 249630 DEPRESSIONE E COMORBILITÀ; CONFRONTO TRA VECCHIE E NUOVE POSSIBILITÀ TERAPEUTICHE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    1552 - 249958 LE FAMIGLIE RICOMPOSTE: PRESA IN CARICO E CONSULENZA Medico chirurgo   BOLOGNA, STARHOTEL EXCELSIOR VIALE PIETRAMELLARA 53 28/10/2006
    5043 - 250428 PSICOLOGIA MEDICA, OVVERO LA PSICHIATRIA DI COLLEGAMENTO COME RISORSA NELLA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE Medico chirurgo   ISTITUTO "NINO TRAPANI" VIA MONTE LAURO,27 SIRACUSA 21/10/2006
    7496 - 250513 LA MUSICOTERAPIA NEL DISAGIO PSICHICO Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    4813 - 250543 FUNZIONI DEL SETTING. TEMI DI PSICOANALISI E PSICOTERAPIA Medico chirurgo   ISTITUTO RICCI PER LA FORMAZIONE IN PSICHIATRIA - VIA TICINO 24 - 00198 ROMA 14/10/2006
    807 - 250570 L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI, GLI STRUMENTI DI ORIENTAMENTO E DI PROGRAMMAZIONE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    8075 - 250638 IL RISCHIO DEPRESSIVO NELLA DONNA ED IL SUO TRATTAMENTO Medico chirurgo   HOTEL LA FONTANINA, FRANCAVILLA FONTANA, BRINDISI 14/10/2006
    4275 - 252493 “UMORE E COGNIZIONE IN PSICOPATOLOGIA: RICONOSCERE, VALUTARE E CURARE IL DISTURBO SCHIZOAFFETTIVO E IL DISTURBO BIPOLARE” Medico chirurgo   ROMA- AUDITORIUM SAN DOMENICO 21/10/2006
    12103 - 252495 ANSIA E DEPRESSIONE: UNMET NEEDS Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    4788 - 253045 RICORDO E REALTA': MODERNITA' DI S. FREUD. UN PUNTO DI VISTA ATTUALE Medico chirurgo   TEATRO LITTA - CORSO MAGENTA, 24 - 20123 MILANO 21/10/2006
    4806 - 253123 L'OBIETTIVO DELLA STABILIZZAZIONE NEL DISTURBO BIPOLARE Medico chirurgo   FORO APPIO MANSIO HOTEL 14/10/2006
    7967 - 253164 COME CAMBIA L'OBBLIGO DELLA CURA IN PSICHIATRIA. LA PRESCRIZIONE GIUDIZIARIA DI TRATTAMENTI RIABILITATIVI RESIDENZIALI. ESPERIENZE, RIFLESSIONI, CONFRONTI Medico chirurgo   BERGAMO SALA PIATTI VIA S. SALVATORE, 7 14/10/2006
    871 - 253280 STORIE INDIVIDUALI, MEMORIA COLLETTIVA Medico chirurgo   COMUNITÀ TERAPEUTICA LORUSSO CIPPAROLI- S.S.16 SUD KM 788,600- GIOVINAZZO- BARI 27/10/2006
    11813 - 253528 RITMI FAMILIARI: L'IMPATTO DELLA DISABILITA' SULLE FAMIGLIE Medico chirurgo   CORSO STATI UNITI, 11/H 19/10/2006
    1948 - 254322 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLE PRATICHE TERAPEUTICHE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 254331 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DEI RAPPORTI TRA PSICHIATRIA E MEDICINA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 18/10/2006
    1948 - 254332 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLA RICERCA IN PSICHIATRIA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 20/10/2006
    1948 - 254333 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLA SENESCENZA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 18/10/2006
    1948 - 254334 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI EPIDEMIOLOGICHE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 20/10/2006
    1948 - 254335 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLA RICERCA DEL CONSENSO IN PSICHIATRIA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 254336 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DEI DELITTI E DELLE PENE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 254337 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLE DIAGNOSI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 254339 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DEI MODELLI TEORICI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 254344 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI NELLA PSICHIATRIA CONTEMPORANEA (COMPETENZE, ESPERIENZE, TENDENZE) Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 254345 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLE PRATICHE E DEGLI INTERVENTI RIABILITATIVI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 254346 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DEI MODELLI ORGANIZZATIVI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 18/10/2006
    1948 - 254347 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DEI TRATTAMENTI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 254348 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLE APPARTENENZE E DELLE DIPENDENZE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 254349 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DEI DECORSI E DELLE PROGNOSI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 254350 XLIV CONGRESSO SIP: METAMORFOSI DELLE RELAZIONI UMANE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 15/10/2006
    8735 - 254619 PSICHE E RICERCA 2006 MEDICI E PSICOLOGI Medico chirurgo   BERGAMO CASA DEL GIOVANE VIA GAVAZZENI 28/10/2006
    388 - 254655 LA CONSULENZA AGLI OPERATORI DA PARTE DELL’EQUIPÈ MULTIDISCIPLINARE NELLE SITUAZIONI DI MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    1511 - 254696 LA MALATTIA DI ALZHEIMER E LE DEMENZE - I DISTURBI COMPORTAMENTALI Medico chirurgo   IRCCS S.LUCIA - VIA ARDEATINA 354 - ROMA 20/10/2006
    1637 - 255367 SCUOLA SUPERIORE DI MEDICINA DELLE TOSSICODIPENDENZE - - 2ANNO PARTE 3 Medico chirurgo   PISA, ISC 24/10/2006
    11075 - 255459 L’OTTIMIZZAZIONE NEURO PSICO FISICO RELAZIONALE MEDIANTE CRM TERAPIA: INNOVATIVO TRATTAMENTO MEDICO ALLE PATOLOGIE STRESS CORRELATE Medico chirurgo   BERGEGGI 21/10/2006
    7023 - 255507 LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO. DAGLI STRUMENTI DI RICERCA ALLE IMPLICAZIONI CLINICHE E TERAPEUTICHE Medico chirurgo   FIRENZE - CENTRO SPI - VIA PUCCINOTTI 99 27/10/2006
    7624 - 255744 OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE PER LE SINDROMI DI SPETTRO ANSIOSO DEPRESSIVO Medico chirurgo   PARK HOTEL SAN MICHELE - VIA CARELLA,9 - 74015 MARTINA FRANCA (TA) 14/10/2006
    768 - 255838 PSYCHOSOCIAL ACADEMY - EDUCATION AND TRAINING IN PSYCHO-ONCOLOGY Medico chirurgo   UNIVERSITA' DI FERRARA, VIA SAVONAROLA, 9 16/10/2006
    11032 - 255863 STRATEGIE D’INTERVENTO COMPORTAMENTALE APPLICATE NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    9714 - 255983 SALUTE SESSUALE Medico chirurgo   RIMINI 14/10/2006
    6741 - 256002 DISTURBI D'ANSIA Medico chirurgo   JOLLY HOTEL 27/10/2006
    8628 - 256015 CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE ALLA PSICOTERAPIA DEGLI ADULTI Medico chirurgo   PIAZZALE COLLENUCCIO, 20- PESARO 14/10/2006
    8628 - 256038 CORSO ANNUALE DI FORMAZIONE ALLA PSICOTERAPIA INFANTILE Medico chirurgo   PIAZZALE COLLENUCCIO, 20- PESARO 17/10/2006
    1948 - 256048 XLIV CONGRESSO SIP: SCHIZOPHRENIA SINCE THE FIRST EPISODE: HOW TO PLAN A LONG-TERM TREATMENT Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 256055 XLIV CONGRESSO SIP: MIGLIORARE IL TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE ATTRAVERSO INTERVENTI DI SUPPORTO ALL’ADESIONE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 256062 XLIV CONGRESSO SIP: AMISULPRIDE, UN ATIPICO TRA GLI ATIPICI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 18/10/2006
    1948 - 256063 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: LA DIAGNOSI IN PSICHIATRIA E IN PSICOLOGIA CLINICA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 256067 XLIV CONGRESSO SIP: LE GUARIGIONI IMPERFETTE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 256068 XLIV CONGRESSO SIP: IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA ITALIANA ALLO SVILUPPO CLINICO DI UN NUOVO ANTIPSICOTICO Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 18/10/2006
    1948 - 256070 XLIV CONGRESSO SIP: MEET THE EXPERT-DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA: UNMET TRA LINEE GUIDA E NECESSITÀ REALI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 18/10/2006
    7624 - 256274 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   AUDITORIUM BIBLIOTECA PROVINCIALE "LA MAGNA CAPITANA" - VIALE DI VITTORIO,33 - 71100 FOGGIA 24/10/2006
    7624 - 256319 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   HOTEL VILLA PAMPHILI - VIA DELLA NOCETTA, 105 - ROMA 26/10/2006
    768 - 256402 PSYCHOSOCIAL ACADEMY - EDUCATION AND TRAINING IN PSYCHO-ONCOLOGY Medico chirurgo   UNIVERSITA' DI FERRARA, VIA SAVONAROLA, 9 17/10/2006
    4782 - 256453 L’EVOLUZIONE DELLA TERAPIA ANTIPSICOTICA NEL PAZIENTE SCHIZOFRENICO Medico chirurgo   MILANO 25/10/2006
    3063 - 256460 QUANDO IL GIOCO DIVENTA UN GIOGO. IL GIOCO D'AZZARDO TRA SFIDA E PATOLOGIA. Medico chirurgo   VIA F.TURATI, 9 -VERBANIA 20/10/2006
    5155 - 256515 IL RICONOSCIMENTO DEL DISAGIO PSICHICO NELL’AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE Medico chirurgo   HOTEL DONNA LAURA PALACE LUNGOTEVERE DELLE ARMI 21 ROMA 14/10/2006
    7624 - 256540 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   STAR VILLA TORRENOVA - C. DA PIETRA ROMA, - 98076 TORRENOVA (ME) 25/10/2006
    807 - 256573 NUOVI CONSUMI E TIPOLOGIE: LA CLINICA DELLE TOSSICODIPENDENZE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    2337 - 256656 BUONE PRASSI PER LA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DISABILITÀ Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    1495 - 256712 L'INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI NELLA GESTIONE DELLE PSICOSI Medico chirurgo   IRCCS CENTRO S.GIOVANNI DI DIO FATEBENEFRATELLI VIA PILASTRONI, 4 BRESCIA 25/10/2006
    768 - 256858 8TH WORLD CONGRESS OF PSYCHO-ONCOLOGY - MULTIDISCIPLINARY PSYCHOSOCIAL ONCOLOGY: DIALOGUE AND INTERACTION Medico chirurgo   RUSSOTT HOTEL - VENEZIA S. GIULIANO, VIA ORLANDA,4 18/10/2006
    7624 - 256872 DAI NEUROLETTICI TRADIZIONALI AGLI ANTIPSICOTICI DI ULTIMA GENERAZIONE Medico chirurgo   VILLA ROMANAZZI CARDUCCI - VIA G. CAPRUZZI, 326 - 70124 BARI 27/10/2006
    768 - 256944 8TH WORLD CONGRESS OF PSYCHO-ONCOLOGY - MULTIDISCIPLINARY PSYCHOSOCIAL ONCOLOGY: DIALOGUE AND INTERACTION Medico chirurgo   RUSSOTT HOTEL - VENEZIA S. GIULIANO, VIA ORLANDA, 4 20/10/2006
    768 - 257023 8TH WORLD CONGRESS OF PSYCHO-ONCOLOGY - MULTIDISCIPLINARY PSYCHOSOCIAL ONCOLOGY: DIALOGUE AND INTERACTION Medico chirurgo   RUSSOTT HOTEL - VENEZIA S. GIULIANO, VIA ORLANDA, 4 21/10/2006
    8249 - 257210 DIALOGO SU ASPETTI ORGANIZZATIVI E TERAPEUTICI NELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE Medico chirurgo   CAGLIARI 27/10/2006
    12290 - 257253 XIV WORLD CONGRESS ON PSYCHIATRIC GENETICS- I Medico chirurgo   CAGLIARI 29/10/2006
    1854 - 257294 MIND THE BODY - LE DEPRESSIONE IN NEUROLOGIA Medico chirurgo   TRIESTE 26/10/2006
    5418 - 257371 LA RELAZIONE DI CURA Medico chirurgo   CENTRO MOOD VIALE ALDINI 222/4 40136 BOLOGNA 18/10/2006
    5362 - 257385 FARMACI E DONNE: IL CERVELLO Medico chirurgo   ROMA, VILLA CELIMONTANA, VIA NAVICELLA 12 14/10/2006
    5418 - 257495 GLI ANTIPSICOTICI ATIPICI NELLA PRATICA CLINICA: VECCHIE PROMESSE O NUOVI SCENARI? Medico chirurgo   STARHOTEL MICHELANGELO VIALE F.LLI ROSSETTI 2 50123 FIRENZE 20/10/2006
    2308 - 257756 LA TECNICA WARTEGG NELLA SELEZIONE E L'ORIENTAMENTO Medico chirurgo   ROMA 16/10/2006
    852 - 257791 LA CURA DEI PAZIENTI PSICOTICI AD ALTO RISCHIO DI DISABILITA': PROGRAMMI, METODI E PRESIDI TERAPEUTICI Medico chirurgo   VARENNA (LC) - VILLA MONASTERO - VIALE G. POLVANI, 2 24/10/2006
    2796 - 257969 DISTURBI DELL’UMORE IN ADOLESCENZA Medico chirurgo   VILLA MARIGOLA LERICI 21/10/2006
    1948 - 258021 XLIV CONGRESSO SIP: DISTURBO BIPOLARE. NUOVI SCENARI CLINICI E MOLECOLARI DEL VALPROATO Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 258022 XLIV CONGRESSO SIP: DALLE PSICOSI AI DISTURBI DELL’UMORE: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE DELLE RICADUTE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 258023 XLIV CONGRESSO SIP: LA PERSONALIZZAZIONE DELLA TERAPIA NEI DISTURBI DELL'UMORE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 258024 XLIV CONGRESSO SIP: NUOVE OPZIONI TERAPEUTICHE NEL TRATTAMENTO DEL DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 258025 XLIV CONGRESSO SIP:MEET THE EXPERT-DIMENSIONI PSICOPATOLOGICHE ED OBIETTIVI DEI TRATTAMENTI ANTIPSICOTICI NEI DISTURBI BIPOLARI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 258147 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: IL PROCESSO RIABILITATIVO: DALLO SVILUPPO DELLA MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO ALLA PERFORMANCE DI RUOLO Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 258162 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: LA CONTENZIONE MECCANICA IN PSICHIATRIA: ABOLIZIONE E GARANZIE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    1948 - 258184 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE IN AZIENDA. BURN-OUT, MOBBING E PATOLOGIE DA RISCHI EMERGENTI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    3850 - 258194 ARTI - TERAPIE: APPLICAZIONI IN CONTESTI SOCIOSANITARI ED EDUCATIVI Medico chirurgo   CENTRO GIOVANILE UNIVERSITARIO JONICO 20/10/2006
    1948 - 258201 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: LA GESTIONE PRATICA DEGLI EFFETTI INDESIDERATI DELLE PSICO FARMACOTERAPIE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 16/10/2006
    8503 - 258215 DIABETE OBESITA' E DCA: UN NUOVO SCENARIO ASSISTENZIALE ALLA LUCE DEL PIANO SANITARIO REGIONALE TOSCANO Medico chirurgo   HOTEL FATTORIA LA PRINCIPINA, LOC. PRINCIPINA TERRA - GROSSETO 27/10/2006
    1948 - 258237 XLIV CONGRESSO SIP: NUOVI OUTCOME NELLA TERAPIA DELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 258238 XLIV CONGRESSO SIP: NUOVI PERCORSI TERAPEUTICI NEL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 258240 XLIV CONGRESSO SIP: MEET THE EXPERT-RISPOSTA E REMISSIONE NEL TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE: NUOVE PROSPETTIVE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 258241 XLIV CONGRESSO SIP: ALLE RADICI NEUROBIOLOGICHE DEI DISTURBI DELLA SFERA DEPRESSIVA: IMPLICAZIONI PER LA CURA DEL PAZIENTE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 258242 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: PSICHIATRIA FORENSE E PSICOPATOLOGIA GIURIDICA: NUOVE FRONTIERE METODOLOGICHE E CONOSCITIVE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 19/10/2006
    1948 - 258253 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: MIND SHAPING: CLINICA E TERAPIA DELLE RISORSE MENTALI SOTTOSOGLIA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 258266 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: DIAGNOSI, SVILUPPO CLINICO, PERSONALITA’, TERAPIA E COSTI SOCIALI Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    1948 - 258274 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: ASPETTI PSICOBIOLOGICI E PSICOSOCIALI DEI DISTURBI D’ANSIA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    6255 - 258275 RISCHIO DI AUMENTO PONDERALE NEL PAZIENTE PSICHIARICO IN TERAPIA FARMACOLOGICA Medico chirurgo   SALA VERDE - NOCERA INFERIORE 30/10/2006
    1948 - 258284 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: LA SESSUALITÀ NEI DISTURBI PSICHIATRICI: IL RUOLO E LA RESPONSABILITÀ DELLO PSICHIATRA NELLA GESTIONE DELLA SOFFERENZA SESSUALE Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    2310 - 258308 CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE ALLA MUTUALITÀ ,ALLA FORMAZIONE DI GRUPPI DI AUTOAIUTO, ALLE INIZIATIVE DI FARE ASSIEME NEL CAMPO DELLA SALUTE MENTALE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    5978 - 258463 PATOLOGIE NEUROLOGICHE IN COMORBILITA' CON LA DEPRESSIONE Medico chirurgo   HOTEL LE AGAVI - VIA G. MARCONI 171 - 84017 POSITANO (SA) 20/10/2006
    6360 - 258531 DAL PANICO ALL'AGORAFOBIA, PERCORSO ATTRAVERSO L'ANSIA Medico chirurgo   CAPPELLA DUCALE-PALAZZO FARNESE, PIAZZA CITTADELLA 29, 29100 PIACENZA 20/10/2006
    1948 - 258543 XLIV CONGRESSO SIP-CORSO: IL MODELLO DELL’APPROPRIATEZZA CLINICA ED ECONOMICA Medico chirurgo   PALACONGRESSI D'ABRUZZO - VIALE ALDO MORO 17/10/2006
    5021 - 258616 DIPENDENZE E SERVIZI TRA QUOTIDIANITA' E FUTURO Medico chirurgo   CAPRI - GRAND HOTEL QUISISANA 19/10/2006
    360 - 258624 IL DOLORE E LE CURE PALLIATIVE: DALL'INTEGRAZIONE ALLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI SCIENTIFICHE Medico chirurgo   FIRENZE - CONVITTO DELLA CALZA 27/10/2006
    6360 - 258638 DAL PANICO ALL'AGORAFOBIA: PERCORSO ATTRAVERSO L'ANSIA Medico chirurgo   HOTEL VILLA DUCALE- RIVIERA MARTIRI DELLA LIBERTA', 75 - 30031 DOLO (VE) 28/10/2006
    10045 - 258752 XIII CONGRESSO NAZIONALE SITCC "NUVOLE ED OROLOGI: SCIENZA ROMANTICA E PROVE DI EFFICACIA IN PSICOTERAPIA" - 27 OTTOBRE 2006 Medico chirurgo   NAPOLI - CITTÀ DELLA SCIENZA - VIA COROGLIO 57, 80124 27/10/2006
    1854 - 258806 LA GESTIONE AMBULATORIALE DEL PAZIENTE EMICRANICO Medico chirurgo   MONSUMMANO TERME 28/10/2006
    12246 - 258866 DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI PIU' IMPORTANTI QUADRI PATOLOGICI PSICHIATRICI Medico chirurgo   SALA RIUNIONI STRUTTURA “LA PIEVE” C/O OSPEDALE DI MONTECCHIO MAGGIORE (VI) VIA CA' ROTTE, 9 20/10/2006
    9576 - 258890 LE PATOLOGIE DEMIELINIZZANTI ACUTE IN ETA' EVOLUTIVA Medico chirurgo   ABANO TERME - CENTRO CONGRESSI DELLE VENEZIE, HOTEL ALEXANDER PALACE, ABANO TERME 25/10/2006
    1285 - 258973 I DISTURBI DELL'UMORE : DALLA BIOLGIA ALLA TERAPIA Medico chirurgo   HOTEL HOLIDAY INN VIALE VESPUCCI 15 RIMINI 28/10/2006
    12290 - 259010 XIV WORLD CONGRESS ON PSYCHIATRIC GENETICS - II Medico chirurgo   CAGLIARI 30/10/2006
    5112 - 259020 LA SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO, I DISTURBI SOMATOFORMI E LA DEPRESSIONE: UP-DATE SUI NUOVI APPROCCI FARMACOLOGICI Medico chirurgo   HOTEL LAL LANTERNA - VILLARICCA (NA) 21/10/2006
    9184 - 259038 I NUOVI ORIZZONTI DELLA TERAPIA ANTIDEPRESSIVA: IL SUPERAMENTO DELL'IPOTESI NEUROTRASMETTITORIALE Medico chirurgo   HOTEL SAN ROCCO - VIA GIPPINI, 11 - ORTA SAN GIULIO (NO) 26/10/2006
    4671 - 259092 L’AGITAZIONE PSICOMOTORIA TRA DISAGIO SOCIALE E PATOLOGIA ACUTA Medico chirurgo   ISTITUTO PADRE LUIGI MONTI - VIA S.GIACOMO 5 26/10/2006
    1746 - 259150 PSICO-NEURO-BIOLOGIA E CLINICA DELLO SPETTRO DEI DISTURBI D’ANSIA Medico chirurgo   HOTEL CAPOSUVERO - GIZZERIA 26/10/2006
    10045 - 259341 XIII CONGRESSO NAZIONALE SITCC "NUVOLE ED OROLOGI: SCIENZA ROMANTICA E PROVE DI EFFICACIA IN PSICOTERAPIA" - 28 OTTOBRE 2006 Medico chirurgo   NAPOLI - CITTÀ DELLA SCIENZA - VIA COROGLIO 57, 80124 28/10/2006
    3500 - 259407 SCENE DALLA TOSSICODIPENDENZA Medico chirurgo   BI. BI. SERVICE VIA XX SETTEMBRE, 41 GENOVA 28/10/2006
    4092 - 259416 L’EPILESSIA NELLA PRATICA OSPEDALIERA Medico chirurgo   ACAYA GOLF HOTEL - LOCALITÀ MASSERIA SAN PIETRO 27/10/2006
    6360 - 259517 INTERAZIONI ED INTEGRAZIONI TRA TRATTAMENTI FARMACOLOGICI E NON FARMACOLOGICI DELLE PSICOSI Medico chirurgo   HOTEL CONTINENTAL -VIA PARTENOPE, 38/44 , 80121, NAPOLI 27/10/2006
    4718 - 259560 CORSO INTERDISCIPLINARE DI PET-THERAPY Medico chirurgo   I.N.I. S.R.L. DIVISIONE GROTTAFERRATA - VIA S. ANNA SNC -(RM) 21/10/2006
    9576 - 259578 OSPEDALE E TERRITORIO: SPAZI E MODALITA' DI CURA DEL BAMBINO E DELL'ADOLESCENTE_XXIII CONGRESSO NAZIONALE S.I.N.P.I.A. Medico chirurgo   ABANO TERME, CENTRO CONGRESSI DELLE VENEZIE, HOTEL ALEXANDER PALACE 25/10/2006
    10045 - 259596 XIII CONGRESSO NAZIONALE SITCC "NUVOLE ED OROLOGI: SCIENZA ROMANTICA E PROVE DI EFFICACIA IN PSICOTERAPIA" - 29 OTTOBRE 2006 Medico chirurgo   NAPOLI - CITTÀ DELLA SCIENZA - VIA COROGLIO 57, 80124 29/10/2006
    8063 - 259687 LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE NELL'AMBULATORIO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Medico chirurgo   POLO FORMATIVO AUSL RAVENNA 28/10/2006
    4541 - 259731 “DEPRESSIONE: INQUADRAMENTO, DIAGNOSI E TRATTAMENTI, LO STATO DELL’ARTE” Medico chirurgo   FROSINONE 23/10/2006
    1948 - 260142 LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI RIABILITATIVI IN PSICHIATRIA Medico chirurgo   AULA MAGNA - OSPEDALE S. CORONA - PIETRA LIGURE 24/10/2006
    3439 - 260186 LA RETE DEI SERVIZI RIABILITATIVI: CRITICITÀ E PROSPETTIVE Medico chirurgo   AULA POLO UNIVERSITARIO - BRINDISI 28/10/2006
    6144 - 260257 ATTUALITÀ IN TEMA DI DISTURBI SCHIZOFRENICI: ASPETTI CLINICI, DIAGNOSTICI E DI TRATTAMENTO Medico chirurgo   MILANO 25/10/2006
    12141 - 260409 IL MEDICO DI FAMIGLIA E IL Medico chirurgo   CASERTA 26/10/2006
    4431 - 260461 CLINICA E TEORIA DELLA DEPRESSIONE : SIGNIFICATI E SIGNIFICANTI Medico chirurgo   A.O. SAN GERARDO VIA DONIZETTI ,106 MONZA (MI) 28/10/2006


     

    Riferimento Titolo Professione Luogo dell'Evento Data Inizio
    6940 - 244018 SE NON È VITALITÀ È MALATTIA? LA SINDROME ADHD DAL DSM IV AI BAMBINI REALI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    4534 - 249769 PSICOLOGIA DELL'ADOLESCENZA Medico chirurgo   ROMA - BRAIN HEALTH CENTRE 17/11/2006
    1552 - 249969 L'ODISSEA DEI PADRI Medico chirurgo   BOLOGNA, STARHOTEL EXCELSIOR VIALE PIETRAMELLARA 53 04/11/2006
    2217 - 250079 STRESS-CORPO-EMOZIONI: INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA IPNOSI NELLE APPLICAZIONI IN MEDICINA E IN PSICOLOGIA Medico chirurgo   POLIAMBULATORIO ARIELE - P.ZZA M.TE GRAPPA, 4 - 21100 VARESE 25/11/2006
    807 - 251825 LA DOPPIA DIAGNOSI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    12103 - 252495 ANSIA E DEPRESSIONE: UNMET NEEDS Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    3645 - 253094 PERCORSI EVOLUTIVI A RISCHIO: CONTRIBUTI DI RICERCA Medico chirurgo   CENTRO CONGRESSI DELL'UNIVERSITÀ 24/11/2006
    12141 - 254031 I DISTURBI D'ANSIA IN MEDICINA GENERALE.COMORBIDITÀ E TRATTAMENTO Medico chirurgo   TEANO; SALA CONVEGNI COMUNE DI TEANO (CE) 06/11/2006
    10986 - 254038 III CORSO "EPIDEMIOLOGIA DELLE DEMENZE: PROCESSI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI" Medico chirurgo   ISS - VIALE REGINA ELENA, 299 20/11/2006
    525 - 254362 1^ CONGRESSO NAZIONALE SU SINDROME DI ASPERGER E DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO AD ALTO FUNZIONAMENTO Medico chirurgo   ACCADEMIA DI STORIA DELL'ARTE SANITARIA LGT. IN SASSIA,3 ROMA 24/11/2006
    2148 - 254420 CORSO DI FORMAZIONE IN SESSUOLOGIA CLINICA PER PSICOTERAPEUTI Medico chirurgo   RELAIS SAN ROCCO - CAMPERTOGNO (VC) 24/11/2006
    10202 - 255358 LA MALATTIA DEPRESSIVA Medico chirurgo   ANTICHE TERME DI SARDARA - SARDARA(CA) 11/11/2006
    413 - 255874 SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TEORIA PSICOANALITICA DELLA SIMBOLIZZAZIONE Medico chirurgo   SALA CONVEGNI SEMINARIO VESCOVILE DI SAVONA 04/11/2006
    2337 - 256656 BUONE PRASSI PER LA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DISABILITÀ Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    4782 - 256743 L'EVOLUZIONE DELLA TERAPIA ANTIPSICOTICA NEL PAZIENTE SCHIZOFRENICO CON EPISODIO ACUTO Medico chirurgo   MILANO 07/11/2006
    4782 - 256821 GESTIONE DEL PAZIENTE SCHIZOFRENICO DALL’EPISODIO ACUTO AL MANTENIMENTO NEL LUNGO TERMINE Medico chirurgo   PALERMO 07/11/2006
    7624 - 257239 USO DEGLI ANTIPSICOTICI NELLA TERAPIA A LUNGO TERMINE Medico chirurgo   HOTEL GIO' ARTE E VINI - VIA RUGGERO D'ANDREOTTO, 19 - PERUGIA 06124 10/11/2006
    4782 - 257498 SCHIZOFRENIA. ESORDIO, CONTESTO ED EFFICACIA DEL TRATTAMENTO Medico chirurgo   ROMA 16/11/2006
    1884 - 257896 IL RAZIONALE NEUROBIOLOGICO DEL TRATTAMENTO DEL DISTURBO BIPOLARE Medico chirurgo   RAVENNA - SALA RIUNIONI PUBBLICA ASSISTENZA 29/11/2006
    4275 - 258148 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE DEPRESSO Medico chirurgo   CAPITAL INN - ROMA 18/11/2006
    4782 - 258207 EFFECTIVENESS NEL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   VIAREGGIO 17/11/2006
    7067 - 258255 EMERGENZA ED ACUZIE IN PSICHIATRIA Medico chirurgo   ALBERGO DELL' AGENZIA - ALBA 21/11/2006
    7067 - 258295 DIALOGS TO UNDERSTAND ALZHEIMER - II EDIZIONE Medico chirurgo   HOTEL SERINO-SERINO 17/11/2006
    4782 - 258556 EFFECTIVENESS NEL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA Medico chirurgo   GIZZERIA 23/11/2006
    10284 - 258600 LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIFFICILE - DALLA FASE ACUTA ALLA CRONICITA' Medico chirurgo   BARI- HOTEL VILLA ROMANAZZI CARDUCCI 18/11/2006
    1884 - 258691 LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Medico chirurgo   ISTITUTO DI PSICHIATRIA PAOLO OTTONELLO, BOLOGNA 22/11/2006
    4782 - 258737 DEPRESSIONE E PANICO Medico chirurgo   ROMA 18/11/2006
    5418 - 258750 TRA PSICHIATRIA E LEGALITÀ Medico chirurgo   OSPEDALE BUFALINI AUSL CESENA C/O PALAZZINE VIA BRUNELLI CESENA 14/11/2006
    5021 - 259262 COMORBILITA' PSICHIATRICA E DIPENDENZA DA SOSTANZE - NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI Medico chirurgo   VARESE - SALA CONVEGNI ASL 10/11/2006
    7023 - 259273 CORSO DI AGGIORNAMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEL SERVIZIO TUTELA SALUTE MENTALE Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    5021 - 259282 COMORBILITA' PSICHIATRICA E DIPENDENZA DA SOSTANZE - NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI Medico chirurgo   BERGAMO - SALA CONVEGNI ASL 15/11/2006
    4782 - 259505 GESTIONE DEL PAZIENTE SCHIZOFRENICO DALL'EPISODIO ACUTO AL MANTENIMENTO NEL LUNGO TERMINE Medico chirurgo   ROMA 29/11/2006
    5155 - 259675 LA GESTIONE DEL DISAGIO PSICHICO NELL’AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE Medico chirurgo   HOTEL DONNA LAURA PALACE LUNGOTEVERE DELLE ARMI 21 ROMA 11/11/2006
    2416 - 259681 DEPRESSIONE E COMORBIDITÀ Medico chirurgo   CLINICA PSICHIATRICA. S. CAMILLO (07100), SASSARI 03/11/2006
    1430 - 259807 ASCOLTANDO TRE GENERAZIONI: LEGAMI NARCISISTICI E IDENTIFICAZIONI ALIENANTI Medico chirurgo   GENOVA, SALA PAGANINI-HOTEL BRISTOL- VIA XX SETTEMBRE 35 03/11/2006
    7168 - 259878 5^ CONFERENZA DI NEUROLOGIA Medico chirurgo   CIRCOLO DELLA STAMPA - C.SO VENEZIA, 16 - MILANO 18/11/2006
    1972 - 259896 V CONGRESSO NAZIONALE SIMEU THE SIMEU/ACEP EMERGENCY MEDICINE CONGRESS- IA GIORNATA Medico chirurgo   TORINO_CENTRO CONGRESSI LINGOTTO 09/11/2006
    1972 - 260065 V CONGRESSO NAZIONALE SIMEU/THE SIMEU/ACEP EMERGENCY MEDICINE CONGRESS IIA GIORNATA Medico chirurgo   TORINO_CENTRO CONGRESSI LINGOTTO 10/11/2006
    12684 - 260135 RISK MANAGEMENT IN SANITÀ Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    10298 - 260172 ANSIA SOCIALE E PANICO Medico chirurgo   HOTEL PUPETTO, POSITANO 03/11/2006
    1972 - 260232 V CONGRESSO NAZIONALE SIMEU/THE SIMEU/ACEP EMERGENCY MEDICINE CONGRESS IIIA GIORNATA Medico chirurgo   TORINO-CENTRO CONGERESSI LINGOTTO 11/11/2006
    7890 - 260436 LA PSICOFARMACOTERAPIA OGGI: TRA RIFLESSIONI CRITICHE E NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI Medico chirurgo   TRANI, HOTEL S. PAOLO AL CONVENTO 07/11/2006
    10559 - 260554 COMORBILITÀ, ANSIA E DEPRESSIONE: REALTÀ DELLA PATOLOGIA PSICHIATRICA NELL'AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE Medico chirurgo   CENTRO SPALLANZANI VIA FRATELLI CERVI, 75/B 42100 REGGIO EMILIA 16/11/2006
    2337 - 260675 LA SESSUALITÀ NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA Medico chirurgo   BRESCIA - VIA MICHELANGELO 405 04/11/2006


     

    Riferimento Titolo Professione Luogo dell'Evento Data Inizio
    807 - 251825 LA DOPPIA DIAGNOSI Medico chirurgo   Visualizza elenco edizioni
    2217 - 255036 CORSO DI MEDICINA INTEGRATA CORPO-MENTE-TECNICHE DELL'ENERGIA. I° MODULO. Medico chirurgo   A.O. OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO 01/12/2006
    2568 - 260274 LA FORMAZIONE NELLA RIABILITAZIONE PSICOSOCIALE CHE CAMBIA Medico chirurgo   HOTEL MAJESTY - VIA G. GENTILE, 97/B BARI 01/12/2006


     

     

     

     

    Bergamo, dal 21/10 al 9/12/2006 "DALL' ETICA ALL' ESTETICA: PER UNA PSICOANALISI DEL PIACERE E DELLA SALUTE".
    Rif. Organizzatore   8998 - 249196
    Tpo Ente: Società o associazione professionale
    Denominazione: NUOVO COPERNICO. CENTRO PER LA RICERCA PSICOANALITICA INDIVIDUALE E DI GRUPPO
    Indirizzo e-mail: NUOVO_COPERNICO@YAHOO.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo
       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      donadoni claudio
     
    3356233518
      Indirizzo
      via lapacano 8 bergamo  
      E-mail Telefono Fax
      nuovo_copernico@yahoo.it 3356233518 035575587
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: DALL' ETICA ALL' ESTETICA: PER UNA PSICOANALISI DEL PIACERE E DELLA SALUTE
  • Luogo di svolgimento: BERGAMO, VIA GAVAZZENI 13 "CASA DEL GIOVANE"
  •  
    Italia
    Regione: LOMBARDIA
    Provincia: BERGAMO
    Comune: BERGAMO
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 21/10/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 09/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 12
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 140,00
  • Numero massimo di partecipanti:  80

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 30 Partecipanti - 249196 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 50 Partecipanti - 249196 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 80 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 60 %
    regionale: 30 %
    nazionale: 10 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicoterapia
    Altre discipline:  
    Psicologia
  • Tipologia dell'evento
  •   Corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Serie di relazioni su tema preordinato  
    Numero: 2  Ore:  8  Minuti: 0 Totale:  8:0  (h:mm)
     
    Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto  
    Numero: 2  Ore:  4  Minuti: 0 Totale:  4:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    ACQUISIZIONE DELLE BASI TEORICHE E CLINICHE PER UNA PSICOLOGIA DEL PIACERE E DELLA SALUTE, IN CONTRAPPOSIZIONE AL DOMINIO DEL DOVERE, DELL' ONNIPOTENZA E DEL SENSO DI COLPA. SI PUÒ PASSARE COSÌ DA UNA MODALITÀ SUPEREGOICA, COATTIVA E REPRESSIVA ALL' INTESA SOGGETTO-OGGETTO
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    LA PRESENTAZIONE AI SEMINARI DI ALCUNI CASI CLINICI PERMETTERÀ AI CORSISTI DI POTER OSSERVARE L' EVOLUZIONE DI ALCUNI ASPETTI NODALI DI QUESTA PROBLEMATICA.
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    I GRUPPI DI DISCUSSIONE POMERIDIANI DARANNO MODO AI CONDUTTORI DI EVIDENZIARE L' EMERGENZA, NEL "QUI ED ORA"DELLA RELAZIONE DI GRUPPO , DI ALCUNE DELLE DIFFICOLTÀ INSITE NEL PASSAGIO DA UNA MODALITÀ SUPEREGOICA AD UN' ALTRA BASANTESI SULL' INTESA SOGGETTO-OGGETTO.
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  DONADONI
      Nome:   CLAUDIO
      Qualifica:   PRESIDENTE CENTRO COPERNICO
     
       
    Competenze professionali: MEDICO, PSICOLOGO E PSICOANALISTA. ESPERTO IN SESSUOLOGIA CLINICA. DIRIGENTO PRESSO L' ASL DELLA PROVINCIA DI BERGAMO.
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 50 %
    Rilevanza internazionale: 50 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   BIBLIOGRAFIA E ALCUNE DISPENSE DEI RELATORI. ATTI DEI SEMINARI DISPONIBILI A FINE 2007
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: ESTETICA
    Argomento: ETICA
    Argomento: PSICOANALISI
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Il passaggio da un dominio psicologico fondato sul superio, con il suo corredo di moralismo, di doverismo, di onnipotenza e di senso di colpa, ad un' altro fondato sul riconoscimento profondo dei propri desideri insieme all' intesa con l' altro, è forse trasversale ad ogni trattamento psicoterapico. In questo senso si ritiene che i contenuti dell' evento siano in coerenza con l' obiettivo nazionale più sopra selezionato.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  

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    Monza,  14/10/2006 "L'OSSERVAZIONE E LA DIAGNOSI DEI DISTURBI NELLA PRIMA INFANZIA IN UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA":
    Rif. Organizzatore   10540 - 249158
    Tipo Ente: Altro soggetto privato
    Denominazione: ADIFAMILY PICC.SOC.COOP. A R.L.
    Indirizzo e-mail: ADIFAMILY@ADIFAMILY.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo


     


       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      Forlani Donatella
     
    3477310948
      Indirizzo
      Via Bergamo 15  
      E-mail Telefono Fax
      ADIFAMILY@ADIFAMILY.it 039321236 039321236
       
     
     
  • Titolo dell'evento formativo: L'OSSERVAZIONE E LA DIAGNOSI DEI DISTURBI NELLA PRIMA INFANZIA IN UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA
  • Luogo di svolgimento: ADIFAMILY - VIA BERGAMO 15 - 20052 MONZA
  •  
    Italia
    Regione: LOMBARDIA
    Provincia: MILANO
    Comune: MONZA
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 14/10/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 14/10/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 6
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 120,00
  • Numero massimo di partecipanti:  30

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 30 Partecipanti - 249158 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicologia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicoterapia
    • 30 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 50 %
    regionale: 30 %
    nazionale: 20 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicologia
    Altre discipline:  
    Area interdisciplinare
    Psicoterapia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lezioni magistrali  
    Numero: 1  Ore:  3  Minuti: 0 Totale:  3:0  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 1  Ore:  2  Minuti: 40 Totale:  2:40  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    PSICOTERAPIA E PSICOANALISI INFANTILE CON RIFERIMENTO SPECIFICO ALLA PRIMA INFANZIA
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    DISTURBI SPECIFICI DELLA PRIMA INFANZIA
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    PSICOTERAPIA E TRATTAMENTI DI SOSTEGNO DELLA PRIMA INFANZIA
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  MIGLIOZZI
      Nome:   ANNA CARLA
      Qualifica:   PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: PSICOANALISTA ADERENTE ALLA INTERNATIONAL PSYCOANALITICAL ASSOCIATION - FA PARTE DELL'OSSERVATORIO DEL BAMBINO DELLA SPI
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 70 %
    Rilevanza internazionale: 30 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   CD-ROM CONTENENTE I TEST E ABSTRACT DELLA RELAZIONE
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: BASI E SVILUPPI TEORICI
    Argomento: LA PSICOANALISI NELLA PRIMA INFANZIA
    Argomento: TRATTAZIONE CLINICA
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    L'evento attraverso l'aggiornamento delle ultime teorie e dal confronto con alcuni casi portati dal relatore vuole ampliare le conoscenze e le capacità professionali dei partecipanti
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  

    Alessandria,  dal 28/09 al 12/12/2006 "VALUTAZIONE CLINICA DEL BAMBINO ABUSATO".
    Rif. Organizzatore   10142 - 248914
    Tipo Ente: Scuola di formazione(Scuola, Istituto, Ente o Agenzia)
    Denominazione: GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA
    Indirizzo e-mail: TIAMA@GALDUS.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      D'Angelo Alfredo
     
    Non presente
      Indirizzo
      Centro TIAMA - via Pacini 20 - 20131 MILANO  
      E-mail Telefono Fax
      tiama@galdus.it 0270633381 0270634866
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: VALUTAZIONE CLINICA DEL BAMBINO ABUSATO
  • Luogo di svolgimento: ASL - SALA CHESSA - VIA VENEZIA 6 - 15100 ALESSANDRIA
  •  
    Italia
    Regione: PIEMONTE
    Provincia: ALESSANDRIA
    Comune: ALESSANDRIA
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 28/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 12/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 24
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 0,00
  • Numero massimo di partecipanti:  45

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 30 Partecipanti - 248914 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicologia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicoterapia


      Altre professioni a cui è rivolto l'evento:

    • 15 Partecipanti - 248916 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Neuropsichiatria infantile
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psichiatria
    • 45 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 80 %
    regionale: 20 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicologia
    Altre discipline:  
    Area interdisciplinare
    Psicoterapia
  • Tipologia dell'evento
  •   Corso di aggiornamento
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lezioni magistrali  
    Numero: 6  Ore:  10  Minuti: 30 Totale:  10:30  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 8  Ore:  13  Minuti: 0 Totale:  13:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO E PRASSI CONDIVISE PER L'APPROCCIO PSICOLOGICO E LA PSICODIAGNOSI ALL'INFANZIA TRAUMATIZZATA
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  MALACREA
      Nome:   MARINELLA
      Qualifica:   NEUROPSICHIATRA INFANTILE
     
       
    Competenze professionali: NEUROPSICHIATRA INFANTILE E PSICOTERAPEUTA, AUTRICE DI LIBRI E ARTICOLI NEL CAMPO DELL'ABUSO E DEL MALTRATTAMENTO INFANTILE


     

  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 100 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Sponsor non commerciali 100 % 
      Elenco sponsor:  AZIENDA SANITARIA LOCALE - ALESSANDRIA
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: ABUSO ALL'INFANZIA
    Argomento: MALTRATTAMENTO ALL'INFANZIA
    Argomento: PSICODIAGNOSI
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Il corso ha l'obiettivo di rendere più sistematiche le conoscenze e gli strumenti a disposizione nella psicodiagnosi all'infanzia a fronte della crescente diffusione delle patologie post-traumatiche in età infantile
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  

    Scerne di Pineto  (Teramo), 8-9 settembra 2006 "
  • I DANNI A LUNGO TERMINE DELL'ABUSO. ANORESSIA, BULIMIA ED ALTRI DISTURBI NEI MINORI VITTIMA DI ABUSO".
  •  

    Rif. Organizzatore   7180 - 248773
    Tipo Ente: Fondazione
    Denominazione: FONDAZIONE MARIA REGINA
    Indirizzo e-mail: CENTROSTUDI@IBAMBINI.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      Tavani Diana
     
    3395700023
      Indirizzo
      Centro Studi Sociali - piazza Unicef - 64020 Scerne di Pineto (TE)  
      E-mail Telefono Fax
      centrostudi@ibambini.it 0859463098 0859463199
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: I DANNI A LUNGO TERMINE DELL'ABUSO. ANORESSIA, BULIMIA ED ALTRI DISTURBI NEI MINORI VITTIMA DI ABUSO
  • Luogo di svolgimento: CENTRO STUDI SOCIALI - PIAZZA UNICEF - SCERNE DI PINETO (TE)
  •  
    Italia
    Regione: ABRUZZO
    Provincia: TERAMO
    Comune: PINETO
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 08/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 09/09/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 10
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 50,00
  • Numero massimo di partecipanti:  50

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 50 Partecipanti - 248773 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicologia
      • Disciplina Secondaria: Area interdisciplinare
      • Disciplina Secondaria: Psicoterapia
    • 50 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 10 %
    regionale: 40 %
    nazionale: 50 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicologia
    Altre discipline:  
    Area interdisciplinare
    Psicoterapia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lezioni magistrali  
    Numero: 2  Ore:  4  Minuti: 0 Totale:  4:0  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 1  Ore:  2  Minuti: 0 Totale:  2:0  (h:mm)
     
    Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto  
    Numero: 2  Ore:  4  Minuti: 0 Totale:  4:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    ABUSO SUI MINORI
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    I DANNI CONSEGUENTI ALL'ABUSO SUI MINORI
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    ANORESSIA E BULIMIA
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  VISCI
      Nome:   GIOVANNI
      Qualifica:   MEDICO PEDIATRA
     
       
    Competenze professionali: PRIMARIO DI PEDIATRIA DELL'OSPEDALE "S. SPIRITO" DI PESCARA
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 100 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   DISPENSE FORNITE DAI RELATORI
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: ABUSO SUI MINORI
    Argomento: ANORESSIA E BULIMIA
    Argomento: I DANNI
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 1 - Tutela degli aspetti assistenziali e socio-assistenziali, compresi quelli psicologici, delle fasce deboli
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Il workshop si propone di analizzare le possibili conseguenze dell'abuso sui bambini, allo scopo di accrescere le competenze degli operatori e realizzare in tal modo una maggiore tutela delle vittime, con particolare riferimento ai casi di anoressia e bulimia.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)


  •  

    Pisa,  dal 8/09/2006 al 18/12/2006 "SUPERVISIONE E DISCUSSIONE CLINICA".
    Rif. Organizzatore   6988 - 248305
    Tipo Ente: Altro soggetto privato
    Denominazione: ASSOCIAZIONE PSICOANALISTI DI PISA
    Indirizzo e-mail: PAOLA.MORGANTI9@VIRGILIO.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      MORGANTI PAOLA
     
    3358041334
      Indirizzo
      VIA MACERATA 45 SAN FREDIANO A SETTIMO PISA  
      E-mail Telefono Fax
      paola.morganti9@virgilio.it 050886235 050886247
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: SUPERVISIONE E DISCUSSIONE CLINICA
  • Luogo di svolgimento: PISA VIA A.MANZONI 11
  •  
    Italia
    Regione: TOSCANA
    Provincia: PISA
    Comune: PISA
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 08/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 18/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 19
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 250,00
  • Numero massimo di partecipanti:  20

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 05 Partecipanti - 248305 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 15 Partecipanti - 248305 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 20 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 90 %
    regionale: 10 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicoterapia
    Altre discipline:  
    Psicologia
  • Tipologia dell'evento
  •   Conferenze clinico-patologiche volte alla presentazione e discussione epicritica interdisciplinare di specifici casi clinici
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")  
    Numero: 4  Ore:  9  Minuti: 0 Totale:  9:0  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 4  Ore:  10  Minuti: 0 Totale:  10:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    AGGIORNARE SULLA TEORIA E PRATICA DELLE VARIE MODALITÀ DI INTERVENTO IN PSICOTERAPIA PER UN MIGLIORAMENTO DELLA SALUTE DELL’INDIVIDUO.
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  BICHISECCHI
      Nome:   ROBERTO
      Qualifica:   PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PSICANALISTI PISA
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 100 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   CARTACEO E MULTIMEDIALE
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con prova scritta
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 90 % 
     
    Autofinanziamento 10 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: ANALISI
    Argomento: PSICANALISI
    Argomento: PSICOTERAPIA
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 1 - Miglioramento degli stili di vita per la salute
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Aggiornare sulla teoria e pratica delle varie modalità di intervento in psicoterapia per un miglioramento della salute dell’individuo.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  
  • Genova, dal 14/11 al 25/11/2006 "DALLE RELAZIONI OGGETTUALI ALL'EVOLUZIONE TEORICO-CLINICA ATTUALE".
    Rif. Organizzatore   10045 - 247611
    Tipo Ente: Altro soggetto privato
    Denominazione: P.H.A. PROFESSIONAL HEALTH ACCREDITATION
    Indirizzo e-mail: INFO@PHA-CME.ORG
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      PAOLI LORENZANI ELISABETTA
     
    3498345150
      Indirizzo
      VIA CAIROLI 11/19 - 16124 GENOVA  
      E-mail Telefono Fax
      paolielisabetta@libero.it 3498345150 0102510471
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: DALLE RELAZIONI OGGETTUALI ALL'EVOLUZIONE TEORICO-CLINICA ATTUALE
  • Luogo di svolgimento: GENOVA-VILLA PIAGGIO
  •  
    Italia
    Regione: LIGURIA
    Provincia: GENOVA
    Comune: GENOVA
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 14/10/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 25/11/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 17
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 300,00
  • Numero massimo di partecipanti:  40

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 05 Partecipanti - 247611 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 35 Partecipanti - 247611 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 40 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 70 %
    regionale: 25 %
    nazionale: 5 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicoterapia
    Altre discipline:  
    Psicologia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lezioni magistrali  
    Numero: 8  Ore:  16  Minuti: 30 Totale:  16:30  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    TRANSFERT E CONTROTRANSFERT, RELAZIONI OGGETTUALI INTERNE, PSICOANALISI CLINICA, RELAZIONI FAMILIARI, LEGAME D'ATTACCAMENTO
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  PAOLI LORENZANI
      Nome:   ELISABETTA
      Qualifica:   PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA DI SCUOLA PSICOANALITICA-GENOVA. HA APPROFONDITO LA TEORIA E LA TECNICA PSICOANALITICA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE RELAZIONI FAMILIARI, ALLA GENESI DELLE FUNZIONI GENITORIALI , ALLO SVILUPPO PSICOFISICO E RELZIONALE NELLA PRIMA INFANZIA
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 100 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   ATTI DEL SEMINARIO E BIBLIOGRAFIA
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: PSICOANALISI CLINICA
    Argomento: RELAZIONI FAMILIARI
    Argomento: RELAZIONI OGGETTUALI
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    QUESTO APPROFONDIMENTO PRENDE IN CONSIDERAZIONE LA CONNESSIONE TRA BIOLOGICO, FISIOLOGICO E PSICOLOGICO NELLO SVILUPPO DELL’INDIVIDUO E DELLA FAMIGLIA. LE CATEGORIE DI PENSIERO E DI PRASSI TERAPEUTICA CONSIDERATE SONO: LE PREDISPOSIZIONE INNATE, L’ESPERIENZA AFFETTIVA, I SENTIMENTI REGOLATORI, LA RAPPRESENTAZIONE DEL SÉ, LE RAPPRESENTAZIONI OGGETTUALI, L’INTERDIPENDENZA TRA INDIVIDUO ED AMBIENTE RELAZIONALE. SI INTENDE RENDERE IL SENSO DINAMICO DELL’INTERCONNESSIONE TRA CORPOREO E MENTALE, TRA INDIVIDUO E FAMIGLIA, TRA UNA GENERAZIONE E L’ALTRA. VERRANNO RIPRESE LE CONFIGURAZIONI DI MITO E SEGRETO FAMILIARE. LE ELABORAZIONI TEORICHE SARANNO ILLUSTRATE DAI CASI CLINICI.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  • Milano,  dal 5/09 al 19/12/2006 "
  • SEMINARIO CLINICO/TEORICO DI DISCUSSIONE CASI CLINICI ".
  •  
  • Rif. Organizzatore   538 - 247423
    Tipo Ente: Scuola di formazione(Scuola, Istituto, Ente o Agenzia)
    Denominazione: SCUOLA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
    Indirizzo e-mail: SCUOLAPSICOTERAPIAMILANO@TIN.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      MEDRI GUIDO B.
     
