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Chronology

 

CONGRESSI 

I semestre 2006

 

   
   
   

 

 Questo servizio di informazione sugli eventi ECM deve necessariamente fare i conti con l'ingente mole di eventi accreditati e, soprattutto, in fase di accreditamento per il 2006. Pertanto, abbiamo operato una selezione, forzatamente 'arbitraria', di congressi che ci sono sembrati maggiormente attinente alla formazione psicoterapica. Mano a mano che un evento sarà accreditato, verrà aggiornata la sua scheda completa del punteggio assegnatogli. Gli eventi contrassegnati da un asterisco (*) sono quelli che hanno ricevuto un accreditamento solo per gli psicologi. Per gli eventi formativi che non compaiono nel sito ECM-sanità (http://ecm.sanita.it) verrà indicata la fonte informativa  (a fondo pagina).                                                                                           

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Eventi PRIMO SEMESTRE 2006 già accreditati  
Milano, gennaio-giugno 2006 "TEORIA E TECNICA PSICOANALITICA (CMP,2006-1)" Organizz.: Centro Milanese di Psicoanalisi; Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 20122 MILANO; Info: biblio.cmp@iol.it ; Fees= euro 310; Crediti N. 20.

TEORIA E TECNICA PSICOANALITICA (CMP, 2006-1)

 

 

PROGRAMMA E ABSTRACT:

 

DATA:  12 gennaio 2006 (1)
Titolo: Il transfert alla luce degli sviluppi neuropsicoanalitici: aspetti teorici e clinici
Ore: 21.00-23.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Gian Marco Pauletta D’Anna
Abstract:
La ricerca  neurologica va compiendo tali progressi che risulterà sempre più ineludibile ancorare i concetti psicoanalitici alla conoscenza del cervello.

L’influenza di funzioni e processi cerebrali inconsci sul rapporto vitale con un mondo è diffusamente verificato nella ricerca neuropsicologica attuale.

Le attuali più rilevanti teorie in campo neurologico sembrano implicare processi cerebrali, ai quali si può ricondurre il concetto psicoanalitico di “tranfert”.

Anche le ricerche sui cambiamenti avvenuti nel cervello di pazienti affetti da alcune sindromi psicologiche a seguito di assunzioni di farmaci o di interventi psicoterapeutici, sembrano implicare la riduzione dell’influenza del tranfert nel rapporto con la realtà.

DATA: 14 gennaio 2006 (2)
Titolo: Peer Review

Ore
: 9.30-12.30

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docenti: Nino Ferro
Abstract: Da anni l’International Journal of Psychoanalysis propone in tutti i Congressi internazionali la ‘’peer review’’ che consiste nel mostrare il modo di valutazione che viene fatto di ogni articolo inviato all’IJP per una eventuale pubblicazione. Viene proposta una esercitazione dal vivo nel quale un lavoro pervenuto all’IJP è discusso dai partecipanti e poi il loro parere è confrontato con quello dato dai membri dell’editorial Board dell’IJP. L’esperienza conduce indirettamente a riflettere alle qualità che un articolo deve avere per essere accettato sulla più importante rivista di psicoanalisi del mondo.


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DATA: 19 gennaio 2006 (3)
Titolo: Un’altra lingua, un altro luogo: per nascondersi o essere trovati

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Pina Antinucci
Abstract
: L’autrice  esamina alcuni aspetti specifici dell’incontro psicoanalitico nel caso in cui sia il paziente che l’analista siano emigranti provenienti dallo stesso background culturale e linguistico. Tale esperienza può esitare in processi di scissione che operano tacitamente e pertanto risultano difficili da analizzare, ma, allo stesso tempo, possono fornire ricchezza di materiale che dà alla coppia l’opportunità di elaborare il dolore e il senso di colpa per ciò che si è perso, essenzialmente la madre, che  è stata, fantasmaticamente, tradita e uccisa. Le implicazioni tecniche riguardano l’analisi del nucleo agglutinato della coppia analitica, che potrebbe rimanere incapsulato ed essere proiettato sul setting.

Ore: 22.30-23.30

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

Discussant: Nino Ferro

Abstract: Dibattito intorno agli argomenti trattati nella relazione Un’altra lingua, un altro luogo: per nascondersi o essere trovati

 

 

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DATA: 26 gennaio 2006 (4)
Titolo: Impotenza sessuale e identificazione proiettiva

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Patrizia Gammaro Moroni
Abstract
: In questo seminario viene ipotizzato un legame tra l’impotenza sessuale di cui soffre il paziente e un particolare tipo di relazione con la madre: il rovesciamento della funzione contenitore/contenuto.

Quando tale si tuazione si verifica il bambino non solo viene privato della possibilità di sperimentare un contenimento per le proprie angosce primarie, ma al contrario diventa il reicettacolo delle angosce della madre attraverso il meccanismo dell’identificazione proiettiva.

Il bambino può allora sperimentare il mondo esterno come invasivo e distruttivo e come tale tendere a rifiutarlo.

 

L’impotenza sessuale di cui soffre il paziente in analisi potrebbe quindi risalire a queste esperienze precoci e verrebbe a connotarsi come l’espressione concreta di una potente organizzazione difensiva che il paziente metterebbe in atto contro l’angoscia di annientamento che i rapporti sessuali implicano per lui.

Tale ipotesi è rintracciabile nelle dinamiche transferali e controtransferali, come verrà evidenziato nel materiale clinico.

 

Ore: 22.30-23.30

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

Discussant: Giuseppe Pellizzari

Abstract: Dibattito intorno agli argomenti trattati nella relazione Impotenza sessuale e identificazione proiettiva

DATA:  3 febbraio 2006 (5)
Titolo:
Relazione contenitore-contenuto invertita

 

Ore: 21.00-23.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Alessandro Bruni
Abstract: Nel concetto di identificazione proiettiva elaborato da Melanie Klein è inclusa la fantasia che il bambino possa proiettare nella madre alcune parti indesiderate e che tali parti possano essere successivamente reintroiettate, dopo essere state disintossicate nel soggiorno dentro di essa. Da quest'idea Bion ha sviluppato un concetto denominato relazione contenitore-contenuto (Bion 1962). Successivamente Bion ha suggerito una declinazione del concetto con il segno “meno” davanti, per denotare le situazioni in cui il normale processo di simbolizzazione risulta fallimentare e la parte psicotica della personalità necessita la presenza fisica dell’oggetto per poter “pensare” e usa la sua gestalt percettiva come un contenitore “talamico” invertito. Dunque nella relazione meno-(contenitore-contenuto), le “cose”, nella loro “nouminosità”, ma anche  gli organi e le funzioni del “soma”, possono fungere da contenitori di pensieri ed emozioni, sequestrati in uno stato di devitalizzazione e di cui si teme una pericolosa riattivazione. A differenza di contenitore-contenuto, meno-(contenitore-contenuto) denota una situazione pseudo‑egoica, di impoverimento del significato e del senso comune, di devitalizzazione delle emozioni, di arresto della crescita e di preminenza di qualità morali di natura super‑egoica.

Per illustrare il potere euristico di questo concetto di Bion vengono presentati esempi clinici ed alcune modellizzazioni intese come realizzazzioni del concetto: “Acchiappafantasmi”, “Tossicodipendenti”, “Vis-a-vis”, “Pause”, “Capacità meno–(contenitore-contenuto) del gruppo analitico”, “Oggetti zombie”, “Fobie dello spazio e attacchi di panico”, “Apparati fisiologici ed erotismi”.

 

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DATA:  9 febbraio 2006 (6)
Titolo:
Riflessioni concettuali sul transfert

 

Ore: 21.00-23.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Paola Capozzi – Anna Ferruta
Abstract:

Il lavoro segue due linee di ricerca:
1. Ricerca storico-critica sulla concezione del Transfert nella psicoanalisi anglo-americana, francese, italiana, focalizzando l’attenzione su:

    • come è cambiato il concetto di transfert (trasformazioni, perdite, specificità)
    • perché e attraverso quali tramiti ha seguito certe linee di trasformazione
    • che tipo di incidenza ha avuto sulla psicoanalisi italiana

2. Ricerca sui cambiamenti nella concezione del Transfert nel passaggio tra le generazioni di analisti, a partire da riflessioni sulla clinica:

    • Schede sui temi principali presenti nella letteratura sull’argomento.
    • Le trasformazioni del concetto di transfert  a partire dalla pratica clinica di analisti già esperti, tra trasmissione e teoria adottata
    • L’utilizzo del concetto di transfert, trasmesso nel training da docenti e supervisori e interiorizzato nel percorso analitico personale, da parte di analisti di recente formazione

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DATA:  16 febbraio 2006 (7)
Titolo:
Transfert e adolescenza

 

Ore: 21.00-23.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Roberto Goisis – Licia Reatto
Abstract:

Il concetto di transfert è considerato uno dei capisaldi e delle più grandi scoperte della psicoanalisi.

Nel caso del trattamento psicoanalitico degli adolescenti è diventata una delle questioni sulla quale si è maggiormente dibattuto e sulla quale si sono create e sviluppate posizioni molto differenti e variegate.

La stessa possibilità di applicazione della “cura tipo” all’adolescenza ha riguardato la tematica dell’adeguatezza o meno dell’interpretazione di transfert durante il trattamento.

Si tratta di ricostruire tutti i passaggi che sono avvenuti nella pratica clinica e nella teorizzazione sul tema, a partire dal caso di Dora, agli sviluppi di Anna Freud, Melanie Klein, Winnicot, fino ad arrivare alle innovazioni di Tommaso Senise, alle posizioni degli autori inglesi (i Laufer) e di quelli francesi (Ladame, Jeammet, Cahn) ed alle posizioni più recenti italiane ed internazionali.

Il tema dovrà allargarsi anche alle problematiche relative ai cosiddetti transfert collaterali o paralleli ed incrociati (genitori, colleghi, ecc)

 

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DATA:  23 febbraio 2006 (8)
Titolo: Transfert, trauma e malattie somatiche

Ore: 21.00-23.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Franco De Masi – Claudia Peregrini

Abstract: Nella prima parte i relatori intendono esaminare quali espressioni del trauma infantile si ritrovano nel trasfert e nella relazione analitica. Passando in rassegna i vari tipi di trauma da quelli violenti o massivi (ad esempio quelli sessuali) sino a quelli che prendono corpo nella distorsione della relazione emotiva con gli oggetti primari si può ipotizzare una scala che va dall’impossibilità di ricordare (perché l’esperienza traumatica  è stata dissociata o relegata nella memoria implicita) sino alla rappresentazione nei sogni  della costellazione traumatica. Mentre  il trauma

massivo  provoca danni profondi al funzionamento mentale e impedisce la rappresentabilità del trauma, nei traumi emotivi il transfert può essere un elemento prezioso per comprendere e trasformare l’impatto traumatico.

Nella seconda invece ci si pone il problema della praticabilità di una analisi con pazienti affetti da serie disfunzioni o lesioni organiche. E, sulla base di casi clinici, ricerca i principali significati che emergono dal lavoro Transfert-Controtransferale in un certo tipo di patologia psico-fisica.

 

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DATA: 10 marzo 2006 (9)
Titolo: Sandor Ferenczi e Donald Winnicott: contatti (d’”animo”) ravvicinati

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Franco Borgogno
Abstract
: Lo scopo di questo lavoro è presentare lo stretto legame fra il pensiero teorico, clinico e terapeutico di Ferenczi e di Winnicott.

Nella prima parte intitolata “Chi parla a chi?” definirò i contenuti del loro principale messaggio, sottolineando le vicendevoli somiglianze e differenze, e gli interlocutori a cui si rivolgono. Nella seconda parte affronterò la direzione generale del loro percorso d’opera e di vita all’insegna soprattutto del “materno”, considerando la ricaduta pratica e tecnica d’essa. Nella terza, intitolata “Congedo” porgerò un’ulteriore breve conclusione sul significato delle loro idee per la psicoanalisi attuale.

 

Ore: 22.30-23.30

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

Discussant: Dina Vallino

Abstract: Dibattito intorno agli argomenti trattati nella relazione Sandor Ferenczi e Donald Winnicott: contatti (d’”animo”) ravvicinati”

 

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DATA: 30 marzo 2006 (10)
Titolo: La narrativa rispecchiata del narcisismo secondario

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Ernesto Cesar Liendo
Abstract
: Narciso appare come terapeuticamente impenetrabile nel suo monologo visuale con la propria immagine riflessa nell’acqua e nel monologo uditivo con la ninfa Eco che si limita a ripetere quanto detto da Narciso. Sia nello specchio visuale, sia nello specchio uditivo, Narciso crede di vedere e ascoltare un altro, mentre in realtà sta vedendo e ascoltando se stesso. Cioè partecipa ad uno scambio di identificazioni proiettive e introiettive che risulta in una narrativa capovolta: ogni volta che il soggetto è in stato narcisista parla dell’altro, ma realtà sta parlando di se stesso; ogni volta che parla di se stesso, sta parlando dell’altro. Insomma, sia il soggetto narcisista sadico quanto l’altro ecoista masochista parlerebbero alla rovescia: si dicono vittime quando sono vessatori e viceversa.

Questa concezione del narcisismo secondario, derivata da quella di Klein e di Bion, aiuterebbe ad aprire l’apparentemente chiuso determinismo monadico della narrativa narcisista e/o ecoista.

 

Ore: 22.30-23.30

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

Discussant: Mirella Curi Novelli

Abstract: Dibattito intorno agli argomenti trattati nella relazione La narrativa rispecchiata del narcisismo secondario

 

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DATA:  19 maggio 2006 (11)
Titolo: Analyzing disavowed action: the fundamental resistance of analysis. Parte Teorica.



Ore: 21.00-23.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Henry Smith
Abstract: Il dr. Smith presenterà alcune sedute analitiche in dettaglio per illustrare come i pazienti, con la piena partecipazione dell’analista, usano le parole, il setting e l’attività analitica proprio per gratificare quei desideri che stanno analizzando, denegando in tal modo il lavoro analitico. Così, l’utilizzo che il paziente fa delle parole, del settino e dell’attività analitica diventa una resistenza al processo analitico stesso. Il difficile compito che analista e paziente devono affrontare è quello di interpretare questo processo nel momento stesso in cui si attua, momento per momento nel corso della seduta.

DATA: 1 giugno 2006 (12)
Titolo: Riflessioni sul concetto di idealizzazione a partire dal pensiero di Marcelle Spira

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Ronny Jaffè
Abstract
: L’autore si propone di affrontare il tema dell’idealizzazione a partire dall’ultimo libro di M. Spira (1) “L’idealizzazione”.

L’idealizzazione è un meccanismo psichico molto serio e che può avere ricadute patologiche: esso si origina dal fatto che l’individuo è alla ricerca disperata di un oggetto salvifico onnipotente che lo sollevi da ogni dolore e frustrazione; in verità si rileva essere  un oggetto irraggiungibile che apporterà nel corso della vita nuove ed ulteriori frustrazioni e sofferenze.

Tale meccanismo è frequentemente insito nelle analisi ed è attraverso un’attenta esplorazione ed interpretazione di esso che analista e paziente potranno  avvicinarsi alle sue origini

Il relatore, dopo una breve rassegna teorico-storica che parte dal concetto di Ideale dell’Io in Freud e dal concetto di idealizzazione in M. Klein, intende presentare del materiale clinico.

 

Ore: 22.30-23.30

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

Discussant: Francesco Barale

Abstract: Dibattito intorno agli argomenti trattati nella relazione Riflessioni sul concetto di idealizzazione a partire dal pensiero di Marcelle Spira”

 

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DATA:  15 giugno 2006 (13)
Titolo:
"Rethinking transference: A view from neuroscience"



Ore: 21.00-23.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docenti: Drew Westn
Abstract: Tentativo di integrazione tra teoria psicoanalitica e sviluppi delle scienze cognitive, in cui l’analisi del transfert rimane una pietra miliare, anche se il concetto di transfert varia a seconda dei modelli.

In questo modello proposto il concetto di T è una semplificazione da evitare. Da una prospettiva cognitiva bisognerebbe dire non che il paziente ha un Transfert, ma che ha molti transfert nel corso del trattamento  relativamente ai differenti processi psicologici, ai diversi paradigmi transferali e al diverso materiale attivato dai diversi aspetti dell’analista e della situazione analitica.

Meglio parlare di processi transferali specifici da analizzare. Il Transfert implica l’attivazione e l’espressione di modalità persistenti di pensiero, emozioni, motivazioni, regolazione degli affetti e comportamento. Il Transfert si verifica quando la situazione analitica  attiva networks preesistenti che sono in uno stato potenziale e che, una volta attivati, vanno ad influenzare la percezione conscia ed inconscia, le emozioni, le motivazioni, il comportamento, ecc. Se ci sono dei networks cronicamente attivi e disfunzionali, la loro attivazione diventa centrale nel trattamento, un obiettivo dell’azione terapeutica.

 

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Milano, febbraio-luglio 2006 "LA COMPRENSIONE PSICOANALITICA DELLO STATO PSICOTICO:OSSERVAZIONI E INDICAZIONI PER LA TERAPIA (DE MASI, CMP,C2006)"; Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 -20122 MILANO; Info: biblio.cmp@iol.it ; Fees= euro 250; Crediti assegnati N. 12.

LA COMPRENSIONE PSICOANALITICA DELLO STATO PSICOTICO: OSSERVAZIONI E INDICAZIONI PER LA TERAPIA
(DE MASI, CMP, c2006)

                   

PROGRAMMA

 

Giornata 1:  Mercoledì 1 febbraio 2006
Titolo
:
Pensiero intuitivo e pensiero delirante

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Franco De Masi

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Franco De Masi

 

Giornata 2:  Mercoledì 8 marzo 2006
Titolo: Il ritiro psicotico e la compromissione del senso della realtà

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Franco De Masi

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Franco De Masi

Giornata 3:  Mercoledì 29 marzo 2006
Titolo: Il problema delle ricadute nella psicosi

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Franco De Masi

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Franco De Masi

 

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Giornata 4:  Mercoledì 3 maggio 2006

Titolo: Il disturbo di identità nello stato psicotico

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Franco De Masi

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Franco De Masi

 

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Giornata 5:  Mercoledì 7 giugno 2006
Titolo
: Alcuni modi di entrare nella psicosi

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Franco De Masi

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Franco De Masi

 

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Giornata 6:  Mercoledì 5 luglio 2006

Titolo: Trauma e psicosi

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Franco De Masi

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Franco De Masi

 

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ABSTRACT DEL CICLO DI CONFERENZE:

Nella premessa al suo libro Disturbi schizofrenici Ping-Nie-Pao (1979)  fa notare che quando si cerca di curare un paziente psicotico bisogna essere disposti in ogni momento ad accettare la delusione più cocente per un terapeuta:  l'interruzione della cura.

Chi si  occupa di questo tema, come è il caso del promotore di questi incontri, dovrebbe, pertanto, cercare di  spiegare perché il lavoro con questi pazienti si rivela  frustrante, difficile e, in molte occasioni, impossibile e come sia possibile, invece, renderlo praticabile.

Una delle ragioni evidenti degli insuccessi  dipende dal fatto che, malgrado i decenni di studio e ricerche, sappiamo ancora poco  sulla natura di questo disturbo; tutti i tentativi di cura, anche quelli  non psicoanalitici, non sono indenni da simili difficoltà. 

Lo stato psicotico  è tuttora un mondo misterioso che nessuna disciplina è riuscita a spiegare in modo convincente.   

I lavori di molti colleghi creativi ed intelligenti,che si sono cimentati nella terapia degli stati psicotici, non sono ancora stati in grado di restituirci una mappa conoscitiva adeguata della psicosi. Non possiamo ancora contare su una pratica clinica consolidata avendo un quadro teorico ancora incompleto.

Questi seminari cercano di individuare alcuni modi specifici dello sviluppo psicotico e di prospettare, sotto una luce nuova, la via attraverso cui il paziente, sin dall'infanzia, costruisce la prigione da cui non sarà facile uscire.

Desidero illustrare, soprattutto,  come possono essere affrontati alcuni nodi problematici che si incontrano nella terapia dei pazienti psicotici e attorno a cui si gioca l'esito del processo curativo.

 

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Roma, febbraio-dicembre 2006 "INCONTRARE BION NELL'ATTUALITÀ DELLA CLINICA"; Organizz.: SOCIETÀ ITALIANA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA - S.I.P.P.; Info: ass.sipp@tin.it ; Fees= euro 100; Crediti assegnati N. 10.

Società  Italiana  di Psicoterapia Psicoanalitica

 

Membro della Sezione Italiana della

European Federation for Psychoanalytic Psychoterapy in the Public Service

 

Riconoscimento del MIUR ai sensi della legge n. 56 del 18.2.’89

 

SEZIONE LAZIO

 

 

Seminari articolati 2006

 

“Incontrare Bion

nell’attualità della clinica”

 

15 Febbraio 2006

ore 21-23          Claudio Neri: "Il pensiero senza un pensatore"

 

Letture consigliate: Addomesticare i pensieri selvatici, Franco Angeli,1997,  Milano.

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22 marzo 2006

          ore 21-23          Alessandro Americo Gruppi . Narcisismo e socialismo.  Applicazione

                                    nella clinica individuale  e di gruppo

 

Letture consigliate: Esperienza nei gruppi. Cogitations.

 

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12  Aprile 2006

ore 21-23          Lucilla Ruberti La teoria del pensiero di Bion. Riscontro clinico

                                   

 Letture consigliate: Apprendere dall'Esperienza ed Elementi di Psicoanalisi

 

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10 Maggio 2006

         

          ore 21-23          Riccardo Lombardi Psicosi.  Pensare per modelli, la tecnica tra                                                     concretizzazione e astrazione

 

Letture consigliate: Freud (1911) "Due principi dell'accadere psichico" e  (1924) "Nevrosi e psicosi". - Bion:  (1956) Analisi degli Schizofrenici e Metodo Psicoanalitico,  Cap. 4 - (1962) Apprendere dall'Esperienza, Cap. 2,4,8,11,14,21,25. - (1970) Attenzione e Interpretazione, Cap.3

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11 Ottobre 2006

 

          ore 21-23 Lucilla Ruberti La teoria delle Trasformazioni. Riscontro clinico


Letture consigliate: Trasformazioni

 

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8 Novembre  2006

ore 21.30-23.30          Alessandro Bruni Bion tra Scienza e Mistica. (Rivisitazione                                                                         dell'impianto teorico di Bion e del suo sviluppo utilizzando un                                                       vertice epistemologico sui concetti di O, l’ineffabile, ecc.).

 

Letture consigliate:  Attenzione e Interpretazione. Trasformazioni.

 

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6  Dicembre 2006

 

          ore 20.30-22.30          Alessandro Americo L’uso Clinico dei  Modelli. Teoria e                                                                      vicinanza alla seduta dei vari modelli

 

          ore 22.30-23.30          Somministrazione questionario

 

Letture consigliate:Seminari Brasiliani. Analisi degli Schizofrenici e Metodo Psicoanalitico: commentario a p. 183. Seminari Clinici. Memoria del Futuro, Raffaello Cortina Ed 1993, Milano.

Tutte le letture consigliate di Wilfred. R. Bion  con casa editrice

non precisate sono Armando Ed. Roma.

 

Tutte le letture consigliate di Wilfred. R. Bion  con capitoli

non precisati sono a scelta del lettore

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La partecipazione dei soci e degli allievi SIPP è gratuita. Esterni Quota per l’intero Corso 100,00 € Iva inclusa. Per singoli seminari 25,00 € Iva inclusa (sul conto corrente postale  77.06.1000 intestato a SIPP – Via Po 102 – 00198 Roma)

Prenotazione obbligatoria telefonica o via e-mail

 

Evento in corso di accreditamento ECM presso il Ministero della Salute

 

Sede degli incontri Via Po, 102 – 00198 Roma

Tel. 06/853.586.50 - Ore 17-19

Fax 06/858.005.67

E mail: ass.sipp@tin.it

 

Napoli, febbraio-aprile 2006 "LE DINAMICHE DEL TRANSFERT NELLA RELAZIONE ANALITICA: ASPETTI CLINICI E TEORICI (PROGRAMMA SCIENTIFICO 2006 I PARTE)"; Sede: CENTRO NAPOLETANO DI PSICOANALISI- VIA CHIAIA 142 - 80121 NAPOLI; Info: mirgale@libero.it ; Fees= n.d.; Crediti assegnati N. 25.

 

                      CENTRO NAPOLETANO DI  PSICOANALISI
                                    Sezione della Società Psicoanalitica Italiana
                         Componente dell'International Psychoanalytical Association
           

  Le dinamiche del transfert nella relazione analitica: aspetti clinici e teorici
                                            ( PROGRAMMA SCIENTIFICO  2006 I Parte )

                                                             

                    (riservato agli appartenenti alla Società  Psicoanalitica Italiana)

                          Mercoledì 8-2-2006

                      ore 18,30 – 22,30

                    relatore: Paolo Cotrufo

                       Anoressia del sessuale femminile

                      ore 22,30 – 23,30

Discussione in piccoli gruppi

                  

                    Ore 23,30-24,00 Questionario di apprendimento ECM

 

                

                            Mercoledì 22-2-2006

                          ore 18,30 – 22,30

                         relatore:          Maria Stanzione  

                            Un caso di omosessualità maschile

                            ore 22,30 – 23,30

                             Discussione in piccoli gruppi

                    Ore 23,30-24,00 Questionario di apprendimento ECM

 

 

                   Sabato 4-3-2006

                        

                     ore 8,30 – 12,30

                                                 Introduce Olga Pozzi

                                                Relatore:  Anna Nicolò

                Alcuni aspetti poco discussi del transfert nella relazione analitica

 

                                                     Ore 12,30 – 13,30

                             Tavola rotonda

 

                    Ore 13,30-14,00 Questionario di apprendimento ECM

 

Mercoledì 22-3-2006

                             

                                                             Ore 18,30 – 22,30

                                                     

                                                  Relatore: Guelfo Margherita

                    Transfert e gruppi

                     

                               Ore 22,30 – 23,30

                                                   Confronto-dibattito                                         

                  

 

                    Ore 23,30-24,00 Questionario di apprendimento ECM

 

 

                      Mercoledì 5-4-2006

                             Ore 18,30 – 22,30                 

                       Relatore: Fausta Ferraro                 

                     Transfert e preverbale: psicosomatica

                        

                            Ore  22,30 – 23,30                                    

                           Tavola rotonda

                  

                       Ore 23,30-24,00 Questionario di apprendimento ECM

 

                       Mercoledì  26-4-2006

                   Ore 18,30 – 22,30

                  Relatore: Silvana Lombardi   

          Il tansgenerazionale nella formazione e nella dinamica dei gruppi di lavoro

 

                                               Ore 22,30 – 23,30

                                          Discussione in piccoli gruppi

                             

                             Ore 23,30-24,00 Questionario di apprendimento ECM

Abstracts I parte 2006

 

 

Anoressia del sessuale femminile (8/02/2006)                               di P. Cotrufo

Negli ultimi venti anni l’interesse per l’anoressia si è diffuso ben oltre le ricerche in ambito specialistico. Non mi risulta siano mai esistite altre malattie mentali che abbiano attirato così tanto l’attenzione pubblica fino ad essere oggetto di trasmissioni televisive ed articoli su giornali non specialistici: sembra che in questi ultimi decenni siano tutti fortemente incuriositi da questa forma morbosa, come se fosse espressione di una certa forza, un po’ come accadeva in passato per la grande spiritualità che andava riconosciuta ai digiunatori nella religione e nella lotta politica o sociale.

E’ a partire da questa crescente attenzione per la forma ed il peso corporeo che coinvolge pressoché tutti i popoli delle società più avanzate e, dunque, non soltanto dall’incremento dell’incidenza dei disturbi del comportamento alimentare, che ci si deve interrogare sul significato più profondo di questa centralità dell’immagine del corpo. Una centralità che

non trova una spiegazione soddisfacente nella sola lettura sociologica che, seppur di un certo rilievo, appare essere spesso superficiale e poco esaustiva per poter spiegare un fenomeno che, oltre a riguardare in modo trasversale l’umanità ed a raggiunge, nei casi clinici più ostinati, livelli di gravità allarmanti, conducendo circa il 10% dei soggetti affetti da anoressia mentale fino alla morte ed ottenendo, così, il triste primato di malattia mentale con il più elevato tasso di mortalità, interessa dimensioni molto profonde dei singoli soggetti portatori.

C’è qualcosa, tuttavia, che dalla lettura delle teorie che riguardano la anoressia continua a lasciarmi parzialmente insoddisfatto. Probabilmente è l’enfasi che viene posta sul discorso del sintomo della insoddisfazione per il corpo o del desiderio morboso di dimagrire o il discorso sul rapporto, complesso, tra il digiunatore e l’oggetto cibo. Tenteremo, nel corso del testo, di guardare al di là di questi aspetti, che sono, tra l’altro, ciò che l’anoressica ci racconta di sé e della sua sintomatologia e, dunque, non vanno fraintesi con il cuore della patologia stessa ma vanno considerati, piuttosto, come la forma che questa assume. Tenteremo, dunque, di andare oltre l’espressione del sintomo, proveremo a dare un corpo ai fantasmi che, più in profondità, danno vita al discorso anoressico.

Alcuni autori considerano l’anoressia un sintomo. In una prospettiva psicoanalitica il sintomo anoressico sarebbe espressione di un quadro psicopatologico che, quindi, non potrebbe essere considerato primariamente anoressico. Alcuni autori hanno infatti ricondotto l’anoressia ad una organizzazione clinica di natura isterica o, comunque, nevrotica; altri si sono soffermati su aspetti dell’anoressia maggiormente riconducibili ad una patologia border-line o ad una psicosi, altri ancora la hanno considerata espressione di una organizzazione melanconica ed alcuni di una organizzazione perversa: il corpo come un feticcio. Questa necessità di categorizzare all’interno di una classe psicopatologica precostituita una patologia ‘nuova’, almeno nella sua diffusione epidemica, non mi entusiasma in modo particolare e, soprattutto, non credo sia possibile farlo con una patologia con una così elevata prevalenza nella popolazione a rischio. Esiste, infatti, per l’anoressia mentale, più che per altre patologie, la possibilità di individuare in alcune caratteristiche sociodemografiche un fattore di rischio. I soggetti che sono particolarmente vulnerabili alla anoressia sono le donne, in particolare quelle residenti in un paese occidentale (ma, vedremo, non più soltanto quelle) in un intervallo d’età che va dalla pubertà alla prima età adulta. Non ci sono altre patologie mentali per le quali è così possibile tracciare un ‘identikit’ del soggetto a rischio. Inoltre, l’idea patogena che in apparenza determina l’insorgenza dei sintomi – il desiderio morboso di dimagrire – è presente non solo nelle pazienti anoressiche ma in una moltitudine di persone che, tuttavia, non svilupperanno mai la patologia in una forma che abbia una qualche rilevanza clinica: anche questo non è riscontrabile in altre patologie. E ancora, molte ragazze occidentali nutrono nei confronti della anoressica, quando ancora la sua patologia non è arrivata ad un livello estremo di gravità, una sorta di sentimento d’invidia: come se volessero anche loro

essere in grado di dimagrire così tanto e, apparentemente, con così poca fatica. Molte ragazze vorrebbero avere la forza di volontà delle anoressiche e portare avanti nel tempo regimi di dieta alimentare improntati alla restrizione.

Ritengo che l’anoressia, più che una coorte di sintomi, possa essere considerata, ai giorni nostri, come una organizzazione dello psichismo che interessa non solo la ragazzina portatrice del sintomo ma un numero molto più ampio di persone che, tuttavia, il sintomo non lo svilupperanno mai in forma clinicamente rilevante. Una organizzazione che vede, tra i suoi tratti distintivi, la costituzione di un argine, la chiusura forzata degli orifizi, la ricerca di un limite tra la realtà psichica e la realtà fattuale. Una organizzazione patologica che trova nel collasso dell’ordine psichico del desiderio sull’ordine biologico del bisogno una delle sue caratteristiche più evidenti. Una organizzazione che, in virtù di tali caratteristiche, si pone come una soluzione possibile dei disagi della civiltà attuale. Oggi, a differenza di ciò che accadeva due generazioni fa, viviamo in un contesto in cui l’ordine della censura, della frustrazione e del divieto sono ridotti ad un velo ed il soggetto si trova in un crescente imbarazzo nella gestione della propria pretesa pulsionale. Pare che i meccanismi difensivi di cui Sigmund ed Anna Freud ci hanno parlato non siano più sufficienti a rendere tollerabile un pulsionale che appare sempre più debordante e privo di un argine. In questa prospettiva guarderemo alla anoressia come ad una modalità di organizzazione del pulsionale ‘supposto eccedente’ attraverso il rinnegamento del corpo, in quanto portatore di aperture, ed attraverso il rigetto del desiderio e del pulsionale da cui questo si origina.

Tenteremo di rispondere, nel corso di questo scritto, ad alcuni interrogativi di ordine generale quali: come mai soprattutto le donne? come mai in questa epoca storica? ma è del tutto vero che l’anoressica non mangia perché vuole essere magra? la bulimia e l’obesità sono patologie differenti dalla anoressia o sono in una qualche contiguità con essa? l’anoressia mentale è un sintomo o forse può essere considerata una sindrome caratteristica delle società occidentali? E tenteremo, altresì, di congetturare su questioni che incrociano i fondamenti della teoria psicoanalitica, quali: esistono delle precise caratteristiche metapsicologiche della anoressia? che ruolo giocano le dinamiche pulsionali nei quadri clinici anoressici? la dimensione narcisistica, così importante nelle patologie della nostra epoca, in che modo si articola con il sintomo anoressico? se la clinica della anoressia mentale interroga la teoria, questa è in grado di fornire risposte appropriate?

Purtroppo non sarò in grado di dare sempre delle risposte. Tenterò, però, di stimolare la riflessione del lettore su questo complesso fenomeno clinico, oggi fenomeno di massa, prendendo spunto dagli sviluppi della teoria dell’appoggio e dalla teoria della seduzione generalizzata di Laplanche, dalle riflessioni teoriche sul narcisismo di Green e dagli studi sulla sessualità femminile che da anni animano, a diversi livelli, la teoria psicoanalitica.

Infine, di recente mi sta capitando con una certa frequenza di pensare all’anoressia anche in assenza dei sintomi che siamo soliti riscontrare in questi pazienti, in assenza di gravi stati di emaciazione e di rigidi regimi alimentari; come se la condizione strutturante un quadro anoressico fosse, in questa epoca, organizzante di per se stessa, come se le dinamiche della anoressia potessero essere rintracciate in quadri clinici in cui non necessariamente compare una compromissione del comportamento alimentare. In questa prospettiva, dunque, l’anoressia non sarebbe un sintomo, non sarebbe neanche una sindrome ma una organizzazione dello psichismo che segue regole piuttosto precise. L’organizzazione anoressica, che appare così fortemente chiusa sia rispetto alla possibilità della intromissione del mondo esterno, sia rispetto al debordamento dei contenuti interni ‘in eccesso’ sulla realtà esterna, dice molto sul nostro mondo di oggi, sul genere femminile, sul femminile (o femmineo) in generale, e sulle radici pulsionali intorno alle quali lo psichismo articola i suoi primi funzionamenti di natura difensiva.

Questo lavoro di scrittura, essendo destinato non solo ad esperti e ad addetti ai lavori ma anche a studenti universitari, procederà secondo un livello di complessità crescente. In questo senso mi è parso opportuno introdurre temi maggiormente speculativi con una contestualizzazione della anoressia mentale, una illustrazione delle caratteristiche cliniche, epidemiologiche e sociali dei disturbi alimentari. I temi fondamentali su cui è mia intenzione stimolare nel lettore una riflessione sono quelli della metapsicologia ed in particolare il ruolo che nelle patologie alimentari gioca il pulsionale, l’appoggio, la seduzione, il lavoro psichico di difesa, il posto occupato dalle dinamiche narcisistiche ed il tema complesso della sessualità femminile.

Un caso di omosessualità maschile (22/02/2006) dr. Maria Stanzione

Nella presentazione di questo caso clinico cercherò di mostrare come, durante lo svolgimento del processo analitico, siano avvenuti alcuni cambiamenti significativi nel paziente e le loro relazioni con il lavoro da noi svolto.

L’idea che cercherò di sostenere è che, attraverso l’analisi e la relazione analitica, il paziente, che si era presentato come un omosessuale, stia riuscendo a venire fuori da un bozzolo, un coriaceo guscio che avrebbe dovuto difenderlo dalla paura di qualsiasi tipo di relazione e contatto umano, sessuale e non.

Descriverò come nella prima fase dell’analisi, durata all’incirca un anno e mezzo, il lavoro sia prevalentemente consistito nella “liberazione” delle complesse dinamiche del contatto analitico dalla massiccia tendenza del paziente ad agire: inizialmente inglobata e confusa con altri suoi rapporti, la relazione analitica è stata forse troppo vicina ad un’ “esperienza affettiva diretta”, in cui trovavano poco spazio le parole e l’elaborazione. Infatti, nel periodo iniziale dell’analisi prevale la tendenza all’agire del paziente e sono presenti anche miei sogni su di lui. Tuttavia, credo che proprio l’intensità del contatto emotivo della prima fase mi abbia consentito di aiutare questo paziente così sofferente e disturbato.

Nella fase successiva o intermedia, tuttora in corso, vi è un maggiore spazio “dialogabile” tra noi, che sta consentendo il ripercorrere delle “esperienze emotive” della prima fase e la loro elaborazione. In questa fase il paziente si individua come persona e può dunque iniziare a raccontare la sua storia.

 

 

Alcuni aspetti poco discussi del transfert nella relazione analitica (4/03/2006)

Dr.Anna Nicolò

Nel corso degli ultimi vent'anni il modo di concepire il transfert e il controtransfert sono molto cambiati dalle prime concezioni freudiane. Questi diversi modi esprimono diversi modelli di lavoro dell'analista e diverse concezioni della psicoanalisi. Interessanti dibattiti hanno caratterizzato questi temi, e sempre di più si comincia a discutere se oltre alla coesistenza di differenti livelli di transfert, non si possano individuare altri aspetti extra transferali della relazione analitica che pesano sull'esito del processo e sull'efficacia terapeutica.

In un interessante lavoro di Westen e Gabbard (2002) viene puntualizzato che il transfert non è un'esperienza unitaria, ma che esistono molteplici livelli compresenti, multipli e in cambiamento. Questa ipotesi è confermata dal materiale di pazienti con difetti di simbolizzazione, con tendenza all'agire come ad esempio i pazienti borderline o traumatizzati, o gli adolescenti gravi dove è molto evidente nella seduta l'esistenza di transfert compresenti e funzionanti a molteplici livelli. Accade generalmente che un livello di transfert dominante oscuri gli altri livelli di relazione o di transfert e talora proprio le dimensione più traumatiche e bisognose del paziente. A questi transfert multipli corrisponde anche una molteplicità di controtransfert che creeranno non pochi problemi di decodificazione. Questo perché saranno proprio i livelli più primitivi e più regressivi del transfert ad impegnare specifiche ed inconsce reazioni controtransferali dell'analista, proprio perché sono meno avvertibili, non verbali e spesso poco simbolizzabili. Se e come decodificare i differenti livelli di transfert, è molto importante oltre che naturalmente il decidere di volta in volta, se, come e quando intervenire su di essi. Questi livelli riflettono aspetti del funzionamento del mondo interno del paziente come si presentifica nel qui ed ora della relazione con l'analista.

In alcuni di questi livelli  potremo scorgere aspetti primitivi e preverbali della mente. Esperienze  traumatiche molto primitive, climi o relazioni sperimentati, ma che il paziente non ha potuto simbolizzare o rappresentare per poi rimuovere, vengono o agite nell’azione o rivissute nel concreto della seduta. Nel caso dei pazienti con difetti o lacune di simbolizzazione o per quanto attiene alle aree della nostra personalità più primitive, in certe situazioni  di crisi o di regressione, il transfert sulle caratteristiche concrete del setting sarà in primo piano, e potrà a tratti essere più evidente di quello sulla persona dell'analista. In questo lavoro l’autrice discuterà due casi clinici ove si evidenzia il transfert operato sull'ambiente concreto del setting,

quello che Searles (1960) chiamava "l'ambiente non umano", transfert che per essi si è rivelato particolarmente significativo.

 

Transfert  e gruppi (22/03/2006) dr.Guelfo Margherita

Se in una relazione analitica classica il rapporto transfert-controtransfert può essere rappresentato da una linea che congiunga, nei due sensi, due punti, in una relazione gruppale diviene una figura molto più complessa, collocata per lo meno in un piano, quando non in un solido, per poter contenere gli svariati punti costituenti e le svariate direttrici dei loro collegamenti. A questa condizione di transfert multipli c’è da aggiungere la dimensione onirica collettiva dei transfert individuali nel gruppo per la costruzione della sua fantasia e l’ipotesi che forse un fenomeno equivalente passi anche dal gruppo ai suoi costituenti.

La clinica del corpo: patologia somatica e processo analitico (5/04/2006) prof: Fausta Ferraro

 

 Sullo sfondo delle questioni teorico-cliniche inerenti al tema della relazione mente-corpo sarà presentato un caso caratterizzato da una rilevante patologia somatica per esplorarne le vicissitudini nel processo analitico con particolare riferimento alle dinamiche del transfert.

 

Il transgenerazionale nella formazione e nella dinamica dei gruppi di lavoro

(26/04/2006) dr. Silvana Lombardi

 

Questo lavoro, prevalentemente storico, ricostruisce la costituzione del C.N.P. fino ai giorni nostri, utilizzando concetti psicoanalitici relativi alle dinamiche istituzionali. Particolare attenzione è rivolta alla problematica del transgenerazionale.

 

 

 

Milano, febbraio-giugno 2006 "LA CURA DEGLI ADOLESCENTI 25 ANNI DOPO LA "PSICOTERAPIA BREVE DI INDIVIDUAZIONE" DI TOMMASO SENISE. TRASFORMAZIONI, ATTUALITÀ ED APPLICABILITÀ NEI CONTESTI ISTITUZIONALI (GOISIS, CMP, S2006)"; Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 - 20122 MILANO; Info: biblio.cmp@iol.it ; Fees= euro 300; Crediti assegnati N. 12.

LA CURA DEGLI ADOLESCENTI 25 ANNI DOPO LA "PSICOTERAPIA BREVE DI INDIVIDUAZIONE" DI TOMMASO SENISE. TRASFORMAZIONI, ATTUALITÀ ED APPLICABILITÀ NEI CONTESTI ISTITUZIONALI (GOISIS, CMP, s2006)

 

PROGRAMMA

Giornata 1:  Mercoledì 8 febbraio 2006
Titolo
:
“La cura degli adolescenti 25 anni dopo la "Psicoterapia breve di individuazione" di Tommaso Senise. Trasformazioni, attualità ed applicabilità nei contesti istituzionali”

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Roberto Goisis

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Roberto Goisis


***

Giornata 2:  Mercoledì 22 febbraio 2006
Titolo: “La cura degli adolescenti 25 anni dopo la "Psicoterapia breve di individuazione" di Tommaso Senise. Trasformazioni, attualità ed applicabilità nei contesti istituzionali”

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Roberto Goisis

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Roberto Goisis

 

***

Giornata 3:  Mercoledì 15 marzo 2006
Titolo: “La cura degli adolescenti 25 anni dopo la "Psicoterapia breve di individuazione" di Tommaso Senise. Trasformazioni, attualità ed applicabilità nei contesti istituzionali”

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Roberto Goisis

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Roberto Goisis

 

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Giornata 4:  Mercoledì 12 aprile 2006

Titolo: “La cura degli adolescenti 25 anni dopo la "Psicoterapia breve di individuazione" di Tommaso Senise. Trasformazioni, attualità ed applicabilità nei contesti istituzionali”

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Roberto Goisis

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Roberto Goisis

 

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Giornata 5:  Mercoledì 10 maggio 2006
Titolo
: “La cura degli adolescenti 25 anni dopo la "Psicoterapia breve di individuazione" di Tommaso Senise. Trasformazioni, attualità ed applicabilità nei contesti istituzionali”

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Roberto Goisis

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Roberto Goisis

 

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Giornata 6:  Mercoledì 14 giugno 2006

Titolo: “La cura degli adolescenti 25 anni dopo la "Psicoterapia breve di individuazione" di Tommaso Senise. Trasformazioni, attualità ed applicabilità nei contesti istituzionali”

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Roberto Goisis

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Roberto Goisis

 

***

ABSTRACT DEI SEMINARI DI AGGIORNAMENTO

Nel 1981, sulla rivista Gli Argonauti, veniva pubblicata per la prima volta la relazione tenuta da Tommaso Senise l'anno prima al Congresso della Societa'di Neuropsichiatria Infantile a Rimini dal titolo "Per l'adolescente: psicoanalisi o analisi del sè".

In realta', Senise ed i suoi collaboratori gia' dagli anni 60 applicavano questa metodologia nel lavoro con gli adolescenti. Quella fu pero' la prima ufficializzazione di un modello che aveva un solido impianto teorico, tecnico e clinico. Da quel momento in poi, in Italia, tutti i terapeuti dell'adolescenza, volendo o no, con quell'articolo dovettero confrontarsi.

Analogamente, nel resto del mondo, andavano sviluppandosi modelli di intervento ed esperienze cliniche che in qualche modo si sono sovrapposti o messi a confronto con il modello di Senise.

I contenuti centrali del dibattito che sul tema si è aperto nel contesto scientifico sono relativi ai temi del setting, del transfert, del rapporto con i genitori e le figure di riferimento, della continuità e discontinuità nello sviluppo, della specificità o meno dell'intervento, e così via.

Gli scopi e gli obbiettivi di questo seminario sono:

             ripercorrere le tappe che portarono allo sviluppo del modello di quella che successivamente venne definita "Psicoterapia breve di individuazione",

            delinearne le sue caratteristiche costitutive,

             confrontarla con gli altri modelli teorici e clinici italiani e stranieri,

            riflettere sull'impatto che ha avuto sulla psicoterapia e sulla psicoanalisi dell'adolescente e di altre fasce di eta' e patologie,

            evidenziare le trasformazioni che ha avuto negli anni,

            verificarne la sua attualita' e, soprattutto, la sua applicabilita' nei contesti istituzionali, in generale, ed, in particolare, nei servizi pubblici, ora piu' che mai condizionati dai concetti e dai limiti del tempo e dei risultati.

Si ipotizza la costituzione di un gruppo di 20 partecipanti, possibilmente operanti in contesti istituzionali pubblici e privati, che lavori su riflessioni teoriche, tecniche e su esemplificazioni cliniche portate sia dal conduttore, sia dai partecipanti.

In particolare si cercherà di sviluppare una attenzione specifica alla creazione di un adeguato ambiente di lavoro e di apprendimento di gruppo che si attivi sul piano della capacità di immedesimazione reciproca.

 

Padova, febbraio-giugno 2006 "I FATTORI TERAPEUTICI NELLE VARIE FASI DELLA CURA PSICOANALITICA"; Sede:PADOVA, CASA CRISTALLO, VIA ALTINATE 114; Organizz.:  SOCIETÀ ITALIANA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA - S.I.P.P.; Info: ass.sipp@tin.it ; Fees= euro 50; Crediti assegnati N. 11.

SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

 

Membro della Sezione Italiana della E.F.P.P.

European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy  in the Public Service

 

Istituto di formazione in Psicoterapia Psicoanalitica

Riconoscimento del  MIUR ai sensi della legge n. 56 del 18.2.’89

 

Sezione Regionale Triveneto

 

 

GIORNATE DI STUDIO

 

“I fattori terapeutici nelle varie fasi

della cura psicoanalitica”

 

 

17 Febbraio - 16 Giugno 2006

Padova, Casa Cristallo Via Altinate 114

 

 

 

Programma dell’evento

 

 

17 Febbraio 2006

                    

Prima Giornata

 

Ore 16.00 – 16.30              Registrazione dei partecipanti

 

Ore 16.30 – 18.30        Marilena Morello, Carattere e fattori terapeutici

Ore 18.30 – 20.00        Discussione di casi clinici in gruppo

 

17 Marzo 2006

 

Seconda Giornata

 

Ore 16.00 – 16.30              Registrazione dei partecipanti

 

Ore 16.30 – 18.30        Marilena Morello, La signora B. : il "tocco dello scatto".                                    Dal tempo senza tempo del delirio all'immagine                                           trasmissibile. Una paziente tra tanti terapeuti: fattori                                    terapeutici

 

Ore 18.30 – 20.00        Discussione di casi clinici in gruppo

 

12 Maggio 2006

 

Terza Giornata

 

Ore 16.00 – 16.30              Registrazione dei partecipanti

 

Ore 16.30 – 18.30        Marilena Morello, Controtransfert e fattori terapeutici

 

Ore 18.30 – 20.00        Discussione di casi clinici in gruppo

 

16 Giugno 2006

 

Quarta Giornata

 

Ore 16.00 – 16.30              Registrazione dei partecipanti

 

Ore 16.30 – 18.30        Marilena Morello, Sui fattori terapeutici: la metafora e                                    l’interpretazione

 

Ore 18.30 – 20.00        Discussione di casi clinici in gruppo. Riflessioni conclusive

 

Ore 20.00 – 20.30              Somministrazione questionario

 

Abstract di: venerdì 17 febbraio 2006

 

Nella società contemporanea il terapeuta si trova spesso ad affrontare forme
di nevrosi asintomatiche che si manifestano con sentimenti di inadeguatezza,
impoverimento, crisi esistenziale: il carattere si presenta come sintomo
fondamentale.
Le persone che nella prima infanzia non hanno ricevuto le cure materne
adeguate, generalmente, si presentano come le più esposte a questo tipo di
nevrosi.
A volte una rigida struttura caratteriale rappresenta uno sforzo di
soppravvivenza e adattamento che ha in sè il seme di una trasformazione
positiva. Ciò nonostante la corazza caratteriale adattativa deve essere analizzata profondamente,  attraverso un lavoro  che rispetti e salvaguardi la sofferenza che i pazienti hanno vissuto nei momenti più difficili della loro storia familiare e sociale.

Quali sono i fattori terapeutici che facilitano il processo trasformativo?

Abstract di: venerdì 17 marzo 2006

Si vuole mettere in evidenza quali fattori terapeutici siano stati mobilitati in una grave paziente curata tutta la vita , assieme alla sua famiglia, dalle strutture psichiatriche e da psicoterapeuti nel loro studio privato. Il delirio persecutorio viene ascoltato con modulazione tale per cui ogni rapporto clinico viene utilizzato ai fini di un seppur minimo cambiamento che produce sollievo nella paziente così danneggiata.

Il focus diventa l'ascolto di difese masochistiche che strutturano il senso di colpa in un caso di psicosi, anche estesa a molti familiari.  Elemento importante: il controtransfert quale precipuo fattore terapeutico

 

Abstract di: venerdì 12 maggio 2006

La relazione vuole favorire  una riflessione sull’uso del controtrasfert, da parte dell’analista, nella relazione terapeutica con il paziente.

In particolare, con l’ausilio di esemplificazioni cliniche, cerca di evidenziare come l’astenersi dall’interpretare, mantenendo un  buon livello di elaborazione interna  (“silente”), possa risultare un utile fattore terapeutico nel trattamento di alcuni pazienti e in alcune fasi della cura.

 

Abstract di: venerdì 16 giugno 2006

 


Attraverso l’uso di alcuni esempi letterari l’autrice mette in evidenza come la costruzione della interpretazione, nel processo analitico, debba avvenire per gradi. Si analizzano i vantaggi che l’uso della metafora comporta, soprattutto con i pazienti con problemi ai livelli più arcaici, e come la metafora sia un passo fondamentale verso la costruzione dell’interpretazione. Si prendono in esame le interpretazioni ‘deboli’ e quelle ‘forti’ e i loro effetti in differenti momenti della cura.

 

 

Eventi PRIMO SEMESTRE 2006 in attesa di accreditamento

 

 

Torino, 17.06.2006- 1.07.2006 "DISTORSIONI E CARENZE NELLE RELAZIONI PRIMARIE: EFFETTI SULLO SVILUPPO DEL BAMBINO"; Sede: AULA MAGNA DIPART. SCIENZE PEDIATR. E DELL'ADOLESCENZA- P.ZZA POLONIA 94- TORINO; Info:  maria.gallidellamantica@unito.it  OSR@OIRMSANTANNA.PIEMONTE.IT  ; Fees= euro 100.00.

Curriculum vitae Mrs. Anne Alvarez

 

45 Flask Walk

London.N.W.3 1HH

 

 

Date of birth. 1/1/1936: Toronto . Canada.

Have dual nationality for Britain and Canada.

 

 

ACADEMIC AND PRPFESSIONAL QUALIFICATION:

  1. B.A. honours (First Class) Psychology. University of Toronto, Canada, 1957. Victoria college Travelling Fellowship to do post-graduate work.
  2. M.A. Clinical Psychology. Indiana University, u.s.a. 1959.
  3. I am registrated by the Ontario Board of Examiners in Psychology and the Canadian Health Service Providers in Psychology as able to practice in Canada as Clinical Psychologist.
  4. Qualification as Child Psychotherapist, Tavistock Clinic, London , 1955 and Member of Association of Child Psychotherapist,. 1965.

       5.  Postgraduate Diploma M.A. in Psychoanalitic Studies.

 

EMPLOYMENT

1988-present: Principal Child Psychotherapist , Child and Family Dep’t. Tavistock Clinic, London, with special responsibility for teaching psychoanalytic theory, child development, and therapeutic technique.

Special interest: therapy of Psychotic, borderline condition and Autism and Therapeutic intervention in Infancy.

 

I  published many papers,  on Psychoanalitic Theory and  psychotherapy in Childhood.

 In the last 20 years I   presented   and I am presenting lectures outside the Tavistock , in U.SA. in Europe and in Italy.

 

BOOK.

Live Company: Psychotherapy with Autistic, Borderline, Deprived and Abused Children. Routledge. London. July 1992, published in Italy by Asrolabio- Ubaldini, Rome, 1993 and in Brazil 1993 by Arte Medica. Porto Allegre

 

 

ABSTRACT:Types of narcissism and apparent narcissism: relation with the stupid object.

SUMMARY

  I have made use of the Kleinian theory of the inner world as made up of a self in relationship with various internal objects in an attempt to identify three sub-types of narcissism and three sub-types of apparent narcissism in children and adolescents. The sub-types make particular reference to different relationships with a stupid object and include:

1.     Narcissism where the stupid object arises from defensive devaluation.

2.     Narcissism and the stupid object where devaluation has become addictive and part of character structure.

 3A Destructive narcissism, where addictive narcissism combines with addictive destructiveness.

3B.Masochistic narcissism and the problem of the envious, intrusive and gratifyingly watchful object.

 

1.  Apparent Narcissism as a developmental necessity where the internal object is felt to be unresponsive to the self’s agency and potency.

2.  Apparent narcissism where the self is relating to, and also identified with, an indifferent, uninterested, and uninteresting object: a double deficit.

3. Apparent narcissism which is not narcissism: the precious self                                         and  the precious world.

 

Curriculum   di  Dina Vallino

 

 

Psicologa  Psicoterapeuta  e Psicoanalista con funzioni di training della SPI  e dell’ IPA . Psicoanalista Esperta di bambini e adolescenti della SPI e dell’IPA. Docente a Milano nell’Istituto di Training della SPI dal 1993.

Dalla fine degli anni ’70 ha svolto attività di consulenza prevalentemente orientata nel campo  dell’Infant Observation (osservazione psicoanalitica del bambino in famiglia):  formazione e aggiornamento di operatori nel campo infantile con diversi Istituti Universitari di Neuropsichiatria Infantile ( dal 1985-1989), col Corso Tavistock  di Milano (1983-1985), con varie Aziende  A.S.L  del Nord Italia per la formazione e l’aggiornamento di Operatori. E’  stata  Psicoanalista Consulente per la formazione delle Educatrici di Asilo Nido e delle Insegnanti di Scuola Materna del Comune di Milano dal 1992 al 1999. Vive e lavora a Milano.

Ha pubblicato  numerosi contributi, relativi alla psicoanalisi  dei bambini e degli adulti, su riviste e in volumi collettanei , tra cui 

(1981). Ansie di separazione rilevate nell’osservazione del neonato e nella psicoanalisi di adolescenti e di adulti. “Giornale Neuropsichiatr. Età evol.”, I, II.

( con  Altri). (1990) Funzione del gruppo di discussione nell’osservazione del bambino in famiglia e in patologia intensiva. Quaderni Psicoter. Inf. N°22. Borla, Roma.

 

.(1991) Confronto  tra il metodo classico dell’Infant Observation e la sua applicazione nei nidi e nelle scuole materna. In Osservazione del bambino e formazione degli Educatori (a cura di A.Costantino e M.Noziglia), Unicopli  Milano.

 

(1992). Atmosfera emotiva e affetti, Riv. Psicoan. XXXVIII, 3.

 

 (1992). Sopravvivere,esistere,  vivere:riflessioni sull’angoscia dell’analista. In L’esperienza condivisa (a cura di L.Nissim Somigliano A.Robutti). Raffaello Cortina Edit.Milano

 

 (1994).  Una storia che…ha degli imprevedibili sviluppi,  Quaderni.Psicoter. Infantile 30.

 

(1995). Il gioco di immaginazione dei bambini con l’Educatrice  che osserva, ascolta e aiuta.(a cura di M.Noziglia). In Giocare e Pensare- Secondo Seminario di studio sull’osservazione del bambino come momento di formazione.

 

1997 – Il campo psicoanalitico e il giardino segreto: una metafora per lo sviluppo del pensiero vivente. In Emozione e Interpretazione (  a cura di E.Gaburri),Bollati Borighieri, Torino.

1999-  L'Infant Observation come strumento di conoscenza dello sviluppo mentale.In: La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner (a cura di C.Riva-Crugnola) Raffaello Cortina Editore Milano.

(1998). Le storie e il Luogo Immaginario nella psicoanalisi dei bambini . In Il contributo della psicoanalisi nella cura delle patologie gravi in  infanzia e adolescenza (a cura di Ferruta, Goisis, Jaffè, Loiacono) Armando Roma 2000.

1999 -  La “storia” e il  “luogo immaginario” .Quaderni Psicoter.Inf. 41

 2002-  La consultazione con il bambino e i suoi genitori.  Rivista Psicoan., XLVII,2.

 2003 ( con M.Macciò)-  Di alcune miserie nell’attività intellettuale dei Piccoli Gruppi alla luce del paradigma fraterno.  Quader.Psicoter.Inf 47.

2004 – La Consultazione Partecipata: figli e genitori nella stanza d’analisi.. Quaderni .Psicoter.Inf 48.

2004  (con M.Macciò)-  Il senso di esistere del neonato e l’attrazione fatale dell’identificazione. In Ferenczi oggi (a cura di F.Borgogno), Bollati Borignhieri, Torino.

(2005) (con F.Borgogno ) “ Spoilt  Children”: un dialogo fra psicoanalisti. In  Quaderni di Psicoter. Inf. 52, Borla , Roma 2006.

 

E’ inoltre autrice dei volumi:

 

 Raccontami una storia – dalla Consultazione all’analisi dei bambini”. Borla Roma 1998 ( con il quale ha vinto  nel 1998 il premio Gradiva).

 

( con M.Macciò), Essere Neonati – Osservazioni Psicoanalitiche .Borla ,Roma 2004.

 

 

ABSTRACT

 

Spoilt children: un dialogo fra psicoanalisti  intende aggiornare medici, neuropsichiatri,

psichiatri e psicologi sul concetto di "spoilt children", coniato da Borgogno nel 1994,

soprattutto per quanto riguarda due punti centrali al processo diagnostico e terapeutico:

1) la ricaduta intra- ed inter-psichica dei vari tipi di deprivazione alla base della sofferenza mentale;

2) i fattori mutativi  nel trattamento di pazienti  bambini, adolescenti e adulti che presentano

questa specifica storia di dolore psichico all'interno della relazione di cura.

Borgogno e Vallino Macciò vogliono portare alla ribalta l'influenza dell'ambiente

nella salute e nella malattia sottolineando come qualsivoglia intervento psicologico

operi sempre facendo scoprire l'ambiente e la sua centralità.



 

Padova, 10-11/06/2006 "IDENTITÀ DI CONFINE. IDENTITÀ DEL CONFINE. LA CURA SUL LIMITE"; Sede: CENTRO VENETO DI PSICOANALISI - AULA MAGNA; Info: convegnolimite@libero.it  ; Fees: euro 150.00.

E.C. M.                                    

                             Centro Veneto di Psicoanalisi (CVP)

                                                    “Giorgio Sacerdoti”

 

                           Sezione della Società Psicoanalitica Italiana (SPI).

                                 Componente dell’International Psychoanalytical Association (IPA).

                                 Vicolo dei Conti 14,  35100 Padova, tel.  049 8751160.

                                 Sito Web: www.centrovenetodipsicoanalisi.it

                                 E-mail: cdisc@tin.it

 

 

 Delegato ECM: Mariagrazia Capitanio.

 Via Milazzo n. 8,  30174  Mestre (VE) 

Tel. e fax 041 942003, e-mail mg.capitanio@libero.it

 

                                                   :

 

 

Convegno

 

Titolo dell’evento: Identità di confine. Identità del confine. La cura sul limite

 

Data:  10/06 - 11/06/2006                Sede: Aula Magna "Vallisneri" via Ugo  Bassi 58  Padova

 

 

Obiettivo nazionale/regionale di ECM: L'evento si rivolge a quanti tra psicoterapeuti medici e psicologi impegnati nell'ambito della psicopatologia  -come essa si presenta nei vari Servizi di cura (Reparto psichiatrici,  Centri di Salute mentale, Servizi di neuropsichiatria, Consultori Familiari , Servizi per le Tossicodipendenze)  - vogliono approfondire da un punto di vista teorico /clinico    la patologia bordeline al fine di affinare le tecniche di diagnosi e di cura.L'obiettivo è quello di migliorare le competenze professionali nell'esercizio della attività  diagnostica e psicoterapeutica(obiettivo nazionale 21 gruppo 2). Verranno approfondite, da un punto di vista teorico e clinico, le tematiche della simbolizzazione primaria  e della analisi delle difese caratteristiche della patologia in oggetto  prendendo in  considerazione  gli apporti teorici  psicoanalitici.  Vi sarà una  disanima dei concetti  fondamentali  di  simbolizzazione, narcisismo, dipendenza anaclitica, posizione depressiva,  scissione, diniego   dandone ampia dimostrazione a partire da casi clinici.  Inoltre l’evento, essendo rivolto a professionisti  che lavorano in ambiti professionali diversi, permetterà il confronto di modalità lavorative diverse nell’ottica di una integrazione delle varie possibilità di aiuto  nei confronti di pazienti  di così difficile gestione. 

Programma:

SABATO

10 giugno 2006

Limite, topica, struttura

 

Ore 11.30 - 12.30

Paradossalità e polisemia nel concetto psicoanalitico di "limite

Relatore: Dott. Francesco Conrotto

Abstract:

L’autore ritiene che la specificità delle “situazioni-limite” non sia l’indebolimento dei confini tra le diverse organizzazioni psicopatologiche ma piuttosto una assai marcata rigidità delle difese adottate tra le quali prevalgono il diniego e la scissione. L’autore ritiene che l’elemento che accomuna le differenti forme psicopatologiche definite come “stati-limite” sia una marcata insufficienza della funzione simbolizzante primaria. Nella pratica della cura spesso ricade sull’analista l’onere di supplire con il suo psichismo a questo aspetto deficitario dell’analizzando. Per questo motivo questo genere di situazioni può essere concettualizzato facendo riferimento ad una “topica interattiva”.

 

 

Ore 12.30 - 13.00

Discussione di casi clinici

 

Pomeriggio

La patologia e il limite

 

ore 15.00 – 15.45

Il fondo instabile dell'esperienza. Clinica e psicopatologia borderline

Relatore: Dott. Francesco Barale

Abstract:

Verranno portate alcune considerazioni cliniche e psicodinamiche sulla condizione borderline e sui problemi che l'incontro con l'esperienza borderline solleva.

 

Ore 15.45 -16.15

Discussione di casi clinici

 

ore 16.15 - 16.45

coffee break

 

ore 16.45 - 18.00

Tavola rotonda

Patologia del limite tra individuale e istituzionale

Introduce e coordina: Dott. Luigi Boccanegra

Interventi di:

               Dott.ssa Maria Rosa De Zordo

               Dott.ssa Maria Pierri

               Dott. Andrea Baldassarro

 

Ore 18.00 - 18.30

Discussione e conclusioni

Ore 18.30 - 18.45 compilazione questionario ecm

 

DOMENICA

11 giugno 2006

Il limite e il sessuale

 

Ore 9.30 - 10.15

Spettri: angosce al di qua e al di là del principio

Del piacere nell'analisi dei pazienti borderline

Relatore: Dott. Antonio Andreoli

Abstract:

Le condizioni borderline hanno acquisito un'importanza crescente nel campo della ricerca clinica e psicobiologica e costituiscono un importante punto di convergenza degli interessi della psichiatria e della picoanalisi. Dopo aver discusso alcuni malintesi nosografici ed epistemologici che falsano, in questo campo specifico, il dibattito tra queste discipline, il mio intervento metterà l'accento su quegli aspetti della clinica del paziente borderline in cui si segnala l'incontro dell'Io col limite dell'esperienza psichica. In particolare, ci soffermeremo sulle reazione all'abbandono e alla delusione amorosa che, direttamente o via la relazione di transfert, sboccano su dei processi patologici di lutto. Spesso concettualizzati dal punto di vista della teoria della simbolizzazione, questi stati mentali possono essere anche considerati come una riattualizzazione di dimensioni profonde ed inconsce del Super-Io. A questi personaggi spettrali, quinta colonna dell'al di là del principio del piacere, si ricollega un senso profondo di angoscia e di sconforto che sostengono un rapporto automatico con la ripetizione. Riprenderemo qui i lavori sulla nevrosi narcisistica per esplorare i rapporti che si stabiliscono nella clinica del limite tra il lutto, il demoniaco e l'esperienza traumatica, e, in linea con l'ultima sintesi freudiana, col lavoro di elaborazione come working-out e working though.

 

Ore 10.15 - 10.45

Discussione di casi clinici

 

Ore 10.45 - 11.15  coffee break

 

Ore 11.15 - 12.00

Stati limite e sessualità infantile

Relatore: Dott. Jacques Andrè

Abstract:

La sessualità (infantile) non può che essere fuori luogo e senza alcun significato finché non vi è una assicurazione per quel che riguarda la propria esistenza, la propria sopravvivenza, la propria identità. " Questa affermazione di M. Little, che si basa sulla teorizzazione di D. W.Winnicott e una certa concezione delle relazioni d'oggetto, espone un punto di vista condiviso da molti quando si tratta della psicoanalisi degli stati limite.

Il relatore cercherà di dimostrare le confusioni teoriche e pratiche che occultano quel punto di vista seguendo i destini del sessuale infantile nella problematica borderline.

 

 

Ore 12.00 - 13.00

Discussione di casi clinici

Ore 13.00 - 13.15 compilazione questionario ecm



 

 

Materiali: verrà sempre consegnata copia cartacea della relazione proposta dal relatore con annessa bibliografia.

Verifica: la verifica dell'apprendimento verrà fatta tramite questionario.