    Non presente
      Indirizzo
      VIA PERGOLESI, 27  
      E-mail Telefono Fax
      scuolapsicoterapiamilano@tin.it 0266712465 0266712465
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: SEMINARIO CLINICO/TEORICO DI DISCUSSIONE CASI CLINICI
  • Luogo di svolgimento: MILANO
  •  
    Italia
    Regione: LOMBARDIA
    Provincia: MILANO
    Comune: MILANO
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 05/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 19/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 36
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 400,00
  • Numero massimo di partecipanti:  15

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 15 Partecipanti - 247423 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicologia
      • Disciplina Secondaria: Psicoterapia
    • 15 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 60 %
    regionale: 38 %
    internazionale: 2 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicologia
    Altre discipline:  
    Psicoterapia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto  
    Numero: 9  Ore:  36  Minuti: 0 Totale:  36:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    PSICOPATOLOGIA
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    GESTIONE DELLA DOMANDA DI AIUTO
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    PSICOETERAPIA PSICOANALITICA
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  MEDRI
      Nome:   GUIDO B.
      Qualifica:   NEUROPISCHIATRA-PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: SPECIALISTA IN MALATTIE NERVOSE MENTALI-PRESIDENTE DELLA SPP-FORMATORE DI PICCOLI GRUPPI
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 90 %
    Rilevanza internazionale: 10 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   LIBRI- STAMPATI - SCRITTI SU CASI CLINICI
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
      Con esame orale
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: FORMAZIONE
    Argomento: INCONSCIO
    Argomento: RELAZIONE
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    RIENTRA IN UN'ATTIVITA' DI FORMAZIONE, SVOLTA SUL PIANO CLINICO E DIRETTAMENTE SEGUITA ATTRAVERSO LA SUPERVISIONE PASSO PASSO DELLA RELAZIONE TERAPEUTICA.SEGUE L'APPROFONDIMENTO TEORICO
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  
  • Bari, 8/07/2006 "QUADRI PSICOPATOLOGICI E SUPERVISIONE".
    Rif. Organizzatore   9034 - 246683
    Tipo Ente: Altro soggetto privato
    Denominazione: PSICHE' - ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE SCIENZE PSICODINAMICHE
    Indirizzo e-mail: STUDIOPG1@TIN.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      FERRANTE KATIA
     
    3471841991
      Indirizzo
      Piazza L. di Savoia n. 41/A - 70121 BARI  
      E-mail Telefono Fax
      studiopg1@tin.it 0805246122 0805247329
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: QUADRI PSICOPATOLOGICI E SUPERVISIONE
  • Luogo di svolgimento: ISTITUTO SACRO COSTATO - CORSO A. DE GASPERI N. 389 - 70125 BARI
  •  
    Italia
    Regione: PUGLIA
    Provincia: BARI
    Comune: BARI
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 08/07/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 08/07/2006
  • L'evento si svolge in più edizioni
  • Elenco Edizioni
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 24
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 150,00
  • Numero massimo di partecipanti:  16

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 05 Partecipanti - 246683 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 11 Partecipanti - 246683 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
      • Disciplina Secondaria: Psicologia
    • 16 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 50 %
    regionale: 50 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicoterapia
    Altre discipline:  
    Psicologia
  • Tipologia dell'evento
  •   Congresso/Simposio/Conferenza/Seminario
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")  
    Numero: 6  Ore:  4  Minuti: 30 Totale:  4:30  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 15  Ore:  19  Minuti: 30 Totale:  19:30  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    CASISTICA CLINICA
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    FORMULAZIONE DI DIAGNOSI E APPROCCIO TERAPEUTICO
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  GIANNAKOULAS
      Nome:   ANDREAS
      Qualifica:   NEUROPSICHIATRA, PSICONALISTA
     
       
    Competenze professionali: MEMBRO FONDATORE E DOCENTE DELLA SCUOLA DI PSICOTERAPIA DEL BAMBINO E DELL'ADOLESCENTE (ASNEA) MEMBRO ONORARIO DELLA S.I.PS.I.A. (SOCIETÀ ITALIANA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 70 %
    Rilevanza internazionale: 30 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   RELAZIONI E CASI CLINICI
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
      Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con esame orale
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: PATOLOGIA RELAZIONE PSICOTERAPIA
    Argomento: PSICOPATOLOGIA
    Argomento: SUPERVISIONE
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 1 - Sistemi di valutazione, verifica e miglioramento degli interventi preventivi diagnostici, clinici e terapeutici e di misurazione dell' efficienza e appropriatezza delle prestazioni nei livelli di assistenza
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    La psicopatologia del paziente può essere compresa e curata con più precisione migliorando le competenze dello psicoterapeuta attraverso l'uso della supervisione
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  

    R oma,  dal 1/09 al 31/12/2006 "VALUTAZIOBE PSICO-CLINICA DEL PAZIENTE SECONDO QUATTRO DIVERSI PARADIGMI TEORICI".
    Rif. Organizzatore   12131 - 245898
    Tipo Ente: Società scientifica
    Denominazione: SOCIETA' ITALIANA DI PSICOLOGIA CLINICA MEDICA
    Indirizzo e-mail: SIPCM@PSICOCLINICA.IT
       
    Attività formativa residenziale per Psicologo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      Petruccioli Lionello
     
    3395947895
      Indirizzo
      largo Giovanni Chiarini 12a  
      E-mail Telefono Fax
      SIPCM@psicoclinica.it 065750437 065750437
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: VALUTAZIOBE PSICO-CLINICA DEL PAZIENTE SECONDO QUATTRO DIVERSI PARADIGMI TEORICI
  • Luogo di svolgimento: ROMA, L.GO GIOVANNI CHIARINI 12 A (SEDE SIPCM)
  •  
    Italia
    Regione: LAZIO
    Provincia: ROMA
    Comune: ROMA
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 01/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 31/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 8
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 40,00
  • Numero massimo di partecipanti:  15

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 08 Partecipanti - 245898 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
    • 07 Partecipanti - 245898 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicoterapia
    • 15 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 90 %
    regionale: 10 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psicoterapia
  • Tipologia dell'evento
  •   Corsi di formazione e/o applicazione in materia di costruzione , disseminazione ed implementazione di percorsi diagnostici terapeutici
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 4  Ore:  8  Minuti: 0 Totale:  8:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    VALUTAZIONE E DIAGNOSI IN TEMA DI DISAGIO MENTALE
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    SAPER USARE DIVERSI STRUMENTI DIAGNOSTICI
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    RELAZIONE TRA TERAPEUTA E PAZIENTE, PER L'IMPLEMENTAZIONE DELLA POTENZA TERAPEUTICA
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  PETRUCCIOLI
      Nome:   LIONELLO
      Qualifica:   MEDICO CHIRURGO
     
       
    Competenze professionali: SPECIALISTA IN PSICOLOGIA CLINICA, PSICOTERAPEUTA, MASTER IN "PSYCHOANALITICAL OBSEVATIONAL STUDIES" (U.I.S.LONDON).
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 100 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   RELAZIONI CLINICHE, SCHEMI DIAGNOSTICI, DISPENSE RIASSUNTIVE
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Schede di valutazione dell'evento firmate dai partecipanti
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: DIAGNOSI
    Argomento: PSICHIATRIA
    Argomento: PSICOTERAPIA
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    L'ntervento sul disagio mentale è portato avanti secondo diverse ottiche epistemologiche, la conoscenza di tali ottiche consente agli operatori di saper inquadrare il caso in modo olistico e di saper indicare la tecnica miglio re sia in accordo con la patologia, sia in accordo con il paziente. Inoltre la conoscenza di diversi approcci teorici consente una migliore collaborazione dialettica tra professionisti di differenze formazione torica, ma tutti tesi alla cura e al miglioramento del paziente.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  

    Milano, dal 12/09 al 5/12/2006 "IL MODELLO DELL'INTEGRAZIONE FUNZIONALE NEL TRATTAMENTO DELLE PSICOPATOLOGIE GRAVI".
    Rif. Organizzatore   1580 - 249103
    Tipo Ente: Scuola di formazione(Scuola, Istituto, Ente o Agenzia)
    Denominazione: ISTITUTO PER LO STUDIO E LA RICERCA SUI DISTURBI PSICHICI
    Indirizzo e-mail: INFO@ISERDIP.IT
       
    Attività formativa residenziale per Medico chirurgo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      SEGRETERIA ISERDIP
     
    Non presente
      Indirizzo
      via Clerici 10 - 20121 Milano  
      E-mail Telefono Fax
      INFO@ISERDIP.IT 0289093326 0289093358
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: IL MODELLO DELL'INTEGRAZIONE FUNZIONALE NEL TRATTAMENTO DELLE PSICOPATOLOGIE GRAVI
  • Luogo di svolgimento: MILANO VIA CLERICI 10
  •  
    Italia
    Regione: LOMBARDIA
    Provincia: MILANO
    Comune: MILANO
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 12/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 05/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 50
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 1500,00
  • Numero massimo di partecipanti:  15

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 15 Partecipanti - 249103 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psichiatria
    • 15 Totale - Totale dei partecipanti: 

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    regionale: 100 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica
  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psichiatria
  • Tipologia dell'evento
  •   Corso di aggiornamento
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")  
    Numero: 16  Ore:  50  Minuti: 0 Totale:  50:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO E SVILUPPO DELLA METODOLOGIA, TECNICHE DI TRATTAMENTO E INTEGRAZIONE FUNZIONALE
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    I BISOGNI SPECIFICI DEL PAZIENTE, L'ALLEANZADI LAVORO
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    IL FOCUS DELL'INTERVENTO E L'EMANCIPAZIONE
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  ZAPPAROLI
      Nome:   GIOVANNI CARLO
      Qualifica:   MEDICO CHIR. PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: LIBERO DOVCENTE INPSICOLOGIA GENERALE, PSICOTERAPEUTA
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 70 %
    Rilevanza internazionale: 30 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   DISPENSE FORNITE DAI DOCENTI
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con questionario
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: BISOGNI SPECIFICI DEL PAZIENTE
    Argomento: INTEGRAZIONE FUNZIONALE
    Argomento: TRATTAMENTO PSICOPATOLOGIE GRAVI
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Formazione finalizzata all'utilizzo ed all'implementazione delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    L'UTILIZZO OTTIMALE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI E DELLE RISORSE DISPONIBILI AL FINE DI RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO CLINICO: MIGLIORARE MEDIANTE L'APPLICAZIONE DEL MODELLO DELL'INTEGRAZIONE FUNZIONALE, ENTRO I LIMITI POSSIBILI, LA QUALITà DI VITA DELL'UTENTE.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  


     

     

    Torino, dal 20/09 al 10/12/2006 "

  • CONDUTTORI DI GRUPPO CON LE TECNICHE PSICODRAMMATICHE
  • Rif. Organizzatore   6767 - 247773
    Tipo Ente: Società scientifica
    Denominazione: SOCIETÀ ITALIANA PSICODRAMMISTI MORENIANI
    Indirizzo e-mail: CSPSICODRAMMA@LIBERO.IT
       
    Attività formativa residenziale per Medico chirurgo

       Dati della segreteria organizzativa:
       
      Cognome Nome Cellulare
      Greco Marco
     
    Non presente
      Indirizzo
      via S. Domenico, 16  
      E-mail Telefono Fax
      marcomariagreco@katamail.com 0114369100 Non presente
       
     
  • Titolo dell'evento formativo: CONDUTTORI DI GRUPPO CON LE TECNICHE PSICODRAMMATICHE
  • Luogo di svolgimento: VIA S. DOMENICO, 16 TORINO
  •  
    Italia
    Regione: PIEMONTE
    Provincia: TORINO
    Comune: TORINO
  • Data di inizio (riferita alla edizione zero):
  • 20/09/2006
  • Data di fine   (riferita alla edizione zero):  
  • 10/12/2006
  • L'evento non si svolge in più edizioni
  •  
  • Durata effettiva dell' attività formativa in ore: 61
  • Quota individuale di partecipazione (in Euro): 600,00
  • Numero massimo di partecipanti:  13

  •  

       Attività formativa residenziale per:
    • 02 Partecipanti - 247773 - Medico Chirurgo
      • Disciplina Principale: Psichiatria
      • Disciplina Secondaria: Neuropsichiatria infantile


      Altre professioni a cui è rivolto l'evento:

    • 03 Partecipanti - 247774 - Psicologo
      • Disciplina Principale: Psicologia
    • 02 Partecipanti - 247775 - Educatore professionale
    • 01 Partecipanti - 247776 - Tecnico educazione e riabilitazione psichiatrica e psicosociale
    • 01 Partecipanti - 247777 - Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva
    • 04 Partecipanti - Altri partecipanti esclusi dall'obbligo dei crediti
    • 13 Totale - Totale dei partecipanti

     
  • Provenienza presumibile dei partecipanti (in percentuale):
  •  
    locale: 50 %
    regionale: 40 %
    nazionale: 10 %
  • Area caratterizzante l'evento
  •  
    Area specialistica

     

  • Discipline alle quali si riferisce in via prevalente l'evento formativo
  •  
    Disciplina principale di riferimento:  
    Psichiatria
    Altre discipline:  
    Neuropsichiatria infantile
  • Tipologia dell'evento
  •   Corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale
  • Metodi di insegnamento (indicato il numero previsto e la durata):
  •  
    Lezioni magistrali  
    Numero: 10  Ore:  29  Minuti: 0 Totale:  29:0  (h:mm)
     
    Dimostrazioni tecniche senza esecuzione diretta da parte dei partecipanti  
    Numero: 2  Ore:  4  Minuti: 0 Totale:  4:0  (h:mm)
     
    Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)  
    Numero: 2  Ore:  4  Minuti: 0 Totale:  4:0  (h:mm)
     
    Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche  
    Numero: 12  Ore:  24  Minuti: 0 Totale:  24:0  (h:mm)
     
  • Obiettivi dell'evento:
  •  
    fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di:
    INTRODUZIONE ALLO PSICODRAMMA ED UTILIZZO DELLE TECNICHE AD ESSO ASSOCIATE PER DIAGNOSI, INTERVENTO E GESTIONE DELLE RELAZIONI A DIVERSI LIVELLI: FAMILIARE, SCOLASTICO, GRUPPALE, TERAPEUTICO.
    fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di:
    GESTIONE DEI GRUPPI, INTESI NELL'ACCEZIONE PIÙ AMPIA DEL SIGNIFICATO
    fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di:
    COMUNICAZIONE, CREATIVITÀ E SPONTANEITÀ.
  • Nome, qualifica e breve curriculum del/dei responsabile/i del programma formativo
  •  
         
     A) Cognome:  BORIA
      Nome:   GIOVANNI
      Qualifica:   PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professionali: DIRETTORE DELLA SCUOLA DI PSICODRAMMA CLASSICO DI MILANO, DOCENTE PRESSO LA SCUOLA DI PSICODRAMMA DI CITTÀ DEL MESSICO, AUTORE DI NUMEROSI TESTI RIGUARDANTI LO PSICODRAMMA CLASSICO. FONDATORE DELLA PRIMA SCUOLA DI PSICODRAMMA CLASSICO MORENIANO IN ITALIA.
         
     B) Cognome:  GRECO
      Nome:   MARCO
      Qualifica:   PSICOLOGO, PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professional: PSICOLOGO, PSICOTERAPEUTA, PSICODRAMMATISTA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICODRAMMATISTI MORENIANI (AIPSIM). DOCENTE PRESSO LA SCUOLA DI PSICODRAMMA CLASSICO DI MILANO.
         
     C) Cognome:  NICOLINI
      Nome:   LETIZIA
      Qualifica:   PSICOLOGA, PSICOTERAPEUTA
     
       
    Competenze professional: LAUREATA IN FILOSOFIA, ASSISTENTE SOCIALE, PSICOLOGA, PSICOTERAPEUTA (ALBO PSICOLOGI LIGURIA N° 409). PSICODRAMMATISTA FORMATASI PRESSO LO STUDIO DI PSICODRAMMA DI MILANO (1986-1990). DIPENDENTE ASL N° 2 SAVONESE REGIONE LIGURIA, OPERANTE PRESSO IL CENTRO DI SALUTE MENTALE.
  • Rilevanza dei docenti/relatori come desumibile dai brevi curricula riportati nel programma dell'evento
  •  
    Rilevanza nazionale: 90 %
    Rilevanza internazionale: 10 %
  • Lingua utilizzata   Italiano
  • Materiale didattico consegnato ai partecipanti
  •   SCHEDE DEI CASI CLINICI
  • Strumenti di verifica della presenza effettiva dei partecipanti alle sessioni
  •   Firma di presenza
  • Strumenti di verifica dell'apprendimento da parte dei partecipanti
  •   Con esame pratico
  • Fonti di finanziamento :
  •  
    Quote di iscrizione (in percentuale) 100 % 
     
  • Argomenti per una puntuale classificazione dell'evento
  •  
    Argomento: FORMAZIONE
    Argomento: GRUPPO
    Argomento: PSICODRAMMA
  • Obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    Gruppo 2 - Formazione finalizzata all'utilizzo ed all'implementazione delle linee guida e dei percorsi diagnostico-terapeutici
  • Descrizione obiettivo formativo di interesse nazionale
  •  
    La metodologia e le tecniche dello Psicodramma Classico proposte dal corso rappresentano un set di strumenti professionali innovativi che permettono alla figura dello psichiatra e del neuropsichiatra infantile di operare nell'ambito clinico e terapeutico fornendo degli strumenti validi per lavorare con gruppi di adulti e di bambini permettendo così un lavoro ampio e completo a livello clinico-terapeutico.
  • File dei curricula docenti e responsabili scientifici/abstract delle relazioni più significative ed eventuali altri elementi utili alla descrizione del programma.  (cliccare per visualizzarlo)
  •  

     

     
    Torino, dal 6.10 al 22.12.2006 "ATTACCAMENTO, STILI RELAZIONALI E TEORIA DELLA MENTE"; Sede: CORSO STATI UNITI, 11/H ; Info: riflessi.psicologia@iol.it ; Fees= euro 400,00.

     

    Corso formativo

     

    Attaccamento, stili relazionali e teoria della mente

     

     

    Premessa

     

    L’intervento formativo è rivolto alle varie professionalità che operano nei contesti clinici e socio-educativi, in particolare: assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri infantili, psichiatri, tecnici dell’educazione e della riabilitazione psichiatrica e psicosociale, educatori.

    Il Corso si propone di introdurre gradualmente il partecipante, attraverso spunti teorici e pratici tratti dal lavoro di J. Bowlby e dei suoi allievi, alla ricerca sul sistema dell’attaccamento e ai suoi riflessi sulla pratica clinica. Il “sistema dell’attaccamento”  è considerato come la prima modalità evolutiva pre-verbale, fondante ogni successiva esperienza affettiva, cognitiva e relazionale. Tale teoria verrà proposta come chiave di lettura per lo studio e la cura delle psicopatologie in età infantile e in età adulta e saranno evidenziate le differenziazioni  e le possibili integrazioni con altri approcci  teorici ad orientamento psicodinamico, cognitivo, sistemico. Nel percorso formativo saranno infine presentati alcuni strumenti diagnostici inerenti la rilevazione degli stili di attaccamento: Separation Anxiety Test, Disegno della Famiglia, Adult Attachment Interview. La teoria dell’attaccamento costituisce una efficace chiave di lettura delle modalità di funzionamento psicologico personale  e si adatta ad applicazioni operative molteplici sia nei contesi clinici (psicoterapia) che in quelli socio-educativi (riabilitazione e prevenzione).

     

    Nel corso formativo sarà posta attenzione all’integrazione delle conoscenze teoriche e delle competenze pratiche, attraverso l’approfondimento di alcuni nodi critici inerenti questa metodologia di lavoro anche tramite l’esposizione di materiale clinico, educativo e sociale, relativo ad interventi realizzati dai docenti del corso.

     

     

    Programma

     

    Il corso formativo è articolato in cinque giornate all’interno delle quali saranno analizzate le tipologie dell’attaccamento nell’infanzia e in termini di risultato delle prime relazioni familiari nell’età adulta; verranno altresì discussi i processi di formazione dei modelli mentali dell’attaccamento dall’infanzia all’età adulta e la loro influenza sia sulla qualità del funzionamento genitoriale, sia negli sviluppi psicopatologici, anche nella prospettiva transgenerazionale.

     

     

    Prima giornata

     

    Lo sviluppo del pensiero di J. Bowlby e le radici culturali della teoria dell’attaccamento. Definizione del legame di attaccamento.

     

    9,30 – 11,00  Introduzione ed esposizione teorica tramite relazione

     

    L’esposizione teorica della prima giornata si focalizzerà sull’approfondimento storico ed epistemologico della teoria dell'attaccamento, sviluppatasi a partire dalla teoria psicoanalitica delle relazioni oggettuali (in particolare dalle idee di Winnicott, Fairbairn e Guntrip), dalle acquisizioni della terapia familiare e dalle scoperte etologiche di K. Lorentz. Verranno esaminate due aree principali:

    a)     il ruolo privilegiato attribuito ai legami emotivi significativi tra gli individui;

    b)     l'influenza di differenti modalità di interazione familiare nel determinare lo sviluppo dell’individuo.

    Si prospetterà come la teoria dell'attaccamento consideri la capacità di instaurare forti legami emotivi con particolari figure significative come una componente di base della natura umana, già presente in nuce nel neonato e che continua attraverso la vita adulta fino alla vecchiaia.

     

    11,15 -12,30 Lavoro a gruppi su un caso

    12,30-13,00  Esposizione dei reports dei gruppi e discussione

     

    14,00-15,00  Presentazione/confronto su casi clinici portati dagli operatori

    15,15 – 16,30 Role playing ed esercitazioni applicative

                           

     
    Seconda giornata

     

    Sistemi Motivazionali e Teoria della mente. Psicopatologia dell’attaccamento.

     

     

    9,30 – 11,00  Introduzione ed esposizione teorica tramite relazione

     

    Verrà affrontato il tema di come, durante lo sviluppo,  il bambino costruisca nella sua mente dei modelli di rappresentazione dell’ambiente e di se stesso come figure agenti all'interno di esso. In seconda analisi si esaminerà come Il modello mentale che rappresenta il caregiver e il suo modo di comportarsi verso il piccolo vengano costruiti durante i primissimi anni di vita sulla base delle concrete esperienze di vita e come, parimenti, il bambino costruisca un modello di sé stesso riguardo sia alle sue capacità fisiche di azione che alle sue capacità sociali di interazione, nonché alle sue capacità di immedesimarsi nei bisogni e nella mente altrui.

    Infine, si analizzerà come questi modelli regolino il modo con cui il bambino si sente nei confronti dei genitori e di se stesso, con cui egli si aspetti che ciascuno di loro lo tratti, e con cui egli si comporterà verso di loro e come, falsi modelli portati avanti nella vita adulta, possano condurre a interazioni di tipo patologico capaci di provocare fraintendimenti, fallimenti e sofferenze.

     

    11,15 -12,30 Lavoro a gruppi su un caso

    12,30-13,00  Esposizione dei reports dei gruppi e discussione

     

    14,00-15,00  Presentazione/confronto su casi clinici portati dagli operatori

    15,15 – 16,30 Role playing ed esercitazioni applicative

     

    Terza giornata

     

    L’attaccamento in età adulta: funzionamento psicologico individuale, legame di coppia, competenze genitoriali.

     

     

    9,30 – 11,00  Introduzione ed esposizione teorica tramite relazione

     

    L’intervento teorico della terza giornata è centrato sull’analisi delle implicanze emotive connesse alle scelte di coppia, nonché alla cura di genitori maltrattanti ed abusanti, in relazione ai loro modelli di attaccamento: l’attenzione sarà quindi posta da una parte sulle tipologie di funzionamento soggettivo di individui esperienzialmente reduci di legami sicuri e insicuri e dall’altra sulle dinamiche interpersonali conseguenti alle problematiche di coppia e di capacità genitoriale di persone con modelli di attaccamento problematici. Poiché il genitore maltrattante e/o con problematiche di accudimento è un soggetto contrassegnato frequentemente da disturbi di personalita di tipo  border-line o dissociativo è fondamentale collegare (in una prospettiva storica e trangenerazionale) la problematicità genitoriale con le personali storie di attaccamento. La presa in carico di questi soggetti comporta la ricostruzione della storia personale di accudimento genitoriale e la ridefinizione sanificante di tali legami (utilizzando l’impotenza, rabbia, confusione e paura di cui tali soggetti sono portatori).

     

    11,15 -12,30 Lavoro a gruppi su un caso

    12,30-13,00  Esposizione dei reports dei gruppi e discussione

     

    14,00-15,00  Presentazione/confronto su casi clinici portati dagli operatori

    15,15 – 16,30 Role playing ed esercitazioni applicative

     

     
    Quarta giornata

     

    Presentazione di strumenti diagnostici finalizzati all’osservazione dei patterns di attaccamento: esercitazioni pratiche in gruppo.

     

    9,30 – 11,00  Introduzione ed esposizione teorica tramite relazione

     

    Nel corso della quarta giornata verranno presentati alcuni strumenti diagnostici utili ad una valutazione relazionale del singolo, della coppia e dei genitori. Si preciserà come tali strumenti richiedano una partecipazione emotiva dell’operatore e come tali strumenti siano stati elaborati da J. Bowlby e dalla sua scuola proprio a partire da situazioni concrete di evidenziare delle tipologie di riferimento diagnostico utili ad impostare sia un lavoro di ricerca, sia un lavoro psicoterapeutico. La giornata sarà pertanto impostata secondo linee esperienziali e operative.

     

    11,15 -12,30 Lavoro a gruppi su un caso

    12,30-13,00  Esposizione dei reports dei gruppi e discussione

     

    14,00-15,00  Presentazione/confronto su casi clinici portati dagli operatori

    15,15 – 16,30 Role playing ed esercitazioni applicative

     


     

    Quinta giornata

     

    L’utilizzo della teoria dell’attaccamento: nei contesti clinici ed educativi.

     

    9,30 – 11,00  Introduzione ed esposizione teorica tramite relazione

     

    Nella quinta giornata la riflessione teorica metterà in luce quanto la teoria dell’attaccamento ci insegni relativamente al legame di cura che si instaura tra l’operatore ed il soggetto portatore di una sofferenza relazionale. Si analizzerà come occorra transitare attraverso la coscienza che qualunque operatore (della sanità, dell’assistenza, della scuola, etc.) divenga, volente o nolente esso stesso caregiver,  poiché il legame di attaccamento si instaura indipendentemente dalla sua scelta, ma come scelta di chi è sottoposte alle sue cure. Si sottolineerà pertanto l’importanza del lavoro personale sulle proprie stesse esperienze di attaccamento, capaci di incidere sulle modalità di rapporto con l’altro che si rivolge all’operatore.

     

    11,15 -12,30 Lavoro a gruppi su un caso

    12,30-13,00  Esposizione dei reports dei gruppi e discussione

     

    14,00-15,00  Presentazione/confronto su casi clinici portati dagli operatori

    15,15 – 17,15 Verifica finale corso

     
     
    Metodologia formativa

     

    Il lavoro formativo è organizzato in momenti di esposizione teorica, presentazione e discussione di casi, elaborazioni di gruppo.

     

    Lo schema tipo della giornata formativa è il seguente:

     

    9,30 – 11,00             Introduzione ed esposizione teorica tramite relazioni

    11,15 -12,30             Lavoro a gruppi su problemi o casi clinici

    12,30-13,00              Esposizione dei report dei gruppi e discussione

     

    14,00-16,30              Presentazione casi clinici in plenaria.

                           

     

    In relazione alle modalità organizzative specifiche di ogni realtà territoriale potranno altresì essere definiti spazi di supervisione diretta o indiretta di situazioni in carico nelle fasi di valutazione e/o trattamento individuale e familiare.

     

    Formatori

     

    Il corso è condotto dai seguenti formatori:

    Paolo Campisi, psichiatra

    Dario Merlino, psicologo

    Enrico Quarello, psicologo

     

     

     

     

     

     
    Pesaro, dal 7.10 al 16.12.2006 "CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE ALLA PSICOTERAPIA INFANTILE"; Sede:  CENTRO DI PSICOTERAPIA, PIAZZALE COLLENUCCIO, 20 ; Info: mariateresafederici@virgilio.it ; Fees= euro 1500,00.

    CENTRO DI FORMAZIONE ALLA PSICOTERAPIA

    4° Corso 2006 - 2007

    CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE

    _   ALLA PSICOTERAPIA INFANTILE___

    da tenersi a Pesaro dal

    7, 28 ottobre 2006

    4, 18 nov. 2006

    2, 16 dic. 2006

    20 gen. 2007

    3, 17 feb. 2007

    3, 17, 31 mar. 2007

    14, 28 apr. 2007

    12 mag. 2007

     

    direttore scientifico: dott. Maria Teresa FEDERICI

     

     

    Palermo, 12-13.10.2006 "LE PATOLOGIE DEL LIMITE E NARCISISMO; Sede: PALERMO, PALAZZO STERI; Organizzazione: SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA- SEZIONE SICILIA; Info:  labadan@hotmail.com  SALVARIA@INWIND.IT  ; Fees= euro 25,00.

    ABSTRACT

     

    1. La depressione tra realtà e narcisismo

    Pier Maria Furlan:

     

    2. La cornice vuota

     

    Guzzo M., La Torre D.

     

    Nella patologia del limite si riscontrano costantemente angosciosi vissuti di “vuoto”.

     

    Green ha definito la patologia del vuoto, la patologia del negativo e l’ha riferita al “complesso della madre morta”, a quel luogo mentale che un giorno fu occupato da un oggetto vivo e vivificante e oggi è vuoto, una tomba priva pure del suo cadavere, perché in realtà l’oggetto non è morto ma ha disinvestito massicciamente il soggetto lasciando come tracce dei “buchi psichici”.

     

    Questo “vuoto psichico” non rimane inerte ma può diventare fonte di attività psichica vicariante, strutturando modalità relazionali e manifestazioni psicopatologiche peculiari all’area del limite.

     

     

    3. Il confine tra ossessione e delirio dal punto di vista micropsicoanalitico

    Luigi Baldari

     

    Mentre, la psicopatologia classica distingue chiaramente tra rappresentazione coatta e delirio sulla base della resistenza opposta ad essa dalla parte sana della personalità, che la riconosce come assurda e morbosa, la ricerca psichiatrica moderna, che utilizza soprattutto un approccio descrittivo, sembra rinunciare a tale antinomia.

    La pratica micropsicoanalitica offre un utile contributo psicodinamico alla descrizione del labile confine che esiste talvolta tra l'idea ossessiva e il delirio. E' il gradiente di narcisismo primario che caratterizza la gravità della sindrome e regola la quantità di delirio e l'incoerenza del sistema percezione - associazione - pensiero.

     

    4. Il disturbo narcisistico nella patologia limite come fallimento dei processi di sublimazione

     

    Salvatore Settineri

     

    L’Autore propone un cammino nella comprensione del narcisismo  patologico attraverso la lettura del fallimento della sublimazione nella doppia accezione di processo e meccanismo di difesa.

    La revisione dei processi sublimatori è stato oggetto di una revisione recente(2005) delle scuole psicodinamiche di lingua francese che, ribadendo la relazione tra processo di sublimazione e rappresentazione dell’oggetto, hanno  posto l’accento sul ruolo svolto dalle tematiche di perdita (E.Sechaud).

    Per quanto la sublimazione sia spesso percepita nell’ambito dell’arte(grande sublimazione) attraverso la quale l’onnipotenza e l’idealizzazione assolvono a funzioni di realtà, esistono dei processi molto più frequenti e quotidiani(piccola sublimazione). Nei processi di piccola sublimazione  gli affetti si trasformano in oggetti  interni e simboli che diventano , pertanto, le chiavi di lettura delle trasformazioni delle emozioni nel mondo esterno. Tutto questo è realmente difficile nella patologia narcisistica e quasi impossibile nello status psicotico che, pertanto, sarà deprivato da quel sentimento di benessere derivante  dal compimento dell’Ideale dell’Io.

    Se la capacità di sublimazione deve essere intesa come una forma forza di trasformazione dell’affetto in rappresentazione( Roussillon), l’importanza dell’implementazione della psicoterapia nei confronti dei processi sublimativi non solo non deve essere sottovalutata ma, può costituire, a limite, un parametro di valutazione dell’efficacia di ogni trattamento orientato in senso psicodinamico.

     

     

    5. Sport estremi:    fra ricerca e negazione del limite.

    Michele Inguglia

     

     

    Si ripercorre lo sviluppo e la diffusione delle tipologie degli sport estremi, esplorandone le spinte motivazionali di ordine sociale, gruppale e individuale.

    Attraverso una differenziazione fra sport estremi a scarso o elevato rischio per la vita, si delineano configurazioni psicologiche e/o psicopatologiche che sottendono tali ‘condotte ludiche’.

     

    6. Riflessioni sul paziente borderline

    P. Ancona     F. La Rosa

     

    Grinker e collaboratori (1968) tentarono di identificare i denominatori comuni nella sindrome borderline che comparivano indipendentemente dal sottotipo, individuando quattro caratteristiche chiave: 1) rabbia come affetto principale o esclusivo, 2) difficoltà nelle relazioni interpersonali, 3) assenza di una consistente identità del Sé, 4) depressione pervasiva.

    Uno dei più significativi contributi di questo studio empirico fu l’osservazione che la sindrome borderline andava chiaramente distinta dalla schizofrenia. Grinker e collaboratori trovarono che questi pazienti, nel tempo, non si deterioravano in una franca schizofrenia. Piuttosto, essi erano stabilmente instabili (Schmideberg, 1959) nel corso della loro malattia. Questa scoperta aiutò a confutare la convinzione di alcuni scettici che i pazienti borderline fossero in realtà schizofrenici.

     

     

    7.  “ L’insostenibile pesantezza del limite in adolescenza”
    Gabriella Russo
     
     
     
    Gli adolescenti dei nostri giorni sono i bambini di ieri cresciuti in un 
    ambiente che trova intrinsecamente difficile fornire limiti.
    Il limite, inteso come barriera normativa, rende impopolare chi lo propone, e la 
    difficoltà del mondo degli adulti è di tollerare i sentimenti negativi 
    che esso suscita.
    Paradossalmente però, l’abbattimento delle barriere invece di creare un clima “democratico”, sembra favorire un serpeggiante malessere.
    L’adolescente, per sua natura insofferente alle restrizioni, stenta più che in passato a trovare il proprio ruolo e la propria identità.
    In mancanza di un contenitore “forte” il contenuto stenta a prendere forma.
    Nell’ambito della patologia ciò si manifesta con un viraggio verso forme che non riguardano più tanto, come in passato, la conflittualità intrapsichica quanto l’assetto narcisistico.

     

    8. Patologie del limite e Dipendenze

    Giorgio Serio

     

    La presenza di comorbidità per disturbo di personalità è un dato ormai ampiamente confermato – a livello epidemiologico – nella costellazione dei pazienti che afferiscono ai Servizi preposti al trattamento dei disturbi da uso di sostanze. Dalla seconda metà degli anni Ottanta in poi  moltissimi lavori replicabili attestano come i disturbi di Asse II siano co-presenti – nelle condizioni cliniche caratterizzate da dipendenza per le più diverse sostanze – in quote percentuali che oscillano tra il 50 e il 100% dei casi e con una quota altrettanto significativa di comorbidità multipla anche per i disturbi di Asse I (soprattutto disturbi dell’umore nei soggetti che utilizzano oppiacei e cocaina).

    L’uso di sostanze è considerato così intrinseco a disturbi borderline di personalità che tra i criteri del DSM IV, ad esempio, non sono stati esclusi i comportamenti conseguenti all’assunzione di droghe perché “restringere la diagnosi a soggetti senza significativo uso di sostanze  avrebbe prodotto una loro definizione inutilmente e irrealisticamente ristretta”. 

    Patologie del limite e dipendenze stanno in una relazione reciproca che si apre a diverse letture cliniche a volte anche sovrapposte. Il presente lavoro esplorerà queste possibili  intersezioni.

     

    9. L’assenza impensabile: riflessioni sugli stati limite

    Dott. Fabio Di Pietra

     

    L’eccessivo bisogno di rassicurazione, comprensione affetto e sostegno ingenera nei pazienti con funzionamento borderline reazioni apparentemente paradossali qualora disatteso, determinando manifestazioni di rabbia e di distruttività incontrollata. Il lavoro proposto contiene una riflessione sugli stati limite, con una sottolineatura relativa al limite corporeo, ovvero centrando l’attenzione sulle frequenti manifestazioni cliniche sottese da modalità che rimandano alla primitiva indifferenziazione somatopsichica (tagliuzzamenti, poliabusi,  disturbi del comportamento alimentare, sessualità incontrollata, surgical addiction, etc.), descrivendo la relazione tra tali manifestazioni e la correlata fissazione ai bisogni narcisistici interni e ad una modalità di rapporto anaclitico rassicurante. Una breve presentazione clinica illustrerà alcuni degli aspetti citati.

     

     

    10. Alterazioni del “limite” nel narcisismo

     

    Maurizio Guarneri

     

     

    La constatazione che tra corpo e psiche, come anche all’interno dell’apparato psichico, non vi sia una scissione netta induce a pensare il “limite” come una frontiera mobile e fluttuante, che è tale sia nella normalità che nella patologia. Tuttavia, la funzione strutturante di individuazione-definizione assolta dal limite può distorcersi in modo patologico in quelle condizioni esistenziali contraddistinte dal “non avere un limite”. Nelle strutture narcisistiche, si riscontra spesso il rifiuto di collocarsi da una parte o dall’altra del limite-frontiera, la non accettazione del transito continuo e reversibile tra le coppie di opposti, il tentativo di eludere la definizione a favore della confusione, di privilegiare la scissione piuttosto che l’integrazione e la coesione: l’Io nei casi-limite appare, infatti, composto da nuclei isolati, come un arcipelago nel quale nessuna isola è in comunicazione con le altre. Ne risultano un’assenza di unità e un insieme contraddittorio di relazioni che forniscono l’immagine di un Io privo di coerenza e coesione.

     

    11. IL LIMITE COME CONFINE TRA MONDO INTERNO E MONDO ESTERNO

     

    Gaetano Pitti

     

     

    Per quanto Freud non abbia esplicitamente assunto la nozione di limite quale oggetto della propria riflessione teorica o della propria indagine clinica, essa appare più volte – seppure indirettamente – al centro della sua attenzione.

    I limiti, i confini, le frontiere sono infatti zone d’elaborazione psichica, sono le aree-limite dell’apparato psichico: quella tra inconscio e conscio-preconscio, la cui creazione è il sogno; e quella intermedia tra il dentro e il fuori, corrispondente all’area del gioco, dell’illusione, dell’arte, a tutto ciò che Winnicott ha descritto come spazio potenziale o area transizionale. Nel funzionamento della mente il “limite” svolge una funzione fondamentale in quanto “luogo” di trasformazione di energia e di simbolizzazione. D’altronde, una delle funzioni fondamentali dell’apparato psichico è quella di tendere verso la separazione, al fine di permettere l’individuazione, scopo che sarà raggiunto solo quando alla funzione disgiuntiva si assocerà una funzione di congiungimento, il cui obiettivo è quello di ristabilire, per quanto sia possibile, una comunicazione tra elementi scissi, attraverso una coesistenza contraddistinta da una conflittualità minima

     

    12. Figure del narcisismo

    Rosita Lo Baido, Laura Nastri

     

     

    Il narcisismo è un equilibrio omeostatico sul quale si costituisce l’identità e può essere consolidato con gli atti creativi che accompagnano la vita o eventualmente appoggiarsi su oggetti che fanno da protesi valorizzando il sé; in questo caso generando il presupposto per il determinarsi delle condizioni di dipendenza. Il narcisimo, quindi, è una dimensione che va posta in un continuum dalle forme più utili e necessarie per lo sviluppo alle manifestazioni più o meno stabilmente strutturate di psicopatologia. E in questo senso è importante distinguere con Green (1983) tra narcisismo  di morte quando il soggetto diviene incapace di provare sentimenti autentici e cerca di compensare il pervasivo senso di vuoto con il continuo agire e/o con il bisogno insaziabile di cose e un narcisismo fisiologico di vita quando, attraverso le relazioni con il mondo e con gli oggetti, il soggetto struttura una base di solida autostima, un sentimento di contituità del sé e delle frontiere tra l’Io e il non Io.

    Esiste, in effetti, una versione meno nota del mito di Narciso, nella quale Narciso sconvolto per la morte della sua amatissima gemella, trova conforto, salvandosi, nella sua immagine.

     

     

    Matera, dal 7.10 al 2.12.2006 "SALUTE MENTALE DELL'INFANZIA E ADOLESCIENZA ; Sede: ASL 4, VIA MONTESCAGLIOSO S.N.C; Info: presam@virgilio.it G.DUCCI@TIN.IT ; Fees= euro 50,00.

    RELATORI:

    Gianluigi Di Cesare

     

    psichiatra, presta servizio presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL Roma E dal 1.4.1989. Ha svolto la funzione di assistente psichiatra e poi di aiuto corresponsabile in Psichiatria presso il Servizio di Diagnosi e cura dell’Ospedale S.Spirito, prima, e presso il Centro di Salute Mentale di Piazza Adriana, poi. Nel periodo compreso tra il 1.7.1995 e il 31.3.1996 ha svolto le funzioni di responsabile del sopra menzionato Centro di Salute Mentale. Dal 1.5.1998 è responsabile del Centro Diurno di via Monte Santo. Dal 31.12.1998 ad oggi ha svolto le funzioni di vice Responsabile del Modulo della Circoscrizione 17. Attualmente è coordinatore dei Centri Diurni del DSM Roma E.

     

    Giuseppe Ducci

     

    psichiatra, psicoterapeuta, è nato a Roma nel 1958 e dal 1982 lavora nei servizi territoriali di salute mentale. Ha diretto il Centro Diurno Riabilitativo Borromeo, curando programmi di iniziativa europea per la riabilitazione psicosociale degli schizofrenici; dirige dal 1997 il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del DSM della ASL Roma E (Ospedale S. Filippo Neri, Roma) e coordina il programma di accreditamento professionale dei SPDC del Lazio. E’ docente di Psichiatria d’Urgenza presso la 2° Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università La Sapienza di Roma.

     

     

    Maria Irene Sarti

     

    Nata a roma nel 1947, Dirigente II livello, Dal 2003 Direttore Unità Operativa Complessa Tutela Salute mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva ASL Roma B; Docente a contratto Università Roma 3, Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Superiore, per l’Area di Neuropsichiatria Infantile e Neuropsicologia; Direttore Corsi Annuali di Formazione Integrata sul tema degli Abusi ai Minori nell’ambito del progetto cittadino “Pierino e il Lupo”; Componente del Comitato Scientifico ed Organizzativo di numerosi Congressi Nazionali ed Internazionali. Membro della Commissione Regionale sull’Abuso e Maltrattamento ai Minori, istituita dall’Assessorato alla Salvaguardia e Cura della Salute della Regione Lazio per realizzazione e  pubblicazione delle “Linee guida per la prevenzione e cura di violenze e abusi sui minori” .

     

    Roberto Militerni

     

    nato a Napoli il 6 Gennaio 1948 si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia il 21-7-1972, nel 1976 ha conseguito la Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, nel 1978 quella in Pediatria. E’ Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università di Napoli; è Presidente del Corso di Laurea per Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso la suddetta Università; è Primario del Servizio di Neuropsichiatria Infantile della Seconda Università di Napoli con sede presso l’Azienda Ospedaliera “San Sebastiano” di Caserta; è membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA); è Presidente della Società Italiana per la Ricerca e la Formazione sull’Autismo (SIRFA). E' autore di circa 200 pubblicazioni su argomenti vari di Neurologia e Psichiatria dell'età evolutiva, di Neuropsicologia e Psicologia dello Sviluppo.

     

    Francesco Nardocci

     

    Specializzato nel 1974 in Clinica delle Malattie Nervose e Mentali, Specializzato nel 1978 in  Neuropsichiatria infantile sempre presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena. Ha svolto fino al 2001 funzioni di Primario di Npi presso l’Usl di Modena e di Rimini. Dal Settembre 2001 Responsabile del “Progetto autismo e handicap mentale di grande dipendenza” per l’Azienda USL di Rimini e  Consulente per un programma di ricerca epidemiologica in psicopatologia adolescenziale. Dal Novembre 2001 al Settembre 2003, Consulente per l’Azienda USL di Pistoia per un progetto di riordino delle funzioni di Neuropsichiatria Infantile Dal Novembre 2004 è stato eletto Presidente della Società Italiana di NeuroPsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Dal Novembre 2004 è divenuto Direttore Editoriale del “Giornale di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva”. 

     

     

    Renato Cerbo

     

    nato a Campobasso il 31 luglio 1956,           Iscritto all’Albo dell’Ordine dei Medici della provincia  di Teramo dal 11/5/’82, Riconoscimento dell’attività psicoterapeutica dal 8/1/’92, Specialista in Pediatria e Neuropsichiatria Infantile, Dirigente Medico dell’Unità Operativa Ospedaliera di Neuropsichiatria Infantile della ASL-Università de L’Aquila, Componente della Consulta pei i minori della Regione Abruzzo, Docente di Neuropsichiatria infantile presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi de L’Aquila, Ha pubblicato numerosi articoli su tematiche di psichiatria infantile ed in particolare sull’autismo infantile ed è coautore dei testi  “Linee guida di psichiatria dello sviluppo” De Lellis- Cerbo Ed. Verduci 1999 e “Un bisogno vitale. L’importanza del rapporto alimentare nello sviluppo del bambino” Bertolini, Caccia, Cerbo, Houzel, Maiello, Pinheiro Quagliata, Rhode, Stein. Ed. Astrolabio 2002.

     Giovanna Todini

     

    1974–1985 Coadiutore Servizio Neuropsichiatria Infantile Terni, 1985–1996 Responsabile Settore di neuropsichiatria infantile presso l’Unità Sanitaria Locale RM3, 1996 – ad oggi Direttore Unità Operativa Complessa Neuropsichiatria Infantile presso l’ Unità Sanitaria Locale RMB, 1977 – ad oggi, svolge attività di formazione nei corsi quadriennali  di training in Psicoterapia Familiare, E’ stata membro del Comitato Scientifico ed Organizzativo di numerosi Congressi Italiani ed Internazionali, E’ stata relatrice in numerosi Congressi Nazionali ed Internazionali nell’ambito Pediatrico, della Neuropsichiatria Infantile, della Psicologia dello Sviluppo e della Psicoterapia Familiare.

     Maria Stella D’andrea

     

    Laurea in Medicina e Chirurgia, diploma di specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni, diploma di specializzazione in “Criminologia Clinica” con indirizzo “ Medico - psicologico e psichiatrico forense”, dal Maggio 1993  a tutto il 1999 Titolare di Attività di Ricerca e Didattica sulle Problematiche dell’abuso ai minori presso il Servizio di Psichiatria e Psicoterapia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, AA 1996/97 a tutt’oggi Docente del MASTER per Operatori di Contrasto alla Violenza alle Donne e ai Bambini, In data 7/12/2000 nominata rappresentante della Regione Emilia Romagna nella Commissione di studio costituita dal Ministero della Sanità sugli “Aspetti sanitari dell’immigrazione”.

     Graziella Vizziello

     

    Laureata in Medicina e Chirurgia il 19.7.63 a Milano, Specializzata in Malattie Nervose e Mentali, Analisi didattica e training nella  Società di Psicoanalisi Svizzera , riconosciuti dalla Società italiana presso la quale segue dal 1971  supervisioni ed seminari, Iscritta all'Elenco degli Psicoterapeuti dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Professore ordinario di psicopatologia dello sviluppo dell’Università di Padova,  Dal 2002  responsabile clinico del Servizio Apad e del Servizio genitorialità e sviluppo.

     

    Firenze, 7.10.2006 "PERCORSI TERAPEUTICI IN PSICOSOMATICA"; Sede:  VILLA VIVIANI - VIA G. D'ANNUNZIO, 230; Info: info@hevento.com  LM.VANNI_COMMERCIALE@HEVENTO.COM ; Fees = euro 40,00.

    PERCORSI TERAPEUTICI IN PSICOSOMATICA – FIRENZE VILLA VIVIANI 7 OTTOBRE 2006

     

    Ore  9,00  Apertura dei lavori 

    Saluto  agli intervenuti

     

    Moderatore  Mario G. SARTI – Coordinatore Sez.Toscana S.I.M.P.

     

    Ore  09,30 Antonio PANTI: Il medico di famiglia e l’approccio psicosomatico.

     

     ,,    10,00   Mario REDA: terapia cognitivo-costruttivista per i problemi psicosomatici

                 

                               ,,    10,45   Coffee break

     

      ,,    11,00  Massimo BIONDI: Depressione e somatizzazione: il ruolo delle  terapie farmacologiche.

     

    Nuove prospettive.

     

      ,,    11,45 Simona ARGENTIERI: l’Ipocondria, una subdola patologia fra mente e corpo

     

       ,,   12,30  Discussione

     

      ,,    12,45  Presentazione workshop

     

      ,,    13,00  Pausa pranzo

     

      ,,    14,30  In contemporanea avranno luogo nelle sale adiacenti una serie di workshop esperienziali:

     

    1)  Tecniche centrate sul corpo (R. FIGINI SIMONCINI, P. MARTELLUCCI,)

    2)  Gruppo Balint ( A. MINERVINO)

    3)  Bioenergetica (G. BRIANI)

    4)  Gestalt  analitica (P.P. ROSSI, S. CRISPINO, R. SPENNATO)

    5) Presentazione di casi clinici (A. COSSIDENTE, A. SUMAN, L. FEI)

                                  

    Ore  16,30 tavola Rotonda: Psicosomatica e qualità della vita

     

    Moderatore: Massimo ROSSELLI

     

    Carlo FARAVELLI, Giovanni GUERRA, Gavino MACIOCCO,  Alfredo ZUPPIROLI, Lucia CALIGIANI

     

      ,,  17,45 Discussione

      ,,  18,15 Valutazione ECM

      ,,  18,30 Chiusura dei lavori

                       

    RAZIONALE SCIENTIFICO

     

    La medicina psicosomatica moderna, nata verso la metà del ‘900 con basi teoriche fondate principalmente sulla psicoanalisi e su considerazioni circa i meccanismi etiopatogenetici delle malattie inerenti tale approccio interpretativo (ruolo delle emozioni e dei conflitti intrapsichici nella formazione dei sintomi somatici), si è nel tempo molto diversificata rispetto ai suoi esordi. Oggi si ritiene che le malattie in generale siano eterogenee e multideterminate e in tal senso si ammette l'esistenza di fattori, oltre che biologici, anche psicosociali responsabili dell'esordio, del decorso, dell'evoluzione e infine delle conseguenze di alcune malattie organiche che possono quindi avere un  determinismo molto diverso da individuo ad individuo.
    Dal punto di vista epistemologico e coerentemente con il metodo scientifico, l’approccio biopsicosociale ( G. Engel 1960) è una teoria esplicativa che  si basa su una prassi clinica empirica e come tale necessita di essere sottoposta continuamente ad un filtro di validazione/falsificazione. Nonostante numerosi inquadramenti epidemiologici dimostrino univocamente che una percentuale molto elevata di pazienti afferenti alla medicina di base e specialistica abbia problematiche a genesi psicosomatica e che questa condizione preveda un costo socio-sanitario enorme nel nostro Paese, contrariamente a quanto avviene in altre realtà  non si è registrato un interesse forte per questi temi. La psicosomatica è rimasta tendenzialmente relegata ad un campo iperspecialistico, potremmo dire quasi “esoterico”, il che risulta con evidenza dalla sua posizione di marginalità  nell’ambito della formazione universitaria e post-universitaria. Anche nella formazione permanente degli operatori di Centri ospedalieri o territoriali non sono diffuse procedure didattiche specifiche che predispongano  indagini e terapie per pazienti somatici nei quali la componente psicosociale sia tenuta in considerazione come fattore eziopatogenetico determinante.

    Uno degli obbiettivi principali della Medicina Psicosomatica è quindi di essere inserita nella pratica clinica della medicina generale. Per realizzare tutto questo è  necessario che la Medicina Psicosomatica emerga dal ristretto ambito di una sottospecialità della psichiatria per diventare una consueta modalità diagnostica e terapeutica propria di ogni ambito medico.

    Parlare di “Percorsi terapeutici in Psicosomatica” significa ripercorrere i vari ambiti in cui questo approccio è andato nel corso degli anni sviluppandosi storicamente per fare il punto sullo stato attuale della disciplina. Il Comitato Scientifico si pone l’obbiettivo di far emergere dal confronto fra i contributi portati da studiosi di grande valore, sia nella ricerca che nella pratica clinica, una serie di considerazioni e di dati che possano costituire non un punto di arrivo ma piuttosto un punto di partenza verso una prospettiva di unitarietà mente-corpo che possa ricevere un ampliamento articolato e multidisciplinare nel corso del prossimo Congresso Nazionale della Società di Medicina Psicosomatica di cui il Convegno rappresenta l’anticipazione

     

     

     

     

    Roma, 7-8.10.2006 "DEL LIMITE E DEL SACRO"; Organizzazione: UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE; Sede: FORESTERIA DELLE MONACHE CAMALDOLESI - VIA CLIVIO DEI PUBLICII; Info: dolly.apruzzese@alice.it DSEFM@RM.UNICATT.IT ; Fees= euro 80.

    Convegno “Del Limite e del Sacro”

     

    abstract

     

     

     

    Dott. Sebastiano Bongiorno.

     

    L’intervento –che avrà una durata fra i 20 e i 25 minuti- verrà sul concetto di “Limite” nella Filosofia del Diritto e nelle Istituzioni Giuridiche proponendo un’estensione del termine in altri orizzonti semantici, a partir da quelle possibili relazioni fra Diritto Positivo e Secolarizzazione che offrono uno spazio comune di riflessione al giurista o al filosofo.

    Nel prendere atto del progressivo mondanizzarsi della religiosità, o meglio del “sacro”, si tenterà di proporre al simposio un punto di vista, forse post-moderno, circa l’attuale dibattito intorno ai temi del relativismo e al significato non privo di qualche ambiguità di fondo di un approccio laico o laicista del tema del dibattito, appunto quel concetto di “limite” che può intendersi come barriera insuperabile ma anche come confine, line di separazione/congiunzione.

     

    Giovanni Salonia

     

    “Il dialogo degli dei: ossia della sacralità della relazione”

    Partiamo da una celebre affermazione di Heidegger che fa sintesi dei cambiamenti epistemologici del nostro tempo: “siamo troppo maturi per credere negli dei”.  L’uomo post moderno capovolge il racconto della genesi: è lui che butta fuori dal giardino della terra gli dei. Vuole chiudere definitivamente il capitolo di dio, la cui morte era stata già solennemente annunziata. Senza dei, diventiamo tutti dei. Ma gli dei hanno un limite: non riescono a convivere. Come fa un dio a dare spazio ad un altro dio? La caduta degli dei (e  la fine delle meta-narrazioni di Lyotard) ha reso gli uomini tragicamente incapaci di senso e di consenso, di identità e di relazioni. . A tal punto che lo stesso filosofo invocava un dio “per salvarci?”.  Gli uomini hanno bisogno di essere salvati nella oikos e nella polis, nell’ingegneria genetica e nell’energia nucleare, nella mancanza di pane e di legami. Quale dio potrà garantire un futuro per i nostri figli?  Quale dio potrà insegnarci la responsabilità per il mondo che viene(Jonas)?  Heidegger è pessimista a riguardo perché continua l’affermazione con cui abbiamo iniziato dicendo: Siamo poco maturi per credere in un dio.  Scultorea questa definizione del nostro tempo: transizione dagli dei ad un dio.   Ma quale dio? Quale volto – direbbe Levinas - ha questo dio? Quale esodo ci chiede? Di fronte al  divino non dobbiamo avere fretta: il card. Newman ci ricorda che alla Luce gentile e benefica bisogna chiedere di scorgere solo il passo successivo.  Ed è il discepolo di Heidegger, Gadamer, ha indicarci il prossimo passo  (verso la nostra maturità e verso la fede in un dio):l’ultimo dio – egli afferma – è il dialogo inter-religioso.  Se gli uomini siamo diventati dei ( o identifichiamo con i nostri dei) dobbiamo salvarci proprio apprendendo il nuovo nome del divino: relazione. E della sacralità della relazione  il dialogo  (tra gli umani e tra gli dei) è lo strumento umile e indispensabile.

     

    Giovanni Salonia

    Co-direttore Scuola Post-Universitaria  di Specializzazione in  Psicoterapia della Gestalt (H.C.C.)

    Docente Psicologia Sociale (Lumsa Palermo); Pontificia Università Antonianum (Roma) – Facoltà Teologica (Palermo)

    Co- direttore master II Livello in Psicopatologia, in Mediazione Familiare, in Psico-oncologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.


     

    Paola Argentino Trapani

     

    Il limite del “potere curativo”  e la sacralità del “prendersi cura”.

     

    L’autrice intreccia intorno alla figura mitologica dell’Antigone di Sofocle, una rete di osservazioni cliniche che, pur riconoscendo i progressi scientifici delle neuroscienze, delinea il limite del potere curativo, valorizzando la sacralità del “prendersi cura” dell’altro, persino là dove la sofferenza inevitabilmente conduce a morte.

    Introduce il concetto originale di “palingenesi terapeutica” che dà dignità al dolore nella sua funzione etica relazionale. Invita i medici a non “ammalarsi” di medicina, ed in particolare gli psichiatri di psicofarmacologia e neurobiologia.

    Pone all’estremo l’esempio relazionale di Antigone e Creonte, per rimanere sempre vicini ai pazienti nell’ascolto e nella custodia della vita fino alla fine ed anche oltre … nell’elaborazione del lutto dei familiari

     

     

    di Giovanni Gozzetti

     

    LIMITE E SACRO IN PSICOPATOLOGIA FENOMENOLOGICA

     

    E’ un tema al limite, un limite non controverso nella psicopatologia fenomenologica comprensiva, posso dire interno alla dottrina, anche se spesso non evidenziato. Esso si fa evidente quando un messaggio delirante assume l’inconfondibile caratteristica della rivelazione.  Si può vederlo chiaramente in Kurt Schmeider, che a proposito della percezione delirante: “Si parla con Jaspers e Gruhle di percezione delirante quando ad una percezione viene attribuito, senza un motivo comprensibile conforme alla ragione (razionale) o al sentimento (emozionale), un significato abnorme, generalmente nel senso dell'autoriferimento. Questo significato è di tipo particolare: quasi sempre è inteso come qualcosa di importante, di profondo, di penetrante, in certo qual modo di personale, come un avvertimento, un messaggio, un'ambasciata proveniente da un altro mondo. E' come se dalla percezione parlasse una realtà più elevata".  Per Schneider si tratta di un vero e proprio oracolo cognitivo -una rivelazione-, che si connette ad una percezione precisa ed intatta attraverso un significato aggiunto, senza un motivo comprensibile (ohne Anlass).

    Se uno dei concetti chiave della psicopatologia viene così descritto, è chiaro che la nostra conoscenza tocca e resta al limite. Fede e religione non sono vissuti umani psicopatologici, come un apprezzamento superficiale e polemico potrebbe avanzare. La religiosità, un concetto più propriamente fenomenologico, è un attributo antropologico che permea la storia dell’umano. La vediamo in ogni forma di sepoltura a qualsiasi epoca o popolo appartenga. Essa come tutto l’umano è soggetta alle distorsioni, alle dilatazioni e al delirio. Non è delirio, ma materia in cui questo si accanisce. La megalomania diviene un innalzarsi fino all’Olimpo, una torre di Babele  o quella individuata da Ibsen nel suo Costruttore. L’elemento di innalzamento senza armonia bene espresso nel vocabolo tedesco Verstiegen. L’ideale esaltato diun noto libro di L. Binswanger.

     

     


     

    Corrado Pontalti

     

    Il lavoro dello psicoterapeuta si colloca sul confine di ciò che è perturbante in una data cultura in una data epoca storica. Ha quindi a che fare con gli eventi dl mentale che non sono pensabili entro codici di senso già dati. Il suo è quindi un compito tutto fondato sull’esplorazione di eventi di cui non può sapere il senso a-priori. Il grave errore metodologico che può inquinare questa professione, in sé al confine del Sacro, è fondarsi su saperi precostituiti entro i quali si cerca di ridurre il perturbante stesso. Tale rischio è oggi molto alto con perdita netta di efficacia terapeutica.


     

     

    Mulato prof. Renzo

     

    “SUL LIMINARE.”

     

    La scienza del tempo presente è costretta ad una riflessione profonda circa la potenza dei mezzi a disposizione e la capacità di dominare gli effetti che essi inducano, sia nelle esistenze umane che nella natura. Si impongono interrogativi che investono i campi della farmacologia e della biomedicina ed il rapporto tra tradizione ed innovazione nella cura.

    Si propone il ripristino  del valore positivo del limite, assegnando al principio etico di responsabilità un ruolo preminente sia nell’agire umano che nel conoscere.

    Si affronta quindi la relazione inscindibile che esiste tra limite e sacro, esaminando quali siano i significati accettati e quelli riposti del sacro nel tempo presente.

    Infine si esplorano le aporie del sacro in vista di un possibile orizzonte comune, nell’ambito di un nuovo umanesimo.

     

     

     

    Dr. Raffaele Dionigi

     

    L’INEFFABILE, LIMITE, VIOLENZA DELL’INTERPRETARE E SACRALITA’ DELLA MENTE

     

    L’intervento, partendo dal vertice della psicoanalisi e di ciò che avviene nella singolarità dell’incontro analitico, vuole porre alcuni interrogativi che aiutino a comprendere l’esperienza stessa.

    Quando i nostri interventi superano il limite?

    Quando ci si pone fuori dalla misura?

    Quando questo sconfinamento, questa dis-misura, colonizzando la mente dell’altro viola il suo “spazio sacro”, lo spazio in cui sono contenute le parole indicibili, ineffabili del soggetto?

    Allora: tutto può essere detto? Tutto è dicibile? E chi è il soggetto? Chi può dire?

    O c’ è anche nella psicoanalisi “ un occhio di troppo”, la pretesa di un sapere, un arroganza che chiede una diminuzione dello sguardo, un abbassamento del tono, un silenzio come ascolto, una attenzione allo scarto, alla parola poetica che dà visibilità alle cose non pretendendo di catturarle, di metterle a nudo , di renderle completamente trasparenti.

    Un’attenuazione della luce come apertura d’orizzonte nel quale la rinuncia ad una visione onnipotente ed omnicomprensiva assume il limite come apertura, come assunzione della propria corporeità, del proprio confine come condizione del proprio dirsi e del proprio nominarsi.

    Il lutto che tale situazione comporta realizza, nell’accettazione della differenza l’uscita dall’ in-differenza aprendo alla comunicazione e al dialogo.

    E’ in questa apertura che si realizza una autentica “democrazia della mente e degli affetti” che rinuncia ad una visione ciecamente polifemica di sé che imponendosi tirannicamente, sostituisce alla sacralità l’idolatria.

     


     

     

    ROMA

    7 e 8 ottobre 2006

    Foresteria delle Monache Camaldolesi

    Via Clivio dei Publicci

     

    CONVEGNO

    DEL LIMITE E DEL SACRO

     

    Sabato 7 ottobre

     

     I^ SEZIONE

          PSICOANALISI E PSICHIATRIA A CONFRONTO SUI DESTINI DELLA CURA, FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

     

    Ore  9.15   PRESENTAZIONE DEI LAVORI

                        Introduce il Professor Pietro Bria

                        Musica: maestro Antonio Veneroso

      

    Ore  9.30  DIALOGO IPPOCRATICO

                         Recitazione: Omero Antonutti, Andrea Giordana, Alfonso Veneroso

     

    Ore 10.00   RELAZIONE  di Giovanni Gozzetti: “Limite e sacro in psicopatologia

                       fenomenologica”

    Ore 10.30   RELAZIONE  di  Corrado Pontalti: “Psicoanalisi e psichiatria a

                       confronto sui destini della cura, fra tradizione e innovazione”

     

    Ore  11.00  COFFEE BREAK

     

    Ore  11.15  RELAZIONE  di Raffaele Dionigi: “L’ineffabile, limite, violenza

                       Dell’interpretare e sacralità della mente”

    Ore  11.45   RELAZIONE di Renzo Mulato: “Sul liminare”

     

    Ore  12.30   DIBATTITO con la presenza di: Pietro Bria, Giovanni Gozzetti,

                         Corrado Pontalti, Raffaele Dionigi e Renzo Mulato.