Destinatari: psicologi e medici

Partecipanti:  si prevede che il numero dei partecipanti sarà di  250

 

 

Obiettivi: migliorare le competenze professionali nell’esercizio della attività psicoterapeutica

                

Sostituto: Dott. Marco La Scala

Elementi di spazializzazione dei confini nel processo analitico

Abstract:

Il Relatore chiama  fenomeni di confine particolari senso-percezioni connesse alla trasformazione di configurazioni spaziali nel processo di esposizione e di definizione del Sé, per quanto attiene ai suoi confini. Un nuovo vertice osservativo sul confine a sua volta comporta una riformulazione dell’Io sulla base di nuove rappresentazioni si sé e dell’altro.

Sono forme del sentire descritte dal paziente come scoperte che spesso appaiono invece all’analista come scontate (per es. il paziente scopre che  le sue azioni provocano delle conseguenze, delle modificazioni negli altri)  e quasi banali per la loro semplicità, e la cui ovvietà non consente spesso all’analista di coglierne il valore e il profondo significato fino al momento in cui queste non si disvelano al paziente stesso.

.

.

Il relatore chiama  queste esperienze "fenomeni di confine”, perché sono al limite di un’esperienza pre-figurabile, non solo per il paziente, ma anche per l'analista che con lui è in relazione. Non è un risultato che in qualche modo sia pre-vedibile o pre-visto nella mente dell'analista, arriva inatteso da qualcosa che risiede più obliato nel corpo, che rimosso nello psichismo del paziente. Ne origina una memoria, che solo talora diviene un ricordo, e che può nascere solo da una costruzione in analisi, che si muove da una decostruzione di schemi profondamente ancorati al corpo. Si tratta di semplici, quasi ineffabili, esperienze nella relazione paziente analista.

Esperienze che si possono leggere anche come il frutto di un importante lavoro di rinegoziazione tra l’Io e il Sé inteso con Gaddini come “spazio concluso del Sè individuale  che tende a racchiudersi in una forma e ad acquisire un snso di Sé( Gaddini E. fra il 1976 è il 1978). E' un lavoro completamente diverso dal fare delle interpretazioni sull'Io o sulle sue difese, in base alle quali l’analista si può aspettare un risultato che in qualche modo è prefigurato nella sua mente. Al contrario si tratta piuttosto di sorprese, sia per il paziente che per l'analista, di aspetti fondamentali nella loro semplicità, che originano primariamente da nuove formulazioni del Sé, che originano da una trasformazione dell’Io, reinvestono il Sé e all’Io ritornano.

A un livello più primitivo  si possono includere tra questi fenomeni le immagini che nel corso dell’analisi si attivano a partire da manifestazioni psicosomatiche connesse al distacco, che rimangono pertanto ancorate al corpo: eczemi, orticarie, pruriti ecc. Così anche possiamo pensare a questo riguardo, ma ad un altro livello, alcune modalità motorie e gestuali che talora vengono riconosciute con meraviglia dai pazienti, e che noi consideriamo componenti del carattere, che costituiscono la scarica di una pensabilità criptata.

.

 

 

 Roma, 3.06.2006 "METODO STORICO METODO PSICOANALITICO"; Sede: PALAZZO ALTEMPS, ROMA, VIA DEI GIGLI D'ORO, 21; Info: cpdr@tiscali.it  ;Fees= euro 50,00.

Società Psicoanalitica Italiana

Centro Psicoanalitico di Roma

Via Panama, 48 – Roma

Tel. 068546087 Tel e Fax 068415016

e-mail:cpdr@tiscali.it

 

METODO STORICO

METODO PSICOANALITICO

                                                                                                

3 giugno 2006

 

PROGRAMMA

 

 

Ore 9,15-9,30 Registrazione dei partecipanti

 

Ore 9,30-11,30 Tavola rotonda Maurizio Balsamo, Domenico Chianese, Gilberto Maccari e Fausto Petrella “Metodo Storico e metodo psicoanalitico”

 

Ore 11,30-12,30 Sophie de Mijolla Relazione su tema preordinato “La verità fra storia e psicoanalisi”

 

Ore 12,30-13,30 Emanuele Betta Relazione su tema preordinato “La soggettività dello storico”

 

Ore 13,30-14,30 Pausa

 

Ore 14,30-15,30 Francesco Conrotto Relazione su tema preordinato “Metodo storico e metodo psicoanalitico”

 

Ore 15,30-16,30 Silvano Facioni, Relazione su tema preordinato “Michel de Certeau, fra storia e psicoanalisi”

 

Ore 16,30-18,30 Dibattito con la sala

 

Ore 18,30-19,00 Questionario

 

 

 

Abstract Lavori

 

Francesco Conrotto

Metodo storico metodo psicoanalitico

L’autore ritiene che, sebbene lo stesso Freud e dopo di lui numerosi psicoanalisti, abbiano affermato che la metodologia clinica della psicoanalisi è molto vicina al metodo storico, questo non può essere sostenuto a meno di ritenere che ogni storia è una storia inventata a posteriori. Infatti l’autore non ritiene che la psicoanalisi  conduca al recupero di ricordi rimossi ma che, piuttosto, permetta di mettere in parole delle esperienze affettive infantili che, in quanto rimosse, hanno perduto qualunque riferimento con realtà evenemenziale. 

 

Fausto Petrella

Quanta storia nel lavoro psicoanalitico?

Il lavoro prende in considerazione i limiti di riferimento alla storia nel caso dei pazienti a difetto di soggettivazione. In tal caso non sembra esserci storia a partire dalla quale ricostruire un passato.

 

Sophie de Mijolla

La verità fra storia e psicoanalisi

Che rapporto c’è tra storia e verità psicoanalitica? I due registri si incrociano o sono differenti? Che rapporto con la realtà psichica?

 

Emanuele Betta

La soggettività dello storico

Che rapporto c’è fra la soggettività dello storico e la scrittura della storia? In che modo le tracce impongono una verità che obbliga lo storico a riconoscerle o che invece possono da lui essere selezionate?

 

Maurizio Balsamo

Regimi di storicità e psicoanalisi

Sempre più spesso la psicoanalisi sembra delineare un metodo di cura centrato sul presente della relazione analitica. Nel lavoro si cerca invece di delineare i diversi regimi di storicità presenti nella cura.

 

Domenico Chianese

Storia, destino, scrittura

A partire dal concetto di costruzione l'autore prende in esame il problema della costruzione della relazione analitica e del suo incontro con le tracce della storia.

 

Silvano Facioni

Michel de Certeau, fra storia e psicoanalisi

De Certeau è una figura esemplare per studiare, nel concreto, il rapporto complicato fra il metodo storico e il metodo psicoanalitico.

 

Gilberto Maccari

Perchè interessarsi alla storia.?

Abbiamo interesse ad occuparci della storia? Se ci situiamo in un ambito clinico, dove quello che è importante è il problema delle trasformazioni possibili, il cocnetot di storia appare forse desueto.

 

 

 

Palermo, 26-27.06.2006 "CONVEGNO INTERNAZIONALE SUI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE - LE FIGURE DELLA FAME - LA VALUTAZIONE, IL TRATTAMENTO E LA RICERCA NEI DCA"; Sede: HOTEL ADDAURA - LUNGOMARE C. COLOMBO - PALERMO; Info: stefania.milano@dontravel.com ; Fees= euro 160.00.

 

Lunedì 26 Giugno

 I sessione - La valutazione

 

9.30   David M. Garner

Reliability, validity and clinical utility of the Eating Disorder Inventory-3.

Controversies in Nutritional Rehabilitation in Eating Disorders

 

10.00  Massimo Ammaniti

I disturbi dell'alimentazione dell'infanzia

 

10.30  Coffee break

 

II sessione  - La valutazione

11.00  Vincenzo Caretti

Disregolazione affettiva e dissociazione come predittori dei vissuti traumatici nei DCA

 

11.30 Massimo Cuzzolaro

Valutazione psicometrica dei disturbi dell’immagine del corpo

 

12.00  Discussione

 

13.00  Colazione di lavoro

 

Sessione III  - La valutazione

 

15.00  Johan Vanderlinden

Trauma, dissociation and impulse dyscontrol in eating disorders

 

15.30  Daniele La Barbera

Il cibo, la vergogna e la colpa nel vissuto dei pazienti con DCA

 

16.00  Anna Maria Speranza

Trauma e abuso nei disturbi alimentari

 

16.30  Maurizio Guarneri

Anoressia mentale: “corpo feticcio” e “scopo superiore”

 

17.00 Salvatore Accomando

Aspetti psicologici e disturbi alimentari nelle patologie croniche dell'età pediatrica

 

17.30 Discussione

 

18.30  Fine lavori I giornata

Martedì 27 Giugno

 

 

Sessione I  -  Il trattamento e la ricerca nei DCA

9.00  Christopher G. Fairburn

Eating Disorder Not Otherwise Specified: The Neglected Eating Disorder

 

9.30   Emilio Franzoni

I disturbi alimentari nell’infanzia e nella pre-adolescenza

 

10.00 Francesco Montecchi

L'utilizzazione del "gioco della sabbia" nelle diverse forme cliniche di

DCA infanto-adolescenziali

 

10.30  Coffee Break

 

Sessione II  -  Il trattamento e la ricerca nei DCA

 

11.00  Gabriella Russo

Adolescenza e crisi dei miti infantili: un modello

anoressico

 

11.30  Riccardo Dalle Grave

Terapia cognitivo comportamentale multi-step dei disturbi dell’alimentazione

 

12.00  Discussione

 

13.00 Colazione di lavoro

 

Sessione III  -  Il trattamento e la ricerca nei DCA

 

15.00  Bernard Brusset

Le traitement psychanalytique: ses conditions et ses effets

 

15.30 Francesco La Rosa

“Tra Scilla e Cariddi”: Una lettura simbolica dei disturbi del comportamento alimentare

 

16.00 Laura Nastri

Stili alimentari come indicatori di alterazione dell'equilibrio corpo-mente

 

16.30 Carlo Viganò

Figure della fame, enigma del desiderio

 

17.00  Discussione

 

18.00 Test di valutazione dell’apprendimento

 

18.30  Fine lavori

 

Catania, 2-4.06.2006 "COSTRUZIONI E RI-COSTRUZIONI DI MEMORIE POSSIBILI ATTRAVERSO LA RELAZIONE ANALITICA"; Sede: CATANIA, GRAND HOTEL BAIA VERDE - VIA A. MUSCO 8/10; Info: ass.sipp@tin.it  Fees: euro 70.00.

SOCIETA’ ITALIANA DI  PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

 

Membro della Sezione Italiana della E.F.P.P. - European  Federation for Psychoanalytic Psychoterapy in the Public Sector

 

Istituto di Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica

Riconoscimento del MIUR ai sensi della legge n. 56 del 18.2.1989

 

CONGRESSO NAZIONALE

 

“COSTRUZIONI  E  RI-COSTRUZIONI DI MEMORIE POSSIBILI

ATTRAVERSO LA RELAZIONE ANALITICA

 

Catania 2-3-4 giugno 2006

 

Grand Hotel Baia Verde

Via Angelo Musco 8/10

 

 

 

PROGRAMMA

 

 

Venerdì 2 Giugno 2006

 

PLENARIA- SALA ASSEMBLEARE

 

ore 13.00 – 15.15       Registrazione dei partecipanti

 

ore 14.00 – 14.15       Apertura Presidente Mario Fiore

 

ore 14.15 – 14.30       Introduzione Maria Concetta Sapienza Auteri

                                   Saluto Presidente della S.I.E.F.P.P.

                                   Saluto Autorità

 

ore 14.30 – 14.45       Introduzione Carla Montanari (Commissione Scientifica S.I.P.P.)

 

ore 14.45 – 15.15       Luigi Scoppola ”La memoria del trauma ed il trauma della memoria                                                        nella relazione analitica”

 

ore 15.15 – 15.45       Adriana Gagliardi “Riflessioni sulla memoria e sull’oblio”

ore 15.45 – 16.45       Discussant: Mariella Paganoni

 

 

 

PARALLELA – SALA A

 

                                    “Le origini….”

 

ore 17.00 – 17.45       Chiara Nicolini e Giampaolo Sasso “Ti imparo a memoria - Divieto di accesso                              alle origini”

 

ore 17.45 – 20.00       Discussant: Francesco Spadaro

 

 

PARALLELA – SALA B

           

                                   “I possibili linguaggi”

 

ore 17 – 17.30                        Maurizio Russo e Bruna Tramontana “Il ruolo delle comunicazioni olfattive                                           nell’evoluzione            creativa della relazione analitica”

 

ore 17.30 – 18.00       Donatella Lisciotto “Lella”

 

ore 18.00 – 18.30       Giuseppe Romano  “Le muse analitiche”

                      

ore 18.30 – 20.00       Discussant: Gianfranco Marano

 

 

PLENARIA- SALA ASSEMBLEARE

 

ore 20.00                    Chiusura dei lavori

ore 20.30                    Cena “Palazzo Biscari” - Catania

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Sabato 3 Giugno 2006

 

 

PLENARIA- SALA ASSEMBLEARE

 

ore 9.00 – 9.45                       Alain De Mijolla “Il ricordo. Una bugia che dice sempre la verità”

 

ore 9.45 – 11.00         Discussant: Rita Manfredi

 

ore 11.00 – 11.15       Break

 

ore 11.15 – 11.45       Maria Concetta Sapienza Auteri  “Costruzioni della forma-immagine nel                                                 paziente grave mediante il processo transfert-controtransfert”

 

ore 11.45 – 12.15       Paola Borsari “Traumi e dolori attraverso il percorso delle memorie”

 

ore 12.15 – 13.30       Discussant: Rosita Lappi

 

ore 13.30                    Conclusione dei lavori - Lunch

 

                                   Pomeriggio - sera

ore 15                         Visita a Siracusa con rappresentazione al Teatro Greco “Ecuba” di Euripide

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Domenica 4 Giugno 2006

 

PLENARIA- SALA ASSEMBLEARE

 

ore 9.30 – 13.00         Tavola Rotonda

                                   V. Caretti – S. M. Passone - L. Scoppola – M. Fiore – A. Sabatini Scalmati

                                   L. Perrone

 

                                   Coordina Giampaolo Sasso

 

ore 13.00 – 13.00       Somministrazione questionario

 

 

L’evento ha ottenuto il patrocinio di:

 

  • FNOMCeO - Federazione Nazionale

     Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri                      – Patrocinio gratuito

     

  • Sezione Italiana della E.F.P.P. - European  

      Federation for Psychoanalytic Psychoterapy          – Patrocinio gratuito

 

  • Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana        – Patrocinio con contributo

 

 

Si è in attesa di risposta per il Patrocinio richiesto alla:

 

  • Presidenza della Repubblica
  • Presidenza del Consiglio dei Ministri
  • Ministero della Salute
  • Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Psicologi
  • Comune di Catania
  • Assessorato della Cultura e Politiche Scolastiche del Comune di Catania
  • Presidenza dell’Ordine dei Medici della Provincia di Catania

 

 

 

 

Milano, 10.06.2006 "TRAUMA E PSICOSI"; Sede: AUDITORIUM DON BOSCO - VIA M. GIOIA, 48; Info:  biblio.cmp@iol.it  ; Fees= euro 90,00.

CONVEGNO:

 

 

TRAUMA E PSICOSI

 

 

Organizzato da:
Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti

 

 

Sabato 10 giugno 2006

 

Sede: Auditorium Don Bosco, Via Merchiorre Gioa 48, Milano

 

 

 

 

 

 

 

 

Segreteria organizzativa

Valeria Sciscioli, Nella Vignoli

Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti
Via F. Corridoni 38 - 20122 Milano - Italia
Tel (+39) 0255012281 - Fax (+39) 025512832

cmp@iol.it - www.cmp-spiweb.it

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA:

SABATO 10 GIUGNO

TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 9.00-9.45

Tipo: A – Lezione magistrale

 

Titolo: Introduzione

 

Docenti: Paola Capozzi

Abstract: La Dr.ssa Paola Capozzi presenterà il convegno.

 

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TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 9.45-10.45

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Sull’esclusione delle esperienze traumatiche in un caso di ipocondria psicotica (schizofrenia)

 

Docenti: Thomas Muller

Abstract: Il Prof. Muller esporrà il suo pensiero sulle esperienze traumatiche nel particolare caso dell’ipocondria psicotica in pazienti schizofrenici, facendo particolare riferimento alla sua esperienza professionale.

 

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TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 10.45-11.45

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Comprendere l’incomprensibile: le teorie private del primo episodio psicotico dei pazienti e dei loro terapeuti

 

Docente: Andrzej Werbart

 

Abstract: Il prof. Webart, psicoanalista svedese, presenterà il rapporto tra terapeuta e paziente nell’ambito del primo episodio psicotico.


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TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 11.45-12.30

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

 

Titolo: Dibattito

 

Docente: Thomas Muller – Andrzej Werbart

 

Abstract: Spazio libero al dibattito sugli argomenti trattati nella mattinata di convegno tra relatori e pubblico.

 

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TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 14.30-15.30

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Psicosi come trauma catastrofico: impossibilità per il paziente psicotico di affrontare il trauma emotivo

 

Docente: Franco De Masi

 

Abstract: Il Prof. Franco De Masi esporrà il tema della psicosi come evento traumatico catastrofico e la difficoltà del terapeuta ad affrontare i pazienti psicotici.

 

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TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 15.30-16.30

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Trauma, terrore e terrorizzazione

 

Docente: Paul Williams

 

Abstract: Il Dr. Williams propone il tema del trauma con particolare riferimento al terrore e alla terrorizzazione.

 

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TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 16.30 – 17.30

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

 

Titolo: Dibattito

 

Docente: Franco De Masi – Paul Williams

 

Abstract: Spazio libero al dibattito sugli argomenti trattati nell’intero convegno tra relatori e pubblico.

 

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TITOLO: TRAUMA E PSICOSI

 

Ore: 17.30-18.00

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

 

Titolo: Dibattito

 

Docente: Thomas Muller – Andrzej Werbart  - Franco De Masi – Paul Williams

 

Abstract: Conclusioni del convegno

 

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CURRICULUM VITAE DEI DOCENTI:

Cv Thomas Muller

Born in 1958,study of  history of literature and psychology at universities of Freiburg,Auckland,Frankfurt,graduation as Dr.phil with an analysis of medical and psychological literature in the period of the Enlightment.

I worked then for about 10 years in psychiatric and psychosomatic (university) clinics, at that time also my analytic training in Heidelberg;co-editor of the "Forum der psychoanalytischen Psychosentherapie"(Göttingen,Vandenhoeck u.Rupprecht), a german speaking journal that deals with psychoanalytic theory and practice of the

psychoses; publications in the field of psycholinguistics,psychosomatics and psychoses.

 

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CV Andrezej Werbart

Andrzej Werbart, PhD, Associate Professor, is psychoanalyst in private practice, training analyst and teacher at the Swedish Psychoanalytical Society, honorary member of the Polish Psychoanalytical Society, and Research Director at the Institute of Psychotherapy, Stockholm County Council, Sweden. His publications concern psychoanalytical case studies and psychoanalytical research. His main research interest is in private theories about psychological problems, its background and cure among ordinary people, patients in psychoanalysis, psychotherapy and other forms of treatment, as well as their clinicians.

 

Werbart, A. (1999).  The dialectics of psychoanalytic research.  Scand. Psychoanal. Rev., 22:85-101

Werbart, A. (2002).  ‘The Meaning of Dreams in the Psychotic State: Theoretical Considerations and Clinical Applications’.  Int. J. Psycho-Anal., 83:551-563

 

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Cv Paul Williams

Psicoanalista, membro della British Psychoanalytical Society, Visiting Professor della School of Community Health & Social Studies Anglia Polytechnic University. Editor for London del The International Journal of Psychoanalysis. Vive a Londra.

 

Bergamo, 6.o6.2006 "CURARE CON LE ARTI: NEUROSCIENZE E TECNICHE ESPRESSIVE"; Sede: BERGAMO GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA; Info: segreteria@updateintcong.it  MARABBONI@LIBERO.IT ; Fees= euro 50,00.

CURARE CON L’ARTE

Neuroscienze e tecniche espressive

6 GIUGNO 2006

Bergamo

Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea - GAMeC

“Spazio Parola e Immagine”

Razionale

L’obiettivo del Convegno, rivolto a tutte le figure professionali che operano nel campo della riabilitazione del disagio psichico, è quello di promuovere la ricerca e la riflessione sui possibili contributi che le moderne neuroscienze offrono alle prassi riabilitativo - espressive.

Come è noto la riabilitazione psicosociale è costituita da un insieme tecniche, rivolte a persone con disabilità psichiatriche gravi e di lunga durata e costituisce il trattamento d’elezione per i soggetti con un Io fragile e scarse capacità cognitive e d’insight. L'obiettivo perseguito è quello di migliorare la qualità di vita supportando l’individuo in un percorso di riacquisizione e/o acquisizione di competenze (relazionali, pragmatiche, emotive) che gli consenta di: assumersi la responsabilità della propria esistenza, funzionare il più attivamente ed indipendentemente possibile nella società. Il percorso si rivolge all'individuo come persona, nella sua totalità, facendo riferimento soprattutto alle abilità residue e alla parte sana, stimolando il senso d’autostima ed incoraggiando la partecipazione al processo riabilitativo.

Questo insieme di tecniche può schematicamente essere diviso in due grandi gruppi: i modelli  cognitivisti e quelli espressivi (come l’arte, la danza, la musico, la teatro - terapia), ad impronta psicodinamica. In Italia, questi approcci sono inseriti all’interno di un modello più ampio che prevede una presa in carico globale e prolungata con l’utilizzo integrato di: farmacoterapia, psicoterapia e riabilitazione. Certamente la diffusione delle prassi riabilitative è il risultato di scuole di pensiero e movimenti sociali che hanno fortemente influenzato la storia della psichiatria, ma non va dimenticato come uno dei fattori  che, ponendosi alla base della cura della patologia psichica, ha reso possibile la strutturazione dei percorsi riabilitativi è stata l’introduzione dei farmaci, i quali hanno reso possibile il contenimento dei sintomi e quindi, dopo il superamento dell’acuzie, l’attuazione degli interventi stessi.

Oggi, sempre grazie alla terapia farmacologica anche la realtà riabilitativa è molto mutata, infatti, grazie ai nuovi antipsicotici e alle loro caratteristiche specifiche è possibile un maggior reinserimento sociale del paziente. Questo risultato è determinato certamente da trattamenti riabilitativi più mirati, ma anche dalle nuove terapie farmacologiche, infatti i nuovi neurolettici presentano effetti collaterali meno disabilitanti; un maggior rispetto delle capacità cognitive dei pazienti; una maggiore incisività, rispetto ai neurolettici classici, sulla sintomatologia negativa, e, infine, danno la possibilità di interventi riabilitativi più precoci che possono essere iniziati anche durante i periodi di acuzie.

Inoltre, sono oggi disponibili diversi farmaci antidepressivi che, per le loro caratteristiche sia farmacologiche, sia cliniche, sono in grado di consentire il trattamento e la risoluzione di condizioni depressive, come la classica “depressione da svuotamento dell’Io” che spesso tendono a sovrapporsi alla originaria patologia psicotica, di cui complicano il decorso, rendendo evidentemente precari e spesso frammentari i percorsi riabilitativi; questo, senza interferenze significative, né farmacologiche, né cliniche con la patologia di base ed il suo trattamento.

In altri termini gli interventi farmacologici complessivamente oggi disponibili consentono trattamenti riabilitativi più precoci e determinano minori effetti disabilitanti.

Tornando alle tematiche del Convegno, e quindi alle tecniche riabilitative, nell’approccio espressivo il disturbo mentale viene visto come un’alterazione delle capacità di relazione del soggetto con se stesso e con gli altri. Questa incapacità di intraprendere e mantenere valide relazioni oggettuali rinforza a sua volta l’alterazione delle capacità di pensiero e di comunicazione con il mondo esterno. Per questo, l’intervento è mirato alla ricostituzione di un'organizzazione funzionale, la più ottimale possibile, delle strutture del Sè intrapsichico (corporeo, espressivo e verbale), che sono alla base delle relazioni oggettuali.

Per comprendere il ruolo delle attività espressive è necessario fare riferimento a tre presupposti teorici fondamentali: queste tecniche  utilizzano il canale comunicativo non verbale che è compromesso più tardivamente rispetto al verbale e questo consente di lavorare in ambiti meno deteriorati dalla patologia e quindi più fruibili e validi in un’ottica terapeutica che preveda il potenziamento delle parti sane; nelle tecniche espressive l’attenzione principale è posta al processo più che al prodotto espressivo, quindi al come viene costruita l’opera e non al cosa viene costruito, in questo modo, abbattendo l’ansia da prestazione, il soggetto ha maggiori possibilità di esprimere liberamente il suo mondo interno con tutte le valenze di cui esso è portatore; infine la teoria degli oggetti transizionali che conferisce un significato alle cose, alle percezioni, alle emozioni che la riabilitazione usa come strumenti di cura. Lo spazio riabilitativo messo a disposizione dalle tecniche espressive si colloca come uno spazio transizionale in cui il desiderio ha la possibilità di muoversi per giungere a degli obiettivi, è uno spazio scenico che si costituisce come ponte tra l’individuo e la realtà, tra mondo interno e mondo esterno. Detto questo appare chiaro come il contesto espressivo costituisca un luogo privilegiato all’interno del quale trovano spazio e segno dinamiche interne che possono essere colte dall’operatore e contribuire, se integrate ed utilizzate nel processo terapeutico, al percorso di cura del paziente.

In questo contesto le riflessioni proposte dalle moderne neuroscienze possono costituire un importante punto di vista sia operativamente, pensiamo ai concetti di intelligenza emotiva e di regolazione delle emozioni; sia in termini conosciti, pensiamo ai concetti di memoria. Infatti, per esempio, sappiamo che nel nostro cervello operano due diversi sistemi di memoria che hanno caratteristiche funzionali molto diverse: la memoria esplicita o dichiarativa che può essere attivata consapevolmente e che consente il recupero di ricordi che possono essere verbalizzati; la memoria implicita o non dichiarativa che non è cosciente né può fornire la verbalizzazione di ricordi.

Quest’ultima ha a che fare con vari tipi di apprendimenti: il priming (rappresentato dalla capacità del soggetto di scegliere un oggetto al quale è stato esposto in maniera subliminale), la memoria procedurale che ha a che fare con l’apprendimento motorio, le performances quotidiane, il suonare strumenti, ecc.; la memoria emotiva ed affettiva che è relativa alle emozioni, esperienze, fantasie, difese legate alle relazioni precoci che l’essere umano stringe con il mondo esterno, la madre in primis. Ancora, sappiamo che l’intelligenza emotiva è costituita dalla capacità di riconoscere, denominare, controllare, esprimere, vivere e sentire le emozioni. Gli ambiti in cui questa forma di intelligenza si esplica sono la capacità di insight, di sapersi motivare, di tollerare le frustrazioni, la capacità empatica, di gestire le relazioni sociali e di modulare e regolare le emozioni.

Proprio in considerazione di questi elementi, il Convegno vuole proporre una riflessione che cerchi punti di contatto ulteriori tra la riabilitazione, attraverso le tecniche espressive, le neuroscienze e, per loro tramite, l’ambito del trattamento farmacoterapeutico delle psicosi schizofreniche ed affettive.

 

MEMORIA, INCONSCIO E CREATIVITÀ

 

Le esperienze sensoriali di natura “estesica” collegate alla relazione del neonato con la madre, depositate nella memoria implicita, veicolano affetti ed emozioni che costituiscono la struttura di base di un inconscio precoce non rimosso presimbolico e preverbale in grado di condizionare la vita affettiva, emotiva, cognitiva e creativa del soggetto nel corso della vita.

La creatività umana appare in questa prospettiva come un ricreare collegato all’inconscio non rimosso, risultato di un incontro tra preconcezioni (analoghe alle idee a priori kantiane) e realtà.

Seguendo il principio di Jacobson, saranno analizzati alcuni aspetti del linguaggio poetico, musicale, artistico e transferale nel presupposto che questi diversi linguaggi abbiano le loro radici comuni nella proiezione dell’inconscio non rimosso sui diversi assi che rappresentano i diversi linguaggi.

 

REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI  ED ARTI TERAPIE

 

Le Arti terapie implicano l’uso di vari mezzi tecnici, di differenti  sistemi comunicativi e una diversa attività di regolazione delle emozioni. L’uso del messaggio pittorico, musicale, della danza, del teatro …. Implicano inoltre l’impiego di canali sensoriali percettivi ed espressivi. Al di là delle diversità occorre sottolineare che questi “esercizi” sono caratterizzati da una comune tensione verso una forma di comunicazione simbolica delle emozioni.

In questo percorso si verificano alcuni importanti cambiamenti: si instaura in primo luogo, come già detto, un dialogo inconscio tra paziente e terapeuta basato su una comunicazione diretta di vissuti emotivi e sostenuto molto spesso da messaggi di tipo non verbale, come gesti, espressioni facciali, postura, ecc.; la traduzione del vissuto emotivo nel linguaggio prescelto implica l’acquisizione e l’applicazione di determinate regole (o meglio canoni) proprie di quel linguaggio; viene ad attuarsi una coincidenza tra regole del linguaggio, regole che determinano il setting psicoterapeutico e modalità di controllo nell’espressione dei vissuti emotivi; tali coincidenze costituiscono lo spazio simbolico di intervento delle arti terapie ed assicurano la transizione da una forma di comunicazione diretta delle emozioni ad una riflessione sull’esperienza emozionale che si avvale di un codice simbolico che permette in sostanza di definire l’emozione provata e di collocarla nella dimensione spazio – temporale.

 

L’INTEGRAZIONE TRA METACOGNITIVO  E METAEMOTIVO

 

 Nella storia della psicologia, in campi applicativi diversi si è assistito ad un graduale cambiamento di prospettiva in cui i processi affettivi hanno trovato uno spazio sempre più decisivo e non ignorabile nello sviluppo cognitivo di un individuo. Attualmente, superata l’epoca di una forzata separazione tra emozione e cognizione, si trovano molti luoghi di incontro e ponti di collegamento tra cognizione ed emozione.•Un filone di ricerca che ha apportato, negli ultimi trent’anni, rilevanti contributi alla psicologia dello sviluppo e dell’educazione è la metacognizione (Albanese, 2003).La metacognizione coinvolge, da un lato, la conoscenza del proprio funzionamento mentale e, dall’altro, la conoscenza dei processi di controllo messi in atto nell’esecuzione /risoluzione di compiti e problemi. J.H. Flavell introdusse la nozione di metamemoria, riferendola alla conoscenza che il soggetto ha del processo cognitivo della memoria, proprio e altrui.Dalle sue ricerche è emerso che per svolgere in modo efficace un compito cognitivo è necessaria la conoscenza che si ha del proprio processo cognitivo e delle regole che lo governano (Flavell, 1971; 1976; 1996, trad. it.).A.L. Brown introdusse un nuovo modello basato sui meccanismi di controllo che un soggetto mette in atto durante l’esecuzione di un compito cognitivo. Secondo l’autrice attraverso l’applicazione di tali meccanismi il soggetto: analizza il compito, pianifica l’esecuzione, sceglie le strategie e valuta i feedback di ritorno (Brown, 1978). L’originario modello metacognitivo di Flavell fu dunque ampliato considerando la competenza metacognitiva non solo come frutto della conoscenza che un soggetto ha del proprio funzionamento, ma anche delle strategie attraverso cui può intervenire su di esso.•Sin dai primi lavori di Pressley, Borkowski e O’Sullivan (1985) le competenze metacognitive sono state spiegate attraverso un modello pluricomponenziale in cui si intrecciano componenti cognitive ed emotivo-motivazionali, per spiegare la complessità dello sviluppo umano. Nella prospettiva metacognitiva attuale l’individuo, impegnato nell’affrontare compiti di vita quotidiana, è sollecitato ad attivare le competenze metacognitive che diventano, quindi, un paradigma per descrivere e spiegare la complessità dell’essere umano (Pellerey, 2003). In conclusione, possiamo ritenere che lo studio della complessità dello sviluppo umano sempre più deve includere un elevato numero di variabili e recentemente nella ricerca metacognitiva le componenti socio-emotive sono considerate variabili essenziali ed interagenti con tutti gli altri aspetti dello sviluppo umano. In tale prospettiva va considerata la comprensione che il soggetto ha della natura, delle cause e delle possibilità di controllare le emozioni insieme alla sua capacità di controllare e regolare l’espressione delle emozioni, cioè la metaemozione (Pons e Harris, 2000). Lo sviluppo della metaemozione è diventato,negli ultimi vent’anni, oggetto di studio della psicologia dello sviluppo rappresentando il paradigma di ricerca con cui si traduce il processo metacognitivo nello sviluppo delle emozioni (Pellerey, 2003). A partire da queste premesse è stata analizzata l’evoluzione di una tale competenza individuando i seguenti passaggi: il bambino a partire dai 2 anni (Dunn, Brown e Beardsall, 1991; Wellman, Harris, Banerjee e Sinclair, 1995) è capace di evocare verbalmente (contro il semplice riconoscimento) le sue emozioni (contentezza, amore, tristezza) ma anche in una certa misura quelle degli altri;verso i 3 anni i bambini cominciano a parlare sistematicamente dei loro desideri (volere); ed intorno ai 4 anni essi evocano distintamente parole a contenuti cognitivi ed emotivi.Queste evocazioni verbali possono essere considerate come il segnale di una prima presa di coscienza, anche se non riflessiva, del funzionamento emozionale.Verso i 3-4il bambino manifesta la capacità di comprensione delle emozioni (Harris, 1983, 1991, trad. it.) riuscendo ad identificare correttamente non solo un’emozione espressa da un altro bambino, ma anche ad indicarne alcune cause.Verso i 6-7 anni egli comprende l’incidenza delle credenze, oltre che dei desideri, sugli stati emotivi e diventa capace di controllare e regolare il suo vissuto (Harris et all., 1981). E’ chiaro che i bambini acquisiscono gradualmente la comprensione della propria vita emotiva e che la competenza nell’affrontare più efficacemente le proprie emozioni trova la sua origine nella comprensione delle loro cause (Pons, Harris e de Rosnay, 2000; Saarni, Mumme e Campos, 1998). La competenza metaemotiva comprende tutti i processi auto-regolativi attraverso cui un soggetto, consapevole che esiste una emozione, si interroga sulla sua natura, sulle sue cause e sulle modalità di esprimerle e condividerle con l’ambiente (Pons e Doudin, 2000).

Lo sviluppo della comprensione delle emozioni in bambini dai due agli undici anni è stato studiato con la costruzione e l’impiego di un test, il Test of Emotion Comprehension (TEC di Pons e Harris, 2000), di cui è in corso la sperimentazione e validazione italiana con i primi risultati (Albanese et al, 2006).

E’ stato possibile definire 9 componenti della competenza metaemotiva:

           1) il riconoscimento delle emozioni sulla base delle espressioni facciali;

           2) la comprensione delle cause esterne delle emozioni;

           3) la comprensione dell’intervento dei desideri sulle emozioni;

           4) la comprensione dell’intervento delle credenze sulle emozioni;

           5) la comprensione dell’influenza del ricordo sulle emozioni attuali;

           6) la comprensione della possibilità di regolare un’emozione;

           7) la comprensione della possibilità di nascondere un’emozione;

           8) la comprensione della natura mista delle emozioni;

           9) la comprensione dell’influenza delle regole morali sulle emozioni   (Pons et all 2002;

Pons, Harris e Doudin, 2002). Un crescente interesse verso lo studio delle differenze tra gli individui e gli ambienti in cui avviene lo sviluppo mette in rilievo l’importanza del mediatore, cioè  di colui che accompagna nello sviluppo l’individuo. Il mediatore, nell’originaria posizione vygotskiana (Vygotskij, 1990, trad. it.), costituisce il facilitatore dell’apprendimento e dell’acquisizione di competenze ed abilità che attraversano l’interazione tra un individuo esperto e colui che è in fase di acquisizione delle conoscenze in quella che è definita zona di sviluppo prossimale del soggetto. La progressiva acquisizione di competenze metacognitive  passa attraverso il legame del bambino con l’ambiente, cioè con le caratteristiche delle figure mediatrici per il bambino(Albanese, Doudin e Martin, 2003a); e la maggior parte dei modelli esplicativi dello sviluppo cognitivo ed emotivo sono concordi nel ritenere che le cause dello sviluppo non sono né unicamente nel soggetto (organico e psichico), né unicamente nel suo ambiente (fisico e socioculturale), ma dentro la loro interazione.

••Prove dell’incidenza dell’ambiente circostante sullo sviluppo metacognitivo arrivano anche dalle ricerche di Davidson e Freebody (1988) che hanno trovato una correlazione positiva tra lo status sociale del padre e lo sviluppo delle competenze metacognitive del bambino

•A tale scopo sono stati studiati gli stili di insegnamento dei genitori durante alcuni giochi familiari ed il modo in cui i genitori correggono i compiti scolastici dei figli. I risultati hanno rilevato che genitori di cultura tedesca, ad esempio, danno più informazioni sulle strategie necessarie per risolvere il compito rispetto a quelli nordamericani. Tale stile costituirebbe uno stimolo allo sviluppo delle competenze metacognitive dei propri figli (Lafortune e Deaudelin, 2003)

 

Albanese O. et al. (2006) ( a cura di) Competenza emotiva tra psicologia e educazione, Milano, Franco Angeli

Albanese O. (2003b) (a cura di), Percorsi metacognitivi, Milano, Franco Angeli.

Albanese O., Doudin P.-A. e Martin, D. (2003a), (a cura di), Metacognizione ed educazione, Milano, Franco Angeli.

Bion W.R. (1973), Apprendere dall’esperienza, trad. it., Roma, Armando.

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Wellman H., Harris P.L., Banerjee M. e Sinclair A. (1995), Early understanding of emotion: Evidence from natural language, Cognition and Emotion, 9, 117-149.

 

LE TECNICHE ESPRESSIVE NELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA

 

Sin dall’antichità l’uomo si è servito delle arti a scopo curativo: basti pesare alla diffusione del canto e della danza nei rituali magici terapeutici di molteplici società arcaiche, alle descrizioni dell’effetto curativo della musicoterapia rinvenute nei papiri medici di Kauron (1500 AC). Si deve attendere però il 19° secolo perché compaiano i primi scritti di applicazione delle arti (musica, pittura e grafica) nella malattia mentale. Ad oggi il tema delle espressioni creative nella loro connessione ai processi di cura costituisce un “campo aperto e dai confini mobili” (Pistorio 2000) soprattutto in ambito psichiatrico, ambito in cui il concetto di cura si estende e compendia in sé i due concetti di terapia, che mira alla riduzione/risoluzione della sintomatologia, e di riabilitazione che mira al recupero e potenziamento delle risorse presenti nella persona al fine non solo di far acquisire competenze sociali più adeguate ma soprattutto raggiungere un equilibrio ed un benessere soggettivo nel rispetto delle individuali aspirazioni e potenzialità. La riabilitazione psichiatrica utilizza tecniche prevalentemente orientate al mondo esterno e centrate sul fare e tecniche orientate al modo interno del paziente e centrate sull’espressione dell’intrapsichico. Le tecniche espressive fanno parte di queste ultime; esse si rivolgono ai tre parametri strutturali dell’individuo: il Sé corporeo, il Sé espressivo ed il Sé verbale con modalità diverse: psicomotricità, danza ed animazione teatrale permettono l’espressione del Sé Corporeo; musica, teatro, fotografia e arteterapia permettono l’espressione del Sé Espressivo mentre il Sé verbale trova espressione nella psicoterapia o in gruppi terapeutici basati sulla parola. L’utilizzo delle tecniche espressive in riabilitazione si  basa sul concetto base che ogni essere umano ha un canale sensoriale (visivo, uditivo, cenestesico) preferenziale; tale canale, in determinate condizioni psicopatologiche, può divenire il solo che possa consentire uno scambio a livello emotivo permettendo una relazione terapeutica costruttiva permettendo al paziente di far emergere e di elaborare vissuti emotivi e migliorare il livello di consapevolezza e adattamento relazionale.  

 

IL LABORATORIO, LUOGO DI EMOZIONI, RIMANDI E NESSI

 

Una delle immagini che si propongono, per porre mente al significato di un laboratorio d’arte presso i luoghi di cura della malattia mentale, è quella del laboratorio  come di “un deposito”; un “deposito animisticamente vivo”. D’altra parte è caratteristica di alcuni malati, che li individua rispetto ad altri, di raccogliere, di accumulare, di conservare; in questo caso si tratta di raccogliere - impegno primario anche dei bambini, che forse testimoniano e riproducono un’attività arcaica -  piume, nastri, pietre, pezzi di carta, fogli di giornale, che saranno poi resi nuovi. 

“Deposito” è un luogo deputato alla raccolta di materiali, ma è anche sedimento di qualche cosa che si stratifica; ma depositare è anche lasciar cadere sul fondo materiali…è lasciar giù… Pensare al laboratorio, allora, come deposito, ci permette di affermare che per averne uno che funzioni ci vuole una certa affabile, parlante  corrispondenza con i materiali; corrispondenza che molti dei malati mentali hanno e che proprio tali li rende, perché trascorsa l’età infantile continuano ad essere incapaci di controllarla “da adulti” nel chiuso della loro immaginazione;  corrispondenza che è data sia da un avvertimento intuitivo, nel qui e nell’ora,  di immediata e violenta percezione  delle caratteristiche del materiale, sia da una risuonante apertura del soggetto rispetto alle caratteristiche dell’oggetto; percezione e apertura caratterizzate da una venatura erotica rispetto all’evidenza materica di oggetti, materiali, strumenti di lavoro… per cui si è presi dal rosso di un colore o di un mattone che viene raccolto per “farne poi qualcosa…”

Per “farne poi qualcosa…” quando “verrà il momento…”; allora tenere un laboratorio d’arte ha a che vedere sia con la possibilità di “farne qualcosa…” degli oggetti e  dei materiali così  violentemente avvertiti sia di permettere che arrivi  “..il momento”  transitando il malato al di là di posizioni e  collocazioni solo rapinose, estatiche o parassitarie rispetto alla potenza di oggetti e  materiali.

 

RISVEGLI: IL DIALOGO TRA DISAGIO E MUSEO

La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo sostiene, in consonanza con l’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Ditti dell’Uomo, che così come esiste un diritto al nome esista anche un diritto ai beni culturali.

Per questo motivo già da sette anni i Servizi Educativi del museo si sono impegnati a dare vita ad un dialogo tra l’arte e quelli che vengono definiti impropriamente “pubblici speciali” o “altri pubblici”, impropriamente perché più che essere pubblico queste persone sono “esclusi”. L’esclusione come sensazione provata dai disabili psichici e psico-fisici e dai loro familiari nasce dal timore di barriere architettoniche, economiche e culturali, barriere che crollano quando – superati l’incertezza e il pregiudizio – il museo diventa luogo di accoglienza e comunicazione.

Due anni fa la GAMeC ha selezionato degli educatori museali con competenze specifiche nel campo del disagio e della disabilità, per condividere con gli educatori museali già attivi un impegno di progettazione e formulazione di proposte per questi cittadini invisibili. In museo si può cantare, parlare ad alta voce, scattare fotografie con macchine senza rullino, si può anche restare immobili. Le opere – dove questo non rechi pregiudizio alla loro conservazione – si possono toccare, e si rivelano essere stimoli forti al dialogo e alla creazione di legami e intrecci con lo spazio e con gli educatori.

Ma l’attività dei Servizi Educativi non si è limitata alla progettazione di percorsi ad hoc dedicati al disagio ed alla disabilità: la GAMeC è stato il primo museo in Italia a formulare, distribuire ed analizzare un questionario – somministrato ai disabili di Bergamo e Provincia – che mette in luce i rapporti di queste persone con il Museo, rapporti basati sull’esclusione, sul timore dell’inadeguatezza,  ma anche sulla convinzione che l’esperienza del museo possa arricchire, e sulle speranze e le richieste che farebbero del museo un luogo importante per il proprio “risveglio”.

 

ARTE TERAPIA E RELAZIONE TERAPEUTICA

L’Arteterapia è una tecnica terapeutico – espressiva a mediazione non verbale che utilizza il linguaggio dell’arte come mezzo di comunicazione interpersonale finalizzato a incanalare ed organizzare emozioni, conflitti o ricordi dando loro forma all’interno di un’opera visiva concreta.

Va però precisato che l’arteterapia, in questo momento storico, è uscita dalla soggettività individuale e si focalizza e si attua essenzialmente nella relazione di rispettivo riconoscimento ed empatia tra utente ed arterapeuta. In altri termini la creatività è un processo a due.  

E’ importante precisare che il focus dell’intervento è costituito dall’attenzione al processo creativo di cui l’opera non è che il risultato visivo finale. Quindi l’elemento qualificante e fondamentale, dal punto di vista terapeutico, non è il prodotto espressivo, certamente significativo dal punto di vista estetico soggettivo per l’individuo, ma è il percorso/processo attraverso il quale il mondo interno del soggetto trova modo di esprimersi attraverso l’espressività artistica. 

In Arteterapia ci si avvale dell’uso di materiali artistici (pennarelli, pastelli a cera, matite, crete, tempera, ecc.), attraverso i quali è possibile la creazione di un oggetto che rappresenti l’interiorità del soggetto o la sua vita psichica in quel momento. L’arte, grazie al suo linguaggio simbolico e non verbale, aiuta a rendere più accessibili quei vissuti che il paziente, a causa della gravità della patologia, non riesce a far riemergere o ad esprimere a livello verbale.

L’intervento arteterapico, chiaramente, non si pone l’obbiettivo di guarire il paziente, ma si propone come possibile strumento per facilitare l’evoluzione dell’individuo attraverso la stimolazione e la reintegrazione di nuovi equilibri, fornendo aggiustamenti e compensi a livelli anche semplici, ma utili a fornire un cambiamento.

Nella relazione verranno proposte alla discussione alcune riflessioni sulla relazione interpersonale nel setting arteterapico.

 

“DA GIUSEPPE A GEPPETTO”

L’arteterapia come percorso di riacquisizione di capacità e competenze occupazionali in soggetti con ID. e comorbidità psichiatrica.

 

Le comunità protette (in fase di transitorio accreditamento) S.G. Grande sono indirizzate a persone adulte con ritardo mentale di diversa gravità (codice F70- F 79 dell’ICD 10) in comorbidità psichiatrica e neurologica, con consistenti limitazioni delle attività e restrizione della partecipazione che necessitano di interventi ad alta intensità terapeutico-riabilitativa, soprattutto in relazione a gravi disturbi del comportamento. La strutturazione degli interventi individuali consiste in percorsi riabilitativi ad impronta comportamentista e psicoeducativa. 

Nel centro è attivo un laboratorio di attività espressive diviso in due settori principali: nel primo si svolgono attività di falegnameria, di oggettistica in legno, in gesso, di decorazione, di pittura su vetro e su stoffa; nel secondo di maglia, uncinetto, cucito e ricamo. La finalità del laboratorio, in particolare nel settore della falegnameria, è di aumentare e sviluppare l’autonomia personale, il mantenimento e lo sviluppo di alcune abilità manuali, espressive e relazionali ricercando nel contempo la soddisfazione e la gratificazione degli ospiti.

Inoltre si pone come percorso a valenza terapeutica, poiché, attraverso l’insegnamento di tecniche specifiche consente al soggetto di poter esprimere liberamente la propria creatività. L’arte, oltre a permettere di comunicare qualcosa di sé, oggettiva sentimenti ed emozioni concretizzando l’esperienza interiore, facendola emergere per riconoscerla, interpretarla e contenerla. Il soggetto, perciò, acquisisce nuove competenze aumentando il senso di sicurezza e la fiducia nelle proprie capacità. L’intervento è finalizzato ad un obiettivo di normalizzazione e di salvaguardia della qualità di vita. Il laboratorio diviene dunque un ambiente privilegiato nel quale il soggetto sperimenta un tirocinio occupazionale attraverso una retribuzione fondata sul modello della token economy che consente un ripristino di una dimensione di vita normalizzante.

 

ESPRESSIVITA’ DEL CORPO E DANZATERAPIA

Il desiderio di comunicare costituisce uno dei motori più potenti che sottendono l’interazione umana e, come è noto, le modalità comunicative dell’uomo possono essere schematizzate in due sistemi: la Comunicazione Verbale e la Comunicazione Non Verbale che comprende il movimento corporeo, la postura, la mimica, la gestualità, ecc.

La Danzaterapia è una tecnica riabilitativo espressiva a mediazione non verbale e corporea, che insieme all'arte, alla musica e al teatro applicate alla terapia, rientra nell’ambito delle cosiddette Artiterapie.

Questa metodologiaueste metodologieQQ, che da anni è applicata in Europa sia in ambito preventivo che terapeutico, in Italia è utilizzata, spesso in associazione alla terapia farmacologia, nei percorsi riabilitativi con soggetti portatori di un disagio e/o di una patologia psichica conclamata.

Infatti, frequentemente, la corporeità del soggetto portatore di un disagio psichico costituisce uno specchio attraverso il quale è possibile cogliere aspetti legati al mondo interno del paziente, alle sue emozioni, ai suoi conflitti.

In questo senso, all’interno di un setting strutturato, l’oggetto del sintomo (il rapporto mente/corpo), il fucus del problema (relazione con il proprio Sé Corporeo) e la tecnica riabilitativa danzaterapica, “abitano”, pur con modalità diverse, il medesimo “luogo”: il corpo.

Nella relazione verranno quindi proposte alcune riflessioni sull’utilizzo della tecnica danzaterapia nei percorsi riabilitativi dei pazienti psichiatrici.

 

DANZATERAPIA: LA DANZA DEL CORPO E DELLE EMOZIONI

Nel presente intervento verranno riportate alla discussione alcune esperienze sull’utilizzo della danzaterapia, secondo il metodo Fux, nei percorsi riabilitativi con soggetti portatori di un disagio psichico.

La danzaterapia è una tecnica espressiva a mediazione corporea che si pone quale tramite al recupero di una relazione con il proprio sé corporeo più armonica e soddisfacente.

Già utilizzata da diversi lustri negli Stati Uniti e in Europa, in Italia la tecnica ha una tradizione più limitata sia dal punto di vista applicativo che di ricerca.

La tecnica può essere utilizzata all’interno di un setting individuale o di gruppo, a seconda delle specifiche esigenze del soggetto e delle risorse messe a disposizione dall’ente presso il quale la tecnica espressiva viene utilizzata.

 

LA SUGGESTIONE DI UN INCONTRO: MUSICA E PSICHIATRIA

 

Quale è la relazione tra emozioni, sentimenti ed esperienza musicale? E sino a che punto la musica incide sulla vita mentale dell’uomo?

Con questo intervento si cercherà di porre l’attenzione sul suggestivo e misterioso legame tra uomo e suono, tra arte musicale e mente umana, tra musica e psichiatria.

Un’analisi che parlerà di suoni, psiche e significati, fornendo così momenti di riflessione e di ricerca.

Da sempre la musica porta con sé poteri e capacità misteriose, che incidono inevitabilmente sulla sfera psichica, dall’antichità sino all’attualità. Un momento, oggi,  in cui il pensiero psichiatrico moderno si sta approcciando con occhi  più attenti e precisi ad un mondo, che sfugge ad alcun tentativo di dimensionamento.

 

EMOZIONI E MUSICA: ASCOLTARE I RICORDI

 

Il gruppo di musicoterapia d’ascolto del Day Hospital psichiatrico all’interno del quale operiamo, si è modificato nel tempo in funzione delle esigenze dell’utenza.

Data la varietà delle diagnosi, dell’età, del livello socio-culturale presentate dai sempre più numerosi pazienti , e dalla sua natura di gruppo aperto, il gruppo è stato strutturato in modo che ogni seduta possa costituire un momento a sé pur essendo all’interno di un continuum terapeutico riabilitativo.

La scelta delle musiche da ascoltare viene decisa volta per volta per la seduta successiva da un paziente che voglia condividere l’ascolto di un brano che ama particolarmente, che riveste per lui un significato, con i suoi compagni e gli operatori.

Questa metodologia consente un maggior coinvolgimento e attivazione dei pazienti, la valorizzazione dei loro gusti, l’allenamento all’ascolto di “linguaggi” musicali diversi, nei confronti dei quali si sollecita e si sviluppa una maggior apertura e disponibilità.

L’effetto maggiore è stato un risveglio di ricordi e memorie che in altri contesti non riuscivano ad emergere e che la musica ha saputo sollecitare in modo particolarmente efficace.

 

 

TERAPIA A MEDIAZIONE TEATRALE: AVANZAMENTI TEORICI E METODOLOGICI SECONDO IL MODELLO TEATRO DEGLI AFFETTI
Dopo anni di ricerche teoriche ed esperienziali in campo clinico ed educativo, vengono presentate le formulazioni più avanzate attualmente elaborate secondo il modello definito Teatro degli Affetti. Saranno presentati, in specifico, gli assunti del processo creativo, le fasi di lavoro, gli strumenti di rilevazione, di analisi e di verifica, la tecnica di conduzione, la declinazione terapeutico - clinica delle arti teatrali, la metodica della compressione – agente - azione.

 

DAL GIOCO CREATIVO ALLA COSTRUZIONE DI UN PERSONAGGIO: PERCORSI DI TEATROTERAPIA CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO GRAVE

 

Diversamente da altre forme espressive, nel teatro i mezzi tecnici necessari sono ad immediata disposizione dei soggetti che ne vogliano fare uso e fanno parte del patrimonio soggettivo di ciascuno: spazio, postura, linguaggio, comunicazione intra ed intersoggettiva. La rappresentazione teatrale crea una nuova realtà che, seppure illusoria e fantastica, è comunque assai vicina alla vita vera, poiché è costituita dagli stessi elementi che la pongono in essere così come i sentimenti e le emozioni che vengono trasmessi attraverso un’interpretazione, sono gli stessi che costituiscono il patrimonio emotivo affettivo di ogni individuo, universalizzati e resi condivisibili proprio dall’arte che li veicola attraverso il mezzo espressivo teatrale.

Dall’aprile 2002 è attiva la sperimentazione di un protocollo di intervento di Teatroterapia presso il Day Hospital Riabilitativo della Sezione di Psichiatria del Dipartimento di Medicina Interna dell’università degli Studi di Milano.

Il singolo percorso, della durata che va da 9 ai 12 mesi in relazione alle specificità del gruppo, si articola in due fasi distinte per metodologia ed obiettivi e si conclude con una rappresentazione nata dal lavoro del gruppo ed aperta al pubblico. Il gruppo è formato da un massimo di 10 pazienti con diagnosi che vanno dal disturbo di personalità borderline, ai disturbi dell’umore (depressione, disturbo bipolare), alla schizofrenia. L’esperienza, ormai al suo IV ciclo d’applicazione, è caratterizzata quindi dall’attuazione di tecniche e metodologie peculiari mirate ad intervenire in situazioni di forte disagio psichico accompagnato spesso ad una grave compromissione funzionale, nello specifico contesto di Day Hospital.

L’osservazione clinica dell’andamento del gruppo arricchita dalla strutturazione di una scala di valutazione descrittiva e da un’intervista semistrutturata così come lo studio di singoli casi clinici ha evidenziato risultati positivi  nella presa di coscienza del proprio Sé e della propria identità psicofisica, nello sviluppo delle risorse cognitive e creative, nel miglioramento delle capacità relazionali, nella capacità di gestione della propria componente emotiva e dell’ansia, nell’incremento dell’autostima. In fine le rappresentazioni finali si sono dimostrate essere un evento positivo fissato nella memoria emotiva dei singoli partecipanti.

La tecnica, che va dal gioco creativo alla costruzione di personaggi per poi giungere alla strutturazione di una rappresentazione, non può eludere il continuo confronto con la dinamicità dell’incontro con il singolo partecipante ed deve essere sottesa a principi che rendono la Teatroterapia tanto efficace quanto di complessa applicazione pratica.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Roma,  maggio-giugno 2006

PSICOSI E PROCESSI DI SOGGETTIVAZIONE

SULL’INSEGNAMENTO DI LACAN

10  Maggio  2006

 

Ore 20,45-21,00 Registrazione dei partecipanti

 

Ore 21,00 – 22,00 Relazione su tema preordinato, Lucio Russo, "Sull’insegnamento di lacan".

 

Ore 22,00 – 24,00 Dibattito con la sala

 

 

CURRICULUM

Dr. Lucio Russo

Membro Ordinario della SPI, Psicoanalista con funzioni di training della S.P.I., redattore della Rivista di Psicoanalisi dal 1986 al 1995, svolge la sua attività di analista a Roma. Da anni ricerca sulla teoria e sulla clinica delle aree narcisistiche e melanconiche della mente. Si occupa anche dell’autoanalisi e del controtransfert dell’analista nella cura dei pazienti borderline. Ha svolto per molti anni in alcune ASL del Lazio attività di supervisione sulle psicosi.

Ha curato il volume collettivo Del genere sessuale (1988) in collaborazione con Malde Vigneti, ed il libro di N. Abraham e M. Torok La scorza e il nocciolo (1993).

E’ autore dei libri, Nietzsche, Freud e il paradosso delle rappresentazioni (Treccani, 1986) e L’indifferenza dell’anima (Borla, 1998).

E’ autore di diversi articoli e saggi.

 

Sull’insegnamento di Lacan

 

A partire dalla situazione storica della psicoanalisi francese ed internazionale negli anni ’50 e ’60, il seminario intende proporre alcune riflessioni sul “che cosa” ha insegnato e “come” Lacan ha insegnato la psicoanalisi.

Le due questioni sul “che cosa” e del “come” conducono a riflettere sull’esistenza o meno di una “specificità” dell’insegnamento di Lacan, sull’importanza ancora attuale della specificità di questo insegnamento. Per esempio cosa Lacan intenda con l’espressione famosa “ritorno a Freud”.

L’ultima domanda del Seminario riguarda la questione di “chi” sono i soggetti ai quali Lacan ha rivolto il suo insegnamento. Attraverso  questa domanda il seminario si pone il problema se “attraverso l’insegnamento sia possibile trasmettere la psicoanalisi”.

 

 

NARCISISMO E PSICOSI

                                                                                                

17 maggio 2006

 

 

Ore 20,45-21,00 Registrazione dei partecipanti

 

Ore 21,00 – 22,00 Relazione su tema preordinato, Carmela  Gurnari, "Narcisismo e Psicosi”

 

Ore 22,00 – 24,00 Dibattito con la sala

 

 

CURRICULUM

Dr.ssa Carmela Gurnari

 

Psicoanalista associata nel 1991 alla Società Psicoanalitica Italiana, svolge la propria attività professionale oltre che nel privato anche nel servizio pubblico prestando opera come psichiatra in una ASL romana dove si occupa pricipalmente di persone con disturbi psicotici.

Ha collaborato con la Rivista di Psicoanalisi con lavori già pubblicati e in via di pubblicazione e partecipa in qualità di docente alla Scuola di specializzazione per psicoterapeuti dell’Associazione Psicoanalitica Cosa Freudiana in Roma.

 

Narcisismo e psicosi

Il lavoro illustra  come lo stadio dello specchio aiuti a rappresentare la relazione che lega l’Io all’oggetto. In quanto non c’è narcisismo possibile senza stadio dello specchio. L’autore inoltre pone l’accento sulla differenza che si può cogliere, alla luce di questo modello, tra la maschera isterica e quella psicotica.

 

 

COMPLESSITA’ DELL’ADOLESCENZA E

COSTRUZIONE DEL SETTING

                                                                                                

24 maggio 2006

 

 

Ore 20,45-21,00 Registrazione dei partecipanti

 

Ore 21,00 – 22,00 Relazione su tema preordinato, Maria Grazia Fusacchia, "La tela di Penelope, il setting come riverbero delle vicissitudini della relazione analitica con un'adolescente melanconica".

 

Ore 22,00 – 24,00 Dibattito con la sala

 

 

 

CURRICULUM

Dr.ssa Maria Grazia Fusacchia

 

Membro Ordinario  SIPsIA (Società Italiana Psicoterapia Psicoanalitica del Bambino e dell'Adolescente) .

Membro Associato della Società Psicoanalitica Italiana, SPI - IPA, ammessa nell’elenco degli esperti bambini/adolescenti.

Docente di Psicopatologia dell’adolescenza del Corso ASNE-SIPsIA di Psicoterapia Psicoanalitica del Bambino, dell’Adolescente e della Coppia.

Docente Esterno di 1^ Livello del Dipartimento I del Comune di Roma, Politiche delle Risorse Umane e Decentramento Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale Civile di Roma e del Tribunale per i Minorenni di Roma. 

 

 

"La tela di Penelope, il setting come riverbero delle vicissitudini della relazione analitica con un'adolescente melanconica".

 

Il lavoro tratta di una peculiare modalità con cui l'adolescente melanconico utilizza il setting , mostrando una singolare fedeltà, del tutto inconsueta in questa epoca della vita, che si rileva estremamente perniciosa per il processo analitico, poiché cela nuclei melanconici incistati che mantengono immutate le identificazioni primarie e masochistiche.

Il lavoro di autoanalisi che prende le mosse da una situazione di impasse, permetterà  di comprendere che, inconsapevolmente, nell'analisi la  ripetizione  dell'esperienza originaria   traumatica è ineludibile, a fortiori è la condizione per  avviare un processo trasformativo con cui si cimenta la coppia a lavoro.

 

 

L’EMERGENZA DELLA SOGGETTIVITA’ E

IL PARADOSSO DEL NEGATIVO

 

31 maggio 2006

 

 

Ore 20,45-21,00 Registrazione dei partecipanti

 

Ore 21,00 – 22,00 Relazione su tema preordinato, Marina Malgherini, “L’emergenza della soggettività e il paradosso del negativo”

 

Ore 22,00 – 24,00 Dibattito con la sala

 

 

CURRICULUM

Dr.ssa Marina Malgherini

 

Membro Associato della SPI, Psicologa Dirigente ai Dipartimenti di Salute Mentale.

 

 

 

“L'emergenza della soggettività - il paradosso del negativo"

 Il lavoro, attraverso elementi clinico teorici, intende proporre delle riflessioni sulla dimensione paradossale del segno di negazione; segno che fonda la nascita del soggetto.

Seguendo questo filo, attraverso movimenti erratici tra concetti quali: perdita, rinnegamento, idealizzazione, vuoto, interroga ed esplora quello "stato obliquo" che in patologia le forme così dette extranevrotiche assumono. 

 

 

METODO STORICO

METODO PSICOANALITICO

                                                                                                

3 giugno 2006

 

Ore 9,15-9,30 Registrazione dei partecipanti

 

Ore 9,30-11,30 Tavola rotonda Maurizio Balsamo, Domenico Chianese, Gilberto Maccari e Fausto Putrella “Metodo Storico e metodo psicoanalitico”

 

Ore 11,30-12,30 Sophie de Mijolla Relazione su tema preordinato “La verità fra storia e psicoanalisi”

 

Ore 12,30-13,30 Emanuele Betta Relazione su tema preordinato “La soggettività dello storico”

 

Ore 13,30-14,30 Pausa

 

Ore 14,30-15,30 Francesco Conrotto Relazione su tema preordinato “Metodo storico e metodo psicoanalitico”

 

Ore 15,30-16,30 Silvano Facioni, Relazione su tema preordinato “Michel de Certeau, fra storia e psicoanalisi”

 

Ore 16,30-18,30 Dibattito con la sala

 

Ore 18,30-19,00 Questionario finale

 

Abstract Lavori

 

Francesco Conrotto

Metodo storico metodo psicoanalitico

L’autore ritiene che, sebbene lo stesso Freud e dopo di lui numerosi psicoanalisti, abbiano affermato che la metodologia clinica della psicoanalisi è molto vicina al metodo storico, questo non può essere sostenuto a meno di ritenere che ogni storia è una storia inventata a posteriori. Infatti l’autore non ritiene che la psicoanalisi  conduca al recupero di ricordi rimossi ma che, piuttosto, permetta di mettere in parole delle esperienze affettive infantili che, in quanto rimosse, hanno perduto qualunque riferimento con realtà evenemenziale. 

 

 

Fausto Petrella

Quanta storia nel lavoro psicoanalitico?

Il lavoro prende in considerazione i limiti di riferimento alla storia nel caso dei pazienti a difetto di soggettivazione. In tal caso non sembra esserci storia a partire dalla quale ricostruire un passato.

 

Sophie de Mijolla

La verità fra storia e psicoanalisi

Che rapporto c’è tra storia e verità psicoanalitica? I due registri si incrociano o sono differenti? Che rapporto con la realtà psichica?

 

Emanuele Betta

La soggettività dello storico

Che rapporto c’è fra la soggettività dello storico e la scrittura della storia? In che modo le tracce impongono una verità che obbliga lo storico a riconoscerle o che invece possono da lui essere selezionate?

 

Maurizio Balsamo

Regimi di storicità e psicoanalisi

Sempre più spesso la psicoanalisi sembra delineare un metodo di cura centrato sul presente della relazione analitica. Nel lavoro si cerca invece di delineare i diversi regimi di storicità presenti nella cura.

 

Domenico Chianese

Storia, destino, scrittura

A partire dal concetto di costruzione l'autore prende in esame il problema della costruzione della relazione analitica e del suo incontro con le tracce della storia.

 

Silvano Facioni

Michel de Certeau, fra storia e psicoanalisi

De Certeau è una figura esemplare per studiare, nel concreto, il rapporto complicato fra il metodo storico e il metodo psicoanalitico.

 

Gilberto Maccari

Perchè interessarsi alla storia.?

Abbiamo interesse ad occuparci della storia? Se ci situiamo in un ambito clinico, dove quello che è importante è il problema delle trasformazioni possibili, il cocnetot di storia appare forse desueto.

 

 

 

 

 

 

CURRICULUM

Dr. Domenico Chianese

 

Iscrizione all'elenco degli psicoterapeuti all'Ordine dei Medici di Napoli, Indirizzo psicoterapeutico. Consulente CIM  A.S.L. di Cinecittà - Roma

Membro del Centro Psicoanalitico di Roma: (C.P.d.R.)

Membro Associato S.P.I dal 1981, Membro Ordinario S.P.I. dal 1986, Presidente della S.P.I. dal 2001 al 2004

Docente presso la Sezione Romana dell’INT.

 

 

CURRICULUM

Dr. Manuele Betta

 

Docente a contratto di Storia Contemporanea all’Università di Roma “La Sapienza”.

 

 

CURRICULUM

Dr. Silvano Facioni

 

Docente di Storia del Pensiero Filosofico Ebraico dell’Università della Calabria.

 

 

CURRICULUM

Dr. Francesco Conrotto

 

Medico-Chirurgo, Specialista in Malattie Nervose e Mentali, Membro Ordinario e Analista con Funzioni di Training della Società Psicoanalitica Italiana. Attualmente è Segretario della Seconda Sezione Romana dell’Istituto Nazionale di Training della Società Psicoanalitica Italiana.

E’ autore di numerose pubblicazioni in Riviste Specializzate.

E inoltre autore del volume:

“Tra il Sapere e la cura” Franco Angeli, Milano, 2000.

 

CURRICULUM

Dott. Gilberto Maccari

 

AFT dell’INT della S.P.I. Membro Ordinario della SPI. Assistente Vit. R. VIII circ. Roma 3aa, Servizio Diagnosi e Cura USL XVI Roma 5aa. Presidente Centro Psicoanalitico di Roma.