     

    Ore  13.30  PAUSA PRANZO

     


     

     

    II^ SEZIONE

           PSICOLOGIA, PSCHIATRIA, PSICOANALISI E CLINICA

     

    Ore  15.30  RELAZIONE INTRODUTTIVA di Giuseppe Maffei 

    Ore  16.00   RELAZIONE di Paola Argentino: “L’esser-ci al confine di contatto tra

                        creatività e limite”

    Ore 16.30  SEMINARI DI PSICHIATRIA E PSICOANALISI

    Conduttori dei Gruppi: Raffaele Dionigi, Corrado Pontalti e Giuseppe

    Maffei

     

    Ore  17.00  DISCUSSIONE COLLETTIVA

     

    Ore  18.30  CONCLUSIONE

     

    Ore  21.00  SIMPOSIO serale  

     

    Domenica 8 ottobre

     

     III^ SEZIONE

    LE SCIENZE UMANE SI INTERROGANO: SCIENZIATI, TEOLOGI, FILOSOFI, GIURISTI,PSICOANALISTI, DISCUTONO DELLA NECESSITA’ DEL LIMITE E DEL SENSO DEL SACRO NEL TEMPO PRESENTE

     

    Ore  9.30     INTRODUZIONE DEI LAVORI

                       Pietro Bria, Roberto Calindro

     

    Ore 10.00    LETTURA DI TESTI E MUSICA : Dallo Sciamanesimo, Dai Salmi

     

    Ore 10.30     INTRUDUZIONE di  Renzo Mulato

    Ore 11.00    Sebastiano Bongiorno: “Il concetto di <<limite>> nella filosofia del

    diritto e nelle istituzioni giuridiche”

    Ore 11.30    Giovanni Salonia: “Il dialogo degli dei: ossia della sacralità della    

                        relazione”

     

    Ore 12.00   DISCUSSIONE, con la presenza di Raffaele Dionigi, Francesca Ferragine, Giuseppe  Maffei, Flavio Nosé, Enrico Levis, Corrado Pontalti.

     

    Ore 13.00    CONCLUSIONE

     

    Ore 13.15    QUESTIONARIO DI VERIFICA

     

     

    Firenze, dal 21.09 al 16.12.2006 "RILEGGERE I CLASSICI/PSICOANALISI E ..."; Sede: CENTRO PSICOANALITICO DI FIRENZE (VIA PUCCINOTTI 99); Info: info@quidcom.com ; Fees= n.d.

    Seminari SPI

    Sede 1) Centro Psicoanalitico di Firenze (Via Puccinotti 99) - Firenze

    Sede 2) Centro Psicoanalitico di Bologna (Via Cesare Battisti 24) – Bologna

    Sede 3) Accademia La Colombaria (Via S. Egidio) Firenze

     

     

    PROGRAMMA SCIENTIFICO

     

    Firenze, Giovedì 21 settembre:

    20,30    APERTURA dell’ANNO SCIENTIFICO

    21,00    Arrigo Bigi, Psicoanalisi e fede

    discute: Stefania Dicasi

    23,30    CONCLUSIONI

     

    Firenze,Giovedì 5 ottobre:

    21,00    gruppi clinico e consultazione

    22,30    dibattito aperto con il pubblico

                S. Calamandrei

    23,30    conclusioni

     

    Firenze,Giovedì 12 ottobre:

    21,00    Cristiano Rocchi

    Le origini della teoria relazionale nel contributo di Ferenczi; riflettendo su mutualità, asimmetria e simmetria nel lavoro clinico.

    23,30    CONCLUSIONI

     

    Bologna, Sabato 21 ottobre

    09.30    Intercentri al Centro Psicoanalitico di Bologna

    10,00    Controtransfert e dintorni

    Mario Rossi Monti, Paula Heimann

    discute Paola Golinelli

    13,00    conclusioni

     

    Firenze, Giovedì 2 novembre

    21,00    gruppi clinico e consultazione

                S. Nicasi

    22,30    dibattito aperto con il pubblico

    23,30    conclusioni

     

    Firenze, Giovedì 23 novembre

    21,00    Francesco Carnaroli

    Su alcune difficoltà dello sviluppo psicosessuale femminile.

    Osservazioni clinico-teoriche.

    22,30    dibattito aperto con il pubblico

    23,30    conclusioni

     

    Firenze, Sabato 25 novembre

    10,00    Emma Piccioli

    “Violenza o dialogo?”

    11,30    pausa

    11,45    dibattito aperto con l’esperto

    13,00    conclusione

     

    Firenze, Giovedì 7 dicembre

    21,00    gruppi clinico e consultazione

                S. Nicasi

    22,30    dibattito aperto con il pubblico

    23,30    conclusioni

     

    Firenze, Sabato 16 dicembre

    10,00    Domenico Chianese

    “Un lungo sogno”

    11,30    pausa

    11,45    dibattito aperto con l’esperto

    12,30    conclusione

    13,00    test di valutazione ai fini ecm

     

    INFORMAZIONI GENERALI

    Sedi  del Corso di Aggiornamento:

    Sede 1) Centro Psicoanalitico di Firenze (Via Puccinotti 99) - Firenze

    Sede 2) Centro Psicoanalitico di Bologna (Via Cesare Battisti 24) – Bologna

    Sede 3) Accademia La Colombaria (Via S. Egidio) Firenze

    Iscrizione al Corso di Aggiornamento

    L’iscrizione al corso è gratuita.

    E’ necessario inviare alla Segreteria Organizzativa l’allegata “Scheda di Iscrizione” debitamente compilata entro e non oltre il 30 agosto 2006.

    Segreteria Organizzativa

    QUID Communications srl

    Via G.C. Vanini, 5-50129 Firenze tel.: 0554633701 fax: 0554633698 info@quidcom.com

    Educazione continua in medicina - ECM

    Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per  un numero massimo di 60 medici individuati fra 40 medici psichiatri e neuropsichiatri  e 20 psicologi. Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario di verifica dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il 100% di presenza al corso.

    Attestato di Frequenza

    L’attestato con i crediti formativi verrà recapitato direttamente al partecipante dopo la verifica del questionario di valutazione dell’apprendimento.

    Variazioni

    La Segreteria Scientifica e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

    OBBIETTIVO DELL’EVENTO:

    Far acquisire conoscenze teoriche ed aggiornamenti in tema di TRANSFERT. CAMBIAMENTI NELLA TEORIA E NELLA PRATICA CLINICA. 2. FUNZIONI DEL MATERIALE CLINICO IN PSICOANALISI. 3. PSICOANALISI

    PAROLE CHIAVE: 1) pratica clinica 2) psicoanalisi 3) transfert

    TIPOLOGIA DELL’EVENTO: Seminari

    MODULO ELENCO OBBIETTIVI: Obbiettivo N° 21

     

    SCHEDA DI ISCRIZIONE

    da inviarsi alla Segreteria Organizzativa entro il 30 agosto 2006.

    L’ammissione deve essere confermata da parte della Segreteria Organizzativa via e-mail;

    (COMPILARE IN STAMPATELLO)

    Cognome_______________________________Nome____________________________________

     

    Nato a_________________________________il________________________________________

     

    Codice fiscale personale___________________________________________________________

     

    Professione______________________________________________________________________

     

    Disciplina_______________________________________________________________________

     

    Ente____________________________________________________________________________

     

    Indirizzo Ente/Studio Privato_______________________________________________________

     

    CAP_________________________Città______________________________________________

     

    Telefono____________________________________Fax_________________________________

     

    Numero di cellulare_______________________________________________________________

     

    e-mail__________________________________________________________________________

     

    Esprimo il consenso al trattamento dei miei dati per le finalità consentite dalla legge n. 675/96

     

     

    data______________________________________firma________________________________________________

     

     

     

    Il Programma  è costruito intorno a due moduli:

     

    1.  Rileggere i classici

    2.  Psicoanalisi e…

    Rileggere i classici: classico è un testo che non invecchia e che nella sua lunga vita si è nutrito di tutte le letture e le interpretazioni delle quali è stato fatto oggetto; è un testo che ha sempre in serbo qualcosa di nuovo per il lettore; classico è un testo nel quale si affonda senza mai toccare il fondo;  è un testo che ci legge mentre noi lo leggiamo.

    Quali sono i testi classici di Freud? Quali autori, accanto e dopo Freud, consideriamo “classici della psicoanalisi”? Di quali vorreste proporre o ascoltare una lettura? Mentre nelle discipline umanistiche ogni  testo e ogni autore aspira a diventare un classico, a non invecchiare, a contenere soluzioni che restino vere nel tempo, nelle discipline scientifiche ogni testo e ogni ricercatore ambisce ad essere superato il più rapidamente possibile dal progresso della conoscenza. Mentre un poeta del terzo millennio legge ancora Omero, un filosofo Platone, uno psicoanalista Freud, un fisico o un chimico possono invece tranquillamente ignorare, per la risoluzione dei problemi di loro competenza, gli scritti di Galileo o di Lavoisier. Quale è  il nostro rapporto con i maestri del passato? E quali riflessioni induce il rapporto della psicoanalisi con i classici rispetto al suo statuto epistemologico? Quali autori si studiano ancora negli istituti di training?

    2. Psicoanalisi e…si fonda sull’idea che quella “e” sia di importanza cruciale per uscire dalla crisi: un ponte che colleghi la psicoanalisi al resto del mondo. Dunque: psicoanalisi e società, e istituzioni; e scuola; e arte; e cinema; e psichiatria; e medicina; e.

     

    Legenda

    Modulo 1, Rileggere i classici:

    Cristiano Rocchi, Le origini della teoria relazionale nel contributo di Ferenczi.

    Mario Rossi Monti, Paula Heimann: controtransfert e dintorni.

    Modulo 2 Psicoanalisi e…

    Psicoanalisi e Fede:

    Arrigo Bigi, Psicoanalisi e Fede

    Psicoanalisi e Sessualità femminile:

    Francesco Carnaroli, Su alcune difficoltà dello sviluppo psicosessuale femminile.

    Psicoanalisi e Istituzioni:

    Gruppo di studio: Le patologie gravi.

    Nel Centro Psicoanalitico di Firenze sono attivi tre gruppi di ricerca e di studio che si riuniscono con cadenza mensile:

    Gruppo Clinico

    Gruppo Patologie Gravi

    Gruppo della Consultazione Psicoanalitica

     

     

    Milano, dal 12.10 al 15.12.2006 "TEORIE DELLO SVILUPPO E CLINICA DELLE PATOLOGIE GRAVI"; Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 - 20122 MILANO; Info: cmp.spi@fastwebnet.it ; Fees= euro 310,00.

    Teorie dello sviluppo e clinica delle patologie gravi (CMP, 2006-2)

     

     

    PROGRAMMA E ABSTRACT:

     

    DATA:  12 ottobre 2006 (1)
    Titolo: Il pedofilo e il suo mondo interno - Considerazioni teoriche e cliniche sull'analisi di un paziente

    Ore: 21.00-23.30
    Tipo:
    B - Serie di relazioni su tema preordinato
    Docenti
    : Franco De Masi


    Abstract:
    Per quanto l'analista possa essere capace di comprendere e di ascoltare empaticamente il paziente, il mondo della pedofilia gli appare, specialmente all'inizio del trattamento, incomprensibile e sconsolatamente lontano.

    Questo lavoro descrive la terapia analitica di un paziente pedofilo, la cui organizzazione patologica è sostenuta da un nucleo  delirante  in cui un oggetto (un bambino o un adolescente)  idealizzato e venerato come un idolo, prende il posto dei genitori, promettendo un piacere sessualizzato.

    L'evoluzione positiva di questo caso indurrebbe a pensare che, se trattate analiticamente, alcune forme di pedofilia possono essere passibili di cambiamento.

     


    ***


    DATA:
    20 ottobre 2006 (2)
    Titolo: Le Vertigini (parte teorica)

     

    Ore: 21.00-23.30
    Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

    Docenti: Danielle Quinodoz

     

    Abstract: Cosa sono le vertigini, ma soprattutto quale è il loro significato quando si presentano in assenza di un substrato organico? Le vertigini sono in grado di dare adito a vissuti molto diversi tra loro, anche contrastanti: tra “angoscia e piacere” come afferma in modo eloquente la Relatrice. Il seminario si rivolge agli “addetti ai lavori” ed offre alcune chiavi interpretative del sintomo che hanno in comune il fatto che nella persona portatrice d’esso vi è l’incapacità di conciliare diverse istanze, legate, da una parte, all’onnipotenza infantile che nega la dipendenza, dall’altra connesse al fatto che si deve fare i conti con essa. Da qui l’ambivalenza tra amore e odio che si manifesta in varie declinazioni. Si tratta di un’esperienza che accomuna la quasi totalità delle persone almeno una volta nella vita. E’ un’esperienza di caduta psichica e un sentimento di vuoto che si manifesta a partire dalla capacità di differenziarsi dall’oggetto.


    ***

    DATA: 21 ottobre 2006 (3)
    Titolo: Le Vertigini (parte clinica)

     

    Ore: 9.30-12.30

    Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
    Docenti: Danielle Quinodoz

    Abstract:  La relatrice effettuerà la supervisione di un caso clinico sul tema “Le vertigini”.

     

    ***

     

    DATA: 26 ottobre 2006 (4)
    Titolo: A colloquio. Voci, parole, linguaggi dell’incontro clinico

     

    Ore: 21.00-22.30
    Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
    Docenti: Pietro Rizzi


    Abstract
    : Verranno trattate le tematiche del colloquio clinico, piuttosto trascurate in passato dal pensiero psicoanalitico, in un’ottica pluridisciplinare, pur mantenendo la psicoanalisi come modello di riferimento. Infatti, il colloquio clinico appare sempre di più come strumento di confronto tra diversi paradigmi (quello fenomenologico, descrittivo e interpretativo) che per diversi motivi richiedono quanto meno di essere posti a confronto. Inoltre, il colloquio si presta a far convergere analisi di tipo qualitativo e quantitativo, senza per questo perdere la sua specificità quale momento privilegiato dell’incontro clinico. Alcuni temi cruciali per la riflessione psicoanalitica (il transfert, l’uso del linguaggio, i fattori narcisistici della relazione) possono essere ritrovati in forma particolarmente evidente proprio al momento  del colloquio, per il  carattere relativamente circoscritto e culturalmente più determinato della sua fenomenologia.

     

    Ore: 22.30-23.30

    Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

    Discussant: Paola Capozzi

     

    Abstract: Dibattito intorno agli argomenti trattati nella relazione precedente

     

     

    ***

     

    DATA:  10 novembre 2006 (5)
    Titolo: L’oggetto buono e la teoria kleiniana

     

    Ore: 21.00-23.30
    Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
    Docenti: Gigliola Fornari

     

    Abstract: Il termine oggetto è un termine tecnico, usato originariamente in psicoanalisi per designare l'oggetto di un impulso istintuale. La nozione di oggetto proviene direttamente dalle prime teorie scientifiche di Freud. In esse, l'oggetto aveva scarse caratteristiche individuali, era qualcosa su cui si  caricavano gli impulsi energetici. Nella teoria kleiniana, invece, l'oggetto è una componente della rappresentazione mentale di un istinto. Il lattante vive in un mondo di cattive e buone relazioni oggettuali, a seconda delle sensazioni corporee che sono al centro della sua attenzione in quel momento. L'oggetto possiede la caratteristica di essere motivato a provocare le sensazioni corporee, oltre a determinare un lento accumulo di dati sensoriali provenienti dal contatto della pelle e da altri recettori di distanza.

    Negli stati mentali più primitivi l'oggetto con cui l'individuo si confronta possiede qualità  incontaminate, o totalmente buone o totalmente cattive.

    Questo genere di oggetto è scisso, il che comporta una scissione dello stato dell'Io e dei suoi sentimenti.

     

     

    ***

     

    DATA:  24 novembre 2006 (6)
    Titolo: Relazioni perverse. La violenza psicologica nella coppia

     

    Ore: 21.00-22.30
    Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
    Docenti: Sandra Filippini

     

    Abstract: Saranno messi a fuoco in modo particolare alcuni aspetti della personalità dell’uomo che maltratta la sua compagna, della dinamica della relazione di abuso e del percorso di ‘diventare vittima’. Sarà delimitato il campo affrontando il problema del maltrattamento psicologico soltanto (non di quello fisico): un tipo di maltrattamento spesso non riconosciuto come tale nonostante le sue pesanti conseguenze. Saranno forniti alcuni brevi esempi clinici.

     

    Ore: 22.30-23.30

    Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

    Discussant: Franco De Masi

    Abstract: Dibattito intorno agli argomenti trattati nella relazione precedente

     

    ***

     

    DATA:  1 dicembre 2006 (7)
    Titolo:
    Il centro dell’uomo. Psicoanalisi e preistoria

     

    Ore: 21.00-23.30
    Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
    Docenti: Magde Vigneri

     

    Abstract: Lo studio della Preistoria e la Psicoanalisi nascono pressoché nello stesso periodo agli albori di quel XX secolo che metterà così fortemente in scacco il concetto di “umanità” e di “umanesimo”, non a caso in concomitanza dello scadere dell’egemonia del positivismo e del realismo “ingenuo”; ambedue segnano la necessità di una griglia di lettura che filtri i destini del mondo e dell’uomo in una composizione plurima e di ottiche possibilistiche, senza mai tuttavia perdere la ricerca di specificità e di “qualità essenziali”.

    In un confronto epistemologico ed antropologico, vengono sottolineate le analogie metodologiche delle due aree dello studio della Preistoria e della Psicoanalisi: in entrambi i casi l’elemento centrale è la rivisitazione di un passato trascorso ma sempre attivo, con il disvelamento di tracce, dei “reperti” e dei loro possibili significati, attraverso una peculiare “ermeneutica” tesa ad un “inconoscibile” le cui letture devono continuamente essere riconsiderate. L’interpretazione della Preistoria così come quella che prende origine dal presupposto psicoanalitico mira a comprendere e delineare elementi universali della Storia e dell’Essenza dell’Uomo. Interrogarsi sui processi di ominazione comporta l’attraversamento del culmine della “nascita dell’Uomo Moderno”, che vede all’origine l’avvento dei processi di simbolizzazione. Nel Seminario, vengono rivisitati i primordi delle manifestazioni umane, bipedia, diffusione delle comunicazioni, talento artistico, invenzione e uso degli utensili, riti funerari, costumi ornamentali, alla luce del loro intimo e profondo significato evolutivo in un confronto discorsivo fra presente e passato, fra singolo e gruppo, fra strutture psichiche e cultura.

     

    ***

     

    DATA:  15 dicembre 2006 (8)
    Titolo: Il bagno semiotico: qualche nota sull’interazione semiotica tra paziente e analista

     

    Ore: 21.00-23.30
    Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
    Docenti: Riccardo Steiner


    Abstract: Verranno presentate delle vignette cliniche, cercando di attirare l’attenzione dell’uditorio sulle modalità comunicative del paziente, ma anche del relatore; particolarmente: l’intonazione, ma anche il linguaggio del corpo e i loro possibili rapporti o sconnessioni.

    E’ intenzione del relatore sottolineare l’importanza di questo tipo di comunicazioni, che spesso danno la possibilità di risalire con una certa approssimazione ad eventi traumatici della primissima infanzia preverbale, ma estremamente impregnata di messaggi di tipo semiotico.

    Da qui il titolo del saggio: Ll’infante è immerso in un “bagno” di segni comunicativi da sempre e non solo in un bagno “acustico”, per usare le parole di Spitz e poi anche di Anzieu.

    L’importanza di questi eventi traumatici precocissimi, che è possibile “recuperare” qualora ci si focalizzi sul tono della voce e il linguaggio corporeo del paziente, ma anche sul suo modo di interagire con noi terapisti, è stata sottolineata anche da H. Rosenfeld sul suo “Impasse and interpretation” e, ovviamente, si lega anche a quanto aveva affermato la Klein quando aveva usato l’espressione “memorie in forma di sentimenti” o per meglio dire “di affetti ed emozioni”.

    A parte la bibliografia psicoanalitica, si è tenuto conto di  certi contributi derivanti dall’osservazione del bambino, dai lavori di certi studiosi di semiologia, di antropologia e filosofia del linguaggio.

     

     

    Roma, dal 21.09 al 23.11.2006 "TRAGITTI NEVROTICI, TRAGITTI PSICOTICI"; Sede: CENTRO PSICOANALITICO DI ROMA-VIA PANAMA, 48; Info: cpdr@tiscalinet.it ; Fees= euro 120,00.

    TRAGITTI NEVROTICI E TRAGITTI PSICOTICI

     

    PROGRAMMA

     

    Giovedì 21 settembre 2006

    CAMPO PSICOTICO E SOGGETTIVAZIONE

    Ore 20,30 – 21 Registrazione presenze

    Ore 21 – 22 Alessandro Americo. Maurizio Balsamo “Campo psicotico e soggettivazione”

    Ore 22 – 24 Dibattito con la sala

     

    Giovedì 12 ottobre 2006

    FORME CLINICHE DEL TRANSFERT IN ADOLESCENZA

    Ore 20,30 – 21 Registrazione presenze

    Ore 21 – 22 Bachisio Carau “Forme cliniche del transfert in adolescenza”

    Ore 22 – 24 Dibattito con la sala

     

    Giovedì 19 ottobre 2006

    BAMBINI LONTANI:

    REVERIE E COMUNICAZIONE NEL LAVORO CLINICO

    Ore 20,30 – 21 Registrazione presenze

    Ore 21 – 22 Paola Catarci “Bambini lontani: reverie e comunicazione nel lavoro clinico”

    Ore 22 – 24 Dibattito con la sala

     

    Giovedì 9 novembre 2006

    …TRA LA NASCITA E LA MORTE

    Ore 20,30 – 21 Registrazione presenze

    Ore 21 – 22 Patrizia Capelloni “…tra la nascita e la morte”

    Ore 22 – 24 Dibattito con la sala

     

     

    Giovedì 16 novembre 2006

    SOGGETTO E PSICOSI: A PARTIRE DALL’EQUIVOCO DELL’OGGETTO

    Ore 20,30 – 21 Registrazione presenze

    Ore 21 – 22 Adamo Vergine “Soggetto e psicosi: a partire dell’equivoco dell’oggetto”

    Ore 22 – 24 Dibattito con la sala

     

    Giovedì 23 novembre 2006

    L’ANGOSCIA NELLA CURA DELLE NEVROSI E DEI CASI EXTRANEVROTICI

    Ore 20– 20,30 Registrazione presenze

    Ore 20,30 – 21,30 Lucio Russo “L’angoscia nella cura delle nevrosi e dei casi extranevrotici”

    Ore 21,30 – 23,30 Dibattito con la sala

    Ore 23,30 – 24 Questionario finale

     

     

    Siena, dal 28.09 al 1.10.2006 "XIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SPI - TRANSFERT. CAMBIAMENTI NELLA TEORIA E NELLA PRATICA CLINICA"; Sede: CENTRO DIDATTICO DEL POLICLINICO LE SCOTTE; Info: spimilano@fastwebnet.it ; Fees= euro 450,00.

    XIII Congresso Nazionale della Società Psicoanalitica Italiana

    Siena, 28 settembre-1 ottobre 2006 – Centro Didattico del Policlinico Le Scotte

     

    Transfert. Cambiamenti nella teoria e nella pratica clinica

     

     

    Giovedì 28 settembre

     

    13.00   Apertura della segreteria e registrazione dei partecipanti

     

    sessione plenaria

    Presiede Fernando Riolo (Palermo)

                  Presidente della Società Psicoanalitica Italiana

     

    14.30   Indirizzi di saluto e di benvenuto

    15.00   Fernando Riolo (Palermo)

                Presidente della Società Psicoanalitica Italiana

                Introduzione ai lavori congressuali

    15.30   Clàudio Eizirik (Porto Alegre, Brasile)

                Presidente dell’International Psychoanalytical Association

                Lezione Magistrale

    16.30   Consegna del Premio Cesare Musatti al regista Bernardo Bertolucci

                Proiezione di un video di immagini tratte dai film di Bernardo Bertolucci

     

    18.00   Trasferimento in autobus dal Centro Didattico del Policlinico per Piazza Gramsci

    18.15   Trasferimento a piedi da Piazza Gramsci a Piazza del Duomo

    18.30   Visita guidata della Cattedrale di Siena

    19.30   Visita al Complesso Museale Santa Maria della Scala

    20.00   Ricevimento di benvenuto nel Complesso Museale Santa Maria della Scala

     

     

    Venerdì 29 settembre

     

    sessione plenaria

    Presiede Anna Ferruta (Milano)

      Segretario Scientifico della Società Psicoanalitica Italiana

     

    9.30     Stefania Turillazzi Manfredi (Firenze)

    Il transfert dai nostri giorni a Freud

    10.15   Tonia Cancrini (Roma) discute

    10.45   Domenico Chianese (Roma) discute

    11.15   Pausa caffè

    11.45   Dibattito in sessione plenaria

     

    13.15   Pranzo nella sede del Congresso

     

    sessioni di lavoro – aree di ricerca

    14.30 - 17.45

    16.30 - 16.45 Pausa caffè

     

    V1.      Il transfert e “L’infantile”

                Coordinano Gina Mori Ferrara (Firenze) e Gabriele Pasquali (Genova)

     

                Patrizia Cupelloni (Roma)

    Infanzia, infantile, transfert

                Giuseppina Antinucci, Laura Colombi (coordinatori)

                Lidia Leonelli, Anna Migliozzi, Maria Laura Zuccarino (Milano)

    Transfert e clinica infantile

                Diomira Petrelli (Napoli)

    Modulazioni del complesso edipico nel transfert in un bambino di nove anni

     

    V2.      Il transfert nella clinica degli adolescenti

                Coordinano Vincenzo Bonaminio (Roma) e Giuseppe Pellizzari (Milano)

     

                Roberto Goisis (coordinatore)

                Marina Baj Rossi, Claudia Balottari, Giuseppe Benincasa,

    Simonetta Bonfiglio Senise, Serenetta Sonzini (Milano)

    L’adolescente e i “suoi” transfert tra passato e futuro

                Mario Priori (Roma), Emanuela Quagliata (Roma)

    Transfert e disturbi alimentari in età evolutiva

                Laura Tognoli (Genova)

    Sogno e transfert

    V3.      Il transfert negli stati limite e nelle psicosi

                Coordinano Antonello Correale (Roma) e Franco De Masi (Milano)

     

                Giuseppe Moccia (Roma)

    Le memorie identificatorie nell’organizzazione del transfert

                Andrea Gaddini (Roma), Giuseppe Riefolo (Roma)

    Transfert verso il setting e processo analitico

                Giorgio Campoli (Roma)

    Stati psicotici, il transfert, il servizio. Il caso di Ciro

     

    V4.      Il transfert nei gruppi e nelle istituzioni

                Coordinano Eugenio Gaburri (Milano) e Claudio Neri (Roma)

     

                Giampaolo Kluzer (Milano)

                Il transfert dell’analista sull’istituzione e sulla teoria psicoanalitica

                Giuliana Barbieri (Milano), Giorgio Bubbolini (Milano), Giacomo Calvi (Milano), Paolo Chiari (Varese), Maddalena Marascutto (Milano),

    Paola Orofino (Milano), Federico Rocca (Milano), Anna Scansani (Milano)

                Le trasformazioni del concetto di transfert nella trasmissione dell’insegnamento

                Giovanni Foresti (Pavia), Mario Rossi Monti (Firenze)

                Teorie del transfert e transfert sulle teorie

     

    V5.      Modelli teorici del transfert e del funzionamento della mente

                Coordinano Michele Bezoari (Pavia) e Giuseppe Squitieri (Roma)

     

                Francesco Conrotto (Napoli)

                Ricezione del transfert e processo della cura

                Sandra Filippini (Firenze), Maria Ponsi (Firenze)

                Il caleidoscopio del transfert

                Amedeo Falci (Palermo)

                “Teoria della mente” e  fenomeni di transfert

     

    V6.      Transfert e altre discipline

                Coordinano Patrizio Campanile (Venezia) e Paola Golinelli (Bologna)

     

                Maria Grazia Vassallo Torrigiani (Pisa) 

                Immagini dal profondo: opera d’arte, transfert e psicoanalisi

                Giuseppe Civitarese (Pavia)

                Differenza (una certa) identità transfert

                Giordano Fossi (Firenze), Graziano Graziani (Prato)

                Transfert ed evoluzionismo

     

     

    sessione plenaria

    18.00   Supervisione clinica organizzata dall’Associazione dei Candidati IPSO

    Coordinano Patrizia Conti (Milano) e Vincenzo Greco (Roma)

                Analisti al lavoro: “Jam session” psicoanalitica su una situazione clinica

    con la supervisione di Stefano Bolognini (Bologna),

    Antonino Ferro (Pavia), Loredana Micati (Roma)

     

    20.0          Programma sociale e culturale per la serata, su prenotazione (v. pag. xi)

     

     

    Sabato 30 settembre

     

    sessione plenaria

    Presiede Giuseppe Di Chiara (Milano)

     

    9.30     Antonino Ferro (Pavia)

    Da una psicoanalisi dei contenuti e delle memorie a una psicoanalisi

    per gli apparati per sognare, sentire, pensare: transfert, transfer, trasferimenti

    10.15   Giovanni Hautmann (Firenze) discute

    10.45   Antonio Alberto Semi (Venezia) discute

    11.15   Pausa caffè

    11.45   Dibattito in sessione plenaria

     

    13.15   Pranzo nella sede del Congresso

     

    sessioni di lavoro – i transfert

    14.30 - 17.45

    16.30 - 16.45 Pausa caffè

     

    S1.       Coordina Francesco Barale (Milano)

                Mauro Mancia (Milano)

                L’inconscio precoce non rimosso nel linguaggio e negli affetti del transfert

                Carla De Toffoli (Roma)

                Funzione evolutiva dei fenomeni di transfert

                Antonio Di Benedetto (Roma)

                Transfert e narrazione. Dalla passione alla com-passione attraverso il racconto

     

    S2.       Coordina Lucio Russo (Roma)

                Giuseppe Di Chiara (Milano)

                Fraintendimenti tra transfert e relazione analitica

                Fausta Ferraro (Napoli)

                Il transfert e le sue persistenze

                Paolo Fabozzi (Roma)

                “There is a madness here which is permissible…”

    Paradossi e trasformazioni del transfert

     

    S3.       Coordina Franco Borgogno (Torino)

                Angelo Battistini (Rimini)

                Atteggiamenti mentali inconsci ed uso transferale dell’oggetto

                Roberto Basile (Milano)

                Il contributo dell’analista nel creare il transfert negativo

                Sarantis Thanopulos (Napoli)

                Transfert “in negativo”

    S4.       Coordina Giuseppe Berti Ceroni (Bologna)

                Claudia Peregrini (coordinatore), Maria Grazia Bernetti,

    Giuseppe Bravi, Cristina Simonini, Gabriella Ventavoli (Milano)

                Transfert-Controtransfert nelle analisi di pazienti con malattie organiche gravi

                Alberto Maria Comazzi (Milano), Leopolda Pelizzaro Frisia (Milano)

                Il transfert del lutto e il lutto del transfert

                Marta Capuano (Pisa), Gemma Zontini (Napoli)

                Transfert, metafora ed embodied cognition

     

    S5.       Coordina Amalia Giuffrida (Roma)

                Riccardo Lombardi (Roma)

                Corporeità e transfert

                Marta Badoni (Milano)

                Tirannia del corpo, tirannia del transfert

                Emanuele Bonasia (Torino)

                Osservazioni sugli amori di transfert e quelli di controtransfert

     

    S6.       Coordina Paolo Fonda (Trieste)

                Enrico Mangini (Padova)

                Incendio o fuoco fatuo? La questione del vero e del falso nel transfert,

    coazione a ripetere e provocazione del controtransfert

                Anna Maria Nicolò Corigliano (Roma)

                Il transfert sul setting concreto

                Simonetta Diena (Milano)

                Trauma, memoria e transfert

     

    S7.       Coordina Adamo Vergine (Roma)

                Alessandra Ginzburg (Roma)

                L’enigma del tagliatore di sushi: transfert e multidimensionalità dell’Inconscio  nella traduzione onirica

                Paola Marion (Roma)

                Significato e trasformazione della noia nella relazione di transfert

                Cinzia Carnevali (Rimini), Sandra Maestro (Pisa)

                Immagini del transfert: dal pittogramma alla parola

     

    sessione plenaria

    18.00 - 20.00  Dialogo con Glen O. Gabbard (Houston, USA)

                Editor di The International Journal of Psychoanalysis

    La psicoanalisi e i suoi sviluppi internazionali

     

    20.30      Cena sociale, su prenotazione (v. pag. xi)

     

     

    Domenica 1 ottobre

     

    sessione plenaria

    9.30 - 12.30

    11.00 - 11.15 Pausa caffè

     

    9.30     Tavola rotonda

                150 anni dalla nascita di Freud. La psicoanalisi nella cultura del nostro tempo

                Presiede Fausto Petrella (Pavia)

                intervengono:

                Stefano Bolognini (Bologna)

                Representative IPA Board

                Francesco Orlando

                Professore di Teoria della Letteratura alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa

                Vittorio Gallese

    Professore di Fisiologia al Dipartimento di Neuroscienze

    dell’Università di Parma

                Fernando Riolo (Palermo)

    Presidente della Società Psicoanalitica Italiana

     

    12.30   Anna Ferruta (Milano)

                Conclusione dei lavori congressuali

     

    13.00   Brindisi di chiusura

                Centro Didattico del Policlinico Le Scotte

     

     

    Programma sociale

     

    Per tutti gli iscritti al congresso

     

    giovedì 28 settembre

     

    18.30   Visita guidata della Cattedrale di Siena

                Uno dei migliori esempi del gotico in Italia: il pavimento, a commessi marmorei, è un’opera unica nella storia dell’arte

                • http://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Siena

     

    19.30   Visita al Complesso Museale Santa Maria della Scala

                Uno dei più antichi ospedali europei. Conserva straordinariamente integre le testimonianze di mille anni di storia.

                • www.santamaria.comune.siena.it

     

    20.30   Ricevimento di benvenuto

                Complesso Museale del Santa Maria della Scala

     

     

    domenica 1 ottobre

     

    13.00   Brindisi di chiusura

                Centro Didattico del Policlinico Le Scotte

     

     

    Eventi sociali e culturali

     

    Riservati a quanti hanno effettuato la prenotazione utilizzando la scheda alberghiera.

     

    venerdì 29 settembre

     

    È possibile scegliere una delle quattro opzioni:

     

    Opzione 1 (Euro 15,00 iva compresa)

    20.00   Visita guidata del Museo e della Sala delle Vittorie della Contrada Capitana dell’Onda, via G. Duprè 66

                Una delle 17 contrade di Siena. Una realtà capace di coinvolgere un’intera comunità, la forza di una tradizione che ancora oggi è al centro della vita della città.

                • www.comune.siena.it/main.asp?id=1054

     

    Opzione 2 (Euro 15,00 iva compresa)

    21.30   Serata cinematografica

    Aula Magna del Rettorato, Banchi di Sotto 55

                Proiezione di un video tratto dalla Trilogia di Matrix e dibattito su “Il mondo esterno, il mondo virtuale e il mondo della nostra immaginazione tra cinema e psicoanalisi”.

                Introducono Paolo Boccara e Giuseppe Riefolo

     

    Opzione 3 (Euro 30,00 iva compresa)

    22.00   “Dolce Sublimazione”, degustazione di dolci e una selezione di vini

                Enoteca Italiana, Fortezza Medicea

                Mostra permanente della produzione vinicola nazionale tipica e di pregio

                • www.enoteca-italiana.it

     

    Opzione 4 (Euro 30,00 iva compresa)

    21.30   “Jazz Session”, serata musicale

    Società Giovanni Duprè, Piazza del Mercato

                Concerto dei docenti di “Siena Jazz”, associazione culturale finalizzata all’insegnamento e alla diffusione della musica jazz

                • www.sienajazz.it

     

     

    sabato 30 settembre

     

    20.30   Cena sociale (Euro 80,00 iva compresa)

                Chiostro della Basilica di San Francesco, Piazza San Francesco

                Chiostro rinascimentale oggi sede della Facoltà di Economia

                • http://siena.sienaonline.com/san_francesco.html

     

     

    Informazioni generali

     

    sede congressuale

    Centro Didattico del Policlinico “Santa Maria alle Scotte”

    Le Scotte – 53100 Siena

    Tel. 0577.233201

    www.unisi.it/eventi/centrodidattico/

     

    Il Centro Didattico del Policlinico si trova a 15 minuti in auto dal centro.

    Ingresso Centro Didattico: immette direttamente nella sede congressuale.

    Ingresso Policlinico: entrata visitatori, seguire la linea grigia, salire in ascensore al primo piano.

    Lo spazio per il posteggio è limitato e a pagamento. Si consiglia di utilizzare i mezzi pubblici.

    Gli autobus n. 3, 10, 17, 77 dal centro città raggiungono il Policlinico ogni 10 minuti.

     

    scheda di iscrizione

    Inviare la scheda di iscrizione, debitamente compilata in ogni sua parte, entro il 31 agosto.

    Senza l’indicazione del pagamento della quota l’iscrizione sarà accettata con riserva.

     

    scheda di prenotazione alberghiera

    Inviare la scheda di prenotazione alberghiera entro il 25 agosto.

    Effettuare la prenotazione tramite la scheda di prenotazione alberghiera entro il 25 agosto.

    Dopo tale data non sarà possibile garantire la partecipazione.

     

    ecm

    Il Congresso è in fase di accreditamento ECM.

     

    sito web

    www.unisi.it/eventi/spi

     

    segreteria organizzativa

    Università degli Studi di Siena – Servizio Congressi

    Banchi di Sotto, 46 – 53100 Siena

    Tel. 0577-232131-2-3   Fax 0577-232134

     

    segreteria spi

    via Corridoni, 38 – 20122 Milano

    Tel. 02-54108537   Fax 02-54117305

    spimilano@fastwebnet.it

    www.spiweb.it

     

     

    Come raggiungere Siena

     

    In treno

    Da Firenze: cambio a Empoli (1h 30 min)

    Da Roma: cambio a Chiusi (3h)

    Da Pisa: cambio a Empoli (2h)

    La stazione ferroviaria di Siena si trova a circa 2 km dal centro storico ed è raggiungibile in autobus in 5 minuti.

     

    In autobus

    Da Firenze: la stazione dei bus si trova di fronte alla stazione ferroviaria di S. M. Novella.

    – Linea rapida (1h 15m)

    – Linea diretta (1h 35m)

    Per informazioni: Autolinee TRA-IN (tel. 0577.204245), Autolinee SITA (numero verde 800.373760)

    Da Roma: stazione bus Roma Tiburtina (2h 45m)

    Per informazioni: SENA (numero verde 800.930960, tel. 0577.283203)

     

    In automobile

    Da nord: autostrada A1 uscita “Firenze Certosa” quindi Superstrada Firenze/Siena (40 min)

    Da sud: autostrada A1 uscita “Valdichiana” quindi raccordo Bettolle-Siena (2h 30 min)

     

    In aereo

    Da Firenze: aeroporto “Amerigo Vespucci” di Firenze

    Collegamenti shuttle con la stazione ferroviaria di S. M. Novella ogni 45 min. circa

    Da Pisa: aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa (150 km)

     

     

    comitato organizzatore

    Anna Ferruta

    Andrea Marzi

    Stefania Nicasi

    Giuseppe Squitieri

    Sarantis Thanopulos

     

    commissione scientifica

    Segretario Scientifico: Anna Ferruta

    Paola Capozzi (Milano)

    Claudia Cionini (Torino)

    Amedeo Falci (Palermo)

    Maurizio Balsamo (Roma – CdPR)

    Stefania Nicasi (Firenze)

    Anna Maria Nicolò (Roma – CdPR)

    Irene Ruggiero (Bologna)

    Maria Vittoria Costantini (Veneto)

    Gianluigi Rocco (Genova)

    Sarantis Thanopulos (Napoli)

     

    comitato esecutivo spi

    Fernando Riolo

    Patrizio Campanile

    Tonia Cancrini

    Anna Ferruta

    Amalia Giuffrida

    Paola Golinelli

    Giuseppe Squitieri

    Sarantis Thanopulos

     

    segreteria spi

    www.spimilano.it

    spimilano@fastwebnet.it

     

    segreteria organizzativa

    Università degli Studi di Siena

    Servizio Congressi

    Banchi di Sotto, 46

    53100 Siena

    Tel. 0577-232131-2-3   Fax 0577-232134

     

     

    Angelo Battistini

    ATTEGGIAMENTI MENTALI INCONSCI ED USO TRANSFERALE DELL’OGGETTO

     

     

    RIASSUNTO

     

    L’Autore esplicita la propria concezione del transfert e chiarisce in che modo, in base ad essa, vadano intesi la specificità, la funzione, la natura di ciò che è trasferito, ed il rapporto tra transfert e realtà. Introduce quindi il concetto di Atteggiamento Mentale Inconscio, fino ad ora usato esclusivamente in psicologia sociale - a parte l’accezione di Jung nel suo lavoro sui tipi psicologici - per indicare il modo segreto in cui il paziente fa uso dell’oggetto analista in seduta. Infine espone due casi clinici ad illustrazione degli assunti teorici.

     

     

    Antonino Ferro: Da una psicoanalisi dei contenuti e delle memorie a una psicoanalisi per gli apparati per sognare, sentire, pensare: transfert, transfer, trasferimenti

     

     

    L’Autore ritiene che non sia oggi possibile parlare di concetti forti della psicoanalisi come quello di Transfert al di fuori del modello della mente che ogni analista ha. Descrive quindi i punti chiave del proprio modello teorico, riassumibili nella teoria del pensiero onirico della veglia, nella teoria del campo e nella teoria dei personaggi in seduta. A questo punto il transfert è visto, oltre che sotto i classici e peculiari aspetti di ripetizione ed esternalizzazione del mondo interno, come un continuo esondamento di contenuti e soprattutto di modalità di funzionamento del paziente (o di disfunzionamento). Il progressivo configurarsi di questi contenuti e modalità è codeterminato dalla qualità del funzionamento mentale dell’analista (in termini di disponibilità, recettività, calore, capacità trasformativa, capacità tessitrice di narrazioni). L’Autore propone una del tutto ipotetica scala di valutazione del transfert e del controtransfert, o più correttamente delle turbolenze del campo e delle loro vicissitudini (assimilabile a una sorta di scala Mercalli). Il campo, considerato non solo come campo orizzontale ma anche verticale includente quindi La Storia e il transgenerazionale, svolge un lavoro metabolico digestivo dei contenuti, un lavoro di restauro degli strumenti per pensare (sognare e sentire) e un lavoro di segnalazione continuo di quanto avviene nel campo stesso oltre che una continua opera di trasferimento dalla fluidità del campo al mondo interno e alla Storia,grazie ad automatici riassestamenti dovuti a micro e macro-après coup. L’Autore indaga in modo «artificioso» i due poli di tali attività relative alla capacità di trasferimento da parte del paziente e di ricezione da parte dell’analista. Le caratteristiche principali del transfert sono indicate nella sua pervasività, nel suo essere a segmenti co-presenti che sono in funzione anche del modo di funzionare/disfunzionare della mente dell’analista. In modo più radicale, il campo accoglie e genera quelle turbolenze protoemotive che le funzioni alfa del campo alfabetizzano di continuo. Il lavoro del campo, cui l’analista partecipa e sovrintende, consente lo sviluppo degli apparati per sognare, sentire, pensare che metteranno in sogno, in emozioni, in pensiero i contenuti prima nebulizzati in cerca di luoghi dove precipitare una volta trasformati. La nevrosi (o psicosi) di transfert indica uno degli stati possibili di tali aggregazioni. È dunque come se avessimo uno stato gassoso, liquido o solido dei fenomeni di transfert. Lo stato solido è considerato come indicatore di un campo non sufficientemente fluido ed elastico o di macchie cieche di esso. La narrazione clinica è scelta come veicolo di riflessioni con un alto grado di insaturità, nella convinzione che tale insaturità possa consentire il moltiplicarsi dei punti di vista al di fuori da certezze che inibiscano la ricerca.

     

    Roberto Basile

    Nota sul contributo dell’analista nel creare il transfert negativo

     

    Riassunto. L’idea centrale di questo lavoro è quella di guardare al tema del transfert negativo in quanto fenomeno  che può insorgere come reazione all’indisponibilità mentale dell’analista. Vengono evidenziate  due forme di indisponibilità, chiamate rispettivamente “inevitabile” ed “inutile". La prima  si riferisce alle assenze più dipendenti da fattori “esterni” all’analisi mentre  la seconda allude alle  carenze di comprensione da parte dell’analista. Ma anche  l’indisponibilità “inutile”  dell’analista può diventare un evento “necessario” e di stimolo all’avanzamento dell’analisi.

    Si esplorano,  con l’ausilio di   materiale clinico,    la difficoltà per l’analista ad entrare  nella prospettiva di diventare  un oggetto potenzialmente traumatogeno, la “necessità”   del transfert negativo e la possibilità d’interpretare  il transfert  negativo sul filo dei personaggi della seduta, senza ricorrere  sempre ad un’interpretazione di transfert classica.

     

     

    Emanuele Bonasia                                                        

     

    Sommario

     

     

    Si avanza l’ipotesi di una certa scomparsa della sessualità dagli scenari analitici.

    1) che tale scomparsa sia da imputare, fra i vari fattori, alla non elaborazione teorica e quindi ad un scarso uso del controtransfert   sessuale.

    2) che la mancata elaborazione è da porre in relazione a) alla tentazione dell’acting e soprattutto al tabù dell’incesto e b) alle comprensibili difficoltà di esposizione con i colleghi.

    3) che è utile separare nel transfert sessuale tre varietà principali, erotico, erotizzato e perverso  con le relative reazioni controtransferali, di cui si forniscono esempi clinici

    4) che un corretto uso di tali controtransfert ha un valore trasformativo e integrativo di gran rilievo per il paziente e per l’analista.

     

     

    GIORGIO CAMPOLI

     

    RIASSUNTO

     

     

    Viene affrontata la psicoterapia presso un servizio di salute mentale di un giovane di 19 anni che all’inizio del trattamento era andato incontro alla seconda crisi psicotica acuta. Il Servizio può costituire un ambiente facilitante delle relazioni psicoterapeutiche con i pazienti gravi se è dotato, oltre che di operatori preparati, di un sistema curante stabile (interventi combinati, riunioni cliniche, gruppi di studio, supervisioni) ed elastico, ma può anche costituire un ostacolo quando, ad esempio, si verifichino funzionamenti del gruppo degli operatori per assunto di base della cura . Nel corso della trattazione vengono affrontati la rilevanza del setting e le vicissitudini della relazione di transfert (e controtransfert) compreso il transfert psicotico.

     

     

    Differenza (una certa) identità transfert

     

     

    Giuseppe Civitarese

     

     

    Solo una teoria estesa del transfert come spettro di fenomeni clinici si presta a risolvere la rete di antinomie (ubiquitario/patologico, reale/fittizio, copia/riedizione, relazionale/transferale, unitario/molteplice, ecc.) che contrassegnano ormai questo concetto. Al grado zero (normale), o al livello “molecolare”, il transfert si può vedere come un principio psicologico generale, pervasivo e ubiquitario e, in analogia ai concetti di Piaget di assimilazione e accomodazione, come un modo della mente di organizzare la realtà. In questa prospettiva il transfert è un fenomeno che si esprime lungo un continuum ad amplissimo grado di variabilità, e che si può assimilare alla struttura ricorsiva di un frattale. Si evita in tal modo il rischio di una perdita di specificità e quindi di una non-fruibilità teorico-clinica del concetto stesso. Di questo continuum, infatti, la nevrosi di transfert resta un caso speciale. Basandosi su teorie della decostruzione e della narratologia e su un passo in cui Freud sembra ricondurre i meccanismi elementari della psiche a un principio generale che indica nella “superiore unita del ‘contatto’, in questo lavoro si delinea un modello della polarità debole del transfert in analogia con il concetto derridiano di iterabilità, e con quelli di spostamento nella retorica onirica e di metonimia nella retorica testuale.

     

    Sintesi del lavoro TRANSFERT E  ANALISI INFANTILE

     

     

     

    Con le   “ Controversial  Discussions”, il tema del ‘transfert’  nella clinica infantile, entra nella scena della teoria e tecnica psicoanalitica, con tutta la sua  centralità e complessità.

    Il gruppo di lavoro , a partire dalla discussione di  materiale clinico focalizzato sul ‘transfert’, si è interrogato su alcuni ‘nodi’ centrali. A quale ‘transfert’ pensiamo, quando pensiamo al transfert di ‘quel’ bambino  con ‘quella’ storia, in ‘quella’ relazione analitica? Quanto prevale - anche implicitamente- il ‘modello’  che  l’Analista segue  e quanto il ‘ modello’ è derivato dalla soggettività del bambino e della sua sofferenza? Quale è il ruolo dell’Analista/persona nella relazione terapeutica? Che peso ha, nella stanza analitica, l’ambiente extra-analitico? Si può parlare di una specificità dell’analisi infantile?

    Speriamo che in sede congressuale, anche avvalendosi di ulteriore materiale clinico, si possa giungere ad un allargamento e approfondimento dei punti da noi proposti.

     

     

     

    Il Transfert del lutto e il Lutto del Transfert

    Alberto Maria Comazzi – Leopolda Pelizzaro Frisia

     

     

    Il nostro lavoro nasce da una elaborazione teorica e tecnica riguardante la tematica del transfert del lutto e il lutto del transfert con pazienti che vengono visti sia nel privato sia nell’Istituzione.

    Diversa è l’elaborazione del transfert in un’analisi di un paziente in lutto e la psicoterapia analitica nell’esperienza della morte in “diretta” di un paziente terminale. Abbiamo considerato fondamentale puntualizzare questa differenza laddove l’analista rimane ancorato al setting rigoroso nel primo caso; mentre nel secondo sono inevitabili trasformazioni del setting.

    Di qui viene confermata l’importanza dell’interpretazione nel tranfert del lutto e l’elaborazione del lutto del transfert che situa la coppia analitica in una dimensione temporale così limitata.

     

    Ricezione del transfert e processo della cura

     

                                                                                               Francesco Conrotto

     

     

     

    L’autore sostiene che nella cura psicoanalitica la ricezione e l’utilizzazione del transfert dipende dal controtransfert dell’analista. Con quest’ultimo termine non si intende la risposta patologica al transfert dell’analizzando, la “nevrosi di controtransfert” descritta da Racket, ma lo strumento di ricezione che si mette a punto in ciascun analista e che varia in relazione alle fasi della sua vita personale e professionale e che dipende non solo dal transfert dell’analizzando ma anche dal transfert sulla teoria psicoanalitica prescelta, sulla istituzione psicoanalitica e sul suo universo culturale. Il controtransfert, così inteso, rende il “sito analitico” (luogo fisico, disposizione spaziale reciproca tra analista e analizzando, frequenza e ritmo delle sedute, onorari, vacanze ecc.) una “situazione analizzante”. E’ soprattutto il lavoro clinico con le patologie extra-nevrotiche che mette in evidenza la centralità della funzione del controtransfert in quanto, in questi casi, è necessario che l’analista “presti” alcune delle sue funzioni psichiche all’analizzando che ne appare mancante per cui si impone la concettualizzazione di un apparato psichico della coppia analitica o apparato interpsichico trans-soggettivo; si tratta pertanto di rappresentarsi una “terza topica” o “topica interattiva”. 

     

     

     

     

    Patrizia Cupelloni

     

    Riassunto

     

     

    Utilizzando la differenza tra “infanzia”, intesa come storia e ricordo, e “ infantile”, inteso come verità astorica del fantasma pulsionale inconscio, l’autrice mostra la complessità delle forme transferali nella clinica degli stati limite dove le funzioni simboliche e rappresentazionali del paziente sono bloccate e  pertanto l’interpretazione è impossibile. L’ipotesi del lavoro è che la conquista e lo sviluppo delle funzioni rappresentazionali da parte di questi pazienti, traumaticamente feriti nella formazione dell’Io e bloccati nell’investimento libidico, sia riparabile in analisi legando il nascente immaginario dell’analizzato all’immaginario dell’analista. La valenza autorappresentativa, descritta dai modelli winnicottiano e lacaniano  dello specchio, è, nel testo, attribuita al sogno che per eccellenza svolge una funzione integrativa delle parti dell’Io, proponendo una scena  che consente al paziente di riconoscersi e di essere riconosciuto.

     

     

    RIASSUNTO   di Funzione  evolutiva dei fenomeni di Transfert   CARLA  DE TOFFOLI

     

     

     

    Il lavoro mette in luce le potenzialità  evolutive dei fenomeni transferali nel contesto psicoanalitico.  Se l’avvio di ogni  dinamica  trasformativa  si basa su una scissione  di stati di coscienza funzionale alla coppia psicoanalitica, per cui il paziente esprime lo stato di bisogno e l’analista la capacità  di ascolto e di cura, l’evento trasformativo implica entrambi  sia come oggetti che come soggetti  del divenire. (trasformazione in “O” ).  Viene mostrato clinicamente come  lo statuto epistemico specifico della psicoanalisi, oscillando tra dualismo  cognitivo  e  risonanza all’unisono, operi sulla messa in gioco reciproca, propria dei legami di transfert e del loro contenuto,  attivando un processo co-evolutivo.

     

     

    Antonio di Benedetto

     

     

    Il transfert, nella sua accezione classica, è il modello di un processo col quale un certo contenuto psichico cerca un oggetto diverso da quello cui originariamente si indirizzava, per conservare la traccia di un’esperienza, dopo che l’oggetto originario è scomparso. Costituisce dunque il precursore di qualunque trasferimento di significato, la premessa di qualunque simbolo, il principio generativo di qualunque dispositivo semiotico. E’, tutto sommato, una forma vissuta di processo metaforico. Ma, perché si attui un trasferimento dai sensi dell’esperienza diretta al senso dell’esperienza mentale, è necessario che la traslazione trovi forme mentalmente rappresentabili. Da questo punto di vista l’elaborazione narrativa è uno dei modi più efficaci, per fornire un ponte verso un senso pensabile ad esperienze senza nome. L’autore cerca di dimostrarlo, prendendo spunto dal saggio di Freud su Gradiva e dal Parsifal di Wagner.

     

     

     

    Amedeo FALCI                                                                                                                                           

     

     ‘TEORIA DELLA MENTE’ E COSTRUTTI TRANSFERALI.

     

     

    Il concetto di ‘teoria della mente’ è inteso come un’ ipotesi mentalistica sul modo con cui gli individui utilizzano le rappresentazioni di sé e dell’ altro per comprendere ed influenzare le altrui rappresentazioni, giungendo a formarsi una struttura mentale concettuale coerente, una ‘teoria’ implicita. Dopo l’ esposizione di una serie di trasformazioni epistemiche in psicoanalisi e di alcuni mutamenti concettuali sui fenomeni di transfert, ci si interroga intorno a quali modelli della mente sostengono la fenomenologia del transfert. Si tratta di spostamento, proiezione o identificazione? Si argomenta che un modello basato sulla ‘teoria della mente’ implica l’ ipotesi di una reciprocita’ attributiva tra i parteners della relazione comunicativa, basata su una competenza procedurale innata ma con una trasformazione di ordine simbolico rappresentazionale intorno ai 4 anni. Dei passaggi freudiani potrebbero essere letti come precursori di una idea di ‘teoria della mente’.

     

     

    FAUSTA FERRARO

     

    IL TRANSFERT E LE SUE PERSISTENZE

     

    Dopo una sintetica ricognizione delle più significative tendenze concettuali relative allo statuto teorico-clinico del transfert  viene focalizzata l’attenzione  su tre aspetti considerati irrinunciabili. Il primo concerne la stretta connessione transfert-setting, secondo l’assunto di una pluralità di funzioni dell’assetto inquadrante, non riducibile a mera cornice del processo analitico. Un secondo aspetto consiste nel rilanciare la centralità della ripetizione quale si dispiega con tenace insistenza negli investimenti transferali.  Ed infine è proposta una riflessione circa la necessità che la persona dell’analista, della cui importanza vi è crescente consapevolezza, non sopravanzi le sue funzioni. L’ambito prescelto è costituito dalla esperienza clinica delle seconde analisi come osservatorio prezioso per focalizzare l’intreccio tra gli elementi su enunciati.  

     

     

    Sandra Filippini e Maria Ponsi

     

     

    Il caleidoscopio del transfert


     

    Riassunto

     

    Anche se nell’attuale era pluralistica della psicoanalisi è ancora più difficile che nel passato arrivare a una definizione condivisa del concetto di transfert, è possibile individuare due aspetti che ne caratterizzano l’uso nella clinica: il ruolo svolto dall’analista (inteso tanto come persona reale quanto come contenitore attivo, e/o reattivo, di parti del Sé o degli oggetti interni del paziente) e la focalizzazione sul qui-e-ora della relazione analitica.

    Il transfert nella situazione clinica, sia che lo si consideri i come un fenomeno osservabile che come un costrutto narrativo, è un dispositivo che svolge la fondamentale funzione di assemblare e dare forma - come fa il sistema di specchi di un caleidoscopio – a tutti quegli aspetti (desideri, angosce, conflitti, difese, ricordi, relazioni, personaggi, ecc.) che si presentano in modo ricorrente nella via psichica del paziente.

     

     

     

    TEORIE SUL TRANSFERT  E  TRANSFERT SULLE TEORIE

     

    Giovanni Foresti e Mario Rossi Monti

     

     

     

     

     

    RIASSUNTO

     

    Questo contributo mira a mettere a fuoco alcuni ostacoli, insieme emotivi e concettuali, che possono rendere poco creativo e poco efficace il lavoro dell’analista. Gli impedimenti di cui ci occuperemo, derivano in larga misura dal cortocircuito richiamato nel titolo. Le teorie di cui ci serviamo per intendere i fenomeni transferali, possono a loro volta essere oggetto di fenomeni transferali che le trasformano da opzioni ipotetiche e provvisorie in ipostasi irrinunciabili e dogmatiche. Il problema che affronteremo è quello delle valenze affettive investite sulle concezioni teoriche: valenze che, com’è noto, possono complicare enormemente tanto la vita istituzionale e le discussioni teoriche, quanto i processi di interazione interpersonale e di riflessione clinica.