 

CURRICULUM

Prof. Fausto Petrella

 

AFT dell’INT della S.P.I. Laurea in Medicina e Chirurgia nell'anno 1963

Specializzazione in Psichiatria nell'anno 1968

Iscrizione all'elenco degli psicoterapeuti dell'Ordine dei Medici di Pavia 

Responsabile dei Servizi Psichiatrici Territoriali dell'ASL di Pavia, Professore Ordinario di Psichiatria presso Università degli Studi di Pavia

Incarichi Istituzionali nella S.P.I.: 1977-1987 Membro Esecutivo CMP,  Membro Commissione Deontologica della SPI per un quadriennio, Presidente SPI dal 1997 al 2001

 

 

 

 

 

CURRICULUM

Dr. Maurizio Balsamo

 

Membro ordinario della Spi, Dottore in psicoanalisi nell’Università di Parigi VII, membro associato del C.E.P.P. (Centre d'études en psychopathologie et psychanalyse) di Parigi, caporedattore della rivista “Psiche”. Insegna Psicologia della Personalità nella Seconda Università di Napoli, è segretario scientifico del Centro psicoanalitico di Roma, fa parte della Commissione Nazionale sulla ricerca della Società psicoanalitica Italiana. Dirige la collana “Le vie della psicoanalisi” (Franco Angeli). Fra i suoi ultimi lavori “Freud et le destin
 (P.U.F, Parigi, 2000) e  “Soggetti al delirio” (Franco Angeli, Milano, 2000). Si interessa di storia della psicoanalisi  e collabora a diversi gruppi di lavoro transdisciplinari. Fa parte dello Study Group sulla ricerca storica dell’IPA (Associazione psicoanalitica internazionale).

 

 

CURRICULUM

Prof.ssa Sophie de Mijolla -Mellor

 

Psicoanalista (OPLF), Professore all'Università di Parigi VII, direttore della rivista "Topique, "Direttore dell'Ecole Doctorale di Parigi VII.

Ultimi lavori pubblicati:

 

 

«The evolution of the psychoanalytic practice with psychotics»

Psychoanalysis and History, Artesian Books, London, 2002.

Pensare la psicosi

Rome, Borla, 2001.

 

Messina, 5.05.2006

SOCIETA’ INTERNAZIONALE DI MICROPSICOANALISI

ISTITUTO ITALIANO DI MICROPSICOANALISI

 

Azienda Unità Sanitaria Locale n.5 Messina

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE

U.O. Psicoterapia – studi e ricerche

 

Sezione Siciliana

SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOTERAPIA MEDICA

Sezione speciale della Società Italiana di Psichiatria

 Giornata di studio

 

PAROLE E MOLECOLE

psicoterapia e psicofarmacologia

nei Servizi di Salute Mentale

Messina, Auditorium Ordine dei Medici

5 maggio 2006

 

 RELATORI E MODERATORI

 

NICOLA PELUFFO, micropsicoanalista didatta, già docente di Psicologia dinamica Università di Torino

DANIELE LA BARBERA, professore straordinario di Psicologia clinica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Palermo

ANTONIO DI ROSA, professore ordinario di Psichiatria Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Messina

EDOARDO SPINA, professore ordinario di Farmacologia Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Messina

BIAGIO GENNARO, direttore Dipartimento Salute Mentale AUSL 5 Messina

GIUSEPPE RAO, direttore Modulo Dipartimentale Messina Nord Dipartimento Salute Mentale AUSL 5 Messina

MAURIZIO GUARNERI, psicoanalista SPI, docente di Psichiatria Università di Palermo

DILETTA LA TORRE, psicoanalista SPI, professore associato di Psichiatria Università di Messina

MARIA GUZZO, professore associato di Psicoterapia Università di Messina

GIOIA MARZI, psichiatra, micropsicoanalista, responsabile U.O. Dipartimentale per i Disturbi Alimentari

e di Psicopatologia di Genere AUSL Frosinone

LUIGI BALDARI, psichiatra, micropsicoanalista, responsabile U.O. Psicoterapia – Studi e Ricerche AUSL 5 Messina

 

 

PROGRAMMA

Moderatore: BIAGIO GENNARO

 
 9.00    Luigi Baldari

relazione (30 m.): Parole e molecole: psicoterapia e psicofarmacoterapia nei Servizi di Salute Mentale

                 

Edoardo Spina
Lettura magistrale (60 m.): Psicofarmaci e geni

 

Nicola Peluffo
Lettura magistrale (60 m.): Le manifestazioni del Bimbo

 

Daniele La Barbera

Lettura magistrale (60 m.): Neuroni, affetti e relazioni: connessioni e rispecchiamenti tra Neuroscienze e Teorie della mente

 

Gioia Marzi

relazione (30 m.): La Coazione a Ripetere tra parole e molecole

 

12.30   discussione (60 m.)

            Gioia Marzi

 

14.00   break

15.00   Moderatore: GIUSEPPE RAO

 

Antonio E. Di Rosa

Lettura magistrale (60 m.): Plasticità neuronale e comportamento: un punto di incontro fra psicofarmacologia e psicoterapia

 

Maurizio Guarneri

relazione (30 m.):Aspetti epistemologici e clinici relativi all’integrazione tra psicofarmacoterapia e psicoterapia

 

Diletta La Torre

relazione (30 m.): Il setting della psicoterapia nei servizi: un limite o una risorsa ?

 

Maria Guzzo

relazione (30 m.): Le immagini che aiutano

 

17.30   discussione (60 m.)

            Luigi Baldari

 

18.30        Verifica dell’apprendimento

Luigi Baldari

 

19.00    Chiusura dei lavori

 

Milano , maggio-dicembre 2006 "ALLEANZA DIAGNOSTICA E ALLEANZA TERAPEUTICA NELLE GRAVI PATOLOGIE PSICHICHE- TERZO LIVELLO"; Sede: A.R.P.- PIAZZA SANT'AMBROGIO 16, 20123 MILANO; Info: arp@arpmilano.it;  Fees= euro 750.

Il corso su alleanza diagnostica e terapeutica nelle gravi patologie psichiche ha  come obiettivo il rilevamento delle difficoltà incontrate con i pazienti gravi nel trattamento sia psicologico che farmacologico.

 

Queste persone sono spesso reduci da precedenti trattamenti sia psicologici che farmacologici assolutamente non risolutivi.

Il far precedere a qualsiasi presa in carico terapeutica un processo diagnostico parte dalla necessità di comprendere al meglio il funzionamento e la struttura del soggetto per  evidenziare quali elementi hanno portato ad insuccessi terapeutici.

 

L’ipotesi di lavoro è che le difficoltà evidenziate nello strutturarsi di un’alleanza di lavoro diagnostico siano già elementi fondamentali per comprendere quali ostacoli specifici per ogni caso hanno prodotto e riproporranno lo stesso assetto fallimentare terapeutico se non verranno affrontati nel setting diagnostico.

Il setting è caratterizzato da elementi  quali colloqui, test, raccolta anamnestica, sintesi del materiale e percorso di restituzione.

 

Il progetto di lavoro del corso di terzo livello è quello di evidenziare al meglio il  percorso della restituzione, passo fondamentale al fine di ipotizzare e impostare successivi setting terapeutici: dall’ osservazione prolungata all’intervento, a psicoterapie di vario orientamento, in funzione delle caratteristiche strutturali del paziente, sempre con riferimento alla teorizzazione su

  • i disturbi della fiducia di base,
  • i disturbi della continuità del Sé, dei confini e dell’appartenenza
  • le specifiche distorsioni del processo evolutivo.

 

Oltre al lavoro di supervisione sui casi, vi saranno momenti di approfondimento teorico-clinico.

 

Alla fine del corso è prevista una prova scritta, che consisterà in una relazione su un caso discusso in équipe. I partecipanti dovranno evidenziare

  • la relazione fra i disturbi della personalità del paziente e le specifiche difficoltà nella strutturazione dell’alleanza diagnostica
  • l’assetto più idoneo alla strutturazione  di un’alleanza diagnostica
  • le successive ipotesi di trattamento.
  • il percorso di restituzione

Il corso è articolato in  24   incontri di h. 1,30 ciascuno

 

Calendario

Dal  10 maggio 2006 al20 dicembre 2006

 

Orario

Mercoledì mattina dalle 10.00 alle 10.30

 

È previsto un numero massimo di 20 partecipanti. La partecipazione è subordinata a un colloquio di selezione.

 

Quote di partecipazione

esterni: € 750 + IVA

consulenti e associati ARP: € 570 + IVA

 

ECM - Per il corso sono stati richiesti i crediti formativi per medici e psicologi che compileranno i questionari di valutazione dell’evento e sosterranno la prova scritta di valutazione dell’apprendimento.

 

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi all’ARP (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.30) al numero di telefono 02.89013106, via mail all’indirizzo info@arpmilano.it.


 

 

Pisa, 13.05.2006 "LA CONSULTAZIONE PSICOANALITICA"; Sede:AULA MAGNA NUOVA "LA SAPIENZA" UNIVERSITA' PISA ; Info: info@quidcom.com  ; Fees= euro 70,00.

Centro Psicoanalitico di Firenze

Società Psicoanalitica Italiana

Seminario di Aggiornamento

 

LA CONSULTAZIONE PSICOANALITICA

 

Sabato 13 Maggio 2006

Aula Magna Nuova “La Sapienza” dell’Università di Pisa

Via Curtatone e Montanara, 15, Pisa

 

DISCUSSANT

CONO ALDO BARNA’

PROGRAMMA

 

8.30  registrazione dei partecipanti

 

9.00 Introduzione: La psicanalisi

Graziano Graziani                       

 

9.20 Breve storia della consultazione psicoanalitica in Italia

Marta Capuano

 

9.50  TAVOLA ROTONDA:

Quale controtransfert per la consultazione psicoanalitica?

Rossella Candela, Guglielmo Spiombi, Geltrude Verticchio

 

11.30 Intervallo

 

12.00 Caratteristiche del transfert-controtransfert nella consultazione del paziente anziano

Guido Gori

 

12.50 Dibattito aperto con il pubblico: gli esperti rispondono

 

13.30     Pausa pranzo

14.30 Considerazioni sui temi delle relazioni trattate

CONO ALDO BARNA’

 

15.10   Presentazione di casi clinici

 

16.10  Dibattito aperto con il pubblico: gli esperti rispondono

 

16.50 Consegna del test di valutazione ECM

 

17.10 Chiusura dei lavori

Segreteria scientifica

Marta Capuano marta.capuano@tin.it


 

 

INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento:

Il Corso si svolgerà presso l’Aula Magna Nuova “La Sapienza” dell’Università di Pisa

 

Iscrizione al Corso di Aggiornamento

L’iscrizione al corso è di 70 euro (IVA compresa)

E’ necessario inviare alla Segreteria Organizzativa l’allegata “Scheda di Iscrizione” debitamente compilata entro e non oltre il 30 aprile 2006.

Segreteria Organizzativa

Francesco Carnaroli

Centro Psicoanalitico di Firenze  - Via F. Puccinotti 99 - 50129 Firenze Tel.(39)-055-480331

Per iscrizioni prenotarsi scrivendo a: centropsi.fi@dada.

Educazione continua in medicina - ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per  un numero massimo di 80 medici individuati fra medici psichiatri, neuropsichiatri infantili e psicologi.  Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario di verifica dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il 100% di presenza al corso.

Attestato di Frequenza

L’attestato con i crediti formativi verrà recapitato direttamente al partecipante dopo la verifica del questionario di valutazione dell’apprendimento.

Variazioni

La Segreteria Scientifica e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

OBBIETTIVO DELL’EVENTO:

Far acquisire conoscenze teoriche ed aggiornamenti in tema di isteroscopia operativa

PAROLE CHIAVE: 1) transfert  2) controtransfert 3) consultazione psicoanalitica

TIPOLOGIA DELL’EVENTO: f) Seminario di aggiornamento

MODULO ELENCO OBBIETTIVI: Obbiettivo N° 21

ABSTRACT

Breve Storia della Consultazione Psicoanalitica in Italia

Marta Capuano

Verrà presentata una breve storia della consultazione psicoanalitica in Italia, dalla sua nascita ai nostri giorni. Ponendo particolare attenzione alle motivazioni che hanno reso possibile un’iniziale strutturazione di tali Servizi, e alle modalità con cui si sono evoluti e trasformati come funzione all’interno della Società psicoanalitica italiana.

 

Guido Gori

Caratteristiche del Transfert-Controtransfert nella consultazione del paziente anziano

Il campo della Psicoterapia e della Psicoanalisi comincia ad estendersi, se pur con molta lentezza, anche alla persona di età avanzata. La vecchiaia oggi non è più concepita esclusivamente come l’epoca delle perdite, dei deficit e quindi dei sentimenti di rassegnazione o di aperta ribellione, ma anche come un età in cui si è raggiunta una maturazione affettiva ed in cui possono esserci ancora forti desideri e pulsioni. Nella maggior parte dei casi la persona anziana arriva alla consultazione psicoanalitica nel momento in cui questi aspetti del suo mondo interno entrano in conflitto con  eventi della realtà che possono attivare angosce di separazione, di dipendenza o difficoltà ad elaborare certi cambiamenti inerenti il ruolo o la propria condizione.

Il primo incontro riveste, come d’altra parte spesso anche in altri contesti, una importanza fondamentale. L’analista deve essere infatti in grado di offrire un volto vero e vivo su cui sia possibile reinvestire la realtà presente, elaborare i lutti interni ed esterni che caratterizzano questa epoca della vita. L’analista è quindi chiamato ad una presenza reale, in un continuo equilibrio tra ascolto empatico, riformulazioni, misurati suggerimenti ed una continua rivisitazione delle proprie “imago” concernenti la vecchiaia.

Così è possibile che precocemente si riveli la natura dei fenomeni transferali e controtransferali posti dal paziente anziano. Da parte del paziente, tali fenomeni si possono manifestare con una certa libertà di espressione emotiva ed un accesso più facile, rispetto a soggetti più giovani, a sentimenti positivi o negativi. Nella relazione,  per l’analista con funzione materna, ci può essere una richiesta inconscia di ricarica del proprio narcisismo frustrato; d’altra parte all’analista figlio può essere reclamata una rilettura meno angosciosa della propria storia passata, e una ricostruzione nel transfert di un ruolo genitoriale più positivo e funzionante.

Dal lato del terapeuta l’impatto emotivo è spesso molto intenso, potendosi attivare in lui sentimenti relativi ai propri genitori, al loro invecchiamento, o ai sensi di colpa per la loro morte. Infatti il modo dell’analista di concepire la vecchiaia può interferire nello spazio terapeutico nel senso di una eccessiva tenerezza o di una esagerata ostilità. Inoltre il vecchio è spesso vissuto come il simbolo della morte, ciò che obbliga il terapeuta a “mortificare” la sua ambizione più o meno inconscia di poter combattere questo limite della vita umana, cioè a dover rinunciare al suo senso di onnipotenza.

 

 

 

Spiombi Guglielmo

Abstract per il lavoro “Quale controtransfert per la consultazione psicoanalitica? “

Il lavoro si basa sulla ricerca portata avanti dal gruppo di studio sulla consultazione psicoanalitica del Centro di Psicoanalisi Romano negli ultimi dieci anni.

Prendendo in considerazione  il nostro modello di consultazione ci siamo posti alcuni temi di teoria della tecnica. Ci è sembrato, a questo proposito, importante riflettere sull’uso del controtransfert nella consultazione che, a nostro parere, è particolarmente determinato, in questa situazione specifica, dalle componenti extraverbali della relazione. Affronteremo alcuni temi sulla formazione delle esperienze controtransferali e sull’importanza del funzionamento preconscio della mente dell’analista.

 

 

 

 

 

 

 Milano , maggio-dicembre 2006 "DISTURBI DELLA FIDUCIA E DISTURBI DEL PENSIERO"; Sede:A.R.P. - PIAZZA SANT'AMBROGIO 16 ; Info: arp@arpmilano.it ; Fees= euro 750,00

Il corso, in continuità con i precedenti, approfondirà lo studio dei disturbi del pensiero, nel quadro dei disturbi della fiducia di base.

La supervisione e le riflessioni teorico-cliniche si concentreranno sulla relazione tra questi disturbi e la distorsione del processo evolutivo, sia nelle crisi adolescenziali che nelle gravi patologie adolescenziali.

Alla fine del corso è prevista una prova scritta, che consisterà in una breve relazione in cui i partecipanti dovranno esporre un caso, evidenziando le connessioni tra i disturbi della continuità, dei confini, dell’appartenenza e i disturbi del pensiero, con particolare attenzione alla loro incidenza sul processo evolutivo adolescenziale.

 

Il corso è articolato in 20 incontri di due ore ciascuno.

 

Calendario

dal 3 maggio 2006 al 20 dicembre 2006

Orario

mercoledì mattina dalle ore 9.30 alle ore 11.30

È previsto un numero massimo di 20 partecipanti. La partecipazione è subordinata a un colloquio di selezione.

 

 

Quote di partecipazione

esterni: € 750 + IVA

consulenti e associati ARP: € 570 + IVA

 

ECM - Per il corso sono stati richiesti i crediti formativi per medici e psicologi che compileranno i questionari di valutazione dell’evento e sosterranno la prova scritta di valutazione dell’apprendimento.

 

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi all’ARP (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.30) al numero di telefono 02.89013106, via mail all’indirizzo info@arpmilano.it.

 

 

Milano, 13.05.2006

CONVEGNO:

 

 

ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

 

Organizzato da:
Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti

 

 

Sabato 13 maggio 2006

 

Sede: Auditorium Don Bosco, Via Merchiorre Gioa 48, Milano

Segreteria organizzativa

Valeria Sciscioli, Nella Vignoli

Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti
Via F. Corridoni 38 - 20122 Milano - Italia
Tel (+39) 0255012281 - Fax (+39) 025512832

cmp@iol.it - www.cmp-spiweb.it

PROGRAMMA:

SABATO 13 MAGGIO 2006

TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 9.00-9.45

Tipo: A – Lezione magistrale

 

Titolo: Introduzione

 

Docenti: Paola Capozzi

Abstract: La Dr.ssa Paola Capozzi presenterà il convegno.

TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 9.45-10.30

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Psychoanalytic contributions to a unified theory of terrorism. Un contributo psicoanalitico per una teoria unificata del terrorismo

 

Docenti: George Awad

Abstract: L’autore riflette su quale possa essere il contributo della psicoanalisi, e quali possono essere le motivazioni di chi si interessa a questo tema. Come vengono percepiti gli “altri”? E quali sono i fattori che influenzano queste percezioni? L’autore descrive le menti antidemocratiche e non democratiche. Riflette sulla definizione di terrorismo, sui meccanismi dell’identificazione proiettiva, sull’odio, sulle componenti emotive delle soggettività per concludere che ciò che si dice delle menti degli “altri” spesso non è nient’altro che la proiezione delle proprie fantasie

TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 10.30-11.15

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Considerazioni psicoanalitiche  sul terrorismo

 

Docente: Claudia Peregrini

 

Abstract: Le riflessioni che verranno esposte partono dalle domande sul "terrorismo" che l’IPA aveva posto ad un gruppo internazionale di psicoanalisti nominati dopo l’11 settembre 2001 e dal quale è nato il testo “VIOLENCE OR DIALOGUE:

Psychoanalytic Insights on Terror and Terrorism, firmato da numerosi autori internazionali.

Noi psicoanalisti indaghiamo il “terrore”, nella stanza di analisi, con la grave patologia borderline, e con i pazienti affetti da ansie paranoidi incontenibili, nell’inevitabile gioco delle identificazioni e controidentificazioni proiettive di parti terroristiche-terrorizzate . Di conseguenza, ci domandiamo se ogni forma di terrorismo si avvalga di individui dotati di una organizzazione psichica simile a quella che noi conosciamo, dominata da una parte tirannica e terroristica che agisce su uno sfondo popolato da traumi vividi, in elaborati.


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TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 11.15-12.30

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Considerazioni storiche sul terrorismo

 

Docente: Furio Colombo

Abstract: Il Prof. Furio Colombo esporrà il proprio pensiero sul terrorismo, a partire delle precedenti relazioni presentate nell’ambito della mattina del convegno e con particolare attenzione ad offrire una panoramica storica sull’argomento.

 

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TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 12.30-13

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

 

Titolo: Dibattito

 

Docente: Furio Colombo

 

Abstract: Spazio libero al dibattito sugli argomenti trattati nella mattinata di convegno tra relatori e pubblico.

TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 14.00-16.00

Tipo: A - Lezioni magistrali

 

Titolo: Per noi significava la libertà

 

Docente: Agnese Grieco

Abstract: Il montaggio di testi che presento qui è un esperimento. A „parlare“ sono due donne,  Gudrun Ensslin  e Ulrike Meinhof, figure centrali  all’interno del gruppo di terroristi tedeschi  che hanno dato vita alla Rote Armee Fraktion.  Della Ensslin ho scelto brani  tratti dalle  lettere  che la terrorista scrive dal carcere di Stammheim negli anni 1972 – 1973 , pubblicate a cura della sorella  Christiane e del fratello Gottfried nel 2005.   Si tratta di documenti „privati“, che i congiunti della Ensslin hanno reso pubblici molti dopo anni dopo la morte della terrorista.   Di Ulrike Meinhof    riporto invece scritti di carattere politico e ufficiale. Le parole delle due donne  testimoniano un tema  centrale quant’altri mai nell’organizzazione della  „mente terrorista“ : la necessità, non solo eticamente augurabile,  ma di fatto possibile,  di una saldatura immediata della  scissione tra pensiero e azione con la conseguente realizzazione di una esistenza soggettivamente vissuta come  autentica e libera. A partire da un’analisi   storico-politica dei fatti,  più o meno autonoma e approfondita, e da esperienze biografiche singolari,  viene compiuto quel salto mortale che  permette   al soggetto di vivere in  uno stato di legittimazione concreta e „inattaccabile“.  Nonostante e in forza delle inevitabili crisi. Questo il nucleo a cui le due terroriste sempre  e di continuo ritornano, secondo la formula di una „libertà possibile“ – e quindi esperibile – „solo nella lotta per il  suo raggiungimento“. 

TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 16.00-16.45

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Countertransference and values in the psychoanalytic discussion of terrorism and politics. Controtransfert e valori nella discussione psicoanalitica del terrorismo e della politica.

 

Docente: Emanuel Berman

 

Abstract: Riflessioni dell'autore sul conflitto israelo-palestinese e sulle terribili conseguenze che produce:

 ricorrente traumatizzazione che provoca violenza, umiliazione, vendetta.

Esposizione prolungata alle condizioni di incertezza, angoscia e stress.

Esperienze personali e nazionali di lutti.

Deumanizzazione  dell'altro, considerato come nemico e la deumanizzazione dei giovani, che sono coinvolti nella violenza e nell'uccisione e nell'oppressione.

La visione distorta dell'altro, inculcata sin dalla più giovane età nelle generazioni future, che perpetua il conflitto. Interrompere il circolo vizioso del trauma e della

violenza conseguente è asssolutamente necessario, e secondo l'autore bisogna continuare a cercare di lavorare in questa direzione.

 

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TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 16.45-17.30

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Riflessioni sul terrorismo

 

Docente: Almatea Usuelli

 

Abstract: Abbiamo cominciato ad interrogarci sul terrorismo sotto l’impressione provocata dagli attentati dell’11 settembre, con la speranza di capire qualcosa del funzionamento della mente del terrorista alla luce del nostro bagaglio psicanalitico.

L’idea che circolava era quella che il terrorista fosse un individuo disturbato e che la logica dei suoi atti fosse da ricercarsi nella sua psicopatologia.

La lettura dei due articoli di Kernberg, pubblicati nel 2003 sull’Int. Journal, aveva rinforzato questa idea. Questo A. indica nel  funzionamento schizo paranoide e nel narcisismo distruttivo gli elementi che caratterizzano la personalità del terrorista.

Ma una serie di domande sono rapidamente apparse: si tratta di strutture patologiche o di un funzionamento regressivo che può insorgere in determinate condizioni? E se è così, in quali condizioni? Qual’ è il ruolo del gruppo, del quale l’attentatore è il rappresentante e in nome del quale compie l’atto violento, e quale è il ruolo del suo leader? E questa patologia sarebbe quella del leader, del gruppo o dell’esecutore materiale?

E ancora, di che terrorista stiamo parlando? Anche focalizzando il nostro esame sugli aspetti psicopatologici, ci siamo chiesti se è possibile fare un discorso generale e non generico sui terroristi, quando abbiamo sotto gli occhi una estesa galassia di praticanti, che comprende le nostrane brigate rosse, Al Qaeda, i guerriglieri iracheni, gli attentatori suicidi palestinesi, i terroristi fondamentalisti israeliani come Baruch

Goldstein, che nel 94 massacrò 29 musulmani vicino a Hebron, o come Yigal Amir, l’assassino di Rabin, o i fondamentalisti cristiani americani, che assaltano i medici abortisti o compiono attentati devastanti, come quello di Oklahoma, in nome di visioni apocalittiche, oppure la setta giapponese Aum, tristemente famosa per aver liberato gas nervino nella metropolitana di Tokio, i terroristi baschi, turchi, ceceni ecc. ecc.

 

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TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 17.30-18.15

Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato

 

Titolo: Considerazioni sociali sul terrorismo e conclusioni

 

Docente: Mario Pirani

Abstract: Il Prof. Pirano concluderà il convegno approfondendo in particolare le considerazioni sociali sul terrorismo.

 

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TITOLO: ALLE RADICI DELL’ODIO. UN’ANALISI DEL FENOMENO TERRORISMO

 

Ore: 18.15-19.00

Tipo: D - Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore ("l'esperto risponde")

 

Titolo: Dibattito

 

Docente: Mario Pirani

Abstract: Spazio libero al dibattito sugli argomenti trattati nell’intero convegno tra relatori e pubblico.

 

 

Alessandria, 20.05.2006

S.I.Ps.A. (membro C.O.I.R.A.G.)

Società Italiana Psicodramma Analitico

 

 “Seminario sul sogno”

Sabato 20 maggio 2006

Hotel Lux

Via Piacenza 72 –AL-

 

Abstract Miglietta

“SOGNI”.

Donata Miglietta

Premessa.

Possiamo dire con Freud che, come il delirio, i sogni contengono brandelli di verità sepolte che, una volta portate alla luce fanno, emergere anche fantasmi.

Infatti per Freud il senso del passaggio dall’archeologia al transfert è dato dal fatto che dallo scavo escono fantasmi che devono essere interrogati. 

Dobbiamo riconoscere come nel percorso vitale si esprime un’espressione dialogica e contrastante fra la spinta alla ripetizione ed il mutamento del divenire. 

 

  Sogni nella crescita.

 Seguirò nel mio lavoro il succedersi dei sogni nella crescita tra infanzia e adolescenza.

 Un ragazzo racconta questo sogno: avevo un incidente, venivo investito da una macchina e perdevo conoscenza, poi andavo in ospedale dove mi curavano, ma quando uscivo avevo la sensazione strana che mi avessero messo sul corpo la testa di un altro o forse era la mia testa con il corpo di un altro. Il sogno esprime bene come la crescita sia una fase di tensione trasformativa della mente e del corpo: più che del non essere né carne né pesce si tratta infatti per il ragazzo di come fare ad essere insieme carne e pesce.

L’adolescente avverte in pieno l’urto di questa tensione trasformativa e il tumulto di esigenze adulte mescolate a bisogni infantili. Comprendere questa condizione è una premessa indispensabile per ogni strategia relazionale.

 Una madre sogna che un ragazzo più grande aggredisce e lotta con suo figlio. Questa lotta, ad un certo punto ha una pausa e la donna decide di prendersi cura di tutte e due i ragazzi feriti: si accorge allora che non si trattava di due ma di uno solo con le caratteristiche del figlio stesso.

Per questa madre la parte che cresce, sentita come estranea, minaccia la relazione precedentemente stabilita col figlio piccolo; sin ché non viene accettata la fine del rapporto col bambino non si riesce ad accogliere il cambiamento del figlio che diviene adulto.

 .Il sogno  di un adolescente che è convissuto con una madre eroinomane, fa vedere bene come nella mente nascono i mostri.    

 Prima ero in un bosco  insieme a tanti compagni poi gli altri sparivano, veniva notte e c’era la luna piena. Ma la luna aveva, era,  la faccia di mia madre che mi veniva addosso e cominciava a mangiarmi la testa.

Questo ragazzo qualche anno dopo è morto di over dose.

 Sogni e processo analitico

  Potremmo dire che da Freud a Bion il concetto psicoanalitico del sogno fa riferimento a:

a)                              un esperienza mentale notturna: il sogno come prodotto del pensiero nello stato di sonno (teoria ristretta)

b)                             un modo di funzionamento psichico: il sogno come trasformazione simbolica di esperienze di natura sensoriale, emozionale e somatica in rappresentazioni visive capaci di legarsi con un significato e divenire consce e inconsce. (teoria allargata)

c)                              un oggetto di analisi: noi indaghiamo – dice Freud – non il sogno ma il racconto (oggetto) come testo, intertesto, e contesto clinico.

.     d)  nel contesto clinico il sogno non è soltanto più un oggetto di indagine ma diventa anche una                                             lingua con la quale il soggetto parla dell’analisi stessa e della relazione di transfert.

       

 

 Sogno e terza storia : tarda adolescenza.

 

Da un giovane paziente  che presentava disturbi a carico della sfera sessuale  viene  riferito un episodio vissuto nell’infanzia nel quale svegliandosi la  notte e andando alla ricerca della mamma si era trovato spettatore di un rapporto sessuale tra i genitori del quale racconta la visione ravvicinata e particoleraggiata. Tutti gli sforzi del paziente vennero indirizzati da quel momento alla cancellazione del ricordo della scena, la cui repressione, in parte riuscita, comportava anche la sparizione dei sentimenti  di rivalità verso il padre e quelli di rancore e gelosia verso la madre.  Col trascorrere del tempo tuttavia alle difficoltà di erezione, comparse in fase adolescenziale si andarono progressivamente sommando a spunti persecutori  e fenomeni microallucinatori. Il paziente si sentiva osservato per la strada, doveva tenere le tende chiuse e, portò in inizio analisi un sogno in cui un infinità di occhi di gatto si accendevano nel buio, seguito da un altro sogno in cui qualcuno dal buco della serratura aveva filmato la sua seduta

 Passeranno alcuni anni durante i quali il paziente riprende contatto con differenti sfumature emotive ed affettive della sua storia e dei nuovi incontri, mentre i sogni elaborano, sia la visione di scene primarie mascherate, sia le difficoltà di relazione col padre rappresentato nelle vesti di un Mago Sabbiolino.

 La ripresa della vita sessuale produce questo sogno: mentre si trova appartato con la ragazza in un androne di un palazzo, la loro intimità viene bruscamente interrotta dall’irruzione di una scolaresca di bambini uno dei quali si ferma a guardare la scena  e, nel sogno, il paziente viene colto da un profondo sentimento di colpa e di vergogna. L’angoscia lo sveglia.

 L’effetto importante nel sogno, è quello dell’esperienza della violenza delle emozioni legate al ricordo, emozioni tenute fino a quel momento in uno stato di dissociazione e sopore.

    “Il lavoro analitico consiste nel ricupero delle quantità estinte, delle emozioni trascurate, ricusate, respinte.”[1] (Sarno L.,1990, pag. 53)

Lavorando su questo sogno l’analisi farà notevoli progressi e anche la sessualità e la capacità affettiva del paziente evolveranno. Scompariranno del tutto gli spunti persecutori.

Inaspettatamente, sul  terminare del lavoro analitico, in associazione ad un sogno, il paziente riferisce una differente versione della scena traumatica, dicendo che aveva visto solo il coito dei genitori riflesso nella superficie lucida di un televisore, come in uno specchio un poco oscurato Questa è una trasformazione importante, prodotta dal lavoro analitico, che ha munito il paziente di uno scudo di Perseo. ( barriera di contatto)

      Parlando dei racconti analitici commenta  Di Chiara che ciò che nasce dallo scambio efficace consente il costruirsi di una terza storia. Di questa terza storia ci viene fatto un esempio attorno alla configurazione figlio - padre, che dopo essersi sviluppata dal disprezzo per un padre ferroviere ubriacone, ha potuto evolvere attraverso l’idealizzazione di analista padre capace di costruire tracciati ferroviari in condizioni assurde, per giungere al rapporto di collaborazione tra un paziente  aiuto - macchinista e un ferroviere macchinista anziano. In storie come queste - dice Di Chiara - è quasi impossibile indicare separatamente i contributi del paziente e dell’analista. (pag 35,1993).[2]  

 


 

[1]  Sarno L., 1990, Incerte pieghe delle passioni, in Gruppo e funzione analitica, pag. 53, Cedis, Roma

[2]  G. Di Chiara, Psicoanalisi futura, Ma che cosa fanno quei due, Borla, Roma

     Una significativa sequenza costruttiva - decostruttiva -ricostruttiva  mi sembra contenuta nella seguente storia clinica : un giovane paziente affetto da eiaculazione precoce racconta che gli è stato detto che la sua nascita avrebbe causato alla madre un grave danno ( tu mi hai sfasciata ).  Dalle complicazioni del parto, a detta della mamma, si sarebbero originate le malattie dalle quali non si è più ripresa ( obesità, diabete, cardiopatia ). Il padre  invalido che è morto da qualche anno, viene descritto come una figura in ombra e alquanto disprezzata dal paziente.

     Nel  suo percorso analitico il paziente (20 anni) farà una serie di sogni che elaborano il contenuto del parto catastrofico attraverso il tema degli incidenti. Sognerà dapprima che un auto da lui guidata scontrandosi con un altra macchina la   sfascia; seguirà un altro sogno dove, mentre cerca di uscire da un parcheggio la sua automobile, a causa di una  manovra errata, distrugge l’auto posteggiata accanto alla sua; la colpa e la gravità del danno, viene diluita progressivamente in altri sogni nei quali o gli incidenti producono solo ammaccature di lieve entità o viene introdotto il fratello come guidatore, oppure sono macchine guidate da altri a causare lo scontro che danneggia l’auto del paziente stesso. Quindi, attraverso il ripristino della figura del padre come guidatore del coito, il paziente può liberarsi dalla responsabilità onnipotentemente assunta e risolvere il suo sintomo.  La punteggiatura dei sogni, durante il percorso analitico, segue e risponde alla punteggiatura interpretativa che interroga il sintomo e rilancia il problema degli scontri, a partire dalla sessualità danneggiata del paziente stesso.

   

 E importante ricordare come l’analista al lavoro, quale ci è proposto da Bion, sia partecipe e motore della storia nuova che si sviluppa: egli contribuisce ad orientare il paziente nei bivi, condividendone il percorso. 

 

 

Udine, aprile-dicembre 2006 "LA SEPARAZIONE"; Sede:UDINE, PIAZZETTA ANTONIMI, 6 ; Info: marinadegrandi@libero.it 

ANDREA.DALLAPORTA@LIBERO.IT  Organizz.:ASVEGRA ASSOCIAZIONE VENETA PER LA RICERCA E LA FORMAZIONE IN PSICOTERAPIA DI GRUPPO E ANALISI ISTITUZIONALE ; Fees= 150,00.

CORSO PRATICO

di

FORMAZIONE E RICERCA

 

SVILUPPO CONTINUO PROFESSIONALE

 

 

 

LA    SEPARAZIONE

IL “ gruppo di studio-ricerca sulle dinamiche familiari ”  - G.R.D.F. -  si è costituito a

Udine  da  parte di  soci   A.S.V.E.G.R.A.  nel  2003,  con il progetto di  approfondire il disagio e le  difficoltà  coniugali, in relazione al rapporto di coppia, al legame  con i figli, alla famiglia oggi. 

Lo studio  è   iniziato  con le tematiche  riguardanti    “  Le Problematiche delle coppie – interventi clinici psicoterapeutici “.

         I successivi  temi  affrontati  hanno  riguardato nel 2004 “ La coppia genitoriale tra infanzia e adolescenza “  e  nel 2005  “ La famiglia come gruppo “.

         Nel  gennaio 2006 il  gruppo tratterà “ La separazione”.

Il   G.R.D.F.   ha   portato   il     proprio   contributo   al   seminario   di    studio A.S.V.E.G.R.A.

“Le famiglie come campo psichico” che si è tenuto a Padova  11.10.2003.

Il    quadro   teorico  metodologico  di  riferimento  è  il  modello psicoanalitico.

I  temi  discussi  nel setting di  gruppo  sono incentrati sull’analisi del caso e gli apporti sono forniti da ciascun partecipante.

Il  lavoro  è rivolto alla condizione psicopatologica , ai bisogni,  alle risorse, alla specificità del caso, all’interno della sua rete relazionale.

Nell’  ambito  di  un   possibile   progresso   delle   prestazioni psicoterapiche il G.R.D.F. si   propone  di  approfondire  l’ esame  del  disagio  psichico  della famiglia allargandolo al sociale.

Si  passa dalla   coppia  come   nucleo   centrale,   alla  famiglia  come nucleo allargato al  mondo contemporaneo, ampliando quindi  in questo studio i punti di riferimento della coppia.

        

Il lavoro si articolerà in varie fasi riguardanti le seguenti aree:

1)     La separazione primaria  (nascita –infanzia- adolescenza-ingresso nel mondo adulto)

2)     La separazione nell’adulto (coppia- famiglia- gruppo)

3)     La separazione in ambito terapeutico

 

Il   gruppo  composto  da   psicoterapeuti,   medici,  psichiatri  e  psicologi  che svolgono la propria attività nel pubblico e nel privato,  inizierà  nel  gennaio  2006

     Gli  incontri  coordinati dalla dott.ssa Marina Zamparutti De Grandi,  psicologa psicoterapeuta,  si  svolgeranno  presso  il  suo  studio a Udine, p.tta Antonimi n.6.

Tel/Fax 043226679, e-mail: marinadegrandi@libero.it

     Gli incontri che si svolgeranno a cadenza mensile saranno della durata di  2 ore e 30 minuti. Saranno condotti tenendo conto di un’articolazione che prevede:

 

1.Presentazione del materiale clinico

  Enucleazione delle tematiche più rilevanti dal punto di vista teorico, tecnico,                   

  clinico e istituzionale e relazione da parte del conduttore (Un’ora)

 

2 Individuazione degli apprendimenti teorici di base necessari per affrontare le              tematiche all’interno dell’approccio psicoanalitico

Discussione nel gruppo coordinata dal conduttore

Valutazione e confronto con individuazione dei riferimenti bibliografici, anche    attraverso il materiale più recente reperibile on-line (Un’ora e 30 minuti)

 

  

                                     PROGRAMMA

DATA                                             TEMA

 

8 aprile   2006                        separazione della madre dai figli-dalla famiglia

13 maggio 2006                     separazione del padre dai figli-dalla famiglia

10 giugno 2006                      separazione dei figli dai genitori

16 settembre 2006                  separazione nella coppia

14 ottobre 2006                      gli effetti della separazione sui figli

11 novembre 2006                  il bambino adultizzato: tappe di crescita non rispettate

16 dicembre 2006                   la separazione in terapia. La separazione del terapeuta dal               

                                                paziente; la separazione del paziente dal terapeuta                                                                                                                              

 

ORARIO

SABATO, ORE 10,30-13

 

 

SEDE DEGLI INCONTRI

 

C/O Studio dott. Marina Zamparutti De Grandi

Piazzetta Antonimi n.6

UDINE

 

ISCRIZIONI

Il corso per la sua struttura e organizzazione è aperto a 15 persone.

Nel caso le richieste superassero il numero previsto verrà creata, a partire dall’ordine di iscrizione, una lista di attesa cui successivamente attingere nel caso di rinunce. I corsisti verranno personalmente contattati.

L’iscrizione può essere fatta tramite-mail

E-mail: marinadegrandi@libero.it

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE   € 150

     

 

       SEGRETERIA SCIENTIFICA

        M.Zamparutti De Grandi, A.Dallaporta

 

Roma, 31.03.2006 "LA RELAZIONE PRECOCE GENITORI-BAMBINO: PSICOBIOLOGIA, PSICOPATOLOGIA E MODELLI DI INTERVENTO"; Sede:AULA MAGNA DELL'UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, PIAZZALE ALDO MORO 5 00185 ROMA ; Info: lauravism@tiscali.it 

GABRIEL.LEVI@UNIROMA1.IT  ; Fees= euro 150,00.

CURRICULUM

 

SCIENTIFICO E DIDATTICO

 

 

 

 

PROF. MASSIMO AMMANITI

 

Dipartimento di Psicologia

 

Dinamica e Clinica

 

Facoltà di Psicologia 1

 

Università di Roma "La Sapienza"


 

 

CURRICULUM DIDATTICO E SCIENTIFICO

 

-   Professore Straordinario di Psicopatologia generale e dell'Età Evolutiva, Facoltà di Psicologia Università di Roma dal 1991 al 1994 e Professore Ordinario di Psicopatologia dello Sviluppo dal 1994 ad oggi.

-   Insegnamento di Psicopatologia dello Sviluppo, IIa Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell'Università di Roma, dal 1991 ad oggi.

-   Membro del Board of Directors della World Association of Infant Mental Health (WAIMH).

-   Presidente dell'Associazione Italiana per la Salute Mentale Infantile.

-   Psicoanalista della International Psychoanalytical Association.

-   Membro del Research Advisory Board dell'International Psychoanalytical Association.

-   Esperto dell'Inserm (Institut National de la Santé e de la Recherche Médical).

-   Membro dell'Osservatorio per la Salute Mentale del Ministero della Salute e dell'Osservatorio per l'Infanzia e l'Adolescenza del Ministero del Lavoro e per le Politiche Sociali.

-   Redattore della Rivista "Psicologia Clinica dello Sviluppo".

-   Direttore della Rivista "Infanzia e Adolescenza".

-   Membro del Comitato Scientifico della Rivista "Attachment and Human Development".

-   Membro del Comitato Scientifico della rivista "Kinderanalyse".

-   Membro del Comitato Scientifico della rivista "Richard e Piggle".

-   Relatore al 5° Congresso WAIPAD (World Association for Infant Psychiatry), sul tema: "Longitudinal perspectives about pregnancy, early mother-child interactions and kind of child attachment", Chicago Settembre 1992.

-   Invitato al Dipartimento di Psicologia dell'Università di Berkeley nel settembre 1992.

-   Relatore al 3° International Psychoanalytical Association Conference on Psychoanalytic Research. Relazione: Reciprocal Interactions between Real and Historical Baby, London 12-13 March 1993.

-   Invited Speaker al Convegno dell'Università di Milano "Neuropsicobiologia dello sviluppo. Modelli teorici e patologie in età evolutiva". Milano 18-20 Febbraio 1993.

-   Invited Speaker al 60th Anniversary Meeting of the Society for Research in Child Developmental, New Orleans, USA, March 25-28 1993.

-   Invited Speaker all'International Psychoanalytical Association Fifth Conference on Psychoanalytic Research. "Attachment and Affect Regulation in Adolescence", London, 10-11 March 1995.

-   Presidente del Corso di Laurea "Valutazione e Consulenza Clinica" Università "La Sapienza" di Roma dal 2001.

-   Supervisione Clinica e partecipazione al Comitato Scientifico di Tetto Azzurro dall’ottobre 1999 all’ottobre 2005.

-   Presidente del Corso di Laurea Triennale “Valutazione e Consulenza Clinica” e del Corso di Laurea Specialistica “Psicologia Dinamica e Clinica dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Famiglia” Università “La Sapienza”, Roma.

-   Direttore del Centro Interdipartimentale di Psicologia Clinica, Università “La Sapienza”, Roma.

-   Membro della Task Force dell’American Psychiatric Association on “Psychiatric Diagnosis and Assessment” for DSM-V.

-   Grant from the International Psychoanalytical Association per il Progetto di Ricerca “Neurobiologia e comportamento materno”.

 

 

 

ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DEL PROF. AMMANITI

DAL 1991 AD OGGI

 

-   AMMANITI M., SPERANZA A.M., Rappresentazioni mentali e modelli operativi interni nell'adolescenza, Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Vol. 57, n. 4-5-6, p. 561-570, 1991.

-   AMMANITI M., STERN D.N. (a cura di) Rappresentazioni e Narrazioni, Bari: Laterza, 1991.

-   AMMANITI M., Maternal representations during pregnancy and early infant-mother interactions, Infant Mental Health Journal 12, 264-255, 1991.

-   AMMANITI M., Représentations maternelles pendant la grossesse et interactions précoces mere-infant, Psychiatrie de l'enfant, 2, 341-358, 1991

-   AMMANITI M., La comunicazione degli affetti nella relazione madre-bambino, in Gli affetti nella psicoanalisi (a cura di G. Hautmann e A. Vergine), Roma: Borla 1991.

-   AMMANITI M. (a cura di), La gravidanza tra fantasia e realtà, Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 1992.

-   AMMANITI M., STERN D.N., (a cura di) Attaccamento e psicoanalisi, Roma-Bari: Laterza, 1992.

-   AMMANITI M., Onset Contexts and Late Adolescent Psychoses, Adolescent Psychiatry, p. 90-99, University of Chicago, 1992.

-   AMMANITI M., BAUMGARTNER E., CANDELORI C., PERUCCHINI P., POLA M., TAMBELLI R., ZAMPINO F., Representations and Narratives during Pregnancy, Infant Mental Health Journal, Vol. 13, n. 2, pp. 167-182, 1992.

-   AMMANITI M., Attaccamento e modelli operativi interni nell'adolescenza, Adolescenza, Vol. 3, n. 3, pp. 255-268, 1992.

-   AMMANITI M., La dimensione amorosa nello sviluppo adolescenziale, in Adolescenza Amore e Accoppiamento, (a cura di) Arnaldo Novelletto, Roma: Borla, 1992.

-   AMMANITI M., POLA M., SPERANZA A.M., Relazioni e Interazioni familiari a rischio: la prospettiva dell'attaccamento, Interazioni, Vol. 2, pp. 61-72, 1993.

-   AMMANITI M., STERN D.N., (a cura di) Psicoanalisi dell'amore, Roma-Bari: Laterza, 1993.

-   AMMANITI M., Il concetto di "riavvicinamento" nello sviluppo e nel campo psicoanalitico, pp. 15-23, Atti del X° Congresso Nazionale della Società di Psicoanalitica Italiana, Ottobre 1994.

-   AMMANITI M., STERN D.N., (a cura di) Psychoanalysis and Development, New York University Press, New York, 1994.

-   AMMANITI M., CANDELORI C., POLA  M., SPERANZA A.M., TAMBELLI R., Influenze culturali e dinamiche relazionali nell'attaccamento infantile: indagine su un campione italiano. Età Evolutiva. Febbraio 47, pp. 99-109, 1994.

-   AMMANITI M., Presentazione dal libro "Freud: percorsi di letture" di Peter Gay. Il Pensiero Scientifico Editore, 1994.

-   AMMANITI M., Prefazione al libro "Lo sviluppo affettivo del bambino", C. Riva Crugnola, Raffaello Cortina, 1994.

-   AMMANITI M., SPERANZA A.M., Rappresentazioni materne ed attaccamento infantile disorganizzato. Giornale di Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva, Vol. 15, pp. 27-34, 1995.

-   SPERANZA A.M., AMMANITI M., "Daniel Stern: la centralità del sé tra sviluppo infantile e lavoro clinico, in "Modelli Psicoanalitici dello Sviluppo" (E. Pelanda a cura), Cortina, Milano, 1995.

-   AMMANITI M., "Maternal Care and Mental Health" di Bowlby a 40 anni dalla sua pubblicazione: i nuovi paradigmi in campo infantile; Prospettive Psicoanalitiche nel Lavoro Istituzionale, 1, 1995.

-   AMMANITI M., STERN D.N., (a cura di) Fantasia e realtà nelle relazioni interpersonali, Casa Editrice Laterza, 1995.

-   AMMANITI M., CANDELORI C., POLA M., TAMBELLI R., Maternità e gravidanza, Cortina Editore 1995.

-   AMMANITI M., SPERANZA A.M., Intergenerational transmission of secure and insecure attachment patterns, Intern. Journal of Child Health, 7, 35-44, 1996.

-   AMMANITI M., SPERANZA A.M., CANDELORI C., Stabilità dell'attaccamento infantile e trasmissione intergenerazionale dell'attaccamento. Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, 1996.

-     AMMANITI M., "Margarel Mahler e Daniel Stern: due paradigmi clinico-evolutivi a confronto", Richard e Piggle,3,306-314, 1996.

-     Ammaniti M., Pazzagli C., Speranza A.M., Vimercati Sanseverino L., Attaccamento e sistemi regolativi nelle tossicodipendenze , 355-372 in "Tra genitori e figli la tossicodipendenza", G. Fava Vizziello, P. Stocco, Masson, Milano 1997.

-     Ammaniti M., Candelori C., Speranza A.M., Dinamiche psicologiche e culturali delle gravidanze in adolescenza: indagine in un campione italiano. Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, 64, 161-171, 1997.

-     Ammaniti M., Cambiamenti dei paradigmi clinici in adolescenza: quesiti teorici ed operativi. Psicologia Clinica dello Sviluppo, 3, 441-447, 1997.

-     Ammaniti M., Crescere con i figli , Mondadori, Milano, 1997

      (Crescer com os filhos; Editorial Presença, Lisboa).

-     Ammaniti M., Dazzi N., Prefazione al libro di D.N. Stern "Le interazioni madre-bambino", Cortina, Milano, 1998.

-     Ammaniti M., Tambelli R., Zavattini G.C., Vismara L., Volpi B., Attaccamento e funzione riflessiva in adolescenza. Psicologia Clinica dello Sviluppo, 1, 1999.

-     Ammaniti M., Dazzi N., Introduzione al Nucleo Monografico "Attaccamento e processi di mentalizzazione"  Psicologia Clinica dello Sviluppo 1, 1999.

-     Ammaniti M., How attachment theory can contribute to the understanding of affective functioning in psychoanalysis,  Psychoanalytic Inquiry 19, 784-796,1999.

-     Ammaniti M., Lucarelli L., Mezzalana C., Volpi B., Argomenti di psicopatologia della prima infanzia  Contributo clinico, diagnostico e psicodinamico nel libro curato da Pfanner e Muratori, Collana di psicopatologia dell'IRCCS Stella Maris, Ed. del Cerro, 1999.

-     AMMANITI M., Il concetto di riavvicinamento nello sviluppo e nel campo psicoanalitico, in "La bottega della psichiatria" (a cura di Ferro A.M., Jervis G.) Bollati Boringhieri, Torino, 1999.

-     AMMANITI M., CANDELORI C., POLA M., TAMBELLI R., Maternité et grossesse. Monographies de la Psychiatrie de l'enfant, Paris, 1999.

-         AMMANITI M., TAMBELLI R., PERUCCHINI P., De la Grossesse à la période post-accouchement: stabilité et évolution des représentations maternelles, Devenir, Vol. 12, N° 2 2000 pp. 57-74.

-         Ammaniti M., Van Ijzendoorn M., Speranza A.M., Tambelli R., Internal working models of attachment during late childhood and early adolescence: exploration of stability and change,  Attachment and Human Development  2,328-346, 2000.

-         AMMANITI M., SPERANZA A.M., SERGI G., TAMBELLI R., Impact des visites à domicile dans una intervention précoce: résultats préliminaires, Prisme, Vol. 10 no 33, 98-98, 2000.

-         AMMANITI M. (a cura), Manuale di Psicopatologia dell'Infanzia, Cortina Editore, Milano, 2001.

-         AMMANITI M., SPERANZA A.M., SERGI G., Progetto nell'area della maternità a rischio: efficacia degli interventi compensativi , Atti 1ª Conferenza Nazionale per la Salute Mentale del Ministero della Sanità, 130-142, Roma, 2001.

-     AMMANITI M., MANCONE A., VISMARA L., La qualità dell'attaccamento nei disturbi alimentari, Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, vol. 68, 525-542, 2001.

-     SPERANZA A.M., BRINCATT A., ODORISIO F., AMMANITI M.,  Il gioco e le strategie di regolazione affettiva nella prima infanzia, Psicologia clinica dello sviluppo, N. 1, 95-118, 2002.

-     AMMANITI M., SPERANZA A.M., I modelli di attaccamento dalla prima infanzia alla pre-adolescenza: uno studio longitudinale, Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, Gennaio-Marzo 2002,Vol.69, N. 1,pp.5-18.

-     AMMANITI M.,TAMBELLI R., ODORISIO F., D'ISIDORI M., VISMARA L., MANCONE A., Rappresentazioni mentali e modelli di attaccamento in donne in gravidanza con rischio depressivo e psicosociale, Infanzia e Adolescenza, maggio-agosto 2002, Vol. 1, N. 2, pp. 97-112.

-     AMMANITI M., SERGI G., SPERANZA A.M., TAMBELLI R., VISMARA L., Maternità a rischio, interazioni precoci e attaccamento infantile, Età Evolutiva, Rivista di Scienze dello Sviluppo, giugno 2002, N.72, pp. 61-67.

-     AMMANITI M. (a cura), Manuale di psicopatologia dell'adolescenza, Raffaello Cortina Editore, Milano 2002.

-     AMMANITI M., SERGI G., Diagnosi e valutazione clinica in adolescenza. Manuale di psicopatologia dell'adolescenza, 2002, Cap. I, pp.3-32.

-     AMMANITI M., I disturbi dell'identità in Adolescenza, Manuale di Psicopatologia dell'Adolescenza, 2002, Cap. VI, pp. 199-215.

-     LUCARELLI L., CIMINO S., PERUCCHINI P., SPERANZA A.M., AMMANITI M., ERCOLANI A.P., I disturbi alimentari nella prima infanzia: validazione di uno strumento osservativo dell'interazione madre-bambino, Infanzia e Adolescenza, maggio-agosto 2002, Vol. 1, N. 2, pp. 113-124.

-     AMMANITI M., La psicoanalisi fra valutazione del conflitto e del deficit e diagnosi, Rassegna di Psicologia, 2002, n. 2, vol. XIX, pp. 91-104.

-     AMMANITI M., NICOLAIS G., SPERANZA A.M., La prevenzione del maltrattamento: il sostegno ai genitori, in La prevenzione del disagio nell'infanzia e nell'adolescenza, Istituto degli Innocenti di Firenze, pp.81-115, settembre 2002

-     SPERANZA A.M., NICOLAIS G., AMMANITI M., I modelli operativi interni dell'attaccamento nella trasmissione intergenerazionale dell'abuso, Maltrattamento e abuso all'infanzia, dicembre 2002, Vol.4, n.3, pp. 55-81.

-     AMMANITI M., SERGI G., Clinical Dynamics during Adolescence: psychoanalytic and attachment perspective. Psychoanalytic Inquiry Vol. 23, pp. 54-80, 2003.

-     AMMANITI M., CIMINO S., LUCARELLI L., SPERANZA A.M., VISMARA L., Disturbi Alimentari nella prima infanzia: pattern interattivi e modelli di attaccamento della relazione madre-bambino, Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Aprile-Giugno 2003, Vol. 70, N. 2, pp. 233-246.

-     AMMANITI M., Le narcissisme à l'adolescence, Continuité et discontinuité de représentations mentales durant l'adolescence, in Psychothtérapies de l'enfant et de l'adolescent, D. Anzieu, R. Diatkine, P. Fonagy, A. Freud, B. Golse, P. Jeammet, M. Klein, D. Meltzer, H. Segal, S. Lebovici, D. Stern, D. W. Winnicott, Bayard Éditions, pp. 1037-1055, 2003

-     AMMANITI M., Valutazione clinica e diagnosi in adolescenza, Psichiatria di Comunità , La Rivista dei Dipartimenti di Salute Mentale,Vol. II, N. 4, pp. 181-189, 2003.

-     AMMANITI M., ABRUZZI M. A., LUCARELLI L., CIMINO S., D'OLIMPIO F. Malnutrition and Dysfunctional Mother-Child Feeding Interactions: Clinical Assessment and Research Implications, Journal of The American College of Nutrition, Vol. 23, N. 3, pp. 259-271, Giugno 2004.

-     AMMANITI M., CIMINO S., LUCARELLI L., SPERANZA A. M., VISMARA L., Anoressia infantile e relazione bambino-caregiver: studio clinico-empirico sui modelli di attaccamento, Funzione Gamma Journal, N. 14, Luglio 2004.

-     AMMANITI M., LUCARELLI L., CIMINO S.,D'OLIMPIO F. Transmission intergénérationnelle: troubles alimentaires de l'enfance et psychopathologie maternelle, (Intergenerational transmission: early feeding disorders and maternal psychopathology), Devenir, Vol. 16, N. 3, pp. 173-198, 2004.

-         AMMANITI M., NICOLAIS G., SPERANZA A. M., Trauma and attachment: an investigation in abusive parenting, Archives of Psychiatry and Psychotherapy, Vol. 6, Issue 4, pp. 9-22, Dicembre 2004.

-         AMMANITI M., SPERANZA A.M., FEDELE S. Attachment in infancy, early and late childhood: a longitudinal study. In: K. Kerns & R.A. Richardson (eds.). Attachment in middle childhood. The Guilford Press, New York, pp. 115-136, 2005

-   AMMANITI M., CIMINO S., PETROCCHI M. Adolescenza ed esperienze           

      traumatiche: influenze sul funzionamento emotivo-adattivo. In Infanzia

      e adolescenza psicodinamica e psicopatologia, il Pensiero Scientifico                      Editore, Vol. 4, 2005

 

Daniel N. Stern

 

Docente all'Università di Ginevra ed alla Cornwell University di New York, autore dei notissimi "Il mondo interpersonale del bambino", "La costellazione materna", "Le interazioni madre-bambino" e collaboratore del "Boston Group for the Study of the Process of Change" (Louis W. Sander, Jeremy P. Nahum,Alexandra, M. Harrison, Karlen Lyons-Ruth, Alec C. Morgan, Nadia Bruschweile-Stern e Edward Z. Tronick ed altri).

 

 

Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del DL 196/2003.

BIO

 

James F. Leckman, M.D. is the Neison Harris Professor of Child Psychiatry, Psychiatry, Psychology and Pediatrics at Yale where he also serves as the Director of Research for the Yale Child Study Center. Dr. Leckman is a world-renowned child psychiatrist and patient-oriented clinical investigator. His peers have regularly selected him as one of the Best Doctors in America. Dr. Leckman is the author or co-author of 277 original articles published in peer-reviewed journals, seven books, and 117 book chapters. In 2002, he was identified by American Society for Information, Science and Technology as a “Highly Cited Researcher” - one of the world's most cited authors in Psychology and Psychiatry – in the top half of the top one percent of all publishing researchers. 

In 1999, he edited with Dr. Donald J. Cohen, Tourette's Syndrome: Tics, Obsessions, Compulsions - Developmental Psychopathology and Clinical Care, published by John Wiley & Sons.  Given its success, this volume was re-issued in paper back in the fall of 2001.  Most recently, Dr. Leckman edited (along with Andres Martin, Lawrence Scahill and Dennis Charney) a 56-chapter volume, entitled, Pediatric Psychopharmacology: Principles and Practice published in October of 2002 by Oxford University Press.  In November 2002, an invited review article on Tourette’s syndrome appeared in the prestigious medical journal The Lancet

 

Clinical expertise. Dr. Leckman is widely recognized as a master clinician with special skills in the evaluation and treatment of Tourette’s syndrome (TS) and early onset obsessive-compulsive disorder (OCD).  Since the early 1980s, he has seen and evaluated hundreds of individuals with these conditions. Physicians, patients and families from across the country and around the world regularly seek his advice.  Families often travel from across the globe for these clinical consultations. He is frequently invited to address professional, parent and advocacy groups at local, regional, and national meetings as well as international meetings. For example during the four years, he has presented to professional and/or family groups in London, Rotterdam, Berlin, Johannesburg, Istanbul, Beirut, Sharm El Sheikh, Tehran, Taipei, Tokyo, Mexico City, Lima, and Sao Paulo.  He is also a fully trained psychoanalyst.

 

Interdisciplinary research program on TS & OCD. Dr. Leckman’s specific research interests include the interaction of genes and environment in the pathogenesis of TS and OCD. His research on these disorders is well known and multifaceted from phenomenology and natural history, to neurobiology (neuroimaging, neuroendocrinology, neuroimmunology) to genetics, to risk factor research (perinatal factors are important), to treatment studies. Major collaborators in this twenty-year effort include David L. Pauls (Harvard), Mark Riddle and John Walkup (Johns Hopkins), Wayne Goodman (University of Florida), Christopher McDougle (Indiana University), Bradley Peterson (Columbia), Steven Rasmussen (Brown), Debra Bessen (New York Medical College), Phillip Chappell (Pfizer), Yanki Yazgan (Istanbul), Euripedes Miguel (Sao Paulo), Mary Robertson (London), Yukiko Kano (Tokyo), Chin-Bin Yeh (Tapei), and a large number of investigators at Yale including the late Donald Cohen, Kenneth Kidd, John Gore, Paul Lombroso, Larry Scahill, Robert Schultz, Flora Vaccarino, Robert Makuch, Heping Zhang, Haiqun Lin, and Robert King. 

His research on TS and OCD has been supported by a program project grant from NIMH since 1992 and smaller grants from the Tourette Syndrome Association and other private foundations. In September of 2001, NIMH awarded a major five-site R01 grant to Dr. Leckman to conduct a five-year prospective longitudinal study of patients with TS and early-onset OCD in order to evaluate the role of psychosocial stress and autoimmunity in the progression of these diseases.  The other participating sites are Johns Hopkins, New York University, the University of Rochester, the University of Alabama at Birmingham, and the Children’s Hospital of Cincinnati.

 

Research program in early brain development. Since 1988, Dr. Leckman has conducted research aimed at achieving a greater understanding of the role of genetic transcription factors in the development of the brain.  Recent efforts in this field have been supported by the Korczak Foundation in the Netherlands.  Working with Frank Ruddle, Flora Vaccarino and Matthew State, his most recent papers on this topic have focused on the highly conserved homeodomain-containing gene Orthopedia that is active in the development of specific nuclei in the hypothalamus, amygdala and brainstem.  Recent studies also suggest that Orthopedia may play an important role in maintaining physiological homeostasis in adult animals.  More recently, he has worked with Dashzeveg Bayarsaihan to characterize a gene, active in early brain development that are likely to involved in Williams-Beuren syndrome Binding factor for Early Enhancer (BEN) that is a member of the TFII-I family of transcription factors, characterized by the presence of multiple helix-loop-helix repeat domains.  .

 

Application of the principles of evolutionary biology to the study of psychopathology – The Program for Risk, Resilience and Recovery.  During the last decade, Dr. Leckman has explored the value of Darwinian perspectives in an effort to gain a deeper understanding of OCD and related normal behaviors.  His work in this area with Linda Mayes has led to the publication of multiple articles and the initiation of a well-received Yale College course on Love and Attachment.

He also initiated a review of each of the murine genes that have been implicated in the development of maternal behavior with Amy Herman that was published in Biological Psychiatry. The gene knockout studies were evaluated with regard to mouse strain background, method of behavioral phenotyping, and quantification of the behavioral deficits. Nine genes had been identified (at that time) that were necessary for the expression of one or more aspects of maternal behavior. These genes encode for three transcription factors: three enzymes, including dopamine beta hydroxylase and neuronal nitric oxide synthase; two receptors, including the prolactin and the estrogen alpha receptor; and one neuropeptide, oxytocin. Cluster analysis suggested possible relationships between specific genes.

At about the same time he initiated with James Swain, Linda Mayes and Robert Schultz a replication study of early parental preoccupations – this time with a brain imaging component (compare to brain activation patterns in parents [mothers vs. fathers] in response to own vs. other infant cries and pictures [at 2 wks and 3-4 mos post partum). This project was funded by the Institute Research for Unlimited Love. They found that first-time parents activate more alarm centers than veteran parents early on and that over the ensuing months, alarm responses shift to an increased activation of the hypothalamus and frontal cortical activations as the parent-infant bond develops. These results have been presented at several national and international meetings and are in the process of being prepared for submission.

This imaging work has led to a robust interest in the establishment of parent infant synchrony and the hedonic transformation that occurs as families are formed and the first infant is born.

In 2003, Dr. Leckman was invited by Sue Carter to participate in a Dahlem Konferenzen in Berlin as a Rapporteur. Other participants included leaders in the neurobiology of bonding as well as leaders in “attachment” including Mike Hennessy, Sarah Hrdy, Barry Keverne, Jay Belsky, Alison Fleming, Klaus Grossman, Megan Gunnar, Gray Kraemer, Michael Lamb, Karen Lyons-Ruth, Tom O’Connor, Cort Pedersen, Colwyn Trevarthen and Larry Young, among others.

In 2004, Dr. Leckman initiated (with Linda Mayes and the funding from Yale University and a group of anonymous donors) of a new Program on Risk, Resilience, and Recovery. This program was initiated with a series of conferences in the Spring of 2005 in New Haven that spanned the basic science of parental behavior (with Michael Meaney, Arie Kaffman, Therese Kosten, and Paul Plotsky) to brain imaging studies of human parenting (his work with James Swain) to epidemiological studies (Kimberly Yonkers) to the study of high risk populations (with Joan Kaufman, David Olds and Frank Putnam) to evidence-based interventions (with Mary Target, Peter Fonagy and David Olds) to Social policy (William Harris and Ed Zigler). This group has discussed is in the midst of planning the next annual conference and a series of joint projects with a focus on preventive interventions. Selected papers from these conferences will be published in the Annual Review Issue of the Journal of Child Psychology and Psychiatry.

           

Leadership of research program at the Yale Child Study Center and the Yale School of Medicine. At the present time, Dr. Leckman serves as the Director of Research at the Child Study Center, Yale University School of Medicine - a position he assumed in 1983. During his tenure in this post, the Center has emerged as one of the major sites for child psychiatric research nationally - with several center and program project grants as well as multiple project grants and career development awards from NIMH, NICHD, and NINDS.

Under his leadership, the research program at the Center embodies a broad, interdisciplinary approach to the study of development and the causes and course of behavioral, emotional, and developmental disorders of childhood. Among the guiding principles of the research program is the expectation that every clinical research program undertaken at the Center must be built upon exemplary clinical services. He has also championed the application of principles of normal development to the understanding of clinical disorders throughout the life-span; the multigenerational nature of the transmission of risk and protective factors; and the often complementary roles of environmental and constitutional factors in the pathogenesis of disorders.

Consequently, the research program within the Center encompasses studies at many levels of behavioral/psychological organization and development – from the level of molecular biology of brain maturation and functioning, through studies of the functioning of the brain and the emergence of complex behavioral processes, to clinical syndromes in individual children and problems within families, to the roles of schools and neighborhoods in the lives of children, through broad considerations of social policy and history in shaping the experiences of communities, families and children.

Dr. Leckman also serves as the Associate Director of the General Clinical Research Center (GCRC) at Yale – a position he has held since 1982. The GCRC provides a board range of resources for the conduct of patient-oriented research including a cadre of superb research nurses, biostatistical support, and biomedical informatics. Over the past twenty years Dr. Leckman has successfully spearheaded timely efforts to revamp and expand the biostatistical and informatics program by preparing supplemental applications to NIH.  A large number of researchers based at the Child Study Center and in the Department of Psychiatry are active users of the CCRC including Fred Volkmar, Larry Scahill, Linda Mayes, Robert Schultz, Andres Martin, Joan Kaufman, and Leslie Jacobsen. In addition Dr. Leckman is the primary mentor for two junior faculty members whose NIH-funded career development awards are based on the GCRC and funded by the National Center Research Resources (NCRR) – Cynthia Brandt in informatics and Matthew State in human genetics.

 

Research mentorship. As part of his leadership of the research program at the Child Study Center, Dr. Leckman has directed for the past 16 years an institutional postdoctoral research training program at Yale.  With seven postdoctoral positions awarded annually, this is one of the largest grants of this kind awarded by the NIMH.  Several of the graduates of this program now occupy leadership positions in child psychiatric research nationally. Dr. Leckman has been selected on five occasions as the Outstanding Research Mentor by the American Academy of Child and Adolescent Psychiatrists. 

Several individuals mentored by Dr. Leckman have become independent investigators, including Drs. Phillip Chappell (Pfizer), Elizabeth Dykens (UCLA), David Evans (Bucknell), Dorothy Grice (University of Pennsylvania), Paul Kaufmann (Southern Illinois University), Andres Martin (Yale), Bradley Peterson (Columbia), Larwence Scahill (Yale), Linmarie Sikich (University of North Carolina), Matthew State (Yale), Kenneth Towbin (NIMH - Intramural program), Flora Vaccarino (Yale), and John Walkup (Johns Hopkins).

In addition to individuals personally mentored by Dr. Leckman (Drs. Martin, Scahill, State, and Vaccarino), this research training program has served a proving ground for many of the other junior and senior faculty at the Center including Drs. Walter Gilliam, Paul Lombroso, Robert Schultz, and Dorothy Stubbe.

Internationally, Dr. Leckman has provided mentorship for 1-2 year research sabbaticals for academic child psychiatrists from Brazil (Maria Rosario Campos and Marcos Mercadente both at the University of Sao Paulo), France (Laurence Robel, University of Paris), Japan (Yokiko Kano, the University of Toyko), China (Chin-Bin Yeh, Tapei; and Ye Zhang, Bejing); Korea (Young-Shin Kim, Hallym University and Tae Won Park at the National University in Seoul), and Turkey (Yanki Yazgan, Marmara University).

 

National Service. In 1988‑1989, Dr. Leckman chaired the Institute of Medicine committee commissioned by NIMH to review the status of research and research training on child and adolescent mental disorders.  This effort led to the formulation of a National Plan for Research on Child and Adolescent Mental Disorders that NIMH presented to Congress in 1990. In 1993, he was asked to review the progress that had been made towards reaching the goals laid out in the National Plan. This "report card" was published in 1995 as a commentary in the Archives of General Psychiatry

In 1992, Dr. Leckman was selected as the first chairperson of the Childhood Psychopathology and Treatment Initial Review Committee for NIMH - a post he held for 5 years. He has also served as an external reviewer for NIMH’ intramural research programs – most recently in June of 2000.

For two years, Dr. Leckman served on the NIMH Council Workgroup charged with preparing a new national plan for research on child and adolescent mental disorders that was approved by the NIMH Council in May 2001 and published in 2001 under the title, Blueprint for Change: Research on Child and Adolescent Mental Health

In 2000-2001, he served on another advisory committee for the NIMH charged with developing a strategic national plan for research on mood disorders.  In this effort he is chairing the committee focused on assessing the research data available on the development and course of mood disorders. An article describing the results of these deliberations was published in the fall of 2002 in Biological Psychiatry and the final report Breaking Ground, Breaking Through: The Strategic Plan for Mood Disorders Research was released in January 2003.

In the summer of 2002, Dr. Leckman was asked to chair a Task Force for the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry on curricular reform in the training of child psychiatrists. This effort has led to the development model curriculum modeled in part on the American Board of Internal Medicine’s Research Pathway and the American Board of Psychiatry and Neurology’s Triple Board Program that has been implemented at three sites – Yale, University of Colorado and Duke. At Yale, this program, entitled “The Albert J. Solnit Integrated Child and Adolescent Psychiatry (ICAP) Residency Training Pathway” was implemented in 2004 with the admission of two outstanding individuals committed to careers in academic child psychiatry. There are currently four outstanding residents in this program at Yale. At Yale the Program Director is Dorothy Stubbe. This program has recently been formally approved by the American Board of Psychiatry and Neurology and i

At present, Dr. Leckman leads the Integrated Training Programs Workgroup of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry.  This group is composed of representatives from sixteen accredited sites for training in General and Child and Adolescent Psychiatry each of which is potentially interested in implementing the ICAP Research Pathway curricula at their site. The sixteen sites include:  Brown University, Case-Western Reserve University, Duke University, Harvard University, Johns Hopkins University, Mayo Clinic College of Medicine, Mount Sinai Medical Center, New York University, Stanford University, University of California Davis, University of California San Diego, University of Chicago, University of Colorado Health Sciences Center, University of North Carolina, University of Vermont, Vanderbilt University, and Yale. 

In 2004, Dr. Leckman was asked by the Director of the National Institute of Mental Health, Thomas T. Insel, to Co-chair the National Psychiatry Training Council. This Council is charged with reforming residency training in psychiatry by implementing the recommendations of a recent Institute of Medicine report, Research Training in Psychiatry Training: Strategies for Reform. In this Council, Dr. Leckman is the Chair of the Task Force on “model programs” that is charged with catalyzing the submission of  model programs that will meet National Psychiatry Training Council goals, generate support from key stakeholder organizations, and will be approved by the Graduate Medical Education, Psychiatry Residency Review Committee and the American Board of Psychiatry and Neurology. This effort has been embraced by the national professional organizations presenting psychiatry and its major sub specialties – child and adolescent psychiatry, geriatric psychiatry and addiction psychiatry.   A key ingredient in each of the model programs involves curricular elements aimed at early research training and identity formation as an independent investigator.  In each case they also involve early exposure and direct care of individual patients within each of the subspecialty areas. The Task Force has also profited enormously from the active involvement of representatives from the National Institute of Mental Health, the National Institute of Drug Abuse and the National Institution of Alcohol Abuse and Alcoholism. 

 

Editorial boards. Dr. Leckman currently serves as the Deputy Editor of the Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry. This is the premier child psychiatry journal in the world. In 2005, he is scheduled to become the Annual Review Editor of the Journal of Child Psychology and Psychiatry. At present he also serves on the editorial boards for Depression and Anxiety, the Journal of Child and Adolescent Psychopharmacology, and the Revista Brasileira de Psiquiatria – the leading psychiatric journal in Brazil. In the past, he has served on several other well-regarded specialty journals including Biological Psychiatry, Neuropsychopharmacology, and Development and Psychopathology.  

 

Major awards & recognition. Dr. Leckman is the recipient of many professional honors and awards, including the Blanche E. Ittleson Award for Research in Child Psychiatry awarded by the American Psychiatric Association in 1995.

In September of 2001, he prepared an invited review on the genetics of child psychiatric disorders for the Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry. In the same year, Steven E. Hyman, M.D., Director of NIMH and Gregory Gasic, Ph.D. invited him to prepare a review article on the neurobiology of Tourette’s syndrome for the journal Neuron. In November 2002, an invited review article on Tourette’s syndrome appeared in the Lancet

In April of 2003, Dr. Leckman presented the Keynote address at the Sixth Annual Stanford University Symposium on Developmental Approaches to Psychopathology held in Palo Alto. In the summer of 2003, he also gave the Keynote Address at the NIMH Workshop on Enhancing Research Efforts in Child Mental Health in Bethesda. In January 2004, he was invited to present at The Institute of Psychiatry in London and in August 2004, he presented one of eight Main Lectures at the International Association for Child and Adolescent Psychiatry and Allied Professions 16th World Congress in Berlin.

At present, he serves as a member of the Scientific Councils for National Alliance for research on Schizophrenia and Affective Disorders (NARSAD), the National Organization for Rare Diseases, and the Fondazione per lo Studio e la Ricera sull’Infanzia el’Adolescenza (Foundation Child) based in Modena, Italy, as well as the Scientific Advisory Board, for the influential NIMH-funded, Treatment of Adolescent Depression Study (TADS).

 

Teaching and mentorship at Yale Medical School and Yale College.  For the past 10 years, Dr. Leckman, in collaboration with Dr. Linda Mayes has taught an undergraduate seminar on Love and Attachment at Yale College that seeks to integrate the principles of evolutionary biology, ethology, and developmental neuroscience with the study of psychopathology.  Based on student evaluations, this course is one of the most highly rated courses offered in the Department of Psychology at Yale.

In 2002, to honor the memory of Donald J. Cohen, The Kingenstein Third Generation Foundation and the John & Patricia Klingenstein Fund established the Donald J. Cohen Medical Student Fellowship program. Working with initially Michael Bloch, at that time a Yale Medical Student, Dr. Leckman initiated this program. Through early engagement with patients and their families, this program is designed to encourage medical students to become familiar with the special challenges associated with the care of children and adolescents with mental, behavioral and developmental disorders. At present this effort is led by Dr. Leckman, Dr. Andres Martin and a group of second year Yale Medical Students.  To date more than 50 first and second Yale Medical Students have participated in the DJC Fellowship.  The success of the DJC Fellowship at Yale has led the Klingenstein family to replicate this program in the fall of 2004. Applications were received from Harvard, John Hopkins, Duke, Stanford, NYU, UNC, UC Davis and the Mayo Clinic and three or four will be funded in the coming year.

Dr. Leckman is also actively engaged in the Thesis program at Yale Medical School.  He currently serves as the chair of the Thesis Committee for the Child Study Center. During the past three years, four Yale Medical students have worked with Dr. Leckman as their thesis advisor.  These include: Amy E. Herman and Rebeka Gross in the class of 2002, Michael Bloch of the class of 2004, and Mallika Mendu in the class of 2008.

 

Postgraduate training & sabbaticals.  Prior to his arrival in New Haven, Dr. Leckman was a Clinical Associate with Dr. Elliot Gershon in NIMH’s Intramural program during the early 1970s.  During the 1987-1988 academic year, Dr. Leckman completed a sabbatical year in Dr. Frank Ruddle’s laboratory studying homeodomain-containing genes active in mammalian forebrain development.  During the 1997-1998 academic year, Dr. Leckman completed sabbaticals in evolutionary biology at the Neurosciences Institute in San Diego with Dr. George Miklos; and in molecular ethology at University of Cambridge in the United Kingdom with Drs. E.B. Keverne, Robert Hinde, and Joan Stevenson-Hinde. During the 2004-2005 academic year, Dr. Leckman was again on sabbatical.  He remained in New Haven and focused his attention on the possibility that alterations in neural oscillations might be a key factor in the pathogenesis of Tourette’s syndrome. His mentor in this effort has been Rodolfo Llinás at New York University. He has also been to the Clinical Center at NIH to present in Mark Hallett’s Laboratory and to meet with Judith Walters. This work was initiated because the success of deep brain stimulation in a severe, persistent and treatment refractory case of Tourette’s syndrome. This work also stimulated Dr. Leckman to enter the competition for the NIH Director’s Pioneer Award in the spring of 2005. He was successful in the first round of this competition, but failed to make it to the third (and final round of this competition). Dr. Leckman’s focus in this competition was on how we fall in love with our newborns and the possibility that neural oscillations measured using magnetoencephalogy and EEG might provide a window into this fascinating and important process.  

 

Curriculum di Cristina Riva Crugnola

 

Cristina Riva Crugnola, dottore di ricerca in psicologia dal 1987, è dal 2000 professore associato di Psicologia dello sviluppo presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano -Bicocca, dove insegna anche presso la Scuola di Specializzazione di Psicologia del Ciclo di Vita. Dal 2005 è membro associato della Società Psicoanalitica Italiana. Dal 1997 è socio dell’associazione WAIMH (World Association for Infant Mental Health) e dal 2001 al 2005 è stato membro del comitato direttivo del gruppo italiano di tale associazione, AISMI (Associazione Italiana Salute Mentale Infantile). Fa parte del comitato scientifico della rivista Infanzia e adolescenza edita dal Pensiero Scientifico. Ha pubblicato i volumi: Nascita del simbolo e costruzione dell’oggetto nella prima infanzia, Franco Angeli, Milano 1988; Lo sviluppo affettivo del bambino, Raffaello Cortina, Milano 1993; La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner, Raffaello Cortina, Milano 1999.

 

Curriculum di Graziella Vizziello in Fava

 

Nata a Milano l'8.12.1939.

Abitante in Via Giacomelli 3, Padova. Tel. 049/754326.

Afferente al Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, via Venezia 8 - Padova. Tel. 049/8278489; Fax. 049/8276511.

Laureata in Medicina e Chirurgia il 19.7.63 a Milano.

Specializzata in Malattie Nervose e Mentali il 12.7.66 all'Università di Siena.

Abilitata all'esercizio della Professione di Medico-Chirurgo nel 1964 con successiva iscrizione all'Albo.

Analisi didattica e training nella  Società di Psicoanalisi Svizzera , riconosciuti dalla Società italiana presso la quale segue dal 1971  supervisioni ed seminari

Iscritta all'Elenco degli Psicoterapeuti dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri in data 2/04 /1992

Professore ordinario di psicopatologia dello sviluppo

Dal 2002  responsabile clinico del Servizio Apad e

 del Servizio genitorialità e sviluppo

 

PUBBLICAZIONI

1. Fava Vizziello G. e coll. "Per una clinica di Neuropsichiatria infantile". Masson 1981, pp. 1-233.

 

2. Fava Vizziello G. e coll. "Interventi di Psicologia Clinica in neuro-psichiatria infantile". Masson 1983, pp. 1-318.

 

3. Fava Vizziello G., Bet M., Sandonà G.: "Il bambino che regalò un arcobaleno". Boringhieri Bollati, 1990, pp. 1-246.

 

4. Fava Vizziello G., Colucci R., Disnan G.: "Genitori psicotici". Boringhieri Bollati, Torino, 1991, pp. 1-245. Traduzione francese “Parents Psychotiques” ed.  Medecine e Hygiène, Genève 2000 P;1-216

 

5. Quadrio A., Mazzi A., Fava Vizziello G., Cudin G.: "Glossario". Ed. Regione Veneto, pp. 1-337.

 

6. Fava Vizziello G., Bottos M., Zorzi C. "Figli delle macchine". Masson it., Milano, 1992, pp. 1-245.Tr. spagnola  “Los hijos de las maquinas” Neuva Vision ed., Buenos Aires, 1994.

 

7. Fava Vizziello G., Stern D.N. (a cura di) "Dalle cure materne all' interpretazione. Nuove terapie per il bambino e le sue relazioni: i clinici raccontano". Raffaello Cortina Editore, Milano, 1992, pp. 1-418. Tr. Russa  in "Nuova collana di psicoanalisi", ed. della Società Psicoanalitica, Mosca. Tr. francese “Modèles Psychothérapiques au Premier Age”, ed. Masson, Paris, 1995.

 

8. Fava Vizziello G.: "L'eccezione e la regola. Percorsi attraverso la ricerca-azione e la formazione con insegnanti di scuola materna", Bollati Boringhieri, Torino 1994.

 

9. Fava Vizziello G., P. Stocco: "Tra genitori e figli: la tossicodipendenza". Masson, Milano, 1997, pp. 1-412.

 

10. Disnan G. Fava Vizziello G ”La consulenza clinica psicologica” ed. Masson 1999 Milano

 

11. Fava Vizziello G.: "Psicopatologia dello sviluppo". Il Mulino Manuali, 2003, Bologna ,1-350

 

12. Fava Vizziello G., Simonelli A 2004.”Adozione e cambiamento “ ed. Bollati Boringhieri To

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTI

 

1. De Carlo N., Fava Vizziello G., Miele G., Pigatto A., Zorzi T. (a cura di): "Tossicodipendenze: contributi teorici e metodologici per l'attività degli psicologi nei servizi del Veneto. Volume monotematico de La rivista di studi sociali del Veneto, SI, 1990, pp. 1-320.

 

=2. De Carlo N. A., Fava Vizziello G., Niero G., Pigatto A., Zorzi T. (a cura di): "Tossicodipendenze: Contributi teorici e metodologici per l'attività degli psicologi nei servizi del Veneto". Volume II de La rivista di studi sociali del Veneto, SI, 1992, pp. 1-301.

 

3. Fava Vizziello G., Pigatto S. (a cura di): "Tossicodipendenza. Curae per il duemila". UPSEL ed., Padova 1993, pp. 1-239.

 

4. Fava Vizziello G., Pigatto S. (a cura di): "I percorsi della dipendenza". CLEUP, Padova, 1994, pp. 1-245.

 

5. Fava Vizziello G., Barbiero G. (a cura di): "I processi di cambiamento nella psicopatologia del bambino e dell'adolescente". Istituto Cortivo Editore, Padova, 1998, pp. 1-131.

 

6. Fava Vizziello G., Barbiero G. (a cura di ): "Farsi e disfarsi del disturbo mentale". Unipress,Padova, 1998. pp. 1-135.

 

 

 

ARTICOLI

 

72. Fava Vizziello G.M., Bricca P., Cassibba R., De Rocco G., Zingarello C.: Disturbi psicosomatici e funzionamento psichico di bambini al alto rischio neuropsichico ricoverati alla nascita. Giorn. Neuropsich. Età Evol., 11, 4, 231-246, 1991.

 

73. Fava Vizziello G.M.: La dimensione psicologica. Il Quadrante Scolastico, supplemento al n. 50, settembre 1991, 134-140.

 

74. Fava Vizziello G.M., Colucci M.R., Disnan C.: Il bambino con fobia scolare in età di latenza. SI, IV, 13 1992.

 

75. Fava Vizziello G., Colucci M.C., Disnan G. Il rischio psicopatologico in famiglie con genitori psicotici. Il Bambino Incompiuto, 3, 1992, pp. 43-55.

 

76. Bet M., Fava Vizziello G.M.: I travagli di Alice nel paese delle meraviglie. Il Quadrante Scolastico, 53, pp. 192-203, giugno 1992.

 

77. Fava Vizziello G.M., Fiorin A., Barison F., Piccinini M. Aspetti depressivi nei figli di genitori alcoolisti, Il Bambino Incompiuto, 1, pp. 129-146, 1992.

 

78. Fava Vizziello G.M., Palacio Espasa F., Cassiba R., "Modalités de réorganisation des enfant de 9 à 30 mois suite à la séparation des parents à la créche". Neuropsychiatrie de l' Enfance 40 (8-9) 1992, pg 431-448.

 

79. Fava Vizziello G., Antonioli M., Cocci V., Invernizzi R. "Dal mito al bambino reale", in Ammaniti M. "Gravidanza e maternità tra rappresentazioni e narrazioni", ed. Il Pensiero Scientifico, 1992.

 

80. Fava Vizziello G.M., "Dal trattamento alla psicopatologia nei disordini depressivi della prima infanzia e viceversa" in Atti del Convegno "La depressione infantile", Milano, 28-29/7/1992, Ed. Poletto, Milano, pg 123-127.

 

81. Fava Vizziello G.M., Antonioli M.E., Cocci V., Invernizzi R., Cristante F.: "From Pregnancy to Motherhood: The Structure of Representative and Narrative Change". Infant Mental Health Journal. Vol. 14, N. 1, Spring 1993, pp. 4-16.

 

82. Fava Vizziello G. M., Abate J., Piccinini M.: "Depressione mascherata e equivalenti depressivi". Bollettino di Psicologia Applicata, 205, pp. 29-38, 1993.

 

83. Podetti C., Fava Vizziello G. M., "Passaggio del bambino dall'asilo nido alla scuola materna: fattori in gioco". I Care, Anno 18 - N. 1, Gennaio-Marzo '93, pp. 32-38.

 

84. Calvo V., Fava Vizziello G., Principato O. "Quando un bambino osserva le regole del gioco". Il Quadrante Scolastico, N.57, Giugno 1993, pp. 238-254.

 

85. Calvo V., Fava Vizziello G., Principato O. "Differenze nella partecipazione al gioco di bambini con o senza problemi". Il Quadrante Scolastico, N. 58, Settembre 1993, pp. 268-288.

 

86. Fava Vizziello G.M., Ferrero C., Musicco M., Sincronia interattiva, rappresentazioni genitoriali e comportamento sociale del bambino,

 ICARE, luglio-settebre 1993, pp. 86-94.

 

87. Fava Vizziello G., Antonioli M.E., Cocci V., Invernizzi R., "Modalità narrative dell'esperienza genitoriale nella donna e acquisizione di ruolo", cap. 14 nel libro Ruoli e vissuti familiari, Cusinato M. e Tessarolo M., Giunti, Firenze 1993, pp. 218-237.

 

88. Disnan G., Fava Vizziello G., Roat Dellai O., "Quando l'eccezione sovverte la regola. Considerazioni e prospettive di un progetto aggiornativo". Il Quadrante Scolastico, N. 59, dicembre 1993, pp. 236-245.

 

89. Fava Vizziello G., "Clinical Use of Infant Massage in Italy", The Signal, vol. 1, No. 4, October-December 1993, pp.5-8.

 

90. Fava Vizziello G., Colucci R., Disnan G., (1993) "Il bambino con fobia scolare in età di latenza", in Masi G. e martini A. (eds.) "Apprendimento e patologia neuropsichica nei primi anni di scuola", Borla, Città di Castello, pp. 176-185.

 

91. Fava Vizziello G., Colucci R., Guella C. "Evoluzione dei figli di genitori schizofrenici", Giorn. Neuropsich. Età Evol. (1993), 13, 4, 237-248.

 

92. Fava Vizziello G., Bet M. (1994): Des enfants façonnet un questionnaire sur leur éducation sexuelle. In M. Soulé et al. Les questions incontournables des enfants et les résponse évasives des adultes. Paris: ESF éditeur, 91-102.

 

93. Fava Vizziello G.: "Tra ricerca e clinica: dalla gravidanza al bambino", Consultorio Familiare, anno VII, 3, 1993, 145-162.

 

94. Schon L., Sartorello L., Fava Vizziello G.: "Crescere nelle storie", ICARE, anno 19°, 1, Gen-Mar. 1994, 2-11.

 

95. Fava Vizziello G., Bricca P., Cassibba R., De Rocco G., Zingarello C.: "Qu’ aurait on pu faire si on l’avait su?", Neuropsychiatrie  lEnfance ad 1994, 42 (3), 135-143.

 

96. Fava Vizziello G., Callari L., Colucci R., Bommassar R., Nidoli A., Antolini I.: "Tra utopie e realtà: risorse attuali per l'integrazione nella scuola dell'infanzia", Il Quadrante Scolastico, 61, Giugno 1994, 260-285.

 

97. Fava Vizziello G.: "Follow-up e studi longitudinali", Gior. Neuropsich. Età Evol. , March 1994, 14, 1:45-50.

 

98. Vallicelli P., Vettori D., Fava Vizziello G.: "Dal corpo alla mente in un bambino che non può parlare", ICARE, anno 19°, 2, Apr-Giu 1994, 41-50.

 

99. Simonelli A., Fava Vizziello G.: "Regole ed elaborazione della colpa", Il quadrante scolastico, 62, Sett. 1994, 216-238.

 

100.Sartorello L., Schon L., Fava Vizziello G. "Storie per un compagno di confine", I CARE, anno 19, 3, lug.-sett.94 , 75-88.

 

101.Fava Vizziello G., Bet M., Sandonà G. "How classmates interact with an autistic child in a mainstream class" , European journal of special needs education, 9, 3, Ott. 1994, 246-261

 

102. Vettori D., Vallicelli P., Fava Vizziello G. "Storie per Dante", I CARE, anno 19, N. 4, Ott.-Dic. 1994, 112-124.

 

103. Fava Vizziello G., Bianchi L., Maestro P. "Modelli di attaccamento e trasmissione intergenerazionale", Complessità & Cambiamento, Dicembre 1994; 42-53.

 

104. Fava Vizziello G., Disnan G. "I servizi per l'età evolutiva nella realtà italiana" Psicologia Patologica di J. Bergeret, IV edizione 1995; 375-388.

Presentazione della quarta edizione italiana del libro "Psicologia Patologica" di J. Bergeret a cura di G. Fava Vizziello, F. Antonucci.

 

105. Fava Vizziello G., Antonioli M.E., Invernizzi R., Zancato P. "Modelli di attaccamento e psicopatologia nei primi anni di vita", Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva, Marzo 1995, vol.15 n°1 Ed. Masson, 45-61.

 

106. Fava Vizziello G., Ambrosino S., Falchini D. "La mediazione genitoriale nell'elaborazione della separazione del bambino al nido", Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva, Marzo 1995, vol.15 n°1, Ed. Masson, 63-76.

 

107. Fava Vizziello G., Ammaniti M., Besana D., Di Chiara G., Guareschi Cazzullo A., Musetti C., Ravetto F., Varin D.: Dibattito "Il comportamento di attaccamento nello sviluppo psichico dall'infanzia all'adolescenza", Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva, Marzo 1995, vol.15 n°1, Ed. Masson, 7-15.

 

108. Fava Vizziello G., Antonioli M.E., Rebecca L., Volpe B. "Mothers' representation of children to be adopted and of preterm one", in Bitzer G.Stauber S." Psychosomatic Obstetrics and Gynaecology " Monduzzi Ed.Bo.1995, 223-228.

 

109.Fava Vizziello G., Invernizzi R., Antonioli M.E., Maestro P."La struttura del cambiamento rappresentativo e narrativo della madre dalla gravidanza alla maternità e modalità di attaccamento" Psichatria Inf.Adol. 62, 3, I995, 185-199.

 

110.Fava Vizziello G.Rebecca L., Buffadini C., Possomai A., Ceccanti S. "Il cambiamento della rappresentazione nel post-partum: confronto tra madri di bambini prematuri e nati a termine"; Complessità e cambiamento, IV, 1, I995, pp. 33-53

 

111. Fava Vizziello G. "From communicating to the family to communicating with the family: The process and its discontinuity." in S. Di Donato, R. Parini, G. Uziel:" Metabolic Encephalopathies, Therapy and Prognosis." 1995. 179-186.

 

112. Fava Vizziello G, G. Sandonà, L. Sartorello, L. Schon. "Il lavoro Mentale del Gruppo Classe nell' Integrazione Scolastica" Neuropsichiatria Età Evolutiva Vol. 15, N.4, Dicembre 1995, 219-235.

 

113. Fava Vizziello G., Rebecca L., Calvo V., Giaccherini S., Nofri F. "Nascita pretermine: rappresentazioni materne, attaccamento e sviluppo del bambino", in "Bambini e genitori - attaccamento e psicopatologia", di Pazzagli A., Benvenuti P., Guerrini Degl'Innocenti B. (a cura di), Loggia de' Lanzi, Firenze, 1995, pp.171-200.

 

114. Fava Vizziello G., Calliari L., Caumo M., Disnan G. "Funzione istituzionale e funzione genitoriale", in "Prospettive psicoanalitiche nel lavoro istituzionale", vol. 14, N° 1 gennaio-aprile 1996, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma, pp. 10-29.

 

115. Fava Vizziello G., Disnan G. "La genitorialità di fronte ai problemi psicopatologici degli adolescenti", in M. Pissacroia, “Trattato di Psicopatologia della Adolescenza”, Piccin, Padova, 1996, pp. 421-445.

 

116. Fava Vizziello G. “La funzione genitoriale e l'evoluzione dei figli”, in G. Colombo “Manuale di Psicopatologia Generale”, Cleup, Padova, 1996, pp. 335-346.

 

117. Calvo V., Fava Vizziello G. “La valutazione dell’attaccamento nel bambino e nell’adulto: Strange Situation e Adult Attachment Interview”, in F. Del Corno e M. Lang (a cura di) “La diagnosi testologica”, Franco Angeli Ed., Milano, 1996, pp. 480-512.

 

118. Fava Vizziello G., Giangrandi C. “Lo sviluppo della capacità narrativa in bambini nati pretermine”, Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, 1996, 63, pp. 357-371.

 

119. Fasolo F., Barillaro A.M., Cantù C., Cortese M.G., Fava Vizziello G. “Coesione e stili di attaccamento in una psicoterapia di gruppo a termine”, in Fasolo F. e Cappellari L. (a cura di) “Psichiatria di territorio”, La Garangola Ed., Padova, 1996, pp. 149-164.

 

120. Fasolo F., Barillaro A.M., Cantù C., Cortese M.G., Fava Vizziello G. “Gilania. Una matrice neolitica per la gruppoanalisi e la psichiatria di comunità?”, in Fasolo F. e Cappellari L. (a cura di) “Psichiatria di territorio”, La Garangola Ed., Padova, 1996, pp. 191-199.

 

121. Fava Vizziello G., Vettori D., Bet  M., Vallicelli P.: “Narrazioni sull’integrazione: un corpo, un personaggio, una storia”, in E. Brunati, E. Fazzi, D. Ioghà, F. Piazza: “Lo sviluppo neuropsichico nei primi tre anni di vita”, Armando Ed., 1996, pp. 213-237.

 

122. Fava Vizziello G., Greco G., Guglielminetti M.: “Dieci anni dopo una nascita prematura”, in E. Brunati, E. Fazzi, D. Ioghà, F. Piazza: “Lo sviluppo neuropsichico nei primi tre anni di vita”, Armando Ed., 1996, pp. 141-163.

 

123. Fava Vizziello G., Antonioli M.E., Bartoli S., Volpe B.R., Zancato P. "Genitorialità biologica ed adottiva: analogie e differenze dei percorsi rappresentativi", Consultorio Familiare, anno X, n. 3, 1996, Tamari Montagna Ed. Maserà di Padova, pp. 33-55.

 

124. Facella A., Fava Vizziello G.: "Rappresentazioni materne e modalità interattive con bambini nati prematuri e a termine", I CARE, anno 22, n. 1, Firenze, pp. 21-30.

 

125. Fasolo F., Barillaro A.M., Cantù C., Cortese M.G., Fava Vizziello G. “In breve volo: quale stile di conduzione per una psicoterapia di gruppo a termine?”, in Archivio di Psicologia Neurologia e Psichiatria, anno LVII, 1, 1996, pp. 71-81.

 

126. Fava Vizziello G., De Rocco G.:"Guarigione e prematurità". IMAGO, vol. 3, n. 2, Trimestre giugno 1996, CIS editore, pp. 115-123.

 

127.Fava Vizziello G., Maestro P., Simonelli A.: “Implicazioni cliniche nella valutazione dell’attaccamento”. IMAGO, vol. 3, n. 4, Trimestre dicembre 1996, CIS editore, pp. 311-322.

 

128.Fava Vizziello G., Simonelli A., “Le temps du prématuré”. Le temps, l’urgence et  les périodes de la maladie. Editions P.A.U., 1997, pp. 168-178.

 

129.Fava Vizziello G., Calvo V., "La perdita della speranza. Effetti della nascita prematura sulla rappresentazione genitoriale e sullo sviluppo dell’attaccamento". Saggi, Neuropsicologia infantile, Pedagogia, Riabilitazione, Anno XXIII-N.1- 1997, pp. 15- 35.

 

130. Fava Vizziello G., Guerri A.,” Relazioni tra pari: una valutazione incrociata.”, I CARE, Anno 22°, n. 2, Aprile -Giugno 1997, Firenze, pp. 49-54 .

 

131 G.Fava Vizziello  “Comunicare alla famiglia e con la famiglia “I Care 21,4, 114-119

 

132. M. Galbusera, G.Fava Vizziello ”Il corpo dell’adolescente tra famiglia e scuola” I Care,21,4,142-148

 

133. Fava Vizziello G., Righetti P.L., Cristiani M. "Prima Filii Imago: tra il bambino immaginario e il bambino figurato: il vissuto materno della prima ecografia di gravidanza." Educazione prenatale, 1997,3,43-61

 

134. Fava Vizzielo G., Valentini S. "L'adozione nel contesto istituzionale: un'indagine conoscitiva sui professionisti assistenti sociali e psicologi che si occupano di studi di coppia adottiva in Emilia Romagna". Consultorio Familiare, Anno XI, 2-3, 1997.

 

135. Fava Vizziello G., Zancato P., Donati P. "Predittività delle categorie dell'attaccamento ad un anno e stili relazionali a sei anni". Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (1997), vol. 64, pp. 667-680.

 

136. Fava Vizziello G., Cervellati A. "Sviluppo linguistico e comunicativo in bambini nati a rischio. Un'esperienza clinica con bambini in età di latenza". Psicologia clinica dello sviluppo, a. I, n.3, dicembre 1997.

 

137. Fava Vizziello G., Rebecca L., Calvo V., "Representaciones maternas, apego y desarrollo en los ninòs prematuros". Cuadernos de psiquiatria y psicoterapia del nino y del adolescente, N.os 23/24, 1997, pp. 23-50.

 

138. Fava Vizziello G., Bet  M., Sandonà G., Calvo V., " Còmo los companeros interactùan con nino autista en una clase normal". Cuadernos de psiquiatria y psicoterapia del nino y del adolescente, N.os 23/24, 1997, pp. 151-177.

138b. .Fava Vizziello G., Bet  M., Sandonà G., Calvo V., Interacciòn de los companeros con un nino autista en una clase normal. Psicologia da Saude e Educacao, Mudancas.

 

139. Fava Vizziello G., Antonioli M.E., Invernizzi R., Calvo V., "Del embarazo a la maternidad. La estructura del cambio representativo y narrativo". Cuadernos de psiquiatria y psicoterapia del nino y del adolescente, N.os 25, 1998, pp. 117-138.

 

140.Fava Vizziello G.”Les Rédactions des Enfants Italiens Au Temps De La Télévision” in M.Soulé,M.Rufo,B.Golse, “Nés Avec La Télé”,pp77-89,ESF Editeur Paris.

 

141.Fava Vizziello G.,A.Guerri,”Bambini e televisione:differenze individuali nella elaborazione del messaggio”.IMAGO vol.IV,n°3,sett.’97 ,pp.267-288 .

 

142.Fava Vizziello G.,Calvo V.,”La valutazione degli interventi psicologici con i prematuri”.Riabilitazione Oggi, n°10-dicembre ‘98, pp.53-62.

 

143.Fava Vizziello G.,”Le suivi affectivo-relationnel des enfants hospitalisés à la naissance en néonatologie:prévention, observation ou thérapeutique?”.Cahiers Psychiatriques, n°26,1999,pp.91-105.

 

144.Fava Vizziello G.,Simonelli A., “Experiencia clinica y de investigacion con madres toxicomanas y sus hijos”, ADICCIONES vol.11,n°2 1999, pp.159-170.

 

145. Fava Vizziello G. Calvo V.Gli interventi psicologici con i bambini prematuri e las loro valutazione: il follow-up affettivo relazionale in ambito clinico” Prospettive psicoanalitiche nel lavoro istituzionale” 17-2 1999, 216_239

 

146. Fava Vizziello G.,Penzavalli A. Petenà I.” I bambini adottati crescono”,in Psicologia clinica dello sviluppo IV,1  aprile 2000,145-153.

 

147.Fava Vizziello G.M.”L’aide aux parents entre éducation et thérapie”;Nervure-Journal De Psychiatrie, tome XIII-Avril 2000.

 

148.Fava Vizziello M.G., Sandonà Graziella, Sartorello Lisa, Schòn Lisa:”Gruppi scolastici in età di latenza”, in : Gruppi in età evolutiva a cura di Donata Miglietta,Utet  2000,pp.189-249.

 

149. Fava Vizziello M.G.,Cristina Ferrero, Marina Musicco:”Parent-Child Synchrony of Interaction”in ‘The organization of Attachment Relationships.Maturation, Culture, and Context’ edito da Patricia McKinsey Crittenden e Angelika Hartl Claussen,Cambridge 2000, pp. 38-60.

 

150.Fava Vizziello M.G.,Simonelli A.,Petenà I.:”Attaccamento e psicopatologia tra clinica e ricerca.Applicazione dell’adult attachment interview ad un gruppo di donne tossicodipendenti”;Personalità/Dipendenze vol.6, fascicolo I, aprile 2000,pp. 9-28.

 

151.Fava Vizziello M.G.:”Italian Group from Padova (Giosué group)” su WAIMH French-Speaking Group Bulletin January 2000, special issue,pp.10-12.

152.Fava Vizziello G.M.:”Il bambino e il suo corpo” in “ Corpo e Istituzioni” a cura di Giacomo di Marco, Centro studi e ricerche psichiatria istituzionale, ottobre 2000, pp.65-96.

 

153.Fava Vizziello; G.M., Boccanegra, T., Simonelli, A., Calvo, V., Penzavalli, A., & Petenà, I. (1999) Adozione e attaccamento: Studio dei modelli di attaccamento in adolescenti adottati, Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, vol.66 pp.647-658.

 

154.Fava Vizziello G.M. in “Non c’è due senza tre” di Pier Luigi Righetti e Lara Sette:

a)-Presentazione, pp.11-12;

b)-“Prima filii imago:il vissuto materno della prima ecografia di gravidanza”(G.M.Fava Vizziello,P.L.Righetti,F.M.Cristiani), pp.170-181;

c)-“L’acquisizione di paternità nel “relais” materno:rappresentazioni e narrazioni paterne e di coppia”(G.M.Fava Vizziello,G.Barbiero,C.Fiorin), pp.280-304.

 

155.Fava Vizziello G.M.,Simonelli A.,Petenà I.:”Maternal rapresentations and intergenerational transmission of risk and protective factors in children of drug-addicted mothers”; Addicciones,vol.12, n°3,2000,pp.413-424.

 

156.Fava Vizziello G.M.,Calvo V.,Cadrobbi M.:”Prematurità e psicopatologia in età prescolare:fattori di rischio neonatali e affettivo-relazionali”, in Psicologia Clinica dello Sviluppo anno IV, n°3, dicembre 2000,pp.441-464.

 

157.Fava Vizziello G.M.,Simonelli A., Petenà I.:”Indicateurs montrant la nécessité de prise en charge, selon l’étude d’une population non clinique de très jeunes enfants” in ‘Défis actuels en petite enfance’ –PRISME n°33 2000, pp.92-109.

 

158. Fava Vizziello G.M., “La teoria dell’attaccame,to”, in L’interazione madre-bambino nel primo anno di vita, Carocci Ed., Luglio 2001, pp. 39-58.

 

159. Fava Vizziello G.M., Tolentino J. R., Aparecida Romaro R., Marcelo de Felice E., Pereira A., Mazzi Batista R. A., Lundberg K., “Extensoes da psicologia clinica para a area de saùde e de instituicoes”, in Psicologia Teoria e Pratica, volume 3, gennaio 2001, pp. 53-84.

 

160. Fava Vizziello G., Rebecca L., Calvo V.: "Representaciones maternas, apego y desarollo en la premadurez" in Mudacas "Psicoterapia e Estudos Psicossociais", vol. 16, ed. Universidade Metodista de Sao Paulo, 2001, pp. 136-165.

 

161. Fava Vizziello G.M., “L’aiuto ai genitori tra educazione e terapia”, in Psicologia dello sviluppo e problemi educativi”  di G. Di Stefano e R. Vianello, Giunti Ed., marzo 2002, pp. 452-466.

 

162. Fava Vizziello G.M; Simonelli A.:"La qualità delle rappresentazioni di attaccamento in madri tossicodipendenti come fattore di rischio per lo sviluppo affettivo del bambino", Età Evolutiva, 2002, 72, pp. 54-60.

 

163. Fava Vizziello G., Simonelli A.: “Les parents battus”  in  “Sens et non-sens de la violence” di O. Halfon, F. Ansermet, J. Laget, B. Pierrehumbert , ed.  Le fil rouge , puf, Paris, 2002, pp.85-95.

 

164. Fava Vizziello G.M., Ferrero C., Musicco M.,: "Parent-child synchrony of interaction" in Mckinsey Crittenden P e Hartl Claussen A, "The organization of attachment relationship", Cambridge University Press. 2003.

 

165. G. Fava Vizziello, V.Calvo,A Simonelli, "Sicurezza e insicurezza dell'attaccamento nella prima infanzia in una prospettiva interculturale" in Età Evolutiva, n.75 giugno 2003, pp. 36-50

 

166. B.Bergamo, M.E. Antonioli e G. Fava Vizziello, "Sviluppo del senso del sé e disegno della figura umana:uno studio sui bambini adottivi", in I CARE, anno 28, n.2, aprile giugno 2003, pp.33-44.

 

167. Fava Vizziello G.M., Rebecca L e Calvo V. "Representaciones maternas, apego y desarrollo en la premadurez" in Mundanças Psicoter. Estud: psicossociais 9(16), jul-dez, 2002. Pp.136-165.

 

168.Fava Vizziello, G.M., Burba, C., Calvo, V., Simonelli, A. (2003). Fattori di

rischio e protezione: sfidare le premesse, in Psichiatria dell'Infanzia e

dell'Adolescenza, n.70, vol.1, pp.167-178.

 

169. Fava Vizziello, G.M., Simonelli, A., Petenà, I. (2003). "Vinculo emocional entre a mae dependente de drogas e a criança: reflexao clinica e tendencias de pesquisa em comunidades italianas" in J. Tolentino Rosa & S. Laitano da Silva Nassif "Cerebro, Intelligencia e vinculo emocional na dipendencia de drogas" Vetor Editora, Sao Paulo, 2003, pp. 285-244.

 

170. Fava Vizziello, G.M., Pasquato, S., Deganutti, F. (2004). "Modelli di riferimento sui fattori di rischio in età evolutiva" in U. Nizzoli & C. Colli "Giovani che rischiano la vita: Capire e trattare i comportamenti a rischio negli adolescenti" McGrow-Hill, Milano, 2004, pp. 35-64.

 

171. Fava Vizziello, G.M. (2004) "La presa in carico del bambino con psicopatologia disabilitante cronica" in M. Bottos "Paralisi cerebrale infantile: Dalla guarigione all'autonomia. Diagnosi e proposte riabilitative." Piccin Editore, Padova, 2003, pp.353-360.

 

172. Fava Vizziello G.M., Piloni L., Orlandini D., Quartini, A (2004) "I figli dell'alcolista" in Allamani et al. "Il libro italiano di alcologia: volume II Alcol e Società" See Editore, Firenze, 2004.

 

173. Fava Vizziello G.M., Simonelli A. (2004) "La tossicodipendenza tra genitori e bambini" in U. Nizzoli e M. Pissacroia (a cura di) Trattato completo degli abusi e delle dipendenze" Piccin Editore, Padova, 2004, pp. 469-481.

 

174. Fava Vizziello G.M., Simonelli A., Petenà I. (2004) "L' esperienza delle comunità per madri tossicodipendenti e bambini: riflessioni cliniche e prospettive di ricerca" in U. Nizzoli e M. Pissacroia (a cura di) Trattato completo degli abusi e delle dipendenze" Piccin Editore, Padova, 2004, pp. 807-822.

 

 

 VOCI IN DIZIONARIO:

 

1. "Carence" e "Sevrage" in  Dictionnaire International de la Psychoanalyse, Sous la direction de Alain de Mijolla ed: calmann-lévy, 2002, pp. 269; pp. 1569.

 

 

 

 

 

 

RECENSIONI E PREFAZIONI

 

1. Fava Vizziello G.M. Recensione a Fara G. Cundo P. "Psicoanalisi, romanzo borghese" Martinelli, Firenze, 1981. Psicoterapia e scienze umane Anno XVII, n° 3, 1983; 1O2-1O3.

 

2. Fava Vizziello G.M., Fava S. "Leggendo Psichiatria di O. Kerbikov". Psicoterapia e Scienze umane, 4, 1983; 74-8O.

 

3. Fava Vizziello G.M. Recensione a Stern D.N. "The Interpersonal World of the infant. A view from psychoanalysis and developmental psychology". Giorn. Neuropsich. Età Evol., 6, 1, 1986.

 

4. Fava Vizziello G.M. Recensione a Marcelli D., Braconnier A. "Psicopatologia dell'adolescente" Giorn. Neuropsich. Età Evol., (1986), 6, 3: 284-285.

 

5. Fava Vizziello G.M. Recensione a Dalle Fratte G. "La decisione in pedagogia" Armando ed. Roma, 1988 su Giorn. di Neuropsich. Età Evol., Dic. 1989.

 

6. Fava Vizziello G. Prefazione a Charles H. Zeanah: "Manuale di Salute Mentale Infantile", Masson, MIlano, 1996; titolo originale dell'opera: "Handbook of Infant Mental

Health", The Guildford Press, 1993.

 

7. Fava Vizziello G.M. Recensione Zaghi A. "Quando bere fa bene!", Arcadi Ed., Aprile 1994.

 

8. Fava Vizziello G.M. Recensione a Berti C, ComunelloD.: "La Costruzione del Senso " Masson 1995.

 

9. Fava Vizziello G.M. Prefazione a Danièle Brun: "Il bambino dato per morto" Angelo Guerini Studio Ed., Milano, 1996; titolo originale dell’opera: “L’enfant donné pour mort. Enjeux psychiques de la guérison”, Bordas, Paris, 1989.

 

10. Fava Vizziello G. Prefazione a S.Prekopp . ”Bambini  ospiti” Red ed To. 1998

 

11. Fava Vizziello G Prefazione a Crittenden P.L'AAI ed Cortina 1999

 

12.Fava Vizziello G.M.:Presentazione a Fabrizio Rizzi:”Diario di bordo”, Bollati Boringhieri, 2000.

 

13.Fava Vizziello G.M.:Presentazione a Pier Luigi Righetti e Lara Sette:’Non c’è due senza tre’,Bollati Boringhieri, 2000.

 

14. Fava Vizziello G.M. :" Psychanalyse et théorie de l'attachement", Preface à  Attachment theory and psychoanalysis, Peter Fonagy 2001

 

15.G. Fava Vizziello 2003: prefazione a E. Tellatin "S-vincolare"ed. Borla

 

16. Fava Vizziello: postfazione a testo di D. Chersul, 2004. Inviata a Clinamen il 22 settembre 2004.

 

17. Fava Vizziello: Préface à l'ouvrage "Thèorie de l'attachment et psychanalyse" de Peter Fonagy , Erès, 2004.

 

 

 

 

 

 

 

 

CURRICULUM VITAE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  GIAMPAOLO NICOLAIS

 

 

 

 


 

NOTE PERSONALI

 

 

Data di nascita: 5 Settembre 1968

Luogo di nascita: Roma

Stato civile: coniugato

Residenza: Roma 00163 – Via della Pisana, 370/B

Tel. Abitazione: 06-66152112

Tel. Cellulare: 328-2925643

Tel. Centro Provinciale “Giorgio Fregosi” – Tetto Azzurro: 06-44292685

Iscrizione Albo Professionale degli Psicologi del Lazio, protocollo n° 7260

Iscrizione Albo Psicoterapeuti degli Psicologi, protocollo n° 4978/V

 

 

TITOLI DI STUDIO

 

 

2005                        Idoneità a Professore Universitario di ruolo di II fascia, settore scientifico-disciplinare PSI/07 “Psicologia Dinamica”

– valutazione comparativa presso Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Chieti, 29 giugno.

 

 

2004           Dottorato in Psicologia e Clinica dello Sviluppo- Settore M-PSI/07

Facoltà di Psicologia1, Università “La Sapienza”, Roma.

 

 

2000                               Specializzazione in Psicologia Clinica (70/70 e lode)

Facoltà di Psicologia, Università “La Sapienza”, Roma.

 

 

1995                               Laurea in Psicologia (110/110 e lode), indirizzo di Psicologia Clinica e di Comunità

Facoltà di Psicologia, Università “La Sapienza”, Roma.

 

 

1991                               Diploma di lingua inglese “Proficiency Certificate”

University of Cambridge.

 

 

1987                          Diploma di Maturità Scientifica

Liceo Scientifico Statale “J.F. Kennedy”, Roma.

 

 

 

 

FORMAZIONE PERSONALE

 

 

2004                “Hostile-Helpless Coding System” on the Adult Attachment Interview institute – Proff. K. Lyons-Ruth, S. Melnick – Roma, 26-30 Aprile.

 

 

2003                “Adult Attachment Interview” Institute – Proff. N. Dazzi, D. Jacobvitz  -Roma, 11-21 Giugno

 

2002                Stage di formazione alle tecniche psicodiagnostiche Crowell     Procedure e Working Model of the Child Interview-WMCI presso l’ Infant Team della Tulane University (New Orleans), resp.le Prof. Charles Zeanah, 28 Giugno – 6 Luglio.       

 

 

1997-2000      Tirocinio Specializzazione, presso l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile, Facoltà di Medicina, Università “La Sapienza, Roma: attività clinica nell’Ambulatorio Disabilità Età Evolutiva; attività clinica e di ricerca nel “Gruppo clinico e di ricerca sull’abuso all’infanzia” (Cattedra del Prof. G. Levi).

 

 

1996-1997      Frequentatore Scientifico, presso l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile, Facoltà di Medicina, Università “La Sapienza, Roma: attività clinica nell’Ambulatorio Disabilità Età Evolutiva; attività clinica e di ricerca nel “Gruppo clinico e di ricerca sull’abuso all’infanzia” (Cattedra del Prof. G. Levi).

 

 

1995-1996             Tirocinio post-lauream, presso l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile, Facoltà di Medicina, Università “La Sapienza, Roma: attività diagnostica nell’Ambulatorio Disabilità Età Evolutiva (Cattedra del Prof. G. Levi).

 

 

1994-1995             Attività di sostegno psicologico a rifugiati politici, anno di Servizio Civile sostitutivo del servizio militare svolto presso il "Jesuit Refugee Service", Roma.

 

 

1994-1995                  Tirocinio presso il Centro Caritas di Accoglienza per Minori affidati dal Tribunale (Via B. Montello).

 

 

1992                           Tirocinio di sei mesi presso USL ROMA 2 nell'area dell'età evolutiva - somministrazione del Test di Corman "Disegno delle Famiglia" a bambini nell'ultimo anno di frequenza della scuola materna come intervento di prevenzione e screening per l'inserimento nella prima classe della scuola elementare.

COLLABORAZIONI PROFESSIONALI

 

 

2004 ad oggi   Responsabile Servizio di Pronta Accoglienza Residenziale

            Centro Provinciale “Giorgio Fregosi”-Tetto Azzurro, per l’accoglienza, la diagnosi e il trattamento di minori abusati e maltrattati.

 

 

2000 ad oggi   Responsabile Servizio Diagnosi e Trattamento

Centro Provinciale “Giorgio Fregosi”-Tetto Azzurro, per l’accoglienza, la diagnosi e il trattamento di minori abusati e maltrattati.

 

 

2002 ad oggi              Coordinatore della redazione di “Infanzia & Adolescenza”, Il Pensiero Scientifico Editore.

 

 

1999-2000             Psicologo Clinico Servizio Diagnosi e Trattamento

Centro Provinciale “Giorgio Fregosi”-Tetto Azzurro.

 

 

1999                           Traduzione in italiano del libro: W. Bucci "Psychoanalysis and Cognitive Science", The Guilford Press, per G. Fioriti Editore.

 

 

1999                               Perizia sul videogioco Sony Playstation “Resident Evil 2”, affidata dal P.M. Barborini della Pretura Circondariale di Roma al Prof. Francesco Bruno e al Dr Giampaolo Nicolais con quesito circa eventuale danno all’identità psichica dei minori fruitori.

 

 

1996-1999             Borsista

Istituto di Neuropsichiatria Infantile, Ambulatorio Disabilità Età Evolutiva, Università “La Sapienza”, Roma.

 

 

1995-1997             Operatore psicologo di programma

Comunità psichiatrica riabilitativa “Reveriè”, Capena, Roma.

 

 

 

 

 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

ATTIVITA’ DI DOCENZA UNIVERSITARIA

 

 

2005-2006      “Laboratorio di valutazione clinica e diagnostica” – Roma, Facoltà di Psicologia 1, Università “La Sapienza”.

                        Corso di Laurea Specialistica in “Psicologica Dinamica e Clinica dell'Infanzia, dell'Adolescenza e della Famiglia”.

 

2003-2004    “Laboratorio di test dello sviluppo” - Roma, Facoltà di Psicologia 1, Università “La Sapienza”. 
Corso di Laurea Triennale “Scienze e Tecniche Psicologiche della Valutazione e della Consulenza Clinica”.

 

2003                           “Diagnosi nell’abuso all’infanzia: metodologia e strumenti” – Reggio Emilia, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia,  Master Universitario di II livello in “Esperto nella valutazione, nella diagnosi e nell’intervento in situazioni di abuso all’infanzia e all’adolescenza, 9 Maggio.

 

2002-2003        “Laboratorio di valutazione e diagnosi” – Roma, Facoltà di Psicologia 1, Università “La Sapienza”.

Corso di Laurea Specialistica “Psicologia Dinamica e Clinica dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Famiglia”.

 

2001-2002    “Metodologie valutative nel campo dell’abuso all’infanzia” – Roma, Facoltà di Psicologia, Università “La Sapienza”. 
Corso di Laurea Triennale “Scienze e Tecniche Psicologiche della Valutazione e della Consulenza Clinica”.
 
 
2002               “Strumenti diagnostici nella presa in carico dell’abuso all’infanzia” - Modena, Corso di Perfezionamento "Le strategie di intervento e prevenzione sull'abuso e la violenza all'infanzia e all'adolescenza", Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, 12 Ottobre.
 
 
2002               “La presa in carico degli adolescenti abusati: il modello del Tetto Azzurro” - Modena, Corso di Perfezionamento "Le strategie di intervento e prevenzione sull'abuso e la violenza all'infanzia e all'adolescenza", Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, 27 Settembre.
 

 

2001                           “Situazioni di abuso e maltrattamento: dalla diagnosi alla terapia” – Modena, Corso di Perfezionamento "Le strategie di intervento e prevenzione sull'abuso e la violenza all'infanzia e all'adolescenza", Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, 23 Giugno.

 

 

2000                            “I trattamenti nell’abuso all’infanzia: efficacia, limiti e prospettive” – Modena, Corso di Perfezionamento "Le strategie di intervento e prevenzione sull'abuso e la violenza all'infanzia e all'adolescenza", Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, 6 Maggio.


 

CONVEGNI INTERNAZIONALI – PRESENTAZIONI

 

 

 

2004                “Trauma, attachment and personality disorders” (Ammaniti M., Nicolais G., Speranza A.M.) – Berlin, 16th World Congress of the International Association for Child and Adolescent Psychiatry and Allied Professions (IACAPAP), 22-26 August

 

2004                “From telephone counselling to clinical intervention: the experience of Tetto Azzurro” (Nicolais G.) - Berlin, 16th World Congress of the International Association for Child and Adolescent Psychiatry and Allied Professions (IACAPAP), 22-26 August

 

 

2004                            “The Class Activation Program with children affected by the Molise earthquake of October 2002” (Nicolais G., Caffo E., Forresi B.) – Genoa, Children and the Mediterranean International Conference, 7-9 Gennaio

 

2003                “Intervention with children affected by the Molise earthquake of October 2002: first data from the Community Reactivation Program” (Nicolais G., Caffo E., Lopez G., Forresi B., Laor N., Wolmer L.) – Paris, XIIth European Society for Child and Adolescent Psychiatry-ESCAP International Congress: “Developmental Psychopathology: transmission and change”, 28 Settembre-1 Ottobre.

 

2003                               “The experience of “Tetto Azzurro” in Rome: a theoretical and methodological framework of intervention in child abuse” (Nicolais G., Ammaniti M., Caffo E., Ricceri F.) - Paris, XIIth European Society for Child and Adolescent Psychiatry-ESCAP International Congress: “Developmental Psychopathology: transmission and change”, 28 Settembre-1 Ottobre.

 

 

2003            “A developmental psychopathology approach to child abuse and    neglect: Telefono Azzurro network intervention” (Caffo E., Nicolais G., Forresi B.) – Varsaw, IXth ISPCAN European Conference on Child Abuse & Neglect, 29-31 Agosto

 

2003                “Diagnosis of relationship in child abuse: an evaluation procedure for the study of mental representations in developmental age” (Nicolais G., Ricceri F., Speranza A.M., Fois D.) – Milann, XIth European Conference on Developmental Psychology, 27-31 Agosto

 

 

 

 

2002                “Diagnosis and treatment in child abuse” (Nicolais G.)Denver, Co, USA, ISPCAN 14th International Congress on Child Abuse & Neglect, 7-10 Luglio.

 

 

1998                            “La determinazione di una costellazione di rischio nell’abuso sessuale infantile” (Nicolais G., Borgogni L., Mezzalira E., amillo E., Piperno F.) – Siviglia, 2° Congresso Europeo di Psicopatologia del Bambino e dell’Adolescente, 15-17 Ottobre.

 

 


 

CONVEGNI NAZIONALI – PRESENTAZIONI

 

2005                “Bisogna essere pronti per ricevere: l’intervento in accoglienza residenziale” (Nicolais G.) – Roma, Convegno promosso dalla Provincia di Roma su “Ripensare l’Accoglienza”, 6 Giugno.

 

 

2004                “La dimensione dell’intervento clinico nell’abuso all’infanzia” (Nicolais G.) – Soverato, Convegno nazionale “Bambini e adolescenti vittime di abusi: ascolto, percorsi di cura e tutela giuridica”, 15-16 Novembre

 

2004                “Trasmissione intergenerazionale dell’abuso: psicopatologia e genitorialità” (Nicolais G., Ricceri F., Fois D., Cicala C., Nisi S., Speranza A.M., Ammaniti M.) – Matera, Convegno Internazionale “La psicopatologia della prima infanzia fra geni e generazioni”, 7-8 Maggio.

 

 

2004                “Le competenze genitoriali: la valutazione come strumento di tutela” (Nicolais G.) – Roma, Convegno nazionale, Provincia di Roma e S.O.S. Telefono Azzurro, “Il diritto del bambino alla famiglia: quali strumenti nei casi di abuso e maltrattamento”, 15-16 Aprile

 

2004                “Accogliere ed accompagnare: la Pronta Accoglienza Residenziale come risposta al trauma della separazione” (Nicolais G.) – Roma, Convegno nazionale, Provincia di Roma e S.O.S. Telefono Azzurro, “Il diritto del bambino alla famiglia: quali strumenti nei casi di abuso e maltrattamento”, 15-16 Aprile

 

 

2004                “Trasmissione intergenerazionale dell’abuso: psicopatologia e genitorialità” (Nicolais G., Ricceri F.) – Roma, Convegno SOPSI, Società Italiana di Psicopatologia, 25-28 Febbraio

 

2003        “La diagnosi nell’abuso all’infanzia” (Nicolais G.) – Palermo, Convegno CABAM, 1 Luglio.

 

 

2003             “Attaccamento in adolescenza: dalla diagnosi al trattamento in un caso di abuso intrafamiliare” (Nicolais G., Ricceri F., Speranza A.M., Ammaniti M.) – Roma, VI Congresso Internazionale ISAP, 26-29 Giugno.

 

 

2003                           “Attaccamento e disturbi di personalità nella prima infanzia” (Nicolais G.) – Roma, III Congresso Internazionale Sirpidi, “Attualità e prospettive dell’intervento terapeutico nei disturbi di personalità, 21-23 Febbraio.

 

 

2003                “Metodologia dell’intervento clinico nel contesto familiare dell’abuso all’infanzia” (Nicolais G.) – Roma, Convegno nazionale, Provincia di Roma e S.O.S. Telefono Azzurro, “L’abuso all’infanzia e all’adolescenza: l’intervento integrato”, 13-14 Marzo.

 

 

2002                “L’home visiting” (Nicolais G.) – Firenze, Seminario nazionale, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza “La prevenzione del disagio nell’infanzia e nell’adolescenza: le politiche e i servizi di promozione e tutela, l’ascolto del minore e il lavoro di rete”, 24 Settembre.

 

2002                “L’ascolto clinico del minore abusato” (Nicolais G.) – Bologna, Convegno “Il Telefono Azzurro – 15 anni dalla parte dei bambini”, 30-31 Maggio.

 

 

2002                “Attaccamento nella coppia genitoriale e rischio evolutivo” (Nicolais G., Ricceri F.) – Lerici (Sp), Convegno “Regolazioni biologiche e relazioni a rischio nella prima infanzia”, 10-11 Maggio.

 

 

2001                           “Identità e attaccamento in adolescenza” (Nicolais G., Speranza A.M., Ricceri F., Ferrero E.) – Roma, Convegno “Identità e Disturbi dell’Identità in Adolescenza”, Sessione: “Clinica dei disturbi di identità in adolescenza”, 9-10 Novembre.

 

 

2001                           “Metodologia e dati del primo anno di lavoro del Tetto  risposte” (Nicolais G., Caffo E.) – Convegno “Pedofilia: quali risposte” promosso dalla III Commissione Consiliare Permanente, Provincia di Roma, 26 Giugno.

 

 

2001                           “I modelli di attaccamento dei genitori coinvolti negli abusi” (Nicolais G., Speranza A.M.) – Roma, Seminario di Studio su “Abuso Infantile ed Attaccamento”, Aula Magna del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, Università “La Sapienza”, Roma, 18 Maggio.

 

 

2001                           “Trattare i casi di maltrattamento e abuso infantile secondo un modello di intervento integrato: l’esperienza del Tetto Azzurro” (Nicolais G., Scali M.) – Roma, Convegno “Minori in difficoltà”, Centro Congressi Frentani, 25-26-27 Gennaio.

 

 

2000                           "La diagnosi nell'abuso all'infanzia" (Nicolais G.)- Roma, Convegno "Abuso sessuale su bambini e adolescenti: dalla legge agli interventi concreti", promosso da Il Telefono Azzurro con il patrocinio del Ministero della Giustizia, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Dipartimento per la Solidarietà Sociale della Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e dal Comune di Roma, 4 Aprile.

 

 


 

ATTIVITA’ DI  FORMAZIONE

 

 

2004                “L’abuso e il disagio nell’infanzia” – Ciampino (Roma), “Progetto Rete” Provincia di Roma e Tetto Azzurro, Formazione insegnanti delle Scuole medie Inferiori del Distretto RM/H3, 22 Novembre

 

 

2003                “Abuso all’infanzia: il trattamento nel Servizio Diagnosi e Trattamento del Tetto Azzurro” – Roma, Corso di Formazione del Tetto Azzurro per medici e pediatri dei servizi territoriali della Provincia di Roma, Tetto Azzurro, 15 Settembre.

 

 

2003                           “La valutazione clinica dei pattern di attaccamento” – Bologna, Seminario presso gli Istituti Educativi di Bologna, 11 Settembre.

 

 

2003                           “Abuso all’infanzia: la diagnosi nel Servizio Diagnosi e Trattamento del Tetto Azzurro” – Roma, Corso di Formazione del Tetto Azzurro per medici e pediatri dei servizi territoriali della Provincia di Roma, Tetto Azzurro, 25 Giugno.

 

 

2003                “Abuso all’infanzia: il trattamento nel Servizio Diagnosi e Trattamento del Tetto Azzurro” – Roma, Corso di Formazione del Tetto Azzurro per operatori psicologi e neuropsichiatri infantili dei servizi territoriali della Provincia di Roma, Tetto Azzurro, 15 Gennaio.

 

 

2002                “Abuso all’infanzia: la metodologia del Servizio Diagnosi e Trattamento del Tetto Azzurro” – Roma, Corso di Formazione del Tetto Azzurro per operatori psicologi e neuropsichiatri infantili dei servizi territoriali della Provincia di Roma, Tetto Azzurro, 13 e 14 Novembre.

 

 

2002                           “Psicodinamica dell’abuso all’infanzia” – Roma, docenza a psicologi e neuropsichiatri infantili dei TSMREE della ASL ROMA/D, 26 Marzo.

 

 

2002                           “Lo sviluppo cognitivo ed affettivo: dipendenza ed autonomia” – Perugia, docenza nel Corso di formazione “Quale professionalità per l’integrazione scolastica”, Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, Provveditorato agli Studi di Perugia, 16 Gennaio.

 

2001                           “La presa in carico nell’abuso all’infanzia: aspetti clinici e metodologici” – Roma, docenze all’interno del progetto “Empowering”, XVI° Circ.ne e II° Municipio del Comune di Roma, 28 Novembre, 12 Dicembre.               

 

 

2001                           “ Abuso e maltrattamento in età evolutiva: epidemiologia, fattori di rischio, criteri di riconoscimento” – Roma, docenza all’interno del Corso di Aggiornamento “Abusi e maltrattamenti in età evolutiva”, Scuola Media Statale “Ettore Majorana”, 7-24-31 Maggio.

 

 

2001                           “Il Servizio di Accoglienza nei C.R.F.P. della Regione Lazio” – Civitavecchia, Sora, Amatrice, formazione presso i C.R.F.P. della Regione Lazio, a cura del Centro Interdipartimentale di Psicologia Clinica, Facoltà di Psicologia, Università “La Sapienza”, Roma, Aprile/Maggio/Giugno.

 

 

2001                "Il primo ascolto: tipologia di ascolto, forme di consulenza e gli strumenti per l’analisi degli indicatori" - Sarzana (La Spezia), docenza all'interno del Corso di Formazione “Dall’ascolto al trattamento: strumenti e metodologie di intervento nei casi di abuso all’infanzia e violenza sui minori” gestito da Il Telefono Azzurro per il Comune di Sarzana (La Spezia), 12 Marzo.

 

 

2000-2001             “La clinica dell’abuso all’infanzia: il modello del tetto Azzurro” – Roma, Frosinone, docenze all’interno del Corso Interregionale su "Abuso, violenza e maltrattamento sui minori", gestito dall'Ospedale Pediatrico bambino Gesù, Divisione di Neuropsichiatria, 9 Dicembre 2000, 7 Aprile/29 Settembre/24 Novembre 2001.

 

 

2000                           “Teoria e metodologia della valutazione diagnostica nell’abuso all’infanzia” - Roma, Corso di Formazione del Tetto Azzurro per operatori dei servizi territoriali della Provincia di Roma, Tetto Azzurro, 11 e 12 Marzo.

 


 

PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE

 

Ammaniti M., Nicolais G., Speranza A.M. (in press), Attachment and sexuality during adolescence: interaction, integration or interference, Psychoanalytic Inquiry.

 

Nicolais G., Speranza A.M., Bacigalupi M. (2005), Il trauma in età evolutiva: inquadramento diagnostico e correlati neurobiologici. Infanzia e Adolescenza, 3, 6.

 

 

Ammaniti M., Nicolais G., Speranza A.M. (2004), Trauma and attachment: an investigation in abusive parenting, Archives of Psychiatry and Psychology, 6, 4.

 

 

Caffo E., Forresi B., Belaise C., Nicolais G., Laor N., Wolmer L., Remschmidt (2004), Innovative interventions in the Community, in H. Remschmidt, M.L. Belfer, I. Goodyer (Eds.), Facilitating pathways – Care, Treatment and Prevention in Child and Adolescent Mental Health, Berlin, Springer.

 

 

Nicolais G. (2004), Il trattamento del minore vittima di abuso sessuale: metodologia di intervento all’interno del Centro G. Fregosi-Tetto Azzurro, in D.M. Fergusson, P.E. Mullen, Abusi sessuali sui minori, Torino, Centro Scientifico Editore.

 

 

Ammaniti M., Nicolais G., Speranza A.M. (2004), La prevenzione del maltrattamento: il sostegno ai genitori. Quaderni del Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l’Infanzia e l’Adolescenza.

 

 

Nicolais G., Ammaniti M., Caffo E., Ricceri F. (2003), “The experience of “Tetto Azzurro” in Rome: a theoretical and methodological framework of intervention in child abuse”, European Child and Adolescent PsychiatryAbstracts to the 12th International Congress European Society for Child and Adolescent Psychiatry: “Developmental psychopathology: Transmission and change”, 12, 2.

 

 

 

Nicolais G. (2002), La diagnosi nell’abuso intrafamiliare: teorie, metodologie, prospettive, Infanzia & Adolescenza, 1, 3.

 

 

Speranza A.M., Nicolais G., Ammaniti M. (2002), I modelli operativi interni dell'attaccamento nella trasmissione intergenerazionale dell'abuso. Maltrattamento e Abuso all'Infanzia, 4, 3, 55-81.

 

 

Nicolais G., Ferrero E., Pandolfo M.C., Ricceri F. (2002), Memoria, attaccamento e resilience nell’abuso all’infanzia: un percorso di integrazione, Infanzia & Adolescenza, 1, 2.

 

 

Speranza A.M., Nicolais G. (2002), Dissociazione e rappresentazione dell’attaccamento in genitori coinvolti in abuso e maltrattamento all’infanzia, Maltrattamento e Abuso all’Infanzia, 2.