     

     

    Andrea Gaddini  - Giuseppe Riefolo
     
    Riassunto

     

     

     

    Il tema del transfert concerne per definizione il campo di incontro fra analista e paziente e il setting è elemento centrale del processo analitico che permette l’instaurarsi del transfert. Da tempo si riconosce che a livelli molto regrediti della relazione, la situazione analitica e il setting possono prevalere alla relazione e al transfert verso l’analista. In queste note si tenta di delineare alcune caratteristiche di una particolare forma di transfert che il paziente può orientare verso il setting. In questo caso l’analista è chiamato – sebbene transitoriamente - ad una posizione in cui non è differenziabile dal setting ed eventuali interventi che segnalino la propria presenza discriminata dal setting producono insostenibile persecutorietà nel paziente. In tale situazione l’analista può essere colto da risentimenti narcisistici che lo spingono a particolari enacment finalizzati a segnalare la propria presenza umana. Il transfert verso il setting permette, in casi, o fasi, di particolare gravità, che il paziente possa mantenere l’investimento verso il processo terapeutico evacuando la persecutorietà verso la figura dell’analista proprio quando questa prova a segnalarsi nel campo analitico.

     

     

     

    L’adolescente e i “suoi” transfert tra passato e futuro

     

    Partecipanti

    Marina Baj Rossi, Claudia Balottari, Giuseppe Benincasa,  Simonetta Bonfiglio Senise,  Pietro Roberto Goisis (coordinatore), Simonetta Sonzini

     

    Il concetto di transfert è uno dei capisaldi della psicoanalisi. Nel caso del trattamento psicoanalitico degli adolescenti è diventata una delle questioni sulla quale si è maggiormente dibattuto e sulla quale si sono create e sviluppate posizioni molto differenti e variegate. La stessa possibilità di applicazione della “cura tipo” all’adolescenza ha riguardato in gran parte la tematica dell’adeguatezza o meno dell’interpretazione di transfert durante il trattamento.

    Attraverso una riflessione sui contributi esistenti in letteratura sull’argomento ed una accurata esemplificazione clinica vengono evidenziati i punti centrali della riflessione ed individuati i nodi specifici della problematica.

     

     

    Sintesi del lavoro: Transfert, Controtransfert, e malattie somatiche gravi.

     

     Presentato da:

     

    Claudia Peregrini (coordinatore), con  Maria Grazia Bernetti, Giuseppe Bravi, Cristina Simonini, Gabriella Ventavoli .

     

    Un gruppo di cinque analisti e tre analisti in formazione ha lavorato per un anno ad un caso clinico. Il caso riguarda l’analisi, durata 7 anni, di un paziente affetto da una doppia patologia: un tumore maligno liquido ad andamento cronico, con una prognosi all’inizio di pochi anni, ed una importante fragilità psichica.

    Le nuove terapie farmacologiche con anticorpi monoclonali e probabilmente l’aiuto dell’analisi, hanno cambiato quella prognosi.

    Il gruppo ha individuato in questo trattamento una specificità transfero-controtransferale, analoga a quella riscontrata in altre analisi di pazienti con somatizzazioni gravi, ed ha anche considerato possibili nessi tra i momenti di maggior dissociazione ideativo-affettiva  e l’andamento ciclico della malattia organica.

     

     

     

    Il transfert dell’analista sull’Istituzione e sulla teoria psicoanalitica

    Giampaolo Kluzer

     

     

    Partendo dall’osservazione e dalla descrizione di alcune caratteristiche peculiari delle analisi di formazione dei candidati analisti, si cerca di individuare alcune difficoltà che questi ultimi, negli anni della  formazione e nella  successiva pratica analitica, possono incontrare nel loro rapporto con l’istituzione di appartenenza e con l’edificio teorico della psicoanalisi. L’elaborazione dei processi di separazione e di lutto  nei confronti del proprio analista, alla fine dell’esperienza analitica, può essere particolarmente difficile per i futuri analisti e favorire la costituzione di aree transferali di difficile analizzabilità, che possono essere spesso spostate su scenari diversi, quali l’Istituzione e la teoria analitica, apparentemente più neutri, ma comunque capaci di assicurare il mantenimento di una certa forma di contatto con il proprio analista, non solo a livello fantasmatico ma anche reale.

     

     

     

     

    Laura Tognoli

     

     

    Il pensiero ha bisogno di un interlocutore per formarsi, come l’insight non nasce attraverso il passaggio isolato  Ps-D ma nel cuore dell’esperienza intima di condivisione del disturbo, dell’ansia, dell’angoscia, della curiosità che ogni nuova tappa di esperienza psichica provoca in ognuno di noi. E’ la situazione di transfert il punto d’incontro, il crocicchio psichico nel quale questo contatto può realizzarsi.

    Spero di essere riuscita a mostrare, anche attraverso l’esposizione di materiale clinico, come lasciandosi trasportare dai sogni, ci si ritrovi  proprio nel regno del transfert, in quella situazione psichica che ci chiede  di essere vissuta emotivamente insieme al paziente ma anche di essere esaminata come fantasia inconscia alla ricerca di un significato.

     

     

    Mauro Mancia

     

    Abstract/Riassunto

     

    Viene descritto il doppio sistema della memoria esplicita ed implicita ed avanzata l’ipotesi che l’inconscio strutturalmente collegato a queste due forme di memoria possa presentare una dimensione rispettivamente rimossa e non rimossa. E’ avanzata l’ipotesi che l’inconscio rimosso trovi una sua collocazione anatomo-funzionale nelle strutture della memoria esplicita, mentre l’inconscio non rimosso la trovi in circuiti e strutture della memoria implicita. L’inconscio precoce non rimosso si organizza nella relazione primaria fondandosi negli affetti veicolati dalla prosodia della voce e del linguaggio della madre e dalle sue cure e attenzioni al corpo del neonato. Tale inconscio può essere recuperato nel transfert e nel sogno. Nel transfert, attraverso le modalità comunicative del paziente, la sua voce e il suo linguaggio che rappresentano ciò che ho definito la “dimensione musicale” del transfert. Nel sogno, in virtù della sua funzione che trasforma simbolicamente ciò che è presimbolico e permette al paziente di rivivere emozionalmente, anche senza il ricordo, le sue esperienze più traumatiche attraverso una raffigurabilità psichica che colma il vuoto della non rappresentazione. Transfert e sogno permettono al paziente una ricostruzione della propria storia affettiva e un recupero delle ragioni più arcaiche che caratterizzano la sua personalità nel presente della relazione.

    Con la descrizione di una breve “tranche” di analisi ho presentato il mio modo di lavorare sul transfert del paziente e sui suoi sogni, teso a recuperare emozionalmente le aree più oscure presimboliche e preverbali della sua mente infantile così da renderle pensabili e verbalizzabili, attraverso una ricostruzione della propria storia affettiva ed emozionale, anche senza il ricordo.

     

    Enrico Mangini

     

    L’autore, all’interno di un quadro di riferimento che tiene conto e della pulsione e della relazione, parte da una situazione clinica in cui il transfert si connota come coazione a ripetere per mostrare come essa induca nel paziente la sensazione di vivere un’esperienza “vera” e irrimediabile – che rende il resto dell’analisi “falsa” – e come la stessa provochi il controtransfert dell’analista. La coazione a ripetere viene dunque ritenuta meccanismo inevitabile ma prezioso nel suo indurre nell’asse transfert/controtransfert una struttura invariante che contiene esperienze affettive ad alto tasso di pulsionalità che vanno ad occupare lo spazio analitico fino a quando l’analista – come nel gioco del rocchetto – può recuperare alla pensabilità un elemento rigettato facendo del suo controtransfert il terreno intermedio e transizionale dove avvengono le trasformazioni psichiche.

     

     

     

    Marta Badoni

    Tirannia del corpo, tirannia del transfert

     

     

    In questo lavoro ho cercato di riflettere su una esasperazione della tirannia del transfert che lo rende difficilmente sopportabile dall’analista. Ho messo in rapporto questo aspetto tirannico con le vicissitudini delle prime relazioni dell’infante e col costituirsi della mente. In particolare mi è sembrato di dover mettere in rapporto questo fenomeno con un deficit della funzione di rêverie o con un  eccesso di violenza del discorso materno, per come esso viene teorizzato da Piera Aulagnier.  Possiamo così assumere che se il corpo non trova un suo interprete, esso tende a costituirsi come un altro alieno: in questa situazione  il soggetto stabilisce col suo corpo e i relativi vissuti un rapporto persecutorio. Questo tipo di rapporto si evidenza nella situazione analitica in particolare nel tentativo costante di “tentare” il setting, di destabilizzarlo, e con esso di destabilizzare anche l’analista. Ho sottolineato come possa essere utile affrontare queste situazioni cercando di creare un ambiente analitico particolare, in cui venga valorizzata la capacità del paziente di comunicare e di trattare i propri vissuti.

     

     

    Alberto Moccia

     

     

    Il lavoro prende in esame le attuali convergenze fra le concezioni della psicoanalisi contemporanea in tema di memoria, affetto ed inconscio non rimosso ed i contributi delle neuroscienze sui sistemi di memoria implicita ed esplicita.

    Le ricerche empiriche sui circuiti nervosi che mediano la memoria implicita dei ricordi emotivi portano nuova luce su un area dell’inconscio che conserva ricordi in forma presimbolica scaturiti dalla percezione di esperienze precoci con l’ambiente e confermano l’evoluzione del concetto di affetto da mero derivato pulsionale a motivazione centrale della vita psichica.

    Queste acquisizioni assumano una rilevanza per le teorie del transfert e dell’azione terapeutica.

    Una particolare attenzione è posta sullo spostamento d’enfasi da una concezione del transfert come spostamento della libido ad un’altra che considera il transfert come una forma di regolazione degli affetti nella sua dimensione bipolare, ripetitiva ed evolutiva.

     

     

    Paolo Fabozzi.

     

    L'Autore concentra la propria attenzione su quella parte del processo analitico che precede l’interpretazione e si colloca nell’area intermedia tra analista e paziente, e in particolare sugli effetti del transfert del paziente sul funzionamento mentale dell’analista (come viene mostrato nel frammento clinico). Infatti il transfert, anche nelle sue forme più impalpabili, è potenzialmente per l’analista uno “straniero nella propria casa”. L'A. sottolinea inoltre la multidimensionalità del fenomeno transferale, sia negli aspetti “spaziali” (regione intermedia dell'esperienza tra la malattia e la cura, caratterizzata da stati e funzionamenti mentali che conferiscono all'esperienza del transfert carattere reale e illusorio al tempo stesso), che negli aspetti temporali (una circolarità temporale che vede la sovrapposizione e la condensazione di passato, presente e futuro). Infine viene sottolineata la duplice valenza del controtransfert, cioè la dimensione conoscitiva e quella trasformativa.

     

     

     

    Diomira Petrelli

     

     

    Il lavoro tratta alcuni aspetti che caratterizzano il transfert nell’analisi infantile, evidenziando la stretta interconnessione esistente in essa tra i processi transferali e lo stabilizzarsi del setting. Viene sottolineata, attraverso l’evoluzione della terapia di un bambino di 9 anni, l’importanza della definizione dei limiti geografici della situazione analitica e della funzione “paterna” e di limite del setting. L’investimento transferale dell’ambiente fisico (intendendo con ciò la stanza di terapia, gli oggetti e la persona fisica dell’analista) pone significativi problemi di tecnica: verrà evidenziato come attraverso l’elaborazione di questi aspetti si avvii nel paziente la definizione di spazi, mentali e fisici, che favoriscono i processi di integrazione e di simbolazzazione

     

     

     

    Le trasformazioni del concetto di transfert nella trasmissione dell’insegnamento.

     

    di Giuliana Barbieri, Giorgio Bubbolini, Giacomo Calvi, Paolo Chiari, Maddalena Marascutto, Paola Orofino, Federico Rocca, Anna Scansani

     

    In questo lavoro che comprende anche una parte teorica – a partire dal concetto di trasmissione in Freud - e che per motivi di spazio non possiamo inserire, presentiamo come abbiamo vissuto e ripensato il concetto di transfert nella trasmissione dell’insegnamento.

    Abbiamo lavorato sui nostri casi di associatura e vi portiamo il frutto delle riflessioni dei nostri incontri, alcune sequenze cliniche di supervisione e le considerazioni cui siamo giunti.

    Desideriamo discutere, con chi fosse interessato,  questo materiale: lo pensiamo come base di partenza per una riflessione comune che possa ampliare le nostre idee, essendo questa tematica della trasmissione generazionale un vertice che può, a nostro avviso, aprire spazi significativi.

     

     

     

    Alessandra Ginzburg

     

    Il Mistero del tagliatore di sushi

    Transfert e multidimensionalità dell’inconscio nella traduzione onirica

     

     

     

    Attraverso la lettura dei sogni di una giovane donna che hanno come filo conduttore le reazioni nei confronti dell’esperienza analitica, mi propongo di ridiscutere la nozione abituale di oggetto come altro da sé  per includervi una rappresentazione del transfert che negli strati più profondi dell’inconscio prevede anche la simultanea rappresentazione del soggetto così come dei suoi primi oggetti di riferimento. Il presupposto è che già il testo manifesto del sogno attraverso una lettura rigorosa sia in grado di rivelare queste accezioni multiple di senso, che implicano l’esistenza di un mondo interno caratterizzato dalla multidimensionalità. Poiché l’oscillazione della mente fra diversi livelli di profondità modifica in continuazione la percezione dell’esperienza, la traduzione onirica diventa uno strumento essenziale per la comprensione della qualità specifica della risposta emotiva che il processo analitico sollecita..

     

     

    Simonetta Diena

     

    Trauma, memoria e transfert

    Gente Comune

     

    Vi sono dei pazienti che durante i primi colloqui, e all’inizio dell’analisi si presentano in modo abbastanza comune, almeno in superficie. Tuttavia, ad un ascolto ben esercitato c’è qualcosa di stonato. Sono piccole discrepanze, incongruenze, dissonanze incomprensibili. A poco a poco non appena l’analisi comincia ad entrare nel vivo compaiono alcuni elementi fuori del comune, particolarmente apprezzabili a livello controtransferale. Si tratta della ripetizione, nella dinamica transfert-controtransfert, di protezioni fuori del comune, di difese straordinarie, messe a punto in periodi della loro vita quando la consapevolezza dell’evento traumatico avrebbe costituito un rischio per il mantenimento dello status quo o avrebbe messo in pericolo la loro stessa sopravvivenza.

    Intendo qui descrivere lo sviluppo in alcuni pazienti di una barriera difensiva relazionale abnorme, fuori del comune, di difese schizoidi o maniacali, del costante e protratto abuso dei meccanismi di scissione, negazione e proiezione, che si attivano però solo in seguito allo sviluppo di una relazione intima con un oggetto, relazione che è stata spesso evitata e da cui sono spesso scappati, per proteggere appunto se stessi e l’oggetto da un potenziale collasso.

    Tali difese sono la risposta a traumi subiti ma non immediatamente percepiti come tali dai pazienti e soprattutto dall’ambiente circostante, traumi caratterizzati da trascuratezza emotiva e fisica, separazione dalle figure di riferimento, violenze e prepotenze verbali reiterate, esposizione protratta a gravi depressioni, ad aspetti paranoici o ad altre patologie dei genitori o delle figure di riferimento (ad esempio gravi ed invalidanti patologie fisiche), continue distorsioni delle competenze emotive o cognitive da parte degli oggetti primari. Scopo di questo lavoro è rappresentare, attraverso alcune vignette cliniche, la comparsa nel transfert degli elementi traumatici, cioè la loro riattualizzazione nella relazione con l’analista, elemento essenziale perché questi elementi traumatici possano essere compresi e trasformati.

    Ciò che differenzia questi pazienti da altri ugualmente traumatizzati è lo svolgimento in due tempi dell’analisi: un primo tempo rivolto all’accoglimento e alla comprensione di fattori più superficiali, ed un altro, rivolto a quegli elementi traumatici profondi che diventano accessibili solo dopo lo sviluppo di una prima fase di accoglienza e di esposizione ad un ambiente costante ed emotivamente sintono come è appunto la situazione analitica.

     

     

     

    Stefania Turillazzi Manfredi: Transference from the Present Day to Freud // Il transfert dai nostri giorni a Freud

     

     

     

    La relazione consiste di quattro capitoli. Nel primo, "Il transfert in Freud", si narra come Freud scoprì il transfert, lo studiò e lo descrisse da tutti i vertici possibili. Con occhi che hanno varcato il 2000, ho cercato di leggere il pensiero freudiano nei suoi sviluppi e nelle sue contraddizioni, partecipando alla sua avventura teorica. Nel secondo capitolo, "Il transfert dopo Freud", ho cercato di ricordare, al di là dei semplici commentatori, alcuni contributi veramente originali, con particolare riguardo agli autori italiani. Nel terzo capitolo, "Transfert ed interazione", ho affrontato criticamente un termine ed un concetto che in questi ultimi anni ha trovato tra gli analisti, anche italiani, una certa fortuna. Nel quarto capitolo, sul controtransfert, ho recuperato il termine ed il concetto di controtransfert, apparentemente inscindibile da quello di transfert ed ho discusso criticamente l'uso di esso per costruire l'interpretazione.

     

     

     

    Sarantis Thanopulos

     

    L’autore elabora una sua esperienza clinica. Ci sono paziente la cui presenza all’interno della relazione  analitica è determinata dalla preoccupazione che l’analista possa dimenticare, perdere di vista la loro assenza. La loro assenza è la sola comunicazione significativa per essi, perché la loro posizione nel mondo è segnata dalla convinzione di non poter essere visti come persone realmente presenti in una relazione. Durante la prima infanzia una madre ansiosa ha fatto della loro presenza una costruzione artificiosa, da gestire senza imprevisti, trasformandoli in tal modo in pura illusione ottica del suo sguardo.

              Per questi pazienti la loro assenza è più reale della loro presenza, perchè esprime, in silenzio, che il figlio avrebbe potuto esprimere se solo lo sguardo materno fosse stato in grado di coglierli nel loro posto e nel loro tempo, senza collocarli in un luogo predefinito.

                Nel lavoro con questi pazienti ciò che viene trasferito nella relazione non è la presenza di vissuti e modelli relazionali, ma il suo negativo, cioè la loro assenza “parlante” (comunicazione per sottrazione). Se l’analista si mette nella condizione di sentire l’assenza del paziente, provando il desiderio di una mancanza,  al posto di una presenza non autentica, il transfert in negativo  può creare un luogo di attesa, che annuncia la possibilità di una presenza spontanea e vera, diventando in tal modo transfert di potenzialità.    

     

     

    Vassallo Torrigiani

     

    Riassunto

     

     

     

    In questo lavoro, il termine transfert è utilizzato in due accezioni: l’una mutuata da Berman – psicoanalista israeliano che si è molto occupato di cinema e psicoanalisi – e l’altra ripresa da L’Interpretazione dei sogni di Freud. Relativamente alla dimensione emozionale dell’esperienza artistica, si suggerisce un vertice di osservazione che viene definito “transferale”: accostarsi all’arte non tanto per analizzarla dal punto di vista di una più o meno riuscita sublimazione o riparazione rispetto ad aree di sofferenza psichica o patologie dell’autore, che cercherebbero compensazione e sollievo nei processi creativi;  e dunque non stendere sul lettino l’autore o i personaggi per sottoporli ad un’analisi, bensì considerare l’arte come qualcosa che ci interpreta, che parla di noi a noi che ci perdiamo, ci turbiamo, ci emozioniamo di fronte al suo darsi.

     

     

     

     

    Giuseppe Di Chiara

     

    Sommario :

     

                Nel corso degli anni si è sviluppato l’interesse per un insieme di scambi di messaggi, ricchi di conseguenze, all’interno della coppia psicoanalitica, che sfuggivano all’inquadramento clinico-teorico del transfert e del controtransfert, classicamente formulati. Si tratta dell’area della cosiddetta “relazione analitica”. Si è prodotta, successivamente, una tendenza ad estendere il concetto di transfert ( e di controtransfert) avvicinandolo e, talvolta, sovrapponendolo e confondendolo a quello di relazione. E’ scopo di questo lavoro chiarire la peculiarità del transfert, diverso dalla relazione, quale caratteristica specifica e distintiva dell’esperienza psicoanalitica.

     

     

     

    Transfert, Metafora ed Embodied Cognition

    Marta Capuano, Gemma Zontini

     

     

     

    Partendo da osservazioni cliniche, in questo lavoro cerchiamo di mettere in luce fenomeni di transfert di tipo concreto, traendo spunto dalla definizione che Freus dà del transfert nel suo scritto Isteria, in cui egli parla di un trasferimento (del sintomo e, soprattutto, del suo significato simbolico) nel corpo.

    Abbiamo così cercato di dar conto di fenomeni clinici ad elevata valenza concreta che partono dal corpo e cercano una corrispondenza nell’analista, non attraverso l’interpretazione, ma mediante fenomeni sensoriali, anch’essi a partenza dal corpo dell’analista.

    A partire da ciò, in un secondo tempo, questi fenomeni possono essere metaforizzati e simbolizzati.

    Una possibile giustificazione di una tale concezione di questi fenomeni si può trovare nella teoria dell’embodied cognition di Lakoff, secondo la quale tutta la conoscenza è una ricategorizzazione metaforica dell’esperienza corporea, e nel funzionamento dei mirror neurons, che si attivano quando il soggetto osserva una gesto fornito di significato, compiuto da un individuo con specifico.

    Un caso clinico cercherà di illustrare le nostre osservazioni teoriche.

     

     

     

    Paola Marion

     

    Il lavoro affronta il problema della noia nel corso del trattamento psicoanalitico e attraverso materiale clinico cerca di dimostrare come la noia non è solo distacco dalle emozioni o sottrazione di emozioni in senso generico, ma uno stato affettivo complesso, che indica nachträglich qualcosa avvenuto a livello delle relazioni primitive e le possibili trasformazioni a cui questo qualcosa è andato incontro. La noia costituisce un evento controtransferale che può essere di grande importanza nel corso dell’analisi e l’analisi della situazione di transfert che provoca questi controtransfert può rappresentare il principale problema del trattamento.

     

     

     

     

     

    Disturbi alimentari

    Mario Priori – Emanuela Quagliata

     

     

     

    Attraverso il materiale clinico di due adolescenti che presentano un quadro di disturbo alimentare, vengono sottolineate peculiari caratteristiche del transfert che portano ad ipotizzare come l’origine del disturbo sia collocabile nelle relazioni primarie di queste pazienti.

    In particolare, nel lavoro analitico, l’elemento della distanza -spesso caratterizzata da un rifiuto della relazione, altre volte da una identificazione proiettiva intrusiva e controllante - porta ad identificare il rapporto con una madre che ha avuto difficoltà a promuovere adeguati processi di separazione. Il rapporto con tali madri sembra aver fornito alle pazienti esperienze oscillanti tra  una  fusionalità patologica e modalità di separazione dalle caratteristiche più che altro espulsive.

     

     

     

     

     

    Giordano Fossi, Graziano Graziani

     

    Transfert ed Evoluzionismo

     

     

     

    Dopo aver ricordata la definizione di transfert comunemente accettata e le critiche a questa effettuate da alcuni psicoanalisti, gli Autori ricordano i principi fondamentali delle teorie evoluzionistiche e sottolineano il fatto che Freud, a più riprese, ne sottolineò gli stretti rapporti con la  Psicoanalisi e ne patrocinò l’insegnamento negli Istituti Psicoanalitici , se ciò restò lettera morta fu per il distacco della metapsicologia dalla biologia moderna. Superata questa iniziale difficoltà sarà, allora, possibile formulare una diversa teoria dei fattori terapeutici fra i quali vengono incluse le conoscenze della natura umana fornite dall’evoluzionismo. Il transfert è, così, inteso come la tendenza a ripetere nel setting certe modalità comportamentali che hanno una dimensione filogenetica ( determinismo biologico ) ed una ontogenetica con radici nella vita infantile.

     

     

    Il transfert sul setting concreto e le sue trasformazioni nel processo psicoanalitico

    Anna Maria Nicolò

     

    L'esperienza clinica con i pazienti più gravi attira la nostra attenzione sull'uso che talora essi fanno della parte concreta e non umana del setting. In questo lavoro l'A. esamina il transfert, sugli aspetti concreti del setting, e, riprendendo la distinzione di Winnicott (1963) discute come il paziente grave o tout court qualsiasi paziente opera una distinzione nell'analisi, tra un analista-oggetto e un analista ambiente. Talora il paziente non solo opera una distinzione tra i due, ma li scinde, li contrappone, attacca l'uno e si lega nascostamente all'altro o ancora nega l'esistenza dell'uno, esibendo il suo legame con l'altro. Quando questo avviene l'evoluzione del processo può nascere solo dalla trasformazione e integrazione di entrambi, dato che ciascuno dei due livelli mostra un diverso funzionamento spesso scisso dall'altro.

     Dopo aver discusso un caso clinico , l’autrice conclude con una  riflessione sulle strategie utili per  le trasformazioni in analisi, discute il cambiamento sia della paziente che dell’analista e della loro relazione, mostrando come il cambiamento dell’una è stato prodotto e ha indotto il cambiamento dell’altra.

     

     

     

     

    Corporeità e transfert

     

    Riccardo Lombardi

     

    L’autore propone una correlazione tra il transfert sull’analista e la relazione che il paziente realizza nei confronti del proprio corpo, come chiave di accesso all’elaborazione psicoanalitica con pazienti difficili. A tali livelli di funzionamento l’analizzando  sperimenta l’analista non tanto per la sua dimensione di alterità relazionale, quanto piuttosto per la funzione che egli svolge nel catalizzare una prima forma di avvicinamento a sé stesso, al suo corpo e al mondo caotico delle sue sensazioni. Negli abissi di profondità con precaria connotazione spazio-temporale, dove la mente entra in contatto con sensazioni ed emozioni in attesa di essere organizzate, la relazione analitica offre occasioni di dispiegamento ed elaborazione per le aree difficilmente raggiungibili della relazione interna corpo-mente.  In questa prospettiva il transfert  non è orientato a rivivere ed elaborare memorie infantili, dal momento che una reverie carente o assente non ha mai permesso che il passato si strutturasse come tale ed ha lasciato il suo esito essenzialmente in una precarietà di comunicazione tra il corpo e la mente.  Il transfert è allora essenzialmente rivolto a fare esperienza del presente e ad aprire verso il futuro, creando condizioni di nuova esperienza e cambiamento.    Tre casi clinici sono presentati per esemplificare l’ipotesi.

     

     

    Bologna, 19.09.2006

    Bologna International Conference

    “Urban Areas and  Mental Health”

     

     

    Bologna (Italy), Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio

     

    Tuesday, 19 September 2006

     

     

    Under the Patronage of

    Regione Emilia Romagna

    Provincia di Bologna

    Comune di Bologna

    Azienda USL di Bologna

    RAZIONALE

    Aree Urbane e Salute Mentale

     

    Vi sono ormai numerose prove scientifiche che confermano che il fatto di vivere in una grande area urbana è correlato ad un più alto rischio di ammalarsi di un grave disturbo mentale. Partendo dai risultati del classico studio di Faris e Dunham, molti altri studi più recenti hanno dimostrato che il fatto di essere nato e cresciuto in una grande area urbana, rispetto ad un’area rurale, è correlato ad un rischio maggiore di ammalarsi di un disturbo mentale grave e persistente (Faris & Dunham 1939; Mortensen e coll. 1999; Takei e coll. 1992; Lewis e coll. 1992; O'Callaghan  e coll. 1992; Marcelis e coll. 1998). Uno studio condotto in Danimarca nel 2001 ha potuto dimostrare che il numero di anni di vita trascorsi in una grande area urbana durante l’infanzia è direttamente proporzionale all’aumentato rischio di ammalarsi di schizofrenia (Pedersen e coll. 2001). Tuttavia alcuni altri ricercatori hanno messo in rilievo che la maggioranza delle grandi aree urbane europee si sono potute realizzare solo negli anni del dopoguerra, e questo fatto non ha tuttavia determinato delle significative variazioni nel tasso di incidenza di un grave disturbo mentale come la schizofrenia (McMichael 2001). Uno studio condotto in Olanda dal gruppo di Jim van Os ha dimostrato che il fatto di risiedere in una grande area urbana al momento dell’esordio dei sintomi psicotici e del primo ricovero ospedaliero per motivi psichiatrici non costituisce di per sé un elemento significativo di rischio. Il fatto di essere nato in una grande area urbana e di risiedervi continuativamente fino al momento dell’esordio dei sintomi psicotici presenta invece una significativa correlazione con un più elevato rischio di disturbi mentali gravi (Marcelis e coll. 1999). Il fatto quindi di essere cresciuto in una grande area urbana è significativamente correlato ad un maggiore rischio di ammalarsi di schizofrenia o di altri disturbi mentali gravi. Il livello di rischio è direttamente proporzionale alle dimensioni e alle caratteristiche metropolitane dell’area cittadina. Il livello più basso di rischio è significativamente correlato alle aree caratterizzate da piccole cittadine e da una dimensione rurale (Lewis e coll. 1992). Anche il fatto di essere nato in una grande area urbana è significativamente correlato al maggiore rischio di ammalarsi di schizofrenia. Il rischio di ammalarsi in correlazione della nascita in una grande area urbana sembra essere più elevato per il sesso maschile. In alcuni studi la correlazione più significativa si ha per la schizofrenia definita secondo criteri diagnostici molto rigidi e ad esordio precoce (Marcelis e coll. 1998). Il tasso di ricoveri ospedalieri per schizofrenia e il livello di urbanizzazione della città/quartiere di provenienza sono significativamente correlati. Tuttavia possibili bias potrebbero essere determinati dalla disomogeneità dell’offerta di servizi psichiatrici nelle diverse zone di provenienza dei pazienti (Penn & Decker 1997). Il fatto di essere nato in una grande area urbana è significativamente correlato ad un maggiore rischio di essere ricoverato per un disturbo mentale grave e persistente. Il livello di rischio è direttamente proporzionale alle dimensioni e alle caratteristiche metropolitane dell’area cittadina. Il livello più basso di rischio è significativamente correlato alle aree caratterizzate da piccole cittadine e da una dimensione rurale (Mortensen e coll. 1999).

    Il fatto di vivere in una grande area urbana è significativamente correlato al maggiore rischio di ammalarsi di schizofrenia. Il rischio di ammalarsi in correlazione al fatto di vivere in una grande area urbana sembra essere più elevato per il sesso maschile. In questo studio la correlazione più significativa si ha per la schizofrenia definita secondo i criteri diagnostici RDC (Allardyce e coll. 2001). Non sembra tuttavia del tutto chiarita la differenza, come fattore di rischio più o meno significativo, tra il fatto di essere nato in una grande area urbana, il fatto di esservi cresciuto e il fatto di esservi continuativamente residente (Boydell & Murray 2004). Le possibili interpretazioni della correlazione tra l’essere nato, l’essere cresciuto o il vivere in una grande area urbana e l’essere affetto da un disturbo mentale grave e persistente sono numerose e diverse tra loro. Appartenere ad una classe sociale disagiata ed essere stato sottoposto a fattori di deprivazione sociale potrebbero essere elementi che rendono meno definita la differenza tra aree urbane ed aree rurali (Hare 1955; Ohta e coll. 1992; Lewis e coll. 1992; Castle e coll. 1993).

    Il fatto di avere una condizione di abuso e dipendenza da sostanze precedente all’esordio è significativamente correlato ad un maggiore rischio di schizofrenia. In uno studio svedese sulle reclute la significatività rimane anche dopo la correzione relativa all’uso di cannabis (Boydell & Murray 2004;  Lewis e coll. 1992). Alcuni studi hanno mostrato una significativa correlazione tra fattori stressanti di ordine psicosociale e rischio di disturbi mentali gravi. Non sembra tuttavia del tutto chiarito se sia più probabile essere sottoposto ad eventi altamente stressanti in una grande città, o se questo fatto sia una conseguenza di una ridotta competenza sociale preesistente all’esordio dei sintomi (Ventura e coll. 1989; Malla e coll. 1990; Bebbington e coll. 1993). I risultati di questi studi ci portano a considerare fattori quali l’appartenenza ad una classe sociale svantaggiata, l’essere di sesso maschile, l’essere celibe, nubile, separato o vedovo, il non disporre di una abitazione stabile e confortevole, come elementi che condizionano una maggiore richiesta di servizi psichiatrici e una loro più intensa utilizzazione.  La presenza di fattori generali di deprivazione sociale e di esclusione sociale, insieme alla gravità e alla persistenza della malattia, sono gli elementi più significativamente predittivi di alta utilizzazione dei servizi e dei posti letto psichiatrici (Thornicroft 1991).

     

    PROGRAMME

     

     

     

    Welcome Remarks

    Invitation from the President Elect of the WPA: Mario Maj (Napoli, Italy)

     

    9.00-13.30

    URBAN AREAS AND MENTAL HEALTH

     

    General concepts of the relationship between urban areas and mental health

    Giovanni Caracci (New York, US)

     

    Evaluation of the mental health care needs and service planning in the urban areas

    Gyles Glover (Durham, UK)

     

    Geographical epidemiology of mental health and disease mapping  for service planning in urban areas. Research and practice in Veneto, Italy

    Michele Tansella (Verona, Italy)

     

    Migration, ethnic minority status, drug abuse, psychosocial stressors and incidence of severe mental disorders in the urban areas

    Jane Boydell (London, UK)

     

    Discussion

    E. Aguglia (Trieste, Italy), C. Munizza (Torino, Italy), A. Siracusano (Roma (Italy)

     

     

    14.30-18.00

     

    URBAN AREAS AND MENTAL HEALTH:  ORGANIZATION OF THE CLINICAL FRAMEWORK IN THE URBAN AREAS IN ITALY

    Urban areas, mental health and community psychiatric care for adults in Italy

    Angelo Fioritti (Bologna, Italy)

     

    Urban areas, mental health and child and adolescent psychiatric care  in Italy

    Gabriel Levi (Roma, Italy)

     

    Urban Areas, mental health and psychiatric care for people with alcohol and drug use disorders in Italy

    Massimo Clerici (Milano, Italy)

     

    Discussion and conclusions

    S. Berardi (Bologna, Italy), L. Ferrannini (Genova, Italy), C. Mencacci (Milano, Italy)

     

     

    Question mark

     

     

    Roma, dal 14.10 al 16.12.2006 "FUNZIONI DEL SETTING. TEMI DI PSICOANALISI E PSICOTERAPIA"; Sede: ISTITUTO RICCI PER LA FORMAZIONE IN PSICHIATRIA - VIA TICINO 24 - 00198 ROMA; Info: seminari@istitutoricci.it ; Fees= n.d.

    Temi di psicoanalisi e psicoterapia


    a cura di Filippo M. Ferro, Nicoletta Faccenda, Andrea  Gaddini e Giuseppe Riefolo

    La proposta è di una serie di seminari organizzati con una breve introduzione iniziale al tema e la proiezione di alcuni video. Il progetto dei seminari è nella ricerca ed analisi di nuovi linguaggi in questo caso quello del cinema per confrontarsi sui temi della clinica.

    Sono stati richiesti i crediti ECM per medici e psicologi.

     

    Programma: ore 8:30-14:00

    ore 8:45: registrazione partecipanti

     

    Sabato 14 Ottobre  Andrea Gaddini, Giuseppe Riefolo

    I transfert e il setting
    Riferimenti video: L’amore molesto, Ferro3

     

    Sabato 28 Ottobre Claudio Neri

    Emozioni ó Narrazioni
    Verso una nozione allargata di campo

    Riferimenti video: Ferro3, Sliding doors

     

    Sabato 25 NovembreAnna Ferruta

    Crash: incidenti/incontri.
    Setting e teatro
    Riferimenti video: Ritorno a casa, Crash, Nuovo Cinema Paradiso

     

    Sabato 16 Dicembre Simona Argentieri

    La scena, il setting
    Riferimenti video: Vanja sulla 42ma, L’ultimo spettacolo



     

    E' previsto un numero massimo di 40 partecipanti ed è possibile iscriversi solo all'intero ciclo di seminari. Il contributo di partecipazione - a titolo di rimborso spese - è di € 120,00.
    Il versamento potrà avvenire in sede del primo seminario, ma è necessario iscriversi preventivamente comunicando i propri dati alla segreteria dell'Istituto Ricci
    (06. 854 63 06) o, preferibilmente, attraverso il sito www.istitutoricci.it


     

     

    Bologna,  18.10 e 25.10.2006 "LA RELAZIONE DI CURA"; Sede: CENTRO MOOD VIALE ALDINI 222/4 40136 BOLOGNA; Info: info@mccstudio.org ; Fees= euro 20,00.
    PROGRAMMA PRELIMINARE

     

    Mercoledì 18  Ottobre 2006

     

    19.30       Registrazione dei partecipanti

     

    19.45       Saluto di apertura ed introduzione ai lavori

     

    20.00       Le dinamiche della relazione

                     N. Rossi

     

    21.30       Il rapporto medico-paziente

    F. Berti Ceroni

     

    23.00       Discussione interattiva sugli argomenti trattati

    F. Berti Ceroni, N. Rossi

     

    24.00       Conclusione e chiusura dei lavori

     

     

    Mercoledì 25 Ottobre 2006

     

    19.30       L’importanza della comunicazione negli esiti delle terapie

    F. Berti Ceroni, N. Rossi

     

    21.00       Incontro con l’esperto. La responsabilità e la colpa in medicina: quando la non comunicazione arriva in tribunale

    C. Anticaglia

     

    22.30       Presentazione e discussione interattiva di casi clinici

    C. Anticaglia, F. Berti Ceroni, N. Rossi

     

    23.45       Questionari di valutazione ECM

     

                                Conclusione e chiusura dei lavori


     

     

    DATE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO

     

    18 ottobre 2006 dalle ore 19.30 alle ore 24.00

    25 ottobre 2006 dalle ore 19.30 alle ore 24.00

     

     

    SEDE DEL CORSO

     

    Centro Mood

    Viale Aldini 222/4 - 40136 Bologna

    www.moodcare.com

     

    DOCENTI

     

    Cecilia Anticaglia

    Legal Affairs Manager, AstraZeneca spa

     

    Francesco Berti Ceroni

    Direttore Sanitario, Centro Mood (Bo)

     

    Nicola Rossi

    Direttore delle attività terapeutiche, Centro Mood (Bo)

     

    Roma, 16.06.2006 "SE NON È VITALITÀ È MALATTIA? LA SINDROME ADHD DAL DSM IV AI BAMBINI REALI  "; Sede: SALA TEATRO OSPEDALE SANTO SPIRITO - ROMA; Info: ecm@asclepion.lazio.it ; Fees= euro 50,00.

    Programma di una giornata di formazione per operatori sanitari psicologi-medici- terapisti della riabilitazione e logoterapisti

    AL RME Sala Teatro  Roma 16 giugno 2006

     

     

    Se non è vitalità…..è malattia?

     

    Riflessioni sulla sindrome ADHD , dal DSM IV al bambino reale

     

     

    h 9

    Registrazione dei partecipanti                                   

     

    h 9.15 b)

    Piccola introduzione: andare oltre le apparenze          

    Maria Roberta  Rocchi/Carmelina Certo     

     

    h 9.30 a)

    Etica Professionale ed  Etica Aziendale                       

    Pietro Grasso/Mauro Goletti   

     

    h 10 b)

    Un’organizzazione flessibile per nuovi bisogni                                                               

    Mauro Goletti/Pietro Grasso

      

    h 10.30 a)

    Quale salute, quale materno- infantile?                       

    Maurizio Sprovieri/Maria Roberta Rocchi

     

                                                                       h 11 pausa caffè                                   

     

    h 11.20 f)

    Il caso clinico : mio figlio un bambino                      

    Anna Maria Pavani/ Stefania Prece        

     

    h 11.40 f)

    il problema dell’ADHD in ambito scolastico             

    Stefania Prece/Anna Maria Pavani        

     

    h  12 b)

    Le Istituzioni  e la sindrome da ADHD                        

    Maria Coscia/Raffaela Milano

     

     

    h 12.20 a)

    ADHD: Di cosa stiamo parlando ?                     

    Ludovica Costantino/ Paolo Fiori Nastro

     

                                                              h 13.30   pausa pranzo

    h 14.30 a)

    Il DSM IV  e i bambini                                           

    Paolo Fiori Nastro/ Ludovica Costantino

     

    h  15.15 f)

    Casi di  bambini reali                                           

    Gabriel Levi/Maria Giulia Torrioli

     

    h 16 a)

    basi farmacologiche del trattamento con psicofarmaci nell’infanzia

    Caterina Grassi 

     

    h 16.30 f)

    La prescrizione e  il registro degli psicofarmaci  in età pediatrica                                                                                           

    Pietro Panei/Romano Arcieri

     

    h 17 f)                                                      

    Il NPI  dall’0spedale al Territorio: un problema di diagnosi    

    Enrico Nonnis, Maria Giulia Torrioni/Domenica Immacolata Battaglia

     

    h 18 d)

    Il pediatra che ne sa?! Opinioni a confronto                                                      

    Serenella  Corbo/Federico Marolla/Maria Luisa Roberti

     

    h. 18.30

    esercitazione sul caso clinico in piccoli gruppi

    e discussione  dei risultati dell’esercitazione

    Serenella  Corbo/Federico Marolla/Maria Luisa Roberti

     

    h 19.00

    Questionario di verifica

                                                           

     

    tutor  Maria Roberta Rocchi /Carmelina Certo

     

     

    Milano, 21.10.2006 "RICORDO E REALTA': MODERNITA' DI S. FREUD. UN PUNTO DI VISTA ATTUALE"; Sede: TEATRO LITTA - CORSO MAGENTA, 24 - 20123 MILANO; Organizz.:  ASSOCIAZIONE SEMPLICE CENTRO STUDI DI PSICOTERAPIA  ; Info:  centrstu@tin.it MONTEMIL@TIN.IT ; Fees= euro 102,00.

     

    ABSTRACT - PROGRAMMA

     

    Il Convegno si propone di mettere a fuoco l’esistenza nell’opera di Freud di due diversi significati che assume il termine “ricordo inconscio”. Si stratta di due connotazioni diverse e sostanzialmente inconciliabili riconoscibili come due paralleli che percorrono tutta l’opera freudiana, spesso assai vicine ma destinate a non incontrarsi mai. Freud cioè non affronterà mai e quindi non risoverà la loro contraddizione.

    Si cercherà quindi di mettere in evidenza le diverse ricadute che queste due diverse concezioni producono sul modo di concepire lo scopo della psicoterapia psicoanalitica, inteso nel senso di “scopo interno” esprimibile in termini metapsicologici, tanto in Freud quanto nella teoria della tecnica psicoanalitica più attuale.

    09:30                           Registrazione dei partecipanti

    10:00 – 11:30:             Paolo Arturo Coen Pirani :

                                        RICORDO E REALTA’: MODERNITA’ DI FREUD

    11:30 – 12:30              Anne-Marie Sandler:

                                        UN PUNTO DI VISTA ATTUALE

    12:30 – 13:30              Domande dei partecipanti ai relatori inerenti al tema trattato ed in particolare alla sua applicazione in sede clinica.

    13:30 – 15:00              Pausa pranzo

    15:00 – 17:00              Domande dei partecipanti ai relatori inerenti al tema trattato ed in particolare alla sua applicazione in sede clinica.

    17:00-18:00                 Verifica  apprendimento scritta – Consegna verifica e scheda di valutazione.

     

     

     

     

    Roma, dal 24.11 al 25.11.2006 " PERCORSI EVOLUTIVI A RISCHIO: CONTRIBUTI DI RICERCA"; Sede: CENTRO CONGRESSI DELL'UNIVERSITÀ; Organizzazione: CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI PSICOLOGIA CLINICA; Info: MASSIMO.AMMANITI@UNIROMA1.IT ; Fees= n.d.

    ELENCO DEI DOCENTI:

    THOMAS ACHENBACH ; MASSIMO AMMANITI; Angela Cammarella ; vINCENZO CARETTI; RITA CERUTTI; SILVIA CIMINO;

    Anna fabrizi ; Alessandra Frigerio; BARBARA MAGNO ; Marzolini  Leonilde; Michela petrocchi; Nicoletta Ragonese ; LESLIE RESCORLA; MARIA IRENE SARTI;

    ADRIANO SCHIMMENTI;

    GRAZIA TERRONE; Cristina Trentini ;

    LAURA VISMARA

     

    Giovinazzo, 27.10.2006 " STORIE INDIVIDUALI, MEMORIA COLLETTIVA"; Sede: COMUNITÀ TERAPEUTICA LORUSSO CIPPAROLI- S.S.16 SUD KM 788,600- GIOVINAZZO- BARI; Organizz.: COIRAG; Info: CLAUDIOMERLO@INTERFREE.IT  sedecoiragbari@ticali.it ; Fees= euro 50,00.

    Il convegno si pone come obiettivo quello di interrogare la storia dell’uomo attraverso una doppia lettura:individuale e collettiva.

     Quanto la storia di ciascuno, pur nella sua irripetibile soggettività è il frutto e l’incontro di storie collettive? Quanto ciascuno è depositario di storia e storie di generazioni e culture altre? Quanto anche i sintomi sono ormai fenomeni transindividuali espressione delle varie forme di legame sociale?

    Questi alcuni quesiti che saranno affrontati dai due relatori: Itala Vivan e Massimo Recalcati.

    Itala Vivan, docente dell’università di Milano, specializzata in studi comparati, affronterà il tema a partire dalla funzione delle storie individuali, soprattutto orali, nella costruzione di una storia collettiva mirante a far emergere verità e a creare riconciliazione. La relatrice porterà la  testimonianza della sua esperienza  nel Sudafrica successivo alla fine dell’apartheid, in cui tale funzione di racconto individuale ha contribuito alla ricostruzione e ristrutturazione del sé, un sé intero e vivo, generato dai mille frammenti in cui la torturante separatezza della discriminazione razziale aveva suddiviso il Paese e soppresso ogni possibilità di coscienza culturale collettiva.

    Massimo Recalcati, psicoanalista lacaniano, nella sua relazione affronterà il tema a partire dal saggio di Freud: ricordare, ripetere e rielaborare. Sono questi concetti che definiscono per Freud l’essenza del metodo psicoanalitico. Ma la storicità soggettiva non è solo un prodotto della memoria, né della ripetizione. Essa è anche apertura verso l’avvenire. L’inconscio non è solo il già stato, ma anche il non ancora stato.

     In questo senso l’esperienza della psicoanalisi mostra come una storia individuale, che è anche già da sempre collettiva, possa essere un’invenzione assolutamente singolare.

    Alle relazioni magistrali, faranno seguito due sessioni di lavoro in gruppo , condotte da gruppoanalisti e picodrammatisti ,che permetteranno ai partecipanti, una diversa elaborazione  di quanto in precedenza ascoltato .

    I relatori parteciperanno ai gruppi esperenziali  in qualità di osservatori , affinché svolgano una funzione di “terzo orecchio” che contribuisca, nella tavola rotonda finale, a restituire quanto, attraverso i gruppi è emerso.

     Comitato scientifico

     Antonia Guarini, Anna Rosa Pagliarulo, Raffaele Bellizzi, Maria Vittoria Fedele, Gaetano Marchese.

    Firenze, dal 27.10.2006 al 24.11.2006 "LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO. DAGLI STRUMENTI DI RICERCA ALLE IMPLICAZIONI CLINICHE E TERAPEUTICHE"; Sede:   FIRENZE - CENTRO SPI - VIA PUCCINOTTI 99; Informazioni: info@quidcom.com ; Fees= euro 216,00.

    PROGRAMMA

    “Dentro la Psicoanalisi”

    Centro SPI – Via Puccinotti 99 – Firenze

     

    Relatrice: Dr.ssa Benedetta Guerrini Degli Innocenti

     

    venerdì 27 ottobre 2006: Le radici storiche della teoria

                15.00  Le teorie psicoanalitiche sullo sviluppo infantile (Freud, Klein, A. Freud,                                           Winnicott)

                16.00  Il contributo dell’etologia: attaccamento nei primati non umani

                17.00  Bowlby e i Robertson: dalle teorie psicoanalitiche sulla perdita, all’osservazione                            dei      bambini deprivati

                18.00 La teoria dell’attaccamento: punti di contatto e punti di divergenza rispetto agli                               altri      modelli di sviluppo.

                19.00  Fine Seminario

     

    venerdì 10 novembre 2006: L’attaccamento nel bambino

    -         15.00  Mary Ainsworth e la Strange Situation

    -         16.00  Categorie di attaccamento del bambino

    -         17.00  La valutazione della sicurezza dell’attaccamento in età prescolare: strumenti di                   valutazione e implicazioni cliniche.

    -         18.00 Valutazione di materiale videoregistrato relativo a situazioni sperimentali e cliniche.

    -         19.00  Fine Seminario

     

    venerdì 24 novembre 2006: L’attaccamento nell’adulto

    -         15.00 Dalla strategie comportamentali alla dimensione rappresentazionale: I modelli        Operativi Interni

    -         16.00  La trasmissione transgenerazionale

    -         17.00  Mary Main e la Adult Attachment Interview

    -         18.00  Valutazione di alcune interviste

    -         19.00  Test finale di verifica ECM

     

    DENTRO LA PSICOANALISI

    Centro Psicoanalitico di Firenze - Seminari 2006

     

    Segreteria Scientifica: Stefania Nicasi

    stefanianicasi@virgilio.it 

     

    Con Dentro la Psicoanalisi il Centro Psicoanalitico di Firenze organizza cicli di seminari  per piccoli gruppi che sono condotti da analisti del Centro e si tengono nella sede del Centro, in Via F. Puccinotti 99, Firenze.

    Questa iniziativa, alla sua seconda edizione, si inserisce nell’attività di divulgazione di alto livello e di formazione avviata dalla Società Italiana di Psicoanalisi attraverso i Centri locali e rivolta a persone che, pur non appartenendo alla SPI, siano curiose della psicoanalisi o vicine al suo mondo.

    Entra nella psicoanalisi: ne uscirai pieno di buoni dubbi.

     

    LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO

    Dagli strumenti di ricerca alle implicazioni cliniche e terapeutiche.

    Benedetta Guerrini degl’Innocenti

     RAZIONALE SCIENTIFICO

     

    Scopo dei seminari è avvicinare operatori nell’area della salute mentale e della educazione primaria alle tematiche dell’attaccamento.

    La teoria dell’attaccamento, comparsa per la prima volta nel 1958 in un lavoro di John Bowlby, psicoanalista inglese, è da oltre quarant’anni la più interessante e prolifica teoria nel campo della psicologia e della psicopatologia dello sviluppo. Occupa una posizione quasi unica tra le teorie psicoanalitiche in quanto costruisce un ponte tra la psicologia generale e costrutti clinici di stampo psicodinamico.

    L’importanza di questa teoria sta nel fatto che ha dato consistenza scientifica allo studio del legame che i bambini e i loro figure genitoriali stabiliscono fin dagli stadi precoci dello sviluppo e ha chiarito e ancora esplora i problemi che riguardano il modo in cui le disfunzioni di questo legame primario possono spiegare la psicopatologia. Ciò che Bowlby ha scritto sull’attaccamento, la separazione e la perdita della madre, ha profondamente influenzato non solo gli sviluppi della ricerca in questo campo, ma ha profondamente e definitivamente modificato il tipo di assistenza fornita ai bambini in strutture quali orfanotrofi e reparti pediatrici.

     Ha lo scopo di fornire una conoscenza approfondita degli elementi di base della teoria e dei suoi più importanti strumenti clinici e di ricerca.

    Segreteria Organizzativa:

    QUID Communications srl Via G. C. Vanini, 5 – 50129 FIRENZE - Tel: 0554633701  Fax: 0554633698   info@quidcom.com

    Educazione Continua in Medicina – ECM

    Sono stati richiesti al ministero della salute i crediti formativi per un numero massimo di 30 medici individuati fra psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti. Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario di verifica dell’apprendimento e la scheda di valutazione dell’evento. Sono obbligatorie le firme di entrata e di uscita, e il 100% di presenza al corso.

    Attestato di frequenza

    L’attestato con i crediti formativi verrà recapitato direttamente al partecipante dopo la verifica del questionario di valutazione dell’apprendimento, previa constatazione della presenza al 100% (faranno fede le firme in entrata ed uscita).

     

    Iscrizione: è possibile iscriversi prenotandosi entro il 20 settembre 2006 presso l’agenzia Quidcom:ilaria@quidcom.com

    Telefono:055.46.33.701

    Le prenotazioni verranno accettate in ordine cronologico sino al raggiungimento del limite previsto.

    Al momento dell’iscrizione si richiede di inviare oltre il nome e cognome e indirizzo anche il codice fiscale e/ o la partita Iva necessari per la fatturazione.

     Pagamento: costo del primo modulo (composto di tre incontri) è di 180 euro più IVA. Ricevuta conferma dall’agenzia Quidcom di accettazione della prenotazione, è possibile pagare tramite bonifico bancario, non prima del 20 settembre e non oltre il 10 ottobre 2006.

     

    Savona,  dal 4.11 al 5.11.2006 "SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TEORIA PSICOANALITICA DELLA SIMBOLIZZAZIONE"; Sede: SALA CONVEGNI SEMINARIO VESCOVILE DI SAVONA; Info: e.varaldo@mail.prositdat.it ; Fees= euro 150,00.

    Seminario di aggiornamento

     

    Teoria psicoanalitica della simbolizzazione

     

    Savona 4 e 5 novembre 2006

     

    Sala incontri Seminario Vescovile

    v. Ponzone 3,  Savona

    Docente:

    Carlos TABBIA

    Psicoanalista – Barcellona (Spagna)

    Membro Didatta della Associazione Spagnola di Psicoterapia Psicoanalitica e

    della European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy (EFPP)

     

    Segreteria Scientifica ed Organizzativa:

    Choròs Centro di Psicanalisi

    Via Pia 30 /3   ' 019.821695     329.7668828  Fax 019.807187       e.mail: e.varaldo@mail.prositdat.it

     

    Obiettivi generali del seminario:

     

    .

    ¨     Fare acquisire conoscenze teoriche ed aggiornamenti in tema di: formazione e sviluppo della funzione simbolica

     

     

    .

    ¨     Fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di: intervento nelle difficoltà di simbolizzazione

     

     

    ¨     Fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di: relazioni simboliche

     

     

    Gruppo 2 - Aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica

     

    Il seminario si propone di approfondire lo sviluppo di alcuni concetti fondamentali nella pratica psicoanalitica attraverso l’uso di materiale clinico e di ricerca. Utilizzare il materiale clinico come momento fondamentale di integrazione teorico-clinica.

    Promuovere l’aggiornamento personale attraverso lo scambio e il confronto nella dimensione del gruppo

     

    Svolgimento del Seminario:

     

    Il seminario si articola in due giornate con quattro interventi preordinati e due sessioni con discussione in piccolo gruppo di casi clinici, proposti dai partecipanti, e presentati in plenaria per la discussione.

    Numero partecipanti 30:

    di cui 25 psicologi e 5 medici (psichiatria, neuropsichiatria, psicologia clinica)

     

     

    Il seminario è tenuto in lingua italiana

     

    Quota di iscrizione: € 150,00 iva inclusa

    Per gli iscritti alla Associazione Chorós € 120,00


     

     

    Lerici (La Spezia), 21.10.2006 "DISTURBI DELL’UMORE IN ADOLESCENZA"; Sede:   VILLA MARIGOLA LERICI; Info: elisabetta.maranzana@ocmcomunicazioni.com ; Fees= n.d.

    ABSTRACT

     

    La terapia farmacologica dei disturbi depressivi in età evolutiva

     

    Gabriele Masi

     

     

    IRCCS Stella Maris, Istituto di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Calambrone, Pisa

     

     

    La depressione è un disturbo invalidante, che può colpire anche bambini ed adolescenti, e che è necessario distinguere dalle oscillazioni del tono dell’umore che fanno parte della normale dinamica evolutiva. Se la diagnosi di depressione è confermata dopo una adeguata valutazione clinica, sulla base della intensità dei sintomi, della loro durata e del loro impatto sulla vita quotidiana, è necessario un trattamento. Il trattamento di prima scelta è rappresentato da un intervento educativo e di supporto al bambino/adolescente ed alla sua famiglia, ma se la sintomatologia persiste può essere necessario un trattamento psicoterapico individuale. Qualora la psicoterapia risulti inefficace o impraticabile, o se l’intesità della sintomatologia è particolarmente grave sin dall’inizio, può essere valutata la opportunità di un intervento farmacologico. I farmaci che agiscono selettivamente sulla ricaptazione della serotonina (SSRI) sono attualmente considerati di prima scelta, soprattutto per la tollerabilità, anche se gli studi controllati di efficacia contro placebo sono ancora scarsi. Tra gli SSRI il farmaco con maggiori dati disponibili in età evolutiva è la fluoxetina. In caso di scarsa efficacia sono previste strategie specifiche di intervento sulla farmacoresistenza. Particolare attenzione è necessaria circa la possibilità di una alterazione del tono dell’umore in senso (ipo)maniacale. E’ inoltre particolarmente importante monitorare, soprattutto nelle prime settimane del trattamento, il possibile emergere di ideazione autolesiva e o di irritabilità/aggressività.

     

     

     

     

     

     

     

    Violenza contro gli altri e se stessi: motivazioni e intenzioni.

    Alfio Maggiolini

     

    Quali sono le motivazioni dei comportamenti trasgressivi e antisociali, fino all’omicidio, e dei comportamenti autolesivi, fino al suicidio, degli adolescenti? Quali intenzioni esprimono?

    In queste opposte situazioni si pone il problema di una valutazione non solo della diffusione di questi comportamenti e dei fattori di rischio che li motivano, ma anche delle intenzioni che ne sono alla base, un quesito che nel caso dei reati si configura giuridicamente come valutazione della capacità di intendere e di volere dell’adolescente.