 

Nicolais G., Speranza A.M., Ricceri F., Ferrero E. (2001), Identità e attaccamento in adolescenza – Roma, Atti del Convegno “Identità e Disturbi dell’Identità in Adolescenza”, 9-10 Novembre.

 

 

Camillo E., Piperno F., Mezzalira E., Nicolais G. (2000), Risk factors in child physical and sexual abuse - Londra, Atti del Convegno Internazionale ACPP, 19-21 Gennaio.

 

 

Camillo E., Borgogni L., Nicolais G., Nobile M.S., Piperno F. (1999), La costruzione di una costellazione di rischio nell’abuso sessuale intrafamiliare: analisi clinica e modelli interpretativi, Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 66, 1.

 

 

Sogos C., Nicolais G., D’Ardia C. (1999), Rischio psicopatologico: quando le crisi evolutive diventano sofferenza silenziosa, in Levi G. (a cura di ), Una finestra sull’infanzia, Borla, Roma.

 

 

Nicolais G. (1999), Recensione su: Sandler J., Fonagy P. (a cura di), Recovered Memories of Abuse: True or False?", Maltrattamento e Abuso all'Infanzia, 1, 2.

 

 

Piperno F., Camillo E., Gicca Palli F., Mezzalira E., Nicolais G. (1998), L’abuso sessuale infantile tra realtà e fantasia: problemi clinici, Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 65, 5.

 

 

Nicolais G., Borgogni L., Mezzalira E., amillo E., Piperno F. (1998), La determinazione di una costellazione di rischio nell’abuso sessuale infantile”– Siviglia, Atti del 2° Congresso Europeo di Psicopatologia del Bambino e dell’Adolescente, 15-17 Ottobre.

 

 

Nicolais G. (1997), Una proposta per una comunicazione professionale tra gli operatori della Comunità Riabilitativa di Roma, Reveriè, 1, 1.

 

 

 

Prof.  Paola  Perucchini

PROFESSORE ASSOCIATO DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E psicologia DELL’EDUCAZIONE (M-PSI/O4)

 

 

CURRICULUM DEGLI STUDI E DELL'ATTIVITÀ SCIENTIFICA E DIDATTICA CON ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI

 

Giugno 2005

 

 

 

Indice

 

 

1.    Generalità, studi, formazione e titoli accademici ......................…….…………     pag.   2

2.    Attività di ricerca scientifica ..........................................……….………..………    pag.   2

3.    Attività didattica ………………………… ………………….…..............................  pag.   7

4.      Attività istituzionale………………………………………………..……………..….   pag.   10

5.      Attività di formazione……………………………………………….……………….   pag.   11

6.      Pubblicazione di lavori scientifici……………………………….………………….    pag.   12

7.      Altre pubblicazioni …………….…………………………………………………….   pag.   17

 

 

 

 

 

 

Posizione attuale:               Professore Associato

Settore:                               M/PSI-04 Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell’Educazione

Insegnamento:                     Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione

Facoltà:                               Scienze della Formazione

Università:                            Università Roma Tre

Dipartimento di afferenza:      Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Via del Castro Pretorio n° 20, 00185 Roma, tel. 0644703450, FAX 0644703879,
email p.perucchini@uniroma3.it


 

PROF.  Paola  Perucchini

Curriculum degli studi e dell'attività scientifica e didattica
con elenco delle pubblicazioni

Giugno 2005

 

 

 

1. Generalità, studi, formazione e titoli accademici

La Prof. Paola Perucchini è nata a Roma il 5 marzo 1963. Dal 5 maggio 1998 al 30 settembre 2001 è stata Ricercatore universitario e dal 1° ottobre 2001 è Professore associato, confermato a decorrere dal 1° ottobre 2004, raggruppamento scientifico-disciplinare M-PSI/04 ("Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione"), presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi Roma Tre, titolare dell’insegnamento di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Afferisce inoltre al Dipartimento di Scienze dell’Educazione della stessa Università.

Ha conseguito la Laurea in Psicologia con indirizzo applicativo nell’a.a. 1986-1987 presso l'Università di Roma La Sapienza, riportando la votazione di 110 su 110 e lode. Ammessa al Corso di Dottorato di Ricerca in Psicologia Sociale e dello Sviluppo (IV ciclo) presso l'Università di Roma La Sapienza, nel maggio 1993 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Psicologia sociale e dello sviluppo. Negli anni accademici 1994-'95 e 1995-'96 ha usufruito di una borsa di studio Post-dottorato presso il Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione dell'Università La Sapienza di Roma. Nel corso della propria formazione ha effettuato alcuni soggiorni all’estero tra i quali nel 1990 all’Università del Surrey in Scozia (UK) e all’Università di Pittsburgh (USA).

 

2. Attività di ricerca scientifica

2.1 Partecipazione e coordinamento di programmi di ricerca

La Prof. Paola Perucchini, a partire dal 1990, ha preso parte a diversi progetti di ricerca, finanziati da diversi enti nazionali e internazionali (ad es., MIUR, CNR, Ateneo, Facoltà e Dipartimento), che hanno comportato la collaborazione con studiosi italiani e stranieri.

In particolare ha realizzato un progetto sulle abilità cognitive implicate nell’uso dei videogiochi finanziato da un ente internazionale (Responsabile Prof. Patricia Greenfield dell’Università di Los Angeles, USA; Responsabile italiano Prof. Luigia Camaioni).

Ha partecipato ad un progetto internazionale su “Rappresentazioni materne in gravidanza nel periodo postnatale” coordinato dai Proff. Massimo Ammaniti (Università di Roma La Sapienza), Daniel Stern (Università di Ginevra), Charles Zeanah (Università di Providence, USA), Grazia Fava Vizziello (Università di Padova).

Ha partecipato a ricerche finanziate dal CNR e dall’Università La Sapienza sul gesto di indicare (CNR, Responsabile Prof. L. Camaioni), sullo sviluppo di competenze sociali in bambini nel secondo e terzo anno di vita (CNR, Responsabile Prof. L. Camaioni), sulla valutazione delle difficoltà comunicative in età scolare attraverso la prova PCR (Prova di Comunicazione Referenziale; Ricerca di Ateneo, Responsabile Prof. L. Camaioni), sui disturbi alimentari legati alla relazione madre-bambino nei primi tre anni di vita (Ricerca di Ateneo, Responsabile Prof. M. Ammaniti).

Negli ultimi anni ha partecipato ai seguenti Programmi Interuniversitari di ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale cofinanziati dal MIUR nel 2000 e nel 2003, come collaboratrice dell’Unità di ricerca dell’Università di Roma La Sapienza coordinata dalla Prof. Luigia Camaioni:

-          “La teoria della mente e i suoi precursori nello sviluppo tipico e atipico” (anni 2000-2002, n. prot. MM11267248), Responsabili nazionale Prof.  Luigia Camaioni (Università Roma La Sapienza), che ha coinvolto 4 unità di ricerca;

-          “Autismo, teoria della mente e indicatori precoci dello sviluppo autistico” (anni 2003-2005, n. prot. 2003113081), Responsabile nazionale Prof.  Luigia Camaioni fino al giugno 2004 e successivamente Prof. Anna Paola Ercolani (Università Roma La Sapienza), che ha coinvolto 4 unità di ricerca.

Inoltre ha ottenuto i finanziamenti alle attività di ricerca messi a disposizione dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università Roma Tre. Di seguito vengono elencati i progetti di ricerca per i quali la Prof. Paola Perucchini ha ricoperto il ruolo di coordinatrice:

1.      “Sviluppo della competenza comunicativa e sociale di bambini di scuola materna ed elementare”, 1999;

2.      “Il legame di attaccamento del bambino all’educatrice nell’asilo nido e nella scuola dell’infanzia”, 2002;

3.      “Sviluppo comunicativo e linguistico nel secondo anno di vita”, 2003;

4.      “Identificazione precoce dei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico”, 2004;

5.       “Lo sviluppo delle concezioni astronomiche nei bambini”, 2005.

Dal 2004 partecipa, come responsabile del gruppo di ricerca dell’Università Roma Tre, al Research Training Network dal titolo “Pragmatics Developmental” che ha presentato richiesta di finanziamento alla Comunità Europea nell’ambito del 6th Programma Quadro - Azioni Marie Curie. Tale network comprende 10 gruppi di ricerca di diversi paesi europei, coordinati dal Prof. M. Delau dell’Università di Rennes 2 (Francia) e da J. Bernicot dellUniversità di Poitiers (Francia). Nell’ambito di tale attività ha partecipato alla preparazione della proposta e a due incontri che hanno avuto luogo a luglio e ottobre 2004 a Bruxelles e Poitiers. La proposta ha l’obiettivo di formare giovani ricercatori nel campo dello sviluppo pragmatico del bambino.

2.2 Aree di ricerca

Nell’ambito delle proprie attività di ricerca la Prof. Perucchini ha affrontato numerose tematiche della psicologia dello sviluppo, adottando diversi approcci teorici e metodologici. In particolare, ha condotto ricerche confrontando soggetti con sviluppo tipico e soggetti con disturbi dello sviluppo, utilizzando diverse tecniche di ricerca (tecniche osservative, sperimentali, questionari, interviste) e applicando le opportune tecniche di analisi per l'elaborazione quantitativa e qualitativa dei dati.

Le attività di ricerca scientifica svolte dalla Prof. Perucchini dal 1987 ad oggi possono essere collocate nelle seguenti aree tematiche:

1.      Sviluppo comunicativo nell’infanzia e nell’età prescolare in bambini con sviluppo tipico. E’ stato studiato lo sviluppo del gesto di indicare in bambini nel secondo anno di vita, analizzandone l’origine, la funzione comunicativa, la relazione con il successivo sviluppo linguistico e con lo sviluppo della teoria della mente. Sono state utilizzate sia metodiche sperimentali appositamente create e applicate secondo disegni longitudinali, sia strumenti carta e matita rivolti ai genitori. In particolare è stato costruito, validato e standardizzato il Questionario sul gesto di indicare nel bambino – QPOINT. In questo stesso ambito è stato studiato il passaggio dalla comunicazione gestuale alla comunicazione verbale attraverso l’analisi delle produzioni gestuali e verbali di una bambina tra 11 e 27 mesi di età, osservata nel corso delle interazioni ludiche con la madre. Infine è stata studiata la capacità dei bambini di età prescolare di persuadere l’interlocutore ed è stato indagato il legame che questa capacità ha con lo sviluppo della conoscenza psicologica degli altri.

2.      Sviluppo comunicativo nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico. E’ stato studiato longitudinalmente lo sviluppo del gesto di indicare in bambini prescolari con autismo attraverso metodiche sperimentali opportunamente adattate a questa tipologia di bambini. Lo sviluppo comunicativo è stato inoltre messo in relazione con le capacità cognitive e la sintomatologia autistica. È stato anche avviato lo studio di indicatori precoci del Disturbo dello Spettro Artistico e in particolare del ruolo del gesto di indicare valutato attraverso il questionario QPOINT.

3.      Relazioni precoci madre-bambino. Sono state studiate, secondo un disegno longitudinale che si è avvalso di un’intervista semi-strutturata, le rappresentazioni che le madri sviluppano sul bambino e su se stesse come madri durante la gravidanza e dopo la nascita del bambino, con particolare attenzione agli aspetti di contenuto e di organizzazione di tali rappresentazioni. Inoltre, sono state studiate le relazioni madre-bambino durante i pasti, al fine di individuare i correlati relazionali dei disturbi alimentari tra 0 e 3 anni di vita. Per l’analisi delle relazioni madre-bambino è stata utilizzata, su bambini normali e con disturbi alimentari secondo un disegno trasversale, una scala osservativa, la Feeding Scale di Chatoor e collaboratori, della quale si è proceduto alla traduzione, all’adattamento e alla validazione.

4.      Rete sociale e relazioni interpersonali nell'adolescenza. Nell’ambito di uno studio transculturale su adolescenti canadesi, belgi e italiani diretto dal Prof. Michel Claes dell’Università di Montreal (Canada) sono state indagate, mediante l’uso di un questionario articolato in varie scale di misura e in domande aperte, le caratteristiche sia quantitative sia qualitative della rete sociale di soggetti d’età compresa tra i 12 e i 18 anni, evidenziandone la rilevanza rispetto all’adattamento psicosociale e alla messa in atto di condotte antisociali. Inoltre sono stati confrontati adolescenti a rischio provenienti da ambienti socio-economici svantaggiati e adolescenti normali.

5.      Sviluppo della competenza sociale nell'interazione tra bambini. Utilizzando una metodologia osservativa, sono state analizzate le modalità, la struttura e il contenuto degli scambi sociali tra bambini coetanei d’età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Tali osservazioni sono state successivamente confrontate con analoghe osservazioni condotte su diadi madre-bambino.

6.      Sviluppo di abilità cognitive in relazione all’uso dei videogiochi. Nell’ambito di uno studio transculturale su studenti italiani e statunitensi diretto dalla Prof. Patricia Greenfield dell’Università di Los Angeles (USA) è stata indagata, tramite esperimento di laboratorio, l’influenza dei videogiochi sulle abilità cognitive.

2.3. Partecipazione a società scientifiche

La Prof. Paola Perucchini è membro ordinario dell’A.I.P. (Associazione Italiana di Psicologia, Sezione di Psicologia dello Sviluppo) dal 1998.

2.4 Opera di referaggio

La Prof. Perucchini ha svolto opera di referee per conto delle seguenti riviste scientifiche:

·         Psicologia Clinica dello Sviluppo (2001, 2002, 2003, 2004);

·         Giornale Italiano di Psicologia (2003);

·         Età Evolutiva (2004):

·         European Developmental Psychology (2005).

Negli anni 2002-2005 ha svolto opera di revisore per la valutazione dei progetti di ricerca finanziati dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Roma Tre.

La Prof. Perucchini è valutatore esperto del Panel 11-Storia, filosofia, psicologia e pedagogia del CIVR (Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca) per la procedura di Valutazione Triennale della Ricerca 2005.

2.5 Inviti a incontri scientifici e a tavole rotonde

La Prof. Perucchini è stata invitata a tenere i seguenti interventi scientifici:

1.      Game over? Tavola rotonda, Visual Mestre 93, Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia, Mestre 3 ottobre 1993.        

2.      "Il gesto di indicare e la diagnosi precoce dell’autismo" (con L. Camaioni), relazione alla Giornata di Studio “Indici di rischio nel primo sviluppo del linguaggio. Ricerca, educazione e clinica”, C.N.R., 18 giugno 1999.

3.      “Il gesto di indicare con intenzione richiestiva e dichiarativa” (con L. Camaioni), seminario presso l’Istituto di Psicologia del C.N.R., aprile 2000.

4.      “Il gesto di indicare con intenzione dichiarativa come precursore per lo sviluppo della teoria della mente” (con L. Camaioni), relazione al Workshop “La teoria della mente nello sviluppo normale e patologico”, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano ottobre 2002.

5.      “L’idea di bambino e di scuola: ciò che cambia e ciò che resta. Un primo bilancio della riforma”, intervento alla Tavola rotonda organizzata dalla Federazione Italiana Scuole Materne Sezione di Roma, Roma 5 settembre 2003.        

6.      Discussant al Simposio “Gesticolando si impara: il ruolo del gesto nei processi di acquisizione di apprendimento del linguaggio”, Congresso Annuale Sezione Sviluppo dell’A.I.P., Bari, settembre 2003.      

7.      “L’uso comunicativo del gesto di indicare nell’autismo” (con L. Camaioni), relazione al XII Congresso Nazionale Associazione per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento (AIRIPA), Novara, 17-18 ottobre 2003.       

8.      “Il gesto di indicare nello sviluppo tipico”, seminario svolto presso la Facoltà di  Psicologia dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, febbraio 2004.

9.      Workshop “La valutazione delle abilità comunicative” (con L. Camaioni e E. Longobardi), “Giornate di aggiornamento sull’uso di test in Psicologia Clinica dello Sviluppo”, organizzate dalla rivista Psicologia Clinica dello Sviluppo, il Mulino, marzo 2004.

10.  “Il gesto di indicare nell’identificazione precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico” (con L. Camaioni), relazione alla Giornata di studio sul progetto COFIN-MIUR 2003 “Autismo, teoria della mente e indicatori precoci dello sviluppo artistico”, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Roma Tre, 30 aprile 2004.

11.  Tributo in onore della Prof. Luigia Camaioni in apertura del Simposio “Joint attentional skills in infants, toddlers with autism and apes: are they supported by the same socio-cognitive foundations?”, 18th Biennial Meeting of ISSBD, Ghent, Belgium, July 11-15, 2004.

12.  “Il gesto di indicare, lo sviluppo autistico e l’identificazione precoce”, relazione al  Convegno “Il bambino autistico tra ricerca, clinica e riabilitazione”, Associazione La Nostra Famiglia, Ostuni, ottobre 2004.

13.  “L’indicare dichiarativo nello studio della teoria della mente nel bambino. Il caso dell’autismo”, seminario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Bio-medico di Roma, dicembre 2004.

14.  “La valutazione della capacità di usare il gesto di indicare”, Relazione al Simposio in ricordo di Luigia Camaioni “Analisi e valutazione delle abilità comunicative e linguistiche”, nell’ambito delle “Seconde giornate di aggiornamento sull’uso di test in Psicologia Clinica dello Sviluppo”, organizzate dalla rivista Psicologia Clinica dello Sviluppo, il Mulino, marzo 2005.

2.6  Organizzazione di attività scientifiche

Negli anni 2002, 2003 e 2004 ha organizzato la “Giornata annuale della ricerca” del Dipartimento di Scienze dell’Educazione.

Nel 2002 ha organizzato, presso il medesimo Dipartimento, un Incontro di studio dal titolo “La valutazione della ricerca”, invitando esperti del MIUR e di altri Atenei italiani. Presso la stessa sede, ha organizzato nel maggio 2004 un Incontro di studio dal titolo “La valutazione dei prodotti della ricerca”, invitando il Presidente del CIVR Prof. Cuccurullo ed esperti di altri Atenei italiani.

Nell’aprile del 2004 ha organizzato una Giornata di studio sul progetto COFIN-MIUR 2003 dal titolo “Autismo, teoria della mente e indicatori precoci dello sviluppo autistico”, presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Roma Tre, a cui hanno partecipato colleghi di varie università italiane.

Ha fatto parte del Comitato organizzatore del Congresso internazionale in onore di Luigia Camaioni su “Comunicazione, linguaggio e teoria della mente nello sviluppo tipico e atipico” che si è svolto a Roma il 24-25 giugno 2005.

 

3. Attività didattica

3.1 Attività didattica svolta prima di assumere il ruolo di Ricercatore universitario

A partire dal 1992 la Prof. Perucchini ha tenuto esercitazioni, cicli di lezioni e partecipato come membro di commissione di esame nell’ambito degli insegnamenti di Psicologia dello sviluppo e di Tecniche di osservazione del comportamento infantile presso il Corso di Laurea in Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma. Inoltre ha ricoperto per contratto l'insegnamento di Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione nel Corso di Diploma in 'Educatori di comunità infantili' presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Lumsa di Roma.

3.2 Attività didattica svolta nel ruolo di Ricercatore universitario

a) Nell'anno accademico 1998-‘99 ha tenuto due laboratori didattici nel Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria dell’Università Roma Tre, uno in collaborazione con la Prof. E. Nardi dal titolo "Il bambino 'legge' la fiaba e la favola: dall'approccio pedagogico di Rousseau alla ricerca psicologica attuale", l’altro in collaborazione con la Prof. M. Amann Gainotti dal titolo “Lo sviluppo socio-affettivo nel bambino”.

b) Negli anni accademici 1998-1999 e 1999-2000 la Prof. Perucchini è stata membro della commissione di esame dell'insegnamento di Psicologia dello Sviluppo (titolare Prof. Merete Amann Gainotti) del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell'Università Roma Tre. Nell’ambito degli stessi insegnamenti ha tenuto un ciclo interno di lezioni sullo sviluppo del legame di attaccamento.

c) Per gli anni accademici 1999-2000 e 2000-2001 la Prof. Perucchini è stata titolare per affidamento dell’insegnamento di Psicologia dello Sviluppo del Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria dell’Università Roma Tre e del laboratorio didattico ad esso associato (20 ore).

d) Per l'anno accademico 1999-2000 la Prof. Perucchini ha avuto l'affidamento di due insegnamenti integrati di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione (tot. 30 ore) presso il Diploma Universitario per Terapisti della Psicomotricità attivato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università La Sapienza di Roma.

3.3 Attività didattica svolta nel ruolo di Professore Associato

3.3.1 Affidamenti e supplenze

a) Per gli anni accademici 2002-’03, 2003-’04 e 2004-‘05 la Prof. Perucchini ha avuto l’affidamento dell’insegnamento di Psicologia dello Sviluppo e del Laboratorio di Psicologia dei Disturbi dello Sviluppo e della Riabilitazione del Corso di Laurea Specialistica in Educatore Professionale Coordinatore dei Servizi presso l’Università Roma Tre.

b) Nell’anno accademico 2003-‘04 la Prof. Perucchini ha avuto per supplenza l’insegnamento di Psicologia dell’educazione del Corso di Laurea di Scienze dell’Educazione presso l’Università Roma Tre.

c) Per l’anno accademico 2003-‘04 ha avuto l’affidamento di un mini-corso  (2 CFU) di Lo sviluppo sensomotorio nella prima infanzia: le scale di valutazione Uzgiris-Hunt presso il Corso di Laurea in Scienze Psicologiche dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara.

d) Dall’anno accademico 2004-‘05 ha l’affidamento di un corso e di un laboratorio di Tecniche di osservazione del comportamento infantile presso il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (4 + 2 CFU) e presso il Corso di Laurea di Scienze dell’Educazione (2 + 2 CFU) dell’Università di Roma Tre.

e) Dall’anno accademico 2004-’05 ha l’affidamento del corso di Tecniche di osservazione del comportamento infantile (36 ore) presso il Corso di Laurea Specialistica in Psicologia della Facoltà di Psicologia dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara.

f) Per l’anno accademico 2004-‘05 ha avuto l’affidamento del corso di Psicologia dell’educazione presso il Corso di Laurea di Scienze dell’Educazione (4 CFU) dell’Università di Roma Tre.

g) Nell’ambito dell’insegnamento di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (di cui è titolare) ha svolto i laboratori didattici (16 ore) su il gioco, la capacità narrativa, lo sviluppo emotivo, lo sviluppo dei concetti scientifici, lo sviluppo nei contesti educativi, invitando anche esperti esterni e organizzando delle visite guidate in diverse strutture educative.

3.3.2 Supervisione di tesi di laurea e di tirocinio

A partire dal 1998 la Prof. Perucchini ha supervisionato in qualità di relatore numerose tesi di laurea per i Corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione e in Scienze della Formazione Primaria dell’Università Roma Tre. Tali lavori, alcuni compilativi altri di ricerca, hanno riguardato temi quali: la comunicazione gestuale nella prima infanzia, la capacità narrativa, la promozione della lettura nella scuola, l’autismo, il legame di attaccamento del bambino all’educatrice, la capacità di comunicare in modo efficace in età scolare, lo sviluppo dei concetti scientifici, le capacità socio-emotive dei bambini nei contesti educativi.

Inoltre svolge attività di supervisione per i tirocinanti pre-laurea dei Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e in Scienze dell’Educazione dell’Università Roma Tre, e per i tirocinanti post-laurea delle Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma.

3.3.3 Dottorato

Dal 2003 fa parte del Collegio docenti di due Dottorati di Ricerca dell’Università di Roma La Sapienza:

·        Psicologia e Clinica dello Sviluppo presso il Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione;

·        Psicologia Dinamica, Clinica e dello Sviluppo presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica.

Nell’ambito di questi è supervisore di 2 dottorandi e secondo supervisore di 1 dottorando per progetti di ricerca inerenti ai temi dello sviluppo comunicativo gestuale nello sviluppo tipico e atipico, e delle relazioni sociali madre-bambino.

Dall’aprile 2005 fa parte del Collegio docenti del Dottorato di Ricerca in Pedagogia dell’Università di Roma Tre.

3.3.4 Insegnamenti presso enti extra-universitari

Dal 2001 tiene il corso di Psicologia dello Sviluppo (20 ore) presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’adolescenza e dell’età giovanile a indirizzo Psicodinamico (SPAD) di Roma, diretta dai Dott. S. Muscetta e E. De Vito.

Dal 2004 insegna Psicologia dello Sviluppo (20 ore) presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia sistemico-relazionale (I.T.E.R.) di Caserta, diretta dalla Dott.ssa R. Aurilio.

 

4. Attività istituzionale

Negli anni accademici 2001-’02, 2002-’03, 2003-‘04 la Prof. Perucchini è stata membro della Giunta del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università Roma Tre, e inoltre è stata Coordinatrice della Commissione ricerche dello stesso Dipartimento. Nel settembre 2004 è stata rieletta nella stessa carica per il quadriennio 2004-2008 e le è stato dato l’incarico di Coordinatrice della Commissione ricerche e Delegata per il piano di sviluppo e le relazioni tra le commissioni.

La Prof. Perucchini è membro del “Laboratorio di Psicologia sperimentale” e in questo ambito svolge la maggior parte della propria attività di ricerca.

Nell’anno accademico 2001-’02 è stata membro della Commissione piani di studio del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università Roma Tre. Dal anno accademico 2002-’03 è membro della Commissione riconoscimento titoli pregressi, passaggi e trasferimenti del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università Roma Tre. Per questo stesso Corso di Laurea ha fatto parte della Commissione di docenti che ha valutato i candidati per l’assegnazione di insegnamenti in affidamento, supplenza e per contratto.

Nel 2003 la Prof. Perucchini è stata membro componente di una Commissione per l’attribuzione di un assegno di ricerca (s.s.d. M-PSI/04) presso la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università di Roma La Sapienza. Nel 2004 ha fatto parte della Commissione per l’esame finale del Dottorato di Ricerca in Psicologia dello sviluppo presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova.

 

 

5. Attività di formazione

Dal 1992 ad oggi la Prof. Perucchini ha tenuto numerosi corsi di aggiornamento e di formazione ad educatrici di asili nido e scuola dell’infanzia, a operatori socio-sanitari, logopendisti, terapeuti della motricità presso enti pubblici (scuole comunali e statali e ASL) e privati.

 

6. Pubblicazione di lavori scientifici

6.1 Articoli su riviste scientifiche internazionali con referee

1.      Camaioni L., Baumgartner E., Perucchini P., "Content and structure in toddlers' social competence with peers from 12 to 36 months of age". Early Child Development and Care, 67, 17-27, 1991.

2.      Ammaniti M., Baumgartner E., Candelori C., Perucchini P., Pola M., Tambelli R., Zampino F., "Representation and narratives during pregnancy". Infant Mental Health Journal, 13, 2, 167-182, 1992.

3.      Greenfield P.M., Camaioni L., Ercolani A.P., Weiss L., Lauber B., Perucchini P., "Cognitive socialization by computer games in two cultures: inductive discovery or mastery of an iconic code". Journal of Applied Developmental Psychology, 15, 59-85, 1994. Ristampa in P.M. Greenfield e R.R. Cocking (eds.), Interacting with video, Advances in Applied Developmental Psychology, 11, 1996.

4.      Camaioni L., Perucchini P., Muratori F., Milone. A., "Brief report: A longitudinal examination of the communicative gestures deficit in young children with autism". Journal of Autism and Developmental Disorders, 27, 6, 715-725, 1997.

5.      Ammaniti M., Tambelli R., Perucchini P., “De la grossesse a la periode de post-accouchement: stabilite et evolution de la structure factorielle des representations que se fait une mere”, Devenir, 12, 2,  57-74, 2000.

6.      Claes, M., Lacourse E., Bouchard C., Perucchini. P., “Parental practices in late adolescence, a comparison in three countries : Canada, France and Italy”.  Journal of Adolescence, 26, 4, 387-399, 2003.

7.      Camaioni L., Perucchini P., Muratori F., Parrini B., Cesari A.,  “The communicative use of pointing in autism: developmental profile and factors related to change”. European Psychiatry, 18, 6-12, 2003.

8.      Bernabei P., Fenton G., Camaioni L., Perucchini P., “Profiles of sensorimotor development in chidren with autism and with developmental delay”, Perceptual and Motor Skills, 96, 1107-1116, 2003.

9.      Camaioni L., Perucchini P., Bellagamba F., Colonnesi C., “The role of declarative pointing in developing a theory of mind”, Infancy, 5, 3, 291-308, 2004.

 

6.2 Articoli su riviste scientifiche nazionali con referee

1.      Baumgartner E., Camaioni L., Perucchini P., Pascucci M., "Un confronto tra l'interazione genitore-bambino e l'interazione bambino-bambino: modalità, contenuti e ruoli". Rassegna di  Psicologia, VI, 1-2, 91-106, 1989.

2.      Camaioni L., Ercolani A.P., Perucchini P., Greenfield P.M., "Video-giochi e abilità cognitive: l'ipotesi del transfer". Giornale Italiano di Psicologia , XVII, 2, 331-348, 1990.

3.      Ercolani A.P., Camaioni L., Perucchini P., "Effetti cognitivi dei videogiochi: generali o specifici?". Psicologia Italiana, XI, 1, 35-38, 1990.

4.      Perucchini P., "Nota bio-bibliografica su Jerome Bruner". Rassegna di Psicologia, IX, 3, 121-133, 1992.

5.      Perucchini P., "La teoria della mente del bambino autistico: una rassegna degli studi". Età Evolutiva, 45, 102-109, 1993.

6.      Claes M., Ercolani A.P., Bonaiuto M., Perucchini P., Pierro A., "La rete sociale degli adolescenti: prossimità della relazione e adattamento personale". Età Evolutiva, 51, 3-17, 1995.

7.      Pierro A., Bonaiuto M., Ercolani A.P., Perucchini P., "Rete sociale dell'adolescente ed immagine di sé: un modello di equazioni strutturali per variabili latenti". Giornale Italiano di Psicologia, XXIII, 2, 275-292, 1996.

8.      Bonaiuto M., Perucchini P., Pierro A., "L'adolescente e i membri significativi della sua rete sociale. Qualità delle relazioni interpersonali". Età Evolutiva, 57, 38-54, 1997.

9.      Muratori F., Milone A., Camaioni L., Perucchini P., "Valore diagnostico e prognostico dell'indicare dichiarativo nell'autismo". Psicologia Clinica dello Sviluppo, 1, 2, 261-273, 1997.

10.  Perucchini P. "Sviluppo delle funzioni richiestiva e dichiarativa del gesto di indicare". Giornale Italiano di Psicologia, XXIV, 4, 811-827, 1997.

11.  Perucchini P., Bellagamba F., Visalberghi E. Camaioni L., "Influenza del comportamento di un conspecifico sull'attività relativa ad oggetti nel cebo". Età Evolutiva, 58, 50-58, 1997.

12.  Perucchini P., Camaioni L., “Le intenzioni comunicative del gesto di indicare. Un’analisi attraverso un questionario compilato dai genitori”. Età Evolutiva, 64, 43-54, 1999.

13.  Bernabei P., Fabrizi A., Perucchini P., Camaioni L., Levi G., "Lo sviluppo sensomotorio dei bambini con autismo". Rivista di Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, 66, 585-594, 1999.

14.  Claes M., Lacourse E., Ercolani A.P., Pierro A., Leone L., Perucchini P., “Relazioni familiari, orientamento verso i coetanei e comportamenti devianti in adolescenza” . Età Evolutiva, 70, 30-44, 2001.

15.  Perucchini P. “Lev Semenovic Vygotskij (1896-1932): la storia e la cultura dell’individuo come strumenti della mente”. Cadmo, X, 28, 54-58, 2002.

16.  Lucarelli L., Cimino S., Perucchini P., Speranza A.M., Ammaniti M., Ercolani A.P. “I disturbi alimentari nella prima infanzia: validazione di uno strumento osservativo dell’interazione madre-bambino”. Infanzia e Adolescenza, 1, 2, 113-124, 2002.

17.  Perucchini P., Bonaiuto M., Colonnesi C., Gnisci A. “La capacità persuasiva e la comprensione della mente in età prescolare”. Giornale Italiano di Psicologia, XXX, 4, 803-824, 2003.

18.  Perucchini P., Camaioni L., “Teoria della mente e autismo”. Infanzia e adolescenza, 3, 145-151, 2004.

 

6.3 Volumi pubblicati in Italia

1.        Camaioni L., Aureli T., Perucchini P., “Osservare e valutare il comportamento infantile”, il Mulino, Bologna, 2004, pp..

 

6.4 Capitoli in volumi collettanei nazionali

1.        Candelori C., Perucchini P., Pola M., Tambelli R., "Stabilità e cambiamento delle rappresentazioni materne in gravidanza e nel periodo postnatale". In "La gravidanza tra fantasia e realtà" a cura di M. Ammaniti, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma, 121-138, 1992.

2.        Camaioni L., Perucchini P., “Lo sviluppo della comunicazione prima del linguaggio”, in L. Camaioni (a cura di), Psicologia dello sviluppo del linguaggio, il Mulino, Bologna, 2001.

3.        Baumgartner E., Perucchini P., “Combinaisons de gestes et de mots dans la deuxième année”, in B. Ongari (a cura di) “Contextes du développment et facteurs de protection”, Edizioni 31, Trento, 207-212, 2001.

4.        Perucchini P., “Il gesto di indicare con intenzione dichiarativa nello sviluppo comunicativo”, in M.C. Caselli e O. Capirci (a cura di) “Indici di rischio nel primo sviluppo linguistico: ricerca, clinica, educazione”, Franco Angeli, Milano, 80-94, 2002.

 

7. Altre pubblicazioni

7.1 Articoli su riviste senza referee

1.    Camaioni L., Perucchini P., “La capacità di comunicazione orale nella scuola elementare. Capire e farsi capire”. Vita dell’infanzia, 3, 20-26, 2000.

2.    Perucchini P., “Lo sviluppo comunicativo preverbale nel bambino con autismo”. Autismo Oggi, 4, 4-8, 2003.     

 

CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM del Prof. Giorgio CAVIGLIA

 

Nato a Roma, risiede a Roma-

Tel. 0823274781 – fax 065745179

E-mail: <giorgio.caviglia@unina2.it>

 

Posizione attualmente ricoperta:

Professore Associato - II Università degli Studi di Napoli  - Facoltà di Psicologia

Settore scientifico-disciplinare: M-PSI/07 “Psicologia Dinamica”

Docente di Psicodiagnostica (V.O.)

 

Formazione

1983

Consegue la Laurea in Psicologia - indirizzo applicativo - all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale in Psicologia Clinica dal titolo: “La Rimozione nei pazienti epilettici: uno studio clinico attraverso il ‘Rorschach Index of Repressive Style’ ”, e riportando la votazione di 110 e lode /110, plauso e dignità di stampa.

 

1992

Si diploma Specialista in Psicologia Clinica presso la II Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con voti 70 e lode /70.

 

1996/97

Vincitore di due borse di studio CNR, trascorre un periodo a New York, presso il Derner Institute for Advanced Research in Psychoanalysis, dell’Adelphi University, sotto la guida della Prof. W. Bucci, dove apprende il metodo dell’Attività Referenziale per lo studio del processo nelle sedute psicoterapeutiche.

 

1998

Partecipa all’ “Official Adult Attachment Training Institute”, tenutosi a Roma, e ottiene nel 1999 la reliability da M. Main, con “Well”.

 

 

Attività didattica

1986/87

-         Docente nel corso biennale post-universitario di formazione professionale in “Gerontologia e geriatria” della Scuola Medica Ospedaliera di Roma e della Regione Lazio.

 

1987/88

-         Docente nel corso biennale post-universitario di formazione professionale in “Psicologia Medica” della Scuola Medica Ospedaliera di Roma e della Regione Lazio.

 

1990/91

1991/92

1992/93

-         Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Venezia del corso di “Psicologia dello sviluppo con elementi di psicopatologia”, nella Scuola Diretta a Fini Speciali per assistenti sociali

 

1993/94

-         Professore a contratto presso l'Università degli Studi di Venezia del corso di "Teorie e Tecniche della comunicazione interpersonale" durante il I anno del Corso Speciale per Educatori Professionali-Animatori, presso il Centro Interfacoltà per la Ricerca Educativa e Didattica (C.I.R.E.D.)

 

1994/95

- Professore a contratto presso l'Università degli Studi di Venezia del corso di "Psicologia Sociale" durante il II anno del Corso Speciale per Educatori Professionali-Animatori, (C.I.R.E.D.)

 

1995

-         Ricercatore universitario, Corso di Laurea in Psicologia, II Università degli Studi di Napoli

 

1996/97

1997/98

1998/99

-         Partecipa alle sedute delle Commissioni d’esame per gli insegnamenti di “Psicologia dello Sviluppo” e “Psicologia dello Sviluppo -c.p.-” del Corso di Laurea in Psicologia della II Università di Napoli, in qualità di cultore della materia. Tiene inoltre seminari di Psicologia Clinica e di Psicologia Dinamica per gli studenti del Corso di Laurea.

 

1999/00

2000/01

- Docente incaricato per supplenza dell’Insegnamento di “Psicodinamica dello Sviluppo e delle Relazioni Familiari”, presso il Corso di Laurea in Psicologia della II Università degli Studi di Napoli.

 

2001/02

- Professore Associato di Psicologia Dinamica, docente degli Insegnamenti di “Psicologia Dinamica” e di “Psicodiagnostica” (V.O.), presso la Facoltà di Psicologia della II Università degli Studi di Napoli.

 

2002/03

-         Professore Associato di Psicologia Dinamica, docente degli Insegnamenti di “Psicodiagnostica” (V.O.) e di “Psicologia Clinica” (Laurea Triennale in “Psicologia dei Processi di Sviluppo e di Apprendimento”), presso la Facoltà di Psicologia della II Università degli Studi di Napoli

 

2004/05

-         Professore Associato di Psicologia Dinamica, docente degli Insegnamenti di “Psicologia Dinamica” (Laurea Triennale in “Psicologia dei Processi di Sviluppo e di Apprendimento”), e di “Psicodiagnostica” (V.O.) presso la Facoltà di Psicologia della II Università degli Studi di Napoli

-          

 

Appartenenza a Società Scientifiche

-         Iscritto all’Albo degli Psicologi della Regione Lazio, dal 1995 fa parte anche dell’elenco degli abilitati a svolgere funzione psicoterapeutica

 

-         Membro della Associazione Italiana di Psicologia (AIP - Sezione clinica)

 

-         Socio della Society for Psychotherapy Research (S.P.R.) e della sezione italiana della S.P.R.

 

-         Membro della International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy (I.A.R.P.P.)

 

Altre attività

1999

Redattore della rivista Ricerca in psicoterapia, organo della SPR-Italia

2003

Membro del Comitato Scientifico della rivista Ricerca in psicoterapia

 

Pubblicazioni

Il Dott. Caviglia è autore di libri e di oltre 50 pubblicazioni edite a stampa, oltre ad aver partecipato e presentato lavori a Congressi scientifici nazionali ed internazionali.

Fra i libri, ricordiamo:

·        Freud e l’ebraismo, La Giuntina, 1990

·        Percorsi: pensiero e formazione in psicologia clinica (a cura di) (con A. Rubino, S. Salvatore), Kappa, 1992

·        La diagnosi in psicologia clinica (a cura di) (con E. Del Castello), Franco Angeli, 2003

·        Attaccamento e psicopatologia. Dalla ricerca al lavoro clinico, Carocci, 2003

·        Il disturbo borderline di personalità, Carocci, 2005.

 

               Dott. Enrico Nonnis

                  Medico-Chirurgo

    Spec. in Neuropsichiatria Infantile

     ASL RME – via S.Godenzo 204

  Tel.  06 6835 4301 - Cell. 338 8364039

    e-mail: enricononnis@alice.it

 

Enrico Nonnis, medico – chirurgo (laureato presso l’Università “La Sapienza” con 110/110), neuropsichiatra infantile (specializzato nel 1983 presso l’Università “La Sapienza” con voto 70/70), nato a Cagliari il 12/11/1952, Dirigente Medico.

Ha ricoperto per un breve periodo di tempo l’incarico di Medico Condotto ed Ufficiale Sanitario presso il Comune di Ardauli (OR).

Ha lavorato in qualità di medico scolastico presso l’attuale ASL RMF.

Ha ricoperto un incarico di medico assistente presso un servizio per le tossicodipendenze presso l’attuale ASL RMF.

Attualmente è responsabile clinico di una Unità Operativa dell’Area della Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva (TSMREE) presso l’ASL RME  nella branca specialistica di Neuropsichiatria Infantile.

Relatore del corso di aggiornamento e formazione professionale “Le classificazioni diagnostiche in psichiatria infantile” organizzato dalla ASL di Terni, ottobre - dicembre 1998.

Responsabile per la ASL RME del Registro Europeo delle Paralisi Cerebrali Infantili e del collegato progetto di ricerca della Commissione Europea (QLGT5-CT-2002-000636)  SPARCLE, sulla qualità della vita dei soggetti disabili.

 

Principali Pubblicazioni:

1.     Boll Lega It Epil 45/46: 289-291,1984 “Lo stato di piccolo male in età evolutiva: considerazioni a partire da un caso clinico”

2.     Boll Lega It Epil 49/50: 251-253,1985 “Clonazepam e.v. durante registrazione EEG nei bambini: valore predittivo”.

3.     Brain e Development 1996;18: 201-206 “Evolution of daytime quiet sleep components in early treated phenylketonuric infants”

4.     Atti del 3° congresso  della Europian Paediatric Neurology Society – Nizza 7-10 nov.1999 – “Cerebral palsy register in Central Italy: methodology and results”

5.     “Indici di rischio nel primo sviluppo del linguaggio” a cura di C.Caselli e O.Capirci – Franco Angeli Ed. – 2002- cap.5; parte II° pag 194-202

 

CURRICULUM DELL'ATTIVITA' SCIENTIFICA E DIDATTICA DI

ROSALINDA CASSIBBA

 

 

 

Nata a Vittoria (RG) il 18.9.1965

Residente in Bari, via Lungomare Nazario Sauro, 25

Codice Fiscale: CSSRLN65P58M088A

Tel. 080-5543382

indirizzo e-mail: cassibba@psico.uniba.it

 

Posizione attualmente ricoperta

Professore Associato confermato presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari.

Afferente al Dipartimento di Psicologia

Settore disciplinare: M-PSI/04 (Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell’Educazione)

 

 

Formazione

 

1984 -1989

Università di Padova. Laurea in Psicologia – indirizzo applicativo- conseguita il 20.7.89 con una tesi dal titolo “Modalità di riorganizzazione in seguito a separazione nei bambini dai 9 ai 30 mesi” (relatore prof.ssa G. Fava Vizziello) che ottiene la votazione di 110 su 110 e lode.

 

1990

Laureato frequentatore presso il Dipartimento di Pediatria e presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova

 

1991-1995

Dottorato di Ricerca in Psicologia dello sviluppo e dei processi della socializzazione - Università di Padova. La tesi è stata discussa il 6.11.96.

 

Giugno 1992

Scuola Estiva di Metodologia organizzata dalla Sips – Bressanone (BZ)

 

Aprile-Giugno 1995

Soggiorno di  Studio e di Ricerca presso il Center for Child and Family Studies dell’Università di Leiden (Olanda) sotto la supervisione del prof. Marinus van IJzendoorn.

 

Giugno 1998-Giugno 1999

Partecipazione all’ “Official Adult Attachment Training Institute”  e conseguimento della “reliability” per la classificazione delle interviste AAI (Adult Attachment Interview).

 

Luglio 1998

Scuola Estiva di Metodologia organizzata dall’AIP – Bertinoro (FO)

 

Aprile 2001:  Partecipazione al Workshop sulla classificazione dei modelli di attaccamento Disorganizzati (D), organizzato dal Center for Child and Family Studies dell’Università di Leiden (Olanda)

 

Aprile 2002: breve soggiorno di studio presso il Center for Child and Family Studies dell’Università di Leiden (Olanda) per l’addestramento alla conduzione dell’intervento basato sul video-feedback, messo a punto dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Marinus van IJzendoorn.

 

Agosto 2003: Training per la codifica della Strange Situation tenuto dal prof. Brian Vaughn (Università di Auburn-Alabama).

 

Aprile 2004: Training per la codifica della tipologia di attaccamento Hostile/helpless, tenuto dalla prof.ssa Karlen Lyons-Ruth (Harvard Medical School – Cambridge), tenutosi a Roma – Università “La Sapienza”, dal 26 al 30 Aprile. Conseguimento della reliability: in corso.

 

Luglio 2004: Corso avanzato sulla codifica della Strange Situation, tenuto dal prof. Brian Vaughn (Università di Auburn – Alabama) presso l’Università di Bari.

 

 

 

Carriera accademica

 

1996

Conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca

 

1997-2000

Ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bari.

 

Dal 2000 ad oggi

Professore associato (settore M-PSI/04 - Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione) presso la Facoltà di Scienze della Formazione - Università di Bari

 

 

ATTIVITÀ DIDATTICA

 

Didattica istituzionale

 

·         1995-1996

-            Esercitatore per il corso di “Tecniche di osservazione del comportamento infantile” della Facoltà di Psicologia -  Università di Padova.

 

 

·         1999-2000  Insegnamenti di:

-          Psicologia dello Sviluppo (60 ore) (CdL: Scienze della Formazione Primaria)

-          Psicologia dell’Educazione (30 ore) (SSIS)

-          Psicologia dello Sviluppo (30 ore) (Diploma Universitario di Assistenti Sociali - LUMSA -sezione di Taranto)

 

 

·         2000-2001 – Insegnamenti di:

-          Tecniche di osservazione del comportamento infantile (30 ore) (CdL: Scienze della Formazione Primaria)

-          Psicologia dello Sviluppo (60 ore) (CdL: Psicologia)

-          Psicologia dell’Educazione (30 ore) (SSIS)

-          Psicologia dello Sviluppo  (30 ore) (SSIS)

 

 

·         2001-2002 – Insegnamenti di:

-          Psicologia dello Sviluppo (9 crediti) (CdL: Scienze e Tecniche Psicologiche)

-          Psicologia dello Sviluppo (60 ore) (CdL: Psicologia)

-          Tecniche di osservazione del comportamento infantile (4 crediti) (CdL: Scienze della Formazione Primaria)

-          Psicologia dell’Educazione (30 ore) (SSIS)

-          Psicologia e Psicopatologia dell’Età Evolutiva (30 ore) (SSIS)

 

 

·         2002-2003 – Insegnamenti di:

-          Psicologia dello Sviluppo (8 crediti) (CdL: Educatori professionali nel campo del disagio minorile)

-          Psicologia dello Sviluppo (9 crediti) (CdL: Scienze e tecniche psicologiche)

-          Tecniche di osservazione del comportamento infantile (4 crediti) (CdL: Scienze della Formazione Primaria)

-          Teorie e tecniche del controllo dello stress (30 ore) (SSIS)

-          Psicologia dell’educazione (30 ore) (SSIS)

 

2003-2004 Insegnamenti di

-          Psicologia dello Sviluppo (9 crediti) (CdL: Scienze e tecniche psicologiche)

-          Psicologia dello Sviluppo (8 crediti) (CdL: Educatori professionali nel campo del disagio minorile)

-          Psicopedagogia delle differenze individuali  (30 ore) (SSIS)

-          Psicologia dell’handicap (30 ore) (SSIS)

-          Psicologia dello Sviluppo (30 ore) (SSIS)

 

2004-2005 Insegnamenti di

-          Psicologia dello Sviluppo (9 crediti) (CdL: Scienze e tecniche psicologiche)

-          Psicologia dello Sviluppo (8 crediti) (CdL: Educatori professionali nel campo del disagio minorile)

-          Valutazione dello Sviluppo (5 crediti) (Laurea Specialistica: psicologia clinica dello sviluppo)

-          Psicopedagogia dell’educazione  (30 ore) (SSIS)

-          Psicologia dello Sviluppo (30 ore) (SSIS)

 

 

LABORATORI

 

Dal 1999 al 2002, esercitazioni e attività di laboratorio per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria sui seguenti argomenti:

-          Costruzione di schemi di codifica per l’osservazione del comportamento infantile

-          L’uso della tecnica Q-sort nell’osservazione della relazione genitore-figlio e insegnante-allievo

-          Strumenti per la valutazione dell’attaccamento

 

 

MASTER - CORSI DI PERFEZIONAMENTO – CORSI DI SPECIALIZZAZIONE

 

 

-          2001-2002: Direttore della scuola di Specializzazione per insegnanti di sostegno (Università di Firenze)

 

-          2003-2004: Direttore del master universitario di 2° livello “Esperti in progettazione e valutazione di interventi a sostegno della genitorialità”.

 

 

DOTTORATO DI RICERCA

 

Dal 1999 ad oggi:

 

-          Componente del Collegio docenti del Dottorato di Ricerca  in Psicologia

 

-          Tutor di tre dottorandi di ricerca

 

-          Attività di docenza su tematiche relative alle tecniche di osservazione del comportamento e agli strumenti per la valutazione dei modelli operativi interni delle relazioni affettive.

 

 

SUPERVISIONE TIROCINIO

 

Dal 1997 ad oggi

 

-            Tutor interno per le attività di tirocinio svolte dagli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università di Bari

 

-            Supervisione tirocinio per laureati in Psicologia

 

 

ALTRE ATTIVITÀ A SOSTEGNO DELLA DIDATTICA

 

-          Dal 1997 ad oggi: componente della commissione Biblioteca del Dipartimento di Psicologia.

 

-          Componente della commissione per la stesura dei piani di studio per le lauree triennali di Scienze e tecniche psicologiche e per la laurea in Scienze della Formazione Primaria

 

 

.

ATTIVITA’ SCIENTIFICA

 

 

Attività di ricerca

 

Componente dell’unità di ricerca nei progetti finanziati dall’ Ateneo:

 

1997: Attaccamento e sviluppo nei bambini frequentanti l’asilo nido (Responsabile Scientifico: Prof. Beatrice Leddomade)

 

1998: La rappresentazione delle relazioni come fattore protettivo o di rischio nelle interazioni comunicative della prima infanzia (Responsabile Scientifico: Prof. Giuseppe Mininni)

 

1999: L’integrazione degli allievi disabili nella scuola di tutti (Responsabile Scientifico: Prof. Beatrice Leddomade)

 

2000: Trasmissione intergenerazionale dei modelli relazionali: aspetti evolutivi e dinamici (Responsabile Scientifico: Prof.ssa Rosalinda Cassibba)

 

2001: Solitudine e abilità sociali: variabili rilevanti e intervento educativo (Responsabile Scientifico: prof.ssa Rosalinda Cassibba)

 

2002: Il sostegno alla funzione genitoriale: predittori del disagio individuale e familiare e interventi educativi (Responsabile Scientifico: prof.ssa Rosalinda Cassibba)

 

2003: Valutazione comparativa e indagini di preferenzialità di programmi di stimolazione e programmi con microswitch per persone con disabilità multiple (Responsabile scientifico: Prof. Giulio Lancioni)

 

2004: Qualità dell’attaccamento e sviluppo del linguaggio nei bambini prematuri (responsabile scientifico: Prof.ssa Rosalinda Cassibba)

 

 

Componente dell’unità di ricerca nei progetti finanziati dal MIUR

 

 

1998: Titolo del progetto nazionale: Genitorialità tra normalità e rischio (Responsabile scientifico nazionale: prof.ssa Adriana Lis). Titolo del progetto dell’unità di ricerca locale: L’attaccamento alla madre nei bambini a rischio di asma e l’intervento tramite video feedback (Responsabile scientifico: dr.ssa Silvia Godelli)

 

1999: Titolo del progetto nazionale: L’influenza dei disturbi cognitivi e relazionali sul livello di partecipazione dei soggetti alle attività educative (Responsabile scientifico nazionale: prof. Giuseppe Elia). Titolo del progetto dell’unità di ricerca locale: L’integrazione scolastica dei soggetti con Sindrome di Down: dalla scuola materna alle medie superiori (Responsabile scientifico: dr.ssa Silvia Godelli)

 

 

Coordinamento di attività di ricerca:

 

·         Dal 2000 ad oggi: Responsabile Scientifico del “Laboratorio di osservazione, sperimentazione e clinica per l’infanzia” nell’ambito della convenzione di ricerca sottoscritta dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bari e dall’Azienda Ospedaliera “Di Venere-Giovanni XIII” di Bari.

 

·         Dal 2003 ad oggi: Responsabile Scientifico dell’ “Osservatorio sull’affido familiare” nell’ambito della convenzione di ricerca sottoscritta dal Dipartimento di Psicologia di Bari e dal Comune di Bari- Settore Servizi Sociali.

 

 

Appartenenza a Società Scientifiche

 

-          Socio ordinario dell’Associazione Italiana Psicologi (AIP)

-          Socio ordinario della sezione di Psicologia dello Sviluppo dell’AIP. Dal 1999 al 2001 membro del Comitato - Direttivo.

-          Socio ordinario della sezione di Psicologia clinica dell’AIP

-          Socio ordinario della International Society for the Study of Behavioural Development (ISSBD)

 

 

 

Organizzazione Convegni e Scuole Estive

 

-          Membro del Comitato Scientifico del 13°, 14° e 15° Convegno Nazionale AIP della sezione di Psicologia dello Sviluppo organizzati, rispettivamente, a Parma, Alghero e Palermo.

 

-          Organizzazione della scuola estiva di metodologia AIP per la sezione di Psicologia dello sviluppo sul tema “Strumenti per la valutazione dell’attaccamento”, Bari, Giugno 2001.

 

-          Agosto 2003: organizzazione del training per l’addestramento alla codifica della Strange Situation, tenuto dal prof. Brian Vaughn (Università di Auburn – Alabama) presso l’Università di Bari.

 

-          2003: Membro del Comitato Scientifico e coordinatore locale del 17° Convegno nazionale AIP della sezione di Psicologia dello Sviluppo, Bari 22 al 25 Settembre 2003.

 

-          Luglio 2004: Corso avanzato sulla codifica della Strange Situation, tenuto dal prof. Brian Vaughn (Università di Auburn – Alabama) presso l’Università di Bari.

 

 

 

 

 

Bari, 05-01-05                                                                        

 

Via Panama 132

00198 Roma

Telefax 06.8547996

g.todini4@virgilio.it

Giovanna Todini

Studi

1972                             Università degli Studi di Roma                    Roma

§         Laurea in Medicina e Chirurgia. Votazione 110 e lode.

1977                             Università degli Studi di Roma                    Roma

§         Specialista Neuropsichiatria Infantile. Votazione 70/70 .

1976 –77 University of Pennsylvania,  Child Guidance Clinic          U.S.A.                                      Roma

§         Fullbright Fellow.

 

Lavoro

1974–1985 Coadiutore Servizio Neuropsichiatria Infantile                    Terni

Responsabile dei programmi clinici  e di integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap.

 

 

1985–1996                    Unità Sanitaria Locale RM3                       Roma

Responsabile Settore di neuropsichiatria infantile

 

 

1996– ad oggi                Unità Sanitaria Locale RMB.                      Roma

Direttore Unità Operativa Complessa Neuropsichiatria Infantile

 

 

 

Attività Didattica

 

1977 – ad oggi  Centro Studi Terapia Familiare e Relazionale    Roma

                             Scuola di Formazione riconosciuta con DM del 29.09.94

Didatta : svolge attività di formazione nei corsi quadriennali  di training in Psicoterapia Familiare: lezioni teoriche, Seminari, Supervisione Diretta con uso dello specchio unidirezionale, Supervisione Indiretta con videoregistrazioni, role play, ecc.)  rivolta a Psichiatri, Neuropsichiatri Infantili e Psicologi.

 

 

Corsi di Formazione per Insegnanti:

·         integrazione alunni portatori di handicap

·         diagnosi disturbi dell’apprendimento

 

 

 

 

Resp. Corsi Aziendali RMB svolti nell’ultimo anno :

I disturbi neuro-comportamentali del neonato e del bambino piccolo. 

(pediatri, neuropsichiatri inf, psicologi, logoterapisti, fisioterapisti).

 

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento

(neuropsichiatri, psicologi, T.d.R.)

 

I segni di disturbo di sviluppo neuropsicologico del bambino di età compresa fra i 12 ed i 36 mesi

(Pediatri di famiglia)

 

 

Attività  Diadattico-Scientifica

E’ stata membro del Comitato Scientifico ed Organizzativo di numerosi Congressi Italiani ed Internazionali.

E’ stata relatrice in numerosi Congressi Nazionali ed Internazionali nell’ambito Pediatrico, della Neuropsichiatria Infantile, della Psicologia dello Sviluppo e della Psicoterapia Familiare.

 

 

Lingue

Ottima conoscenza della lingua inglese parlata e scritta.

 

CURRICULUM VITAE

 

Dott. LOREDANA LUCARELLI, nata a Roma l’11 novembre 1957.

Ricercatore confermato in Psicologia Dinamica, Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Facoltà di Psicologia 1 - Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.

-    Dottore in Psicologia Indirizzo Applicativo; iscrizione all’Albo degli Psicologi (n. 1792) e riconoscimento all’esercizio dell’attività psicoterapeutica, con il titolo di specializzazione in psicoterapia.

-    Docente per affidamento, presso i Corsi di Laurea della Facoltà di Psicologia 1 e presso la 2° Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica - Indirizzo di psicoterapia individuale e di gruppo, Università “La Sapienza”, degli insegnamenti: Psicopatologia dello Sviluppo, Tecniche dei Test nello Sviluppo, Interventi Psicologici negli Handicap.

-    Componente e Responsabile scientifico di Progetti universitari di ricerca scientifica  in psicologia dinamica e psicopatologia dello sviluppo.

-    Membro del Centro Interdipartimentale di Psicologia Clinica, Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.

-    Membro dell’Associazione Italiana per la Salute Mentale Infantile – affiliata alla World Association for Infant Mental Health (Michigan State University, East Lansing, USA).

-    Consulente della Sezione Clinica “Adolescenza”, afferente al Centro Interdipartimentale di Psicologia Clinica, Università “La Sapienza”.

 
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE

 

·   Lucarelli L. (2001), Disturbi dell’alimentazione. In: M. Ammaniti (a cura di), Manuale di Psicopatologia dell’Infanzia. Raffaello Cortina Editore, Milano, pp. 197-225.

·   Cammarella A., Lucarelli L. (2002), Metodologie e strumenti di valutazione clinica e di ricerca in adolescenza. In: M. Ammaniti (a cura di) Manuale di psicopatologia dell’adolescenza. Raffaello Cortina Editore, Milano, pp. 33-118.

·   Lucarelli L., Ambruzzi A.M., Cimino S., D’Olimpio F., Finistrella V. (2003), Feeding disorders in infancy: an empirical study on mother-infant interactions. Minerva Pediatrica, 55, pp. 243-253.

·   Ammaniti M., Ambruzzi A.M., Lucarelli L., Cimino S., D’Olimpio F. (2004), Malnutrition and dysfunctional mother-child feeding interactions: clinical assessment and research implications. Journal of the American College of Nutrition, Vol. 23, N° 3, pp. 259-271.

·   Ammaniti M., Lucarelli L., Cimino S., D’Olimpio F. (2004), Transmission intergenerationnelle: troubles alimentaires de l’enfance et psychopathologie maternelle. Devenir, Vol. 16, n.3, pp. 173-198.

·   Ammaniti M., Cimino S., Lucarelli L., Speranza A.M., Vismara L. (2004), Infantile anorexia and the child-caregiver relationship: an empirical study on attachment patterns. Funzione Gamma Journal, N° 14, luglio, pp. 1-19. (www.funzionegamma.edu).

·   Frigerio A. et al., Rucci P., Ammaniti M.,  Lucarelli L., Lenti C., Walder M., Martinuzzi A., Carlett O., Muratori F., Milone A. et al. (in corso di stampa), The Italian Preadolescent Mental Health Project (PrISMA): Rationale and Methods. International Journal of Methods in Psychiatry Research.

 

 

 

Roma, 26 settembre 2005

 

Dott. Loredana Lucarelli

 

 

CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE

 

 

 

1) Notizie personali  

 

  Giovanni Valeri, nato a Roma il 25/9/1958, residente in viale XVII Olimpiade 116, Roma, tel. 06/8081565.

 

-         Laurea in Psicologia, conseguita presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma,  in data 18/3/1985, con la votazione di 110/110 e lode;

-         Abilitazione all’insegnamento in “Igiene Mentale e Psichiatria infantile”, nel giugno 1987;

-         Riconoscimento dell’attività psicoterapeutica (art. 35 L. N. 56/1989), con delibera dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, in data 12/5/1996;

 

-         Laurea in Medicina e Chirurgia, conseguita presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma, in data 3/11/1993, con la votazione di 110/110 e lode;

-         Abilitazione professionale presso l’Università “La Sapienza” di Roma in data 11/11/1993, e iscrizione all’Albo dei Medici-Chirurghi della provincia di Roma in data 21/4/1994, con n. d’ordine 45759;

-         Specializzazione in Neuropsichiatria infantile, conseguita presso l’Università degli studi “La Sapienza di Roma”, in data 2/11/1998, con la votazione 70/70 e lode;

 

In servizio di ruolo, a tempo indeterminato,  come Dirigente Medico, disciplina Neuropsichiatra infantile presso l’Azienda USL Roma C.

 

 

2) Esperienze cliniche

 

-         Psicologo volontario, con frequenza continuativa, per 24 ore settimanali, presso il reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale pediatrico “La Scarpetta” (USL RM/1), dal settembre 1983 al giugno 1987;

 

-         Psicologo Collaboratore di ruolo (con funzioni psicoterapeutiche) presso l’U.O. di Neuropsichiatria infantile della USL RM/35,  dal 16/10/ 1987 al 30/4/1993 ;

 

-         Psicologo Dirigente di I livello (con funzioni psicoterapeutiche), presso il Centro di Salute 

      Mentale della USL RM “C”, dal 1/5/1993 al 20/5/2001;

 

-         Medico specializzando in Neuropsichiatria infantile, con frequenza a tempo pieno (D.L. 257/91), presso i  servizi del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell’Età Evolutiva dell’Università degli Studi di Roma “la Sapienza”, dal 1/2/1994 al 2/11/1999. Attività di assistenza, comprese le guardie, nei servizi di neurologia (Servizio di Elettroencefalografia; Ospedale Diurno del Centro Epilessia), di neuropsicologia (Ospedale Diurno Terapeutico per i Disturbi di sviluppo in età prescolare; Centro di Neuropsicologia) e di psichiatria (Ospedale Diurno Diagnostico; Reparto Degenza Adolescenti).

 

-         Dirigente Medico, disciplina Psichiatria, presso la Comunità Terapeutica del DSM della  

      ASL Roma C, dal 7/2/2000 al 20/5/2001.

 

-         Dirigente Medico, disciplina di Neuropsichiatria infantile, presso l’Ospedale “Villa Albani” di Anzio,  ASL Roma H dal  21/5/2001 al 15/12/2003.

 

-         Dirigente Medico, disciplina di Neuropsichiatria infantile, presso l’U.O.C.     

TSMREE,  ASL Roma C dal  16/12/2003 a tuttora

 

 

 

     3) Incarichi didattici  

 

-         Docente di “Psicologia Generale”, “Psicologia di gruppo”, “Psicologia applicata alla professione infermieristica” presso il Centro Didattico Polivalente delle UU. SS. LL. RM/35, RM/33 e LT/1, negli anni accademici 1987/88, 1988/89, 1989/90, 1990/91, 1991/92;

 

-         Docente al Corso di Perfezionamento in “Neuropsicologia dello sviluppo”, negli anni

      accademici 1999/2000 e 2000/2001, organizzato dal Dipartimento di Scienze Neurologiche   

            e Psichiatriche dell’età evolutiva dell’Università degli studi di Roma, “La Sapienza”.

 

-         Docente di “Neuropsichiatria infantile” (corso integrato di Neuropsichiatria) al Corso di  

      Laurea in Logopedia (sede di Ariccia), Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, negli 

      anni accademici 2002/2003, 2003/2004, 2004/05 e 2005/06.

 

-         Docente di “Neuropsichiatria infantile” (corso integrato di Pediatria e Neuropsichiatria infantile) al Corso di Laurea in Fisioterapia (sede di Ariccia), Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, negli anni accademici 2002/2003 e 2003/2004.

 

 

Docente in numerosi corsi di aggiornamento, tra cui:

-         Corso di perfezionamento sulla diagnosi e riabilitazione neuropsicologica del bambino”, 

      organizzato dal Settore Materno infantile dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n.7 della

      regione Marche (31/5/1997);

-         Seminario di aggiornamento “Modelli diagnostici in psichiatria infantile”, organizzato dal Dipartimento Materno Infantile dall’Azienda USL RM/E (3/7/1998);

-         Corso di aggiornamento “Classificazioni diagnostiche in psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza”, organizzato dall’Azienda USL di Terni (ottobre1998- febbraio 1999);

-         Corso di aggiornamento “La diagnosi dell’ICD-10 multiassiale nell’infanzia”, organizzato dal Dipartimento Materno Infantile dall’Azienda USL RM/E (maggio-giugno 1999).

-         Corso di aggiornamento “Dalla ricerca alla pratica clinica: il contributo della psicopatologia dello sviluppo” organizzato dal Dipartimento Materno Infantile dall’Azienda USL RM/E (ottobre-dicembre 2000).

-         Corso di formazione del personale per la riabilitazione in età pediatrica, organizzato dal Dipartimento Materno Infantile dall’Azienda USL 4 - Matera (ottobre 2001).

-         Corso di formazione “La salute dell’adolescente”, organizzato dal Dipartimento Materno Infantile dall’Azienda USL 4 – Matera e dal Centro per la Salute del Bambino - Trieste (novembre 2001).

-         Corso di aggiornamento “Dalla ricerca alla pratica clinica: il contributo della        psicopatologia dello sviluppo” organizzato dall’U.O. TSMREE dell’Azienda USL RM/C (maggio- novembre 2002).

-         Corso di aggiornamento ECM “Valutazione e trattamento delle disabilità cognitive in età 

      evolutiva”, organizzato dalla ARLL, Associazione Regionale Logopedisti Lazio (gennaio  

     2003).

-  Seminari di “Neuropsicologia dell’età evolutiva”, organizzato dall’Ospedale Bambino Gesù  

    di Roma (20/6/2003)

-         Corso di aggiornamento ECM “Dalla ricerca alla pratica clinica: il contributo della        psicopatologia dello sviluppo. Seconda parte” organizzato dall’U.O. TSMREE dell’Azienda USL RM/C (ottobre-dicembre 2003).


 

 

4) Attività di formazione e di aggiornamento

 

-         Partecipazione, dal 1983, a numerosi convegni, congressi e seminari di psichiatria, neuropsichiatria infantile,  psicologia clinica, neuropsicologia e psicoterapia.

 

      Negli ultimi anni, relatore ai seguenti convegni:

      -  “Development and aging in developmental disabilities”, organizzato dall’Ospedale 

           Pediatrico Bambino Gesù (Roma, 23-24/4/1996);

       -  “Adolescenti e ricovero psichiatrico: quale ospedale?”, convegno organizzato dalla 2°  

                  Divisione di Neuropsichiatria infantile, DSNPEE dell’Università degli Studi “La  

                  Sapienza” (Roma, 17/5/1997);

      -    “Esperienze traumatiche e Psicopatologia dell’infanzia”, convegno organizzato 

            dall’Associazione Italiana Salute Mentale Infantile (Roma, 12-13/11/1999).

      -   “Aspetti clinici e riabilitativi dell’attenzione in età evolutiva ed in età adulta”, convegno  

            organizzato dalla ARLL, Associazione Regionale Logopedisti Lazio (Roma, 21 e  

            22/3/2003)

     -    “Convegno Nazionale SINPIA, Società di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza”,

            organizzato dalla SINPIA (Roma, 1-4/12/2003)

 

-         Partecipazione ai seguenti Corsi della Scuola Medica Ospedaliera di Roma e della Regione Lazio: - “Assistenza al parto”, presso l’Ospedale Fatebenefratelli (novembre 1985 – luglio 1986); - “Le alcoolmanie e le tossicomanie”, presso l’Ospedale S. Spirito (novembre 1986 – luglio 1987);  - “Medicina psicosomatica e trattamento ambulatoriale”, presso l’Ospedale S. Maria della Pietà (novembre 1992 – luglio 1993).

 

-         Partecipazione ai seguenti Corsi di Formazione Psicodinamica, organizzati       dall’Associazione per lo Sviluppo delle Scienze Neuropsichiatriche dell’Età Evolutiva     presso l’Istituto di Neuropsichiatria infantile dell’Università “la Sapienza” di Roma:

- “Clinica e terapia della coppia” (settembre 1988 – giugno 1989);

-         Supervisione psicoterapica infantile” (ottobre 1989 – giugno 1990), (ottobre 1990 – giugno 1991), (ottobre 1991 – giugno 1992), (ottobre 1992 – giugno 1993).

 

-         Partecipazione ai “Seminari Europei di Neuropsicologia Cognitiva”, organizzati

      dall’Università degli studi di Padova, negli anni 1990, 1991, 1992 e 1993;

 

-         Partecipazione al Corso su “Farmacoterapia dei disturbi psichiatrici dell’infanzia e

     dell’adolescenza”, organizzato dall’IRCCS “Fondazione Stella Maris”, Calambrone (Pisa),  

    (marzo - maggio 2002).

 

 

5)  Aree di ricerca

 

-         Psicopatologia e neuropsicologia dei disturbi di sviluppo e del ritardo mentale;

-         Disturbi generalizzati dello sviluppo e Teoria della Mente;

-         Interventi per la promozione della salute mentale in età prescolare;

-         Psicosi con esordio in adolescenza.

 

 

6) Associazioni scientifiche

        

      -  Socio Ordinario dell’A.I.S.M.I., Associazione Italiana per la Salute Mentale Infantile, affiliata alla W.A.I.M.H., World Association for Infant Mental Health

      - Socio della SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.

 


 

 

7) Elenco delle principali pubblicazioni scientifiche

 

            1) Valeri G., Collura E., Menghini G. (1990), Per un approccio psicoterapeutico al soggetto  

                  con ritardo mentale, Neuroni, Mente e Corpo, 2;

            2) Collura E., Menghini G., Valeri G. (1990), Esiste una possibilità di mantenere “aperta”  

                  una finestra? Note dalla psicoterapia di una adolescente con insufficienza mentale, 

                  Neuroni, Mente e Corpo, 2;

            3) Meledandri G., Valeri G., Bernabei P. (1993), Programmazione socio-sanitaria e “Life

                Events Charts”: nota introduttiva, Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, 4-5;

            4) Valeri G., Capozzi F. (1993), Per un approccio psicopatologico al bambino con ritardo

                 mentale, I Care, 4; 

            5) Romani M., Valeri G. (1996), Fattori patogenetici nella sindrome ipercinetica: analisi di

                 un caso clinico, I Care, 2

6) Valeri G., Graziani A. (1997), Sogno, rappresentazione del mondo psichico e ritardo 

      mentale, Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, 64;

7)      Valeri G., Bernabei P., Levi G. (1999), Sindrome di Asperger e Teoria della Mente , Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, 66. 

8)      Valeri G., Bernabei P., Levi G. (2000), Sindrome di Asperger, Face-Processing e attribuzione di un significato mentalistico allo sguardo, , Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, 68.

 

1)      Levi G., Raccah R., Valeri G., Vasques P. (1997), “Disturbi psicopatologici in bambini  

      e adolescenti con ritardo mentale”, in AA.VV. La Persona Down verso il 2000, Il  

      Pensiero Scientifico, Roma;

2)      Pallagrosi M., Piazza E., Valeri G. (1998), “Chi, come e cosa: adolescenti e ricovero

      psichiatrico”, in Carratelli T., Ferrara M., Moniello G. e Sabatello U. (a cura di),   

      Adolescenti e ricovero psichiatrico, Franco Angeli, Roma

 

 

 

 

 

 

 

Roma,  26/9/2005

 

 

CV Breve

 

Claudia Mazzeschi, Dottore di Ricerca in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi di Socializzazione, è Professore Associato di Psicologia Dinamica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia dove insegna Psicologia Dinamica, Psicologia Clinica e Psicopatologia dello Sviluppo. Collabora con la Scuola di Specializzazione del Ciclo di Vita dell’Università di Padova ed è responsabile di alcuni progetti di formazione per educatori del Comune di Perugina.  Si occupa di assessment mediante tecniche proiettive, sia con adulti che in età evolutiva, dei temi legati alla genitorialità e alla famiglia e di teorie psicoanalitiche. Su questi temi è coautrice di alcuni volumi ed articoli scientifici.

Curriculum di Cristina Riva Crugnola

 

Cristina Riva Crugnola, dottore di ricerca in psicologia dal 1987, è dal 2000 professore associato di Psicologia dello sviluppo presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano -Bicocca, dove insegna anche presso la Scuola di Specializzazione di Psicologia del Ciclo di Vita. Dal 2005 è membro associato della Società Psicoanalitica Italiana. Dal 1997 è socio dell’associazione WAIMH (World Association for Infant Mental Health) e dal 2001 al 2005 è stato membro del comitato direttivo del gruppo italiano di tale associazione, AISMI (Associazione Italiana Salute Mentale Infantile). Fa parte del comitato scientifico della rivista Infanzia e adolescenza edita dal Pensiero Scientifico. Ha pubblicato i volumi: Nascita del simbolo e costruzione dell’oggetto nella prima infanzia, Franco Angeli, Milano 1988; Lo sviluppo affettivo del bambino, Raffaello Cortina, Milano 1993; La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner, Raffaello Cortina, Milano 1999.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Verona,    19.01.2006-21.01.2006 "LA TERRA DI MEZZO - AUTISMO, UNA SFIDA ALLA SCIENZA" Sede:VERONA, CENTRO CONGRESSI, VIA FLEMING, 2;  Info: paola.uvini@bec.it  Fees= euro 160.   

O r g a n i z z a z i o n e E v e n t i & F o rma z i o n e C o n t i n u a B&C S.r.l. Strada Teverina Km 3,600 - 01100 Viterbo Tel. 0761.393.933 - Fax 0761.393.938 e-mail: eventi@bec.it

 La Terra di Mezzo Autismo, Una sfida alla Scienza 

19-20-21 Gennaio 2006 Verona

 Questo studio nasce nello spirito di approfondire ed analizzare ciò che si osserva frequentemente in certe condizioni cliniche in determinati soggetti, dare una prova possibilmente scientifica, comprenderne gli effetti sul soggetto ed apportare in lui dei benefici. I processi definiti di “influenzamento” descritti nella “Comunicazione Facilitata” sono un fenomeno psicologico nuovo della mente umana che andrebbe studiato con maggior attenzione, poiché la dimostrazione della loro presenza, non ne spiega i processi psicologici sottostanti. Questo processo si caratterizza per la capacità di un soggetto in determinate condizioni di “condivisione emotiva” e di contatto, di percepire il pensiero altrui rappresentate da parole che in quel preciso momento vengono pensate senza averle comunicate. Non è un processo telepatico secondo i criteri di definizione classica, ma un fenomeno psicologico che coincide con una facoltà specifica di alcuni soggetti nel trovarsi spontaneamente a contatto con questa capacità, senza dover alterare lo stato di coscienza, come nel caso della ipnosi o della meditazione. E’ sufficiente un contatto ed una forte condivisione emotiva tra il soggetto ed il suo facilitatore. Esistono insomma delle forme di pensiero che ci portano fuori dalla esperienza comune di persone differenziate l’una dall’altra ma ci uniscono in una dimensione diversa e difficilmente riscontrabile con altri. Il nostro cervello pertanto ha delle potenzialità che non sono di facile riscontro, ma nemmeno così rare da escludere delle forme di pensiero che definiamo primitive in quanto poco descrivibili o spiegabili, ma tuttavia presenti ed innegabili. Pur nella logica scientifica che tutto ha una spiegazione, purché dimostrabile, non si può negare che esistano dei fenomeni mentali ancora privi di una comprensione e spiegazione logica verso i quali non possiamo assumere un atteggiamento di rifiuto, ma dovremmo appassionarci a cercarne le motivazioni e le radici scientifiche. L’obiettivo generale è quello di dimostrare, mediante l’utilizzo della tecnica della Comunicazione Facilitata, l’esistenza di un pensiero originale e autonomo nelle persone autistiche non verbalizzate. 

Programma 

Vorrei esserci anch’io: esperienze di abilitazione ed integrazione

 1° giornata – 19 Gennaio 2006 

MATTINO 

Ore 9.00 - 9.45 Saluto autorità. 

Ore 9.45 - 10.00 M. Brighenti: Introduzione al congresso 

Ore 10.00 - 10.30 G. Rupolo : La realtà dell’Autismo nella Regione Veneto. 

Ore 10.30 - 11.00 C. Detogni : I progetti europei nell’Ausl 20

 Ore 11.00 – 11.15 Pausa

 Ore 11.15 - 11.45 M. Brighenti- A. Battistella: Esperienze di integrazione sociale: Centro in Rete di servizi per Adolescenti ed Adulti (Rovereto-TN) 

Ore 11.45 - 12.15 J. Marsoner: Esperienze di integrazione sociale : Il Centro educativo e residenziale per adulti (Cortaccia – BZ) 

Ore 12.15 – 13.00 Dibattito 

POMERIGGIO

 Moderatore: Dott.ssa M.G Bigardi 

Ore 14.30 – 16.00 Saluto autorità On. Valentina Aprea Sottosegretario Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dott.ssa Donazzan Elena Assessore Regionale Istruzione e Diritto allo studio Regione Veneto Dott.ssa Carmela Palumbo Dirigente della Direzione Piani e Programmi Socio-Sanitari della Regione Veneto. On.Mariolina Moioli Direttore Generale della Direzione Generale del Ministero dell’Istruzione. On. Antonio de Poli Assessore alle Politiche Sociali Regione Veneto

 Ore 16.00 - 17.00 S. Bossoni, M. Brighenti e collab.: Linee guida per l’integrazione scolastica del bambino e dell’adolescente con Autismo. 

Ore 17.00 – 17.15 Pausa

 Ore 17.15 Dibattito con il pubblico 

2° giornata – 20 Gennaio 2006 Autismo: frontiera della mente 

MATTINO 

Moderatore: Dr. A. De Cristan 

Ore 9.00 - 10.15 Prof. Edoardo Boncinelli: LEZIONE MAGISTRALE: Genetica, cervello e mente. 

Ore 10.15 - 11.15 M. Brighenti e collab.: Alle origini del pensiero: I processi di influenzamento nella “Comunicazione Facilitata Integrata” 

Ore 11.15 - 11.30 Pausa 

Ore 11.30 - 12.15 D. Biklen: Riflessioni sull’esperienza di “influenzamento”. 

Ore 12.15 - 13.00 Dibattito e conclusioni 

POMERIGGIO 

Comunicare con il mondo: LINGUAGGIO ED ATTENZIONE Moderatore: F. Muratori

 Ore 14.15 - 15.15 M. T. Sindelar: Il modello DIR/ Floortime nella Riabilitazione del linguaggio

 Ore 15.15 - 16.00 M. Brighenti, S. Isoli, A. Cinì: Principi di intervento nella riabilitazione ed educazione del linguaggio nell’Autismo: presentazione di casi clinici.

 Ore 16.00 - 16.15 Pausa 

Ore 16.15 - 17.00 L. Chelazzi, M. Brighenti e collab.: I processi attentivi nell’Autismo

 Ore 17.00 - 17.30 G. Orlievsky, S. Massun: I modelli di linguaggio nell’Autismo 

Ore 17.30 Dibattito e conclusioni 

3° giornata – 21 Gennaio 2005 Guarire l’Autismo? : Le nuove ricerche biomediche tra speranze e realtà. 

MATTINO Moderatore: Prof. B. dalla Bernardina 

Ore 9.00 - 10.00 F. Balzala: Enterocolite autistica: studio clinico di una nuova sindrome

 Ore 10.00 - 11.00 A. Franco - M. Brighenti – N. Facci e collab.: Mente e corpo nell’Autismo: Intolleranze alimentari e disturbi gastroenterici versus i comportamenti autistici ? 

Ore 11.00 - 11.15 Pausa 

Ore 11.15 - 12.00 R. Ortolani, A. Franco, A. Vella: Profili immunologici nell’Autismo: le ricerche attuali. 

Ore 12.00 - 12.30 Discussione 

POMERIGGIO Vaccini e Autismo: colpevoli o innocenti? Moderatore: dr.ssa R. Butera

 Ore 14.00 - 14.15 M. Brighenti: Introduzione 

Ore 14.15 -15.00 R. Buttar: Errori diagnostici nelle nostre future generazioni (Mis-diagnosis in our future generations)

 Ore 15.00 - 15.45 P. Bisiacchi – B. de Mei e collab.: Vaccini e sviluppo neuropsicologico: dati da uno studio italiano. 

Ore 15.45 – 16.00 Pausa 

Ore 16. 00- 16.45 E. Fombonne: Autismo e Immunizzazione: quali legami? 

Ore 16.45- 17.30 Tavola rotonda aperta al pubblico - Moderatore: M. Brighenti Partecipano : R.Buttar, F. Balzola, B. De Mei, P. Bisiacchi, R. Ortolani, A. Franco, R. Butera, B.Tagliapietra, E. Fombonne. 

Ore 18.00 Compilazione questionario ECM - Chiusura congresso.

 

Bologna, gennaio-giugno 2006 "LE CICATRICI DELL'ANIMA"; Sede:CENTRO PSICOANALITICO DI BOLOGNA - VIA CESARE BATTISTI, 24; Info:  ilcerchioapv@libero.it ; Fees= euro 250.

PROGRAMMA

 

“Le cicatrici dell'anima”

 

 

 

14 Gennaio 2006             

Da pazienti "per forza" o "per caso" a genitori per amore e per scelta: una sfida

Relatore: Dott. Marco Mastella

 

Lo scopo principale della giornata è quello di riflettere assieme su una sfida che spesso appare impossibile: può uno psichiatra o uno psicologo che si occupa di problemi ‘ individuali, personali’ di un adulto che soffre, che ha una ‘malattia mentale’, ascoltarlo avendo  in mente anche la salute dei suoi familiari, dell’altro membro della coppia ( anche se separata) e dei figli?

 Può qualcosa nei confronti della facilitazione e lo sviluppo di alcune funzioni genitoriali, anche se ha a che fare con franchi nuclei patologici che sembrano inficiare persino l’esame di realtà del paziente? O con l’esito di gravi traumi precoci, che hanno ostacolato il ‘diventare mentalmente e funzionalmente’ genitore, che contribuiscono a renderlo ‘genitore immaturo’ o ‘mancato’ o ‘mancante’, costringendo i figli a diventare precocemente adulti, e a portare in sé e su di sé fardelli insopportabili, elementi ‘alieni’, che a loro volta comprometteranno  lo svolgimento delle funzioni genitoriali?

Può qualcosa per tutelare la salute dei minori presenti in quel nucleo familiare?

Attraverso l’attivazione di quali risorse al suo fianco e dentro di sé?

Col riconoscimento di quali limiti?Con quali problemi etici e scientifici?

Si cercherà di riflettere intorno a queste tematiche attraverso l’apporto di studi psicopatologici e psicoanalitici, sulla genitorialità in rapporto ai traumi precoci e sulla metodologia della consultazione, sugli aspetti controtransferali in gioco, e la presentazione di vignette cliniche

 

 

 

25 Febbraio 2006   

Il fondo instabile dell'esperienza: riflessioni su trauma e condizione borderline         

Relatori: Dott. Francesco Barale

 

Verranno portate alcune considerazioni cliniche e psicodinamiche sulla condizione borderline e sui problemi che l'incontro con l'esperienza borderline solleva.

 

6 Maggio 2006   

Dalla psicosi bianca alla psicosi scompensata: il ruolo del trauma     

Relatore: Dott. Antonello Correale

 

Si propone l’utilità di suddividere la psicosi in acuta, sub-acuta e cronica.

La psicosi acuta che coincide con la crisi psicotica in senso stretto, deriva dalla rottura improvvisa di una relazione fondamentale, con una figura di riferimento, che costituisce per lo psicotico un’aspetto di protezione, stabilità e continuità. La rottura della relazione si configura con una comparsa all’interno della relazione stessa, di aspetti negativi, dissociati o negati, la cui irruzione nel campo della coscienza suscita vissuti di estraneità depersonalizzazione frammentazione percettiva, tendenza alla formazioni deliranti.

La fase sub-acuta costituisce un tentativo di ricostituzione della relazione fondamentale cogli aspetti che la caratterizzavano precedentemente alla crisi stessa.

La fase cronica coincide con una intensa attività negatrice diretta a tenere sotto controllo la realtà esterna e gli eventuali elementi negativi che la realtà stessa può far emergere all’interno della relazione fondamentale. In altri casi nella fase cronica convivono in contemporanea elementi di vuoto rappresentativo (psicosi bianca derivante dalla negazione) e gli aspetti depersonalizzativa o quasi deliranti che costituiscono una parziale presa di coscienza della rottura stessa con modalità distorcenti e proiettive.

 

 

10 Giugno 2006   

Il trauma dell'adolescenza e i traumi nell'adolescenza        

Relatore: Dott. Giuseppe Pellizzari

 

L'adolescenza è un'età traumatica per eccellenza. Ciò che la caratterizza infatti è la perdita fisiologica della differenza generazionale adulto/infantile.Perdita subita prima di essere conquistata, e dunque traumatica. Tale situazione naturalmente traumatica ridefinisce il funzionamento dell'inconscio conferendogli rispetto all'età infantile una nuova valenza. In queste condizioni il soggetto adulto allo stato nascente possiede suo malgrado una singolare sensibilità nel suo aprirsi alla possibilità dell'esperienza.

 

Milano, febbraio-luglio 2006 "BULIMIA E OBESITA',PATOLOGIE DELL'ALIMENTAZIONE CON INSORGENZA NELL'ETA' ADULTA : UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA (DIENA,CMP,S2006)"; Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 -20122 MILANO; Info: biblio.cmp@iol.it ; Fees= euro 300.

PROGRAMMA

 

Giornata 1:  Mercoledì 1 febbraio 2006
Titolo
:
Bulimia e obesità, patologie dell’alimentazione con insorgenza nell’età adulta: una prospettiva psicoanalitica

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Simonetta Diena

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Simonetta Diena


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Giornata 2:  Mercoledì 8 marzo 2006
Titolo: Bulimia e obesità, patologie dell’alimentazione con insorgenza nell’età adulta: una prospettiva psicoanalitica

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Simonetta Diena

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Simonetta Diena

 

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Giornata 3:  Mercoledì 29 marzo 2006
Titolo: Bulimia e obesità, patologie dell’alimentazione con insorgenza nell’età adulta: una prospettiva psicoanalitica

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Simonetta Diena

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Simonetta Diena

 

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Giornata 4:  Mercoledì 3 maggio 2006

Titolo: Bulimia e obesità, patologie dell’alimentazione con insorgenza nell’età adulta: una prospettiva psicoanalitica

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Simonetta Diena

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Simonetta Diena

 

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Giornata 5:  Mercoledì 7 giugno 2006
Titolo: Bulimia e obesità, patologie dell’alimentazione con insorgenza nell’età adulta: una prospettiva psicoanalitica

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Simonetta Diena

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Simonetta Diena

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Giornata 6:  Mercoledì 5 luglio 2006

Titolo: Bulimia e obesità, patologie dell’alimentazione con insorgenza nell’età adulta: una prospettiva psicoanalitica

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Simonetta Diena

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Simonetta Diena

 

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ABSTRACT DEI SEMINARI DI AGGIORNAMENTO

Gli incontri sono rivolti ai medici, agli psicoterapeuti, agli insegnanti e più in generale a tutti coloro che desiderano capire la natura dei disturbi dell’alimentazione come specifica patologia con insorgenza sempre più frequente nell’età adulta. Scopo di questi seminari è mettere in luce la specificità dell’approccio psicoanalitico alla bulimia e alla obesità nell’età adulta.

I disturbi dell’alimentazione non sono mai stati semplici da definire né da curare. L’incremento vertiginoso di queste patologie negli ultimi anni ha reso sempre più evidente la complessità dei loro sintomi e la molteplicità di significato. Soprattutto interessante appare il recentissimo fenomeno dell’insorgenza di tali disturbi in individui adulti, spesso di mezza età, quasi sempre ma non esclusivamente di sesso femminile. Spesso all’origine vi è un grave evento traumatico, una separazione o un lutto.

Le persone che soffrono di tali disturbi sentono di non avere alcuna possibilità efficace di comunicazione con il mondo esterno. Vivono il loro stato di abbandono con profonda vergogna e solitudine, spesso aggravato dalla rimozione o dell’evento traumatico in sé, o delle conseguenze emotive di tale evento. La modalità concreta e non-verbale con cui questi pazienti agiscono, li costringe in una coazione a ripetere difficile da interrompere. La paziente ricostruzione dei microtraumi cumulativi può permettere di trasformare l’agire in pensare, l’espellere in conservare e accedere ad una dimensione interna più stabile. Questo dovrebbe essere la finalità dell’intervento psicoanalitico. Lo sviluppo di una trasformazione dal cibo al pensiero e alla parola, va di pari passo con la possibilità di costruire un legame con il terapeuta.

Riuscire a considerare le parole anziché il cibo strumenti utili per comunicare invece di sentirsi persi, frustrati o attaccati, significa aiutare lo sviluppo di una capacità di comunicazione che riconosce la presenza dell’altro e la possibilità di sviluppare introiezioni e proiezioni soddisfacenti.

Durante i seminari si parte dalla descrizione della fenomenologia per arrivare alle ipotesi interpretative più comuni sui disturbi dell’alimentazione secondo le teorie psicoanalitiche più recenti. Particolare spazio avrà la considerazione dell’eziologia traumatica e della caratteristica specificità della risposta bulimica alla perdita. Saranno infine portate esemplificazioni cliniche per illustrare il punto di vista teorico-clinico del conduttore.

 

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Milano, febbraio-luglio 2006  "TRANSFERT E PROCESSO TERAPEUTICO.ASPETTI DELLA PRESA IN CARICO TERAPEUTICA (REATTO,CMP,S2006)" Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI- VIA CORRIDONI,38 -20122 MILANO; Info: biblio.cmp@iol.it ; Fees= euro 300.

 

PROGRAMMA

 

Giornata 1:  Mercoledì 1 febbraio 2006
Titolo
:
Transfert e processo terapeutico. Aspetti della presa in carico terapeutica”

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Licia Reatto

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Licia Reatto


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Giornata 2:  Mercoledì 8 marzo 2006
Titolo: Transfert e processo terapeutico. Aspetti della presa in carico terapeutica”

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Licia Reatto

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Licia Reatto

 

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Giornata 3:  Mercoledì 29 marzo 2006
Titolo: Transfert e processo terapeutico. Aspetti della presa in carico terapeutica”

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Licia Reatto

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Licia Reatto

 

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Giornata 4:  Mercoledì 3 maggio 2006

Titolo: Transfert e processo terapeutico. Aspetti della presa in carico terapeutica”

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Licia Reatto

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Licia Reatto

 

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Giornata 5:  Mercoledì 7 giugno 2006
Titolo: Transfert e processo terapeutico. Aspetti della presa in carico terapeutica”

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Licia Reatto

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Licia Reatto

 

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Giornata 6:  Mercoledì 5 luglio 2006

Titolo: Transfert e processo terapeutico. Aspetti della presa in carico terapeutica”

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Licia Reatto

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Licia Reatto

 

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ABSTRACT DEI SEMINARI DI AGGIORNAMENTO

Il disagio psichico può essere considerato sia come espressione della difficoltà soggettiva ad affrontare i propri compiti esistenziali, sia, nelle sue forme sintomatiche, come un compromesso utile a contenere le angosce e a fornire una prima regolazione dei conflitti interni. Tuttavia il compromesso ha delle caratteristiche che possono comportare una impasse evolutiva, le cui origini vanno ricercate nella primitiva formazione dei rapporti e nella qualità del funzionamento psichico che si è andato strutturando, non sempre funzionale ad una buona regolazione dei propri bisogni e alla loro realizzazione in un contesto relazionale. La qualità del rapporto d’oggetto che si è andata formando nella vicenda evolutiva caratterizza la relazione che il paziente stabilisce in terapia, riattualizzandosi nel transfert, la cui elaborazione permette lo sviluppo del processo terapeutico.

L’avvio della presa in carico terapeutica comporta un’attenta lettura della natura del conflitto e dei livelli di funzionamento coinvolti, permettendo la formazione di un rapporto adatto a contenere le angosce ed a promuoverne l’elaborazione, che tenga conto sia dell’esigenza di conservazione che di mutamento, entrambe compresenti nella domanda di cura. Comprendere le specifiche necessità del paziente, la natura del suo malessere ed il suo significato nell’economia psichica, in un’ottica integrata che permetta di tenere conto della pluralità dei bisogni, permette di avviare quel processo che può condurre il paziente alla consapevolezza del suo disagio e ad un mutamento del suo modo di funzionare.

I seminari sono volti ad approfondire, mediante l’analisi di materiale clinico, la natura del processo terapeutico, i principali aspetti tecnici e le difficoltà, le modalità del suo avvio, approfondendo in particolare e contestualizzando le caratteristiche della relazione transferale e l’uso dell’interpretazione, che costituiscono gli aspetti principali del modello d’intervento psicodinamico. Il processo transferale verrà considerato sia nelle sue caratteristiche di mezzo di comunicazione che di mutamento.

Gli incontri sono rivolti ad un pubblico di psicoterapeuti interessati ad approfondire le tematiche della presa in carico.

 

Milano, febbraio-giugno 2006 "QUALE PSICOANALISI PER IL GRUPPO? (CANTARELLA- SARNO,CMP,S2006)"; Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 - 20122 MILANO; Info: biblio.cmp@iol.it ; Fees= euro 300.

PROGRAMMA

 

Giornata 1:  Mercoledì 8 febbraio 2006
Titolo
:
Quale psicoanalisi per il gruppo?

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno


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Giornata 2:  Mercoledì 22 febbraio 2006
Titolo: Quale psicoanalisi per il gruppo?

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

 

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Giornata 3:  Mercoledì 15 marzo 2006
Titolo: Quale psicoanalisi per il gruppo?

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a

gruppi)
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

 

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Giornata 4:  Mercoledì 12 aprile 2006

Titolo: Quale psicoanalisi per il gruppo?

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

 

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Giornata 5:  Mercoledì 10 maggio 2006
Titolo
: Quale psicoanalisi per il gruppo?

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

 

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Giornata 6:  Mercoledì 14 giugno 2006

Titolo: Quale psicoanalisi per il gruppo?

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Giovanna Cantarella – Marco Sarno

 

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ABSTRACT DEI SEMINARI DI AGGIORNAMENTO

Gli autori  intendono con questi seminari promuovere  conoscenze e competenze relativamente al Gruppo nei suoi aspetti terapeutici e formativi. A partire da un excursus sui temi psicoanalitici  del sostare nell’incertezza ( E. Jaques) ed utilizzare la capacità negativa ( da Freud a  Bion )   come premessa  all’ ascolto e alla lettura delle dinamiche del gruppo,  gli autori esploreranno  i seguenti temi:

1 ) L ‘apprendimento dell’incertezza : Il terapeuta e il suo Gruppo

 

2) La circolazione delle emozioni lungo l’asse verticale  e orizzontale.  Dalla fantasia all’interpretazione      

3)L’influenza del contesto sociale nello sviluppo del pensiero psicoanalitico ( Bleger, Amati Sas , Puget). I contributi extranalistici alla comprensione del gruppo. Lo strutturalismo. La letteratura. La Poesia.

 

5) I gruppi omogenei per sintomo.

I Gruppi omogenei per genere

 

6) Il Gruppo di Lavoro: l’Ospedale, la Scuola, la Comunità

 

7) I dilemmi dell’analista ( Etica, Guarigione,  Analisi terminabile e interminabile )

 

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Bologna, gennaio-dicembre 2006 "ITINERARI PSICOANALITICI TRA CORPO E MENTE, TRA MONDO INTERNO E MONDO ESTERNO"; Sede: BOLOGNA, CPB VIA C. BATTISTI,24; Info: cspibo@tin.it ; Fees= euro 400.

SEMINARI 2006

 

Itinerari psicoanalitici tra corpo e mente, tra mondo interno e mondo esterno

 

 19 gennaio 2006   ore 21.00 - 23.30

" Ancora sulla fine dell'analisi: il dolore della rinuncia"

 Relatore: Prof. Nicola Rossi

 

Abstract:

Il lavoro, attraverso la presentazione di un caso clinico, affronta il problema della conclusione dell'analisi, soffermandosi soprattutto sulla gestione della dinamica transferale e delle risposte controtransferali nei casi in cui è soprattutto l'analista a doversi far carico del dolore della separazione.

 

 2 febbraio 2006     ore 21.00 - 23.30

 "L'impatto della sensorialità primaria nella relazione fra paziente e analista"

 Relatori: Dott.ssa Alessandra De Marchi

                 Dott. Francesco Pozzi.

 

Abstract:

Accostando i concetti di empatia sensoriale ed enactment ci proponiamo di dimostrare come essi siano accomunati, e nello stesso tempo determinati, da quell’insieme così vasto di fenomeni che indichiamo come sensorialità primaria che costituisce la base della futura struttura psichica dell’essere umano.

 

 

16 febbraio 2006        ore 21.00 - 23.30

"Essere nel lavorio psicofisico presimbolico"

Relatori: Prof.  Mario Bertolini

                Prof.ssa  Francesca Neri

Abstract:

  Nell’articolo presentato gli autori discutono anche attraverso vignette cliniche esemplificative,la qualità del lavorio psichico degli stati primitivi della mente e i rapporti di questo con il somatico.

La qualità sensoriale degli stati è anche messa in correlazione con la speciale qualità del vissuto controtransferale ,presentato come la capacità psicofisica dell’oggetto ad incontrare i bisogni somatici del soggetto,per poi decodificarli attraverso un processo descritto da Schur come “desomatizzazione”

Nelle due ultime vignette cliniche è descritto questo processo e il ruolo trasformativi di esso sullo stato psichico arcaico del paziente

18 Febbraio 2006

Mattina:ore 9.30 - 13.00

"Dall'Infant Observation alla Pre-Infant: l'Osservazione della Maternità interiore "

Relatore: Dott.ssa Gina Farrara Mori

 

 Abstract

Nel seminario viene presentato il lavoro di un gruppo di studio e ricerca sulla costituzione ed il significato della  "maternità interiore". Partendo da una ricca esperienza della Infant Observation secondo la metodologia di Esther Bick e di psicoanalisi con pazienti che restano incinta, il gruppo si è impegnato in un progetto che ha dato vita ad un "Osservatorio della gravidanza" con una metodologia adatta alla comprensione del formarsi dell'atmosfera materna e degli albori delle relazioni madre-bambino. Le esperienze e l'approfondimento raggiunto in questo territorio della maternità formeranno oggetto di riflessione e discussione.

Pomeriggio:

 ore 14.30 - 17.00

 "La Maternità interiore osservata nella stanza d'analisi "

Relatori: Dott.ssa Arianna Lupperini

                Dott. Marco Mastella

Abstract:

La stanza della terapia, la situazione psicoanalitica, si propone quale luogo/ relazione che permette di osservare i vissuti gravidici nelle loro più profonde implicazioni. La relazione della madre con i propri oggetti interni si ripropone nella dinamica transfert/ controtransfert e la relazione analitica diventa strumento osservativo dei movimenti della dinamica psichica delle donne che concepiscono un bambino durante una terapia; la trasparenza psichica caratteristica della gravidanza si incontra con i movimenti intrapsichici e transfero/ controtransferali inerenti la terapia stessa. Da questo punto di osservazione particolarmente interessante  è l’esplorazione delle condizioni psichiche di “ Pre- Preinfant”, ossia la costituzione di quello spazio mentale dove avviene il concepimento del bambino, spazio altrimenti inesplorabile, presumibilmente connesso con la prefigurazione dell’andamento della relazione madre-bambino . L’assetto analitico richiede allora un atteggiamento oscillante tra osservazione partecipe e interpretazione, dispiegando cosi’, attraverso le funzioni di contenimento e rielaborazione, la valenza preventiva di tale situazione, oltre che curativa e conoscitiva. Verranno illustrati casi di pazienti in analisi e psicoterapia psicoanalitica nella consapevolezza di osservare con una particolare ‘lente di ingrandimento’ ciò che osserveremmo in un campione ‘casuale’ di donne in gravidanza.

 2 marzo 2006     ore 21.   - 23.30

"Il maltrattamento nella coppia: un'ottica psicoanalitica"

Relatore: Dott.ssa Sandra Filippini

Abstract:

Nel campo professionale della psicoanalisi e delle psicoterapie il tema del maltrattamento all’interno della famiglia si è venuto imponendo negli ultimi anni, in seguito a movimenti culturali di vario tipo. Il movimento femminista, innanzi tutto, pretendendo per le donne pari condizioni anche all’interno delle relazioni familiari, ha portato alla luce situazioni che paritarie non sono affatto, ma nelle quali, al contrario, la donna si trova a vivere in condizioni di svantaggio, di sfruttamento, se non di vera e propria violenza. Così, in ambito femminista sono cominciate a sorgere, ormai da molti anni, associazioni di tutela e di aiuto alle donne che subiscono maltrattamento in famiglia.

Anche la psicoanalisi ha registrato, nelle forme e nei modi che le sono propri, l’esistenza di tale realtà: sono infatti cominciate ad apparire riflessioni sparse su questi temi. Tuttavia il punto di vista femminista e quello psicoanalitico spesso non coincidono: per gli psicoanalisti – a maggior ragione se praticano la terapia di coppia - l’assunto di base non può che essere a quello di un ascolto non pregiudiziale delle risonanze emotive dei problemi di entrambi i membri della coppia, un ascolto per definizione “neutrale” e, nei limiti del possibile, non coinvolto.

Diverso è l’atteggiamento delle organizzazioni di aiuto che sono sorte nell’alveo femminista, proprio a causa della loro storia. Il loro atteggiamento è, infatti, davvero pregiudiziale, e parte dalla constatazione che la donna rappresenta il soggetto debole e che, nella grandissima maggioranza dei casi, interpreta il ruolo della vittima.

In questo lavoro intendo avvicinarmi al tema del maltrattamento all’interno della coppia da un punto di vista psicoanalitico, tenendo conto, nello stesso tempo, dell’esperienza che ho maturato lavorando in associazioni di assistenza e cura per donne vittime di violenza in ambito familiare.

Non mi propongo di fornire una trattazione sistematica dei vari aspetti del problema: ne darò piuttosto una visione parziale, mettendone in luce singoli aspetti. Cercherò di tratteggiare alcune caratteristiche della personalità dell’uomo che maltratta la sua compagna e di approfondire la ricerca sulla dinamica della relazione di maltrattamento.

 

17 marzo 2006      ore 21.00 - 23.30

"Les enjeux du passage de la sexualité infantile à la sexualité adulte"

Relatore: Dott. Françoise Ladame

 

Abstract:

Vengono rivisitati i significati profondi della sessualità in adolescenza ( età-evento in sè traumatico), in relazione alla sessualità infantile e alla sessualità dell'adulto. In particolare si approfondirà la funzione della sessualità immaginata per lo sviluppo psichico ( permette l'azione di prova ed evita di agire), in relazione alla sessualità 'agita' o subita. Ci si interroga inoltre, anche attraverso l'illustrazione di materiale clinico, sui maggiori rischidella realtà virtuale nel campo della sessualità.

 

30 marzo 2006       ore 21.00 - 23.30

"La "terza area" del funzionamento psichico, tra mondo interno e mondo esterno. Caratteristiche del processo di simbolizzazione"

Relatore: Dott.ssa Anna Ferruta

 

Abstract:

Il lavoro approfondisce il tema dell’area dell’illusione in psicoanalisi, che si è andata trasformando da configurazione psichica della cui irrealtà prendere coscienza per dimostrarne la fallacia,in formazione psichica che opera la costruzione del mondo interno del soggetto e presiede a tutti processi di simbolizzazione. Esempi di casi vengono proposti, a testimonianza della utilità clinica di un concetto teorico che, introdotto da Freud, è stato teorizzato da Winnicott e ha acquistato importanza nel pensiero di molti autori (Green, Roussillon, Ogden, ecc.) che si occupano di questioni di tecnica nella cura degli stati limite e della natura dei processi creativi di sé e dell’oggetto.

27 aprile 2006      ore 21.00 - 23.30

"Esperienze di transfert preverbale in due casi di adolescenti"

Relatori: Dott.ssa Chiara Rosso

                Dott.ssa Cinzia Carnevali 

 

Abstract:

Le autrici si occupano dell’evoluzione della relazione transferale-controtransferale  nel trattamento di due pazienti adolescenti, in cui si riscontrano situazioni traumatiche precoci.

Per queste pazienti si è ipotizzato il difetto di un contenitore originario che non avrebbe consentito una sufficiente rêverie materno-infantile primaria in grado di permettere uno scambio trofico e significativo per lo sviluppo del sé. La inadeguata “simbolizzazione primaria” (Roussillon) crea il terreno possibile per meccanismi di scissione e identificazione proiettiva rispetto a quelli di rimozione. In questo contesto, gli aspetti transferali e controtransferali  si sono sviluppati secondo una dimensione  percettivo-visivo, (Sensazione di freddo, caldo…) oltre a quella di essere investiti da una “nube di frammenti psichici in cerca di contenitore” sfociante su un transitorio disorientamento psichico. Si può parlare di un “transfert primitivo non verbale” che mette a dura prova le analiste le quali tuttavia cercano di poter accogliere frammenti del sé non integrati tollerandone anzitutto il non senso. Ci si è avvalsi a più riprese di una funzione interpretante, più che di una classica interpretazione. 

Nel corso della relazione centrata anche sul lavoro attraverso le immagini (disegni) si è potuto ravvisare il progressivo emergere di  nuove associazione di significati, tra ciò che prima era solo percepibile, poi raffigurabile ed infine narrabile.

11 maggio 2006         ore 21.00 - 23.30

 "L'interruzione dell'analisi:indicatori di rischio. Considerazioni teoriche e tecniche"

 Relatore: Dott. Emanuele Bonasia

 

Abstract

Iniziando dalla considerazione della scarsa letteratura sull'argomento, è avanzata l'ipotesi, attraverso una rilettura del caso Dora, che tanto nei colloqui iniziali e durante il processo analitico sono individuabili indicatori di rischio d'interruzione che richiedono un immediato e particolare approccio tecnico.

 

22 maggio 2006               ore 21.00 - 23.30

"Analyzing disavowed action: the fundamental resistance of analysis"

Relatore: Dott.Henry Smith

 

Abstract

Dr. Smith will present several detailed analytic hours to illustrate how patients, with the analyst’s full participation, use the words, setting, and activity of analysis to gratify the very wishes they are analyzing, and in so doing disavow the work of analysis.  In turn, these gratifications are themselves disavowed in the apparent pursuit of analytic understanding.  In this way the patient’s use of the words, setting, and activity of the analytic situation becomes a resistance to the analytic process itself.  The painful task for both analyst and patient is to interpret this process as it is occurring, moment by moment, in the real time of the hour.

 

23 Maggio 2006       ore 21.00 - 23.30

"Supervisione di un caso clinico"

Relatore: Henry Smith

 

 

8 giugno 2006         ore 21.00 - 23.30

"Traumi senza tempo e senza confini"

Relatore: Dott.ssa Chiara Risoldi

 

Abstract:

“ Anch’io avevo una mamma

ma la granata l’ha fatta a pezzi

avevo anche un fratello

ma le granate gli hanno staccato una gamba.

Chissà se un giorno vedrò apparire mio padre!

A che serve il sogno

Se poi non si avvera?”

 

Questa è una poesia per la mamma scritta da una bambina bosniaca. Ma potrebbe essere scritta dai bambini afghani, israeliani,  palestinesi, iracheni…le ferite delle guerre, quelle del corpo e quelle dell’anima sono tutte uguali. L’urlo di dolore, l’urlo che chiede aiuto è un urlo universale.

Sono urla che continuamente rendono attuale l’esperienza di cui racconto e richiedono di essere pensate. Il testo  descrive  le parole chiave  tratte da sei anni di lavoro clinico e di formazione nelle situazioni estreme: transgenerazionale, neutralità, gruppo.

 

 

22 giugno 2006         ore 21.00 - 23.30

"Alle prese con il paziente narcisista: riecheggiare la sua sofferenza"

Relatore: Dott.ssa Giana Petronio

 

Abstract:

Il narcisismo assume due possibili forme, una onnipotente ed esibizionistica, l’altra  autocritica ed evitante. Entrambe sono difese maldestre rispetto a traumi affettivi precoci ed abbisognano di un ascolto particolarmente paziente, attento e puntuale. I due casi esaminati, di diversa riuscita, confermano come, oltre che ad altri fattori contingenti, il successo del trattamento sia dovuto in buona misura alla capacità dell’analista di riecheggiare la sofferenza del paziente, che più di altri ha la sensibilità esasperata di un decorticato, e di sintonizzarsi sui suoi bisogni.

 

 

21 Settembre       ore 21.00 - 23.30

"Il narcisismo: una prospettiva attuale"

Relatore: Dott. Stefano Bolognini

 

Abstract:

Viene presentata nella sua complessità una prospettiva di studio del fenomeno del panico che tiene conto dei molteplici apporti delle diverse scuole psicoanalitiche contemporanee.

La clinica del panico non può più prescindere dalla conoscenza delle interazioni tra vari livelli funzionali, aree interne e strutture del soggetto, e si dispiega in una varietà di vertici osservativi che l'analista odierno integra in modo più o meno armonico.

Il trattamento analitico dei pazienti sofferenti di attacchi di panico richiede solitamente tempi medio-lunghi, in accordo con le difficoltà di contatto interno che sono usualmente maggiori di quanto il soggetto tenda ad auto-rappresentarsi consciamente.

 

 

5 Ottobre 2006           ore 21.00 - 23.30

"La perizia congiunta con bambini e genitori: un terreno di frontiera per gli psicoanalisti"

Relatori: Dott.ssa Luisa Masina

                Dott.ssa Anna Roncarati

 

Abstract:

La necessità di una equidistanza dalle vicende di genitori separati e spesso in conflitto tra loro per l'affidamento e l'educazione dei figli, fa degli psicoanalisti, da sempre abituati all'equidistanza dalle istanze intrapsichiche in gioco, degli interlocutori contenitivi e capaci di ascolto nelle consulenze richieste dal Tribunale per i Minorenni. La relazione racconterà ai colleghi la nostra esperienza di lavoro comune mettendo in luce quanto il nostro assetto mentale sia stato per noi ausilio prezioso.

 

 

21 Ottobre 2006   Intercentro col Centro Toscano

ore9.30 - 13.00

"Paula Heimann: contotransfert e dintorni"

Relatore: Dott. Mario Rossi Monti

Abstract:

Attraverso un percorso di carattere storico, basato su alcuni (labili) indizi, si delinea una storia del concetto di controtransfert più complessa di quella che appartiene alla storia interna ed ufficiale del movimento psicoanalitico. La attenzione centrata alla esperienza che il terapeuta ha dell’incontro con il paziente e la adozione di questa esperienza come strumento di esplorazione del mondo psichico del paziente sembra appartenere ad una tradizione di ricerca che non è patrimonio esclusivo della psicoanalisi ma che appartiene anche ad alcuni ambiti della psicopatologia europea.

Da questo punto di vista volgendo lo sguardo ai dintorni del concetto di controtrasfert nella sua utilizzazione clinica, è possibile vedere come si sia verificata – a partire da Abraham, come sostengono Barale e Ucelli (2001) – una disarticolazione ed una mancata dialettica tra conoscenza psicopatologica e conoscenza psicoanalitica.


11 Novembre 2006         ore 21.00 - 23.00

"On finding and not finding words in the analytic process"

Relatore: Dott. Dieter Burgin

 

Abstract:

The psychoanalytic process as a 'talking cure' implies a special form of dialogue. Our understanding of what happens derives from different sources (e.g. transference, countertransference, resistences, projecitve and introjective identifications, affects, sequence of the material etc.). For our interventions and interpretations we need to find the adequate words what we sometimes don't. These problems are discussed following clinical material of two sessions

23 Novembre 2006       ore 21.00 - 23.00

"Soggetto e psicosi: a partire dall’equivoco dell’oggetto"

Relatore: Dott. Adamo Vergine

 

Abstract:

Nella formazione del soggetto l’elaborazione dell’oggetto ha due momenti: innanzi tutto quello di una formazione soggettiva che riguarda la costituzione inconscia dell’oggetto della pulsione, che deriva dall’esperienza sensoriale di piacere con un oggetto, mentre tutti gli aspetti oggettivi che riguardano prevalentemente le esperienze di dispiacere sono relegate in un istanza estranea o non-Io. Solo se e quando tale processo possa essere stato  portato a termine è possibile che nell’Io di quel soggetto possa comparire anche la costruzione più evoluta del pensiero che conferisce all’oggetto una dimensione oggettiva. Il tener conto di tale presupposto comporta alcune riflessioni sulla tecnica analitica nel trattamento di pazienti gravi.

 

 7 Dicembre 2006      ore 21.00 - 23.00

 "Trauma e Cambiamento. Un lavoro sul campo analitico"

 Relatore:Dott.ssa Silvia Leguizamon

 

Abstract:

La relazione riguarda alcuni aspetti peculiari del lavoro che si svolge nella seduta d’analisi, con specifico riferimento al concetto di campo analitico. Viene esplorato come attraverso la relazione bipersonale si costruisca una configurazione che serve all’analista per pensare, ascoltare e sentire i fatti psichici del paziente. In questo campo ci si trova di fronte al bisogno di usare la soggettività dell’ analista per arrivare alla possibilità di un ascolto analitico, e per portare il paziente al punto in cui la sua pulsione e il suo desiderio muovano in direzione di un processo di soggettivazione che lo rendano più padrone di sé stesso.


Il compito dell’analista impegnato nel disfare le strutture edificate dalla patologia viene quindi individuato nella possibilità di mobilizzare le identificazioni patologiche, lasciando che si riattivi lo sviluppo del mondo rappresentazionale del paziente, processo di trasformazione che aumenterà la ricchezza e la dinamica psichica offrendo un opportunità di sollievo dalla sua sofferenza.

 

 

16 Dicembre 2006   Intercentro col Centro Veneto

 ore 9.30 - 13.00

 "I meccanismi di difesa sono rimasti quelli di una volta?"

Relatore: Dott.   Schon

 

Abstract:

La conversazione prenderà in considerazione anche con esempi clinici i
meccanismi difensivi dell'Io classicamente descritti e le principali
caratteristiche prevalenti ai giorni nostri in conseguenza delle
modificazioni sociali, culturali ed economiche.

 

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Milano, febbraio-giugno 2006 "L'INCONSCIO IN PSICOANALISI (MANCIA, FERRO, PELLIZZARI, CMP,C2006)"; Sede: CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI - VIA CORRIDONI, 38 - 20122 MILANO; Info: biblio.cmp@iol.it ; Fees= euro 250.

PROGRAMMA

 

Giornata 1:  Mercoledì 8 febbraio 2006
Titolo
:
Memoria implicita e inconscio non rimosso

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Mauro Mancia

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Mauro Mancia


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Giornata 2: 
Mercoledì 22 febbraio 2006
Titolo
: Inconscio non rimosso e musicalità del transfert

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Mauro Mancia

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Mauro Mancia

Giornata 3:  Mercoledì 15 marzo 2006
Titolo: Inconscio non rimosso e lavoro del sogno

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Mauro Mancia

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a

gruppi)
Docente: Mauro Mancia

 

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Giornata 4:  Mercoledì 19 aprile 2006

Titolo: Narrazione e sogno

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Nino Ferro

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Nino Ferro

 

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Giornata 5:  Mercoledì 10 maggio 2006
Titolo
: Pensiero onirico e sogno

 

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Nino Ferro

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Nino Ferro

 

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Giornata 6:  Mercoledì 14 giugno 2006

Titolo: L'inconscio "tragico" dell'adolescente

Ore: 21.00-22.30
Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Docente: Giuseppe Pellizzari

Ore: 22.30-23.30
Tipo: F - Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)
Docente: Giuseppe Pellizzari

 

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ABSTRACT DEL CICLO DI CONFERENZE:

Prof. Mauro Mancia

La scoperta della memoria implicita da parte delle neuroscienze ha favorito una revisione e un ampliamento del concetto di inconscio. Per Freud, l’inconscio è dinamico, legato alla rimozione fin dai primi periodi della vita. Sappiamo ora che le esperienze emozionali e affettive delle prime relazioni del bambino con la madre e l’ambiente in cui cresce non possono essere rimosse in quanto le strutture della memoria esplicita, necessarie per la rimozione, non sono mature prima dei 2-3 anni di vita. Pertanto le esperienze presimboliche e preverbali del neonato possono solo essere depositate nella memoria implicita. Esse costituiranno la struttura fondante, un nucleo inconscio del Sé non rimosso.

L’identificazione dell’inconscio (rimosso e non rimosso) con la memoria (rispettivamente esplicita ed implicita) permette alcune ipotesi sulla organizzazione anatomo-fisiologica delle funzioni inconsce della mente. L’inconscio non rimosso può essere recuperato nel transfert e nel sogno.

 

Prof. Antonino Ferro

Verranno chiariti gli apporti della narratologia alla psicoanalisi con particolare interesse al concetto di personaggio. Verranno poi studiate le trasformazioni narrative, il complesso gioco tra rêverie e identificazioni proiettive e il modello della mente che è il necessario presupposto per tali teorizzazioni.
Il sogno verrà considerato nell'articolazione tra le teorie classiche e quelle che fondano il funzionamento mentale nel pensiero onirico della veglia.  

 

Prof. Giuseppe Pellizzari

Edipo non era un bambino innamorato della mamma. Era un adolescente che si affacciava avventurosamente sul mondo degli adulti con esiti, come sappiamo, drammatici. E similmente a lui quasi tutti gli eroi tragici della mitologia antica e della letteratura sono adolescenti. Come mai? Dobbiamo dunque pensare che l'adolescenza contenga in modo tipico qualcosa di tragico o, più precisamente, supporre che sia proprio lei l'origine della dimensione tragica dell'essere umano? Intendo proporre una riflessione su questo interrogativo a partire anche dai miti e dalle figure che lo evocano.

La psicoanalisi ha piuttosto trascurato l'adolescenza concentrandosi soprattutto sulle dinamiche infantili e sulla loro ripercussione nel mondo adulto. Eppure mi sembra che questa età di passaggio contenga una potenzialità di senso ancora in gran parte inesplorata. Mi propongo di suggerire alcune ipotesi che ne evidenzino l'importanza e l'attualità.

 

 

Milano, 18.02.2006 "PSICOANALISI DELL'ABUSO SESSUALE NELL'INFANZIA E NELL'ADOLESCENZA"; Sede:MILANO C/O CREDES, VIA MANZOTTI 10A; Info:  jessica@vertici.biz ; Fees= euro 144.

PSICOANALISI DELL’ABUSO SESSUALE

NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA

 

 

INFO ECM

 

- numero dell'evento ECM: -

- in attesa di crediti per 15 Psicologi Psicoterapeuti

- in attesa di crediti per 15 Medici Psichiatri

- totale ore formative: 8

- costo: 144 euro IVA inclusa (120 euro i.i. per i soci MOPI)

- orario: 09.00-13.00; 14.00-18.00

- date: 18 febbraio 2006 c/o CREDES, via Manzotti 10/A, Milano

PRESENTAZIONE

Il seminario intende promuovere la conoscenza di alcuni  elementi fondamentali della teoria psicoanalitica  intorno al tema del trauma e dell’abuso sessuale nell’infanzia e nell’adolescenza. Verranno proposte alla riflessione dei partecipanti  alcune distinzioni teoriche relative al problema del trauma originario e del trauma esterno, alla relazione tra trauma e affetti e al problema della memoria.

Verrà fornito materiale casistica atto a mostrare la reazione acuta all’abuso sessuale recente e gli effetti sulla vita affettiva e sulla capacità di pensiero nelle situazioni di abuso sessuale perpetrato nel tempo.

Il seminario, indirizzato sia a psicologi e psicoterapeuti che a medici generici e psichiatri, ha un taglio prevalentemente teorico al mattino e clinico al pomeriggio.

PROGRAMMA

 Mattina

09.00 – 10.00           Psicoanalisi e teoria traumatica

          10.00 – 11.00           Trauma interno e trauma esterno

          11.10 – 12.00          Trauma originario e questione edipica

          12.00 – 13.00          La memoria possibile: come ricordare, come dimenticare

 

Pomeriggio 

         

          14.00 – 16.00          Psicoanalisi di una bambina di tre anni sessualmente abusata:                                               psicosi acuta post-traumatica

                                        Memoria possibile e spazio per il dolore tollerabile

          16.10 – 17.00          L’adolescenza lacerata: abuso cronico e assuefazione alla morte

          17.00 – 18.00          Dibattito e conclusione dei lavori

          18.00 – 18.30          Somministrazione del questionario di valutazione                                                                       dell’apprendimento

 

Montichiari (BS), 27-28 gennaio 2006 "I DISTURBI DELL'UMORE NELL'INFANZIA E NELL'ADOLESCENZA"; Sede: SPEDALI CIVILI BS PRESIDIO DI MONTICHIARI - VIA CIOTTI, 154; Info: uop23.formazione@libero.it ; Fees= euro 50.

27-28 gennaio 2006

Aula Magna Presidio Ospedaliero di Montichiari

Associazione Laura Saiani Consolati

Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Unità Operativa di Psichiatria n° 23 – Montichiari (Brescia)

Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia

 

I disturbi dell’umore nell’infanzia e nell’adolescenza

Problemi nosografici

Trattamenti

 

1° Giornata

Ore 8,30

Registrazione

0re 9 

Saluto ai partecipanti

Luciano Consolati

Paola Giansiracusa

 

 

Ore 9,20: Introduce:Alessandra Tiberti

 

Problemi nosografici

 

Ore 9 30: Clinica dei disturbi bipolari con particolare riferimento all’età infantile e adolescenziale

Giuseppe Fàzzari

 

Ore 11,30: Coffee Break

 

Ore 12, 30 

Discussione:

Renata Nachinovich

Ore 13, colazione di lavoro

 

Ore 14: Comportamenti antisociali e disturbi dell’umore nell’adolescenza

Tullio Corgiolu, Sandra Ramacciotti

 

Ore 15,30: Discussione:

Modera: Annamaria Perini

 

Ore 16: Disadattamento scolastico e disturbi dell’umore nell’adolescenza

Carlo Gozio

 

Ore 17: Discussione:

Modera Giuseppe Fàzzari

 


2° Giornata

 

Ore 9: Rapporti tra disturbi dell’umore, disturbi di personalità e ed abuso di sostanze nell’adolescenza

Stefano Nassini

 

Ore 10,30: coffee break

 

Ore 11:  Presentazione di casi clinici e discussione

Moderano Edda Zanetti, Oliviero Benzoni

 

 

Ore 12,30:  colazione di lavoro

 

Ore 14: Attuali orientamenti  sui trattamenti  di bambini e di  adolescenti con disturbi dell’umore

Alessandro Zuddas

 

Ore 16: Discussione

Moderano: Renata Nachinovich, Carlo Andrea Robotti

 

                       

0re 17            

Conclude: Alessandra Tiberti

 

Piacenza, 27.01.2006 "DOLORE E DEPRESSIONE"; Sede: PIACENZA -CENTRO STUDI CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA- VIA S.BARTOLOMEO, 40; Info: formazione@ausl.pc.it ; Fees= n.d.

Abstract dell’evento DOLORE E DEPRESSIONE

 

In Italia sono 8 milioni, le persone colpite in modo diretto o indiretto dalla depressione, circa il 18 per cento, consulta lo psichiatra. La depressione è uno stato psicopatologico con abbassamento del tono dell'umore, abbattimento, prostrazione fisica e psichica.
Le depressioni maggiori rientrano nell'ambito della psicosi e sono caratterizzate da un andamento ad accessi, l'angoscia di questi pazienti è disperata, incomprensibile e non riconducibile ad un evento esistenziale penoso. La definizione scientifica oggi generalmente accettata è quella fornita dall'American Psychiatric Association nel "Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali": il DSM IV dell'Episodio Depressivo Maggiore. E' anche doveroso aggiungere che la depressione può avere una causa o concausa biologica. Le molecole che portano i messaggi nervosi da un neurone all'altro possono non svolgere più il loro compito in modo appropriato. Un deficit, ad esempio, nella sintesi o nel rilascio dei principali neurotrasmettitori, quali la serotonina , la noradrenalina o la dopamina, può provocare un disturbo dell'umore. Segue una disamina su gli usi e l’applicazioni dei metodi anti-depressivi ove si analizzano i vantaggi di una attenta e vigile somministrazione di farmaci bilanciata sul paziente.

La dottoressa Zanardi porterà una serie di casi clinici che daranno spunto ad una discussione che stimoli e favorisca lo scambio di opinioni con la platea in un contesto dove ogni esperienza è altamente formativa.

 

Bologna, 4-5 febbraio 2006 "RICORDARE, RIPETERE, RIELABORARE NELLA PSICOANALISI CONTEMPORANEA"; Info: spimilano@iol.it ; Fees= euro 120.

5° INCONTRO FRA ASOCIACION PSICOANALÍTICA ARGENTINA E

SOCIETÀ PSICOANALITICA ITALIANA

RICORDARE, RIPETERE E RIELABORARE NELLA PSICOANALISI CONTEMPORANEA

 

 

4-5 febbraio 2006, Bologna

Sede dell’incontro: CBP -Via Cesare Battisti, 24

 

 

 

4 febbraio 2006, ore 9.00 – 13.00: sessione plenaria

9.00 Introduzione  di Norberto Marucco, Presidente dell’APA

                                     Fernando Riolo, Presidente della SPI

Sessione Plenaria

10.00  Moderano: José Milmaniene (Segretario Scientifico APA), 

                          Anna Ferruta (Segretario Scientifico SPI)

10.00 – 11.30   Stefano Bolognini : Tutte le volte che ….

11.00 – 11.15                         Coffee Break

12.00 – 13.00                         Discussione con la sala

4 febbraio 2006 , ore 14.00 – 17.00: sessioni di lavoro in piccoli gruppi

 

14.00 – 15.30 Ginzburg, Pellicanò, Baldassarro

Ricordare, ripetere e rielaborare nella psicoanalisi contemporanea

 

15.30 – 16.00 Coffee Break

 

16.00 – 17.30  Discussione

 

 

05/02/06 , ore 9.30 , sessione plenaria

 

9.30  Coordinano: Norberto Marucco (Presidente APA), 

                           Fernando Riolo (Presidente SPI)

09.30 – 11.00   FERRARO: Perdite traumatiche e analisi interrotte

11.00 – 11.15                         Coffee Break

11.15 – 12.45 Discussione con la sala

 

12.45 Conclusioni di José Milmaniene Segretario Scientífico dell’APA

                              Anna Ferruta, Segretario Scientifico della SPI

 

 

13.15-13.45 Questionario di Valutazione

 

 

 

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Sessione Plenaria sabato mattina

Stefano Bolognini:   “ “TUTTE LE VOLTE CHE…” – LA RIPETIZIONE TRA PASSATO, PRESENTE, FUTURO TEMUTO E FUTURO POTENZIALE NELL’ESPERIENZA ANALITICA”.

 

Dai tempi di Freud e Ferenczi, la ripetizione è oggetto specifico di ricerca dell’indagine analitica, quale presupposto portante del concetto di transfert.

Nel corso di un secolo di lavoro psicoanalitico, l’attenzione si è progressivamente ed alternatamente spostata dall’”alibi et tunc” all’ “hic et nunc”, dal “dentro” intrapsichico individuale al  vissuto co-creato della coppia, dal  mondo nella seduta al mondo della seduta, dal traumatico puntuale storico al ripetuto eternizzato e ricorrente nell’inconscio.

In questo contributo descriverò un elemento caratteristico dell’assetto interno dell’analista contemporaneo: la capacità di frequentare in modo fluido e duttile, alterno e reversibile (“con biglietto di andata e ritorno”) le diverse dimensioni del passato, del presente in seduta, dell’attualità fuori seduta, del “tutte le volte che…” ripetitivo e della realtà onirica a-temporale profonda, in contatto con le varie opzioni funzionali dello psichismo proprio e di quello del paziente.

 Sessione Plenaria Domenica mattina

Perdite traumatiche e analisi interrotte Ferraro
Il trauma riproduce immancabilmente un frammento di dramma edipico; il traumatico impone la spinta alla ripetizione. Siamo di fronte a un campo di tensione tra il tentativo di preservare l’antagonismo tra ripetere-riprodurre e ricordare, e l’avere visto nella coazione a ripetere una “memoria amnesica”, attestante la forza iterativa di un resto traumatico la cui verità storica reclama attenzione,  a dispetto delle deformazioni e dei rimaneggiamenti che la hanno resa, inevitabilmente e  per sempre, irriconoscibile.  Nel percorso freudiano resta indebolito il drastico antagonismo tra ricordo e  ripetizione. La combinazione tra i due vertici, tendenza aspecifica alla ripetizione e innesto di messe in atto che ripropongono vissuti traumatici, è l’ottica con cui viene preso in esame un complesso materiale clinico.

Gruppi sabato pomeriggio

Gli isomorfismi, una strategia inconscia  per ricordare, ripetere, rielaborare Ginzburg
Viene illustrato il ruolo che nella conduzione  di un trattamento analitico ha svolto la osservazione e la comprensione degli isomorfismi, come aiuto a ricordare, ripetere,

rielaborare contenuti altrimenti rimossi e/o comunque impensabili. Se è vero infatti che il processo psicoanalitico debba essere rivolto a una ri-narrazione in grado di trasformare le protoemozioni in immagini, piuttosto che a una mera ricostruzione di eventi, diventa ancora più necessario individuare le specifiche modalità che l’Inconscio può utilizzare per arrivare a una nuova sintesi del percorso emotivo individuale.

Ripetizione del trauma, ricostruzione ed elaborazione del lutto nel trattamento psicoanalitico di una coppia Pellicanò
Ciò che osserviamo nei nostri pazienti non è il trauma in sé come si è verificato nella fase preverbale del rapporto madre-bambino, ma gli effetti che esso ha avuto sul successivo sviluppo psichico ed emotivo dell’individuo. Tali effetti si evidenziano nella dissociazione fra l’io mentale e l’io corporeo, che, a causa dell’intimità fisica e psichica che caratterizza la relazione di coppia, possono provocare delle regressioni che attualizzano il trauma e minacciano l’intergità dell’Io dei coniugi.
 

Il trattamento analitico tra rimemorazione, resistenza e ripetizione di Baldassarro

Il lavoro prende in esame la nozione di ripetizione, nodo teorico estremamente problematico della concezione freudiana del funzionamento dell'apparato psichico. Proprio l'evidenza dei fenomeni ripetitivi spinse Freud a postulare l'esistenza della oulsione di morte. Anche in altre discipline, come la biologia, il cuore della ricerca si trova nell'articolazione tra ripetizione (invarianza del codice genetico)  e innovazione ( la mutazione delle specie). Anche letteratura e filosofia si sono cimentate intorno alle  questioni di identità e differenza, da Platone, a Dostoevskij, a Derrida.

L'autore affronta il dibattito che si è sviluppato nel pensiero psicoanalitico tra teorie che danno il primato, nell'efficacia delle trasformazioni indotte nella cura,  alla rimemorazione ed altre che lo assegnano alla ripetizione nel transfert.

 

 

Roma, febbraio-maggio 2006 "MODELLI PSICODINAMICI: FUNZIONALITA' E LIMITI"; Sede: ASL RM E - ACCADEMIA LANCISIANA - B.GO S. SPIRITO 3; Info: segreteria@smorrl.it ; Fees= euro 160.

 

ANNO 2006

EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA

 

MODELLI PSICODINAMICI: FUNZIONALITA’ E LIMITI

 

Il corso prevede sei moduli formativi, di cui: cinque dedicati ciascuno ad uno specifico orientamento psicodinamico ed uno, conclusivo, consistente in una giornata di elaborazione di esperienze cliniche, secondo l’ottica dei cinque orientamenti.

L’articolazione interna dei moduli specifici di ciascun orientamento, sarà curata dal referente del modulo stesso.

Il corso è rivolto a 10 Medici, 20 Psicologi e 10 Infermieri e si svolgerà presso l’Accademia Lancisiana - ASL RM E – B.go S. Spirito 3, Roma.