    Se, da una parte, i dati sullo sviluppo della mente dell’adolescente contribuiscono a porre in modo nuovo il problema, dall’altra è indispensabile chiarire che cosa effettivamente significa un’intenzione.

    Oltre a riflessioni generali, nell’intervento saranno presentati dati di ricerca sui comportamenti antisociali e autolesivi in adolescenza, con particolare attenzione alla diffusione dei problemi ansiosi e depressivi tra gli adolescenti trasgressivi.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Continuità e discontinuità nella psicopatologia dello sviluppo:

    ipotesi etiopatogenetiche e trattamento psicoterapeutico per i disturbi affettivi in adolescenza

     

    Alessandra De Coro

     

    I disturbi d’ansia in adolescenza presentano, dal punto di vista degli studi epidemiologici, una prevalenza che arriva fino al 17% circa nella popolazione fra i 12 e i 17 anni; i disturbi depressivi, la cui prevalenza è valutata fra il 20 e il 24% fra i 14 e i 18 anni, sono associati a disturbi d’ansia nel 75% dei casi.

    Nella letteratura psicodinamica i disturbi d’ansia e i disturbi dell’umore sono considerati complessivamente come disturbi della regolazione affettiva, manifestazioni cioè di strategie difensive inefficaci rispetto al contenimento mentale degli affetti negativi, e si ricollegano alle vicende evolutive che caratterizzano le relazioni familiari, in particolare le relazioni precoci con i care-giver dell’infanzia.

    Le ricerche longitudinali sulla qualità e lo sviluppo successivo dei legami di attaccamento hanno evidenziato l’esistenza di una relazione combinata tra fattori temperamentali alla nascita, la costruzione di un modello insicuro di attaccamento intorno ai 18 mesi e la comparsa di disturbi d’ansia in adolescenza, mentre non si rileva una relazione diretta fra ansia della madre e del figlio adolescente. Altri studi, tuttavia, hanno messo in luce che in adolescenza si attivano processi mentali di riorganizzazione degli affetti e sono possibili nuove gerarchizzazioni dei precedenti modelli di attaccamento, mettendo in dubbio radicali posizioni di continuità nello sviluppo normale e patologico.

    In particolare, la ricerca sullo sviluppo delle rappresentazioni precoci pre-simboliche nell’infanzia offre oggi nuovi spunti per una riflessione sulle ipotesi etiopatogentiche dei disturbi affettivi in età evolutiva e sullo studio dei fattori di rischio e dei fattori protettivi che modificano la prognosi rispetto alle continuità patologiche in età adolescenziale.

    Attraverso la discussione di vignette cliniche, i dati di ricerca esposti saranno applicati a considerazioni cliniche relative al setting della psicoterapia con gli adolescenti e alle caratteristiche di una relazione psicoterapeutica efficace.

     

    Riferimenti bibliografici generali:

     

    Ammaniti M. (a cura di), Manuale di psicopatologia dell’adolescenza, R.Cortina, Milano 2002.

    Cassidy J., Shaver P.R. (1999) (a cura di), Manuale dell’attaccamento, tr.it. G.Fioriti, Roma 2002.

    Sasson Edgette J., Adolescent therapy that really works, Norton &Co., New York 2006.

    Silverman W.K., Treffers P.D.A. (Eds.), Anxiety Disorders in Children and Adolescents: Research, Assessment and Intervention, Cambridge University Press, Cambridge 2001.

    Van Hasselt V.B., Hersen M. (Eds.), Handbook of Adolescent Psychopathology, Free Press, New York-London 1995.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

      

    Dr A. Banchero

    Dirigente Politiche Sociali e Socio-Sanitarie  Regione Liguria

    Programmazione e valutazione dei servizi  Università di Genova

     

     Dott. S. Barbagallo

    Presidente dell'Ordine dei Medici della Spezia

     

    Dott. R. Ceglie

    Direttore Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura  ASL 5 “Spezzino”

     

    Prof. A. De Coro

    Università “La Sapienza”, Roma

     

    Dott. G. L. De Nobili

    Responsabile Neuropsichiatria Infantile  ASL 5 “Spezzino”

     

    Dr M. Ferrari

    Giudice Tutelare del Tribunale di Chiavari

     

    Dott. G. Ferrigno

    Psicoterapeuta  Università di Genova

     

    Padre G. Gambaro

    Direttore Sorriso Francescano di Genova

     

    Dott. A. Gerali

    Direttore f.f. U.O. Pediatria ASL 5 “Spezzino”

     

    Prof. A. Maggiolini

    Docente di Psicologia dell’Adolescenza Minotauro Milano

     

    Prof. G. Masi

    IRCCS “Stella Maris”  Università di Pisa

     

    Dott. M. Michelotti

    Psicologa Psicoterapeuta  ASL 5 “Spezzino”

     

    Dott. PM. Passani

    Dirigente Medico Salute Mentale- ASL 5 “Spezzino”

     

    Dott. D. Pietropaoli

    Direttore Dipartimento Salute Mentale  ASL 4 “Chiavarese”

     

    Prof. G. Pietropolli Charmet

    Presidente Istituto Minotauro di Milano, Direttore Crisis Center de L'amico Charly

     

    Prof. E. Rasore

    Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria

    Università di Genova

     

    Dott. R. V. Ricci

    Direttore Dipartimento Dipendenze  ASL 5 “Spezzino”

     

    Dott. E.Simonini

    Dirigente Medico Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura  ASL 5 “Spezzino”

     

    Dr G. Tartarini

    Dirigente scolastico  Ministero Istruzione, La Spezia

     

    Dott. O. Valerio

    Direttore Dipartimento Salute Mentale  ASL 5 “Spezzino”

     

    Dott. C. Valentini

    Dirigente Medico Salute Mentale  ASL 5 “Spezzino”

     

     

     

     

     

    Lerici (SP) 21 ottobre 2006

    VILLA MARIGOLA

     

     

    DISTURBI DELL’UMORE IN ADOLESCENZA

     

     

    8.30 Registrazione dei partecipanti, iscrizioni per ECM e consegna dei

    questionari

     

    8.45         Saluto delle Autorità

    Introduzione ai lavori

    R. Ceglie, S. Barbagallo

     

    Moderatori:      O.Valerio, E. Rasore

     

    9.00 “Disturbi affettivi e continuità psicopatologiche di infanzia, adolescenza, età adulta”

    A. De Coro

     

    9.40   “Il trattamento farmacologico dei disturbi dell’umore in adolescenza”

              G. Masi

     

    10.20       Intervallo

     

    10.40 “Attacco al corpo: dai comportamenti autolesivi ai tentativi di suicidio dell’adolescente”

              G. Pietropolli Charmet

     

    11.20 “Violenza contro gli altri e se stessi: motivazioni e intenzioni”

    A. Maggiolini

     

    12.00 Discussione

     

    12.30 Tavola rotonda: “Il punto di vista giuridico, religioso, scolastico, sociale”

    Conduttori:       G. Ferrigno, D. Pietropaoli 

    Partecipano: un magistrato, un religioso, un assistente sociale, un insegnante     

     

     

    13.30 Pausa pranzo

     

     

     

    15.00 Tavola rotonda: “Per una rete di intervento in adolescenza”.

    Conduttori: L. De Nobili, R. Ceglie

    Partecipano:

     

    ·        Considerazioni sulla terapia familiare.                                       M. Michelotti

    ·        Il problema della diagnosi differenziale.                                     E.Simonini

    ·        Disturbi da abuso di sostanze: modelli di intervento.        R. Ricci

    ·        La collaborazione con la Pediatria.                                  A. Gerali

    ·        La collaborazione con il SSM.                                          C.Valentini

    ·        La collaborazione fra comunità terapeutiche                   PM. Passani

     

    16.30 Discussione

     

    16.50 test di valutazione

     

    17.00 Chiusura del convegno                                                      L. De Nobili

     

     

     

     

     

    Genova, dal 3.11 al 4.11.2006 "ASCOLTANDO TRE GENERAZIONI: LEGAMI NARCISISTICI E IDENTIFICAZIONI ALIENANTI"; Sede:GENOVA, SALA PAGANINI-HOTEL BRISTOL- VIA XX SETTEMBRE 35 ; Info: am.rosso@tin.it ISAD@VIRGILIO.IT ; Fees= euro 125,00.

    Abstract relazione di Haydée Faimberg

     

    LES LIENS NARCISSIQUES ENTRE LES GENERATIONS: ASPETTI TEORICI;METAPSICOLOGICI E CLINICI

    I genitori del paziente possono essere visti, come vengono attivati nel transfert, come qualcosa che si è impresso nella realtà psichica inconscia del paziente. Il paziente spesso si identifca inconsciamente con questi genitori interni che sono gli organizzatori della sua psiche. Questo significa che il paziente stesso funziona secondo una regolazione narcisistica. Per questa ragione si tratta di un'identificazione alienata o scissa.

    La parte scissa o alienata dell'io è identificata con la logica narcisistica dei genitori, secondo la quale tutto ciò che è buono nel figlio fa parte del genitore, anche se proviene dal figlio, mentre tutto ciò che non è accettato dal genitore in se stesso viene proiettato nel figlio che diventa il non-me del genitore.

    Il primo momento è indicato come la funzione di appropriazione, mentre il secondo momento è indicato come la funzione di intrusione. Appropriazione e intrusione sono caratteristiche della regolazione oggettuale narcisistica.

    Riassumendo, i genitori interni del paziente funzionano nella cornice del regime narcisistico, in cui non possono amare il figlio senza appropriarsi della sua identità e non possono riconoscere la sua indipendenza senza odiarlo e senza sottometterlo alla loro stessa personale storia di odio. I genitori non sono gli unici protagonisti del rapporto, sono inscritti in una struttura familiare inconscia.

    Le identificazioni narcisistiche alienanti hanno le seguenti caratteristiche:

    1) sono scisse, perciò non possono essere udite dall'analista,

    2) possono essere scoperte in un momento chiave del transfert

    3) diventano udibili dall'analista con la scoperta di una storia segreta

    4) l'oggetto dell'identificazione è un oggetto storico, perché è implicato un certo rapporto tra le generazioni

    5) la comprensione della storia delle identificazioni le rende più significative e udibili

    6) in questo tipo di identificazione è condensata una storia che almeno parzialmente non appartiene alla generazione del paziente, ed è per questo detta identificazione alienata

    7) la condensazione delle tre generazioni è il "telescoping" delle generazioni, che viene scoperto quando le identificazioni inconsce si rivelano nel transfert.

    L'emergere nel transfert di questo tipo di identificazione è il punto di partenza del concetto chiave della storicizzazione. Con il processo di identificazione la psiche è fissata in una eternità caratteristica dell'inconscio. Quando la storia segreta viene rivelata, i suoi effetti sull'Io possono essere modificati. Questo significa modificare la scissione alienante. Con questo processo di disidentificazione rispetto all'identificazione alienata, la storia può essere ristabilita con la qualità del 'passato'. Così la disidentificazione e perciò la disalienazione è la condizione per la liberazione del desiderio e la costituzione del futuro. L'alienazione tra generazioni rivela un tempo ripetitivo e circolare. La differenza tra generazioni, al contrario, è connessa con l'inevitabile passare del tempo. Questa prospettiva risolve il dilemma tra interpretare nel presente e interpretare nel passato, perché il cosiddetto passato diventa passato grazie al processo di disidentificazione. Da un lato il processo di intrusione è responsabile della presenza eccessiva dell'oggetto, che non è mai assente. D'altra parte, il processo di appropriazione causa il senso di vuoto del paziente e la morte di ogni desiderio di sua proprietà che potrebbe danneggiare l'identificazione alienante. L'identificazione in questo caso non riguarda solo l'oggetto ma anche parte degli attributi della storia segreta. Nel transfert ci sono due desideri contraddittori: il desiderio di continuare l'analisi e quello di rimanere legato alla storia segreta. Una possibile soluzione è assimilarsi a ciò che è odiato nella storia dei genitori, ma in questo modo è impossibile differenziarsi e si assume un'identità basata sulla negazione, e perciò un'identità negativa.

    Dal punto di vista tecnico, un metodo per cogliere le identificazioni alienanti è 'ascoltare l'ascolto' del paziente, vale a dire ascoltare il modo in cui il paziente reagisce alle interpretazioni, a volte dandone una versione distorta. L'ascolto del paziente rispetto all'interpretazione è legato ai genitori interni, al loro discorso narcisistico.  Le resistenze narcisistiche alle interpretazioni hanno una storia e rivelano le identificazioni alienanti del paziente con il genitore interno. L'analista concentra la sua attenzione sulla sorte a cui va incontro la sua interpretazione nell'ascolto del paziente e in questo modo può cogliere l'espressione del genitore interno con il quale è identificato.

     

    Abstract  relazione di  Roberto Speziale-Bagliacca

     

     I legami tra generazioni: problemi, resistenze e vantaggi per lo psicoanalista. Alcuni interrogativi

    Dal tempo in cui Freud formulò il concetto di Super-Io, la psicoanalisi conosce la trasmissione tra generazioni, ma l'idea è rimasta per così dire in letargo per una serie di motivi. Ciò fino ai tempi recenti in cui la ricerca sia teorica che tecnica non ha utilmente lavorato su quella acerba intuizione che, fra l'altro, ha creato non poche resistenze.

     

     

    Abstract relazione di Alfredo Verde

    Trainspotting”: la psicoterapia di un adolescente fra un episodio delirante, la fobia della droga e l’autonomia”

    Il presente contributo intende riferire circa la psicoterapia di un postadolescente che si protrae già da sette anni, alla luce della teoria della trasmissione transgenerazionale della patologia. La vita infantile di Giuseppe, ora diciannovenne, è stata caratterizzata da diversi lutti familiari, tutti in successione, oltre che dalla nascita di una sorella molto assertiva, che lo ha messo in ombra.

    Utilizzando la trama e i personaggi di un film che lo stesso Giuseppe ha portato in terapia, si metterà in rilievo come sia la fobia della droga, sia l’episodio delirante di stampo paranoicale che il ragazzo ha affrontato abbiano avuto lo scopo di rendere mentalizzabili una serie di contenuti separativi di difficile pensabilità da parte sua, anche a causa della costellazione familiare nella quale Giuseppe è tuttora immerso.

     

    Abstract relazione di Franca Pezzoni

    LA FUNZIONE RIFLESSIVA E LA TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE DELLA PATOLOGIA

    Fonagy ha formulato il concetto di funzione riflessiva ispirandosi in grande misura ai dibattiti più recenti della filosofia della mente.

    Numerosi dibattiti si sono intrecciati intorno al problema dell’intenzionalità, formulato da Brentano nel 1874. Secondo Brentano, gli stati mentali sono caratterizzati dal fatto di essere sempre relativi a oggetti o eventi, cosa che li differenzia dalla maggior parte degli altri stati o eventi naturali.  Ogni fenomeno mentale include in se stesso un oggetto: nella rappresentazione qualcosa è rappresentato, nel giudizio qualcosa è affermato o negato, nell’amore amato, nell’odio odiato, nel desiderio desiderato e così via. Per Brentano, l’intenzionalità degli stati mentali non solo li distingue dagli stati puramente fisici, ma invalida anche ogni tentativo di studiare gli stati mentali con i mezzi della scienza fisica.

    Tra gli altri Dennett ha cercato di risolvere il problema dell’intenzionalità formulando il concetto di teoria della mente.

    Secondo Dennett quando si caratterizza un sistema, naturale o artificiale, in termini di credenze e desideri, si adotta l’atteggiamento intenzionale. Questo atteggiamento serve a prevedere come potrebbe comportarsi una persona o un altro sistema, ma può servire anche a spiegare perché tale sistema si è comportato in un certo modo. In altre parole, per prevede il comportamento, ad esempio di un computer al gioco degli scacchi, si dispone di tre componenti: la componente fisica, quella formale e quella intenzionale. La componente fisica riguarda la conoscenza delle proprietà fisiche della macchina; la componente formale riguarda il programma del computer; la componente intenzionale riguarda la previsione delle mosse più efficaci e più razionali che potrà fare il computer stesso. L’atteggiamento intenzionale in questo caso attribuisce al computer alcune convinzioni e desideri, cioè la regolazione tramite stati intenzionali. Tale atteggiamento in questo caso appare il più adeguato per comprendere e soprattutto per prevedere il comportamento del computer, più che la conoscenza della sua struttura meccanica e della sua programmazione. La tesi di Dennett è che la spiegazione in termini di stati intenzionali costituisce un buon punto di partenza per prevedere il comportamento umano. Attribuendo all’altro e a se stesso stati mentali, vale a dire convinzioni, sentimenti, attitudini, speranze, conoscenze, apparenze, falsità, intenzioni e progetti, l’individuo è in grado di prevedere l’altrui comportamento e di rispondere in modo adattivo alle transazioni interpersonali. Secondo Dennett il possesso di una teoria della mente ha un valore positivo in termini di sopravvivenza e in termini evoluzionistici, dato che permette di vivere all’interno di un gruppo e di interagire in modo efficace.

    Fonagy partendo dalle teorie di Dennett ha ulteriormente sviluppato il concetto di Funzione Riflessiva (RF) e ha proposto un metodo di misurazione che parte dall’esame dell’Adult Attachment Interview elaborata da Mary Main per valutare l’attaccamento tramite un’intervista che pone 23 domande relative alle esperienze di attaccamento.

     All’interno di queste domande sono state individuate alcune che indagano in modo specifico la RF (demand questions) e altre che si limitano a permettere eventualmente la manifestazione di RF (permit questions). E’ importante notare che per la valutazione finale delal RF la scala prevede una serie di criteri che fanno esplicito riferimento alle dinamiche intergenerazionali. Una caratteristica che viene valutata è la capacità di riconoscere gli aspetti evolutivi degli stati mentali. All’interno di questa categoria vengono esaminati alcuni aspetti particolari: il riconoscimento dell’influenza che una generazione ha sulla successiva; l'assunzione di una prospettiva evolutiva; la considerazione della possibilità di cambiamenti di stati mentali tra passato e presente e tra presente e futuro; la comprensione dei processi interazionali tra genitore e bambino; la comprensione dei fattori che determinano evolutivamente la regolazione degli affetti; la comprensione dei cambiamenti degli stati mentali altrui; la comprensione delle dinamiche familiari; la distinzione tra il modo di pensare di un bambino piccolo e quello di una persona adulta.

    Alla base della teoria della RF vi è la convinzione che il comportamento dei genitori è influenzato dai pensieri e dai sentimenti che riguardano le loro esperienze relazionali infantili. Le affermazioni che mostrano consapevolezza di questo scambio intergenerazionale vengono considerate indicative di capacità riflessiva. L'influenza reciproca tra genitore e figlio, il cambiamento dal modo di pensare infantile a quello adulto, la comprensione da parte del genitore delle esigenze emotive del figlio, l'interdipendenza degli stati mentali nel sistema familiare sono tutti aspetti colti dagli individui con buona Funzione Riflessiva e sono fattori particolarmente importanti nello scambio intergenerazionale.

    Quando il genitore non possiede una teoria della mente, non riesce a mettersi nella prospettiva del bambino, non ha una rappresentazione adeguata di sé come genitore e questo influenza anche l'idea che il bambino si farà di sé e che lo guiderà nel corso delle sue relazioni successive. Il genitore in questo caso non rispecchia i sentimenti e gli atteggiamenti del bambino e non gli permette di costruirsi gradatamente a sua volta una teoria della mente. Il genitore molto difeso rispetto alle proprie esperienze emotive negative manca di comprensione o ha una comprensione incompleta rispetto agli stati d'ansia del figlio; un genitore ancora preoccupato dalle proprie esperienze negative può fraintendere gli stati emotivi del figlio. I segnali di stati mentali negativi possono non essere riconosciuti, oppure riconosciuti ma fronteggiati in modo inadeguati; oppure può manifestarsi mancanza di empatia rispetto alle manifestazioni di individualità e di indipendenza, che vengono sentite come oppositive nei propri confronti. Il figlio, non riuscendo in tal modo ad attribuire un significato al comportamento proprio ed altrui, resterà dipendente e condizionabile.

    I casi di genitori disfunzionali evidenziano una mancanza di contatto non solo con il figlio reale, ma anche con il figlio interno che rievoca qualcosa di se stessi come figli. Questi genitori, spesso a loro volta provenienti da ambienti sfavorevoli e non supportivi, non riescono a rielaborare retrospettivamente il rapporto con i propri genitori, mantengono stili di rapporto fondati sulla negazione difensiva dei bisogni di attaccamento e delle reali manchevolezze delle proprie figure genitoriali. La mancanza di una adeguata funzione riflessiva spesso impedisce loro di rendersi conto delle conseguenze negative dei propri comportamenti a volte trascuranti o abusanti. L'assenza di una teoria della mente appare pertanto purtroppo una caratteristica trasmessa in modo transgenerazionale.

    Alcune situazioni di adolescenti disturbati, tratte dalla pratica psichiatrica di un Servizio di Salute Mentale, dimostrano come la mancanza di Funzione Riflessiva da parte dei genitori, a loro volta provenienti da nuclei familiari disturbati, sia un fattore importante nell'instaurarsi della patologia nei figli.

     

    Abstract relazione di Andrea Giannichedda

    “destini”

    L’intervento educativo domiciliare viene letto come incrocio fra i destini individuali dei ragazzi  e delle loro famiglie e quello dell’operatore. La presa in carico individuale, diventa necessariamente un entrare in contatto con tutto il nucleo familiare, da fare in punta di piedi, per scoprire un'altra dimensione del destino, non più come fato che ingabbia, ma come impronta da riscoprire, nelle trame di vita della famiglia,  per poter favorire la progettualità e la crescita.

    I lavoro di scoperta del destino come impronta e possibilità viene esemplificato con due casi di lavoro domiciliare.

     

     

    Torino, dal 27.10 al 29.10.2006 "PENSIERI E PRATICHE PSICOTERAPICHE APPLICATE AI CONTESTI ISTITUZIONALI E SOCIALI"; Sede: CENTRO CONGRESSI "VILLA GUALINO" TORINO; Organizz.: LABORATORIO DI GRUPPOANALISI; Info: MICHELEPRESUTTI@TISCALINET.IT v.ribetto@libero.it ; Fees= euro 108,00.

     

    ABSTRACT CONVEGNO 

     

    LABORATORIO DI  GRUPPOANALISI

    Torino  27-28-29 ottobre

     

    Pensieri e pratiche psicoterapiche applicate ai contesti Istituzionali e Sociali

     

    Presupposti e finalità

    Da tempo il Laboratorio di GruppoAnalisi persegue una pratica ed una elaborazione, in merito ad interventi clinici in ambiti istituzionali e sociali.

    Parallelamente al lavoro psicoterapeutico (in setting duale o di gruppo) che è stato ed è uno degli elementi costitutivi della Associazione, sono andati vieppiù sviluppandosi interventi di supervisione, formazione e consulenza in ambito Pubblico e del Privato Sociale.

    Lavori che hanno visto i professionisti del Lab di Gr.A. impegnati collegialmente in interventi diretti a gruppi di pazienti, operatori e responsabili coinvolti nei processi di Cura e Assistenza (Educatori, infermieri, psicologi, medici e responsabili direzionali)

    Gli ambiti e i contesti sono molteplici: psichiatria; handicap; anziani; malattie organiche (Parkinson; Sclerosi Multipla; Oncologia; Pediatria; ecc) oltre al lavoro con gli adolescenti e nelle scuole.

    Peculiarità del lavoro, è per noi è quella di mantenere una specificità professionale dove i processi di “mentalizzazione” (cioè di attribuzione di senso e significati individuali e collettivi) volte a facilitare risposte operativamente evolutive e di svincolo dalle “saturazioni dei contesti” siano centrali.

    Una clinica orientata e coinvolta anche nelle dimensioni storiche, sociali e nei gruppi reali.

    Un sociale che ci appare sempre più impregnato di aspettative di cambiamenti illusori e rapidi (la forte discrasia tra comportamenti e struttura del Sé) correlato per altri versi a professioni psicoterapeutiche che a loro volta si ripropongono senza tempo e senza verifica dei risultati (“venga e poi vediamo” od ancora “avviamo il gruppo di supervisione e la domanda e le esigenze emergeranno” – una sorta di psicoanalisi asettica senza memoria e senza desiderio). Oppure, all’inverso, con una adesione acritica a richieste di efficienza depersonalizzanti e acontestuali. (risposte standardizzate e le linee guida applicate burocraticamente)

    Cosa vuol dire nell’avviare delle pratiche, riferirsi ad un’insieme di teorie e soprattutto proporre un metodo che non cada negli aspetti sopra citati?

    In parallelo a un approfondimento di aspetti ormai consolidati (metodologie inerenti: l’analisi della domanda; la conoscenza del contesto; la conoscenza delle storie dei singoli e dei gruppi nonché dei problemi di cui sono portatori; una ipotesi sui cambiamenti possibili e sui tempi necessari ecc.) sono andati per noi precisandosi altri aspetti inerenti le congruenze tra il dire ed il fare quali:

    L’intervento sui gruppi e sulle organizzazioni, di quali assetti fattuali e mentali richiede per i professionisti che se ne occupano?

    Quali competenze  “vecchie e nuove” sono necessarie?

    Quale rapporto tra gli oggetti del lavoro e le conoscenze competenze del/dei professionista/i. (ad es. basta essere psicoanalisti o gruppoanalisti per fare un gruppo di supervisione di operatori che lavorano con pazienti portatori di handicap? Bisogna conoscere le problematiche dell’handicap? Bisogna avere una competenza per ricavarle, per estrapolarle dai soggetti per cui e con cui si lavora?).

    Idem rispetto al contesto in cui si interviene.

    Si tratta di una mente individuale o di un gruppo che facilita, supporta ed elabora il lavoro del/dei professionisti?. Quale regolazione e gestione di questo gruppo?

     

    Alcuni strumenti sono stati individuati:

    Là dove è possibile gli intervenenti vengono realizzati in coppia o in piccolo gruppo; diversamente il professionista utilizza un collega con funzione del recorder;

    Un gruppo di co-visione dove vengono analizzate le implicazioni e l’andamento degli interventi;

    Il modo ed il funzionamento di questi due gruppi ci segnalano e sono indicatori di ciò che del campo organizzativo-istituzionale e o degli “oggetti di cui ci si occupa” è entrato nelle situazioni di lavoro (supervisione, consulenza formazione) E’ questo una sorta di luogo altro, dove decontaminare, sedimentare e riformulare le ipotesi di lavoro.

     

    Ecco alcune questioni che hanno comportato il non facile problema della variazione della tecnica, dei modelli, dell’articolazione e dei tempi dell’intervento, mantenendo però costante il metodo e le specificità (seppur declinate di volta in volta rispetto alle variabili sopraindicate).

    Un lavoro per il e sul mentale nelle Organizzazioni Istituzioni che sempre più colleghi l’organizzazione del lavoro, il funzionamento dell’équipe e le implicazioni che il lavoro psichico e psicosociale comporta. Una psicologia clinica ad orientamento psicodinamico e gruppoanalitico collegata alle dimensioni organizzativo-istituzionali e socio-antropologiche

    Il convegno, partendo da un esame critico delle pratiche vuole essere un ulteriore momento di scambio, approfondimento, confronto e verifica esso è rivolto

    o       ai colleghi del Laboratorio delle differenti aree territoriali,

    o       ai committenti,  attuali e potenziali

    o       ai professionisti della cura e dell’assistenza (psicologi, operatori, medici, infermieri ecc.)

    o       a studenti dell’area delle scienze umane

     

    Articolazione

    Il convegno inizia il venerdì pomeriggio e si conclude la domenica mattina, saranno proposte nella prima parte: venerdì e sabato mattina 4 relazioni, ognuna con una interlocuzione da parte di due discussant (un clinico ed un testimone del mondo istituzionale) 

    nella seconda parte: sabato pomeriggio piccoli gruppi di discussione (sulle relazioni) suddivisi per posizione di vertice osservativo (come soci del Lab; come colleghi; come committenti e come fruitori) per concludersi la domenica mattina con una discussione in plenaria condotta da tre interlocutori privilegiati (che avranno seguito l’intero dei lavori) uno interno al Laboratorio, gli altri esterni.

     

     

     

     

    Capo d'Orlando (Messina), 10-11.11.2006 "DELIRIO E ALLUCINAZIONE"; Sede: SALA RIUNIONI DI VILLA PICCOLO; Organizz.: ISTITUTO ITALIANO DI MICROPSICOANALISI; Info: luigi.baldari@tnet.it ; Fees= euro 60,00.

    RELATORI

     

    EMMANUEL ANATI, direttore Centro Camuno Studi Preistorici, Capo di Ponte, Brescia

    LILIANA BAL FILORAMO, micropsicoanalista, docente di Psicologia dinamica Facoltà di Psicologia Università di Torino

    LUIGI BALDARI, psichiatra, micropsicoanalista, dirigente AUSL 5 Messina responsabile U.O. Psicoterapia – Studi e Ricerche

    PIER LUIGI BOLMIDA, micropsicoanalista didatta, specialista in Psicopatologia clinica, Aosta

    FLAMINIO DE FELICE, direttore DSM Locri, Reggio Calabria

    ANTONIO DI ROSA, professore ordinario di Psichiatria Università di Messina

    MAURIZIO GUARNERI, psicoanalista SPI, docente di Psichiatria Università di Palermo

    MARIA GUZZO, professore associato di Psicoterapia Università di Messina

    DANIELE LA BARBERA, professore ordinario di Psicologia clinica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Palermo

    DILETTA LA TORRE, psicoanalista SPI, professore associato di Psichiatria Università di Messina

    GAETANO MARCHESE, gruppoanalista, dirigente psicologo ASL 4 Cosenza

    DANIELA MARENCO, micropsicoanalista, psicologo S.C. Neuropsichiatria Infantile Az. Osp. S.Croce e Carle, Cuneo

    BRUNA MARZI, micropsicoanalista, psicologa, Bergamo

    GIOIA MARZI, psichiatra, micropsicoanalista, dirigente AUSL Frosinone responsabile U.O. Disturbi dell’alimentazione

    NICOLA PELUFFO, micropsicoanalista didatta, già docente di Psicologia dinamica Università di Torino

    SANDRO RODIGHIERO, gruppoanalista, presidente AION, direttore DSM AUSL 17 del Veneto, Padova

    CARMELO ROMEO, docente di Storia della filosofia Università di Messina

    EDOARDO SPINA, professore ordinario di Psicofarmacologia Università di Messina

    MANUELA TARTARI, micropsicoanalista didatta, antropologa, Torino

    AMBROGIO ZAIA, micropsicoanalista, psicologo, Torino

    PROGRAMMA

     

     

     

    Venerdì 10 novembre 2006

     

     

     

                Moderatore: MANUELA TARTARI

    9.30 – 10.30      UN’ELABORAZIONE DIFENSIVA, CULTURALE DEL DELIRIO: LA COSTRUZIONE DI REALTA’ ILLUSORIE

    NICOLA PELUFFO

     

    10.30 – 11.30    “DIVINE INVASIONI”: DELIRIO E CREATIVITA’ NELLE VISIONI DISSOCIATIVE DELLA NARRATIVA DI PHILIP K. DICK

    DANIELE LA BARBERA

     

    11.30 – 12.30    DELIRIO E ALLUCINAZIONE COLLETTIVA: CONSIDERAZIONI PER UN’ANALISI ANTROPOLOGICA

    EMMANUEL ANATI

     

    12.30 – 13.30    Discussione

     

    13.30 – 15.00    Break

     

     

                Moderatore: PIERLUIGI BOLMIDA

     

    15.00 – 15.30    cOME L’EVOLUZIONE DEL CERVELLO ABBIA MESSO SOTTO CONTROLLO DELIRI E ALLUCINAZIONI

    ANTONIO DI ROSA

     

    15.30 - 16.00     CONTROTRANSFERT E STATI DELIRANTI

    MANUELA TARTARI

     

    16.00 – 16.30    Disturbi del pensiero: dal microdelirio al delirio manifesto

    MAURIZIO GUARNERI

     

    16.30 – 17.00    Discussione

     

    17.00 – 17.30    Break

     

                Moderatore: LILIANA BAL FILORAMO
     
    17.30 – 18.00    SCISSIONE DELL’IO E ALLUCINAZIONE

    PIER LUIGI BOLMIDA

     
    18.00 – 18.30    LO SGUARDO DI MEDUSA: PIETRIFICAZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MONDO

    GAETANO MARCHESE

     

    18.30 – 19.00    LA DISTORSIONE COME CRITERIO DI SOPRAVVIVENZA DEL SISTEMA PSICHICO

    AMBROGIO ZAIA

     

    19.00 – 19.30    Discussione

     

     

     

     

     

    Sabato 11 novembre 2006

     

     

                Moderatore: GIOIA MARZI

     
    09.00 – 09.30     DAL PENSIERO MAGICO AL DELIRIO MISTICO
    SANDRO RODIGHIERO

     

    09.30 – 10.00    L’ANALISI FENOMENOLOGICA E LA PATOLOGIA DELL’IMMAGINAZIONE

    CARMELO ROMEO

     

    10.00 – 10.30    CURA E DELIRIO: LA SINDROME DI MUNCHAUSEN PER PROCURA

    LILIANA BAL FILORAMO

     

    10.30 – 11.00    Discussione

     

    11.00 – 11.30    Break

     

     

                Moderatore: SANDRO RODIGHIERO

     

    11.30 – 12.00    DELIRIO E  TRACCE

    GIOA MARZI
     

    12.00 – 12.30    RAPPORTO BENEFICIO-RISCHIO DEGLI ANTIPSICOTICI DI PRIMA E SECONDA GENERAZIONE

    EDOARDO SPINA
     

    12.30 – 13.00    DELIRIO, ALLUCINAZIONE, VUOTO E PSICOSI

    LUIGI BALDARI

     

    13.00 – 13.30    Discussione

     

    13.30 – 15.00    Break

     

                Conduttore: LUIGI BALDARI

     

    15.00 – 15.30    IL DELIRIO PERDUTO: DEPRESSIONE, COLPA E COLPEVOLIZZAZIONE

    FLAMINIO DE FELICE

     

    15.30 – 16.00    L’ANORESSIA MENTALE: UN DELIRIO INCISTATO NEL CORPO

    DANIELA MARENCO

     

    16.00 – 16.30    IL DISTURBO DI IDENTITA’  DI GENERE TRA NORMALITA’  E DELIRIO

    DILETTA LA TORRE/ MARIA GUZZO

     

    16.30 – 17.00    ALLUCINAZIONE E IDENTITA’ SESSUALE: APPLICAZIONE DELLA TECNICA DI PROIEZIONE DELL’IMMAGINE FOTOGRAFICA IN PSICOTERAPIA MICROPSICOANALITICA

    BRUNA MARZI

     

    17.00 – 17.30    Discussione

     

    17.30 – 18.00    Break

               

    18.00 – 19.00    TAVOLA ROTONDA

    PELUFFO, LA BARBERA, ANATI, DE FELICE, BAL FILORAMO, RODIGHIERO           

     

    19.00 - 19.30     Verifica dell’apprendimento e questionario ECM

    LUIGI BALDARI

     

    ABSTRACT RELAZIONI

     

     

    Un'elaborazione  difensiva , culturale , del delirio: la costruzione di realtà illusorie

    Nicola Peluffo


    Manuela  Tartari , direttore dell'Istituto Italiano di Micropsicoanalisi , mi ha portato da Parigi una novità editoriale che sapeva mi  avrebbe fatto molto piacere.  Si tratta appunto del carteggio tra Romain Rolland  e Charles Baudouin a cura di Antoinette Blum e con una prefazione di Yves Baudouin.

     

    Un volume1 che ho letto con grande piacere  poiché mi dava la possibilità di avvicinarmi ad un inedito di colui ( Ch. Baudouin) che per primo , negli anni 60, mi permise di conoscere la psicoanalisi dal divano . E vi assicuro che è cosa ben diversa che il leggerla sui libri o ascoltarla a lezione. Il carteggio scorre dal 1916 al 1944 (da una guerra all'altra) ed è patetico verificare come due grandi uomini , uno dei quali psicoanalista, usino un enorme quantità di energia e diciamo , forza lavoro , per coltivare l'illusione della pace. Sforzi in se lodevoli ma appunto carburante per alimentare una "grande" illusione . Che continua ; basta leggere la stampa quotidiana o guardare la televisione. Il tema dell'illusione è ciò che vorrei trattare in questo convegno su Delirio e allucinazione. L'illusione come elaborazione culturale di un' angoscia personale e collettiva , una formazione difensiva di compromesso che "consola" ; quindi utile per l'addattamento.

    Il modello.

    Come dicevo a lezione, nei primi anni del mio insegnamento all'Università di Torino, se noi consideriamo il modello "stimolo-elaborazione-risposta", dove la risposta sia il comportamento che risolve il problema di riequilibrio posto dallo stimolo (esterno e interno), sul momento dell'elaborazione inevitabilmente agiscono, di nascosto, i nuclei fissati e rimossi. Il comportamento - sia agito, sia parlato e scritto - avrà, quindi, in sé alcune voci discordanti che provengono da credenze remote di epoche preistoriche, collettive e individuali. Il delirio è l'esempio più evidente di ciò che dico. Il delirio è "una falsa credenza di natura morbosa. Credenza insorta senza un'adeguata motivazione esterna e conservata, nonostante sia in contrasto con ciò che per le altre persone , quelle normali , pensano costituisce una prova  perfettamente chiara e incontrovertibile".
    Nella dinamica interativa tra realtà endogena e realtà esogena il delirio segue costantemente, o a tratti, la traccia endogena. La prerogativa del delirio è che non può essere efficacemente contraddetto o criticato. E' evidente nell'ipocondriaco, normale in tutto meno che nell'idea della malattia organica, o nell'innamorato, o nel fanatico religioso, in  quello ideologico, etc.
    L'illusione (da ludus = gioco), che come ho detto, è l'elaborazione culturale del delirio, che permette al gioco del Bimbo di continuare nell'adulto in cui è incistato. Per il Bimbo, il limite tra realtà e sogno è molto labile. Il sogno continua nella vita di veglia senza l'intervento della elaborazione secondaria; quindi la fantasia onirica viene espressa da svegli in disaccordo con il principio di realtà. Il Soggetto esce dal solco tracciato dai capisaldo della realtà e ...delira. Il delirio, che struttura la psicosi, è caratterizzato dal fatto che il processo primario agisce fantasmaticamente l'io e il super-io in disaccordo con la realtà esterna. Crea così una realtà soggettiva (falsa per gli altri) che nasconde quella oggettiva. Un tema molto amato  da Pirandello che lo viveva nella sua casa (la moglie). Quando il delirio invade la percezione e i canali sensoriali si formano vissuti soggettivi che si aggiungono o intercalano la realtà: si crea l'allucinazione. In certi casi le facoltà di critica rimangono (parzialmente) in funzione e si costituiscono formazioni di compromesso che sistematizzano il delirio e le allucinazioni. Nascono le illusioni il cui scopo è quello di creare riferimenti pseudo-reali che forniscono ai soggetti alcune vie su cui muoversi, apparentemente oggettive.

    In questo studio cerco di occuparmi delle illusioni  riguardanti certi aspetti delle elaborazioni culturali illusorie di temi quali l'amore , la pace , la sopravvivenza alla morte , etc.

     

    1 :  Antoinette Blum , Correspondance (1916 - 1944) entre Romain Rolland et Charles Baudouin. Césura, 2006, Meyzieu .



     

    DELIRIO E ALLUCINAZIONE COLLETIVA: considerazioni per un’analisi antropologica

    Emmanuel Anati

     

    La comunicazione esamina immagini e narrazioni assimilabili al delirio e all’allucinazione nell’arte preistorica e tribale e nei miti delle popolazioni tribali. Traccia il processo teorico di “epidemia” da allucinazione del singolo ad allucinazione collettiva. Pone il problema dei limiti delle definizioni di delirio e allucinazione quando tali fenomeni concerno casi collettivi. Sviluppa una prospettiva d’impostazione sistematica per l’analisi antropologica della fenomenologia inerente l’allucinazione collettiva ed individua archetipi comuni al mito e all’allucinazione.

     

     

    CURA E DELIRIO: la Sindrome di Munchausen per procura

    Liliana Bal Filoramo

     

    L’articolo svilupperà, in chiave micropsicoanalitica, una riflessione sul tema del “delirio di cura” inserito all’interno della Sindrome di Munchausen per procura.

     

     

    Come l'evoluzione del cervello abbia messo sotto controllo deliri ed allucinazioni

    Antonio Di Rosa


    Oltre lo sviluppo sempre più evoluto di specie a noi vicine, che ci hanno preceduto e poi si sono estinte, anche la specie a cui apparteniamo ha presentato una propria evoluzione che, rispetto alle origini, ha cambiato di molto le competenze mentali del nostro cervello. Tappa fondamentale di tale sviluppo è stata l'acquisizione della coscienza e del linguaggio. Queste nuove capacità hanno modificato il funzionamento cerebrale mettendo sotto controllo deliri ed allucinazioni, che prima partecipavano alla gestione delle nostre relazioni. Si propone un'analisi che mette a confronto psicopatologia e neuroscienze.

     

     

    Rapporto beneficio-rischio degli antipsicotici di prima e seconda generazione

    Edoardo Spina

    Sezione di Farmacologia, Dipartimento Clinico Sperimentale di Medicina e Farmacologia, Università di Messina e IRCCS Centro Neurolesi "Bonino-Pulejo", Messina, Italia

     

    I farmaci utilizzati nel trattamento delle psicosi comprendono composti di prima e seconda generazione. L’introduzione dei nuovi antipsicotici ha comportato degli indubbi vantaggi rispetto agli antipsicotici tradizionali, garantendo ai pazienti una migliore performance psicomotoria e cognitiva e favorendone l’inserimento in programmi di riabilitazione psico-sociale. Dal punto di vista clinico, a differenza degli antipsicotici tradizionali, i nuovi antipsicotici si caratterizzano per una minore tendenza ad indurre effetti extrapiramidali ed iperprolattinemia e per un più ampio profilo di efficacia, riguardante sia la sintomatologia negativa, depressiva e cognitiva, che le forme  resistenti al trattamento. Alcune linee guida internazionali considerano gli antipsicotici di nuova generazione come i composti di prima scelta nel trattamento di pazienti cui viene posta per la prima volta diagnosi di schizofrenia. Recenti meta-analisi degli studi clinici controllati confermano inoltre che alcuni antipsicotici di nuova generazione presentano un più favorevole profilo di efficacia rispetto ai composti tradizionali. Tuttavia, l’esperienza clinica acquisita nel corso degli ultimi anni ha evidenziato alcuni problemi relativi al profilo di tollerabilità dei nuovi antipsicotici che inducono a riconsiderare il rapporto beneficio-rischio di questi composti. Infatti il trattamento con  antipsicotici di seconda generazione, con differenze tra una molecola e l’altra, può indurre effetti indesiderati di tipo metabolico, quali aumento ponderale, turbe dell’omeostasi glucidica ed alterazioni dell’assetto lipidico, effetti cardiovascolari, in particolare un prolungamento del tratto QT dell’elettrocardiogramma con conseguente aumentato rischio di aritmie cardiache e morte improvvisa, ed eventi avversi cerebrovascolari. Tali effetti sfavorevoli sono tuttavia documentati anche in corso di terapia con antipsicotici tradizionali

     

     

    L'anoressia mentale: un delirio incistato nel corpo

    Daniela Marenco

     

    Nei casi gravi di anoressia ci si trova davanti ad una struttura di personalità border-line in cui la nevrosi maschera e tenta di vincolare (riuscendovi solo in parte) un importante nucleo psicotico. In termini micropsicoanalitici, si può ipotizzare che in queste persone vi sia un continuo oscillare tra una iperstrutturazione rigida dell'immagine ed una  forte spinta alla destrutturazione che si manifesterebbe attraverso il delirio, non riuscendo mai l'una a vincolare l'altra, L'anoressia, in questa prospettiva può essere considerata l'ultimo tentativo difensivo: la costruzione di un delirio monotematico sul cibo e sul corpo.

     

     

    Il disturbo di identita’  di genere tra normalita’  e delirio

    Diletta La Torre,  Maria Guzzo 

     

    La convinzione di appartenere al sesso opposto, elemento centrale del Disturbo di identità di genere, può essere considerato un delirio circoscritto dentro un funzionamento della personalità sufficientemente equilibrato. Le autrici si interrogano se tale interpretazione psicopatologica non derivi dalla difficoltà di coloro che “curano” questo disturbo, a riconoscere una nuova forma di patologia dell’identità.

     

     

    Disturbi del pensiero: dal microdelirio al delirio manifesto

    Maurizio  Guarneri

     

    Nel lavoro si propone l’introduzione di un punto di vista psicodinamico nell’approccio ai disturbi del pensiero in soggetti con funzionamento psicotico.

    Si descrivono, inoltre, vari livelli di compromissione dell’apparato psichico che possono essere messi in relazione con uno spettro di manifestazioni sintomatiche che vanno dal microdelirio al delirio manifesto.

     

     

    “Divine invasioni”: delirio e creatività nelle visioni dissociative della narrativa di Philip K. Dick

    DANIELE LA BARBERA

    Direttore della Clinica Psichiatrica e della Scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università di Palermo

     

    L’opera di Philip K. Dick, ampiamente riscoperta e valorizzata negli ultimi quindici anni, si colloca ai vertici della narrativa fantascientifica ma, superando nettamente i limiti della produzione letteraria di genere, raggiunge senza alcun dubbio vertici espressivi e creativi di livello assoluto.

    In questo lavoro vengono esaminati gli intrecci significativi tra la biografia dell’autore – a lungo consumatore di sostanze stupefacenti oltre che affetto da sintomi psicotici sempre più pervasivi – e la particolare dimensione creativa a cui egli riesce ad accedere nei suoi romanzi, caratterizzati da una esplorazione senza eguali delle dimensioni dissociative della mente e del loro riflesso sulla percezione della realtà. Viene quindi approfondito il ruolo delle droghe e della particolare personalità dell’artista, i cui tratti paranoidi, seppure responsabili in alcune fasi della sua esistenza di un notevole grado di disadattamento e di disfunzionamento sociale, sembrano dall’altra parte avere favorito una esplorazione degli aspetti più complessi della mente umana oltre che consentirgli una suggestiva rassegna letteraria di grande valore filosofico sulla “relatività” di ciò che chiamiamo abitualmente “reale”. Sotto questo profilo la scrittura visionaria di Dick si colloca nella prospettiva  di tutti quei tentativi, a metà tra filosofia, spiritualismo, psicologia  e invenzione creativa, di scandagliare i presupposti ontologici dell’esperienza di coscienza e le loro conseguenze sulla consistenza della nostra esperienza del reale.

    Infine l’attualità stringente dell’opera letteraria di Dick sembra ulteriormente enfatizzata dall’importanza sempre maggiore che hanno assunto negli anni recenti gli studi sulla dissociazione e i fenomeni dissociativi.   

     

    Bibliografia essenziale:

    Putnam F. W., (1997): La dissociazione nei bambini e negli adolescenti, Astrolabio, Roma, 2005

    Steinberg M., Schnall M. (2001): La dissociazione, Raffaello Cortina, Milano, 2006.

    Sutin L. (1989): Divine invasioni, la vita di Philip K. Dick, Fanucci, Roma, 2001.

     

     

    Lo sguardo di Medusa: pietrificazione e frammentazione del mondo

    Gaetano Marchese

    Psicologo-Psicoterapeuta-GruppoAnalista DSM-AS N.4 -Cosenza   

     

    La psicopatologia del delirio evidenzia  una modificazione del senso della realtà e una messa in discussione della donazione di senso . Pertanto, la realtà che emerge nel delirio, come difesa contro l’angoscia primaria, assume una rilevanza significativa per il soggetto che la vive: diviene una realtà vissuta, cioè un farsi che trascende  dai semplici e riduttivi termini di obiettivazione della scienza, perché esso si struttura , sia in senso percettivo che in modo rappresentativo-simbolico in una elaborazione inconscia soggettiva. Il delirio, si manifesta come una rottura dell’essere-al-mondo, una alterazione di un  frammento di vita, dell’esser-ci , che non è solamente  una alterazione della semplice percezione e rappresentazione ed un alterato giudizio di realtà, che svuota  di ogni contenuto la  realtà, ma essenzialmente si pone come un dato psicopatologico derivabile da un vissuto insolito e perturbante, che si impone  e che determina una crescente difficoltà, a volte drammatiche  rotture nelle relazioni con gli altri, riferibile anche alla familiarità con l’ambiente circostante.

    Questa  irruzione nella vita di qualcosa di insolito e drammatico, incontrollabile, è accompagnato da sensazioni di  irrealtà, per cui compaiono  vissuti di derealizzazione e depersonalizzazione: tutto si  cristallizza in una  catastrofe che appare imminente, in ostilità di riferimento carica di angoscia, di minacce e  premonizioni, vissuti di rovina e trasformazione di sé.

    L’ essere oggetto di sguardo a volte conduce alla fuga, perché lo sguardo dell’Altro mi trafigge e mi trapassa, oppure può pietrificarmi, ma se l’altro è l’inferno che ci abita dentro, anche il nostro sguardo, proiettivamente ripropone la pietrificazione dell’Altro, per cui, lo  sguardo che posiamo sul mondo può cristallizzare e pietrificare l’Altro, imprigionarlo in una presenza umana priva oramai di senso. L’esperienza delirante determina una trasformazione  del significato delle cose , per cui l’esperienza viene  caricata di altri significati e si determina una  situazione di transito in cui l’intenzione di significato si ripropone in diversi, multipli significati, e il senso delle parole, dei simboli, delle stesse cose , diventano lo spazio proiettivo del soggetto, l’ultima difesa contro la  angoscia della frammentazione e l’imminente catastrofe. In tal modo il delirio esprime una rottura con il mondo, o una sospensione: un uscire dal solco, dal senso comune dei significati, uscire fuori dal senso simbolico delle cose condivise, perdere la donazione di senso del proprio essere al mondo.

    Il caso clinico ripropone un processo (inconscio) la cui  dinamica si avvicina ad una situazione limite riferibile alla perdita dell’oggetto primordiale, e nella descrizione del processo terapeutico vengono evidenziate nel loro porsi le manifestazioni psicopatologiche sopra descritte.

     

     

    Delirio e  tracce

    Gioia Marzi

     

    Come scrive Bruno Callieri: “”la  disposizione d’animo delirante costituisce il punto di repere fondamentale per ogni inizio di trasformazione psicotica dell’esistenza...,, (in essa)… c’è un qualcosa, anche se non del tutto chiaro, il germe di una validità e di un significato obiettivi”. Su questo stato fluttuante, chè pure è punto di repere e che ha, comunque, un qualche significato obiettivo, si inserisce il delirio come sortita di minor sofferenza, tentativo di accomodamento del disordine. 

    In tal modo  esso può svolgere la funzione di vincolare l’angoscia di qualità psicotica, con parziale sollievo soggettivo e malgrado l’indicibile  sofferenza e i rischi per la stessa incolumità ai quali l’essere preda di deliri può essere esposto.

    L’attaccamento al delirio, che molti pazienti esprimono, è segnale della sua “necessità” e accompagna la non coscienza di malattia che si esprime, per esempio, con il rifiuto  della cura.

    Il lavoro illustrerà questi concetti introduttivi sulla scorta della  clinica anche nelle articolazioni che la funzione di delirio svolge tra soma e psiche

     

     

    Scissione dell'Io e Allucinazione

    Pierluigi Bolmida

     

    L'Autore presenta l'ipotesi secondo la quale le alterazioni del sistema sensoriale (allucinazione) o le distorsioni della funzione ideativa (delirio) rappresentano un'effettiva necessità psicobiologica per mantenere inalterati i processi di scissione (dell' Io e dell' Oggetto) seriamente minacciati dall'emergenza delle spinte pulsionali che mettono a repentaglio l'integrità sia pur illusoria, delle difese costituite dai processi di idealizzazione, definiti da S.Freud nei termini di "Ideale dell'Io" e  di "Io Ideale". In questa ottica,  il Superio, sottoposto a sollecitazioni tensionali portate al limite di rottura, distorce alcuni elementi della Realtà (o tutti, nei casi più gravi) per mantenere la rimozione ed assicurare all'Io i benefici rappresentati dalla scissione e proteggere l'Oggetto dalle spinte distruttive. In altri termini, l'Allucinazione e il delirio si configurano come  casi particolari dei processi di evitamento/spostamento retti dall'identificazione proiettiva.

    Tale ipotesi viene inoltre illustrata da una breve esemplificazione tratta dalla pratica clinica.

     

     

    Controtransfert e stati deliranti

    Manuela Tartari

     

    Il lavoro presenta alcune considerazioni sulle specificità controtransferali nella relazione analitica con pazienti in situazioni deliranti.

    Una prima parte dell’intervento discute il concetto di controtransfert e le sue moderne modificazioni rispetto alla teoria classica.

    Successivamente, con l’ausilio di materiale clinico si esamina l’agire nel terapeuta di  contenuti psichici e psicosomatici, i quali sono attivati dal contatto con il delirio e si presentano come un materiale non elaborabile. Rappresentano quindi la risposta alla non elaborazione del materiale  delirante da parte del paziente.

     

     

    La distorsione come criterio di sopravvivenza del sistema psichico

    Ambrogio Zaia

     

    Nell’ascolto di seduta accade, direi con una certa frequenza, d’incontrare associazioni verbali sostenute dall’esigenza di ridurre la tensione della psiche. Rispetto al quadro nosografico del soggetto non è evidente una patologia schizofrenica, eppure molte delle affermazioni riportate ed alcuni agiti sociali, fanno riferimento a schemi relazionali marcatamente psicotici.

    Quei momenti, perlopiù limitati nel loro accesso, spostano l’asse psichico della persona da un quadro di relativa normalità (nevrosi) ad uno marcatamente schizofrenico. La realtà è allora  interpretata in una visione personale poco coerente con il Principio di Realtà.

    Le persone entrano in una realtà “Virtuale” con lo scopo di soddisfare il Principio del Piacere. Sul tronco delle associazioni primarie, quelle che caratterizzano la vita generale del soggetto, si sviluppano dei cicli associativi secondari assolutamente patologici, ma funzionali al mantenimento dell’omeostasi individuale.

    Intorno a quest’accezione, il delirio e l’allucinazione svolgono la funzione di riequilibrare il sistema psichico dell’individuo, se il comportamento agito si svolge per un tempo d’azione limitato. Abbassando la tensione in modo repentino, l’individuo può mantenere l’integrità psichica. Può così riconoscere se stesso nell’ambiente di vita circostante trovando il modo per rapportarsi con una realtà esterna dolorosa, ma a questo punto gestibile.

    In definitiva, si può avanzare l’ipotesi secondo la quale un certo grado di distorsione dei fenomeni psichici sia funzionale al mantenimento ed all’integrazione funzionale del soggetto nelle relazioni sociale e, per trasposizione condensata, nei cicli associativi riportati in seduta nelle libere associazioni.

    Alcuni casi clinici permetteranno di seguire l’evoluzione del processo d’integrazione tra le manifestazioni deliranti ed allucinatorie ed il Principio di Realtà.

     

     

    IL  DELIRIO  PERDUTO: depressione, colpa e colpevolizzazione

    Flaminio De Felice

     

    La psicopatologia classica  riconosceva  nel senso di colpa uno dei  costituenti fondamentali  nella formazione di ogni tipo di  delirio depressivo. Allo stato attuale questa conclusione sembra inapplicabile in una società che da tempo  tende a rigettare la responsabilità e a trasporla nel Mit-Welt  e ad attribuire più visibilità  all’ambito della prestazione che a quello dell’etica

    Il delirio di colpa “ compatto “, come descritto in passato, è stato soppiantato  da altre tipologie olotimiche  centrate prevalentemente  sul corpo e sulla sicurezza sociale, si riscontrano inoltre con maggiore frequenza  deliri incongrui e  qualora il delirio di colpa sia  prevalente esso appare fenomenicamente  frantumato in una miriade di “venialità”.  

     

     

     

    L'analisi fenomenologica  e la patologia dell'immaginazione.

    Carmelo Romeo


    L'approccio analitico fenomenologico al meccanismo di costituzione del mondo soggettivo è motivato fondamentalmente da un'esigenza di carattere propriamente gnoseologica, ma il
    chiarimento di concetti quali : percezione, idee, stato di coscienza, realtà e irrealtà, ecc., impone di indagare alcuni caratteri  propri della patologia dell'immaginazione. L'analisi fenomenologico-esistenzialistica presenta in tale senso significativi riferimenti mutuati  dalla filosofia e dalla psicologia, poiché  i confini di demarcazione disciplinari sono assai tenui e tali da permettere il ricorso ad esempi assunti indifferentemente dall'uno o dall'altro ambito. Nella trattazione del  fenomeno dell'immaginazione trova dunque collocazione l'analisi del delirio e dell'allucinazione.

    La rottura delirante e allucinatoria appare come la manifestazione frammentata dell'io psicotico che è stato privato del proprio centro unificatore e perciò si rivela incapace di elaborare e strutturare i
    messaggi provenienti dal mondo esterno. Infatti, nello scambio realtà/irrealtà, laddove al soggetto non è possibile costruire nessi coerenti, l'interpretazione delirante, nel contesto della psicologia
    dell'immaginazione alla quale fanno riferimento Jean-Paul Sartre e Edmund Husserl,  si presenta come la sola  forma di assunzione di un mondo che sfugge, ma dal quale purtuttavia giungono ancora segnali.

     

     

    Dal Pensiero Magico al Delirio Mistico

    Sandro Rodighiero

     

    Scrive Blankenburg: se il delirio è una possibilità di trasformazione immanente all'essere umano, non può basarsi su di una affezione che giunga dall'esterno, ma sulla autonomizzazione (Verselbständigung) di sue parti essenziali normalmente integrate e integranti, tra queste preminente è la religiosità.

    Binswanger nel 1956 parla di sproporzione antropologica tra l'ampiezza dell'esperienza e l'altezza della problematica, per spiegare come una esperienza religiosa possa rimanere tale o diventare schizofrenica.

    Jaspers si chiede:"perché nelle schizofrenie iniziali esiste tanto spesso (seppure non nella maggior parte dei casi) un processo di rivelazione cosmica, religiosa e metafisica?”