 

25/02/2006                  Modello Psicoanalitico (coordinatore Dott. A. Balbi)

09.30 – 10.30              La psicodinamica delle psicosi  Dott. A. Balbi

10.30 – 11.30              La psicodinamica nei disturbi di personalità   Dott. P. Petrini

11.30 – 12.00              Break

12.00 – 13.00              Psicodinamica, mente e cervello   Dott. G. Lago

13.00 – 14.00              Intervallo pranzo

14.00 – 15.30             Discussione sui modelli psicoanalitici     Dott. A. Balbi eventuali sostituti Dott. P. Petrini – Dott. G. Lago

15.30 – 15.45              Break

15.45 – 17.30             Casi clinici  Dott. A. Balbi eventuali sostituti Dott. P. Petrini – Dott. G. Lago

 

11/03/2006                        Modello gestaltico (coordinatore Dott.ssa A. Ravenna)

09.00 – 09.30                        Il modello gestaltico. L’incontro (esercitazione) Dott.ssa A. Ravenna

09.30 – 10.45                        Il comportamento e l’etica. Teorie e filososofie nella psicoterapia

della Gestalt (lezioni frontali)  Dott.ssa A. Ravenna

10.45 – 11.15                        Discussione sul modello gestaltico

                        Dott.ssa A. Ravenna eventuale sostituto Dott. O. Rossi

11.15 – 11.30                        Break

11.30 – 12.45                        Esperienze di contatto (lavoro in piccoli gruppi)

                        Dott.ssa A. Ravenna eventuale sostituto Dott. O. Rossi

12.45 – 13.15                        Role Playing sulle esperienze di contatto

                        Dott.ssa A. Ravenna eventuale sostituto Dott. O. Rossi

13.15 – 14.15                        Intervallo pranzo

14.15 – 15.30 Sensazioni ed emozioni, fondamento e limiti del lavoro gestaltico (esercitazioni) Dott.ssa A. Ravenna eventuale sostituto Dott. O. Rossi

15.30 – 15.45 Break

15.45 – 17.00 Presenza, incontro (esercitazioni)

                        Dott.ssa A. Ravenna eventuale sostituto Dott. O. Rossi

17.00 – 17.30 Sintesi conclusiva e chiusura dei lavori Dott.ssa A. Ravenna

Modello relazionale (coordinatore Dott. C. Bernardi)

09.00 – 09.30                                    Presentazione del modello                         Dott. C. Bernardi        

09.30 – 10.00                        Analisi del contesto                        Dott. C. Bernardi        

10.00 – 11.30                        Lavoro in piccoli gruppi sui modelli relazionali       

                        Dott. C. Bernardi eventuale sostituto Dott.ssa G. Spina

11.30 – 11.45                        Break

11.45 – 13.00                        Role Playing sui modelli relazionali

                        Dott. C. Bernardi eventuale sostituto Dott.ssa G. Spina

13.00 – 14.00                        Intervallo pranzo

14.00 – 14.30                        Sistema osservato e Sistema osservante  Dott. C. Bernardi        

14.30 – 17.00                        Lavoro in piccoli gruppi sui modelli relazionali

                        Dott. C. Bernardi eventuale sostituto Dott.ssa G. Spina

17.00 – 17.30                        Sintesi conclusiva e chiusura dei lavori Dott. C. Bernardi        

Modello gruppoanalitico (coordinatore Dott. F. Pieroni)

09.00 – 10.00 La “presenza”: riflessione  - Mente e relazione – cenni storici

                        Dott.ssa I. Sampalmieri eventuale sostituto Dott. F. Pieroni 

10.00 – 11.30 Lavoro in piccoli gruppi: Modello gruppoanalitico  Dott.ssa F. Cairoli

11.30 – 11.45 Break

11.45 – 13.00 Role Playing sul modello gruppoanalitico  Dott.ssa R. Ristagno

13.00 – 14.00 Intervallo pranzo

14.00 – 14.30 “Integrità ed integrazione” – rapporto individuo-istituzione Dott. F. Pieroni

14.30 – 16.00 Lavoro in piccoli gruppi: linee applicative in ambito terapeutico ed in ambito organizzativo    Dott.ssa L. Ticca

16.00 – 17.00 Role Playing sulle linee applicative in ambito terapeutico ed in ambito organizzativo    Dott.ssa R. Ristagno

17.00 – 17.30                        Sintesi conclusiva e chiusura lavori    Dott. I. Sampalmieri

22/04/2006                        Modello cognitivo (coordinatore Dott.ssa G. Gardner)       

09.00 – 09.30                            Lavoro in piccoli gruppi: come si sviluppa la conoscenza

                        Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

09.30 – 10.00                           Come si sviluppa la conoscenza – Lezione magistrale

                        Dott.ssa G. Gardner

10.00 – 11.00                          Esercitazione in piccoli gruppi: gli schemi

                        Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

11.00 – 11.30                         Gli schemi disfunzionali – Simulata di problemi clinici in sessione plenaria

                        Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

11.30 – 11.45                         Break

11.45 – 12.30                         Esercitazione in piccoli gruppi: i costrutti personali

                        Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

12.30 – 13.00                          Lezione magistrale su:  I costrutti personali

                        Dott.ssa G. Gardner

13.00 – 14.00                          Intervallo pranzo

14.00 – 14.30                         Confronto e dibattito su:  Emozioni e processi cognitivi

                        Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

14.30 – 14.45                         La tecnica A, B, C Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

14.45 – 15.30                         Esercitazione in piccoli gruppi:  la tecnica A, B, C

                        Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

15.30 – 15.45                         Break

15.45 – 16.00                         Il laddering  Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

16.00 – 17.00 Esercitazione in piccoli gruppi: Applicazioni della tecnica del laddering - Conclusioni e verifica lavoro svolto – Presentazione in plenaria

                        Dott.ssa G. Gardner eventuale sostituto Dott. R. Capo

06/05/2006      Sessione Clinica (coordinatori: Dott. F. Pieroni – Dott. S. Longo)

09.00 – 09.30  Integrazione dei Modelli  Dott. S. Longo

09.30 – 10.30  Lavoro in piccoli gruppi: Modelli psicodinamici Dott. G. Spina

10.30 – 11.30  Role Playing sui modelli psicodinamici    Dott. A. Balbi

11.30 – 11.45  Break

11.45 – 13.00  Role Playing sui modelli psicodinamici   Dott.ssa A. Ravenna

13.00 – 14.00  Intervallo pranzo

14.00 – 17.00         Aula interattiva – I docenti, i discenti (confronto e dibattito)

                               Dott.ssa G. Gardner – Dott. F. Pieroni – Dott. S. Longo

17.00 – 17.30  Sintesi conclusiva e chiusura lavori   Dott. S. Longo

 

18.00 – 19.00                        Esame finale

ABSTRACT

 

La psicoterapia della Gestalt (Dott.ssa A. Ravenna)

Per i professionisti che lavorano nell’ambito socio-sanitario oggi, è chiara la necessità di un’evoluzione e di un ampliamento delle modalità di applicazione della psicoterapia. Sempre più, si sottolinea, infatti l’importanza dello sviluppo di una cultura del benessere della comunità come benessere psicofisico promosso dall’eduzione emozionale degli individui nei relativi contesti di vita (scuole, aziende, ospedali, etc).

Nelle strutture ospedaliere tale cultura del benessere agevola l’emergere del bisogno di interventi complementari alle cure mediche quali possono essere per gli utenti gli incontri di counselling ed il percorso psicoterapeutico. In una struttura pubblica occorre tener conto dell’equilibrio funzionale tra efficacia ed efficienza di ciascun intervento prendendo in considerazione gli aspetti e le problematiche che interagiscono in ambito istituzionale: la relazione tra le diverse professionalità, l’esigenza di una ridistribuzione delle esperienze, la presenza di codici ed interessi diversi non facilmente conciliabili.

In quest’ambito un sempre più diffuso approccio efficientista sostenuto prevalentemente da questioni economiche può comportare gravi rischi.

In particolare in relazione alla psicoterapia praticata nell’ambito delle strutture pubbliche, si sottolineano da più parti le forti implicazioni conseguenti ad una sorta di “industrializzazione” della salute psichica tale da snaturare il senso e lo scopo essenziale di un processo terapeutico di qualsiasi tipo. L’apertura del lavoro psicoterapeutico all’uso di modelli psicodinamici permette di individuare interventi elettivi per le diverse aree di applicazione evitando offerte standard ed, anche, di mettere a disposizione relazioni d’aiuto di tipo umanistico più adeguate al continuo divenire dell’esperienza ed al contesto relazionale in cui ogni individuo è costantemente immerso. Il rapporto psicoterapeutico diventa così il paradigma relazionale che permette di restaurare una comunicazione intra e interpersonale efficace e in sintonia con il contesto.

La Gestalt fonda il suo modello di intervento sull’ampliamento delle aree di consapevolezza e sulla intenzionale assunzione di responsabilità del cliente. Consapevolezza e conoscenza, in senso gestaltico, implicano l’integrazione tra sapere empirico, personale, soggettivo fondato sul sentire, sensoriale ed emozionale e sul pensiero analogico.

La GTP ha il suo specifico nell’apertura ad esperienze di contatto emozionale nel qui ed ora che permettono alla persona di sperimentare se stessa e il vissuto degli altri, di riconoscere le proprie abilità, di prendere decisioni e tramutarle in azioni efficaci aprendo il cammino alla creatività e alla possibilità di fare della propria vita un’esistenza “unica”.

 

Bibiografia

Costantini A., Psicoterapia di gruppo a tempo limitato. Basi teoriche ed efficacia clinica, ed. Mc

Il Modello Relazionale (Dott. C. Bernardi)

Il Modello Sistemico: definizione.

Analisi del contesto.

Sistema osservato e sistema osservante.

Applicazioni del modello sistemico: la terapia familiare strategica, strutturale, esperienziale, trigenerazionale e la Scuola di Milano.

Ipotizzazione e processo terapeutico.

Diagnosi psichiatrica e diagnosi sistemica

 

 

La gruppoanalisi (Dott. F. Pieroni)

La presentazione

Comunicazione della propria presenza in un determinato contesto. Rende esplicito e condivisa la presenza individuale come reciproco “essere con” per il progetto. Questo concetto attualizzato all’obiettivo della giornata formativa.

 

La struttura relazionale della mente

Il pensiero come rapporto del soggetto col suo ambiente che influenza e da cui viene influenzato. I fondamenti psicoanalitici della struttura relazionale della mente (Freud, Ferecsi, et al.).

Evidenza della relazionalità del pensiero nella situazione del “qui ed ora” formativo. L’altro rivela ed alimenta il tuo pensiero.

 

L’utilizzo gruppoanalitico del gruppo nelle istituzioni

La gruppoanalisi per le situazioni di vita/apprendimento istituzionale. La rilevanza del “contesto” nella pratica grupoanalitica.

Alcuni strumenti per l’uso del gruppo come strumento per la progettazione e per la decisione partecipata  (II GPA)

Modelli Psicodinamici

(Dott. A. Balbi) Le nuove ricerche sul neurosviluppo e nel campo delle relazioni precoci fra bambino ed adulto di accadimento hanno gettato nuova luce sullo sviluppo delle componenti simboliche e non-simboliche della mente. La componente non simbolica, facente capo quindi a funzioni svolte dal sistema libico diventa un punto di contatto privilegiato nella relazione terapeutica on i pazienti psicotici, con i quali bisogna intervenire oltre che con le “parole terapeutiche” anche con le “azioni terapeutiche”

 

(Dott. P. Petrini)  I disturbi di personalità costituiscono un’area sempre più rappresentata degli interventi nell’ambito della salute mentale. Il loro trattamento comporta difficoltà specifiche connesse alla variabilità del quadro clinico, ai meccanismi di difesa specifici ed in particolare la proiezione, e l’impulsività. Queste aree sono approfondite nella relazione.

 

(Dott. G. Lago)  Nella relazione viene sviluppato il confronto fra la classica teoria freudiana, della Klein e di Bion, e i dati delle ricerche sul neurosviluppo. La connessione fra aree del cervello e mente, la teoria dell’attaccamento e le sue conseguenze sulla relazione terapeutica

 

Napoli, febbraio-maggio 2006 "LA SOFFERENZA PSICHICA AGLI ALBORI DELL'ADOLESCENZA:RICONOSCERLA PER PREVENIRE E CURARE"; Sede: AULA DELLA SECONDA UNIVERSITÀ DI NAPOLI, DIPART.PSICH NEUROPSICH. INF., LARGO MADONNA DELLE GRAZIE; Info: luciana.taliento@unina2.it  ; Fees= euro 600.

ABSTRACTS:

“Limiti, indicazioni, integrazione del trattamento psicofarmacologico in adolescenza”

 

Aa.: Mauro Ferrara, Dario Calderoni

 

Riassunto:  La psicofarmacologia dell’adolescenza è ancora oggi pratica clinica in gran parte estrapolata da quella dell’adulto: gli studi su popolazioni di adolescenti sono assenti, gli stessi dati ricavati dagli studi condotti su bambini risentono della limitatezza degli elementi “evidence based” e della non sovrapponibilità dei due ambiti evolutivi ( per aspetti farmacocinetici, farmacodinamici e psicologici).

Nella presentazione vengono discussi i limiti e le indicazioni dell’uso degli psicofarmaci in adolescenza, con particolare riferimento a:

1)     gli aspetti età specifici, relativi allo sviluppo del Sé in adolescenza, allo sviluppo cerebrale, al contesto particolare della relazione medico-paziente in adolescenza;

2)     la necessità di integrare sempre la prescrizione con l’ascolto e, quando possibile, con il lavoro psicoterapeutico.

MANIFESTAZIONI CLINICHE DELLA DEPRESSIONE NELLA PRIMA ADOLESCENZA

(dott.ssa Ricciardi)

 

In adolescenza il termine depressione è usato in una accezione notevolmente ampia, oscillante tra il definire uno statuto di normalità, come naturale risposta inerente il compito evolutivo di lavoro ed elaborazione del lutto, tra uno stato emotivo interno e la patologia clinicamente conclamata. 

L’impatto traumatico con la pubertà, il lavoro di distacco dai genitori, della loro deidealizzazione e della correlata disillusione, quello connesso all’integrazione del corpo sessuato e al processo di soggettivazione; l’impegno altresì a non cedere a sentimenti di inferiorità e di impotenza rispetto al bisogno di realizzare ideali talora irrealistici o sentiti espropriati dall’aggravio delle aspettative genitoriali, espongono l’adolescente al rischio di uno scacco dell’apparato psichico e all’affronto alla tenuta narcisistica, notoriamente instabile ed in rifacimento in adolescenza. Il rischio che si istauri uno stato depressivo è abbastanza alto anche se, in prima adolescenza, sul piano clinico esso tende ad assumere una variegata gamma sintomatologia che va dai disturbi del comportamento, alle manifestazioni franche di  angoscia di separazione, all’ interessamento somatico e a quello cognitivo prevalentemente a carattere inibitorio. 

L’intensità e la qualità delle relazioni precedenti con gli oggetti primari, l’assetto difensivo in atto fino a quel momento e la qualità dell’investimento del funzionamento dell’Io del soggetto influenzeranno sia l’entità del quadro clinico depressivo sia il versante prevalente di espressione della patologia.

La precarietà dell’assetto psichico e la necessità di salvaguardare comunque valenze narcisistiche che sostengano l’interesse a guardarsi dentro, impegnano ogni terapeuta nella negoziazione con l’adolescente sulla definizione di modalità ed intensità del setting in ragione delle risorse dell’adolescente stesso e sulla distanza ottimale e duttile dagli affetti in gioco nella relazione, al fine di promuovere e mantenere viva l’alleanza di lavoro al riparo dal rischio della temuta dipendenza che  evochi vissuti di impotenza e comporti rischi di rottura di rapporto.

La presa in carico e la sua evoluzione  sarà funzione prevalentemente e in modo caratteristico in adolescenza di tali aspetti oltre che della gravità della depressione sofferta, e la sua precocità sarà determinante al fine di scongiurare il salto dell’adolescenza con il rischio di un cronicizzarsi della patologia privando il soggetto del appoggio necessario al diritto alla ripresa del suo naturale sviluppo.   

Condotte Additive (dott.ssa Mirella Galeota)

 

Si abbassa sempre di più l’età in cui compaiono le dipendenze da sostanze o da abitudini, nella nostra società, il che ci  convoca sempre più a precoce  riconoscimento e  presa in carico. 

I fattori che sottendono le varie condotte additive non sono univoci ed attengono solitamente a registri emotivi e fattori psicodinamici specifici per ogni soggetto portatore della sua sofferenza nella relazione con sé e con l’ambiente significativo. Verrà dato corso ad una disamina delle varie occasioni emotive che sostengono tali condotte in prima adolescenza  al fine di tracciare linee di comprensione e possibilità di interventi preventivi e terapeutici anche con il coinvolgimento di varie agenzie sociali.

La presa in carico terapeutica nei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).

 (Prof.ssa Maria Grazia Martinetti)

Verranno trattati i seguenti argomenti.

Criticità delle modalità di prevenzione specifiche (malattia legate), e modalità aspecifiche indirette.

Epidemiologia dei DCA

Principali inquadramenti nosografici in età evolutiva; outcome degli stessi.

Al di là del sintomo: i differenti vertici di osservazione e comprensione psicopatologica; il processo di soggettivazione adolescenziale, equilibri instabili (dipendenza-autonomia, narcisismo-relazione d’oggetto).

Specificità dell’intervento integrato (psicoterapico, medico, dietetico). Documento della Regione Toscana sull’intervento integrato.

La presa in carico terapeutica: dal sintomo alla sofferenza soggettiva.


Le trasformazioni del registro psichico in preadolescenza e rischio psicopatologico

 (dott.ssa  Marina Sapio)

 

L’incontro previsto propone un’analisi e una riflessione sulle trasformazioni psichiche nel passaggio dalla latenza all’adolescenza, colte nella letteratura psicoanalitica.

Esse sono tributarie, da un lato, al crollo dell’equilibrio raggiunto in latenza, relativo sia al funzionamento mentale che alla struttura intrapsichica (Es, Io e Superio), dall’altro, a elementi nuovi (ad es. il ricorso al concreto e al percettivo, al funzionamento “insulso” della mente, al corpo, in varie accezioni) riconducibili a spinte regressive e progressive in convulso avvicendamento.

La delicatezza del passaggio richiede una tenuta dell’ambiente di riferimento, verso cui il quasi pubertario - preadolescente è particolarmente vulnerabile; verranno portati alcuni esempi.

Tale passaggio si configura come momento di importanza fondamentale in un’ottica preventiva, in quanto comporta un considerevole rischio psicopatologico: sintomi al momento anodini, sottovalutati o fraintesi da familiari e ambiente medico, già indicativi di difficoltà sul piano emotivo e del pensiero, tendono a organizzarsi in quadri patologici stabili; ciò, per la caratteristica rapidità con cui una sofferenza mal compresa dal preadolescente e dall’ambiente tende in età successiva (piena o tarda adolescenza) ad essere evitata, magari tramite condotte comportamentali, o, al contrario, sommergere il soggetto (v. quadri depressivi). L’intervento psicoterapeutico, oltre ad essere alquanto più impegnativo, rischia, allora, di non essere più richiesto.

PSICOSI IN ADOLESCENZA 06/05/2006

Gianluigi Monniello

                                                              Abstract

 

L’adolescenza rappresenta il momento elettivo degli scompensi psicotici. La malattia psicotica consiste in una sintomatologia o in una forma di sofferenza mentale caratterizzata tipicamente da significativi cambiamenti nella personalità, alterazioni nel funzionamento mentale, e un distorto o inesistente senso della realtà. Pertanto il termine psicosi viene usato per descrivere i disturbi che influiscono sulle funzioni mentali, con conseguente perdita del rapporto con la realtà.

L’approccio clinico alle psicosi in adolescenza è indissociabile dalla clinica istituzionale. E’ essenziale che l’intervento avvenga nelle fasi precoci del disturbo per evitare che si organizzino disabilità croniche e invalidanti. Le risposte che attualmente il clinico, i servizi di psichiatria dell’adolescenza e le politiche di salute mentale possono dare all’adolescente che soffre di un disturbo psicotico e alla sua famiglia, sono abbastanza ben definite e seguono linee guida piuttosto condivise a livello internazionale. Intervenire precocemente previene il deterioramento progressivo ed è pertanto essenziale saper individuare le fasi precoci del disturbo. La competenza specifica in psichiatria dell’adolescenza può facilitare questo compito. Dal punto di vista psicoterapeutico, il lavoro del terapeuta consiste nel mostrare con naturalezza e semplicità, al paziente, che egli comprende le sue reazioni di grandiosità, di rabbia, di ritiro e nell’aiutarlo a metterle in relazione con le fluttuazioni e le incoerenze relazionali che hanno potuto provocarle.

L’IMPATTO DELLA PUBERTA’ E LE CONDOTTE CENTRATE SUL CORPO NELLA PRIMA ADOLESCENZA.

 (dott.ssa Adriana Maltese)

 

Il corpo è in primo piano con l’inizio dell’adolescenza a causa delle inevitabili trasformazioni messe in corso dalla pubertà.  Una parte fondamentale del lavoro mentale dell’adolescente consiste nel doversi appropriare  di un nuovo corpo, quello pubere, e delle sue prerogative da una parte e di dover abbandonare quello infantile dall’altra. Detto lavoro mentale comporta delle inevitabili fluttuazioni dell’investimento del corpo soprattutto nella prima adolescenza, in uno spettro che può oscillare da un totale disinvestimento del corpo ad un iperinvestimento parossistico. In questa fase dello sviluppo il corpo è un difficile oggetto di investimento, in quanto resta pur sempre per sua caratteristica un oggetto che sfugge allo statuto della mente, un oggetto a statuto ambiguo. E’ tuttavia tanto inevitabile quanto fondamentale questa sua caratteristica di oggetto a statuto ambiguo, poiché garantisce le oscillazioni di investimento necessarie alle trasformazioni mentali in atto.

In queste condizioni di funzionamento  è fondamentale poter discernere nell’adolescente  condotte ad espressione somatica come espressione di fisiologiche fluttuazioni dell’investimento e che sottendono un lavoro mentale di appropriazione in corso da un iperinvestimento eccessivamente difensivo che sottende invece il rischio di un vero e proprio break down.

Con il supporto di situazioni cliniche  verranno discussi alcuni di detti parametri differenziali.

 

Genova, 3-4 aprile 2006 "AUTISMO, DISTURBI DELLO SVILUPPO E TERAPIA DI SCAMBIO E SVILUPPO"; Sede: STAR HOTEL PRESIDENT, GENOVA; Info: sisp@ospedale-gaslini.ge.it ; Fees= euro 160.

ABSTRACTS

 

C. Barthélémy

 

Grâce aux progrès spectaculaires de la neuroimagerie fonctionnelle, il est possible en 2005 de visualiser le cerveau humain «en action». Ces explorations dynamiques au cours de la maturation cérébrale indiquent qu’il existe dans l’autisme des anomalies du décodage des messages sociaux : gestes, mimiques, parole. Ces troubles fonctionnels sont décelés de plus en plus tôt par les cliniciens du développement du jeune enfant..

 

Ainsi, des relations ont pu être établies  entre les anomalies les plus caractéristiques de l’autisme et certains dysfonctionnements neuronaux sous-jacents dans les processus de perception visuelle du mouvement (Cochin, 2001, Martineau et al, 2004 ), de l’intégration auditive (Bruneau et al., 1999, 2003, Gervais et al., 2004, Zilbovicius et al., 2000) et de la réactivité au changement (Gomot et al., 2002).

 

Une meilleure connaissance des dysfonctionnements neurophysiologiques et de leurs conséquences

sur la socialisation permet d’ores et déjà d’élaborer des stratégies précoces de rééducation de la communication. Les données biocliniques sont prises en compte pour le développement de projets personnalisés en considérant les domaines déficitaires : compréhension et expression des émotions, attention conjointe, anticipation posturale et motrice, jeu symbolique, compréhension et expression langagières.

 

Les séances de jeu qui constituent la Thérapie d’Échange et de Développement (Barthélémy et al., 1995, 1998) ont pour but d’exercer les fonctions neurophysiologiques de base (attention, perception, association, intention). Lors de ces séances, l’étayage constant de l’adulte, ajusté au niveau cognitif et socio-émotionnel de l’enfant, permet à ce dernier d’enrichir progressivement ses schèmes d’action et de communication (Blanc et al., 2002, 2005).

 

 

R. BLANC TED e sviluppo psicologico

 

La description précise et systématisée des difficultés et capacités de l’enfant suivi en TED est essentielle à différentes étapes du processus thérapeutique : définition des objectifs, choix et adaptation des activités, analyse et suivi de l’évolution.

Cette évaluation s’appuie sur des instruments développés dans le cadre de la psychologie du développement et adaptés aux caractéristiques d’enfants autistes jeunes et pour la plupart sévèrement retardés. Plus particulièrement, nous nous intéresserons à un outil original d’évaluation  des capacités cognitives et socio-émotionnelles, la BECS, Batterie d’évaluation cognitive et socio-émotionnelle. Enfin, nous verrons l’utilité et la nécessité de l’évaluation pour mesurer l’efficacité de la TED (Etude d’un groupe, exemples d’évolutions individuelles) et pour réajuster les stratégies thérapeutiques.

 

 

P. Dansart

 

 

Les TED s’organisent dans leur forme classique autour de séances de jeu individuelles dont le cadre et le scénario sont soigneusement décrits. Leur pratique s’adapte aux singularités et aux intérêts de chaque enfant et donne une large place à la créativité des thérapeutes.

Cette pratique s’enrichit des connaissances sur le développement normal et précoce de  la communication. L’objectif est d’amorcer chez l’enfant l’intentionnalité communicative par le biais d’interactions prévisibles, organisées par l’adulte et progressivement complexifiées.

 

·             La situation classique de TED : contexte et déroulement des séances, le cahier d’observations, le suivi quotidien etc.

·             Variantes de la TED et adaptations particulières

·             Emergence et facilitation de la communication : outils, contextes et stratégies

·             Trajectoires développementales individuelles : quelques exemples

 

 

 

Pistoia, 10.03.2006 "CONGRESSO: AUTISMO NELLE DIVERSE ETÀ DELLA VITA"; Sede: CONVENTO DI SAN DOMENICO, SALA MAGGIORE P.ZZA GARIBALDI; Info: cipster79@virgilio.it ; Fees= n.d.

 

PROGRAMMA

 




9.00  Saluti autorità e presentazione convegno



I sessione: “Autismo nell’età evolutiva”

9.15    Un approccio Life Span ai Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (Dr. Lassi)


9.35    I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo nell’infanzia (Prof. Giorgio Albertini)


10.00  Understanding the autism in autism  (Prof. F. Volkmar)


10.45  Lessons from syndromes at the edge of autism  (Prof. M. Zappella)


11.30  Discussione (Dr. Masi)



13.00 Buffet di lavoro

II sessione: “Autismo nell’età adulta”

 

14.00   I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo nell’età adulta (Prof. Stefano Pallanti)


15.00   Autism spectrum disorder and mental retardation (Dr. Dirk W. Kraijer)


15.45   Autismo come fattore di vulnerabilità per altri disturbi psichiatrici negli adulti con disabilità    

            intellettiva (Prof.G. P. La Malfa)


16.30   Discussione finale (Prof. Barale)


17.30  Questionario di apprendimento

ABSTRACT RELATORI

 

 

 

AUTISM SPECTRUM DISORDER AND MENTAL RETARDATION (Dr. Dirk W. Kraijer)

 

Several studies have confirmed that the percentage of persons with mental retardation ánd an autism spectrum disorder (PDD) is considerably high. However, for many years in a large number of children, and in an even larger number of adolescents and adults, cases of autism spectrum disorder have clearly remained unnoticed. As a result, the specific care needed by the persons in question was insufficiently given. Nevertheless, they were precisely the persons who displayed far more behavioural problems (not only specific, but also half- and non-specific) than any other category.

We will discuss the prevalence of autism spectrum disorders in the mentally retarded population and in two genetically discrete categories: persons with Down syndrome and males with fragile X syndrome. An important topic is the aetiology: is the aetiology of a PDD in persons with mental retardation the same as in pervasively disordered persons with a (near) normal intelligence? What do we know of the prognosis in the category dually diagnosed persons?

Diagnosing autism spectrum disorder in persons with mental retardation may be very difficult. The international classification systems DSM and ICD only partially can help us. The same is true concerning most autism scales. The PDD-MRS has specially been devised for assessment of the mentally retarded population and proved to be a good screening instrument (completed with clinical classification and the outcome of for instance the Vineland Adaptive Behavior Scales).

Education and treatment have to be adapted to both handicaps: a shortage in functioning  and a distortion in functioning. We shall illustrate with a videotaped case.

  

 

UNDERSTANDING THE AUTISM IN AUTISM - Fred R Volkmar MD Yale University School of Medicine, New Haven, CT USA

From the time of its first description by Leo Kanner the social disturbance (autism) has been regarded as one of the key features of the condition - indeed considerable evidence suggests that this is indeed the key feature of the condition. However,
the social aspects of autism remain poorly understood.

This lecture will provide a review of our presenting understanding of
this important phenomenon.

Current theories of social difficulties in  autism will be reviewed with an emphasis on their usefullness and their limitations.

Recent work from our Center on these difficulties will also be presented including work on brain perception of faces, eye tracking work with older and more
able individuals, and new approaches for understanding autism as it is first manifest in infancy.

The presentation will emphasize both clinical and research implications of social difficulties in autism.

 

 

 

 

 

 

 

 

Michele Zappella: 'Lessons from syndromes at the edge of autism'
A review is presented of conditions where an autistic behaviour can be markedly reduced, including subjects who show important improvements but mantain core signs of autism and subjects where a more radical improvement ocuurs. Among the latter early onset epilepsies and the
dysmaturational syndrome(early onset Tourette Syndrome with reversible autistic behavior) are more thouroghly discussed. Some suggestions are advanced concerning Autism: 1. a possible appropriate use of physical play in some cases; 2. Simulation Theory as an alternative explanation;
3. radical improvements in Autism can apparently occur only if the specific disorder affecting the child belongs to well defined syndromes: the value of early intensive therapies is questioned.

 

 

Abstract Stefano Lassi

“Un approccio Life Span ai Disturbi Generalizzati dello Sviluppo”

Tradizionalmente i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo sono raggruppati in una grande categoria diagnostica che il DSM-IV-TR (APA, 2001) denomina "Disturbi Solitamente Diagnosticati per la Prima Volta nell'Infanzia, nella Fanciullezza o nell'Adolescenza". Questa categoria nosografica risulta molto varia e composita, tanto è vero che si possono distinguere al suo interno dieci principali differenti tipologie di disturbo: Disabilità Intellettiva; Disturbi dell’Apprendimento; Disturbo delle Capacità Motorie; Disturbi della Comunicazione; Disturbi Generalizzati dello Sviluppo; Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente; Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza; Disturbi da Tic; Disturbi della Evacuazione; Altri Disturbi dell’Infanzia, della Fanciullezza, o dell’Adolescenza.

Per tutte queste forme cliniche, occorre tener presente che esistono confini sfumati, per cui la differenziazione dei quadri clinici risulta spesso difficile o incerta.

La riflessione sugli aspetti nosografici e diagnostici non rappresenta uno sterile esercizio di classificazione, ma un utile strumento per una maggiore comprensione delle problematiche che interessano questo tipo di soggetti, e soprattutto per l’impostazione di un corretto procedimento terapeutico ed educativo. Non solo, un approccio ad arco di vita garantisce la continuità dei trattamenti nel corso dello sviluppo della persona dall’infanzia all’età geriatrica, tenendo conto delle specificità dl disturbo e delle sue diverse manifestazioni età correlate.

 

 

 

 

Abstract Giampaolo La Malfa

“Autismo come fattore di vulnerabilità per altri disturbi psichiatrici negli adulti con disabilità intellettiva”

 

La disabilità Intellettiva presenta un’elevata comorbilità con i disturbi psichiatrici. Tuttavia esiste una grande variabilità di tassi di prevalenza con risultati che oscillano dal 20 al 74% (Dosen & Duffy 2001). Questo deriva sia dalla grande variabilità delle caratteristiche individuali e ambientali dei soggetti esaminati che da notevoli differenze metodologiche degli studi condotti (Bortwich-Duffy, 1994). Il concetto di vulnerabilità viene spesso utilizzato per spiegare tale maggiore prevalenza dei disturbi psichiatrici in questa popolazione.Un’importante sottopopolazione che permette di approfondire l’argomento dal punto di vista teorico e pratico è rappresentato dalle persone con disabilità intellettiva e Autismo. Infatti se è noto che persone con disabilità intellettiva presentano maggior rischio di sviluppare un disturbo psichiatrico meno noto è se l’autismo rappresenti un fattore di vulnerabilità psichiatrica come sembrano suggerire recenti pubblicazioni (Bryson,1996). La presentazione di risultati di uno studio da noi condotto e dei dati recenti presenti in letteratura sembrano confermare il ruolo predittivo per i disturbi psichiatrici svolto da i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo.

 

Abstract Giorgio Albertini

“I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo nell’infanzia”

 

La diagnosi dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo avviene prime dei 3 anni di età. Importante è la diagnosi precoce e il riconoscimento del quadro sintomatologico anche atipico. Nei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo la compromissione dell’interazione sociale può cambiare nel tempo e può variare a seconda del livello di sviluppo del soggetto. Nei bambini in età infantile vi può essere difficoltà di stare in braccio; indifferenza o avversione all’affetto o al contatto fisico; mancanza di contatto visivo, di risposta mimica, o di sorrisi finalizzati al rapporto sociale; e mancanza di risposta alla voce dei genitori. Di conseguenza, inizialmente i genitori possono preoccuparsi che il bambino sia sordo. I bambini piccoli con questo disturbo possono trattare gli adulti come intercambiabili oppure possono attaccarsi meccanicamente ad una determinata persona o possono usare la mano del genitore per ottenere gli oggetti desiderati senza mai entrare in contatto visivo (come se la mano fosse più rilevante della persona). Nel corso dello sviluppo il bambino può diventare maggiormente disponibile ad essere coinvolto passivamente nell’interazione sociale, e può anche diventare più interessato alla stessa. Comunque, anche in questi casi, il bambino tende a trattare le altre persone in modi inusuali (per es., aspettandosi che le altre persone rispondano a domande rituali in modi specifici, avendo uno scarso senso dei confini delle altre persone, ed essendo eccessivamente intrusivi nell’interazione sociale).

 

Abstract Stefano Pallanti

“I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo nell’età adulta”

 

Nel 1994 l’American Association on Mental Retardation ha ridefinito con il DSM-IV (confermato dal DSM-IV-TR nel 2001) i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (PDD, Pervasive Developmental Disorder) in uniformità con il sistema ICD-10 del 1992: I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo sono caratterizzati da compromissione grave e generalizzata in diverse aree dello sviluppo: capacità di interazione sociale, capacità di comunicazione, o presenza di comportamenti, interessi, e attività stereotipate. Con la categoria Disturbi Generalizzati dello Sviluppo si comprendono il Disturbo Autistico, il Disturbo di Rett, il Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia, il Disturbo di Asperger, e il Disturbo Generalizzato dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato. Questi disturbi sono di solito evidenti nei primi anni di vita e sono spesso associati con un certo grado di Disabilità Intellettiva (80% dei casi) ma spesso la diagnosi avviene in età adulta dal momento che la compromissione dell’interazione sociale è rilevante e perdurante e diagnosticare un Disturbo Generalizzato dello Sviluppo sulla base della sola osservazione clinica può a volte essere difficile in considerazione dei numerosi disturbi che possono entrare nella diagnosi differenziale: Disturbo d’Ansia da Separazione, Disturbo della Condotta, Disturbo Oppositivo Provocatorio, Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività, Disturbo della espressione del linguaggio, Modificazione della Personalità, Disturbo da Movimenti Stereotipati, Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Disturbo Reattivo dell’Attaccamento dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza , Disturbo Cronico da Tic Motori o Vocali, Schizofrenia, Disturbo Schizoide di Personalità, Disturbo Borderline di Personalità. Per quanto riguarda la diagnosi di Disturbo Generalizzato dello Sviluppo in un soggetto con Disabilità Intellettiva, specie se il livello è Grave o Gravissimo risulta, a ragione ancor più complessa.

Per questo è importante conoscere i quadri clinici specifici e utilizzare strumenti di screening adeguati.

 

 

 

 

 

 

Milano, marzo-dicembre 2006 "LA PSICOTERAPIA DEL PAZIENTE CON FUNZIONAMENTO AUTISTICO: PROBLEMI DI TEORIA E TECNICA" Sede: MILANO, VIALE CONI ZUGNA 5/A; Info: ass.sipp@tin.it ; Fees= euro 111.

SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

 

Membro della Sezione Italiana della E.F.P.P. - European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy  in the Public Service

 

 

Istituto di formazione in Psicoterapia Psicoanalitica

Riconoscimento del  MIUR ai sensi della legge n. 56 del 18.2.’89

 

 

Sezione Regionale Lombardia – Liguria - Piemonte

 

 

 

 

 “La psicoterapia del paziente con funzionamento autistico: problemi di teoria e tecnica”

 

Milano - Viale Coni Zugna 5/a

Programma dell’evento

 

 

 

 

4 Marzo 2006 - Giornata 1

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     “L’incontro”

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

8 Aprile 2006 -         Giornata 2

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     “Sensorialità e dimensione corporea”

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

6 Maggio  2006 -         Giornata 3

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     “La dimensione del tempo e dello spazio”

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

10 Giugno  2006 -         Giornata 4

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     La struttura del sé nel funzionamento autistico: connessioni

                              con i problemi dello sviluppo

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

9 Settembre  2006 -         Giornata 5

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     Implicazioni transferali e controtransferali

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

7 Ottobre  2006 -         Giornata 6

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     Contenimento e actings

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

11 Novembre  2006 -         Giornata 7

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     Verso la rappresentazione

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

 

16 Dicembre 2006 -         Giornata 8

                              2 Sessioni

 

Sessione 1                     (Plenaria)

Titolo:                     Attivazione di affetti positivi e funzione di richiamo di energie

                              vitali nella relazione intersoggettiva

Orario:                     9-11 tipo B - Serie di relazioni su tema preordinato

Docente:                     Maria Paganoni

 

Orario:                     11-11.15 pausa

 

Sessione 2                     (Plenaria)

Titolo:                     Discussione e presentazione casi clinici

Orario:                    11.15-13.15 tipo G Lavoro a piccoli gruppi su problemi /casi                                         clinici con produzione di rapporto finale

Docente:                     Maria Paganoni

 

Ore:                       13.15 - 14.00 -  pausa

 

Ore:                       14.00 – 16.00 – Verifica dell’apprendimento con esame orale

 

Abstract dell’evento

 

L’evento intende approfondire le tappe più significative  e ricorrenti nella psicoterapia dei pazienti con funzionamento autistico, con particolare attenzione all’interconnessione di dimensioni corporee, sensoriali e mentali.

Si approfondiranno inoltre quegli aspetti tecnici specifici  che dimostrano efficacia nel promuovere un cambiamento strutturale, intendendo per questo una vitalizzazione, l’attivazione di una capacità di rappresentazione mentale, un processo di individuazione e un’apertura all’intersoggettività e al mondo degli affetti.

 

 

 

Torino, marzo-aprile 2006 "EDIPO TRA PASSATO PRESENTE : RIFLESSIONI TEORICHE E CLINICA DEL TRANSFERT"; Sede: HOTEL TURIN PALACE - VIA SACCHI, 8 ; Info: psictp@infinito.it ; Fees= euro 200.

Programma                                Centro Torinese di Psicoanalisi 2006

 

 

                                          Titolo dell’evento:

 

 Edipo tra passato e presente :riflessioni teoriche e clinica del trasfert

                             Serie di relazioni su tema preordinato

Un unico  questionario sarà distribuito  e dovrà essere consegnato dopo 15 minuti dal termine dell’ultimo incontro( ore 12,15 del 12 6 2006)

Edipo tra passato e presente :riflessioni teoriche e clinica del trasfert

 

                                             Marzo 200

 

 Sabato 25 ore 9.15  12.15 :Dott.ssa Irene Ruggiero:” Bisogni fusionali e pulsioni sessuali: una difficile integrazione nello sviluppo della sessulaità femminile” 

 

Aprile 2006

 

Lunedi 10 ore 20.45 23.45 :Dott. Emanuele Bonasia:” Edipo e Braghettone”

 

                                              Maggio 2006

 

 

Sabato 13 dalle ore 9.15 alle ore 12.15 Prof  Alberto e Dott ssa Franca Meotti “Trasmissione transgenerazionale e attivazione di gruppalità interne in analisi :problemi di tecnica dell’interpretazione.

 

         

 

                                             Giugno 2006

Lunedi 12 alle ore 2045 alle ore 2345 Dott Carlo Brosio :”Ascoltare l’Edipo: dal mito alla clinica”

 

 

 

 

 

ABSTRACT

 

Edipo e Braghettone

 

Il fantasma del Braghettone, il pittore incaricato da Pio IV di ricoprire con drappeggi le "indecenti"

nudità dei personaggi raffigurati da  Michelangelo  nel  Giudizio Universale, si aggira insidioso

elle nostre attuali teorie psicoanalitiche e nei modelli,  inclusi quelli sperimentali, dello sviluppo infantile.

Il seminario si propone un'operazione di "restauro"  della  dimensione psicosessuale sia all'interno

 

ABSTRACT

 

ASCOLTARE L'EDIPO: dal mito alla clinica

L'autore considera l'ampliamento del concetto di complesso di Edipo nei termini di configurazione edipica (Faimberg,2000). Questa concettualizzazione ulteriore consente di studiare, nel vivo della stanza d'analisi, il rapporto fra le generazioni in termini di relazioni d'oggetto. Il modello della configurazione edipica apre alla possibilità di considerare non solo la relazione del bambino con i genitori, ma anche, in un'ottica bipersonale, la relazione dei genitori con il bambino. Questo doppio versante edipico si declina in una clinica attenta non solamente ai desideri inconsci di morte e incestuosi del paziente verso l'analista, ma anche a come l'analista possa riconoscere l'alterità del paziente e rispettarla nella vicenda evolutiva dell'anadella famiglia e sia nell'ambito della relazione analitica nei risvolti transferali e controtransferali

 

ABSTRACT

 

Alberto Meotti e Franca Meotti

Trasmissione transgenerazionale e attivazione di gruppalità interne in analisi: problemi di tecnica dell’interpretazione.

 

Il seminario si propone di prendere in esame alcuni aspetti connessi alla trasmissione transgenerazionale che, come già adombrato in alcuni passi di Freud, è inconscia e riguarda contenuti disturbanti. Può avere esiti patologici quando configuri dei “depositi” i quali sono in grado di condizionare fantasie, strutturazioni del carattere, sintomi, agiti.

Il concetto di gruppalità interna si articola con quello di transgenerazionale.

Viene avanzata l’ipotesi che nel lavoro clinico, oltre al transfert duale, si attivi il transfert di un gruppo interno collegato e organizzato da mandati e depositi transgenerazionali.

L’attenzione dell’analista può essere può essere indirizzata a tale tipo di attivazione transferale quando le consuete interpretazioni di transfert hanno scarsa risonanza o nel caso di agiti o di situazioni di stallo nel trattamento.

L’esplorazione e l’interpretazione del campo multipersonale venuto così a crearsi richiede un ascolto e un trattamento che esigono cambiamenti nella tecnica e nella teoria della tecnica.

Ad illustrare i vari punti verrà presentato del materiale clinico.

Abstract del lavoro di Irene Ruggiero:

 " Bisogni fusionali e pulsioni sessuali: una difficile integrazione nello sviluppo della sessualità femminile"

 

 

  Secondo Freud (1931), la fase preedipica della bambina, che  giunge al padre dopo aver attraversato una fase  di attaccamento esclusivo alla madre,  riveste nella donna una specifica importanza,  tanto che  un certo numero di donne non compie mai la  svolta in direzione dell’uomo e  molte altre  regrediscono - nella relazione con il coniuge (apparentemente scelto secondo il modello paterno) - al loro rapporto problematico con la madre. L’autrice ipotizza che le attuali trasformazioni della struttura della famiglia, con la crescente evanescenza della figura paterna e la tendenziale maternalizzazione della società, incidano sulla durata nel tempo dell’attaccamento alla madre e sulla conseguente difficoltà della svolta in direzione dell’uomo, concorrendo così ad uno  sviluppo più incerto   della  sessualità femminile. Un crescente numero di ragazze disinibite e sessualmente attive, una volta“approdate” ad una coppia stabile, manifestano un netto calo del  “desiderio” sessuale, sopraffatto dal bisogno di coccole, e costruiscono relazioni orientate al soddisfacimento di bisogni narcisistici di rispecchiamento piuttosto che alla soddisfazione di pulsioni sessuali vere e proprie.  Dai tempi di Freud, tutto è cambiato nei costumi sessuali, eppure permane una consistente  difficoltà di integrazione tra “corrente sensuale ” e “corrente di tenerezza” (Freud, 1905).   Il  materiale   clinico presentato concerne tre pazienti che, pur molto diverse tra loro, sono accomunate dalla difficoltà, in misura differente l’una dall’altra, di accedere ad un rapporto di coppia in cui siano  integrati bisogni primari e pulsioni sessuali. L’autrice indaga la specificità del transfert e le  complesse funzioni che l’analista è chiamato  a svolgere  con le pazienti che si trovano in questa  configurazione fantasmatica  .

 

 

Firenze, marzo-aprile 2006 "IL CONTROTRANSFERT"; Sede: LA COLOMBARIA VIA S. EGIDIO 23; Info: info@quidcom.com ; Fees= euro 160.

TITOLO DEL SEMINARIO

“Il controtransfert”

4 MARZO 2006

1 APRILE 2006

 

 

FIRENZE - ACCADEMIA LE COLOMBARIE

Programma

SABATO 4 MARZO 2006

 

Moderatori: Antonio Alberto Semi, Cristiano Rocchi

 

Ore 09.00-Apertura dei Lavori

Ore 09.15            “Il transfert e le comunicazioni inconsce: un punto di vista freudiano sul narcisismo”

                        (A.A. Semi)

Ore 09.45            Presentazione di casi clinici

Ore 10.15            Discussione

Ore 10.30         Coffee Break

Ore 11.00            Significati del controtransfert ed uso delladisclosure dell’analista alla luce dei recenti                         sviluppi in psicoanalisi (C. Rocchi)

Ore 11.30            Domande da parte dei discenti ai relatori

Ore 12,00            Fine dei lavori

SABATO 1 APRILE 2006

 

Moderatori: Marta Badoni, Antonella Sessarego

 

Ore 9.00             Introduzione

Ore 9.15           Deficit della funzione di rêverie e transfert tirannico.

                        (M. Badoni)

Ore 9.45            Presentazione di casi clinici

Ore 10.15            Discussione

Ore 10.30            Coffe Break

Ore 11.00            Visti da lontano:la distanza nel controtransfert

                        (A. Sessarego)

Ore 11.30               Domande da parte dei discenti ai relatori

 

Ore 12.00            Test di valutazione ECM

Ore 12, 15             Fine dei lavori

INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento:

Il Seminario si terrà presso l’Accademia di Scienze La Colombaria – Via S. Egidio 23 - Firenze

Comitato organizzatore: Centro Psicoanalitico di Firenze- Referente: Cristiano Rocchi

Segreteria Scientifica: Dott.ssa Sassarego , Dr. Rocchi, Dr.ssa Guerrini

 

Iscrizione al Corso di Aggiornamento

L’iscrizione al corso è di 160 euro per entrambe le giornate.

E’ necessario inviare alla Segreteria Organizzativa l’allegata “Scheda di Iscrizione” debitamente compilata entro e non oltre il 1 febbraio 2005.

 

 

Segreteria Organizzativa

QUID Communications srl

Via G.C. Vanini, 5-50129 Firenze tel.: 0554633701 fax: 0554633698 info@quidcom.com

Educazione continua in medicina - ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per  un numero massimo di 45 medici individuati fra  psichiatri, neuropsichiatri infantili e un numero massimo di 75 psicologi.

Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario di verifica dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il 100% di presenza al corso.

Attestato di Frequenza

L’attestato con i crediti formativi verrà recapitato direttamente al partecipante dopo la verifica del questionario di valutazione dell’apprendimento.

Variazioni

La Segreteria Scientifica e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

OBBIETTIVO DELL’EVENTO:

Far acquisire conoscenze teoriche ed aggiornamenti in tema di citologia endometriale

PAROLE CHIAVE: 1) psicoanalisi 2) transfert 3) controtransfert

ABSTRACT

dott.ssa Badoni

TITOLO RELAZIONE:  Deficit della funzione di rêverie e transfert tirannico.

Il transfert ha in generale una sua ‘tirannia’ in quanto assoggetta l’analista che lo riceve a tematiche e affetti che originano altrove, nel mondo psichico del paziente.Nel lavoro analitico con i bambini ( e spesso con adulti borderline) mi è capitato di riflettere sugli aspetti tirannici del transfert: si assiste a una vera e propria espropriazione della persona dell’analista (mente e corpo). L’analista può essere scacciato dai luoghi della propria mente e finisce col subire l’occupazione da parte di personaggi o spesso solo di affetti che tendono a condizionare il proprio funzionamento.

A partire dalla nozione abbozzata da Freud nel Progetto  (1895) di adulto soccorritore  desidero proporre l’articolarsi del funzionamento intrapsichico e intersoggettivo. Seguirò in particolare la definizione della funzione di attenzione in Freud e Bion e la formulazione della nozione di rêverie da parte di Bion. L’ipotesi è che un deficit della funzione di rêverie, dovuto a depressioni misconosciute della madre, a tematiche transgenerazionali o alla dissoluzione della coppia dei genitori,  esponga il bambino alla tirannide  di vissuti non metabolizzati e che l’eventuale competenza del bambino a trattare con questi vissuti non trovi conferma nell’habitat in cui il bambino si sviluppa e cresce.   In queste condizioni il bambino tende ad alienare il proprio sistema percettivo; i conflitti non possono essere affrontati e si pongono le premesse per il costituirsi di sé blindato o clandestino, incapace di trovare una soggettività  propria e in rapporto con altri soggetti. Il lavoro analitico, con i bambini come con gli adulti, dovrà curarsi in prima istanza di costituire un luogo in cui il paziente possa sperimentare la verità delle proprie percezioni e l’impatto delle stesse sulla propria psiche.

Dr.ssa Antonella Sassarego

VISTI DA LONTANO

LA DISTANZA NEL CONTROTRANSFERT

Da molti anni il tema del controtransfert rappresenta un terreno di dibattito, talvolta anche molto acceso, all’interno della comunità psicoanalitica. Questo concetto apparve in un lavoro di Freud del 1910,  poche frasi molto citate e commentate. Per un lungo periodo è stata comunque una riflessione piuttosto solitaria, bisogna infatti arrivare agli anni cinquanta per assistere ad una vera riapertura del dibattito su questo tema, a partire dal notissimo articolo di P. Heimann. Molti i contributi nel tentativo anche di inquadrare questa materia in un modo più generale ed ordinato, dove forse anche sistemare meglio quell’alone di inquietudine che talvolta sembra accompagnarla, l’inconscio dell’analista può rappresentare infatti la vera incognita del processo analitico. A  partire proprio dai lavoro di P. Heimann e H. Racker la concezione del controtransfert è via via cambiata, vedendo in questo non più solo un ostacolo, ma anche una fonte di utili indicazioni che possono guidare l’analista. All’interno di un ampio dibattito le concezioni del controtransfert vanno da visioni più ristrette, riservando questo termine per le reazioni anomale dell’analista legate alle difficoltà personali, a punti di vista che includono tutte le fantasie, le emozioni e gli atteggiamenti dell’analista verso il paziente. Il controtransfert è quindi un luogo dove molti aspetti si intrecciano, ma dove tutti , dagli autori più classici alle teorie più innovative, vedono una fonte di informazione sulla vita inconscia del paziente e dell’analista.Partendo da queste considerazioni generali, utilizzando del materiale clinico, si intende esplorare ed approfondire alcuni particolari aspetti riguardanti soprattutto la messa a fuoco della distanza tra paziente ed analista.

BIBLIOGRAFIA

Freud S. (1910) Le prospettive future della terapia psicoanalitica OSF Vol. 6 Boringhieri

Heimann P. (1950) On countertransference Int. J. Psycoanal.,31

Laplanche J. e Pontalis J.B. (1967) Enciclopedia della psicoanalisi, Laterza

Racker H. (1960) Studi sulla tecnica psicoanalitica. Armando 1970

Dr. Antonio Alberto Semi

“Il transfert e le comunicazioni inconsce: un punto di vista freudiano sul narcisismo”

La relazione intende mostrare come il pensiero freudiano – da Freud stesso in poi – abbia sviluppato una concezione del transfert specifica, diversa per aspetti sostanziali dalla accezione ormai comune del transfert. In particolare, la relazione si sofferma sul rovesciamento di prospettiva che la metapsicologia freudiana ha consentito rispetto alla psicologia accademica novecentesca: là dove l’attività psichica cosciente doveva rendere ‘ragione’ non solo dell’unità dello psichico ma anche della comunicazione interpersonale, la rivoluzione freudiana dimostra come la comunicazione risulti da una scelta involontaria e come – a partire dalla critica della percezione – l’attività psichica prevalente comunicata sia inconscia. È in questo contesto che il transfert appare come un fenomeno ubiquitario ma selvaggio e tale da porre in discussione l’identità individuale. Perciò le reazioni narcisistiche ai fenomeni di transfert costituiscono un tentativo di reintegrazione di fronte alla spersonalizzazione, desoggettivazione, deindividualizzazione  subite. Le implicazioni di questa concezione nella clinica sono fondamentali ma fisiologicamente intollerabili e nella relazione ne verranno dati alcuni esempi.

Dott. Cristiano Rocchi    

Titolo relazione:SIGNIFICATI DEL CONTROTRANSFERT ED USO DELLA DISCLOSURE DELL’ANALISTA ALLA LUCE DEI RECENTI SVILUPPI IN  PSICOANALISI”

IL LAVORO SI ARTICOLA IN TRE PARTI: UNA BREVE STORIA DELL’EVOLUZIONE   

DEL CONCETTO DI CONTROTRANSFERT; LA SUA IMPORTANZA CONCETTUALE  ALL’INTERNO DELLA CORNICE EPISTEMOLOGICA E DEL  MODELLO PSICOANALITICO  CHE L’AUTORE PREDILIGE; ALCUNE CONSIDERAZIONI TEORICO-TECNICHE CON ESEMPLIFICAZIONI CLINICHE CIRCA L’USO DELLA DISCLOSURE IN CONNESSIONE DIRETTA COL CONCETTO di CONTROTRANSFERT, INTESO ANCHE COME RILEVATORE DI SEGNALI RELAZIONALI SOMATOPSICHICI. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Torino, marzo-giugno 2006 "LA COSTRUZIONE DEL SETTING NELLA CONSULTAZIONE CON L'ADOLESCENTE"; Info: areag68@yahoo.it ; Fees= euro 150.

Abstract

 

Scopo del corso è  fornire ai partecipanti un approfondimento della teoria della tecnica della consultazione psicologica con gli adolescenti e i loro genitori facendo riferimenti ai contrbuti concettuali psicoanalitici. 

Verranno perciò  presentate dapprima le principali caratteristiche del funzionamento mentale adolescenziale visto in relazione con la realtà socioambientale attuale. Sarà data particolare attenzione  alla relazione tra l’adolescente e i suoi genitori e alle principali caratteristiche della funzione genitoriale. L’approfondimento della teoria della tecnica consultazione psicologica con gli adolescenti e con i loro genitori prenderà in considerazione in particolare i seguenti temi nodali: setting, colloqui con i genitori; movimenti transferali e controtransferali; movimenti identificatori e controidentificatori; restituzione e indicazione terapeutica.

 

 

Bergamo, marzo-novembre 2006 "LA COSTRUZIONE DELLA NARRAZIONE ALL'INTERNO DELLA RELAZIONE TERAPEUTICA"; Sede: VIA SAN LAZZARO 31 - BERGAMO; Info: ass.sipp@tin.it ; Fees: euro 105.

 


SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

 


Membro della Sezione Italiana della

E.F.P.P. - European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy in the Public Service

 

Istituto di formazione in Psicoterapia Psicoanalitica

Riconoscimento del  MIUR ai sensi della legge n. 56 del 18.2.’89

 

 

Sezione Regionale Lombardia – Liguria - Piemonte

 

La costruzione della narrazione

all’interno della relazione terapeutica

 

 

 

Programma delle sette giornate:

1° Giornata – 14 Marzo 2006

Ore 9 – 11             - Maria Paganoni: Il concetto di reverie: dalla reverie materna a                       quella terapeutica (Bion, Vallino, Ogden)

 

2° Giornata – 11 Aprile 2006

Ore 9 – 11             - Maria Paganoni: La reverie: nella relazione terapeutica:                                        presentazione e discussione di casi clinici

 

3° Giornata  - 9 Maggio 2006

 

Ore 9 – 11             - Maria Paganoni: Quattro diverse forme espressive dei fatti                                 psichici: il gioco (Ferro)

 

4° Giornata – 6 Giugno 2006

Ore 9 – 11             - Maria Paganoni: Quattro diverse forme espressive dei fatti                                 psichici: il disegno (Ferro)

 

5° Giornata – 15 Settembre  2006

Ore 9 – 11             - Maria Paganoni: Quattro diverse forme espressive dei fatti                                 psichici: il sogno (Ogden-Ferro)

 

 

6 Giornata – 13 Ottobre 2006

Ore 9 – 11             - Maria Paganoni: Quattro diverse forme espressive dei fatti                                 psichici: il racconto (Vallino)

 

7 Giornata  - 10 Novembre 2006

Ore 9 – 11             - Maria Paganoni: Presentazione e discussione di casi clinici

 

Ore 11.15 – 12.00 - Verifica con esame orale

Abstract dell’evento

 

L’evento intende portare una riflessione approfondita delle due menti al lavoro nella cornice del setting: quella dell’analista e quella del paziente.

La reverie, come funzione mentale che opera nel campo terapeutico, si presenta come strumento fondamentale per la comprensione e trasformazione di strutture mentali patologiche.

Questa è la cornice nella quale vengono rivisitate le forme espressive e comunicative della relazione psicoterapeutica coi pazienti.

 

Siena, 13-14 marzo 2006 "PRINCIPI E STRATEGIE D’INTERVENTO PRECOCE NELL’AUTISMO"; Sede: POLICLINICO UNIVERSITARIO; Info: fondazione.fabietti@libero.it  ; Fees= euro 50.

13 Marzo, Lunedì

 

13.30 Registrazione

14.00 M. Zappella:  Benvenuto ai partecipanti

14.20 F. Volkmar Introduzione

14.30 Katarzyna Chawarska: L’ identificazione e la diagnosi precoce nell’ Autismo in età prescolare      

16.00 pausa

16.30 – 17.30 Katarzyna Chawarska:  Principi e modelli d’intervento per l’Autismo in età prescolare

17.30 Discussione   

14 marzo, Martedì

 

9.00 – 10.30 M. Powers: Progettare un ambiente responsivo per l ‘apprendimento dei bambini con Autismo

10.30 Pausa

11.00 – 12.30  M.Zappella: Un approccio integrato al trattamento del bambino con Disturbo dello Spettro Autistico

12.30 -13.00 Discussione

13.00 – 13.30 Valutazione delle acquisizioni

 

PRINCIPI E STRATEGIE D’INTERVENTO PRECOCE NELL’AUTISMO”

Abstract

 

L’Autismo è un disturbo comune nell’infanzia, che colpisce 1/1000 bambini. Tuttavia, spesso non viene riconosciuto tempestivamente e non è diagnosticato fino all’età scolare, a causa delle scarsa diffusione di strumenti di screening dello sviluppo sia per la popolazione pediatrica generale che per i Disturbi dello Spettro Autistico. L’identificazione precoce dei bambini con autismo e la predisposizione di programmi intensivi precoci in età prescolare portano ad esiti evolutivi più favorevoli per molti bambini con autismo.  Questo evento formativo passa in rassegna le evidenze empiriche disponibili sul tema e fornisce indicazioni specifiche per l’identificazione, la diagnosi e l’intervento nell’autismo in età infantile. L’approccio illustrato prevede un processo multidimensionale: 1) valutazioni di routine dello sviluppo e strumenti di screening costruiti appositamente per l’autismo, da somministrare su tutti i bambini identificati come a rischio di disturbi dello sviluppo, e identificazione dei bambini a rischio specifico per la diagnosi di autismo; 2) diagnosi differenziale per discriminare l’autismo da disturbi dello sviluppo di diversa natura; 3) valutazione funzionale individuale con strumenti di comprovata attendibilità e validità; 4)

ptogettazione sulla base della valutazione individuale e implementazione di programmi abilitativi integrati ispirati alle linee guida proposte dalla comunità scientifica internazionale ( National Research Council, 2001).

 

 

Firenze, marzo-dicembre 2006 "PRATICA DELLA PSICOTERAPIA"; Sede: VIA G.B. AMICI N° 17 FIRENZE; Info: ipa.sullivan@tin.it ; Fees=  euro 300.

Associazione Fiorentina di Psicoanalisi Interpersonale

A.F.P.I.

Sede: Via G.B.Amici 17 Firenze

Corso di Aggiornamento per:

Medici e Psicologi

 

 

 

 

 


Pratica della Psicoterapia

Responsabile Scientifico: Dr.Fabiano  Bassi 

Firenze Via G.B. Amici 17 

28, 29 marzo - 5, 11, 26 aprile - 3, 16 maggio - 27 giugno - 26 settembre - 18 ottobre -14 novembre 2-13,20 dicembre  2006

Ore 21.00 –23.00

 


 

28 marzo 2006

1 ° sessione

ore 21.00 –23.00

Discussione clinica

Dr.Fabiano  Bassi

 

29 marzo 2006 
2 ° sessione

ore 21.00 –23.00

Casi Clinici

Dr.Fabiano  Bassi

 

5 aprile 2006
3 ° sessione

ore 21.00 –23.00

Discussione clinica

Dr.Fabiano  Bassi

 

11 aprile 2006
4  ° sessione

ore 21.00 –22.00

Casi Clinici

Dr.Fabiano  Bassi

 

 

 

 

26 aprile 2006
5
  ° sessione

ore 21.00 –22.00

Discussione clinica

Dr.Fabiano  Bassi

 

3 maggio 2006
6
  ° sessione

ore 21.00 –22.00

Casi Clinici

Dr.Fabiano  Bassi

 

16 maggio 2006
7
  ° sessione

ore 21.00 –22.00

Discussione clinica

Dr.Fabiano  Bassi

 

27 giugno 2006
8
° sessione

ore 21.00 –23.00

Gruppo Clinico

Dr.Fabiano  Bassi

 

26 settembre 2006
9
  ° sessione

ore 21.00 –22.00

Discussione clinica

Dr.Fabiano  Bassi

18 ottobre 2006  
10 ° sessione

ore 21.00 –22.00

Casi Clinici

Dr.Fabiano  Bassi

 

14 novembre 2006
11
° sessione

ore 21.00 –22.00

Discussione clinica

Dr.Fabiano  Bassi

 

13 dicembre 2006
12
° sessione

ore 21.00 –23.00

Casi Clinici

Dr.Fabiano  Bassi

 

20 Dicembre  2006

13 Sessione

ore 21.00 –22.00

Casi Clinici

Dr.Fabiano  Bassi

 

Ore 22.00 –23.00

Prova scritta


 

 

 

 

Eventi formativi provenienti da fonti diverse da ECM-Sanità:

 

VICISSITUDINI DEL TRAUMA
Firenze, Accademia La Colombaria
8 giugno 2006

Programma


08,30 Ricordo di Paolo Matteini
E. Bernetti

09,00 Apertura dei lavori ed introduzione
S. Nicasi


PRIMA SESSIONE

Chairman: V. Quattrocchi

09,15 L�esperienza traumatica ed i suoi derivati
G. Graziani

10,15 Tra incudine e martello: trauma e patologia borderline
M. Rossi Monti

11,15 Dibattito

11,30 Coffee Break


SECONDA SESSIONE

Chairman: G. Saraò

11,50 La violenza nascosta. Alcune considerazioni sul maltrattamento
psicologico nella coppia
S. Filippini

12,30 Attaccamento, trauma e molteplicità
B. Guerrini Degl�Innocenti

13,30 Dibattito

14,00 Test di valutazione finale








SEGRETERIA SCIENTIFICA

Graziani Graziano (graziani@interfree.it)
Nicasi Stefania (stefanianicasi@virgilio.it)
Saraò Giuseppe (gsarao@tiscalinet.it)


RELATORI e MODERATORI

Bernetti Elisabetta: Psichiatra, Psicoanalista S.P.I

Filippini Sandra: Psichiatra, Psicoanalista S.P.I

Graziani Graziano: Psichiatra ASL 4, Presidente C.P.F

Guerrini Degl� Innocenti Benedetta: Psichiatra, Psicoanalista S.P.I.

Nicasi Stefania: Psicologa, Segretario Scientifico C.P.F.

Quattrocchi Vincenza: Direttore D.S.M. Empoli, Psicoanalista S.P.I.

Rossi Monti Mario: Prof. Ordinario Università di Urbino

Saraò Giuseppe: Responsabile MOM 2, salute mentale adulti.
Psicoanalista S.P.I.




 
 
 
 
 

 

Centro Veneto di Psicoanalisi Giorgio Sacerdoti
Società Psicoanalitica Italiana, componente della International Psychoanalytical Association

Padova , 10-11 Giugno 2006

Identità di confine - Identità del confine
La cura sul limite

Con il Patrocinio
dell'Università di Padova, Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione
Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche

Aula Magna "Vallisneri"
Via Ugo Bassi 58, Padova
 

Sabato 10 Giugno

8.45
Registrazioni

9.15-9.30
Introduzione ai lavori: Marco La Scala (Presidente del Centro Veneto di Psicoanalisi)

LIMITE, TOPICA, STRUTTURA
Chairman Patrizio Campanile

9.30-10.30
Limite natura cultura: Antonio Alberto Semi, Enrico Mangini (discussant)

10.30-11.30
Discussione

11.00-11.30
Coffee break

11.30-12.30
Paradossalità e polisemia nel concetto psicoanalitico di "limite", Francesco Conrotto, Franca Munari (discussant)

12.30-13.00
Discussione e conclusioni


LA PATOLOGIA E IL LIMITE
Chairman Luigi Pavan

15.00-15.45
Il fondo instabile dell'esperienza. Clinica e psicopatologia borderline, Francesco Barale

15.45-16.15
Discussione

16.15-16.45
Coffee break


LA CURA TRA ISTITUZIONE E SOGGETTO

16.45-18.00
TAVOLA ROTONDA
Patologia del limite tra individuale e istituzionale
Introduce e coordina: Luigi Boccanegra
Interventi di: Maria Rosa De Zordo,
Maria Pierri,
Andrea Baldassarro

18.00-18. 30
Discussione e conclusioni

20.30
Proiezione del film "La sposa siriana" di Eran Riklis
A cura di Elisabetta Marchiori e Silvia Mondini

Introduzione e discussione di Luigi Pavan e Irene Ruggiero
Centro Veneto di Psicoanalisi Vicolo dei Conti 14, Padova


Domenica 11 Giugno

IL LIMITE E IL SESSUALE
Chairman Maria Vittoria Costantini

9.30-10.15
Spettri: angosce al di qua e al di là del principio del piacere nell'analisi dei pazienti borderline Antonio Andreoli

10.15-10.45
Discussione

10.45-11.15
Coffee break

11.15-12.00
Stati limite e sessualità infantile Jacques André

12.00-12.30
Discussione

12.30-13.00
Conclusione dei lavori Stefano Bolognini


RELATORI:

Jacques André, Psicoanalista APF (Association Psychanalytic de France)
Antonio Andreoli, Psicoanalista SSPsa, (Societé Suisse de Psychanalyse) HUG (Hopitaux Huniversitaires Geneve)
Andrea Baldassarro Psicoanalista SPI, Roma
Francesco Barale Psicoanalista SPI, Università di Pavia
Luigi Boccanegra Psicoanalista SPI, Venezia
Stefano Bolognini Psicoanalista SPI, Bologna
Francesco Conrotto Psicoanalista SPI, Napoli
Maria Vittoria Costantini Psicoanalista SPI, Università di Padova
Maria Rosa De Zordo Psicoanalista SPI, Treviso
Marco La Scala Psicoanalista SPI, Padova
Enrico Mangini Psicoanalista SPI, Università di Padova
Elisabetta Marchiori Psicoanalista SPI, Padova
Silvia Mondini Psicoanalista SPI, Padova
Franca Munari Psicoanalista SPI, Padova
Luigi Pavan Psicoanalista SPI, Università di Padova
Maria Pierri Psicoanalista SPI, Università di Padova
Irene Ruggiero Psicoanalista SPI, Bologna
Antonio Alberto Semi Psicoanalista SPI, Venezia

Comitato Scientifico:
L. Boccanegra Membro Associato SPI
S. Bolognini Membro Ordinario SPI
M. Capitanio Membro Associato SPI
M.V. Costantini Membro Associato SPI,
Segretario Scientifico CVP, Università di Padova
M.R. De Zordo Membro Associato SPI
D. Lagrasta Membro associato SPI
M. La Scala Membro Ordinario SPI, Presidente CVP
E. Mangini Membro Ordinario SPI, Università di Padova
P. Paiola Membro Associato SPI
C. Riemer Membro Associato SPI
G. Sartori Membro Ordinario SPI
A.A. Semi Membro Ordinario SPI

Comitato Organizzativo:
M. Capitanio (ECM); C.Lombardo; A. Macchi;
E. Marchiori; L. Marino; S. Mondini; G. Sartori.