    Callieri si riferisce all'esperienza schizofrenica di fine del mondo, con l'aggettivazione schizofrenica indicando, con De Martino, che tale esperienza può non essere psicotica, ma anche mistica.

    Il Kamikaze che si fa esplodere seminando morte e cercando la vita eterna e l’integralista islamico o cattolico certamente si affidano ad un mondo magico, proprio ed altrui, per diffondere le loro idee ed essere ascoltati.

    Quale apparente sfumatura distingue il delirio mistico dall’esperienza mistica, in cosa consiste, infine, la differenza tra un Francesco d’Assisi che da otto secoli giganteggia nel pensiero poetico, filosofico e religioso del mondo occidentale e il paziente affetto da delirio mistico che dialoga con animali e cose?

    La ricerca si avvale dell’analisi clinica e dell’osservazione psicopatologica di pazienti seguiti in psicoterapia ad orientamento psicoanalitico.

     

     

    ALLUCINAZIONE E IDENTITA’ SESSUALE: applicazione della tecnica di proiezione dell’immagine fotografica in psicoterapia micropsicoanalitica.

    Bruna Marzi

     

    L’autore espone il caso di una giovane che presentava un disturbo di tipo schizofrenico  con ideazione delirante ed alterazione della senso-percezione. Grazie ad un breve, ma intenso lavoro di psicoterapia micropsicoanalitica, il soggetto riuscì ad abbandonare la difesa dissociativa e le allucinazioni, vincolando l’espressione della sofferenza ad un problema di identità sessuale.

    La particolarità dell’intervento fu costituito dalla proiezione del materiale fotografico dell’analizzata, nel corso delle sedute , che consentì, grazie alla costanza dello stimolo percettivo, il vincolamento dell’ideazione ed una sua maggiore aderenza al piano di realtà.

     

     

    Delirio, allucinazione, vuoto e psicosi

    Luigi Baldari

     

    Silvio Fanti sostiene che la micropsicoanalisi permette di pianificare in modo dinamico la nosologia mentale. Essa indica in particolare che ogni stato psichico risponde fondamentalmente a un relativamente specifico terreno psichico.

    Fanti parte dalla definizione di terreno generalmente condivisa, cioè “l’insieme dei fattori costituzionali ereditari ed acquisiti che intervengono nella comparsa e nell’evoluzione di uno stato sintomatico, per arrivare alla definizione di terreno psichico in senso micropsicoanalitico: “relazione psicobiologica che un individuo intrattiene naturalmente con il suo es e, attraverso esso, con il suo vuoto costitutivo, che gli consente una revisione dei criteri di normalità e delle condizioni di nevrosi o di psicosi.

    Più semplicemente: le rappresentazioni e gli affetti sono gli elementi costitutivi dello psichismo umano, sia normale che patologico. Essi si organizzano in catene formative-difensive che contrastano in maniera più o meno efficace la tendenza alla destrutturazione. Mentre nel normale vi è un equilibrio relativo tra questi due momenti, nel nevrotico tale equilibrio è conflittuale e viene raggiunto con un compromesso che pesa maggiormente su l’una o l’altra componente. L’isterico subisce il fascino della disorganizzazione psichica, contrastato dall’irrigidimento dell’insieme di rappresentazioni ed affetti che comunque conserva una certa plasticità. L’ossessivo si difende dal terrore di tale disorganizzazione con un irrigidimento estremo degli schermi iconici che perdono la loro plasticità.

    Lo psicotico infine si identifica con una fortissima affinità per la destrutturazione che talvolta riesce ad evitare al prezzo di una rigidità limite. È un’affinità super-acuta per il vuoto, la cui comprensione è più semplice se lo si intende come espressione dell’indifferenziato.

    Per Silvio Fanti quindi la psicosi si differenzia qualitativamente dalla nevrosi per un modo specifico di vivere il vuoto e di reagirvi, in quanto riflette una simbiosi troncata con il vuoto che si manifesta con delirio e allucinazioni.

     

     

     

     

     

     

    Abano Terme (PD),dal 25.10 al 28.10.2006 "OSPEDALE E TERRITORIO: SPAZI E MODALITA' DI CURA DEL BAMBINO E DELL'ADOLESCENTE-XXIII CONGRESSO NAZIONALE S.I.N.P.I.A."; Sede: ABANO TERME - CENTRO CONGRESSI DELLE VENEZIE, HOTEL ALEXANDER PALACE; Info: meet@meetandwork.com ; Fees= euro 480.00.

     

     

    PROGRAMMA

    Giovedì, 26 ottobre

     

     

     

    8.15

    Sala Plenaria

     

    I Sessione

    L’approccio neuropsichiatrico infantile alla patologia psichiatrica dell’infanzia e dell’adolescenza

    Introduce: P. Pfanner

    Moderatori: U. Balottin, C. Mastropaolo

     

    Lettura

    Il mondo in una stanza: forme di soggettività negli adolescenti “reclusi” in casa

    T. J. Carratelli

     

    Discussant: M. Papini, P. Stoppa

     

     

    Lettura

    Integrazione fra ospedale-territorio e neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza:risorse sinergiche e modelli organizzativi

    D. Besana

     

    Discussant: L. Perulli, E. Veneselli

     

    10.15

     

    Coffee Break

     

     

     

    10.30

    Sala Plenaria

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

    Disturbi del comportamento alimentare in adolescenza

    Moderatori: M. C. Anoja, E. Franzoni

     

     

     

    10.30

    Sala Petrarca

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Adolescenza e depressione

    Moderatori: O. Fuzzi, M. G. Tondi

     

     

     

     

    10.30

    Sala Pietro D’Abano

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Il tentativo di suicidio in adolescenza

    Moderatori: P. Massaglia, P. Russo

     

    12.00

    Comunicazioni Orali  

     

    13.15

    Pausa pranzo

     

     

    14.00

     

    Presentazione Poster

     

     

     

    14.30

    Sala Plenaria

     

    II Sessione

    Recenti acquisizioni in psichiatria neonatale e psichiatria dell’infanzia

    Introduce: A. Condini

    Moderatori: G. Lanzi, M. Pezzani

     

    Lettura

    L’ambiente “normalmente sfavorevole” per il feto, il neonato, il 1° anno di vita

    R. Nacinovich

     

    Discussant: P. Curatolo, L. Rizzo

     

     

     

    Lettura

    I bambini che non hanno latenza

    C.Ricciardi

     

    Discussant: V. Guidetti, I. Sarti

     

    16.30

     

     

    Coffee Break

     

     

     

    16.45

    Sala Plenaria

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

    Problemi neuropsichici in bambini prematuri e ad alto rischio

    Moderatori: L.Bondonio, A. Laverda

     

     

     

    16.45

    Sala Petrarca

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Interventi clinici in età scolare

    Moderatori: G.Tortorella, F. Vanella

     

     

     

    16.45

    Sala Pietro D’Abano

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Interventi clinici sulla genitorialità

    Moderatori: E. Brunati, G. Capizzi

     

     

    18.15

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    19.30

     

    Sala Plenaria

     

    Tavola rotonda

    Promossa dalla Società Italiana di Neuropsichiatria e dalla Società Italiana di Pediatria

     

    La presa in carico del bambino con patologia genetica complessa

    Moderatori: G. Capovilla, P. Mastroiacovo

     

    Il ruolo del pediatra genetista nella diagnosi, nella presa in carico assistenziale e nel follow up

    G.Zampino

     

    Profili neuropsicologici e comportamentali e presa in carico riabilitativa

    A. Chilosi

     

    Un modello condiviso di presa in carico integrata

    A. Pascotto, E. Bonioli

     

     

    Venerdì, 27 ottobre

     

     

    8.00

    Sala Plenaria

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

    Disabilità e neuroriabilitazione

    Moderatori: P.A. Battistella, F. Bon

     

     

     

    8.00

    Sala Petrarca

     

    Simposio Parallelo

     

    Quadri clinici in neurologia infantile

    Moderatori: F. Carboni, G. Mazzotta

     

     

     

    8.00

    Sala Pietro D’Abano

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Test e valutazioni in neuropsichiatria

    Moderatori: A. Albizzati, S. Tiberti

     

     

     

     

    9.30

    Sala Plenaria

     

    III Sessione

    Sviluppo e apprendimento

    Introduce: G. Chiarenza

    Moderatori: F.Fabbro, E.Sechi

     

    Lettura

    Evidenze dalla neuropsicologia dell’età evolutiva

    D. Riva

     

    Discussant: A.Fabrizi, E. Fazzi

     

    10.30

    Sala Plenaria

     

    IV Sessione

    La neuroriabilitazione

    Moderatori: C. Cianchetti, R. Militerni

     

    Lettura

    La ricerca in riabilitazione: un ponte fra Università, Ospedale e Territorio

    G. Cioni

     

    Lettura

    Dalla riabilitazione all’educazione

    M. Cannao

     

     

    11.30

    Coffee Break

     

     

     

    11.45

    Sala Plenaria

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

    Interventi riabilitativi centrati sulla famiglia

    Moderatori: P.Drigo, E.Fedrizzi

     

     

     

    11.45

    Sala Petrarca

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Riabilitazione neuromotoria e neurocognitiva

    Moderatori: G.Cossu, C. De Lucia

     

     

     

    11.45

    Sala Pietro D’Abano

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Disturbi dell’apprendimento

    Moderatori: L.Totonelli, C.Ruggierini

     

     

     

    13.15

    Pausa pranzo

     

     

     

    14.00

     

    Presentazione Poster

     

     

     

     

    14.30

    Sala Plenaria

     

    Simposio 

     

    Attualità e prospettive diagnostiche e terapeutiche in tema di ADHD

    Moderatori: G. Chiarenza, C. Lenti

     

    I sistemi di valutazione diagnostica: l’attualità

    D. Arisi                             

    I sistemi di valutazione diagnostica: le prospettive

    R. Donfrancesco                           

    Pofili attentivi e ADHD: i risultati

    P. Olgiati                                       

    Le terapie: l’attualità

    D. Maschietto                          

    Le terapie: le prospettive

    L. Montaldi                

     

     

     

    16.00

    ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI  S.I.N.P.I.A.

     

     

    17.30

    Coffee Break

     

     

    17.45

    Sala Plenaria

     

    Sessione Miniposter

    Moderatori: F. Nardocci

     

     

     

     

    18.15

     

     

     

    19.45

    Sala Plenaria

     

    Comunicazioni Orali

     

    Organizzazione dei Servizi

    Moderatori: A. Costantino, F. Giaccherini 

     

     

     

     

     

    Sabato, 28 ottobre

     

     

    8.00

    Sala Plenaria

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

    Clinica e terapia nella psicopatologia adolescenziale

    Moderatori:  L. Margari, F. Pajno Ferrara

     

     

     

    8.00

    Sala Petrarca

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Organizzazione dei servizi e integrazione degli interventi

    Moderatori: S. Bartolomeo, C. Cardinali

     

     

     

    8.00

    Sala Pietro D’Abano

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    Il bambino e l’adolescente abusato

    Moderatori: L.Rossi, C.Salviato

     

     

     

     

    9.30

    Sala Plenaria

     

    V Sessione

    Sistemi di supporto in Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

    Introduce: F. Neri

    Moderatori: F. Canziani, R. Rigardetto

     

    Lettura

    Analisi del bisogno e percorsi di sostegno in psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza

    F. Calamoneri

     

    Discussant: E. Caffo, F. Muratori

     

     

     

     

    Lettura

    Organizzazione ed utilizzazione dei percorsi nelle strutture intermedie

    G. Rigon

     

    Discussant: A. Lazzeri, A. Martinuzzi

     

    11.30

    Coffee Break

     

     

     

    11.45

    Sala Plenaria

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

    Ascolto e diritti del minore

    Moderatori:  G. Camerini, G. Rossi

     

     

     

    11.45

    Sala Petrarca

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

     

    ADHD: approccio integrato e nuove prospettive terapeutiche

    Moderatori: E. Sechi, M.P. Ferrari

     

     

    11.45

    Sala Pietro D’Abano

     

    Sessione Parallela - Comunicazioni Orali

    Adozione e immigrazione

    Moderatori: C. Burlò, C. Chinici

     

     

     

    13.15

    Pausa Pranzo

     

     

     

     

    14.30

    Sala Plenaria

     

    VI Sessione

    Epilessia e neuropsicologia

    Introduce: F.M. Guzzetta

     

    Moderatori: R. Guerrini, D. Mazzone

     

    Lettura

    Implicanze neuropsicologiche nell’epilessia

    B. Dalla Bernardina

     

    Discussant: A. Parmeggiani, P. Veggiotti

     

     

    16.00 

    Miglior Poster

    Premiazione fra tutti i Poster e Miniposter presentati al Congresso

     

    16.15 

    Questionario di valutazione ECM e test di verifica

     

     

     

    Segreteria Scientifica

    Pier Antonio Battistella

    Guido de Rènoche

    Michela Gatta

    Maria Mabilia

    Struttura Complessa di Neuropsichiatria

    dell'Infanzia e dell'Adolescenza

    Via delle Cave, 180

    35136 Padova

    Tel. 049 620259

    Fax 049 620532

    E-mail: npi.ulss16@sanita.padova.it

     

     

    Segreteria Organizzativa:

    MEET AND WORK s.r.l.

    CONGRESSES & INCENTIVE TRAVELS

     

    Piazza del Sole e della Pace, 5

    35031 Abano Terme (Padova) Italy

    Tel +39 049 860 1818  -   Fax +39 049 860 2389

    www.meetandwork.com  -  e-mail: meet@meetandwork.com

     

     

     

     

     

    PRESENTAZIONE DEL CONGRESSO

    La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dedica questo Congresso alla cura del bambino e dell’adolescente sofferente nell’ottica delle complesse e necessarie interazioni fra ospedale e territorio, fra Presidi e supporti specifici e pluridisciplinari, fra assistenza e ricerca, nell’ambito di differenti istituzioni che sono sollecitate alla presa in carico dei soggetti in età evolutiva con disturbi neuropsichici quali i Centri di Riabilitazione, le Comunità Terapeutiche, le Comunità Socio Educative.

    È relativamente recente l’esperienza del lavoro in rete che vede gli operatori della Neuropsichiatria Infantile, medici, psicologi, riabilitatori, educatori, infermieri, operatori socio-sanitari, pedagogisti, operatori sociali, sempre più coinvolti per un apporto attivo ed integrato nella valutazione, presa in carico e monitoraggio dei bambini e degli adolescenti.

    Il Congresso intende aprire una finestra sulle complesse problematiche dell’integrazione con l’intento di precisare il carattere specifico degli interventi in relazione alle rispettive discipline e accogliere gli apporti di quanti sono chiamati a lavorare per il bambino, l’adolescente e le loro famiglie pur da ambiti di provenienza diversi.

     

     

    RAZIONALI SCIENTIFICI

     

    INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO E NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA: RISORSE SINERGICHE E MODELLI ORGANIZZATIVI

    D. BESANA

    La Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA), disciplina medico specialistica che assicura interventi diagnostico-terapeutici per i disturbi neurologici e psichiatrici dell’età evolutiva, si avvale di competenze frutto di una valutazione multiprofessionale globale, che si esprime nel lavoro di unità operative specificamente formate. Queste ultime debbono essere programmate favorendo modelli organizzative che garantiscano continuità tra i diversi luoghi degli interventi (ospedalieri e territoriali) necessari per assicurare appropriatezza, coerenza e continuità degli interventi di diagnosi, di  terapia  e di verifica degli esiti nel tempo. 

    Più sinteticamente la competenza specifica della NPIA si esprime in una presa in carico complessiva e longitudinale che comprende sia interventi sanitari sia prestazioni di supporto e di monitoraggio degli interventi riabilitativi ed educativi attuati. Ne consegue che la disciplina di NPIA si esprime nella sua interezza solo laddove è presente una rete omogenea di Servizi in grado di assicurare, mediante una integrazione reciproca, la prevenzione e la cura dei disturbi neurologici e psichiatrici dell’età evolutiva.

    In relazione all’attuale situazione socio-sanitaria, che condiziona sempre maggiori vincoli e sempre minori risorse, si impone fortemente la necessità urgente e inderogabile di individuare un modello organizzativo per la rete dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile, che si confronti con quanto in premessa.

    L’ambito relativo alla salute neuropsichica in età evolutiva con cui quotidianamente si confronta la NPIA coinvolge infatti per i seguenti punti:

               aumento delle problematiche neuropsichiche dell’infanzia e dell’adolescenza;

               massiccia necessità di risposte basate su azioni convergenti sul piano sanitario e sociale;

               sempre maggiori complessità nella presa in carico che necessità di specifica competenza specialistica, elevato livello di integrazione, articolazione di più servizi.

    Appare così necessario un modello organizzativo che permetta di coniugare l’unitarietà di programmazione e l’omogeneità delle prestazioni intra-extraospedaliere.

    In riferimento a tale modello organizzativo, ove la NPIA si deve configurare come la Struttura  Organizzativa in grado di garantire la unitarietà degli interventi, la continuità terapeutica ed il collegamento funzionale con tutti i servizi che tutelano la salute neuropsichica dell’età evolutiva,  appaiono essenziali i seguenti punti:

                 integrazione ospedale-territorio, al fine di identificare tempestivamente i disturbi e di rispondere ai bisogni del bambino- adolescente nel suo ambiente naturale di vita.

                 attivazione di una rete organica tra le Strutture di NPIA e gli Enti Locali, il Sistema  Scolastico, il Sistema Giudiziario e le Organizzazioni del Terzo Settore.

                 lavoro in equipe multidisciplinari composte da tutte le professionalità  esperte nel campo dell’età evolutiva (NPIA, psicologi clinici per l’età evolutiva, assistenti sociali, fisioterapisti, terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva, logopedisti, educatori, ecc.)

    Per affrontare organicamente la programmazione e gestione integrata di tale modello organizzativo appare coerente prospettatare la sperimentazione - laddove possibile - di una struttura organizzativa dipartimentale, a valenza intra ed extraospedaliera e, di norma, corrispondente al territorio di una provincia e/o di un’area vasta.

    Questa proposta fonda il suo razionale sulla centralità del paziente nel progetto assistenziale e sull’approccio unitario nel percorso diagnostico - terapeutico nelle varie fasi, dalla diagnosi precoce, attraverso la cura dell’acuzie, fino alla presa in carico riabilitativa, in un’ottica di integrazione tra Strutture ospedaliere e Strutture territoriali.

    Una organizzazione di tipo dipartimentale per la NPIA, unitamente ad un contenimento ed una razionalizzazione delle risorse, sarebbe in grado di garantire la complessità delle risposte, l’appropriatezza e l’omogeneità degli interventi, l’organizzazione policentrica e la multidisciplinarietà della continuità terapeutica, il collegamento funzionale e la messa in rete delle Strutture di NPIA con le Agenzie del territorio orientate ai bisogni dell’età evolutiva.

     

    DALLA RIABILITAZIONE ALL’EDUCAZIONE

    M. CANNAO

    Mentre nel caso del bambino normale l’educazione può consistere semplicemente in una funzione di guida della naturale tendenza all’adattamento relazionale e sociale, il processo educativo rivolto al bambino disabile richiede una specifica professionalità e quindi è spesso confuso con il criteri di riabilitazione e/o di terapia. Ne consegue che l’educazione di questi soggetti tende ad essere impostata sotto forma di addestramento comportamentale “tecnicizzato”, trascurando il fatto che gli obiettivi non riguardano soltanto l’acquisizione di competenze, ma ma il loro corretto impiego in una prospettiva psicosociale.

    In altre parole, se al terapista della riabilitazione si chiede di utilizzare un preciso bagaglio tecnico per evocare  funzioni assenti o incomplete, all’educatore si chiede invece di introdurre un comportamento elaborato autonomamente, abbastanza flessibile da far fronte a circostanze diverse da situazione a situazione.

    A questo scopo occorre aiutare il bambino disabile a:

    ·          comprendere i valori che gli vengono proposti

    ·         adottare tali valori all’interno delle transazioni relazionali e culturali

    ·          introiettarli all’interno della struttura e dell’economia del Sé.

    Lo strumento che consente di centrare tali obiettivi è la relazione educativa, definibile come l’insieme delle transazioni che valgono a costituire il Sé ed a sostenerne i rapporti con gli altri. Una relazione coinvolgente, autentica, ricca di scambi emotivi e di aspettative positive, rappresenta la più efficace strategia per dotare anche il bambino con disabilità intellettiva dei riferimenti necessari a una soddisfacente convivenza microsociale.

     

    LA RICERCA NELLA RIABILITAZIONE: UN PONTE TRA UNIVERSITA', OSPEDALE E TERRITORIO

     

    G. CIONI

     

    La ricerca nell’ambito della riabilitazione dei disturbi neurologici e psichiatrici in età evolutiva è di grande interesse per il rilievo medico-sociale di questa riabilitazione, per la variabilità delle metodologie applicate, per la scarsa evidenza scientifica della loro efficacia e per i costi molto elevati.

    L’impostazione di una ricerca in questo ambito deve partire dalla scelta delle domande più rilevanti cui la ricerca vuole rispondere, seguite dalla definizione della popolazione da studiare e dalla scelta della metodologia più appropriate per misurare i risultati ed analizzare i dati.

    Il programma di ricerca si deve concludere con la selezione delle metodiche più appropriate per diffondere in ambito scientifico e divulgativo i risultati ottenuti.

    La presentazione nel corso del convegno illustrerà alcuni esempi di ricerche nell’ambito della riabilitazione in età evolutiva.

     

    DISORDINI VISUOCOGNITIVI E VISUOMOTORI: DALLA VALUTAZIONE ALL'INTERVENTO

    E. FAZZI

    Introduzione: I disturbi visuopercettivi sono molto frequenti nel  Deficit Visivo di Origine Centrale (DVOC), secondario al danno o al malfunzionamento delle vie visive retrochiasmatiche (radiazioni ottiche, corteccia calcarina, aree associative visive) e principale causa di deficit visivo in età evolutiva nei Paesi Occidentali. L’inquadramento nosografico di tali problemi,anche in considerazione dell’estrema variabilità e complessità dell’espressività clinica, è  ancora oggetto di discussione.

    Obiettivo: contribuire alla ridefinizione clinica del DVOC in età evolutiva e alle sue implicazioni riabilitative..

    Casistica e metodi: 121 soggetti con diagnosi di DVOC secondo i criteri di Good (2001) sono stati sottoposti ad un protocollo di valutazione multidisciplinare comprendente valutazione neuropsichiatrica infantile,  valutazione neuroftalmologica (valutazione visiva funzionale, oftalmologica ed elettrofisiologica) e neurovisuocognitiva ,  neuroradiologica (risonanza magnetica encefalo con studio specifico delle vie ottiche).

    Risultati: oltre ai sintomi e ai segni neuroftalmologici “classici”- riduzione dell’acuità visiva di entità variabile ma mai assoluta per la presenza di un residuo visivo anche nei casi più compromessi, alterazione del nistagmo optocinetico, riduzione della sensibilità al contrasto, deficit campimetrici -, in una discreta percentuale dei casi il quadro clinico è caratterizzato da altri disordini neuroftalmologici quali le anomalie oculomotorie, i disturbi dell’esplorazione visiva, la fluttuazione delle prestazioni visive con brevi tempi di attenzione, i disordini visuocognitivi legati al disfunzionamento della via visiva dorsale e/o ventrale. Anche anomalie oftalmologiche quali strabismo, anomalie funduscopiche, vizi refrattivi sono frequentemente riscontrate.

    Discussione: il nostro studio conferma che lo spettro clinico del DVOC è ampio, e che una valutazione neuroftalmologica dettagliata che consideri i diversi aspetti della funzione visiva anche in termini visuocognitivi, non solo è necessaria per una corretta diagnosi e per la presa in carico riabilitativa, ma è la premessa per un più corretto inquadramento nosografico di questi disordini.

     

    L' AMBIENTE  NORMALMENTE SFAVOREVOLE PER IL FETO E IL NEONATO  NEL PRIMO ANNO DI VITA

     

    R. NACINOVICH

    Che cosa possiamo intendere per ambiente normalmente sfavorevole?

    L’accostamento dei due termini: normale e sfavorevole può quasi sembrare un intrigante ossimoro, che   sollecita numerose considerazioni:

    Cercherò di declinarle secondo due direttrici principali:

    la prima vede questi termini come una sorta di “negativo”, di “bicchiere mezzo vuoto” rispetto al ben noto concetto di Winnicott di madre ambiente sufficientemente buono: un ambiente dunque sì sfavorevole , ma che in qualche modo serve al bambino per sviluppare ed esprimere le proprie individuali potenzialità .Abbiamo quindi più a che fare con la disillusione,  la normalità prevale;

    la seconda richiama invece le varie situazioni a rischio nel periodo pre-peri-post-natale: una gravidanza difficile, una madre in difficoltà, situazioni di svantaggio socioculturale ecc….E’ importante conoscere e riconoscere queste situazioni e,  per quanto possibile, curarle(nel senso di prendersene cura) in modo da evitare o ridurre un’evoluzione in cui prevalga l’aspetto sfavorevole.  Il percorso in una direzione o nell’altra potrà dipendere non soltanto da un equilibrio tra i diversi pesi degli aspetti normali o sfavorevoli, ma anche dalle modalità di prevenzione, assistenza, counseling che sapremo offrire, entrando in contatto con l’ambiente del b. e/o diventandone, sia pure in piccola misura, parte.

    Sostenere per quanto possibile le risposte in termini evolutivi di sviluppo del bambino e delle risorse genitoriali è dunque un’importante responsabilità. nel nostro lavoro di npi.

     

    I BAMBINI SENZA LATENZA

    C. RICCIARDI

    Viene preliminarmente svolta  una disamina della “latenza” periodo trasformativo particolarmente sensibile rispetto alla realizzazione dell’integrazione dell’apparato psichico del soggetto proiettato verso la prossima adolescenza  e vulnerabile rispetto al rischio psicopatologico.

    Le molteplici trasformazioni concernono più aspetti dell’apparato psichico, in primis l’assetto difensivo caratterizzato ora dal consolidarsi di alcune difese e dal passaggio di testimone ad altre più tipiche della fase; tali difese contribuisco e sostengono nuove richieste quali l’interazione in uno spazio esterno con gli affetti, le rappresentazioni e le fantasie dei coetanei e di altri adulti e la rimodellazione di uno spazio interno, che si complessualizza per la necessità di interagire con le proprie fantasie, le proprie rappresentazioni e i propri affetti; contribuiscono altresì al riorganizzare le relazioni del bambino con i genitori epurandole dall'eccitamento genitale e a promuovere nuove relazioni sociali.

    Il fallimento del lavoro della latenza, a molteplice origine, è fonte di differente psicopatologia la cui ricaduta, oltre che significare lo stesso tempo della latenza, si rifletterà talora drammaticamente sul futuro processo adolescenziale del soggetto. 

     

    ORGANIZZAZIONE ED UTILIZZAZIONE DEI PERCORSI NELLE STRUTTURE INTERMEDIE

    G. RIGONI servizi di neuropsichiatria infantile segnalano da tempo la necessità di poter disporre di strutture intermedie, quali day hospital e centri semiresidenziali, per il trattamento intensivo e qualificato della patologia psichiatrica, soprattutto in età adolescenziale.

    Viene presentata l’esperienza maturata in questo campo a Bologna, dove il servizio territoriale è dotato, ormai da molti anni di queste strutture.

    L’analisi dell’esperienza, condotta alla luce della più recente letteratura in merito, è focalizzata su tre aspetti:

    -         l’organizzazione  interna del Day Hospital e della Semiresidenza improntata ai principi della psicoterapia istituzionale e la integrazione di tale organizzazione con quella generale del servizio  di neuropsichiatria infantile

    -         la tipologia clinica dei soggetti che accedono a queste strutture

    i fattori terapeutici che intervengono nel processo di cura

     

    EVIDENZE DELLA NEUROPSICOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA

    D. RIVA

    Neurologia dello sviluppo

    Istituto Nazionale Neurologico C.Besta-Milano

     

    La neuropsicologia è una disciplina abbastanza recente,( e quella dell’età evolutiva lo è ancor di più),  ma che ha avuto sviluppi straordinari sia intrinsecamente alla disciplina stessa  per la capacità di proporre interpretazioni  e modelli seriali e connessionistici del funzionamento mentale, sia per i nuovi interfacciamenti con discipline quali la neurobiologia evolutiva , la biologia molecolare, le neuroimmagini, e la  neurofisiologia. Questo interfacciamento  è avvenuto anche, per lo meno per alcuni aspetti , anche  per  discipline tradizionalmente  molto lontane come la psico-analisi.

    Gli studi che hanno utilizzato la NMR funzionale hanno  permesso di confermare la precoce localizzazione del sistema linguaggio in aree tipiche ed atipiche ed i processi di ricollocazione delle funzioni lese anche nei bambini con lesioni acquisite in epoche diverse della vita. Altro approccio di estremo interesse è quello della correlazione fenotipo cognitivo\conportamentale con il genotipo, che ha permesso la caratterizzazione di alcune sindromi genetiche anche in senso comportamentale  e di avviare  l’entusiasmante ricerca dei determinanti genetici dell’intelligenza.

     

    Napoli, 4.11.2006 "LA RELAZIONE TERAPEUTICA TRA ANTROPOLOGIA E GRUPPOANALISI"; Sede: NAPOLI, PALAZZO DORIA D'ANGRI, P.ZZA VII SETTEMBRE 28; Organizz.: IL CERCHIO ONLUS - SOCIETÀ STUDIO E RICERCA PSICOANALISI GRUPPALE; Info: fe_li@libero.it HNDERI@TIN.IT ; Fees= euro 35,00.

     

     

     

     

     

    Padova, 1.12.2006 "IL PAZIENTE DIFFICLE E L'INGAGGIO PSICOTERAPICO"; Sede: PADOVA - PALAZZINA DEI SERVIZI - OSPEDALE CIVILE; Info: graziella.arpa@unipd.it ; Fees= euro 80,00.

    Università degli Studi di Padova

    Dipartimento di Neuroscienze - Clinica Psichiatrica

    Scuola di Specialità In Psichiatria

     

    Gruppo di Ricerca sulle Psicoterapie Brevi

     

    Azienda Ospedaliera di Padova

     

    ULSS 16 Padova

     

    Programma Preliminare

     

    IL PAZIENTE DIFFICILE E L’INGAGGIO PSICOTERAPICO

    Venerdì, 1 Dicembre 2006

    Aula Magna - Palazzina dei Servizi

     Ospedale Civile di Padova

     

                    ore 8.15                Registrazione partecipanti

     

                    ore 9.00                Apertura dei Lavori

     

     

                    CHAIRMEN: L. Pavan, G. Favaro

     

                    ore 9.15                Il Primo Incontro Con Il Giovane Adulto: Una Opportunità Oppure Un Rischio?

                                                   S. Bonfiglio

     

                    ore 10.00               Attaccamento, Alleanza Terapeutica, Mentalizzazione.

                                                    M. Monari

     

                    ore 10.45               Discussione

     

                    ore 11.15               Intervallo

                      

     

                    ore 11.30              La Psicoterapia nel Servizio Pubblico tra Urgenza e  Pazienti Gravi.

                                                   G.G. Alberti

     

                    ore 12.00              Paziente Difficile e Psicoterapia Psicoanalitica

                                                    M. Pierri

     

                    ore 12.30              Discussione

     

                    ore 13.00              Intervallo

     

     

     

                    ore 14.30              Ripresa dei Lavori a Gruppi Paralleli

                     

                    CHAIRMEN: M. Semenzin, G. Borgherini

     

                    Gruppo A           La Richiesta Urgente

                                                   M. Miotti, P. La Scala

     

                    Gruppo B            La Crisi Passionale

                                                   M. Marini, C. Pavan

     

                    Gruppo C            Il Rischio Suicidario

                                                   M. Semenzin, A. Frasson  

     

                    ore 16.30              Compilazione dei Questionari ECM

     

                    ore 17.15              Assemblea dei Soci

     

     

    IL PRESIDENTE                                                                                                           LA SEGRETERIA SCIENTIFICA

    Prof. L. Pavan                                                                                                                  Dr. M. Semenzin., Dr.ssa C. Pavan

                                                                                                                                                 Dr. M. Marini,  Dr.ssa P. La Scala

     

    SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

    “Gruppo di Ricerca sulle Psicoterapie Brevi”

    Graziella Arpa - Valentina Vettore

     Presso Clinica Psichiatrica, via Giustiniani 2 35128 Padova

    tel 049 8213836 Fax 049 8755574 e-mail:  graziella.arpa@unipd.it

     

    ABSTRACTS

     

    La psicoterapia nel servizio pubblico:

    motivare il paziente difficile a un lavoro su se stesso

     

    Giorgio G. Alberti

    Centro Distimie

    AO San Carlo B.

    Milano

     

    Recenti modificazioni legislative hanno introdotto in Lombardia la distinzione tra “presa in carico” - cornice curativa per le patologie gravi, multiprofessionale integrata, localizzata principalmente nei CPS , e “assunzione in cura” – modalità curativa per le patologie medio-lievi e monoprofessionali.

    Questa differenziazione ha permesso di creare servizi separati dai CPS e dedicati alle patologie medio-lievi. La nostra esperienza riguarda un tale centro, il Centro Distimie dell’AO San Carlo B. di Milano, operante a favore di pazienti con problemi depressivi distimici, reattivi e connessi a disturbi della personalità di gruppo C, e fondato su approcci terapeutici psicologici e farmacologici anche integrati, attuati nella cornice delle terapia individuale da psichiatri e psicologi.

    In particolare si esaminano qui i casi in cui è stato necessario inviare pazienti più gravi, afferiti impropriamente al CD, ad altre strutture, per lo più il CPS. Dovendo rispondere a  requisiti non solo di correttezza deontologica, ma anche a requisiti di invio costruttivo entro il più ampio contesto del Dipartimento di Salute Mentale, questo invio doveva comprendere un lavoro sulla motivazione del paziente nel senso di promuoverne la consapevolezza dei propri bisogni, di indicargli a grandi linee il lavoro da fare, di attivare aspettative positive sul servizio d’invio e, non ultimo, di fargli elaborare i pregiudizi riguardanti i servizi psichiatrici più tradizionali.

    Si illustrano alcuni casi di questo tipo e si portano alcune riflessioni sul lavoro motivazionale.

     

     

     

    Paziente difficile e Psicoterapia Psicoanalitica

     

                                                               Maria Pierri

    Dipartimento Neuroscienze – Università degli Studi di Padova

     

    Viene illustrato il lavoro psicoterapeutico svolto nell’Ambulatorio di Consultazione e Psicoterapia Psicoanalitica della Clinica Psichiatrica dell’Università di Padova, lavoro che coinvolge un gruppo di psicoterapeuti in formazione, medici e psicologi, coordinati dalla dr.ssa Pierri.

    In particolare è sviluppato il tema dell’allestimento graduale del setting e della sua funzione strutturante e stabilizzante nel trattamento di pazienti che si rivolgono al servizio pubblico con una richiesta di psicoterapia: si tratta con grande frequenza di pazienti che presentano una storia di traumi e/o abusi infantili molteplici, o di lutti recenti non elaborati.

     Dott. Marco Monari

     

     responsabile del Centro i Salute Mentale e del Day Hospital di Casalecchio di Reno, AUSL di       

     Bologna

     

     

    Alleanza Terapeutica, Teoria dell’Attaccamento e Mentalizzazione negli inizi con i pazienti difficili.

     

    Sempre più frequentemente ci si trova a dover trattare, nell’attività psicoterapeutica pubblica e privata, pazienti che, per vari motivi psicopatologici o per blocchi nello sviluppo del Sè, dettati spesso anche da importanti deficit ambientali, presentano e impongono potentemente fin dai primi incontri un’idiosincratica incompetenza ideo-affettiva, collegata alla difficoltà di individuare e descrivere il proprio mondo personale, costituito da emozioni e sentimenti. Quest’ampia area di pazienti, per i motivi sopra descritti, rischia di mettere in pericolo la presa in  carico psicoterapeutica iniziale (Monari, 2000) sia per le difficoltà che portano nell’incontro clinico, sia per i pesanti vissuti controtransferali dei terapeuti, alle prese anche con la problematica applicazione della tecnica psicoterapeutica.

    Vengono passate in rassegna alcuni aspetti della Teoria dell’Attaccamento e del concetto di Alleanza Terapeutica, nonché di quello di Mentalizzazione, per segnalarne da un lato la significatività clinica per la paziente costruzione della relazione terapeutica e dall’altro i limiti, legati all’eccessiva enfasi su questi costrutti presenti a volte nella letteratura odierna. Nel corso del suo intervento inoltre l’Autore descrive la “dotazione” non solo tecnica, ma anche personale necessaria per affrontare queste difficili situazioni. Essa, tra le altre, si basa sulla metafora alpinistica del “fare sicurezza”, di fare cioè in modo, o almeno di provarci, che il terapeuta “non tagli la corda” nei momenti di maggiore difficoltà e solitudine, ma, coltivando faticosamente un’intensa attività di pensiero intorno al paziente, gli comunichi la presenza della sua vita mentale autonoma, che può essere attivamente offerta come un significativo appiglio ed intrecciata con quella del suo interlocutore, per cercare di superare le fasi di inevitabile difficoltà.

     

    Simonetta Bonfiglio

     

     

    Il primo incontro con il giovane adulto: una opportunità o un rischio.

     

     

    Il primo incontro di consultazione costituisce un momento particolarmente delicato ed importante per la sua pregnanza emotiva: la richiesta di aiuto arriva sull’onda di un episodio o di una situazione acuta di sofferenza, il paziente investe dunque l’esperienza di molte speranze ed attese. Si configura un particolare campo relazionale, caratterizzato da una specifica apertura, dove elementi inconsci, preconsci e consci contribuiscono a mobilitare precocemente il transfert. Ci muoviamo in un’area ricca di potenzialità, ma anche potenzialmente traumatica, poiché lo stato di bisogno riconosciuto, nell’incontro con l’altro, può mettere a nudo aspetti primari di vulnerabilità del sé, soprattutto in soggetti in cui, l’età e la sofferenza psichica portano in primo piano il tema della dipendenza. In questa dimensione, appare di centrale importanza la possibilità di fornire un ascolto che permetta di fornire un’esperienza affettivo-cognitiva, un momento di apertura e di contatto con il mondo interno. Uno degli aspetti più delicati si configura nella necessità di modulare la distanza ed il coinvolgimento emotivo, muovendosi tra lo Scilla e Cariddi di una distanza asettica razionale e distanziante da un lato, e di una vicinanza troppo stretta, calda e pericolosa dall’altro. Centrale da questo punto di vista sarà il lavoro del controtransfert.

     

     
     
    Napoli, 1-2.12.2006 "IL CIBO: METAFORA DEGLI AFFETTI"; Sede: CASTEL DELL'OVO NAPOLI; Info: dip.salutentale@libero.it MICHELA.PLACIDO@ASLNA1.NAPOLI.IT Fees= euro 150,00.

    Convegno Internazionale sui Disturbi del Comportamento Alimentare

     

     IL CIBO: METAFORA DEGLI AFFETTI ?

     

     La   Direzione   del   Dipartimento  di  Salute  Mentale  insieme  al   Coordinamento  delle

    Attività di Neuropsichiatria Infantile del Servizio Centrale di  Medicina  Territoriale   e   al

    Servizio  F.A.P  dell’Azienda  Sanitaria  hanno  organizzato  per  i   giorni  1 e 2  Dicembre

    2006 un Convegno Internazionale sui Disturbi del Comportamento Alimentare.

    Il Convegno, dal titolo IL  CIBO : METAFORA  DEGLI  AFFETTI ? Riflessioni su anoressia, bulimia, obesità nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti, si svolgerà al Castel dell’Ovo di Napoli e vedrà la partecipazione di alcuni tra  i massimi esperti del settore in ambito nazionale e internazionale 

    L’organizzazione di questo convegno si inserisce nell’ambito di un Progetto Speciale elaborato dal Dipartimento di Salute Mentale e dal Coordinamento delle Attività di Neuropsichiatria Infantile della ASL Na1, che prevede la costituzione e l’attivazione di una rete territoriale per la diagnosi e il trattamento integrato dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Tali disturbi ( anoressia, bulimia, obesità da binge eating ), costituiscono un gruppo solo apparentemente eterogeneo di patologie che, pur interessando un’ampia fetta di popolazione giovanile, si ritrovano in una condizione di paradossale contraddizione: all’attenzione e alla  preoccupazione conseguente, che periodicamente viene infatti ad esse rivolta dai mass media e da operatori della salute, non corrispondono adeguati interesse e attenzione da parte del sistema socio-assistenziale con il risultato che spesso il livello qualitativo e quantitativo delle iniziative messe in campo si presenta del tutto inadeguato alle attese. Numerosi autori calcolano che circa il 10% della popolazione soffre di disturbi del comportamento alimentare, soprattutto adolescenti e giovani adulti, ai quali, per carenza di risorse destinate a tali patologie, ma anche per carenze organizzative, si danno risposte incomplete e parziali.

     

    Le FINALITA’

     

    Questo convegno si propone:

    • di apportare un contributo, in chiave psicoanalitica, nella comprensione e nella cura dei disturbi della condotta alimentare, attraverso la ricerca e la collaborazione con  Centri specializzati per la cura ed il trattamento dei disturbi alimentari in Italia e in Europa;
    • di favorire lo sviluppo di un modello di intervento condivisibile dagli operatori, impegnati nel progetto, e la costituzione ed attivazione di una rete territoriale aziendale per il seguimento dei Disturbi del Comportamento Alimentare
    • di attivare sinergie ed interazioni tra i diversi servizi e operatori, presenti nei diversi contesti territoriali dell’Azienda Sanitaria e nella Comunità locale, al fine di costruire un’offerta integrata di interventi di prevenzione,diagnosi, trattamento e riabilitazione dei disturbi della Condotta Alimentare nell’infanzia, nell’adolescenza e nell’età giovanile-adulta.
    • di rappresentare  l’avvio di un processo formativo in favore soprattutto degli operatori della rete  con il  concorso di altre agenzie formative ( Università, Società Scientifiche).

     

     

    I  DESTINATARI:

     

    200 partecipanti: medici (psichiatri e neuropsichiatri infantili) e psicologi di cui il 60% interni alla Asl e il 40% esterni alla ASL Napoli 1.

     

    Il Responsabile scientifico del Convegno:

     

    Dott. Fausto Rossano, Direttore del DSM della ASL Napoli 1.

     

    I  RELATORI:

     

    Dott. N. Abbamondi, Dirigente Sanitario Neuropsichiatra Infantile, Responsabile del Coordinamento delle Attività di NPI del Servizio Centrale di Medicina Territoriale della ASL Napoli 1

    Dott. V. Bonaminio, Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell'Età Evolutiva - Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Psicoanalista SPI, Socio fondatore SIPsIA

    Dott. S. Cammarata, Dirigente Medico Psichiatra, Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare e dell’Adolescenza del DSM dell’ASL 2 Savonese – Pietra Ligure

    Dott. P.F. Cerro, Dirigente Medico Psichiatra,Responsabile Struttura Semplice Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare e dell’Adolescenza ASL 2 Savonese – Pietra Ligure

    Dott. M. de Sauma, Direttore del “Brent Centre for Young People” a Londra e  Direttore del “Child and Adolescent Department of the Institute of Psychoanalysis” di Londra.

    Dott.  A.M. Ferro, Direttore DSM della ASL  2 Savonese – Pietra Ligure

    Dott. A. Gritti, Ricercatore presso la Cattedra di Neuropsichiatria infantile della Seconda  Università di Napoli.

    Prof. P. Jeammet, Professore di Psichiatria all’Università di Parigi V. Direttore del Servizio di Psichiatria degli Adolescenti e dei Giovani Adulti dell’Istituto Montsouris, Parigi.

    Prof. F. Ladame, Professore di Psichiatria all’Università di Ginevra.  Direttore dell’Unità Adolescenti del Servizio Psichiatrico dell’Ospedale Cantonale ( Ginevra ).

    Prof. M. Maj, Professore Ordinario di Psichiatria alla Seconda Università di Napoli, Presidente della Società Mondiale di Psichiatria

    Dott. P. Moretti, Psicologo, Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare e dell’Adolescenza del DSM dell’ASL 2 Savonese – Pietra Ligure

    Dott. A. M. Nicolò, Neuropsichiatra Infantile, Psicoanalista SPI, Socio fondatore SIPsIA.

    Dott. S. Messeca, Psicologa, Psicoterapeuta AIPPI.

    Prof. A. Pascotto, Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile alla Seconda Università di Napoli

    Dott. L. Russo, Neuropsichiatra Infantile ASL Napoli 1, Psicoterapeuta SIPsIA.

    Dott.  L. Tabanelli, Psicologa, Psicoterapeuta, Presidente S.I.Ps.I.A.). Socio SPI e IPA.

     

    Il COMITATO  SCIENTIFICO  E  ORGANIZZATIVO

     

    Dott. N. Abbamondi, Dott.ssa M. Manzione, Dott. R. Montella, Dott. F. Rossano, Dott.ssa L. Russo, Dott.ssa M.T. Zonzi.

     

     

    Il PROGRAMMA

     

                  Venerdì 1 dicembre  2006

           

                Mattina

    Chairperson: Fausto Rossano (Napoli)

     

    8.30 - 9.00       

    Iscrizione e registrazione dei partecipanti

    9.00 - 9.30

    Saluti delle Autorità:

    Sindaco di Napoli,Assessore Sanità Regione Campania, Assessore Politiche Sociali Regione Campania, D. G.  ARSAN,  D.G. ASL  Na1

    9.30 - 10.00

    Presentazione del Convegno

    Fausto Rossano (Napoli)  Nicola Abbamondi  (Napoli)

    10.00 - 111.00

    Relazione: “La costituzione di uno spazio terapeutico nel trattamento dell’anoressia in adolescenza”

    Maxim de Sauma  ( Londra )

    1100 – 11.15

    Coffee-break

     

    11.15 – 11.45

    Relazione:  “Anoressia, bulimia in adolescenza: esperienza clinica e lavoro istituzionale”

    Pier Fabrizio Cerro, Selene Cammarata, Paolo Moretti ,  Antonio Maria Ferro (Savona)

     

    11.45 - 12.15

    Relazione: “Note su alcuni disturbi dell’alimentazione ad esordio nell’infanzia”

    Antonella Gritti  (Napoli)

     

    12.15 – 13.15

    Dibattito : “Riflessioni sul lavoro istituzionale nei DCA”

    Discussants: Mario Maj (Napoli)   Antonio Pascotto (Napoli)

     

    13.15 – 15.00

    Pausa pranzo


     

     

     

     

     

     

     

     

    Pomeriggio

     

    Chairperson : Livia Tabanelli (Roma)

     

    15.00-15.30

    Relazione: “Il significato dell’uso del corpo nel bambino e nell’adolescente con DCA”

    Luisa Russo (Napoli)

     

    15.30-16.30

    Relazione: “Si può diventare adulti con un disturbo della condotta alimentare?”

    François Ladame (Ginevra)

     

    16.30-17.00

    Dibattito

     

     

    17.00-18.00

    “Le relazioni con il cibo attraverso i racconti della tradizione popolare”

     a  cura dell’associazione culturale “Lupus in fabula” 

     Susanna Messeca ( Napoli ), Aldo Parrella ( Napoli)

     

    Sabato 2 dicembre

     

    Chairperson della mattina: Vincenzo Bonaminio ( Roma )

     

    9.00 – 10.00

    Relazione: “ Anoressia, bulimia: il paradosso dell’adolescenza”

    Philippe Jeammet  ( Parigi)

     

    10.00 – 10.45

    Relazione: “Una o più anoressie ?”

    Anna Maria Nicolò ( Roma)

     

    10.45 – 11.00

    Coffe break

     

    11.00 – 11.15

    Introduzione alla Tavola Rotonda

    Vincenzo Bonaminio (chair)

     

    11.15 – 12.30

    Tavola Rotonda: “Quale tecnica per il trattamento dei disturbi alimentari? ”

    Partecipanti: Maxim de Sauma, Philippe Jeammet, François. Ladame, Anna Maria

    Nicolò

     

    12.30 – 13.00

    Dibattito

    13.00 - 13.30 

    Conclusioni:  Fausto Rossano

    13.30 - 14.00

    Compilazione questionari di apprendimento

     

     

     La DURATA:

     

    7.30 ore la prima giornata, e 4.30 ore la seconda giornata, per un totale di 12 ore

     

     

     

     

     

    L’ ORGANIZZAZIONE  DEL  CONVEGNO

     

     

    I lavori si svolgeranno in sessione plenaria durante la mattina e il pomeriggio del venerdì e la mattina del sabato con relazioni destinate alla trasmissione di informazioni e relazioni con presentazione di materiale clinico.

    Il sabato mattina, al termine degli interventi, si terrà una tavola rotonda dei partecipanti in qualità di esperti aperta alla discussione con il pubblico.   

    Per gli opertori, per cui è prevista l’attribuzione di punteggi E.C.M., è programmata alla fine del Convegno la compilazione di un questionario riguardante i livelli di gradimento e di un test di verifica dell’apprendimento conseguito.

     

     

    Le figure professionali coinvolte, per cui è prevista l’attribuzione dei crediti ECM sono 200 medici e psicologi.

    Gli attestati ECM verranno rilasciati successivamente soltanto ai partecipanti che avranno seguito tutto l’evento formativo.

     

    Roma, 1.12.2006 "PSICOTERAPIA E TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE.TECNICHE A CONFRONTO DELLA DEPRESSIONE"; Sede: AULA MAGNA OSPEDALE CARLO FORLANINI-P.ZZA C.FORLANINI, 1; Info: mirellab25@hotmail.com Fees= euro 50,00.

    ABSTRACT

      

    La co- costruzione della relazione psicoterapica nella Terapia Centrata sul Cliente di Carl Rogers

    Alberto Zucconi

    Presidente Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona (IACP)

     

    Carl Rogers ha rivoluzionato sin dal 1941 il mondo della psicoterapia; innanzi  di tutto facilitando l’autoconsapevolezza di  tutta la professione  e rendendola capace d’interrogarsi in modo radicale  aprendo  una riflessione basilare sulla costruzione della realtà  che avviene in psicoterapia : Noi psicoterapeuti, quando vediamo le persone che ricorrono al nostro aiuto attraverso il filtro delle nostre teorie psicopatologiche,   siamo  parte del problema o della sua soluzione?  Noi professionisti ci centriamo realmente sulla persona del cliente  o su una  tassonomia diagnostica potenzialmente reificante?,  Ci  focalizziamo sulla salute o sulla malattia?

     

    Ogni paradigma, cioè ogni approccio psicoterapico, ha alla base una visione della natura umana e gli strumenti per promuovere il cambiamento; ogni approccio é fondato  implicitamente o esplicitamente su valori da cui scaturiscono le politiche relazionali  che guidano il rapporto con i clienti. Dalla visione della natura umana vengono generate le ipotesi eziopatologiche e la teoria della terapia 

    Rogers propone una visione della natura umana olistico/sistemica, nella quale l’organismo ha innate capacità di autocomprensione e di autoregolazione. Il ruolo principale del terapeuta è di facilitare l’attualizzazione di un processo naturale nel cliente: offrire alte dosi di  3 qualità relazionali:  il rispetto profondo ( o accettazione) , l’ascolto empatico e la congruenza (autenticità):

    Se nel contempo nel cliente esistono altre 3 condizioni: la motivazione al cambiamento (fornita dalla percezione del disagio e sofferenza), la capacità di contatto psicologico con il terapeuta, e la capacità di percepire le condizioni relazionali offerte dal terapeuta il processo di cambiamento verrà promosso.

     

    Questo cambiamento di prospettiva rappresenta una trasformazione di grande portata. Si tratta in altre parole di una scelta di campo: il professionista decide, secondo la sua vocazione, i suoi valori e la sua personalità, se investire le proprie energie nel curare la malattia o  nel promuovere salute e  il benessere. Questa scelta non è senza conseguenze. Mentre nel primo caso,  il professionista rischia di avere come effetto,  che l’utente rimanga legato a lui in un rapporto di dipendenza, nel secondo,  egli si propone come scopo primario la promozione della salute del cliente, che il professionista realizza attraverso l’autenticità della relazione,  il rispetto profondo, la vera comprensione empatica per promuovere  l’empowerment, l’indipendenza e l’autonomia dell’utente.

    Nel 1941con la pubblicazione del suo terzo libro (Psicoterapia di Consultazione, Astrolabio)  Rogers segna una tappa storica nel campo della psicoterapia: è il primo psicoterapeuta al mondo  che ha il coraggio di farsi vedere come lavora, pubblicando  per intero l’interazione parola per parola tra terapeuta e cliente di una intera psicoterapia ed ad usare tale materiale per la verifica scientifica delle proprie ipotesi che a tutt’oggi hanno avuto una serie ininterrotta di conferme empiriche.

     

    Rogers anticipa inoltre l’ipotesi dei fattori comuni in psicoterapia teorizzando  che ci sono delle condizioni necessarie e sufficienti per promuovere il cambiamento a prescindere dalla teoria di riferimento.

    Ci rende coscienti dei pericoli insiti nelle visioni meccanicistiche e riduzionistiche della natura umana. Rogers  parla  sempre di organismo   in termini olistici/sistemici affermando l’inscindibilità di mente e corpo,

    Ci rende consapevoli che tutti siamo costruttori di realtà, creatori di narrative e che ogni paradigma è fondato su valori che determinano le politiche relazionali. Per questo motivo rifiuterà di vedere i propri utenti come pazienti usando il termine di cliente.

    Dimostra scientificamente che quel che conta nelle relazioni di aiuto è la qualità della relazione. dato confermato sino ad oggi dalle ricerche sull’efficacia della psicoterapia di ogni approccio.

     

    Attualmente tutti i maggiori approcci ritengono che per promuovere il cambiamento le qualità di accettazione, ascolto empatico e congruenza siano condizioni necessarie dati confermati anche dalle ultime ricerche promosse dalla Task Force 29 dell’APA.

    Numerose ricerche evidenziano come oggi in tutto il mondo i terapeuti che si ispirano all’approccio fondato da Carl Rogers aiutano i loro clienti a gestire efficacemente problematiche molteplici, come ad esempio quelle connesse alla depressione, ai disturbi post-traumatici da stress, ai disturbi della personalità borderline, alla psicosi, al ritardo mentale etc.

     

     

    MIRELLA BALDASSARRE

     

    Esordio depressivo e adolescenza

     

    Esordio depressivo e adolescenza

    Manifestazione depressiva e corpo

    Sviluppo psichico e depressione

    Sviluppo psichico e fragilità narcisistica

    Patologia del legame e depressione

    Psicoterapia, famiglia e depressione

     

     

     

    Rainone Antonella

     

     

    LA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE DELLA DEPRESSIONE

     

     

     

    La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC), così come è stata sviluppata da A. Beck negli anni sessanta, è ancor oggi uno dei trattamenti della depressione di provata efficacia. Caratterizzata da un metodo di lavoro collaborativo con il paziente e attento ai contenuti che il paziente stesso porta (empirismo collaborativo), la TCC parte dall'individuazione dei meccanismi di mantenimento con l'obiettivo di disinnescarli,  per poi passare a lavorare sui temi depressogeni nucleri riguardanti la visione che il paziente ha di se stesso, degli altri e del proprio futuro (triade cognitiva).

    Negli ultimi anni i clinici e i ricercatori cognitivi sono impegnati a potenziare ulteriormente la TCC per la cura della ricorrenza alla depressione. I primi risultati sono estremamente promettenti, con il protocollo della terapia del benessere e quello della terapia cognitiva basata sulla mindfulness.

     

     

     

    G.SISTI/C.TROPEANO

     

    BIOCHIMICA DELLA DEPRESSIONE

     

    L’ipotesi biologica della depressione risale agli albori della psichiatria, quando lo studio degli antipsicotici provocavano degli stati depressivi iatrogeni, mentre il trattamento dei pazienti affetti da tubercolosi, trattati con anti MAO provocava reazioni maniacali. Da allora, lo studio delle monoammine, la valutazione del metabolismo della dopamina, ed i nuovi metri di indagine hanno condotto i ricercatori a ripensare in modo nuovo, ed integrale, all’ipotesi biologica.

     

     

     

     

    L.JANIRI/P.PETRINI

     

    TERAPIA FARMACOLOGICA DELLA DEPRESSIONE

     

    I relatori presenteranno un confronto tra una terapia mirata ad individuare i sintomi di base e una terapia integrata rispetto alle risposte evolutive del paziente. E’giusto silenziare un sintomo depressivo o la terapia è un supporto attivo del cambiamento psichico del paziente?Una parte della relazione sarà dedicata agli effetti collaterali.

     

     

     

    SILVIA SPAZIANI

     

     Il trattamento della depressione secondo la TCC

     

     

    Una delle caratteristiche fondamentali della depressione è il fatto che la persona sente di non avere potere e speranza (hopelessness e helplessness) e quindi non ha neppure l’idea che ci sia un futuro in cui le cose si potranno realizzare.

     

    Dopo aver presentato brevemente alcune delle più importanti validazioni empiriche internazionali dei trattamenti clinici della depressione passeremo a presentare il trattamento della depressione con la Terapia Centrata sul Cliente.

    L'applicazione della Terapia Centrata sul Cliente ha prodotto significativi miglioramenti (in clienti depressi) soprattutto nell'autostima e nell'adattamento sociale. I principali effetti della Terapia Centrata sul Cliente sono infatti l'aumento dell'autostima, maggiore apertura all'esperienza, maggiore livello di empowerment.

    Alcuni dei cambiamenti  correlati sono una migliore auto-comprensione, livelli di difesa più bassi, minore livello di senso di colpa e di insicurezza, migliori capacità di relazione interpersonale e una maggiore capacità di sperimentare ed esprimere i sentimenti nel momento in cui essi emergono.

    La Terapia Centrata sul Cliente ha come strumento fondamentale la creazione di un clima facilitante o alleanza terapeutica con le sei condizioni necessarie e sufficienti per l'efficacia della relazione stessa.

     

    L'efficacia del setting TCC nel trattamento della depressione ha una delle componenti più importanti, se non la più importante, nella congruenza del terapeuta. La congruenza intesa come lo stato di essere del terapeuta quando i suoi responsi esteriori al cliente collimano costantemente con i sentimenti interiori e con le sensazioni che egli ha in relazione al cliente. Il terapeuta è “congruente” quando è apertamente se stesso nel responso al cliente, quando il modo di comportarsi riflette cosa sente dentro, quando il suo responso al cliente è quello che prova, non una finzione o una difesa.

     

    L'altra componente è la comprensione empatica delle difficoltà e delle sofferenze del paziente. In genere le persone depresse hanno un vissuto di incomprensione della loro sofferenza, incomprensione a volte derivata da loro stessi: "So che non mi manca niente, che dovrei sentirmi felice eppure...".

     

    L'assenza di giudizio e il riconoscimento positivo permettono al cliente depresso di accogliere ed accettare i propri vissuti e le sue emozioni aumentando il suo livello di auto-consapevolezza.

     

    Una breve presentazione di casi clinici di depressione trattati con la Terapia Centrata sul Cliente concluderà l'intervento.

     

     

     

    CLAUDICA PER DIGHE-ANGELO SALIANI

     

     

     

    LA RELAZIONE NELLA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE:
    UNO STRUMENTO SPECIFICO DI CAMBIAMENTO

     

    C’è un ampio accordo in letteratura e tra i clinici nel postulare che la relazione terapeutica sia un elemento essenziale del processo terapeutico. In particolare un grande numero di ricerche e meta-analisi evidenziano che l’alleanza terapeutica è un predittore di esito indipendente dall’orientamento terapeutico (Horvath e Symonds 1991; Costantino et al, 2002; Vogel et al., 2006).

    Questo dato sottende l’idea che è attribuibile alla “relazione” quella parte di cambiamento nel paziente che è non direttamente derivata o imputabile alle strategie e tecniche applicate (ed è quindi trasversale ai diversi orientamenti). Infatti, nonostante le numerose evidenze dell’importanza della relazione nella letteratura clinica, non sempre c’è accordo su quali siano le qualità e caratteristiche che rendono la relazione “terapeutica” e su come regolare la relazione in funzione del cambiamento atteso (a partire dalla specificità del paziente).

    In questa relazione ci proponiamo di provare a rispondere alla domanda: quali aspetti della relazione sono specifici e regolabili con gli strumenti tipici della terapia cognitivo comportamentale? uesta domanda sottende il più generale quesito: In che senso la relazione può essere orientata in modo “terapeutico”?

    Per terapeutico intendiamo uno strumento di cura nelle mani di un esperto, che se usato correttamente e strategicamente produce un cambiamento nella direzione attesa e prevista. La tesi di fondo che guiderà questa presentazione è che la relazione è, oltre che il luogo e il tramite del trattamento, anche uno dei tanti strumenti tecnici nelle mani del terapeuta.

    Infine, proveremo a rispondere alla domanda: quale strategia relazionale è funzionale al trattamento dei disturbi dell’umore, in particolare della depressione?

     

    N. VISCONTI/P.PETRINI

     

    TERAPIA PSICOANALITICA DELLA DEPRESSIONE

     

    L’approccio psicodinamico non viene limitato solo alle forme lievi di depressione.Il trattamento integrato, nelle forme più gravi, è attuato nella pratica clinica quotidiana.Il lavoro consiste nell’individuare la struttura di personalità del paziente e permettere l’elaborazione dei “lutti”e delle “melanconie”del paziente. Empatizzare il dolore, comprendere quali tipi di eventi s scatenano apparentemente le crisi, quale “ferite narcisistiche”il paziente non ha elaborato e rivive in modo regressivo è il lavoro che il terapeuta attiva con il paziente. Saranno presentati casi clinici

     

     

    Velletri, 1.12.2006 "I SERVIZI DI SALUTE MENTALE DI FRONTE ALLA SFIDA MULTIETNICA E MULTICULTURALE"; Sede: SALA PAOLINI ANGELUCCI - VELLETRI (RM); Info: parisi@rm.unicatt.it

    DSEFM@RM.UNICATT.IT ; Fees= n.d.

    OBIETTIVI

     

    §      Radunare tutti i Medici, Psichiatri e Psicologi che sono interessati o praticano l’Etnopsichiatria nei DSM, nei Consultori ed altre strutture del SSN.

    §      Proporre un programma di formazione e di sensibilizzazione alla multiculturalità della salute, dei diversi modelli d’intendere la salute nel mondo (occidentale e non occidentale) e delle possibili letture antropologiche di tali attese di vita nell’ambito della psichiatria e della psicopatologia transculturale

    §      Sviluppare una cultura generale delle migrazioni, sia nel panorama di contesto storico-culturale, sia sotto il profilo psico-sociale, come tutela della salute mentale delle persone immigrate, paritaria a quella degli autoctoni (Prevenzione dei disturbi, visibilità e accesso ai Servizi , presa in carico, mediazioni fra modelli terapeutici differenti, integrazioni economico-culturali e psico-sociali).

    §      Discutere e ridefinire, insieme all’Associazionismo e al Volontariato laico e confessionale, ruoli e compiti nell’ambito della promozione della salute mentale degli immigrati. In un recente passato di assenza o carenza legislativa e di incertezza organizzativa del settore pubblico, spesso questi organismi non governativi hanno dovuto assolvere funzioni di supplenza, che pertengono invece, in prima istanza, al SSN. La preziosa esperienza maturata deve essere patrimonio comune soprattutto ora che il diritto all’assistenza della popolazioni immigrate è emerso chiaramente.

    §      Garantire pienamente e paritariamente l’esercizio di questo diritto alla salute anche per gli stranieri immigrati, richiamando uno specifico impegno del SSN proprio in quegli spazi sanitari strategici, come ad esempio la prevenzione e la tutela della salute mentale, che lo Stato ha sancito per legge.

     

     

     

    ARGOMENTI

     

    Immigrazione e politiche sociali. Integrazione, Multiculturalità, Multietnicità, Creolizzazione

     

    Immigrazione e Politiche di Assistenza Fisica e Psichica

     

    Immigrazione Salute Mentale Epidemiologia e Prevenzione

     

    Progetti tutela salute fisica e psichica donne immigrate

     

     

    Etnopsichiatria, Psicologia, Psicopatologia e Psichiatria Clinica Multiculturale. Formazione

     

     

    Servizio Sociale, Professioni di Aiuto e collaborazione con le ONG

     

     

     

    DESTINATARI

     

    Il convegno si rivolge a medici psichiatri e psicologi nonché agli operatori nell’ambito socio-sanitario, che sempre più frequentemente si confrontano con aspetti psicopatologici espressi con sintomatologie specifiche tipiche di diverse culture. Il convegno vuole fornire strumenti di comprensione del sintomo e del paziente nel suo complesso codice di significato ampliando la prospettiva nosografia psichiatrica del modello medico occidentale.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Presidente Onorario: Bruno Callieri

     

    Presidenza del Convegno: Pietro Bria, Romano Mastrogirolamo, Mario Pinto

     

    Comitato Scientifico: Sergio Mellina, Emanuele Caroppo, Giuseppe Di Maria, Maria Teresa Daniele, Nicoletta Faccenda

     

    Responsabile dei rapporti con la stampa: Clara Camerino, Fabio Ciarla

    E-mail: psicoeantro@exicite.it


     

     

     Cremona, 5.12.2006 "COME ACCOMPAGNARE ALL'ESPERIENZA DEL DOLORE DELLA MALATTIA E DELLA MORTE"; Info: ruggero.radici@comunitasolidali.it

    RUGGERO.RADICI@CONSORZIOCGM.IT  ; Fees= euro 60,00.

     

    Roma, 11-12.12.2006 "LA DEPRESSIONE PERINATALE"; Sede: OSPEDALE S. MARIA DELLA PIETA' ASL RM E - AULA RISSO - P.LE S. MARIA DELLA PIETA' 1 - ROMA; Info: segreteria@smorrl.it  Fees= euro 100,00.

    Il corso si articola in 2 incontri il lunedì 11 dicembre 2006  dalle ore 09.00 alle ore 17.00 e il martedì 12 dicembre 2006 dalle ore 09.00 alle ore 14.00,  presso l’Aula Risso – Ospedale S. Maria della Pietà – P.le S. Maria della Pietà 1 - Roma

    La nascita di un bambino è sempre un evento di vita significativo per una donna e il suo partner. Questo periodo della vita è tuttavia segnato da un incremento della vulnerabilità ai disturbi psichiatrici. Il 10-15% delle donne sviluppa una depressione post partum (postnatal depression PSD) e circa 1 su 1000 risulterà affetta da una psicosi puerperale. I primi tre mesi dopo il parto risultano particolarmente a rischio per l’insorgenza di “maternal blues”, depressione post partum e psicosi puerperale. Questo periodo, che può ulteriormente estendersi, risulta particolarmente delicato per lo sviluppo di una buona relazione madre-bambino. L’intervento sulla madre ha esiti positivi sul bambino che, in caso di mancato trattamento, incorrerebbe in un rischio psicopatologico da 2 a 5 volte superiore (Welsh-Allis & Ye, 1988; Weisman et al., 1984). In particolare, i rischi per il bambino sono legati a: difficoltà cognitive, comportamentali e sociali, attaccamento insicuro, sintomi e disturbi depressivi e disturbi psicosomatici.

    Il trattamento psicoterapeutico dimostra, inoltre, la sua utilità in termini di: 1) miglioramento della compliance; 2) riduzione della ospedalizzazione e dell’intervento farmacologico; 3) modificazione della vulnerabilità psicologica. I partecipanti al corso apprenderanno i parametri su cui muovere un trattamento psicoterapeutico ad indirizzo psicodinamico. Svolgeranno un breve lavoro di gruppo sull’impostazione di un trattamento psicoterapeutico di casi di donne con depressione perinatale.

     

    Lunedì 11 dicembre 2006

     

                                                   LA DEPRESSIONE PERINATALE      

    09.00 –  09.30                      Introduzione: le relazioni precoci 

    Dott. T. A. Poliseno

    09.30 – 10.30                       La depressione perinatale 

    Dott. T. A. Poliseno

     

    10.30 – 11.00                       Pausa

     

                                                   LA RELAZIONE MADRE-BAMBINO NEL POST PARTUM

    11.00 – 12.00                       La relazione madre-bambino nel post partum

    Dott.ssa F. Cenciotti

    12.00 – 13.30                       Lavoro di gruppo su casi clinici 

    Dott.ssa F. Cenciotti - Dott. T. A. Poliseno

     

    Pausa pranzo

     

                                                   OSSERVAZIONI ECOGRAFICHE MADRE-BAMBINO

    14.30 – 15.30                       Osservazioni ecografiche madre – bambino - casi clinci

    Dott.ssa  S. Averna

    15.30 – 16.30                       Discussione sul materiale ecografico presentato

    Dott.ssa  S. Averna eventuali sostituti Dott.ssa F. Cenciotti - Dott. T. A. Poliseno

    16.30 – 17.00                       Conclusioni: descrizione delle possibili ricadute nel SSN

                                                   Dott. T. A. Poliseno

     
     
    Martedì 12 dicembre 2006
     
    SOCIAL DREAMING

    09.00 – 10.30                       Social Dreaming (1° matrice)  (Esercitazione pratica)

    Dott. T. A. Poliseno – Dott.ssa F. Cenciotti

     

    10.30 – 11.00                       Pausa

     

                                                   SOCIAL DREAMING

    11.00 – 12.30                       Social Dreaming (2° matrice)  (Esercitazione pratica)

    Dott. T. A. Poliseno – Dott.ssa F. Cenciotti

     

    12.30 – 13.00                       Conclusioni: elaborazione delle implicazioni sugli operatori del lavoro con le madri depresse 

    Dott. T. A. Poliseno eventuali sostituti Dott.ssa F. Cenciotti - Dott.ssa  S. Averna

     

     

     

     

    13.00 – 14.00                       Esame finale 

    Prova orale sui temi del corso ed elaborato del lavoro del  gruppo

     

     

     

     

     

     

    ELENCO RELATORI

     

    Dott. Tommaso Achille POLISENO (Responsabile)

    psichiatra, gruppoanalista, Membro Ordinario del laboratorio di Gruppoanalisi di Roma (C.O.I.R.A.G.), lavora come responsabile di una Comunità Terapeutico – Riabilitativa della ASL Roma E. Insegna “Igiene Mentale” presso il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche del Dipartimento di Scienze Sanitarie – Polo Infermieristico “Padre Luigi Monti” – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, inoltre è docente e conduttore dei gruppi di lavoro dei Corsi di Perfezionamento e dei Corsi di Formazione in Psico – Oncologia dell'Università Cattolica del S. Cuore di Roma.

    Segretario del “The International Institute for Psychoanalytic Research and Training of Health Professionals” (I.I.P.R.T.H.P.) è co-Direttore della “Scuola Internazionale di Psicoterapia nel Setting Istituzionale” (S.I.P.S.I.). E' curatore insieme al dott. Domenico A. Nesci del volume “Metamorfosi e cancro: studi di psico – oncologia” (Società Editrice Universo, Roma 1997), di capitoli in libri, monografie (con altri autori) e oltre 70 articoli in riviste o atti di Convegni.

     

     

     

    Dott.ssa Simonetta AVERNA

    specializzata in Ginecologia e Ostetricia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, a Roma.

    Ha fatto ricerca nel campo dell'ecografia ostetrica e ginecologica e della psicologia prenatale in un team interdisciplinare di cui era responsabile scientifico il Dr. Domenico A. Nesci, dell'Istituto di Psichiatria e Psicologia della Cattolica, sempre al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”. Ha fatto osservazioni ecografiche anche al Cedars Sinai Medical Center (University of California Los Angeles - UCLA) negli anni Novanta. Ha pubblicato oltre cinquanta lavori, in italiano ed in inglese, su riviste scientifiche, nel campo dell'ecografia ostetrica e ginecologica, della psicologia prenatale e della psico-oncologia. Al momento è Tesoriere del The International Institute for Psychoanalytic Research and Training of Health Professionals (IIPRTHP) – un'associazione senza scopi di lucro che si occupa della formazione psicoanalitica degli operatori sanitari e che promuove i Corsi di formazione e perfezionamento in Psico-Oncologia dell'Università Cattolica. Insegna Psicologia Prenatale nella Scuola Internazionale di Psicoterapia nel Setting Istituzionale (SIPSI) e fa parte della Segreteria scientifica dei Corsi di Formazione in Psico-Oncologia della Cattolica, oltre a lavorare come libera professionista. E' membro della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e della Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica (SIEOG).

     

     

    Dott.ssa Francesca CENCIOTTI

    Laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

    Dottoranda di ricerca in Psichiatria presso l’Università di Heidelberg – Germania

    Esperta in somministrazione di Test psicologici.

     

    Roma, 10-11.11.2006 "IL CERVELLO CHE CAMBIA NEI DISTURBI MENTALI. SVILUPPO, MALATTIA, TRATTAMENTI"; Sede: COMPLESSO MONUMENTALE DEL S. MICHELE. VIA DI S. MICHELE, 22; Info:  info@fasiweb.com FLAVIOPOZZI@LIBERO.IT  ; Fees= euro 350,00.

    Savona, 10-11.11.2006 "LINEE GUIDE E LINEE D'OMBRA NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE. LA VALUTAZIONE COME PONTE TRA LE PRATICHE E LE EVIDENZE"; Sede: FORTEZZA PRIAMAR VIA AL PORTO 5 17100 SAVONA; Info: dsm.csm@asl2.liguria.it  Fees= euro 80,00.

     

     

     
    Cagliari, 17-18.11.2006 "TERAPIA FARMACOLOGICA E PSICOTERAPIA IN PSICHIATRIA DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA"; Organizz.: A.PS.I.A. ASSOCIAZIONE PSICOTERAPIA INFANZIA ADOLESCENZA; Info: ASS.APSIA@TISCALI.IT ; Fees= euro 80,00.

     

     

    Alessandria, 16.11.2006 "DISTURBI DEL COMPORTAMENTO IN ADOLESCENZA: CLINICA, INTERVENTI E PROSPETTIVE EVOLUTIVE"; Sede: SALONE DI RAPPRESENTANZA - AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA; Info: FRIVA@OSPEDALE.AL.IT dgennaro@ospedale.al.it ; Fees= n.d.

    Abstract delle relazioni Corso “I Disturbi del Comportamento in Adolescenza: clinica, interventi e prospettive evolutive”

     

     

    Il Disturbo da Deficit di Attenzione /Iperattività (ADHD) in adolescenza.

    Dante Besana

     

    Il disturbo da deficit di attenzione /iperattività interessa il 3-10% dei bambini in età scolare, persiste nell’adolescenza in circa l’85% dei casi e, contrariamente a quanto si riteneva in passato, è presente anche in età adulta in un terzo di essi.

    Rappresenta un disturbo neuro-comportamentale, spesso pervasivo e che condiziona significativi deficit funzionali; nella sua patogenesi unitamente ai fattori ambientali è ormai documentata l’esistenza di fattori biologici e geneticamente determinati.

    L’iperattività e l’inattenzione si rendono solitamente evidenti con l’ingresso nel mondo della scuola, anche se molti aspetti sintomatologici sono già presenti in età prescolare.

    In Adolescenza, mentre l’iperattività tende a diluirsi, prevalgono i disturbi attentivi ed impulsivi; questi spesso si complicano con scarso autocontrollo, difficoltà di organizzazione e disturbi dell’umore, fino a connotare veri disturbi del comportamento e/o della condotta. Studi di popolazione hanno documentato che la presenza di un ADHD può aumentare fino a 10 volte la probabilità di strutturare una seconda condizione psichiatrica. La storia naturale del quadro clinico, le comorbidità associate, i deficit funzionali e prestazionali conseguenti ad un ADHD non controllato rappresentano pertanto fattori etipatogenetici per un grave rischio psicoevolutivo: un riconoscimento precoce, un corretto inquadramento clinico ed un adeguato intervento terapeutico e di presa in carico rappresentano pertanto l’obiettivo primario per una reale prevenzione di possibili problematiche psico-sociali in età adulta.

    Adolescenti e Cocaina..

    Costantino Girardengo: Direttore SERT ASL 20.

     

    Nell’intervento si propone di mettere in luce alcuni quadri psicopatologici in adolescenza e la loro relazione con l’utilizzo di sostanze psicotrope. In particolare sono evidenziate le relazioni tra cocaina e psicopatologia. Sul piano psicopatologico si cerca di approfondire la problematica della elaborazione delle sconfitte in adolescenza.

    Infine si propongono alcune riflessioni relativamente alla coesistenza di quadri psicopatologici e dipendenza da sostanze, con alcuni accenni ai possibili modelli di collaborazione tra SERT e CSM.

     

     

    Psicopatologia evolutiva dei Disturbi di Personalità : fattori di rischio e resilienza in adolescenza.

    Daniele Gennaro

     

    L’Adolescenza è un fenomeno universale: ciò che varia sono i significati e le attese che le differenti culture applicano ai loro giovani membri, man mano che essi avanzano in questo stadio della loro vita. Oggi la rete protettiva, che sosteneva i giovani all’ingresso nel mondo degli adulti, si è progressivamente annullata e rischia di esporre gli adolescenti ad un drammatico disorientamento. La nostra società è caratterizzata da un’età infantile che si interrompe più precocemente, mentre è sempre più ritardato l’ingresso nel mondo adulto.

    La disfunzionalità indotta dagli stimoli sociali, biologici e intrapsichici può portare sul piano sintomatologico ad un’ampia gamma di disturbi che spesso si manifestano con comportamenti devianti, disturbi di personalità e abuso di sostanze. L’intervento di propone di esaminare i principali fattori di rischio evolutivo per lo strutturarsi di permanenti Disturbi di Personalità in età adulta, ma contemporaneamente si prendono in esame le potenzialità positive che il rischio psicopatologico può indurre in personalità resilienti. Si enfatizzano , in accordo con i più recenti studi in campo psicologico clinico ,i concetti di resilienza come “capacità di agire di fronte agli eventi avversi” e di “funzione riflessiva” come” capacità di riflettere e mentalizzare l’esperienza dell’incontro interpersonale”, che, unitamente ad una adeguata competenza narrativa, consentono all’adolescente, se pur potenzialmente a rischio, di proseguire il suo normale percorso verso l’età adulta. 

     

     

     

     

     

     

     

     

    L’Adolescente è borderline?

    Massimo Prelati

     

    L’adolescenza rappresenta un momento di transizione nella vita e nello sviluppo psicofisico dell’individuo. Per questo l’adolescente si trova in una terra di nessuno al confine tra la fanciullezza e l’età adulta in cui tutto appare meno definito e definibile.

    Ugualmente il paziente affetto da Disturbo Borderline di Personalità viene definito come tale per il suo collocarsi nosograficamente al confine con grandi entità diagnostiche senza avere le caratteristiche per farne pienamente parte.Dalla Schizofrenia Pseudoneurotica di Hoch e Polatin ai criteri diagnostici del DSM, alla visione Kernberghiana dei tratti di personalità che definiscono precisi meccanismi di funzionamento intrapsichico, il “Borderline” ha sempre rappresentato una galassia variegata di manifestazioni e vissuti che si è trasformata nel tempo e che spesso è diventata contenitore diagnostico per quadri incerti e sbrigative etichettature,

    Ugualmente l’adolescenza contiene una costellazione di espressioni differenti che sono mutate nel tempo e variano in base alla società in cui l’adolescente vive e anche gli adolescenti sono diventati nel tempo contenitore di luoghi comuni che non lasciano spazio alla comprensione dei profondi mutamenti interiori che li accompagnano.L’incontro tra queste realtà di confine moltiplica la varietà di manifestazioni e apre problemi consistenti di diagnosi differenziale, relazione e trattamento, con cui la Psichiatria e la Neuropsichiatria Infantile già si confrontano e si dovranno confrontare sempre di più.

    Gli strumenti della neuropsicologia possono rendere ragione delle basi biologiche dell’evoluzione adolescenziale e della patologia borderline, sostenendoci nella scelta di una cura adeguata, ma sono gli strumenti che derivano dallo studio dei meccanismi intrapsichici e dell’incontro col paziente che possono fornirci la chiave per rendere realmente efficace il momento della diagnosi e della cura.

     

     

    I Disturbi del comportamento e la scuola

    Prof. Alessandro Lanza

     

    Nell’intervento si propongono riflessioni riguardanti il concetto di norma e di comportamento in pedagogia. Si prendono inoltre in considerazione i modelli di comportamento indotti dai mass media e le difficoltà di messa in opera del comportamento in relazione alla norma specifica. Infine si cercherà di evidenziare quali sono gli strumenti e difficoltà in ambito scolastico nella valutazione del comportamento con esemplificazioni tratte dall’analisi di alcuni casi.

     

     

     

     

    L’autobiografia e la narrazione come cura di sé: utilizzo terapeutico in ambito adolescenziale.

    Dott. Armando Bossarelli

     

    Il contributo analizza la portata terapeutica della pratica autobiografica e della narrazione di sè negli adolescenti che presentano disturbi del comportamento e della condotta.

    L’argomento viene approfondito inoltre anche secondo il punto di vista psicosintetico come strumento ermeneutico ed epistemologico dell’autobiografia.

     

     

     

    Adolescenza, terra di confine: quali oggi le evoluzioni?

    Dott.ssa Daniele Giacobbe

     

    L’intervento si propone l’obiettivo di affrontare il teme della marginalità in adolescenza in alcuni dei suoi aspetti, utilizzando sia  sollecitazioni dell’esperienza clinica che punti di vista di carattere teorico: ciò per valutare anche i punti di incontro tra specialisti dell’infanzia e degli adulti su questo tema.

     

     

     

     

    Il trattamento dei Disturbi del Comportamento nelle Comunità Terapeutiche per Adolescenti.

    Dott. Giovanni Brisone

     

    La maggioranza degli inserimenti nelle comunità terapeutiche per adolescenti è ormai da tempo riservata a ragazzi/e con disturbi del comportamento la cui storia è contrassegnata da comportamenti aggressivi e violenti verso cose e/o persone, ma nache furti, fughe,abuso spesso associato di alcolici e droghe, promiscuità sessuale, inibizione con insuccessi scolastici ed infine autolesionismo e tentativi di suicidio.

    Speso questi comportamenti assumono un significato difensivo rispetto ad un dolore mentale intollerabile. L’aggressività manifesta maschera profondi sentimenti di disistima del Sé che si autoalimentano con le disapprovazioni di cui l’adolescente viene fatto oggetto. Gli agiti aggressivi e l’autolesionismo sono anche l’espressione di un disperato tentativo di differenziarsi e separarsi da un genitore controllante e possessivo. Quando l’auto e l’eteroaggressività sono così intense e diffuse, né l’ambiente familiare, né quello sociale sono in grado di tollerare ed interrompere i circuiti distruttivi . La Comunità Terapeutica può fornire, mediante modalità di trattamento specifiche, un’opportunità di contenimento e di cura.

     

     

    Bologna, 11.11.2006 "LA VIOLENZA DEL SILENZIO: IL NON DETTO ATTRAVERSO LE GENERAZIONI"; Sede:CENTRO PSICOANALITICO DI BOLOGNA - VIA C. BATTISTI, 24 ; Organizz.: CENTRO PSICOANALITICO DI BOLOGNA    Info: ilcerchioapv@libero.it MARMAST@IOL.IT ; Fees= euro 80,00.

    PROGRAMMA

     

     

     

    Si tratta di una giornata intera di studio sulla Trasmissione della violenza nella famiglia, attraverso le generazioni e sull’effetto dei segreti nella costruzione dell’identità. Le relazioni delle due Relatrici, esperte delle tematiche, come testimoniato dalle loro pubblicazioni e dalla loro esperienza ed attività clinica, saranno discusse da specialisti operanti nelle istituzioni e dai partecipanti; l’iniziativa ha lo scopo di facilitare un’ulteriore riflessione sull’esperienza clinica di trattamento di minori, adolescenti, giovani adulti, e delle loro famiglie.

     

     

    Ore 9.45

    Accoglienza partecipanti

     

    Ore 10.15

    Apertura dei Lavori

     

    Ore 10.30 - 11.30

    Il funzionamento psichico familiare e la violenza intergenerazionale

    Relatore: Dott.ssa Laura Ambrosiano

     

    Abstract:

    La violenza è una intrusione invasiva dei confini fisici o psichici di un’altra persona. La violenza ostacoli i complessi processi di individuazione per cui ogni individuo cerca di diventare se stesso. L’individuazione si realizza attraverso la introiezione di un mondo condiviso, e attraverso la dialettica identificazione-disidentificazione. La disidentificazione modula la spinta ad aderire agli oggetti, lascia emergere la specificità individuale. Il gruppo familiare può essere dominato dalla identificazione primitiva, a massa, con la mentalità primitiva del gruppo di riferimento. In queste circostanze i caregivers possono ostacolare l’espressione delle differenze proprie del bambino e spingerlo verso una adesione senza scarti alla loro mentalità.

     

    Ore 11.45 - 13.00

     

    Discussione

     

    Ore 14.30 - 15.30

    Segreti normali e segreti patologici nella costruzione dell'identità

    Relatore: Dott.ssa Anna Maria Nicolò

     

    Abstract:

    L'autrice, tramite l'esposizione di due casi clinici visti in trattamento, discute la natura e la funzione del segreto nella vita psichica individuale e nella trasmissione transgenerazionale della famiglia. La distinzione tra clandestinità e spazio segreto del sé verrà illustrata, così come la dissociazione indotta dal segreto nella comunicazione emotiva e interattiva della famiglia.

     

    Ore 15.30 - 16.30

    Discussione

     

    Ore 16.30 - 16.45

     

    Compilazione questionario ecm

     

     

     

     

     

     

    Roma, 23.11.2006 "IL CONTRIBUTO DELLA PSICOANALISI E DELL'ERMENEUTICA NELLA CURA DELLA PSICOSI: ASCOLTARE IL DOLORE, INTERPRETARE LA COMPASSIONE" ; Sede: OSP. FATEBENEFRATELLI,ISOLA TIBERINA,ROMA ; Info: FBFISOLA@TIN.IT ; Fees= n.d.

    GIOVEDI’ 23 NOVEMBRE 2006

     

     

     

    Ore  8.30 OBIETTIVI DEL SEMINARIO E INTRODUZIONE (Dott. P. L. Zuppi)

    Ore  9.00 L’INTERPRETAZIONE NELLA PSICOANALISI (Dott. C. A. Barnà)

    Ore  9.45 EMPATIA E PSICHIATRIA (Prof. E. Borgna)

    Ore 10.30 I CONFINI DELL’ERMENEUTICA NELLA PRATICA CLINICA ( Dott. G. Martini)

     

    Ore 11.30 Coffee Break

     

    Ore 12.00 Tavola Rotonda: “ETICA ED ERMENEUTICA NELLA CURA DEL PAZIENTE PSICOTICO”:

     

    Partecipano:

    Prof. E. Borgna

    Prof. D. Jervolino

    Prof. G. Martini

    Dott. G. Mura

    Prof. P. Quattrocchi

     

    Ore 14.00 Questionario di valutazione dell’apprendimento

     

    EventoResidenziale, rivolto a Psichiatri e Psicologi.

     

    E’ previsto il riconoscimento ministeriale dell’evento formativo ai fini dell’ottenimento dei crediti ECM.

     

    ABSTRACT

     

    IL CONTRIBUTO DELLA PSICOANALISI E DELL’ERMENEUTICA NELLA CURA DELLA PSICOSI:

    ASCOLTARE IL DOLORE, INTERPRETARE LA COMPASSIONE.

     

     

     

    “Dunque, all’epoca, (n.d.r.:1965)  era il problema del male che attirava la mia attenzione, tema dal quale mi sono molto allontanato sia culturalmente che personalmente. Potremmo dire che sono passato, grazie alle esperienze della vita, da una cultura della colpa a una cultura della compassione”. (P. Ricoeur, 2006)

    “La forza dell’interpretazione non consiste nell’abolire del tutto l’opacità, piuttosto nel renderla accettabile, sopportabile. Torniamo sempre alla questione della sofferenza: la sofferenza insopportabile e la sofferenza sopportabile”. (P. Ricoeur, 2006)

     

     

    “La Psicoanalisi è superiore all’ipnosi e deve soppiantarla, ma i medici inglesi iniziano ad interessarsi a essa con molta lentezza perché richiede un duro lavoro e uno studio prolungato (e anche una grande capacità di compassione), tutte cose che non sono necessarie per l’ipnosi. Solo ieri ho visto un uomo sofferente di nevrosi di guerra che è stato messo sotto ipnosi dalla persona che si occupa di malattie mentali al Bart’s. Questa persona non potrebbe mai fare una psicoanalisi perché essa necessita di pazienza, di compassione e di altre qualità che lui non possiede. (D. W. Winnicott, 1919)

     

    Queste citazioni, ci introducono al tema della giornata: “Il contributo della psicoanalisi e dell’ermeneutica nella cura delle psicosi: conoscere il dolore, interpretare la compassione”. La lettura di riferimento e di approfondimento sulle tematiche è il libro di Giuseppe Martini “La sfida dell’irrappresentabile. La prospettiva ermeneutica nella psicoanalisi clinica” (Franco Angeli). Un libro che si muove a partire dal nostro lavoro quotidiano (approccio al paziente psicotico; incontro con la sua famiglia; costruzione del progetto di cura; proposizione e condivisione dell’uso degli psicofarmaci; ricovero e inserimento in strutture riabilitative) e lo colloca all’interno di prospettive insieme ermeneutiche ed etiche. 

    Nell’approccio al paziente psichiatrico non basta il possesso di una buona tecnica e il suo corretto utilizzo: questo possiamo dire oggi rispetto all’approccio del medico inglese al paziente traumatizzato dalla guerra. Nell’incontro con il paziente psicotico occorre sempre ricordarci che egli si trova alle prese con angosce profonde, intollerabili, sconosciute, inavvicinabili, dolori innominabili, disumani. Portarli in superficie e renderli più tollerabili, richiede l’utilizzo di strumenti conoscitivi che siano insieme capaci della massima prossimità al materiale clinico e della massima accettabilità da parte del malato.

    L’interpretazione mira a rendere più umani i fenomeni della vita mentale; trasforma quanto appare “incomprensibile”, “intraducibile”, “irrappresentabile”, in “meno incomprensibile”, “in qualche modo nominabile”, “almeno un po’ rappresentabile”. Questo è quanto ci chiedono tutti i giorni i nostri pazienti: tollerare e attenuare la loro sofferenza, e, insieme, offrire ad essa un senso.

    Lo facciamo coinvolti emotivamente, ben consapevoli che la “compassione” che proviamo ci aiuta a riconoscere il dolore del paziente proprio mentre rischia di spingerci a perdere la nostra lucidità. Ci sentiamo sollecitati nel nostro desiderio conoscitivo, con la passione che ci deriva dalla delicatezza e dalla difficoltà del compito. Questa vorremmo che fosse sempre per noi la “compassione” con i nostri pazienti: patire assieme e appassionarci assieme.

     

     

     
     
     
     
     
     

     

    Eventi formativi provenienti da fonti  diverse da ECM-Sanità:

     

     

     

    XXIV Corso Seminariale del C.I.S.P.P. coordinato dal prof. Salomon Resnik

    sul tema  "DELL'INCONSCIO: A-RITMIE, PRESENZE, PAROLA

    aperto a psichiatri, psicologi, insegnanti ed educatori, si articolerà in una introduzione e riflessione teorica, seguita dalla presentazione e discussione di materiale clinico. Si terrà alle ore 17 nelle giornate di sabato:

    18 novembre 2006 - Salomon Resnik

    "Logiche" dell'inconscio

     

    27 gennaio 2007 - G. Maffei, A. Panza

    Dell'inconscio: dal Mysterium alla mitopoiesi

     

    24 febbraio 2007 - Flavio Nosè

    Inconscio e istituzione psichiatrica

     

    24 marzo 2007 - Luigi Boccanegra

    Il fondo psichico e i suoi colori

     

    26 maggio 2007 - Anna Taquini Resnik

    Inconscio e a-ritimie dell'inconscio

     

    23 giugno 2007- Maria Pagliarani

    La maternità e le sue elaborazioni 

    Contributo spese per la partecipazione al Corso seminariale:

    - singolo incontro Euro 40 IVA compresa)

    - intero ciclo dei 6 incontri presso la sede CISPP - Venezia Euro 210 (IVA compresa)

    Richiesto accreditamento ECM

     

    Per informazioni telefonare (dopo le 20.30) a:

    dott. Lucilla Rebecca - 041 5229340

    dott. Marina Jovon - 041 5220594

    dott. Enrico Levis - 041 5206936

    Sede del C.I.S.P.P.: Cannaregio, Calle Fontana 3829 - Venezia

     

     
     

     

     

     

     

     

     

    III CONGRESSO NAZIONALE dell’OPIFER

    nel decennale della fondazione

     

    “UNA COMUNE FELICITA’”

     

    Firenze 10-12 novembre 2006

    Altana dell’ex convento delle Leopoldine

    piazza Tasso 1, Firenze

     

    col patrocinio di:

    - Comune di Firenze - Quartiere 1

    - Ordine Provinciale dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze

    - Ordine degli Psicologi della Regione Toscana

     

     

     

    Sommario:

    (1) Chi siamo.

    (2) Sul significato di questo Congresso.

    (3) Iscrizione e modalità di partecipazione.

    (4) Attestazioni di frequenza.

    (5) Programma delle tre giornate.

    (6) Abstracts e note biografiche.

    (7) Lingue in uso, accessibilità dei testi.

    (8) Alberghi.

    (9) Iniziative collaterali (cocktail, cena, concerto) e loro costo.

    (10) Luoghi del Congresso e mezzi di trasporto.

    (11) Comitato scientifico-organizzativo.

     

     

    (1) Chi siamo

     

     

                L’OPIFER è un’organizzazione di carattere federativo. Aderivano, dieci anni fa, quattro associazioni psicoanalitiche, più un ristretto numero di membri individuali. Oggi le associazioni federate sono dieci, compreso il gruppo indipendente dei membri individuali. Segnatamente:

                AFPI, Associaz. Fiorentina di Psicoanalisi Interpersonale (Firenze);  CeRP, Centro di Ricerca in Psicoterapia (Trento-Milano);  CiFRA, Circolo Fiorentino Ricerca e Aggiornam. (firenze);  GI, Gruppo Indipendente dei membri individuali;  “La Ginestra”, Associaz. di Cultura Psicoanalitica (Milano);  IEDTA, International Experiential Dynamic Therapy Association, sez. italiana (Milano);  IPP, Istituto di Psicologia Psicoanalitica (Brescia);  Istituto

    “Erich Fromm” di psicoanalisi neofreudiana (Bologna);  INP, Istituto Neofreudiano di Psicoanalisi (Milano);  SIPRe, Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione (Roma-Milano).

     

                Tre delle associazioni federate fanno anche parte dell’IFPS (International Federation of Psychoanalytic Societies). A cinque di esse corrispondono altrettante scuole post-universitarie di formazione in psicoterapia. L’OPIFER intrattiene cordiali rapporti di collaborazione con la Internationale Erich-Fromm Gesellschaft di Tubinga e con l’AAPDP (American Academy of Psychoanalysis and Dynamic Psychiatry).

     

     

    (2) Sul significato di questo Congresso

     

     

                Il I Congresso Nazionale (Sestri Levante, 13-15 ottobre 2000, presidente Marco Bacciagaluppi) fu dedicato alle «Prospettive Relazionali in Psicoanalisi». Il II Congresso Nazionale (Sestri Levante, 24-25 gennaio 2004, presidente Sergio Dazzi) fu dedicato a «Psicoanalisi e psicoterapia analitica». Con questo III Congresso Nazionale (Firenze, 10-12 novembre 2006, presidente Sergio Caruso) l’OPIFER festeggia, nella stessa città dove nacque, il decennale dalla fondazione. Il caso ha voluto, e ne siamo lieti, che ciò avvenga nel 150° anniversario della nascita di Sigmund Freud.

     

                Il titolo che abbiamo apposto a questo III Congresso costituisce un’ovvia parafrasi del primo Freud. Ci interroghiamo infatti sulla «comune felicità», quella raggiungibile nella vita quotidiana delle personi comuni, come possibile alternativa alla «comune infelicità» da lui promessa come esito della cura.

                «Mi sono sentito spesso obiettare dai miei pazienti, quando promettevo loro aiuto o sollievo per mezzo di una cura catartica: “Ma se dice Lei stesso che il mio male si collega probabilmente alla mia situazione e al mio destino: a quelli Lei non può certo recare alcun mutamento. In qual maniera mi vuole allora aiutare?” Ho potuto loro rispondere “Non dubito affatto che dovrebbe essere più facile al destino che non a me eliminare la Sua sofferenza: ma Lei si convincerà che molto sarà guadagnato se ci riuscirà di trasformare la Sua miseria isterica in una infelicità comune. Contro quest’ultima, Lei potrà difendersi meglio con una vita psichica risanata”» (Studi sull’isteria, 1895; trad.it. Opere, I, p. 439).

                La questione è dunque se sia possibile, dopo cent’anni di psicoanalisi, sperare di raggiungere attraverso una cura schiettamente analitica (e non solo “catartica”) qualcosa di più o qualcosa di diverso dalla remissione dei sintomi: qualcosa che, almeno talvolta, abbia a che fare col gusto di vivere e, diremo così, con la salute del Sé oltre che dell’Io. Nella convinzione che l’enfasi freudiana sul fatale persistere di una inguaribile infelicità abbia a che fare più col Pessimismus mitteleuropeo di quegli anni che non col destino dell’uomo. Il rischio, ne siamo ben consapevoli, è quello di slittare dal pessimismo al delirio di onnipotenza: quanto di peggio per uno psicoanalista! Allora: parliamo pure di “comune felicità”, ma facciamolo con la stessa sobrietà con cui Freud parlava di “comune infelicità”: senza dimenticare che l’aggettivo - “comune”, cioè “ordinaria” - non pesa qui meno del sostantivo e, soprattutto, senza pretendere di farci giudici della felicità altrui.

                Si tratta insomma di una questione delicata. E non solo pratica, ma teorica. Una questione che sospinge la psicoanalisi a interrogare le discipline umanistiche e le scienze umane, in primis filosofia e psicologia, su cosa debba intendersi per “felicità” e per “infelicità”; ed egualmente le discipline umanistiche e le scienze umane a interrogare la psicoanalisi, per vedere che cosa essa stessa abbia da dire in materia.

     

                Di questo congresso fa parte integrante come Special Event l’VII AAPDP/OPIFER Joint Meeting «in the footsteps of Silvano Arieti».

     

     

    (3) Iscrizione e modalità di partecipazione

     

     

                Il Congresso sarà aperto e gratuito per tutti: soci, colleghi e persone interessate.

                Per ragioni organizzative, coloro che vogliono partecipare sono comunque pregati di trasmettere formale domanda d’iscrizione al Segretario Generale dell’Associazione: dott.a Emanuela Gnudi, egnudi@tiscali.it (contestualmente fornendo nome, cognome, indirizzo postale ed elettronico, telefono, qualifica professionale). Se per ragioni di spazio dovesse rivelarsi necessario, sarà data priorità (nell’ordine) ai soci OPIFER, ai colleghi “psi”, alle persone interessate che risultino formalmente iscritte.

                Tutte le sessioni di lavoro sono di norma aperte a tutti. Tuttavia, qualora una relazione o una comunicazione dovesse consistere nella discussione approfondita di un caso clinico tale da contenere elementi di riconoscibilità, gli autori ne avvertiranno preventivamente il Presidente di turno, che solleciterà i non-addetti ai lavori ad abbandonare l’aula fino a nuovo avviso.

                Nei tempi riservati al dibattito, si riconoscerà pure al Presidente di turno la facoltà (se necessario) di dare la precedenza agli interventi dei soci e dei colleghi su quelli delle persone interessate.

     

     

    (4) Attestazioni di frequenza

     

     

                Questo Congresso non fornisce crediti ECM validi ai fini della “formazione continua” di medici e psicologi. Tuttavia, alcuni degli istituti di formazione collegati con l’OPIFER hanno stabilito d’integrare la partecipazione al Congresso nel programma formativo dei loro allievi, assimilandola a ore di lezione. Gli allievi-psicoterapeuti sono pregati d’informarsene presso le rispettive Scuole. A tal fine sarà rilasciato a tutti gli allievi (ed eccezionalmente a chiunque ne faccia motivata richiesta) un dettagliato attestato di frequenza.

     

     

    (5) Programma delle tre giornate

     

     

    VENERDI’ 10 novembre (mattina)

     

    8:45-9:30 Apertura e saluti

    - Sergio Caruso, Presidente dell’OPIFER

    - Stefano Marmugi, Presidente del Quartiere 1/Comune di Firenze

    - Rainer Funk, Presidente della Internationale Erich-Fromm Gesellschaft

    - Joan G. Tolchin, AAPDP (Co-chair of the AAPDP-OPIFER Joint Meeetings)

     

    Sessione 1

    Pre-Congress Special Event: VII AAPDP-OPIFER Joint Meeting

     

    Chair: Ferruccio Osimo

     

    9:30-10:00

    Joseph P. Merlino

    Career vignettes: a dynamic journey

     

    10:00-10:30

    Marco Conci

    Lavorare con pazienti italiani a Monaco di Baviera

     

    10:30-10:50 Discussione

    10:50-11:00 Break

     

    11:00-11:30

    Silvia W. Olarte

    Changes in a dynamic practice: integrating therapeutic approaches

     

    11:30-12:00

    Adolfo Pazzagli

    Psicosi bianche, infelicità

     

    12:00-12:30

    Clarice J. Kestenbaum

    Autism, Asperger's and other oddities...Thoughts about treatment approaches

     

    12:30-13:00

    Romano Biancoli

    Felicità/infelicità, fra simbolo e idolo

     

    13:00-13:30 Discussione

    pausa pranzo

     

     

    VENERDI’ 10 novembre (pomeriggio)

     

    Sessione 2

    La felicità, tra psicoanalisi e scienze umane

    Chair: Omero Sacchetti

     

    15:15-15:45

    Sergio Caruso

    Felicità come dramma: un approccio psicoanalitico

     

    15:45-16.15

    Elena Pulcini

    Felicità come passione: un approccio filosofico

     

    16:15-16:45

    Rainer Funk

    The “I-am-me” social character orientation, and its impact for the clinician: a psycho-social approach

     

    16:45-17:15 Discussione

    17:15-17:30 Break

     

    17:30-18:30

    Comunicazioni (15 minuti a testa)

    - Emanuela Busso, Felicità vs. Adattamento

    - Patrizia Crippa, La felicità ritrovata come emancipazione dall’invidia

    - Emanuela Gnudi, L’infelicità del Minotauro

    - Renata Sardi, La diade felice. Suggestioni dall’infant research

     

    18:30-19:00 Discussione

     

    Cocktail

     

     

    SABATO 11 novembre (mattina)

     

    Sessione 3

    “Felici intuizioni”. Risvolti epistemologici della teoria e delle tecniche

    Chair: Sergio Caruso

     

    8:45-9:15

    Luigi Longhin

    Oggettività e attendibilità del sapere psicoanalitico

     

    9:15-9:45

    Alessandro Pagnini

    Freud dopo Wittgenstein

     

    9:45-10:15

    Daniela De Robertis

    Quale tempo fenomenologico per una cura "felice"?

     

    10:15-10:45

    Emilio Fava

    Relazione interpersonale ed esiti clinici: una ricerca empirica

     

    10:45-11:15 Discussione

    11:15-11:30 Break

     

    Comunicazioni

    11:30-11:45 Paolo Franchini, Idiografico/nomotetico, o nessuno dei due?

    11:45-12:00 Maria Pia Roggero Kluzer, Sui concetti in psicoanalisi

     

     

    Sessione 4

    La psicoterapia dinamica breve

    Chair: ??

     

    12:00-12:50

    Presentazione IEDTA/Italia

    Manuela Fontolan e Paolo Palvarini, con Ferruccio Osimo,

    La bellezza del reale (con videoproiezione)

     

    Comunicazioni

    12:50-13:05 Ioannis, Giannopoulos, L’intervento breve attivo (IBA) nella psicoterapia dinamica breve.

     

    13:05-13:30 Discussione

     

     

    SABATO 11 novembre (pomeriggio)

     

    Sessione 5

    Riflessioni metodologiche ed esperienze cliniche delle associazioni federate

    Chair: Sergio Dazzi

     

    15:00-15:15

    CeRP, Trento

    (presenta: ??)

    [titolo da determinare]

     

    15:15-15:30

    CIFRA, Firenze

    (presentano: Angelica Puleo e Omero Sacchetti)

    Il gruppo come supervisore

     

    15:30-15:45

    GI, gruppo indipendente dei membri individuali

    (presenta: Marco Bacciagaluppi)

    Il ruolo del “gruppo indipendente” nell'OPIFER

     

    15:45-16:15

    GINESTRA, Milano

    (presenta: Mina de Tuglie)

    Questioni etiche della psicoanalisi contemporanea, fra guarigione e felicità

     

    IEDTA/Italia, Milano

    La terapia dinamico-esperienziale [cfr. ieri, ore 12]

     

    16:15-16:30

    INP, Milano

    (presenta: Franca Maisetti)

    La terapia secondo i codici affettivi

     

    16:30-17:00 Discussione

    17:00-17:15 Break

     

    17:15-17:30

    IPA-AFPI, Firenze

    (presenta: Annamaria Loiacono)

    Tra bisogno di stabilità e desiderio di avventura: amore e odio nelle relazioni amorose

     

    17:30-17:45

    IPP, Brescia

    (presenta: Rosa Benetti)

    Una normale felicità, secondo la prospettiva intersoggettivo-costruttivista

     

    17:45-17:30

    Ist. “Erich Fromm”, Bologna

    (presenta: Manuela Salmi)

    Psicoanalisi umanistica: la fonte del bene e l’amore come forza nel pensiero di Fromm

     

    17:45-18:00

    SIPRe, Roma-Milano

    (presenta: Salvatore Zito)

    Tra soggetto e interazione: l'analisi della relazione secondo il modello sipre

     

    18:00-18:30 Discussione

     

    21:00 Gala Dinner

    (da prenotare, il luogo sarà comunicato)

     

     

    DOMENICA 12 novembre (mattina)

     

    ore 11.00

    Firenze, Piazza del Carmine 19 - Sala Vanni,

    “Buon compleanno, Sigmund!”

    Concerto dell’Ensemble “Nuovo Contrappunto” (dir. M° Mario Ancillotti)

    nella ricorrenza del 150° anniversario della nascita di Freud (1856-1939)

    A. Schönberg, Pierrot Lunaire,

    con proiezione d’immagini di Kandinsky e lettura di frammenti freudiani sulla musica e l’arte.

     

     

    DOMENICA 12 novembre (pomeriggio)

     

    Sessione 6

    La percezione dell’arte tra estetico e estatico

    Chair: Marco Conci

     

    15:15-15:45 Graziella Magherini (AIPsi-IPA, Firenze)

    Lo sviluppo del senso estetico: un modello psicoanalitico

     

    15:45-16:15 Alida Cresti (Ist. Sullivan, Firenze)

    I colori del volo: la luna e l’estasi

     

    16:15-16:30 Discussione

    16:30-16:45 Break

     

    16:45-18:00 L’arte come parametro e come terapia. Comunicazioni di:

    - Pietro Andujar, Dipingere con l’anoressica

    - Roberta Cini, Disegnare col paziente oncologico

    - Gianni Azzola, Leggere nel counseling

    - Gianluca Caldana, Il senso di S. per la neve

    - Cinzia Valentinuzzi, L'espressione con linguaggi “altri”, strumento di prevenzione, contenimento e cura

     

    18:30-18:45 Discussione

    Fine del congresso.

     

     

     

    (6) Abstracts e note biografiche

     

     

                Abstracts delle relazioni e delle comunicazioni, assieme alle note biografiche degli autori, saranno disponibili in forma cartacea all’inizio del Congresso.

     

     

    (7) Lingue in uso, accessibilità dei testi

     

     

                Poiché si tratta di un Congresso Nazionale, la lingua ufficiale sarà ovviamente l’italiano. Con l’eccezione del Pre-Congress Special Event che apre il Congresso (nella mattina di venerdì 10 novembre) e della relazione di Rainer Funk (nel pomeriggio dello stesso giorno).

                Le relazioni degli ospiti dagli Stati Uniti e dalla Germania saranno infatti tenute in lingua inglese (come pure il dibattito ad esse relativo). L’organizzazione farà ogni sforzo possibile per assicurare ai presenti un congruo numero di copie di tali relazioni, sia nell’originale che tradotte. In ogni caso saranno disponibili ampi abstracts nelle due lingue.

                Gli atti del Congresso, comprensivi di tutti i testi presentati, saranno poi pubblicati in forme da determinare.

     

     

    (8) Alberghi

     

     

                Non esistono alberghi formalmente convenzionati col Congresso. I partecipanti sono dunque esortati a prenotare individualmente. Informalmente e senza impegno vengono consigliate, fra le soluzioni possibili, le tre seguenti:

     

    Di là d’Arno:

     

    Hotel Classic (tre stelle)

    viale Machiavelli 25, Firenze - Tel. 055-229351

    Nel sito www.classichotel.it consultare “Offerte e Promozioni”. E-mail: info@classichotel.it

     

    Di qua d’Arno, fra la Stazione e il Duomo:

     

    Hotel Palazzo Benci (tre stelle)

    Piazza Madonna degli Aldobrandini 3, Firenze - Tel. 055-213848, 055-217049

    Sito: www.palazzobenci.com - E-mail: info@palazzobenci.com

     

    Casa Dodo (bed, no breakfast)

    via del Sole 11 (campanello Barbini-Marziani), Firenze - Tel. 055-292528

    poche stanze, simpatiche ed eleganti: doppia 65-80, singola € 40-55

     

                Firenze è una città turistica in qualunque stagione. Conviene dunque prenotare assai per tempo.

     

     

    (9) Iniziative collaterali (cocktail, cena, concerto) e loro costo

     

     

                Il cocktail in programma per venerdì 10 novembre (poco più che un brindisi) è offerto dall’Associazione ed è aperto a tutti i partecipanti.

     

                La cena programmata per sabato 11 novembre (Gala Dinner) è riservata ai soci OPIFER e ai loro ospiti, in particolare a coloro che presentano un contributo al Congresso e alle persone che li accompagnano.

                Luogo e costo della cena saranno comunicati nel corso del Congresso.

     

                Il concerto di domenica 12 novembre (ore 11) è aperto a tutti. L’ingresso è gratuito per coloro che portano relazioni o comunicazioni: a costo ridotto (€ 7) per gli altri partecipanti al Congresso.

                In programma: musiche di Schönberg (Pierrot Lunaire) eseguite dall’ Ensemble “Nuovo Contrappunto” (dir. M° Mario Ancillotti); proiezione d’immagini di Kandinsky; lettura di brani che illustrano l’atteggiamento di Freud verso la musica e l’arte.

                Per saperne di più: http://www.nuovocontrappunto.it/

     

     

    (10) Luoghi del Congresso e mezzi di trasporto

     

     

                Il congresso si svolge “di là d’Arno” (a sud del fiume), nello storico rione di San Frediano: precisamente nell’ex convento delle Leopoldine, in piazza Torquato Tasso 1, di recente restaurato. La sala convegni sta nell’altana panoramica all’ultimo piano (scale, ascensore).

                Si ringrazia il Comune di Firenze/Quartiere 1 per avere messo a disposizione tale sede.

     

                Il concerto di domenica mattina si tiene nella sala Vanni di piazza del Carmine, nello stesso rione: dieci minuti a piedi da piazza Tasso.

     

                Per piazza Tasso: bus 12 e 13.

                Radiotaxi in Firenze: 055-4242 - 055-4390 - 055-4798

    .

     

     

    (11) Comitato scientifico-organizzativo

     

     

                Il Comitato scientifico-organizzativo del III Congresso Nazionale OPIFER coincide col Consiglio Direttivo in carica ed è pertanto così composto:

    -         Pietro Andujar, Milano

    -         Marco Bacciagaluppi, Milano (Past President)

    -         Sergio Caruso, Firenze (Presidente)

    -         Roberto Cutajar, Firenze

    -         Sergio Dazzi, Parma (Past President)

    -         Daniela De Robertis, Roma

    -         Emilio Fava, Milano (Vice-Presidente)

    -         Emanuela Gnudi, Milano (Segretario Generale)

    -         Clara Monari, Milano

    -         Luigi Longhin, Milano

    -         Ferruccio Osimo, Milano (Tesoriere)

    -         Anna Provini, Brescia

    -         Giuseppina Riscassi, Bologna

     

     

     

    Convegno

    Come cambia l’obbligo della cura in psichiatria

    La prescrizione giudiziaria di trattamenti riabilitativi residenziali

    Esperienze riflessioni confronti

    Bergamo 14 ottobre 2006

    Sala Piatti - via S. Salvatore, 7

    Bergamo Alta

    con il patrocinio di

    Regione Lombardia

    Provincia di Bergamo

    Comune di Bergamo

    Comune di Verdello

    Diocesi di Bergamo

    Fondazione

    Emilia Bosis

    DSM Ospedali Riuniti

    di

    Bergamo

    Comitato Organizzativo

    Fondazione Emilia Bosis

    info@fondazionebosis.it

    tel 035-315409 fax 035-315361

    germoglio@fondazionebosis.it

    tel 035-4813807 fax 035-4813800

    Segreteria Scientifica

    Dott. Massimo Biza

    mbiza@ospedaliriuniti.bergamo.it

    Dott. Rita Corsa

    rcorsa@ospedaliriuniti.bergamo.it

    Segreteria Organizzativa

    Angela Cavagna

    tel: 035-266366

    e-mail: acavagna@ospedaliriuniti.bergamo.it

    Giusi Riva

    tel: 035-2278780

    e-mail: cpsovest@ospedaliriuniti.bergamo.it

    Eugenia Chiesa

    tel: 035-4810207

    e-mail: direttoresanitario@fondazionebosis.it


     

     

    Programma:

    8.30 Iscrizione dei partecipanti

    9.00 SALUTI DELLE AUTORITA

    APERTURA DEI LAVORI

    (Massimo Biza, Pier Giacomo Lucchini)

    Mattina (Chairperson: Massimo Rabboni):

    9.30 Gemma Brandi

    Il carcere e l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario:

    tappe potenziali del sistema delle coazioni

    benigne per i portatori di sofferenza psichica

    10.00 Antonino Calogero

    La gestione ed il trattamento terapeutico del

    paziente psichiatrico autore di reato tra O.P.G.

    e D.S.M.

    10.30 Valeria Calevro

    Dipartimento di Salute Mentale e Ospedale

    Psichiatrico Giudiziario: un contratto di

    convenienza o di affinità?

    11.00 Marina Azzini

    Dal ricovero in Ospedale Psichiatrico Giudiziario

    alla dimissione. Il reinserimento dell’internato sul territorio

    11.30 Pausa caffè

    11.45 Vittorio Volterra

    L’amministratore di sostegno come cura

    personae

    12.15 Graziano Valent

    Responsabilità e follia

    12.45 Discussione

    13.15 Pausa lunch (libero)

    Pomeriggio (Chairperson: Giuseppe Biffi):

    14.45 Pierpaolo Martucci, Rita Corsa

    Alle origini del manicomio criminale. Le radici

    storiche di un’idea nella criminologia positivista

    del tardo Ottocento

    15.15 Isabella Merzagora Betsos

    Recenti orientamenti in tema di imputabilità e

    pericolosità del reo infermo di mente

    15.45 Massimo Biza, Rita Corsa

    Procedure orientative per il superamento del ricorso

    all’O.P.G. per soggetti psichiatrici autori di reato. Una proposta

    congiunta tra il Tribunale e il D.S.M. di Bergamo

    17.15 Eugenia Chiesa

    L’approccio farmacologico nella riabilitazione

    psicosociale comunitaria del paziente psichiatrico

    autore di reato

    16.45 Laura Bonanomi, Sandra Merelli, Marco Facoetti

    Riflessioni sull’esperienza di “Cascina

    Germoglio” della Fondazione Bosis

    17.15 Discussione

    17.45 Chiusura dei lavori e compilazione del questionario

    E.C.M.

    Relatori:

    Marina Azzini

    Magistrato di Sorveglianza di Mantova

    Giuseppe Biffi

    Psichiatra – Direttore del Dipartimento di Salute Mentale A.O. di

    Treviglio (BG)

    Massimo Biza

    Psichiatra - Direttore del Dipartimento di Salute Mentale A.O.

    Ospedali Riuniti di Bergamo

    Laura Bonanomi

    Educatore Professionale “Cascina Germoglio” Fondazione

    “Emilia Bosis” - Bergamo

    Gemma Brandi

    Psichiatra - Responsabile Salute Mentale Firenze 4 – Direttore

    della Rivista “Il reo e il folle”

    Valeria Calevro

    Direttore O.P.G. di Reggio Emilia

    Antonino Calogero

    Direttore OPG di Castiglione delle Stiviere

    Eugenia Chiesa

    Psichiatra – Direttore Sanitario “Fondazione E. Bosis” -

    Bergamo

    Rita Corsa

    Psichiatra – Responsabile del C.P.S. Occidentale A.O. Ospedali

    Riuniti di Bergamo – Psicoanalista S.P.I. –

    Marco Facoetti

    Educatore Professionale “Cascina Germoglio” Fondazione

    Pier Giacomo Lucchini

    Presidente della “Fondazione E. Bosis” - Bergamo.

    Pierpaolo Martucci

    Docente di Antropologia Criminale e Criminologia

    dell’Università degli Studi di Trieste

    Isabella Merzagora Betsos

    Titolare della Cattedra di Criminologia, Direttore della Scuola di

    Specializzazione in Criminologia Clinica Istituto di Medicina

    Legale Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano

    Sandra Merelli

    Educatore Professionale “Cascina Germoglio” Fondazione

    “Emilia Bosis” - Bergamo

    Massimo Rabboni

    Psichiatra - Direttore II Unità Operativa Psichiatrica A.O.

    Ospedali Riuniti di Bergamo - Professore a contratto Corso di

    Laurea per Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica dell’Università

    Statale di Milano

    Graziano Valent

    Psichiatra - Responsabile del CPS di Orzinuovi (BS)

    Vittorio Volterra

    Professore Ordinario di Psichiatria, Università degli Studi di

    Bologna. Docente di Master di II Livello di Psicopatologia e

    Scienze Forensi, Università degli Studi di Ferrara

    Quota di Iscrizione € 20,00

    Modalità di iscrizione

    Inviare il modulo compilato via fax allo 035-882328 entro il 5

    ottobre 2006, attendere la conferma dell’accettazione della segreteria

    amministrativa

    Effettuare il versamento della quota ( Euro 20,00 ) tramite bonifico

    bancario a favore di:

    Fondazione Emilia Bosis

    Banca Popolare di Bergamo Agenzia di S.Bernardino

    ABI 5428 CAB 111110 C/c 61462

    Specificare nella causale l’iscrizione al Convegno “Come cambia

    l’obbligo della cura in psichiatria”

    L'iscrizione si intende perfezionata con il versamento della quota

    senza possibilità di recesso

    E’ possibile scaricare la scheda di iscrizione dal sito web:

    www.fondazionebosis.it

    CREDITI FORMATIVI E.C.M.

    Sono stati richiesti i crediti ECM per Medici, Psicologi, Infermieri

    ed Educatori Professionali.

     

     
     Seminario Nazionale di Studio "L'ideazione paranoide. Psichiatria e antropologia"  (Prato, Museo di Arte Contemporanea "Pecci" - 24 novembre 2006).

    clicca qui per scaricare la locandina in formato .pdf

     

     

     

     
       
       
       
       
       
       
    L’Istituto Psicoanalitico di Formazione e Ricerca di Roma
    con il Patrocinio ed il Contributo della Presidenza del Consiglio della Regione del Lazio
    con il Patrocinio della Amministrazione Provinciale di Firenze
    promuove
     


     

    IV Incontro Italo-Brasiliano di Psicoanalisi

    Convitto Ecclesiastico della Calza
    Piazza della Calza, 6 - Firenze

    28 Luglio 2006 ore 09.00-18.30:
    La metafora nel linguaggio della Relazione Analitica

    29 Luglio 2006 ore 09.00-18.30:
    Medicina, Psichiatria e Psicoanalisi;Il lavoro clinico con Bambini ed Adolescenti

    30 Luglio 2006 ore 9.00-14.00:
    Revisione dei concetti freudiani di Lutto e Malinconia
     



    Oltre ai membri dell’Istituto ed a colleghi italiani e stranieri interverranno al IV Incontro i membri della Società Brasiliana di Psicoanalisi di San Paolo (SBPSP):

    -R. Aleotti: docente della Pontificia Università Cattolica di San Paolo (PUCSP);
    -M. C. Da Silva: membro effettivo della SBPSP, docente della PUCSP;
    -S. De Azambuja: didatta della SBPSP, analista dell’infanzia e dell’adolescenza;
    -A. M. De Azevedo: didatta ed ex-presidente della SBPSP, ex-vicepresidente della Associazione Psicoanalitica Internazionale (IPA);
    -M. Favilli: didatta e direttrice dell’Istituto di Psicoanalisi della SBPSP;
    -M. T. França: membro effettivo della SBPSP;
    -S. Godoy: membro effettivo della SBPSP;
    -Y. Saigh: membro effettivo della SBPSP;
    -M. Tawill: membro effettivo della SBPSP;
    -A. M. Vannucchi: membro associato della SBPSP, docente in Psicologia della Università di San Paolo.
    Prenderanno inoltre parte a questo IV Incontro:
    -L. Abensour: membro effettivo della Società Psicoanalitica di Parigi;
    -L. Angelucci: direttore del Dipartimento di Farmacologia dell’Università La Sapienza di Roma;
    -N. Bonanome: membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI);
    -P. Bria: direttore dell’Istituto di Psichiatria e Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, membro della SPI;
    -P. Carignani: membro della Società di Psicoterapia Tavistock;
    -R. Carvalho: didatta della Società di Psicologia Analitica di Londra;
    -M. L. Da Camara: didatta del gruppo di Studi Psicoanalitici di Mato Grosso do Sul e della Società Psicoanalitica di Rio de Janeiro, membro della IPA;
    -T. De Barros: membro effettivo della Società Psicoanalitica di Recife (SPR), della Associazione Brasiliana di Psicoanalisi, della Federazione Psicoanalitica dell’America Latina (FEPAL) e della IPA;
    -G. Di Giacomo: ordinario di Estetica dell'Università La Sapienza di Roma;
    -A. Dickinson: membro del Centro di Psicoterapia Psicoanalitica di Londra;
    -A. Goulart: presidente e didatta del Nucleo Psicoanalitico di Aracaju, didatta della SPR, membro effettivo della FEPAL e della IPA;
    -A. Nastasi: membro della Società Psicoanalitica di Ricerca e Formazione di Parigi e della IPA;
    -M. Resti: direttore della Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale Meyer di Firenze;
    -S. Trapani: ricercatore di Pediatria dell’Università degli Studi di Firenze.

     

    Per iscrizioni ed informazioni inviare una mail
    alla segreteria organizzativa di Roma: info@unoebino.it (tel.3388500735/33808500735)
    o rivolgersi alla segreteria di Firenze  (tel./fax: 055585013)
    oppure consultare il sito dell’Istituto: www.unoebino.it
     

     


     

     

    3a CONFERENZA INTERNAZIONALE

    FRANCES TUSTIN MEMORIAL TRUST

     

    OLTRE LE BARRIERE AUTISTICHE

     

    La comprensione e la cura

     

    13 - 14 - 15 Ottobre 2006 Isola di  S. Servolo

    Venezia

     

    Primo annuncio

     

    La terza Conferenza del Frances Tustin Memorial Trust si terrà a Venezia. Fin dagli anni ottanta, a Roma e a Venezia, Frances Tustin ha tenuto seminari per psicoterapeuti, psicoanalisti ed educatori.

    Anche in Italia il dibattito sulla comprensione e sul trattamento dell’autismo del bambino e dell’adulto deve molto all’eredità di Frances Tustin.

    La prossima Conferenza, che segue quelle di  Londra (2004) e Caen (2005), offrirà un’altra occasione di confronto sulla ricerca e sulla tecnica di trattamento degli stati autistici alla luce del suo pensiero.

    Le idee di Tustin, nate dalla coraggiosa capacità di guardare dentro di sé mentre pensava al paziente, hanno iniziato ad illuminare la scena oscura dell’autismo. Oltre l’uso difensivo degli oggetti e delle forme autistiche, è apparso un mondo di intense emozioni. E’apparso un paziente che attende la mano tesa del terapeuta per ripercorrere con lui una vicenda drammatica vissuta fino ad allora senza testimoni, nell’impossibilità di essere rappresentata.

    In questa luce abbiamo visto i nostri pazienti più vicini alla comune natura umana e li abbiamo sentiti più vicini a noi.

    I lavori si svolgeranno in sessione plenaria e, nel pomeriggio di sabato, in gruppi paralleli con presentazione di materiale clinico. La domenica mattina, a conclusione della conferenza, si terrà una tavola rotonda. Scopo della conferenza è favorire il confronto delle esperienze. Verrà dato ampio spazio alla discussione.

    Ci auguriamo una partecipazione numerosa a questo appuntamento e che tutti ne saremo arricchiti.

     


    Venerdì 13 Ottobre

     

     

    12-14 Registrazione.

    14:15 Apertura e benvenuto agli ospiti.

    14:45 Introduzione ai lavori.

    15:15 Prima sessione (relazione-discussant-dibattito).

    “Quando il linguaggio è utilizzato come un ‘Oggetto Autistico’: problemi nel raggiungere la possibilità di comunicare”

    Anne Alvarez

    16:45 Pausa.

    17:00 Seconda sessione (relazione-discussant-dibattito).

    “Implicazioni tecniche del lavoro di Tustin nel trattamento analitico degli stati autistici negli adulti”

    Judith Mitrani

    18:30 Conclusione della prima giornata.

     

     

    19:30-20:30 visita privata alla Basilica di S Marco con accompagnamento d’organo.

     

     

     

     

    Sabato 14 Ottobre

     

     

    09:30 Terza sessione (relazione-discussant-dibattito).

    “Barriere autistiche come difesa contro la condivisione dello spazio psichico”

    Didier Houzel

    11:00 Pausa.

    11:30 Quarta sessione (relazione-discussant-dibattito).

    Titolo da definire

    Dina Vallino

    13:00 Pranzo nella sede delle Conferenza.

    14:30 Gruppi paralleli.

    17:30 Conclusione della seconda giornata.

     

     

    20:30 Cena sociale presso il Collegio Armeno, Palazzo Zenobio Venezia.

     

     

     

     

    Domenica 15 Ottobre

     

     

    09:00 Quinta sessione (relazione-discussant-dibattito).

    “Riflessioni su autismo e psicosi”

    Salomon Resnik

    10:30 Pausa.

    10:45 Tavola rotonda

    “Come proseguire: idee per il futuro”

    12:00 Dibattito. 

    12:30 Conclusione della conferenza.

     

     

     Hanno confermato la oo collaborazione con ilpartecipazione:

     

     

    A.Alvarez (London), P.Barrows (London), L.Boccanegra (Venezia), V.Bonaminio (Roma), C.Cattelan (Padova), J.Culbert-Koehn (Los Angeles), P.Delion (Lille), C.Fix Korbivcher (S. Paulo), R.Gaddini (Roma), G.Hautmann (Firenze), D.Houzel (Caen), M.La Scala (Padova), B.Lechevalier (Caen), E.Levis (Venezia), S.Maiello (Roma), J.Mitrani (Los Angeles), T.Mitrani (Los Angeles), F.Monti (Bologna), S.Nissim (Pisa), M.Pagliarani (Vacallo), M.Pozzi (London), M.Rhode (London), S.Resnik (Paris), D.Vallino (Milano), F.Zacchello (Padova).

     

     

     

    Per gli aggiornamenti al programma e all’elenco dei partecipanti potrete consultare il sito web www.frances-tustin-autism.org

     

     

    E’ prevista la traduzione simultanea in Inglese, Francese e Italiano.

     

     

    E’ stato richiesto l’accreditamento ECM.

     

     

    Le registrazioni sono già  possibili sul sito : www.frances-tustin-autism.org,  dove si trovano anche le informazioni sulle prenotazioni alberghiere.

     

     

    INFORMAZIONI  GENERALI

    Programma

    Il programma stampato sarà disponibile nel mese di Aprile e sarà inviato a tutti i partecipanti iscritti e a tutti coloro che ne faranno richiesta all’indirizzo e-mail della segreteria organizzativa.

    La sede della Conferenza

    L’Isola di San Servolo è una delle isole che compongono Venezia. È situata centralmente, di fronte a Piazza San Marco, cuore della Città e suo maggior punto di attrazione turistica. L’Isola è ben collegata alla stazione ferroviaria e all’aeroporto con mezzi pubblici.

    Il Centro Congressi nell’Isola di San Servolo comprende l’auditorium e altre sale riunioni. Nel Centro sono disponibili camere per studenti e per i partecipanti al congresso.

    Iscrizioni

    Per iscriversi è necessario compilare la scheda di iscrizione (scaricabile da www.frances-tustin-autism.org) e spedirla, accludendo copia del pagamento effettuato, alla segreteria organizzativa. Se il pagamento avviene tramite carta di credito potete inviare direttamente la scheda di iscrizione via fax (numero di fax della segreteria organizzativa: 0039055520961 “Alla cortese attenzione di Chiara Zanetti”). Gli studenti devono inviare anche una copia del loro stato di studente o un attestato redatto da un supervisore.

    Sistemazioni alberghiere

    Per il Congresso sono state opzionate camere in varie categorie sia intorno a piazza San Marco che nell’Isola di San Servolo. È possibile prenotare con la scheda di prenotazione alberghiera e si raccomanda di farlo con largo anticipo per motivi di alta stagionalità turistica, possibilmente prima del 15.6.2006.

    Al momento della prenotazione è richiesto il deposito che corrisponde ad una notte, oltre ad una quota di 20 euro per le spese di agenzia. La differenza fra la quota prepagata ed il costo effettivo della camera (secondo disponibilità) verrà saldato dagli ospiti direttamente in hotel.

    Rinunce e variazioni

    Le rinunce vanno segnalate alla segreteria organizzativa prima del 20.8.2006. Il costo della conferenza verrà rimborsato tranne  € 30,00, che verranno trattenute per le spese amministrative. Nessun rimborso verrà effettuato per rinunce dopo questa data. 

    Gli iscritti potranno essere sostituiti da persone da loro indicate solo in casi eccezionali.

    La segreteria organizzativa deve essere informata di ogni cancellazione delle prenotazioni alberghiere entro il 20.8.2006. Ciò consentirà un pieno rimborso tranne € 30,00 che verranno trattenute per le spese amministrative. Le richieste effettuate dopo il 20.8.2006 non verranno rimborsate.

    Qualsiasi variazione alla prenotazione richiesta dopo il 30.09.2006 comporterà una spesa di € 10,00.

    I rimborsi saranno eseguiti al termine della conferenza.

     

    Informazioni su come raggiungere la sede della conferenza si trovano al sito www.frances-tustin-autism.org.

     

    Un servizio di trasporto aggiuntivo riservato ai partecipanti sarà organizzato tra San Zaccaria e la sede della conferenza in orari specifici.

      

     

     

    15-17/09/2006, Palace Hotel, Varese, Italy:
    European Workshop: basic common principles of psychotherapy in personality disorders


    Conceptual Background: Clinical experience and empirical research show that different theoretical and clinical approaches to the psychotherapy of Personality Disorders are useful. Instead of comparing their efficacy in a competitive perspective, the organizers of this workshop are interested in better understanding if behind different languages there are common conceptual, strategical and technical aspects. In other words, the organizers believe that it is time to find if apparently divergent sights can investigate the hypothesis of their convergency.

    Methodology: Lectures and interactive small group activities starting from the topics of the lectures.

    Language: The workshop will be held in English

    Participants: 100 European Psychiatrics or Clinical Psychologists practicing psychotherapy with Personality Disorders.

    CME Credits
    Continuing Medical Education credits will be requested for Physicians and Psychologists.
    ------------------------------------

    Paolo Migone <migone@unipr.it>
    Direttivo AISDP (Associazione Italiana per lo Studio dei Disturbi di Personalità), affiliata alla ISSPD
    http://www.aisdp.org
     
     

     

    VII Convegno Nazionale di Psicoterapia dell’Adolescenza

    Tra adolescente e giovane adulto: percorsi ed esiti

    Milano, Hotel Michelangelo, 10-11 novembre 2006





    PRIMO ANNUNCIO





    Presentazione


    Chi sono i “Giovani Adulti” ? Perché è importante occuparci di loro ?

    Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta viene perlopiù definito
    alla luce di parametri sociologici (la conquista dell’indipendenza
    economica e abitativa, il matrimonio, i figli…), resta invece
    piuttosto carente la comprensione delle peculiarità psicodinamiche di
    questa delicata transizione.

    Perfino la denominazione di questa fase resta incerta: tardo
    adolescenti ? preadulti ? adulti emergenti ? giovani adulti ?

    La stessa psicoanalisi dell’adolescenza, che pure negli ultimi decenni
    ha avuto tanto sviluppo, non ha a tutt’oggi dedicato una attenzione
    specifica ai compiti e ai conflitti di una fase della vita in cui si
    dovrebbe sperimentare “l’adultità”, condizione vista più come un
    auspicabile approdo che come un complicato percorso.

    Eppure è una fase dello sviluppo molto importante, almeno per due
    ragioni: prima di tutto perché è il periodo in cui, a partire
    dall’assetto soggettivo raggiunto con la fine dell’adolescenza, si
    formulano piani per il futuro, si prendono impegni e decisioni che
    condizioneranno i decenni successivi; secondo – e questo ci tocca in
    quanto terapeuti di adolescenti – sono proprio le specificità di
    questa fase gli ostacoli che si propongono all’orizzonte di tanti
    adolescenti con una barriera insormontabile, come un futuro che – con
    altrettanta forza del passato – pesa e limita le potenzialità
    evolutive.

    Sono questi alcuni dei motivi per i quali i Gruppi Italiani di
    Psicoterapia dell’Adolescenza hanno deciso di dedicare l’ VIII
    Convegno Nazionale a questo tema che Arnaldo Novelletto, nella
    tradizione da lui avviata dei convegni nazionali, aveva indicato come
    attuale e necessario.

    L’intento è quello di utilizzare la competenza dei partecipanti per
    fornire un contributo ampio e meditato alla comprensione di questa
    fase, delle sue caratteristiche, compiti e problemi; in particolare il
    lavoro congressuale si concentrerà su due temi clinici fondamentali:
    le vie attraverso cui le sofferenze adolescenziali si traducono nelle
    difficoltà del giovane adulto e i modi e gli adattamenti
    dell’intervento psicoterapeutico alle peculiarità di questo passaggio.




    Comitato Scientifico


    F. Codignola, A. Maggiolini, A. Maltese, G. Montinari, B. Micanzi
    Ravagli, E. Pelanda,

    E. Riva, F. Rocchetto, F. Vanni

    Segretario, F. Mancuso,



    GRUPPI PARTECIPANTI


    AFPP, Associazione Fiorentina di Psicoterapia Psicoanalitica e Corso di
    Formazione, Firenze

    AIPPI, Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica Infantile,
    Roma

    ApSA, Associazione per lo Studio dell'Adolescenza, Milano

    APsIA, Associazione di Psicoterapia dell'Infanzia e
    dell'Adolescenza, Cagliari

    AREA G, Milano

    ARPAd, Associazione Romana di Psicoterapia dell'Adolescenza, Roma
    APPIA, Associazione di Psicoterapia Psicoanalitica dell' Infanzia e
    dell' Adolescenza, Torino

    ASNE-SIPsIA, Corso di Psicoterapia Psicoanalitica del Bambino
    dell'Adolescente e della Coppia, Roma

    ASSIA, Associazione Siciliana per lo Studio dell'Infanzia e
    dell' Adolescenza, Catania

    ASTERIA SPAD, Associazione per lo Studio e la Ricerca in Adolescenza,
    Roma
    CENTRO MINOTAURO, Istituto Analisi dei Codici Affettivi, Milano

    COOPERATIVA Rifornimento in Volo, Roma

    ISAD, Istituto di Ricerca Scientifica per la Psicologia,
    Psicopatologia, Psicoterapia dell'Adolescenza, Genova

    ISAPP, International Society for Adolescent Psychiatry and Psychology

    PSIBA, Istituto di Psicoterapia del Bambino e dell'Adolescente,
    Milano

    SIPsIA, Società di Psicoterapia Psicoanalitica del Bambino
    dell'Adolescente e della Coppia, Roma

    SIPRe, Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione, Parma

    UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA”, Facoltà di Psicologia 2, Roma

    UOC Neuropsichiatria Infantile A, Dip. Scienze Neurologiche,
    Psichiatriche e Riabilitative dell'Età Evolutiva, Università
    degli Studi "La Sapienza", Roma




    Programma scientifico





    Venerdì 10 Novembre


    Mattina




    9,00 Accoglienza, iscrizioni e registrazione
    per ECM


    Caffé di benvenuto




    10,00 Indirizzi di saluto


    E. de Vito, Presidente ISAPP, A. Maltese, Presidente ARPAd




    Relazioni in plenaria


    Coordinatore, F. Mancuso



    10,30 Relazione introduttiva: Modelli
    psicoanalitici nel passaggio all’età adulta: la nuova relazione
    oggettuale

    G. Pietropolli Charmet



    11,10 Linee d’ombra: il giovane adulto nella
    metafora del Grande Viaggio

    P. Carbone



    11,30 La specificità evolutiva della tarda adolescenza
    D. Petrelli



    11,50 Strategie di evitamento nel passaggio
    dall'adolescenza all'età adulta

    F. Codignola



    12,10 Discussione con il pubblico



    13,00 Pausa Pranzo




    Pomeriggio




    14,30 – 16,30 Prima sessione Workshop





    CONTESTI SPECIFICI DELLA CONSULTAZIONE DEL GIOVANE ADULTO

    Coordinatore, C. Lucantoni



    FAMIGLIE E GIOVANI ADULTI

    Coordinatore, E. Bonassi




    EVOLUZIONE CLINICHE: aspetti psicopatologici


    Coordinatore, F. Mancuso







    CULTURA E INTERCULTURA


    Coordinatore, F. Giori



    16,30 Pausa caffè







    17,00-19,00 Seconda
    sessione Workshop



    * SPECIFICITA’ DELLE DOMANDE D’AIUTO

    Coordinatore, F. Vanni




    * CORPO


    Coordinatore, D. Albero




    * INTERVENTI ISTITUZIONALI

    Coordinatore, F. Rocchetto



    * EVOLUZIONI CLINICHE: ASPETTI PSICODINAMICI

    Coordinatore, G. Mazzoncini




    Fine dei lavori





    Sera




    21,30 Proiezione di un film significativo sul tema del giovane adulto.

    Coordinatori, A. Piotti, R. Goisis










    SABATO 11 Novembre


    Mattina





    RELAZIONI IN PLENARIA


    Coordinatore, A. Maggiolini




    9,20 Relazione introduttiva: I dolori del
    giovani adulto. Alcune considerazioni sul finire dell'adolescenza


    G. Pellizzari



    10,00 Dialettica tra identità e alterità

    D. Resta



    10,20 Il processo di soggettivazione nella
    diagnosi del giovane adulto

    G. Montinari



    10,40 Pausa Caffè



    11,00 Giovane adulto o adulto giovane ? Un
    percorso tra l’individuazione e l’omologazione

    C. Coco Pavone



    11,20 Discussione con il pubblico



    12,45 Pausa Pranzo



    Pomeriggio




    RELAZIONI IN PLENARIA


    Coordinatore, E. Pelanda





    14,30 Relazione introduttiva: Il giovane adulto
    alla luce del suo trattamento


    G. Monniello




    15,15 Il gruppo terapeutico: contenitore
    interattivo nella rifondazione del sé

    C. Freddi



    15.,35 La conclusione dell’adolescenza nel giovane
    adulto

    B. Carau



    15,55 Dalla psicoterapia dell’adolescente a quella del
    giovane adulto
    E. Riva



    16,15 Pausa Caffè




    16,30–17, 30 Tavola Rotonda


    Discussione con il Pubblico



    18,00 Conclusioni e consegna questionari ECM









    Informazioni per i partecipanti




    * Le relazioni introduttive non dovranno superare i 40 minuti e
    dovranno pervenire al C.S. entro il 5 settembre 2006 in modo da
    permettere ai colleghi che presenteranno le relazioni di
    approfondimento delle plenarie di coordinarsi e di non superare i 20
    minuti di esposizione. Unitamente al riassunto si chiede di inviare un
    curriculum dell’autore e tre domande per il questionario di
    valutazione dell’ECM.
    * Le comunicazioni nei workshops non dovranno superare i 15
    minuti. Gli autori dovranno far pervenire un riassunto (massimo 1
    cartella) al C.S. tramite la segreteria organizzativa entro il 31
    maggio. Unitamente al riassunto si chiede di inviare un curriculum
    dell’autore e tre domande per il questionario di valutazione dell’ECM.
    * A tutti si raccomanda che i testi corrispondano realisticamente
    alla durata prevista per la loro esposizione orale e si ricorda di
    accludere ai testi un breve curriculum di ciascun autore richiesto
    dalla procedura di accreditamento ECM
    * E’ prevista una sezione poster. Gli interessati devono inviare
    una copia del testo via e-mail al Comitato Scientifico
    (rifornimentoinvolo@yahoo.it) entro il 31 maggio e potranno affiggere
    il loro lavoro in sede di convegno. Le misure massime del poster sono
    cm 100x70.
    * Al termine dei lavori del convegno è prevista la consegna ai
    partecipanti di un questionario quale strumento di verifica
    dell’apprendimento per l’ECM.
    * Per l’evento è stato richiesto l’accreditamento per Psicologi e
    Medici.

    Patrocini richiesti
    Regione Lombardia

    Comune di Milano


    Ordine degli Psicologi della Lombardia


    Università degli Studi Milano Bicocca


    Segreteria organizzativa del convegno, Cooperativa “Rifornimento in
    volo”


    Via Udine 24/26 00161 Roma - Tel/Fax 04 44.24.60.94 # 329 2304128

    Email rifornimentoinvolo@yahoo.it

    Referenti: Giovanna Montinari, Luca Lo Cascio




    Informazioni generali


    Sede del Convegno: Hotel Michelangelo, Via Scarlatti, 33 ang. Piazza
    Luigi di Savoia 20124 Milano (di fronte alla Stazione Centrale)



    Presso l’Hotel Michelangelo sono disponibili alcune camere a prezzo
    agevolato per i partecipanti. Chi fosse interessato può contattare
    direttamente l’Hotel Michelangelo, Tel. 02/ 67551


    Camera singola



    120,00


    Camera doppia



    140,00


    Camera tripla



    160,00

    Web: Il programma e altre informazioni sul convegno sono reperibili sul
    sito www.psicoadolescenza.it <http://www.psicoadolescenza.it/>
    e sul sito www.rifornimentoinvolo.org <http://www.rifornimentoinvolo
    .org/>

    Attrezzature per i relatori: le sale convegno sono dotate di lavagne
    luminose



    Iscrizioni


    Entro il 31 agosto 2006


    Studenti universitari e allievi specializzandi (*)

    € 130


    Soci dei gruppi

    € 220


    Altri

    € 245


    Dopo il 31 agosto 2006


    Studenti universitari e allievi specializzandi (*)

    € 150


    Soci dei gruppi

    € 240


    Altri

    € 265



    (*) Per usufruire di questa quota allegare all’iscrizione
    un’attestazione di frequenza



    Nelle quote d’iscrizione sono comprese le consumazioni dei coffe break
    e gli ECM




    Rimborsi


    Entro il 10 ottobre 2006 : nel caso di impossibilità di partecipazione
    al convegno è prevista la restituzione della quota d’iscrizione con
    una detrazione di € 50 trattenuti per spese amministrative. La
    rinuncia all’iscrizione dovrà pervenire per iscritto, via fax o
    e-mail, alla segreteria organizzativa.

    Dopo il 10 ottobre non è previsto alcun rimborso.





    7° Convegno Nazionale di Psicoterapia dell’Adolescenza
    Scheda di Iscrizione
    Da inviare unitamente alla copia dell’avvenuto pagamento a: Cooperativa
    Rifornimento in Volo, Via Udine 24/26 00161 Roma Tel/Fax 06
    44.24.60.94 Email: rifornimentoinvolo@yahoo.it



    Dati personali

    Nome …………………………………………………………………………………………..

    Cognome ……………………………………………………………………………………...

    Professione……………………………………………………………………………………..

    Gruppo o associazione ……………………………………………………………………..

    Indirizzo …………………………………………………………………………………………

    Cap……………………… Città…………………………………………….…….Pr…………

    Tel ……………………………Cell……………………………….. Fax………………………..

    Email………………………………………………………………………………………………

    P.IVA o C.F (*). …………………………………………………………………………………

    (*) In caso di fatturazione personale indicare il n° d p. IVA o C.F.,
    altrimenti indicare di seguito i dati dell’Ente o Organismo a cui
    intestare la fattura.



    Dati per la fatturazione Enti

    Ente/Organismo………………………………………………………………………………

    Descrizione fattura…………………………………………………………………………..

    Indirizzo …………………………………………………………………………………………

    Cap……………………… Città…………………………………………….…….Pr…………

    Tel ……………………………Cell……………………………….. Fax………………………..

    Email………………………………………………………………………………………………

    P.IVA o C.F (*) . ………………………………………………………………………………...

    (*) Indicare se l’ente beneficia di esenzione IVA



    Indicare la propria quota di iscrizione:




    Entro il 31 agosto 2006




    Studenti universitari e allievi specializzandi (*)

    € 130




    Soci dei gruppi

    € 220




    Altri

    € 245




    Dopo il 31 agosto 2006




    Studenti universitari e allievi specializzandi (*)

    € 150




    Soci dei gruppi

    € 240




    Altri

    € 265

    (gli importi sono IVA inclusa al 20%)



    (*) Per usufruire di questa quota allegare all’iscrizione
    un’attestazione di frequenza





    Pagamenti


    * Bonifico Bancario intestato a:

    Cooperativa Rifornimento in Volo, conto n° 10602730 presso UniCredit
    Banca, Agenzia Roma Via Ravenna ABI 02008 CAB 03346 CIN X

    Indicando come causale: 7° Convegno Milano 2006

    Importante: Inviare copia del bonifico via fax alla Segreteria
    allegando la scheda d’iscrizione. La segreteria emetterà fattura
    contestualmente all’arrivo dell’attestazione del pagamento del
    bonifico.



    * Carta di Credito: CartaSI/VISA/MASTERCARD



    ___/___/___/___/___/___/___/___/___/___/___/___/___/___/___/___/



    Nome e Cognome intestatario della carta………………………………………………………………………

    Data di scadenza………………………………………………………………..

    Data di nascita………………………………………………………….

    Firma……………………………………………………………………



    Autorizzo il trattamento dei dati personali (rif. legge 675/96)



     

    DENTRO LA PSICOANALISI

    Centro Psicoanalitico di Firenze - Seminari 2006-2007

     

    Segreteria Scientifica: Stefania Nicasi stefanianicasi@virgilio.it 

    Segreteria Amministrativa: Stefano Calamandrei posta@stefanocalamandrei.it

    Tesoriere: Elisabetta Bernetti

    elisabettabernetti@libero.it

     

    Con Dentro la Psicoanalisi il Centro Psicoanalitico di Firenze organizza cicli di seminari  per piccoli gruppi che sono condotti da analisti del Centro e si tengono nella sede del Centro, in via F. Puccinotti 99, Firenze. Questa iniziativa, alla sua seconda edizione, si inserisce nell’attività di divulgazione di alto livello e di formazione avviata dalla Società Italiana di Psicoanalisi attraverso i Centri locali e rivolta a persone che, pur non appartenendo alla SPI, siano curiose della psicoanalisi o vicine al suo mondo. Entra nella psicoanalisi: ne uscirai pieno di buoni dubbi.

     

    Questi i seminari proposti per il 2006-2007:

     

    LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO

    Dagli strumenti di ricerca alle implicazioni cliniche e terapeutiche. Benedetta Guerrini degl’Innocenti

     

    Scopo dei seminari è avvicinare operatori nell’area della salute mentale e della educazione primaria alle tematiche dell’attaccamento. La teoria dell’attaccamento, comparsa per la prima volta nel 1958 in un lavoro di John Bowlby, psicoanalista inglese, è da oltre quarant’anni la più interessante e prolifica teoria nel campo della psicologia e della psicopatologia dello sviluppo. Occupa una posizione quasi unica tra le teorie psicoanalitiche in quanto costruisce un ponte tra la psicologia generale e costrutti clinici di stampo psicodinamico. L’importanza di questa teoria sta nel fatto che ha dato consistenza scientifica allo studio del legame che i bambini e i loro figure genitoriali stabiliscono fin dagli stadi precoci dello sviluppo e ha chiarito e ancora esplora i problemi che riguardano il modo in cui le disfunzioni di questo legame primario possono spiegare la psicopatologia. Ciò che Bowlby ha scritto sull’attaccamento, la separazione e la perdita della madre, ha profondamente influenzato non solo gli sviluppi della ricerca in questo campo, ma ha profondamente e definitivamente modificato il tipo di assistenza fornita ai bambini in strutture quali orfanotrofi e reparti pediatrici.

     

    Quest’anno i seminari sulla teoria dell’attaccamento si articoleranno in due moduli: il primo, che ha lo scopo di fornire una conoscenza approfondita degli elementi di base della teoria e dei suoi più importanti strumenti clinici e di ricerca, si svolgerà negli ultimi mesi del 2006. Nel 2007 un altro modulo, sempre di tre seminari, potremmo dire di secondo livello, affronterà alcuni dei temi più rilevanti relativi al contributo della teoria dell’attaccamento alla comprensione di alcuni fenomeni clinici e alle sue implicazioni nella costruzione e nello sviluppo del processo terapeutico. Per la partecipazione al secondo modulo è necessaria una buona conoscenza degli elementi di base della teoria, che saranno dati per acquisiti.

     

    I seminari, condotti da Benedetta Guerrini, si articoleranno in tre incontri di quattro ore il venerdi pomeriggio (15.00-19.00) per un gruppo di iscritti non inferiore a 20 e non superiore a 30.

    Il seminario è aperto a medici, psicologi, pedagogisti, insegnanti, operatori sociali e sanitari. Sono previsti il ricorso a mezzi audiovisivi e la presentazione di materiale clinico illustrativo.

     

    Benedetta Guerrini degl’Innocenti è medico psichiatra e Membro Associato della Società Psicoanalitica Italiana. E’ stata Dottore di Ricerca in Psicodinamica e Neurofisiologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Genova. Ha fatto parte del primo Istituto di Formazione sull’Attaccamento e i suoi Strumenti tenuto in Italia da Mary Main a partire dal 1989. Ha partecipato al Corso di Formazione sulla codifica della Strange Situation tenuto da Alan Sroufe presso l’Università del Minnesota nel giugno 1989. E’consulente del settore Politiche Sociali della Provincia di Milano sulle tematiche della relazione precoce madre-bambino e docente nel Corso di Perfezionamento post-laurea “Aspetti normali e patologici dello sviluppo” organizzato dalla Cattedra di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Firenze in collaborazione con il Centro Psicoanalitico di Firenze negli anni 2003, 2004, 2005. E’autrice di numerose pubblicazioni sui temi dell’attacamento, della genitorialità e della relazione precoce madre-bambino.

    benedetta.guerrini@alice.it

     

    Primo modulo:

     

    venerdì 27 ottobre 2006: Le radici storiche della teoria

     - Le teorie psicoanalitiche sullo sviluppo infantile (Freud, Klein, A. Freud, Winnicott) Il contributo dell’etologia: attaccamento nei primati non umani Bowlby e i Robertson: dalle teorie psicoanalitiche sulla perdita, all’osservazione dei bambini deprivati La teoria dell’attaccamento: punti di contatto e punti di divergenza rispetto agli altri modelli di sviluppo.

     

    venerdì 10 novembre 2006: L’attaccamento nel bambino

    Mary Ainsworth e la Strange Situation

    Categorie di attaccamento del bambino

    La valutazione della sicurezza dell’attaccamento in età prescolare: strumenti di valutazione e implicazioni cliniche. Valutazione di materiale videoregistrato relativo a situazioni sperimentali e cliniche.

     

    venerdì 24 novembre 2006: L’attaccamento nell’adulto

    Dalla strategie comportamentali alla dimensione rappresentazionale: I modelli Operativi Interni La trasmissione transgenerazionale Mary Main e la Adult Attachment Interview Valutazione di alcune interviste

     

    Sede: Centro Psicoanalitico di Firenze, Via F. Puccinotti 99, Firenze

    ECM: Verrà richiesto l’accreditamento ECM per medici e psicologi.

    Iscrizione: è possibile iscriversi prenotandosi entro il 20 settembre 2006 presso l’agenzia Quidcom:ilaria@quidcom.com Telefono:055.46.33.701 Le prenotazioni verranno accettate in ordine cronologico sino al raggiungimento del limite previsto. Al momento dell’iscrizione si richiede di inviare oltre il nome e cognome e indirizzo anche il codice fiscale e/ o la partita Iva necessari per la fatturazione.

     

    Pagamento: costo del primo modulo (composto di tre incontri) è di 180 euro più IVA. Ricevuta conferma dall’agenzia Quidcom di accettazione della prenotazione, è possibile pagare tramite bonifico bancario, non prima del 20 settembre e non oltre il 10 ottobre 2006. C.C. 860074, intestato al Centro Psicoanalitico di Firenze, Banca San Paolo, Agenzia di Via Dogali 5R  50131 Firenze.CIN: F. ABI: 1025. CAB: 2802. L’ intestatario del bonifico deve essere l’iscritto al seminario per evitare spiacevoli disguidi.

     

    Secondo modulo:

     

    venerdì 23 marzo 2007: Attaccamento e psicosomatica

    Alcuni cenni alle teorie psicoanalitiche sulla psicosomatica Statuto primario e funzione biologica dei legami emotivi precoci Interazione reciproca e autoregolazione Attaccamento come processo regolatore Un caso clinico

     

    venerdì 20 aprile 2007: Attaccamento trauma e molteplicità Modelli psicoanalitici del trauma: dalla teoria della seduzione al trauma cumulativo Lo spettro traumatico: dall’isteria freudiana alle patologie borderline Lo stato mentale disorganizzato e disturbi dissociativi Alcune esemplificazioni cliniche

     

    venerdì 4 maggio 2007: Attaccamento e processo terapeutico Sensibilità responsiva ed empatia Attaccamento sicuro e alleanza terapeutica Modello Operativo Interno e transfert Alcune esemplificazioni cliniche

     

    Sede: Centro Psicoanalitico di Firenze, Via F. Puccinotti 99, Firenze

    ECM: Verrà richiesto l’accreditamento ECM per medici e psicologi.

    Iscrizione: è possibile iscriversi prenotandosi entro il 20 gennaio 2007 presso l’agenzia Quidcom:ilaria@quidcom.com Telefono:055.46.33.701 Le prenotazioni verranno accettate in ordine cronologico sino al raggiungimento del limite previsto. Al momento dell’iscrizione si richiede di inviare oltre il nome e cognome e indirizzo anche il codice fiscale e/ o la partita Iva necessari per la fatturazione.

     

    Pagamento: costo del secondo modulo (composto di tre incontri) è di 180 euro più IVA. Ricevuta conferma dall’agenzia Quidcom di accettazione della prenotazione, è possibile pagare tramite bonifico bancario, non prima del 20 gennaio e non oltre il 10 febbraio 2007. C.C. 860074, intestato al Centro Psicoanalitico di Firenze, Banca San Paolo, Agenzia di Via Dogali 5R  50131 Firenze. CIN: F. ABI: 1025. CAB: 2802. L’ intestatario del bonifico deve essere l’iscritto al seminario per evitare spiacevoli disguidi.

     

    INTORNO ALLA DEPRESSIONE

    Antonella Sessarego

     

    La depressione nelle sue forme multiple occupa da tempo la scena psichiatrica: rigorosi studi e  recenti scoperte in tema di neuroscienze riguardano proprio questa patologia. L’intreccio tra terapie farmacologiche e terapie della parola trova qui un confine che un tempo era considerato netto, ma che va sfumandosi sempre di più. Che tipo di risposte possono fornirci gli studi psichiatrici? Quale contributo specifico possiamo invece attenderci dalla psicoanalisi? Il seminario si propone anche come introduttivo e propedeutico rispetto all’importante appuntamento dei Seminari Clinici del Centro Psicoanalitico di Firenze che quest’anno avranno come tema le Depressioni.

     

    Il seminario condotto da Antonella Sessarego si articolerà in due incontri di tre ore il venerdì pomeriggio (16.00-19.00) per un gruppo di iscritti non inferiore a 10 e non superiore a 30. Il seminario è aperto a medici, psicologi, pedagogisti, insegnanti, operatori sociali  e sanitari. Sono previsti il ricorso a mezzi audiovisivi e la presentazione di materiale clinico illustrativo.

    Durante il corso sarà fornita una bibliografia ragionata degli argomenti.

     

    Antonella Sessarego è medico , psichiatra, psicoanalista SPI. Esperta clinica, ha svolto attività di ricerca in campo biologico occupandosi di depressione ed ansia e pubblicando lavori sull’argomento. E’membro del Servizio di Consultazione attivo nel Centro Psicoanalitico di Firenze.

     

    Sede: Centro Psicoanalitico di Firenze, Via F. Puccinotti 99, Firenze

    ECM: Verrà richiesto l’accreditamento ECM per medici e psicologi.

    Iscrizione: è possibile iscriversi prenotandosi entro il 15 novembre 2006 presso l’agenzia Quidcom:ilaria@quidcom.com Telefono:055.46.33.701 Le prenotazioni verranno accettate in ordine cronologico sino al raggiungimento del limite previsto. Al momento dell’iscrizione si richiede di inviare oltre il nome e cognome e indirizzo anche il codice fiscale e/ o la partita Iva necessari per la fatturazione.

     

    Pagamento: costo complessivo del seminario (composto di due incontri) è di 120 euro più IVA. Ricevuta conferma dall’agenzia Quidcom di accettazione della prenotazione, è possibile pagare tramite bonifico bancario, non prima del 15 novembre 2006 e non oltre il 5 dicembre 2006. C.C. 860074, intestato al Centro Psicoanalitico di Firenze, Banca San Paolo, Agenzia di Via Dogali 5R  50131 Firenze. CIN: F. ABI: 1025. CAB: 2802. L’ intestatario del bonifico deve essere l’iscritto al seminario per evitare spiacevoli disguidi.

     

     

    Venerdì 12 gennaio 2007 ore 16-19

    La dimensione psichiatrica

     - Cenni di anatomia e fisiologia

     - Gli studi biologici e la loro rilevanza clinica

     - Il trattamento

     

    Venerdì 19 gennaio 2007 ore 16-19

    La dimensione psicoanalitica

     - Freud: Lutto e malinconia

     - L’apporto del pensiero psicoanalitico

     - Il trattamento

     

    LE TERAPIE CONGIUNTE GENITORI-BAMBINO A ORIENTAMENTO PSICOANALITICO Sandra Maestro

     

    Bernard Cramer e Francisco Palacio Espasa  hanno sviluppato in Europa un modello specifico di terapie congiunte genitori-bambino ad orientamento psicoanalitico. A partire dalle particolari caratteristiche del funzionamento materno nel post-partum, e delle vicissitudini legate allo sviluppo della genitorialità, gli autori hanno elaborato  una tecnica di intervento focale mirato alla risoluzione di disturbi comportamentali, affettivi e funzionali del bambino. Daniel Stern ha successivamente ripreso i principi della tecnica confrontandoli con altri modelli di intervento. Per questi autori, pur da vertici e prospettive diverse,  il trattamento della relazione genitori-bambino rappresenta un laboratorio ottimale per lo sviluppo delle intersezioni tra psicoanalisi dell'adulto e psicoanalisi del bambino.  Il seminario è rivolto a psicologi, neuropsichiatri infantili, psichiatri iscritti all'albo degli psicoterapeuti e si propone di introdurre i partecipanti ai principi teorici e della tecnica collegati con questo modello di  trattamento Si procederà pertanto alla lettura  e al commento di un estratto della ricchissima bibliografia legata a questo campo e parallelamente si discuteranno le implicazioni per la tecnica  dell'intervento, attraverso la visione di filmati. Obiettivo del corso è fornire  una preliminare "in-formazione"  su questo tema e sollecitare l'interesse dei partecipanti a sperimentare questa tecnica nella loro pratica clinica. Il seminario, condotto da Sandra Maestro, si articolerà in quattro incontri di 3 ore ciascuno per un gruppo di iscritti non inferiore a10 e non superiore a 15.

     

    Sandra Maestro è  Neuropsichiatra Infantile, Ricercatore  e Referente del Centro di Riferimento della Psichiatria della I Infanzia presso l’ Istituto Scientifico Stella Maris. Coordinatore di progetti di ricerca nelle seguenti aree: 1. validazione di procedure per l'assessment nei disturbi psicopatologici della Prima infanzia; 2. studio dell'esordio precoce dell'autismo e altri disturbi pervasivi dello sviluppo attraverso l'uso dei filmati familiari; 3. interventi sulla relazione genitori-bambino, studio di modelli e tecniche per la valutazione dell'efficacia del trattamento.

    Professore a contratto della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria e Psicopedagogia dell'età evolutiva dell'Università di Pisa.

    Membro Associato della  Società Psicoanalitica Italiana. sandra.maestro@inpe.unipi.it

     

    venerdì 2 febbraio 2007 ore 15.30-18.30

    venerdì 16 febbraio 2007 ore 15.30-18.30

    venerdì 2 marzo 2007 ore 15.30-18.30

    venerdì 16 marzo 2007 ore 15.30-18.30

     

    Sede: Centro Psicoanalitico di Firenze, Via F. Puccinotti 99, Firenze

    ECM: Verrà richiesto l’accreditamento ECM per medici e psicologi.

    Iscrizione: è possibile iscriversi prenotandosi entro il 15 dicembre 2006 presso l’agenzia Quidcom:ilaria@quidcom.com Telefono:055.46.33.701 Le prenotazioni verranno accettate in ordine cronologico sino al raggiungimento del limite previsto.

    Pagamento: costo del Seminario (composto di quattro incontri) è di 240 euro più IVA. Ricevuta conferma dall’agenzia Quidcom di accettazione della prenotazione, è possibile pagare tramite bonifico bancario, non prima del 15 dicembre 2006 e non oltre il 10 gennaio 2007. C.C. 860074, intestato al Centro Psicoanalitico di Firenze, Banca San Paolo, Agenzia di Via Dogali 5R  50131 Firenze. CIN: F. ABI: 1025. CAB: 2802. L’ intestatario del bonifico deve essere l’iscritto al seminario per evitare spiacevoli disguidi.

     

     

    Il Cerchio Onlus

    Associazione Italiana di Gruppoanalisi

    Aderente a C.O.I.R.A.G

    Sede Centrale: v.le Tiziano 19 Roma

    Sezione territoriale Toscana

     

     

    T.A.G.  - Training intensivo in Analisi di Gruppo.      II Edizione 2006

    Cortona - Abbazia di S. Margherita

    I Blocco 13-15 Ottobre    II Blocco 17-19 Novembre 2006

    Richiesto accreditamento ECM.

     

    Corso teorico-esperienziale ad orientamento analitico, introduttivo alla Group-Analysis,   strutturato in  2 blocchi dal Venerdì alla Domenica, condotto secondo la metodica di  S.H.Foulkes.

     

    Il corso si svolge a  Cortona nei locali dell'antica Abbazia di S. Margherita (che può anche offrire alloggio e mezza pensione per i partecipanti).   Complessivamente comprende  24 sessioni di lavoro di 90 minuti ciascuna, delle quali 18 esperienziali e 6 di teoria. Il costo per l'intero corso è di 360 euro (iva inclusa).  E' previsto un numero massimo di 12  partecipanti.

    Le domande di iscrizione dovranno pervenire non oltre il 30 Settembre 2006.

     

    Per  informazioni ed iscrizioni:  scrivere a  segreteria@ilcerchio-toscana.it

    oppure telefonare  ai seguenti  numeri: Dott. Dante Pallecchi 0577 364706

    Dott.ssa Alice Ricciardi Von Platen  0575 692202

    Tutte le informazioni (orari, programmi ecc.) sono presenti nel sito Internet

    www.ilcerchio-toscana.it

     
     
     
     

    ASSOCIAZIONE ITALIANA DI PSICOTERAPIA

    PSICOANALITICA INFANTILE

     

    Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica per bambini, adolescenti e genitori

    Riconoscimento MIUR D.M. 31.12.1993, L. 56/89, art.3

     

    Via Alessandria 130 – 00198 ROMA - TEL/FAX 06.4404001 E-MAIL aippi@assaippi.191.it - http://www.psychomedia.it/aippi

     

    Convegno Nazionale A.I.P.P.I.

     

    ZEROCINQUE

    Prima infanzia: il metodo psicoanalitico

    negli interventi preventivi e terapeutici

     

    27–28 Ottobre 2006

     

    Pontificia Università San Tommaso d'Aquino

    Largo Angelicum 1, 00184 Roma

     

    PATROCINATO DA:

    European Federation of Psychoanalytic Psychotherapy (E.F.P.P.)

    Ordine degli Psicologi del Lazio - Regione Lazio, Assessorato Sanità

    Il Pensiero Scientifico Editore

     

    Evento in attesa di accreditamento ECM al Ministero della Salute per Psicologi e Medici Psicoterapeuti.

    Rif. n. 24-255356.

     

    P R O G R A M M A

    VENERDÌ 27 OTTOBRE 2006

     

    Ore 8,30. Registrazione partecipanti

     

    SESSIONE PLENARIA

    Ore 9. G. M. Mazzoncini:

    Introduzione al tema del Convegno

    Ore 9,30. Chairperson: S. Maiello

    Introduzione ai lavori della mattina

    Ore 10. L. Miller: Looking back. Twenty Years of the Tavistock Approach to Under Five’s Work

    (È garantita la traduzione in sala)

    Dibattito

    Ore 11,30. Pausa

    Ore 11,45. E. M. Marzano e B. Micanzi Ravagli:

    La consultazione psicoanalitica nella prima infanzia:una stanza per ogni bambino nella mente dei genitori

    Dibattito

     

    Ore 13-14,30. Pausa

     

    Ore 14,30-16,30. WORKSHOP CONTEMPORANEI

     

    A. La perdita di un genitore nella prima infanzia: percorsi di elaborazione

    Moderatore: L. Carbone Tirelli

    M. P. Ferrigno: Dal disvelamento alla condivisione:La storia di Tobia

    M. G. Monte: Lisa: La morte di un padre

     

    B. La nascita pretermine

    Moderatore: M. A. Muroni

    G. Torrioli e A. Morelli: Capire l’esperienza traumatica per favorire una crescita armonica

    G. Miceli: Pseudo-insufficienza e angoscia di frammentazione: la restituzione di significati attraverso la psicoterapia

     

    C. La relazione nei bambini con patologia organica

    Moderatore: S. Lanzon

    M. L. Zuccarino: Il difficile percorso di separazione nei bambini con deficit organico: significato e limiti del lavoro psicoterapeutico

    G. Casella: L’osservazione psicoanalitica di bambini con paralisi cerebrale infantile

     

    D. Il contributo della psicoanalisi infantile nella formazione degli educatori delle scuole dell’infanzia

    Moderatore: L. Calzolaretti

    P. Giusti e F. Portanova: Complessità del campo e strategie formative. L’apporto dell’osservazione.

    S. Adamo: Uno “speciale” accompagnamento alla crescita: esperienze di un gruppo di work discussion

    S. Messeca: L’uso della fiaba nella formazione degli insegnanti per la scuola dell’infanzia

     

    E. Legami tra difficoltà di linguaggio e vicende dei rapporti primari

    Moderatore: E. Fondi

    N. Lana: “Io lo so ma tu lo dici”. Emozioni e parole per dirle.

    R. Quintiliani: Difficoltà di separazione e mutismo elettivo

     

    F. Esperienze cliniche psicoterapeutiche: avvicinarsi al funzionamento del mondo interno del bambino

    Moderatore: A. Sabatini Scalmati

    G. De Intinis: Dar voce al piccolo bambino nascosto nel cartone animato

    M. Nardi: Quando il terapeuta raggiunge il sogno del paziente

     

    Ore16,30. Pausa

     

    SESSIONE PLENARIA

    Chairperson: G. Grauso

    Ore17. D. Petrelli: Il sostegno alla relazione precoce madre-bambino: gruppo, società e mito.

    Commento ad alcune sequenze del film “La storia del cammello che piange”.

    Dibattito

     

    Cena sociale su iscrizione

     

    SABATO 28 OTTOBRE 2006

     

    SESSIONE PLENARIA

    Ore 9. Chairperson. G. Lisa Milana:

    Introduzione ai lavori della mattina

    Ore 9,30. M. Peluso: Livelli embrionali della relazione madre-bambino. Andrea: difficoltà di apprendimento e retroterra arcaico

    Dibattito

    Ore 10,45. M. A. Lucariello: La comprensione dei legami nel mondo interno del bambino e nel rapporto terapeutico

    Dibattito

    Ore 11,45. Pausa

    Ore 12. O. Caccia: La scissione primaria come base per lo sviluppo

    Dibattito

     

    Ore 13-14,30 Pausa

     

    SESSIONE PLENARIA

    Fattori mutativi e trasformazioni nel lavoro psicoanalitico con i bambini

    Chairperson: G.M. Mazzoncini

    Ore 14,30

    C. Candelori: Cambiamento psichico e processo psicoanalitico

    L. Iannotta: “La mattina ai bambini danno spremute di bugie...” Elementi trasformativi

    M. Priori: I linguaggi della psicoanalisi infantile

    Dibattito

    Ore 17. L. Carbone Tirelli: Concludiamo aprendo altre riflessioni

     

    Segreteria scientifica:

    G. M. Mazzoncini, L. Iannotta

    A.I.P.P.I. Via Alessandria 130, 00198 ROMA

    Tel/Fax 06.4404001

    e-mail: aippi@assaippi.191.it

     

    Comitato scientifico:

    C. Candelori, L. Carbone Tirelli, M.P. Ferrigno, P. Giusti,

    L. Iannotta, G. Lisa Milana, S. Maiello, G.M. Mazzoncini, M. Priori.

     

    Segreteria organizzativa:

    Il Pensiero Scientifico Editore

    Dino Marchetti: d.marchetti@pensiero.it

    Via Bradano 3/c, 00199 Roma

    Tel. 06 86 282 334 - Fax 06 86 282 250

    E-mail: pensiero@pensiero.it

    Internet: www.pensiero.it  (dalla home page in Appuntamenti è possibile scaricare la scheda di iscrizione)

     

    Per informazioni logistiche rivolgersi alla Segreteria organizzativa.

     

     

    Quote d’iscrizione comprensive dell’abbonamento 2007 alla Rivista

    Richard e Piggle. Studi psicoanalitici del bambino e dell’adolescente

    Entro il 15.9.2006:

    Intera, e 160

    Studenti, e 120

     

    Dopo il 15.9.2006:

    Intera, e 180

    Studenti, e 150

     

    Cena sociale, e 40 (su iscrizione)

    Le quote sono comprensive d’IVA

     

    Pagamento:

    È possibile inviare assegno bancario o circolare, oppure versare sul conto corrente postale n. 902015.

    Intestare a Il Pensiero Scientifico Editore, via Bradano 3/c, 00199 Roma e specificare la causale.

    Per pagare tramite carta di credito è possibile telefonare al numero verde 800-259620.

    Sul sito www.pensiero.it è possibile iscriversi con carta di credito tramite il server sicuro di Banca Sella.

    Le richieste di fattura saranno evase solo e soltanto se complete di codice fiscale o p. iva al momento del pagamento.

     

     

     

     
     

     

    Garda (VR), 7 ottobre 2006 - Seminario studio

    "Neuroscienze e teorie psicodinamiche, uno sforzo reciproco di conoscenza sul funzionamento della mente umana".

    Segreteria Scientifica:  Coordinamento Formazione Dipartimento per la Salute Mentale Regione Veneto - Azienda Sanitaria ULSS 22 email: dsm@ulss22.ven.it 

    Segreteria Organizzativa: Coop. Sociale Panta Rei  email: bitart2002@libero.it

    Clicca qui per accedere al depliant del convegno in formato .pdf

     

     

     

    Milano, 21 ottobre 2006 - Seminario

    Fra cervello e gruppo. Neuroni specchio, identificazione e intersoggettività Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della COIRAG - Sede di Milano

     

    Sito dell' A.P.R. Onlus - Associazione

    Psicoanalisi e Ricerca Onlus

    - Eventi formativi:

    Anno 2006-2007:

    "La mente creativa. Il lavoro psicoanalitico: modelli e tecniche a confronto" - Giornate di studio. 28 ottobre e 25 novembre 2006, 10 febbraio 2007. E' possibile scaricare: l'opuscolo degli eventi 2006-2007 e la scheda di iscrizione.

     
    Napoli, 1-2 Dicembre 2006 - Convegno internazionale sui disturbi alimentari Il cibo: metafora degli affetti? ASL NA 1 Dipartimento di Salute Mentale Coordinamento delle attività di neuropsichiatria infantile Servizio di formazione e aggiornamento In collaborazione con S.I.Ps.I.A. (Società italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell'Infanzia dell'Adolescenza e della Coppia) ASNE-S.I.Ps.I.A. (Corso di Psicoterapia Psicoanalitica Del Bambino dell'Adolescente e della Coppia) Associazione culturale onlus "Lupus in fabula"

     

     
    Prato, Museo di Arte Contemporanea Pecci, 24 novembre 2006

    "L'ideazione paranoide. Psichiatria e antropologia". Seminario nazionale di studio.

    Segreteria Scientifica: R. Dalle Luche (DSM ASL 1 Massa e Carrara), G. Cardamone (DSM ASL 9 Prato)

    Segreteria Organizzativa: Quid Communications  email: info@quidcom.com

    Clicca qui per vedere la locandina in formato .pdf

     

     
     
     
     
     
     
     
     
     

     

     

    A.S.S.E.Psi.- Ce.Psi.Di. 2006 Copyright

    Responsabile editoriale: Giuseppe Leo