Segreteria Organizzativa:
Per iscrizioni e informazioni
Daniela Ciancio: Tel 0498751160 Venerdì ore 9-11
Barbara Longhi: Tel 0498276544, Venerdì ore 11-13
Valentina Nuzzaci: Tel 0498276544, Mercoledì ore 9-11
convegnolimite@libero.it

PARTECIPAZIONE SOLO PER ISCRIZIONE
(Fino ad esaurimento dei posti disponibili)
Studenti e Specializzandi . 100euro + Iva (Totale Euro 120)
Professionisti. 150euro + Iva (Totale Euro 180)

é stato richiesto l'accreditamento come evento formativo presso il Ministero della Sanità per Psicoterapeuti (Psicologi e Psichiatri)

LEGGE SULLA TUTELA DELLA PRIVACY:
Il decreto legislativo n. 196/2003 stabilisce che dal 1° Gennaio 2004 non sarà possibile inviare comunicazioni senza il consenso preventivo del destinatario. Qualora voleste essere cancellati dal nostro database inviateci una comunicazione con la dicitura "CANCELLATEMI". Grazie

Il pagamento potrà essere effettuato tramite BONIFICO BANCARIO intestato a CENTRO VENETO DI PSICOANALISI, CASSA DI RISPARMIO DI PADOVA E ROVIGO C/C 4446166 CIN B- ABI 6225 CAB 11801. Il bonifico DOVRA' ESSERE SPEDITO, INSIEME ALLA SCHEDA DI ISCRIZIONE debitamente compilata in tutte le sue parti a: "CONVEGNO SUL LIMITE" Centro Veneto di Psicoanalisi Vicolo dei Conti 14, 35122 Padova

 

 
IV Congresso della Società gruppoAnalitica Italiana
Milano 11 e 12 marzo 2006. Aula dei Salesiani in via Copernico 9

Processi di formazione
La formazione alla responsabilità e la responsabilità della formazione


Alcuni interrogativi che animano da tempo la ricerca e la pratica
didattica della sgai:
- In che cosa consiste un processo di formazione?
- In che rapporto sono informazione, conformazione e formazione?
- In quale relazione è la formazione culturale con le strutture
neuroniche di base?
- Si può parlare di maturità psichica come si parla di
maturazione
biologica?
- Che cosa significa responsabilità? A chi o a che cosa si
risponde?
- Ha senso parlare di una “domandabilità” (capacità di porre
domande)?
- Come si coniugano responsabilità e “domandabilità” nella
pratica
analitica?
- Come si configura la pratica analitica intesa come processo di
formazione?
- È possibile inserire nel macro-concetto di formazione lo
psicoanalizzare a parità del governare e dell’educare (secondo
l’intuizione freudiana)?
- Quali le costanti e quali le variabili nelle diverse pratiche
formative (in particolare, scolastiche, aziendali e psicoanalitiche)?

Il Congresso è costruito dai Soci e dagli allievi della SGAI che nel
loro percorso di ricerca e di formazione hanno in diverse occasioni
avvertito il limite di una coltivazione disciplinare annodata in se
stessa. Pur dando il maggior valore alla competenza specialistica che
la professione di gruppoanalista richiede, hanno più volte riconosciuto
il rischio di esaurire tale competenza in un orizzonte teorico e
metodologico, magari sempre più sofisticato, ma non organicamente
arricchito dagli apporti culturali e dalle esperienze di altri ambiti
professionali . Sono progressivamente entrati a far parte della Società
cultori di discipline non psicoanalitiche: filosofi, sociologi,
insegnati, educatori, formatori aziendali, con i quali gli analisti
hanno avuto feconde possibilità di ibridazione. Da questa intensa
frequentazione è comparso nell’orizzonte della nostra attività
scientifica la parola “OLTRE” con cui è stato nominato il nostro
attuale progetto di ricerca.
Al di là dell’alone semantico che questa parola evoca, essa può essere
letta come un acrostico: Organizzare Limiti Tra Responsabilità
Eterogenee. Il concetto di limite non va qui inteso in termini
riduttivi, quanto cioè riduce la potenzialità creativa di ciascun
individuo o di ciascuna disciplina, ma, al contrario, va intesa come il
confine di ciascuna competenza specifica che la pone in contatto con
competenze diverse. La terra di confine è la terra felix, quella terra
da cui possono nascere alberi fruttiferi che sporgono i loro rami sui
territori ben definiti di ciascuna competenza confinante.
Sulla base di questa esperienza di lunga data nasce questo Congresso
come momento rilevante di un confronto multidisciplinare che intende
protendersi in uno spazio aperto, condiviso con rappresentanti di altre
discipline, in particolare con formatori aziendali e con insegnanti che
hanno in comune con gli analisti il traguardo della formazione, propria
come dei propri specialissimi interlocutori.





Programma

I° Mattina – Sabato 11 marzo
9.30 - Inizio lavori
Breve prolusione del Presidente Paolo Tucci
Introduzione di G.Varchetta

10.00 - La formazione alla responsabilità nell’esperienza
psicoanalitica, relatore D.Napolitani,
Discussant: A. Lampignano, V.Vicelli,

11.30 - Coffee Break
12.00 - Inizio Dibattito
13.00 - Pausa Pranzo

I° Pomeriggio
15.00 – Informazione, conformazione, formazione, relatore M. Ceruti
Discussant: A. Ehrhardt, G. Barzanò

16.30 - Coffee Break
17.00 - Inizio Dibattito
18.00 - Fine lavori

II° Mattina – Domenica 12 Marzo
9.30 - Commemorazione di Fabrizio Napolitani – Proiezione breve
filmato. Intervengono: Leonardo Ancona, Giusy Cuomo, Diego Napolitani.
Conferimento del premio alle sua memoria

10.00 - Sostenere la responsabilità come responsiveness relatore S.
Manghi,
Discussant: F. Carmagnola, G. Landoni

11.30 - Coffe Break
12.00 - Inizio Dibattito
13.00 - Pausa Pranzo

II° Pomeriggio
14.45 – Tavola Rotonda. Chairman: Leonardo Ancona. Relatori: Sergio
Benvenuto, Maria Giovanna Campus, Antonello Correale, Giusy Cuomo

16.45 - Coffee Break
17.15 – Breve Dibattito
17.45 – Conclusione dei Lavori, D.Napolitani



Per informazioni:
Paolo Tucci 02.48.01.26.56 - 347. 50.99.646
paolotucci@fastwebnet.it
 

 

INTERNATIONAL FEDERATION OF PSYCHOANALYTIC SOCIETIES – IFPS

 

 

 

 

XIV INTERNATIONAL FORUM OF PSYCHOANALYSIS

 

 

 

Psicoanalisi in Transizione

L'INTERFACCIA TRA MONDO INTERNO E MONDO ESTERNO

 

 

 

Psychoanalysis in Transition

THE INTERPLAY OF INTERNAL AND EXTERNAL WORLD

 

 

 

Psicoanálisis en Transición

EL INTERCAMBIO ENTRE MUNDO INTERNO Y EXTERNO

 

 

 

 

 

 

Rome, May 23 – 27, 2006

Hotel Sheraton & Conference Center

EUR Viale del Pattinaggio, 100   00144 ROMA

tel. +39 0654531        fax +39 065940689

www.sheraton.com/roma

 

 

 

 


 

 

 

MEMBER SOCIETIES OF THE IFPS

 

Associazione di Studi Psicoanalitici (ASP), Milan, Italy

 

Canadian Society for Integrated Psychoterapy and Psychoanalysis, Vancouver B.C,

Canada

 

Centro de Estudios y Aplicación del Psicoanálisis, Madrid, Spain

 

Centro Psicoanalítico de Madrid, Madrid, Spain

 

Círculo Psicanalítico de Minas Gerais, Belo Horizonte, MG, Brazil

 

Círculo Psicanalítico de Rio de Janeiro, Rio de Janeiro, RJ, Brazil

 

Daseinsanalystisches Seminar, Zürich, Switzerland

 

Deutsche Psychoanalytische Gesellschaft e.V. DPG, Germany

 

Hellenic Society for Psychoanalytic Psycotheraphy, Athens, Greece

 

Institut für Psychoanalyse, Zürich, Switzerland

 

Instituto Mexicano de Psicoanálisis A. C., Mexico D.F. Mexico

 

Institutt for Psykoterapi, Oslo, Norway

 

Istituto di Psicoterapia Analitica di Firenze (I.P.A.), Florence, Italy

 

Istituto Erich Fromm di Psicoanalisi Neofreudiana, Bologna, Italy

 

The National Psychological Association for Psychoanalysis, New York, USA

 

Österreichische Arbeitskreise für Psychoanalyse, Austria

 

Psychoanalytic Association of the Westchester Center, Inc., New York, USA

 

Seminario de Sociopsicoanálisis A.C., México D.F., Mexico

 

Schweizerischer Fachverband für Daseinsanalytische Psychotherapie, Zürich, Switzerland

 

Sociedad Chilena de Psicoanálisis. ICHPA, Santiago, Chile

 

Sociedade de Psicanalise Iracy Doyle, Rio de Janeiro, R.J., Brazil

 

Societá Italiana di Psicoanalisi della Relazione, Rome and Milan, Italy

 

 

Swedish Psychoanalytical Association, Stockholm, Sweden

 

The Postgraduate Psychoanalytic Society, Inc., New York, USA

 

Therapeia Psychoanalysts, Helsinki, Finland

 

Therapeia Society, Helsinki, Finland

 

The William Alanson White Psychoanalytic Society, New York, USA

 

Study Groups

 

Instituto de Psicoanálisis Contemporáneo, Buenos Aires, Argentina

 

Kaunas Study Group of Psychoanalysis and Psychotherapy, Kaunas, Lithuania

 

 


 

EXECUTIVE COMMITTEE

 

Sonia Gojman de Millán, Ph.D. secretary general

Carola Mann, Ph.D. deputy secretary general

Valerie Tate Angel, M.S.W. (USA)

Agnar Berle, Ph.D. (Norway)

Carlo Bonomi, Ph.D. (Italy)

Michael Ermann, Prof. Dr. Med. (Germany)

Miguel A. Gonzáles Torres, M.D. (Spain)

Klaus Hoffmann, Dr. Med. (Germany)

Javert Rodrigues, M.D. (Brazil)

Harriet Pappenheim, M.S.W. (USA) (alternate)

Maria Luisa Tricoli, Ph.D. (Italy) (alternate)

 

 

JOURNAL

 

International Forum of Psychoanalysis (IFP)

Christer Sjödin (Sweden) (Editor in Chief)

Jan Stensson (Sweden) (Foundig Editor)

Lena Andreasson (Sweden) (Managing Editor)

 

 

CONFERENCE COMMITTEES

 

XIV Forum President

Michele Minolli (Italy)

 

XIV Forum Vice-President

Daniela De Robertis (Italy)

 

Scientific Committee

Carlo Bonomi (Italy), Marco Conci (Italy), Daniela De Robertis (Italy), Michael Ermann (Germany), Sonia Gojman de Millán (Mexico), Carola Mann (USA), Michele Minolli (Italy).

 

Organizing Committee

Romina Coin, Massimo Fontana, Daniela Galardi, Massimo Iannucci, Giancarlo Marenco, Franco Mendini, Davide Milonia, Guglielma Palamara, Elena Patrizi, Susanna Porcedda, Maria Pia Roggero, Cristina Storino, Maria Luisa Tricoli.

 

Host Society

Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione

(SIPRe)

Via Aulo Plauzio, 5   00181 Roma (Italy)

tel/fax  +39 067887869

Via Carlo Botta, 25   20135  Milano (Italy)

tel/fax +39 025454442

www.sipreonline.it


 

CONFERENCE FACULTY

 

 

Rómulo Aguillaume, M.D. (Spain)

Cesare Albasi, Ph.D. (Italy)

Neil Altman, Ph.D. (USA)

Laura Ambrosiano, Ph.D. (Italy)

Aniceto Aramoni, M.D. (Mexico)

Rebeca Aramoni, Ph.D.(Mexico)

Bartocci Claudia, Ph.D.  (Italy)

Fabiano Bassi, M.D. (Italy)

Agnar Berle, Ph.D. (Norway)

Romano Biancoli, Ph.D. (Italy)

Carlo Bonomi, Ph.D. (Italy)

Franco Borgogno, Ph.D. (Italy)

Juan Bustamante, M.D.(Mexico)

Sergio Caruso, Ph.D. (Italy)

Irene Caponetto, Ph.D.(Italy)

Romina Coin, Ph.D. (Italy)

Jaime Coloma, Ph.D. (Chile)

Marco Conci, M.D.(Italy)

Mauricio Cortina, M.D. (Mexico)

Paolo Cruciani, Ph.D. (Italy)

Roberto Cutajar, M.D. (Italy)

Daniela De Robertis, Ph.D. (Italy)

Darlene Ehrenberg, Ph.D. (USA)

Michael Ermann, M.D. (Germany)

Emilio Fava, M.D. (Italy)

Nadia Fina, Ph.D. (Italy)

Juan Flores, Ph.D. (Chile)

Massimo Fontana, M.D. (Italia)

James Fosshage, Ph. D. (USA)

Edith Frank-Rieser, Ph.D. (Austria)

Rainer Funk, Ph.D. (Germany)

Daniela Galardi, Ph. D. (Italy)

Pierfrancesco Galli, M.D. (Italy)

Massimo Giannoni, M.D. (Italy)

Sonia Gojman de Millán, Ph.D. (Mexico)

Patricia González, Ph. D. (Mexico)

Miguel Angel González Torres, M.D. (Spain)

Hara Karamanolaki, M.D. (Greece)

Sandra Kruel, M.D. (Brazil)

Juhani Ihanus, Ph.D. (Finland)

Hazel Ipp, Ph.D. (Canada)

Ada Labanti, Ph.D. (Italy)

Edson Lannes, M.D. (Brazil)

Marja Lindqvist, Ph.D. (Finland)

Giovanni Liotti   M.D. (Italy)

Anna Maria Loiacono, Ph.D. (Italy)

Daniela Maggioni, Ph.D. (Italy)

Carola Mann, Ph.D. (U.S.A.)

Giancarlo Marenco, Ph. D.(Italy)

Eliana Mendes, Ph.D. (Brazil)

Laura Migliarese Andreoli, M.D.(Italy)

Paolo Migone, M.D. (Italy)

Salvador Millán, M.D. (Mexico)

Michele Minolli, Ph.D. (Italy)

Diego Napolitani, M.D.(Italy)

Carla Negro, M.D.(Italy)

Harriet Pappenheim, C.S.W., B.C.D. (USA)

Elena Patrizi, Ph.D. (Italy)

Valdimiro Pellicanò M.D. (Italy)

Susanna Porcedda, Ph.D. (Italy)

Michele Ranchetti, Ph.D. (Italy)

Owen Renik, M.D. (USA)

Pilar Revuelta, Ph.D. (Spain) 

Dimitris Rigas, M,D. (Greece)

Juan Rodado, M.D. (Spain)

Carlo Rodini, Ph.D. (Italy)

Javert Rodrigues, M.D. (Brazil)

Jorgelina Rodrigues O’Connor, Ph.D. (Spain)

Maria Pia Roggero, Ph.D. (Italy)

Guadalupe Sanchez, Ph.D. (Mexico)

Elena Sanz, M.D. (Spain)

Andrea Seganti, M.D. (Italy)

Catherine Silver, Ph.D. (USA)

Giovanni Smerieri, M.D.(Italy) 

Eugenia Soumaki, M.D. (Greece)

Juan Stenssson, Ph.D. (Finland)

Cristina Storino, Ph.D. (Italy)

Valerie Tate Angel, M.S.W. (USA)

Maria Luisa Tricoli, Ph.D. (Italy)

Axel Triebel, Ph.D. (Germany)

Edward Tronick, Ph.D. (USA)

Fabio Vanni, Ph.D. (Italy)

Giancarlo Ventimiglia, Ph.D. (Italy)

Julio Villena Aragón, M.D. (Argentina)

Enrico Vincenti, Ph.D. (Italy)

Nelly Irene Zita, Ph.D. (Italy)

Salvo Zito, Ph.D. (Italy)

Kate Washton, C.S.W., B.C.D. (USA)

 

 


 

Psicoanalisi in Transizione

L'INTERFACCIA TRA MONDO INTERNO E MONDO ESTERNO

 

 

Le profonde e rapide trasformazioni che la Psicoanalisi ha presentato nell'ultimo decennio impongono una rivisitazione dei principali concetti teorici e teorico-clinici. Inoltre, l'apertura che i movimenti psicoanalitici hanno perseguito ultimamente consente un più creativo ed euristico confronto con le discipline affini. Interfacciarsi con i risultati di altre scienze e prospettive facilita il compito di revisionare e conferire una veste più attuale ai temi dominanti nella scienza psicoanalitica. Come gli argomenti dei panel indicano, il Forum privilegia tematiche di largo respiro e di cruciale importanza non solo per la riflessione teorica, ma anche e soprattutto per l'intervento clinico.

 

 

 

PRE-FORUM

 

Martedì, 23 Maggio              8.00 – 16.00    Registrazione

                                                                       

                                                 9.00 – 12.00   Tavola Rotonda

                                                                        Chair: Sergio Caruso (Italia)

                                                                        Creare uno spazio di scambio

                                                 tra i movimenti

                                                 psicoanalitici

 

              9.00 – 9.30     Hazel Ipp (Canada) (IARPP)

                                     International Association

                                     Relational Psychoanalysis and

                                     Psychotherapy

              9.30 – 10.00   Sonia Gojman de Millán

                                     (Messico) (IFPS)

                                     International Federation of

                                     Psychoanalytic Societies

             10.00 – 10.30  Rainer Funk (Germania)

                                                                        International Erich Fromm

                                     Society

 

             10.30 – 10.45  Break

                                    

            10,45 – 11,15  Michele Minolli (Italia) (SIPRe)

                                    Società Italiana di Psicoanalisi

                                    della Relazione                                  

            11.15 – 11.45 Pier Francesco Galli (Italia)

            11.45 – 12.15  Dibattito

 

             12.15 – 13.00  Lunch (libero)                                      

 

            13.00 – 15.30  Visita guidata a San Pietro in

                                     Vincoli

             13.00               Trasferimento a San Pietro

                                     in Vincoli                     

             14.45               Ritorno allo Sheraton

 

             15.30 - 16.45   Chair: Michele Ranchetti (Italia)

                                     Daniela De Robertis (Italia) 

                                     Mosé, Michelangelo e Freud: un

                                     intreccio di storie nella storia

         

                                    

16.45 – 17.00  Dibattito

 

                                                18.30               Apertura del XIV Forum

                                                                        Saluto delle Autorità

                                                                        Sonia Gojman de Millán

                                                                        Segretaria Generale dell'IFPS

                                                                        Michele Minolli

                                                                        Presidente del Forum

                                                                        Cocktail di benvenuto

 


 

 

Mercoledì, 24 Maggio           8.00 – 16.00   Registrazione

 

                                                  9.00 –  9.30   Introduzione ai lavori del

                                                                        XIV Forum

                                                                        Sonia Gojman de Millán

                                                                        Segretaria Generale dell'IFPS

                                                                        Michele Minolli

                                                                        Presidente del XIV Forum

                                                                        Daniela De Robertis

                                                                        Vice-presidente del XIV Forum

 

                                                  9.30 – 12.30  PANEL 1

            L'INCONSCIO E LE SUE

            VICISSITUDINI

                                                                        Chair: Daniela De Robertis

                                                                                    (Italia)

                                                              9.30 - 10.00   Giovanni Liotti (Italia)

                                                                       Il concetto di piano inconscio e lo studio

evoluzionistico della motivazione

interpersonale

                         10.00 – 10.30  Mauricio Cortina (Messico)

                                                                       L’intersoggettività e le sue vicissitudini:

dalla simulazione incarnata al significato

                                                            10.30 – 11.00 Maria Luisa Tricoli (Italia)

                                                                       Il sogno,un ponte tra mondo interno e

mondo esterno

 

                                                            11.00 – 11.30 Break

 

                                                            11.30 – 12.15  Dibattito

 

                                                            12.15 – 13.45 Lunch (libero)

                                   

                                                13.45 –14.30   Chair: Sandra Kruel (Brasile)

                                                                        Caso Clinico in sessione

                                                                        plenaria

                                                                        Owen Renik (U.S.A.)

                                                                       La motivazione e l’Inconscio

 

                                                14.30 – 16.00  Laboratori clinici sul caso presentato

 

Sala Estensi (italiano)

Chair: Fabio Vanni (Italia)

14.30 – 15.00 Discussant: Laura Ambrosiano (Italia)

15.00 – 15.30 Discussant: Cesare Albasi (Italia)

15.30 – 16.00 Dibattito

Sala Sforza (inglese)

Chair: Paolo Migone (Italia)

14.30 – 15.00 Discussant: Valerie Tate Angel (U.S.A.)

15.00 – 15.30 Discussant: Fabiano Bassi (Italia)

15.30 - 16.00 Dibattito

Sala Farnese (italiano)

Chair: Giancarlo Marenco (Italia)

14.30 – 15.00 Discussant: Nadia Fina (Italia)

15.00–  15.30 Discussant: Valdimiro Pellicanò (Italia)

15.30 – 16.00          Dibattito

Sala Orsini (spagnolo)

Chair: Patricia Gonzáles (Messico)

14.30 – 15.00 Discussant: Jorgelina Rodriguez O’Connor (Spagna)

15.00 – 15.30 Discussant: Juan Bustamante (Messico)

15.30 – 16.00 Dibattito

 

                                                            16.15 – 18.15  Workshop                                                                                      

                                                                                    Sala Visconti (italiano)

                                                                                    ASP( Italia)

                                                                        Sognare... in due: dal sogno

                                                                                    sognato al sogno come lavoro

                                                                                    relazionale

                                                                        chair: Daniela Maggioni(Italia)

                                                                        Daniela Maggioni,Laura Andreoli,

                                                                        Irene Zita(Italia)

                                                                        Radici e trame relazionali ed in soggettive del

                                                                                      lavoro clinico sul sogno e con il sogno

                                                                                      Irene Caponetto,Carla Negro (Italia)

                                                                              Il sogno “negato”

                                                                                      Claudia Bartocci,Irene Caponetto,

                                                                        Giovanni Smerieri(Italia)

                                                                        Il sogno come creazione duale di realtà psichica

                                                            16.15 – 17.45  Interventi liberi

 

 


 

 

Giovedì, 25 Maggio                8.00-  16.00  Registrazione

 

  8.00 -   9.00 Pre-conference (inglese)

Chair: Valerie Tate Angel (U.S.A.)

Marco Conci (Italia)

Da Sullivan a Mitchell:

le radici interpersonali della svolta

relazionale

 

                                                          

                           9.00 – 12.30  PANEL 2

                                                 RAPPRESENTAZIONE E

                                                 REALTA'

                                                                       Chair: Maria Pia Roggero (Italia)

                                                  9.00 –  9.30   Diego Napolitani (Italia)

                                                                       Il multiverso relazionale

                                                  9.30 – 10.00  Michele Minolli (Italia)

                                                                       L'autocoscienza come ricerca della realtà

e cardine della cura

                                                10.00 -  10.30  Dibattito

 

                                                10.30 – 11.00 Break

 

                                                                        Chair: Pilar Revuelta (Spagna)

                                                11.00 – 11.30 Javert Rodrigues (Brasile)

                                                                       Al di là del campo della rappresentazione

                                                11.30 -  12.00  Juan Flores (Cile)

                                                                       Conflitto sociale e soggettività: il

coinvolgimento dell’analista

                                                12.00 – 12.30 Dibattito

 

                                                            12.30 – 13.45  Lunch (libero)

                                   

                                                            13.45 – 14.30 Chair: Kate Washton (U.S.A.)

                                                                        Caso Clinico in sessione

                                                                        plenaria

                                                 Neil Altman (U.S.A.)

                                                                       Rappresentazione e realtà nel

controtransfert

 

                                                14.30 – 16.00  Laboratori clinici sul caso presentato

 

Sala Estensi (italiano)

Chair: Ada Labanti (Italia)

14.30 – 15.00 Discussant: Romano Biancoli (Italia)

15.00 – 15.30 Discussant: Susanna Porcedda (Italia)

15.30 – 16.00 Dibattito

Sala Sforza (inglese)

Chair: Edson Lannes (Brasile)

14.30 - 15.00           Discussant: Catherine Silver  (U.S.A.)

15.00 - 15.30           Discussant: Eliana Mendes (Brasile)

15.30 - 16.00           Dibattito

Sala Farnese (italiano)

Chair: Giancarlo Ventimiglia (Italia)

14.30 – 15.00 Discussant: Roberto Cutajar (Italia)

15.00 – 15.30 Discussant: Romina Coin (Italia)

15.30 – 16.00 Dibattito

Sala Orsini  (spagnolo)

Chair: Juan Rodado (Spagna)

14.30 – 15.00 Discussant: Julio Villena Aragón (Argentina)

15.00 – 15.30 Discussant: Salvador Millán (Messico)                   

15.30 – 16.00 Dibattito

 

                                                            16.15 – 18.15  Workshop                                                                                       

                                                                                    Sala Visconti (inglese)

                                                                                    Archivi dell'IFPS

                                                                                    Il futuro dei ricordi

                                                                                    chair: Carlo Bonomi (Italia)

                                                                                    Juhani Ihanus(Finlandia)

 L'apertura degli archivi di psicoanalisi:

 ricordi e storie gettati verso il futuro

                                                                                    Jan Stensson (Svezia)

                                                                        Riflessioni sullo scrivere la storia

 dell’IFPS                                                                     Aniceto Aramoni (Messico)

                                                                                    Rebeca Aramoni (Messico)

                                                                                    Ricordi del periodo messicano

                                                                                                                di Erich Fromm

 

 

                                                            16.15 – 17.45  Interventi liberi

 

 


 

 

Venerdì, 26 Maggio  8.00 16.00  Registrazione

 

 8.00 9.00     Pre-conferenza (inglese)

                                                           Chair: Harriet Pappenheim (U.S.A.)                                                                                   James Fosshage (U.S.A.)

                                                           Lavorare con i sogni. Alcune considerazioni

di base per un approfondimento

 

 

9.00 – 12.30   PANEL 3

                                                            IL SIGNIFICATO

                                     DELL'INTERPRETAZIONE

                                     E L'INTERPRETAZIONE DEL

                                     SIGNIFICATO

                                                            Chair: Carola Mann (U.S.A.)

                                     9.00 –  9.30   Darlene Ehrenberg (U.S.A.)

                                                                       

                                                  9.30 – 10.00 Rómulo Aguillaume (Spagna)

                                                           Interpretazione e metodo

                                                10.00 – 10.30 Dibattito

                                                10.30 -  11.00  Break

 

                                                                        Chair: Marja Lindqvist (Finlandia)

             11.00 – 11.30 Paolo Cruciani (Italia)

                                                           Trovare senso, dare senso, creare un senso.

Momenti nell'evoluzione dell'interpretazione

psicoanalitica

                                                11.30 – 12.00  Miguel Ángel Gonzáles Torres

                                                                                    (Spagna)

                                                           La dimensione del tempo nel processo analitico

                                                12.00 – 12.30  Dibattito

 

                                                12.30 – 13.45  Lunch (libero)

                                   

                                                13.45 –14.30   Chair: Axel Triebel (Germania)

                                                            Caso Clinico in sessione plenaria

                                     Michael Ermann (Germania)

                                     Le tue parole mi toccano. Modelli della

                                     memoria e tecnica psicoanalitica

                                                14.30 –16.00   Laboratori clinici sul caso presentato

                                                                       

Sala Estensi (italiano)

Chair: Cristina Storino (Italia)

14.30 – 15.00          Discussant: Anna Maria Loiacono (Italia)

15.00 – 15.30          Discussant: Salvo Zito (Italia)

15.30 – 16.00          Dibattito

Sala Sforza (inglese)

Chair: Rainer Funk (Germania)

14.30 - 15.00 Discussant: Edith Frank-Rieser (Austria)

15.00 - 15. 30 Discussant: Agnar Berle (Norvegia)

15.30 - 16.00 Dibattito

Sala Farnese (italiano)

Chair: Elena Patrizi (Italia)

14.30 – 15.00 Discussant: Massimo Giannoni (Italia)

15.00 – 15.30 Discussant: Massimo Fontana (Italia)

15.30 – 16.00 Dibattito

Sala Orsini (spagnolo)

Chair: Guadalupe Sanchez (Messico)

14.30 – 15.00 Discussant: Elena Sanz (Spagna)

15.00 – 15.30 Discussant: Jaime Coloma (Cile)

15.30 – 16.00 Dibattito

 

                                                16.15 – 18.15  Workshop                  

                                                            Sala Visconti (inglese)

                                                            HSP (Grecia)

                         Il setting analitico e la valenza comunicativa

                         dell'acting out e dell'enactment

                                                            chair:Dimitris Rigas (Grecia)

                                                            Dimitris Rigas (Grecia)

                                                           Il tacito dialogo della relazione analitica: le

interazioni di transfert e controtransfert

Eugenia Soumaki (Grecia)

La valenza comunicativa dell’acting-out e dell’enactment

nella psicoterapia psicoanalitica con gli adolescenti

                                                            Hara Karamanolaki (Grecia)

                                                           L’intersoggettività e il processo analitico

 

                                                16.15 – 17.45  Interventi liberi

 

                                    20.00               Cena di gala

 


 

 

Sabato, 27 maggio        8.00 – 9.00    Registrazione

 

 8.00 9.00    Pre-conferenza (inglese)

                                                           Chair: Neil Altman (U.S.A.)

                                                           Franco Borgogno (Italia)

                                                           Paula Heiman ‘sconosciuta’

 

                                      9.00 – 13.30  PANEL 4

                                     PSICOANALISI E RICERCA

                                                Chair: Andrea Seganti (Italia)

                                     9.00 -   9.30  Daniela Maggioni (Italia)

                                                           Per un ricerca sul processo di cambiamento

                                      9.30 – 10.00  Emilio Fava (Italia)

                                                           Come funziona la psicoterapia quando funziona.

I contributi della ricerca empirica

                        10.00 -  10.30  Dibattito

 

                                                10.30 – 11.00  Break

 

                                                           Chair: Carlo Rodini (Italia)

                        11.00 – 12.00 Sonia Gojman de Millán

                                                            (Messico)

                                                           Processi interpersonali di sviluppo. Casi da un

progetto di ricerca sull’attaccamento

                                    12.00 – 13.00 Edward Z. Tronick (U.S.A.)  

                                                           La co-creazione del significato personale e

l’esperienza del “volto immobile”: l’infante, il

bambino e i loro genitori. L’analista e

l’analizzando

                                    13.00 – 13.30 Dibattito

 

                                                13.30 – 14.30 Lunch (libero)

 

14.30 -  16.30 Workshop

                         Sala Visconti (italiano)

Istituto Erich Fromm( Bologna)

I.P.A (Firenze)

S.I.P.Re. (Roma-Milano)

                                                           Psicoanalisi interpersonale  relazionale:

                                                           radici e prospettive

                                                           Chair: Daniela Galardi (Italia)

                         Romano Biancoli (Italia)

                                                            Dai là-e-allora della vita dell'analizzando al qui-e-

                                                                        ora della seduta

                         Roberto Cutajar (Italia)

                                                                        La psicoanalisi interpersonale

                                                                                                nell'attualità dei modelli relazionali

                         Enrico Vincenti (Italia)

Alcune risposte della Psicoanalisi Relazionale

alle nuove configurazioni psicopatologiche

 

14.30 – 16.00  Interventi liberi

 

16.30 -  17.00 Chiusura del Forum

                        

                         Sonia Gojman de Millán

                                                            Segretaria Generale dell'IFPS

                         Michele Minolli

                                                            Presidente del Forum

                                                            Juan Flores

                                                            Presidente dell’ICHPA

 

RIUNIONI DELL'IFPS

 

Domenica, 21 maggio  12.00– 18.00   Executive Committee  (EC)

                                                 SIPRe. Via Aulo Plauzio 5/1                                    

                                                 00181 Roma tel. 067887869

 

Lunedì, 22 maggio       9.00– 17.00     Assembly of Delegates (AD)

                                                            Sheraton Conference Center

                                                                         EUR Viale del Pattinaggio 100

                                                                         00144 Roma tel. 06 54531

 

Martedì, 23 maggio     9.00– 12.00     IFP Regional Editors Meeting

                                                                          SIPRe. Via Aulo Plauzio 5/1,

                                                                        00181 Roma tel. 067887869

 

 

 


 

INFORMAZIONI

 

ECM

Ai partecipanti che lo richiederanno sarà rilasciato un attestato di partecipazione valido per l'accreditamento ECM per psicologi e medici psicoterapeuti, nella misura che verrà riconosciuta dal Ministero.

 

Lingue

E' prevista la traduzione simultanea in Italiano, Inglese e Spagnolo durante le sessioni plenarie della mattina e per il caso clinico presentato il pomeriggio. Dopo la presentazione del caso clinico, i partecipanti si divideranno in Laboratori Clinici in cui il caso verrà discusso in sessioni parallele nelle tre lingue ufficiali del Forum..

 

Interventi liberi

Le proposte di interventi liberi in una delle tre lingue ufficiali del Forum, non superiori a 20 minuti, devono essere inviate entro il 31 gennaio 2006 al Comitato Organizzativo del Forum. L'argomento trattato dovrà vertere su uno dei quattro panel proposti. Inviare un abstract di 500 parole (Word 6.0 o Word 97-2003) alla Dott.ssa Cristina Storino cristina.storino@tin.it seguendo le indicazioni della scheda inclusa nel sito www.sipreonline.it

 

Poster

I lavori presentati in forma di poster dovranno rientrare nelle attuali conoscenze relative all'area psicoanalitica e all'area delle disciplini affini. Il tema deve essere originale e apportare nuove informazioni, conoscenze ed esperienze. Potranno presentare i poster i soci ordinari e i soci candidati dell'IFPS. L'Autore dovrà far pervenire via e-mail un abstract del poster in una delle tre lingue ufficiali del Forum alla Dott.ssa Susanna Porcedda susannaporcedda@virgilio.it entro il 28 febbraio 2006, seguendo le modalità indicate nel sito www.sipreonline.it

 

La comunicazione dell'accettazione degli interventi liberi e dei poster verrà data entro il 31 marzo 2006.

 

Informazioni sul programma scientifico

Inglese e italiano: Dr. Maria Luisa Tricoli

Fax +39 065410639

e-mail: mltricoli@virgilio.it

 

Spagnolo Dr. Daniela De Robertis

Fax +39 067887869

e-mail daniela.derobertis@tin.it

 

Programma sociale per partecipanti e accompagnatori

1.      Visita guidata a San Pietro in Vincoli

Martedì 23 maggio h. 13.00-16.30

 

Cocktail di benvenuto

Sheraton Congress Center

Martedì 23 maggio h. 18.30

 

2.      Gala Dinner  (euro 70.00)

            Marriott Grand Hotel Flora

      Via Veneto, 191  Roma

Venerdì 26 maggio h. 20.00

 

Programmi turistici facoltativi sono elencati nel sito web.


 

 

 

QUOTE DI ISCRIZIONE

I pagamenti vanno effettuati mediante carta di credito on line o mediante bonifico bancario intestato a:

Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione - SIPRe

Banca di Roma, Agenzia 95, viale Montenero 4, 20135 Milano

ABI 03002, CAB 01636, c.c. N. 65506637

Codice Iban IT35V0300201636000065506637

Codice Swift  BROMITR1M45.

Si prega di completare il modulo allegato alla fine o di stamparlo dal sito www.sipreonline.it e di inviarlo accompagnato dalla ricevuta di pagamento a:

Segreteria FORUM 2006 c/o SIPRe Via Carlo Botta, 25   20135 Milano.

I moduli privi di ricevuta di pagamento non saranno registrati.

 

iscrizione prima del                           iscrizione dopo il

                                   15 Marzo (IVA inclusa)                    15 Marzo(IVA inclusa)

 

Membri IFPS                        euro    370                             420

Non membri IFPS                 euro    430                             480

Candidati                               euro     170                              220

Studenti                                 euro    130                             180

Accompagnatori                    euro    150                              180

 

Segreteria Amministrativa: Dr. Alessandro Busonero

                                               SIPRe

                                               Via Carlo Botta, 25   20135 Milano

                                               tel/fax +30 025454442

alessandrobusonero@sipreonline.it

 

 

Rimborsi

La cancellazione dell'iscrizione deve essere richiesta per iscritto non oltre il 10 Maggio 2006. Sarà trattenuta una somma di 30 euro. Tutti i rimborsi saranno effettuati dopo la chiusura del Forum.

 

 

Alberghi

Lo Sheraton Hotel, all'EUR, sede del Forum, si trova a 20 minuti dall'Aeroporto "Leonardo da Vinci" e dal centro-città (Piazza Venezia e Stazione Termini) con servizio navetta gratuito in orari prefissati. Il primo pullman disponibile parte da Termini alle h. 9.00.

Il Comitato Organizzativo ha inoltre predisposto una navetta con partenza alle h. 7.50 dalla fermata "Magliana" della Metro B con arrivo allo Sheraton alle h. 8.00.

 

Nel sito www.sipreonline.it è indicata una lista di hotel di varie categorie situati lungo il percorso della metro B.


 

 

Psychoanalysis in Transition

THE INTERPLAY OF INTERNAL AND EXTERNAL WORLD

 

In the last decades deep and rapid transformations have taken place in psychoanalysis that now urge for a critical review of its main theoretical and clinical issues. Moreover, psychoanalytic streams are more open and interested in engaging an interdisciplinary dialogue with related sciences so that psychoanalytical knowledge can be confronted with other scientific perspectives on human beings, and the most important psychoanalytic topics can be updated. As the contents of the panels show, the Forum will focus on wide and crucial issues for our theoretical approach and clinical work in psychoanalysis.

 

PRE-FORUM

 

Tuesday, May 23         8.00 am –  4.00 pm    Registration

                                                                       

                                      9.00 am - 12.00 pm  Round Table

                                                                        Chair: Sergio Caruso (Italy))

                                                                        Making a Space for the

                                                                        Interchange within the

                                                                        Psychoanalytic Movements

  9.00 am –  9.30 am    Hazel Ipp (Canada) (IARPP)

                                    International Association

                                     Relational Psychoanalysis and

                                     Psychotherapy

9.30 am – 10.00 am     Sonia Gojman de Millán

                                     (Mexico) (IFPS)

                                     International Federation of

                                     Psychoanalytic Societies

                                   10.00 am – 10.30 am  Break

 

10.30 am – 11.00 am   Rainer Funk (Germany)

                                     International Erich Fromm

                                     Society 

11.00 am– 11.30 am    Michele Minolli (Italy) (SIPRe)

                                    Società Italiana di Psicoanalisi

                                    della Relazione

                                    11.30 am – 12.00         Debate

 

                                    12.00  – 1.00 pm         Lunch (free)

 

                                      1.00 pm –  3.30 pm    Guided visit to San Pietro in

                                                                        Vincoli

                                      1.00 pm                     Transfer to San Pietro in Vincoli                                           

                                      2.45 pm                     Return to the Sheraton Hotel

                                                                       

                                      3.30 pm – 4.30 pm     Chair: Michele Ranchetti (Italy)

                                                                        Daniela De Robertis (Italy)

                                                                        Moses, Michelangelo, and

                                                                        Freud: An intertwining of

                                                                        Stories in History

                                      4.30 pm -  5.00 pm    Debate

 

                                      6.30 pm                     Opening the XIV Forum

                                                                        Official Welcome

                                                                        Sonia Gojman de Millán

                                                                        Secretary General of the IFPS

                                                                        Michele Minolli

                                                                        XIV Forum President

                                                                        Welcome Cocktail

 


 

 

Wednesday, May 24   8.00 am –  4.00 pm    Registration

                                                                       

                                      9.00 am – 9.30 am     Introduction to the Forum

                                                                        Sonia Gojman de Millán

                                                                        Secretay General of the IFPS

                                                                        Michele Minolli

                                                                        XIV Forum President

                                                                        Daniela De Robertis

                                                                        XIV Forum Vice-President

 

                                      9.30 am – 12.30 pm   PANEL 1

                                                                        THE UNCONSCIOUS AND

                                                                        ITS VICISSITUDES

                                                 Chair: Daniela De Robertis (Italy)

                                                  9.30 am - 10.00 am    Giovanni Liotti (Italy)

                                                                       Unconscious Plan and the Evolutionary

Approach to the Study of Interpersonal

                                                                                    Motivation

             10.00 am – 10.30 am   Mauricio Cortina (Mexico)

            Intersubjectivity and its Vicissitudes. From Embodied Simulation to Meaning

                                                10.30 am – 11.00 am   Maria Luisa Tricoli (Italy)

                                                                       The Dream: a Bridge between Internal

                                                                                    and External World

                                                11.00 am – 11.30 am   Break

 

                                                11.30 am – 12.15 pm   Debate

 

                                                12.15 pm –  1.45 pm    Lunch (free)

                                   

                                      1.45 pm –  2.30 pm    Chair: Sandra Kruel (Brazil)

                                                                        Presentation of a Clinical Case

                                                                        Owen Renik (USA)

                                                                       Motivation and the Unconscious

 

                                    2.30 pm – 4.00 pm       Clinical Labs

 

Estensi Hall (Italian)

Chair: Fabio Vanni (Italy)

2.30 pm –   3.00 pm Discussant: Laura Ambrosiano (Italy)

3.00 pm –  3.30 pm Discussant:  Cesare Albasi (Italy)

3.30 pm –  4.00 pm Debate

Sforza Hall (English)

Chair: Paolo Migone (Italy)

2.30 pm – 3.00 pm Discussant: Valerie Tate Angel (U.S.A.)

3.00 pm – 3.30 pm Discussant: Fabiano Bassi (Italy)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

Farnese Hall (Italian)

Chair: Giancarlo Marenco (Italy)

2.30 pm –  3.00 pm Discussant: Nadia Fina (Italy)

3.00 pm –  3.30 pm Discussant: Valdimiro Pellicanò (Italy)

3.30 pm –  4.00 pm Debate

Orsini Hall (Spanish)

Chair: Patricia Gonzáles (Mexico)

2.30 pm –  3.00 pm Discussant: Jorgelina Rodriguez O’Connor (Spain)

3.00 pm –  3.30 pm Discussant: Juan Bustamante (Mexico)

3.30 pm –  4.00 pm Debate

 

                                                  4.15 pm – 6.15 pm     Workshop                                                                                      

                                                                                    Visconti Hall (Italian)

                                                                                    ASP ( Italy)

                                                                                    A dream ... for two: moving

                                                                                    from dreamt dreams to dreams

                                                                                    as relational pieces

                                                                        chair: Daniela Maggioni(Italy)

                                                                        Daniela Maggioni,Laura Andreoli,

                                                                        Irene Zita(Italy)

                                                                                       Relational and Intersubjective Roots and

                                                                                       Plots in the Clinical Work

                                                                                      Irene Caponetto,Carla Negro (Italy)

                                                                                      The “Denied” Dream”

                                                                                      Claudia Bartocci,Irene Caponetto,

                                                                        Giovanni Smerieri(Italy)

                                                                       The Dream as a Dual Creation of Psychic Reality

 

                                                4.15 pm – 5.45 pm       Individual papers


 

 

Thursday, May 25     8.00 am - 4.00 pm       Registration

 

8.00 am -9.00 am        Pre-conference (English)

Chair: Valerie Tate Angel (USA)

Marco Conci (Italy)

From Sullivan to Mitchell:

The Interpersonal Roots of

the Relational Turn                                                 

                                    9.00 am12,30 pm     PANEL 2

                                                                       REPRESENTATION AND

                                                                       REALITY

                                                                       Chair: Maria Pia Roggero (Italy)

                                      9.00 am –  9.30 am    Diego Napolitani (Italy)

                                                                       The Relational Multiverse

                                      9.30 am –10.00 am    Michele Minolli (Italy)

                                                                        Self-consciousness: the Search

                                                                        for Reality and its Clinical

                                                                        Implication

                                    10.00.am – 10.30 am   Debate

 

                                    10.30 am – 11.00 am   Break

 

                                                                        Chair: Pilar Revuelta (Spain)

                                    11.00 am – 11.30 am   Javert Rodrigues (Brazil)

                                                                       Beyond the Representation Field

                                    11.30 am-  12.00         Juan Flores (Chile)

                                                                       Social Conflict and Subjectivity: the

Analyst's Involvement

                                    12.00      -  12.30 pm   Debate

 

                                                12.30 am –  1.45pm     Lunch (free)

                                   

                                                  1.45 pm –  2.30 pm    Chair: Kate Washton (USA)

                                                                                    Presentation of a Clinical Case

                                                                                    Neil Altman (USA)

                                                                       Representation and Reality in

                                                                                    Countertransference

 

                                                  2.30 pm -  4.00 pm    Clinical Labs

 

Estensi Hall (Italian)

Chair: Ada Labanti (Italy)

2.30 pm –  3.00 pm Discussant: Romano Biancoli (Italy)

3.00 pm –  3.30 pm Discussant: Susanna Porcedda (Italy)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

Sforza Hall (English)

Chair: Edson Lannes (Brazil)

2.30 pm -  3.00 pm Discussant: Catherine Silver (U.S.A.)

3.00 pm -  3. 30 pm Discussant: Eliana Mendes (Brazil)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

Farnese Hall (Italian)

Chair: Giancarlo Ventimiglia (Italy)

2.30 pm –  3.00 pm Discussant: Roberto Cutajar (Italy)

3.00 pm –  3.30 pm Discussant: Romina Coin (Italy)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

Orsini Hall (Spanish)  

Chair: Juan Rodado (Spain)

2.30 pm –  3.00 pm Discussant: JulioVillena Aragón (Argentina)

3.00 pm –  3.30 pm Discussant: Salvador Millán (Mexico)

3.30 pm –  4.00 pm Debate

 

                                      4,15 pm – 6,15 pm Workshop

                                                                        Visconti Hall (English)

                                                                                    The IFPS Archives

                                                                        The Future of Memories

                                                                                    Chair: Carlo Bonomi(Italy)

                                                                                    Juhani Ihanus(Finland)

Opening the Archives of Psychoanalysis:

Memories and Histories towards the Futures

                                                                                    Jan Stensson(Sweeden)

                                                                        Some Reflexion on Writing the History of

 IFPS

                                                                                    Aniceto Aramoni (Mexico)

                                                                                    Rebeca Aramoni (Mexico)

                                                                                    Memories from the Mexican

                                                                                                                Period of Erich Fromm

                                                                                 

                                      4.15 pm – 5.45 pm     Individual papers


 

 

Friday, May 26              8.00 am -  4.00 pm    Registration

 

               8.00 am – 9.00 am    Pre-conference (English)

                                                                       Chair: Harriet Pappenheim (USA)

James Fosshage

Pivotal Issues in Understanding and

Working with Dreams.

 

 

                                      9.00 am – 12.30 pm   PANEL 3

                                     THE MEANING OF

                                     INTERPRETATION AND

THE INTERPRETATION

                                                                        OF MEANING

                                                 Chair: Carola Mann (USA)

                                     9.00 am –  9.30 am   Darlene Ehrenberg (USA)

                                     9.30 am – 10.00 am  Rómulo Aguillaume (Spain)

                                                                       Interpretation and Method

                                                10.00 am – 10.30 am   Debate

 

                                                10.30 am – 11.00 am Break

 

                                                                                    Chair: Marja Lindqvist

                                                                                                (Finland)

                                   11.00 am – 11.30 am  Paolo Cruciani (Italy)

                                                                       Finding, Giving, Creating Sense.

Developments in Psychoanalytic

Interpretation.

                                                11.30 am - 12.00         Miguel Ángel Gonzáles Torres

                                                                                    (Spain)

                                                                       Time Dimension and its Relationship

with Analytic Process

                                                12.00    –   12.30 pm   Debate

                                               

                                                12.30 pm –  1.45 pm    Lunch (free)

                                   

                                                  1.45 pm –  2.30 pm    Chair: Axel Triebel (Germany)

                                                                                    Presentation of a Clinical Case

                                                                        Michael Ermann (Germany)

                                   Your Words Touch My Mind" . Modes

of Memory and Psychoanalytic Technique

                                                  2.30 pm -  4.00 pm    Clinical Labs

 

Estensi Hall (Italian)

Chair:Cristina Storino (Italy)

2.30 pm -  3.00 pm Discussant: Anna Maria Loiacono (Italy)

3.00 pm -  3. 30 pm Discussant: Salvo Zito (Italy)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

Sforza Hall (English)

Chair: Rainer Funk (Germany)

2.30 pm -  3.00 pm Discussant: Edith Frank-Rieser (Austria)

3.00 pm -  3. 30 pm Discussant: Agnar Berle (Norway)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

Farnese Hall (Italian)

Chair: Elena Patrizi (Italy)

2.30 pm -  3.00 pm Discussant: Massimo Giannoni (Italy)

3.00 pm -..3.30 pm Discussant: Massimo Fontana (Italy)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

Orsini Hall (Spanish)

Chair: Guadalupe Sanchez (Mexico)

2.30 pm –  3.00 pm Discussant: Elena Sanz (Spain)

3.00 pm –  3.30 pm Discussant: Jaime Coloma (Chile)

3.30 pm -  4.00 pm Debate

 

                                      4.15 pm – 6.15 pm Workshop                                                                                                                               Visconti Hall (English)

                                                                        HSPP(Greece)

                                     The Analytic Setting and the

                                                                        Communicative Dimension of Acting-

                                                                        out and Enactment

                                   Chair:Dimitris Rigas (Greece)

Dimitris Rigas (Greece)

Silent Dialogues in the Analytic Relation:

Transference and Countertransference

Interactions

Eugenia Soumaki (Greece)

                                                                       Communicative Dimension of Acting out and                                                             

                                                                                     Enactment

Hara Karamanolaki (Greece)

Intersubjectivity and Analytic Process

 

                                      4.15 pm - 5.45 pm     Individual papers

 

                                      8.00 pm                     Gala Dinner


 

 

Saturday, May 27        8.00 am -  9.00 am     Registration

 

                    8.00 am – 9.00 am  Pre-conference (English)

                                                                       Chair: Neil Altman (U.S.A.)

                                                                       Franco Borgogno (Italy)

                                                                       Paula Heiman 'unknown'

 

                                      9.00 am –   1.30 pm   PANEL 4

                                                            PSYCHOANALYSIS AND

                                                                        RESEARCH

                                                            Chair: Andrea Seganti (Italy)

  9.00 am –  9.30 am   Daniela Maggioni (Italy)     

            An Investigation of the Change Process

 

                                                  9.30 am – 10.00 pm   Emilio Fava (Italy)

                                                                       How Psychotherapy Works when it

Works. Contributions from Empirical

Research

                                                10.00 am  -10.30 am    Debate

 

                                                10.30 am – 11.00 am   Break

 

                                                            Chair:  Carlo Rodini (Italy)

            11.00 am –   12.00       Sonia Gojman de Millán

                                                                        (Mexico)

                                                                       Interpersonal Developmental Processes.

Cases from an Attachment Research

Project

                                                12.00     –    1.00 am    Edward Z. Tronick (USA)

                                                                       Co-creating Private Meaning Making

and the Still-face: Infants and Children

and their Parents; Analysts and

Analysands

  1.00 am -   1.30 am Debate

 

                                                  1.30 pm –  2.30 pm    Lunch (free)

                                                                                                                                   

                                                  2.30 pm  -  4.30 pm   Workshop

                                                                                    Visconti Hall (Italian)

                                                                        Istituto Erich Fromm (Bologna);

                                                                        I.P.A.( Florence);

                                                                        SIPRe (Rome – Milan)

                                                                                    Interpersonal and Relational

                                                                                    Psychoanalysis: Roots and

                                                \                                   Perspectives

                                   Chair: Daniela Galardi (Italy)

Romano Biancoli (Italy)

From There and Then of Analysand's

Life to the Here and Now of the Session

Roberto Cutajar (Italy)

                                                                                    The Influence of Interpersonal

                                                                                                                Psychoanalysis on Relational Models

Enrico Vincenti (Italy)

                                                                       New Syndromes in the Light of

Relational Psychoanalysis Perspectives

               

                                      2.30 pm -  3.45 pm    Individual papers

 

                                      4.30 pm –  5.00 pm    Closing Remarks

                                                 Sonia Gojman de Millán

                                                 Secretary Gerneral of the IFPS

                                     Michele Minolli

                                                 XIV Forum President

                                                                        Juan Flores

                                                                        President of ICHPA

 

 

IFPS MEETINGS

 

Sunday, May 21      12.00 – 6.00 pm  Executive Committee (EC)

                                     SIPRe. Via Aulo Plauzio 5/1,

                                     00181 Roma tel. 067887869

 

Monday, May 22       9.00 am- 5.00 pm   Assembly of Delegates (AD)

                                                               EUR Sheraton Conference Center

                                                                 Viale del Pattinaggio 100     

                                                                   00144 Roma tel. 06 54531

 

Tuesday, May 23      9.00 am – 12.00 IFP Regional Editors

....................................................................Meeting

                                                                  SIPRe. Via Aulo Plauzio 5/1

                                                                 00181 Roma tel. 067887869


 

INFORMATION

 

Languages

Italian, English, and Spanish are the official languages of the XIV Forum. Simultaneous translation into Italian, English, and Spanish will be provided for plenary sessions and case presentations. Clinical Labs will be held in parallel sessions for different language groups.

 

Call for Individual Papers

Proposals for individual papers not exceeding 20 minutes should be submitted to Organizing Committee - Dr. Cristina Storino cristina.storino@tin.it

Please, submit 500-word abstracts (Word 6.0 or Word 97-2003) exploring the theme of one of the four panels according to the form available on the website www.sipreonline.it

 

Call for Poster Presentation

There will be the opportunity throughout the four days to display posters relevant to any aspect of psychoanalysis and related fields. The posters are expected to report original contributions, and can be presented by IFPS members and candidates. Please, submit your abstract to the Organizing Committee – Dr. Susanna Porcedda susannaporcedda@virgilio.it according to the form available on the website www.sipreonline.it

 

The deadline for individual papers and posters submissions is 28 February, 2006.

Notification of proposal acceptance will be mailed by the Organizing Committee by march 31, 2006.

 

 

Social program for participants and accompanying persons:

 

Guided Visit to San Pietro in Vincoli

Tuesday, May 23 h.2.30 pm – 4.30 pm

 

Welcome Reception

Sheraton Conference Center

Tuesday, May 23 h. 6.30 pm

 

Gala Dinner

Marriott Grand Hotel Flora

Via Veneto, 191  Roma

Friday, May 26 h. 8.00 pm (70,00) euro

 

Optional tourist programs can be found on the website.

 


 

 

FORUM REGISTRATION AND HOTEL RESERVATION

 

Registration fee

 

Payments can be made by credit card online (www.sipreonline.it), or by wire transfer in euro.

Please make wire transfers payable to

Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione - SIPRe

Banca di Roma, Agenzia 95, viale Montenero 4, 20135 Milano

ABI 03002, CAB 01636, c.c. N. 65506637

Iban Code IT35V0300201636000065506637

Swift Code BROMITR1M45.

Please, fill in the Registration Form attached on the bottom or print it from the website www.sipreonline.it and return it with the confirmation of the effected payment to:

Segreteria FORUM 2006 c/o SIPRe Via Carlo Botta, 25  20135 Milano.

Registration forms received without payment proof will not be handled.

 

                                   registration before                            registration after

                                   March 15 (Vat included)                  March 15 (Vat included)

 

IFPS Members                      euro    370.00                        420.00

IFPS Non Members              euro    430.00                        480.00

Candidates                             euro     170.00                         220.00

Students                                 euro    130.00                        180.00

Accompanying Persons         euro    150.00                        180.00

 

Conference Registrar:          Dr. Alessandro Busonero

                                               SIPRe

                                               Via Carlo Botta, 25   20135 Milano

                                               tel/fax +30 02 5454442 

alessandrobusonero@sipreonline.it

 

Refund policy

Refund requests must be presented in writing before May 10, 2006. A 30 euros processing fee will be deducted. Reimbursements will be refund after the end of the forum.

 

Hotels

The Sheraton Hotel is the location of the XIV Forum. A free scheduled shuttle connects the hotel with "Leonardo da Vinci" International Airport (20 minutes) and with the city centre (Piazza Venezia - Termini Railway Station, 20 minutes), first bus leaving from Termini at 9.00 am. An additional shuttle will be provided for attendees from Metro B (stop "EUR Magliana") at 7.50 am (arrival time at Sheraton Hotel: 8.00 am).

 

Hotels of various categories in the area of Termini Station are listed on the website www.sipreonline.it

 


 

Psicoanálisis en Transición

EL INTERCAMBIO ENTRE MUNDO INTERNO Y EXTERNO

 

 

 

Las amplias y rápidas transformaciones que han matizado el psicoanálisis en la última década solicitan revisar sus principales conceptos teóricos y teórico-clínicos. Además el  psicoanálisis actual se aproxima y se interesa hacia lo eurístico y creativo de las disciplinas afines. Enfrentar los adelantos de otras ciencias y perspectivas cercanas posibilita la tarea de revisión y pone al día los temas sobresalientes del pensamiento psicoanalítico. Conforme a los títulos que los paneles enseñan, el forum focaliza tópicos básicos no sólo por el encuadre teórico, sino y sobre todo por el trabajo clínico.

 

 

PRE-FORUM

 

Martes 24 de Mayo                 8.00 – 16.00  Inscripción

 

                                                  9.00 – 12.00 Mesa Redonda

                                     Presidente de mesa: Sergio

                                     Caruso (Italia)

                                                 Propiciar un intercambio entre las orientaciones

                                                                        psicoanalíticas:  

 

               9.00 – 9.30    Hazel Ipp (Canadá) (IARPP)

                                     International Association Relational Psychoanalysis

                                     and Psychotherapy

               9.30 – 10.00  Sonia Gojman de Millán

                                     (México) (IFPS)

                                     International Federation Psychoanalytic Societies

             10.00 -  10.30  Rainer Funk (Alemania)

                                                                        International Erich Fromm Society 

             10.30 – 10.45  Break

 

             10.45 – 11.15  Michele Minolli (Italia) (SIPRe)

                                    Società Italiana di Psicoanalisi    della Relazione

            11.15 – 11.45 Pierfrancesco Galli (Italia)

                                                11.45 – 12.15  Debate

 

                                                12.15 – 13.00  Comida (libre)

 

             13.00 – 15.30  Visita guiada a S. Pietro in Vincoli

             13.00               Salida del hotel Sheraton y

             14.45               Retorno al hotel Sheraton

 

                                                15.30 – 16.30 Presidente de mesa: Michele Ranchetti (Italia)                                                                

                                                                        Daniela De Robertis (Italia) 

                                                                        Moisés, Miguel Ángel y Freud: un enlace de historias en

                                                                        la historia       

                                                16.30 – 17.00  Discusión

 

18.30                 Apertura del XIV Forum

                                                                        Palabras de bienvenida y saludos de las Autoridades

                                                                        Sonia Gojman de Millán

                                                                        Secretaria general de IFPS

                                                                        Michele Minolli

                                                                        Presidente del XIV Forum

                                                                        Cóctel de bienvenida


 

 

Miercoles 24 de Mayo            8.00 – 16.00  Recogida de documentación

 

                                                              9,00 – 9,30    Introdución a los trabajos del

                                                                                    Forum

                                                  9.00 –    9.30 Sonia Gojman de Millán

                                                                        Secretaria General de IFPS

                                                                        Michele Minolli

                                                                        Presidente del Forum

                                                                        Daniela De Robertis 

                                                                        Vice-Presidente del Forum

                                                                                                           

                                                  9.30 – 12.30  PANEL 1

                                                 EL INCONSCIENTE Y SUS AVATARES

                                                                        Presidente de mesa: Daniela De Robertis (Italia)

                                                  9.30 – 10.00  Giovanni Liotti (Italia)

                                                                       El concepto de plan inconsciente y el

enfoque evolucionístico a la motivación

                                                                        interpersonal

                                                10.00 – 10.30  Mauricio Cortina (México)

                                                                       La intersubjetividad y sus avatares. De la

similaridad encarnada al sentido

                                                10.30 – 11.00  Maria Luisa Tricoli (Italia)

                                                                       El sueño, un puente entre mundo interno

                                                                        y externo

 

                                                            11.00 – 11.30  Break

 

                                                            11.30 – 12.00  Discusión

 

                                                            12.00 – 13.45  Comida (libre)

 

                         13.45 – 14.30  Chair: Sandra Kruel (Brasil)

                                                 Caso clínico en sesión plenaria

                                                 Owen Renik (Estados Unidos)

                                                                       La Motivación y el Inconsciente

 

                                                14.30 – 16.00  Laboratorios clínicos sobre el caso presentado

 

Sala Estensi (italiano)

Presidente de mesa: Fabio Vanni (Italia)

14.30 – 15.00 Comentarista: Laura Ambrosiano (Italia)

15.00 – 15.30 Comentarista: Cesare Albasi (Italia)

15.30 – 16.00 Discusión

Sala Sforza (inglés)

Presidente de mesa: Paolo Migone (Italia)

14.30 – 15.00 Comentarista: Valerie Tate Angel (Estados Unidos)

15.00 – 15.30 Comentarista: Fabiano Bassi (Italia)

15.30 – 16.00 Discusión

Sala Farnese(italiano)

Presidente de mesa: Giancarlo Marenco (Italia)

14.30 – 15.00 Comentarista: Nadia Fina (Italia)

15.00 – 15.30 Comentarista: Valdimiro Pellicanò (Italia)

15.30 – 16.00 Discusión

Sala Orsini (español)

Presidente de mesa: Patricia Gonzáles (México)

14.30 – 15.00 Comentarista: Jorgelina Rodríguez O’Connor (España)

15.00 – 15.30 Comentarista: Juan Bustamante (México)

15.30 – 16.00 Discusión

 

                                                16.15 – 18.15  Workshop                  

                                                                        Sala Visconti (italiano)

                                                                                   ASP (Italia)

                                                                        Soñar... en dos: del sueño soñado al sueño como tarea

                                                                        Relacional

                                                                        Presidente de mesa: Daniela Maggioni (Italia)

Daniela Maggioni, Laura Andreoli, Irene Zita                                                    

Raices y guiones relacionales e intersubjetivos del trabajo clínico sobre el sueño y con el sueño

                                                                        I. Caponetto C. Negro

                                                                        El sueño “denegado”

C. Bartocci, I. Caponetto, G. Smerieri    
           
El sueño como creación dual de realidad

 psíquica

 

 

                                                16.15 – 17.45  Comunicaciones libres          

 


 

 

Jueves 25 de Mayo                  8.00 – 16.00  Recogida de documentación

 

  8.00 -    9.00 Pre-conferencia (inglés)

Presidente de mesa: Valerie Tate Angel (Estados Unidos)

Marco Conci(Italia)         

De Sullivan a Mitchell :las raices interpersonales de la orientación relacional

 

                                                              9.00 – 12.30  PANEL 2

                                                                                    REPRESENTACIÓN Y REALIDAD

                                                                                    Presidente de mesa: Maria Pia Roggero (Italia)

                           9.00 –  9.30   Diego Napolitani (Italia)

                                                                       El multi-verso relacional

                           9.30 – 10.00  Michele Minolli (Italia)

                                                                       La autoconciencia como búsqueda de la

                                                 realidad y eje de la curación

                         10.00 -  10.30  Discusión

 

                                                10.30 – 11.00  Break

                                                                       

                                                                        Presidente de mesa: Pilar

                                                                        Revuelta (España)                                                              

                         11.00 – 11.30  Javert Rodrigues (Brasil)

                                                                       Más allá del campo de la representación

                                                11.30 – 12.00  Juan Flores (Chile)

                                                                       Conflicto social y subjetividad: la

implicación del analista

                         12.00 – 12.30  Discusión

 

                                                            12.30 – 13.45  Comida (libre)

 

                         13.45 – 14.30  Presidente de mesa: Kate Washton (Estados Unitos)

                                                 Caso clínico en sesión plenaria

                                                 Neil Altman (Estados Unidos)

                                                                       Representación y realidad en la

                                                 contratransferencia

 

                                                14.30 – 16.00  Laboratorios clínicos sobre el caso presentado

 

Sala Estensi (italiano)

Presidente de mesa: Ada Labanti (Italia)

14.30 – 15.00 Comentarista: Romano Biancoli (Italia)

15.00 – 15.30 Comentarista: Susanna Porcedda (Italia)

15.30 -  16.00 Discusión

Sala Sforza (inglés)

Presidente de mesa: Edson Lannes (Brazil)

14.30 – 15.00 Comentarista: Catherine Silver (Estados Unidos.)

15.00 – 15.30 Comentarista: Eliana Mendes (Brasil)

15.00 – 15.30 Discusión

Sala Farnese (italiano)

Presidente de mesa: Giancarlo Ventimiglia (Italia)

14.30 – 15.00 Comentarista: Roberto Cutajar (Italia)

15.00 – 15.30 Comentarista: Romina Coin (Italia)

15.30 -  16.00 Discusión

Sala Orsini (español)

Presidente de mesa: Juan Rodado (España)

14.30 – 15.00 Comentarista: Julio Villena Aragón (Argentina)

15.00 – 15.30 Comentarista: Salvador Millán (México)

15.30 – 16.00 Discusión

 

                                                16.15 – 18.15  Workshop      

                                                                        Sala Visconti (inglés)

                                                                        Archivos de IFPS

                                                                        El futuro de las memorias

                                                                                    Presidente de mesa: Carlo

                                                                        Bonomi (Italia)

                                                                                    Juhani Ihanus (Finlandia)

                                                                       La apertura de los archivos de

psicoanálisis: recuerdos y historias

echados al futuro

                                                                                    Jan Stensson (Svezia)

                                                                       Unos comentarios acerca del escribir la

historia de IFPS

                                                                                    Aniceto Aramoni (México)

                                                                                    Rebeca Aramoni (México)

                                                                       Memorias del periodo mejicano de Erich

Fromm

 

                                                16.15 – 17.45  Comunicaciones  libres         

 


 

 

Viernes 26 de Mayo    8.00 – 16.00  Recogida de documentación

 

  8.00 9.00 Pre-conferencia (inglés)

                             Chair: Harriet Pappenheim (Estados Unitos)

                                                           James Fosshage

                                                           Unos comentarios básicos para trabajar

y explorar los sueños

 

                                      9.00 – 12.30  PANEL 3

                                                            EL SIGNIFICADO DE LA INTERPRETACIÓN Y LA

                                                            INTERPRETACIÓN DEL SIGNIFICADO

                                                                        Presidente de mesa: Carola Mann (Estados Unidos)

                                      9.00 –  9.30   Darlene Ehrenberg (Estados Unidos)

La naturaleza de la acción terapéutica en el marco de la intersubjetividad

 

 

                                      9.30 – 10.00  Rómulo Aguillaume (España)

                                                           Interpretación y método

                                    10.00 – 10.30  Discusión

 

                                    10.30 – 11.00  Break

 

                                                            Presidente de mesa: Marja Lindqvist

                                                                        (Finlandia)

              11.30 – 11.30  Paolo Cruciani (Italia)

                                                           Hallar sentido, dar sentido, crear un sentido.

Desarrollos en la evolución de la interpretación psicoanalítica

                                    11.30 -  12.00  Miguel Ángel González Torres

                                                                        (España)

                                                           El tiempo y su relación con el proceso analítico

                                    12.00 – 12.30  Discusión

 

                                                12.30 – 13.45  Comida (libre)

 

                                                13.45 – 14.30  Chair: Axel Triebel (Alemania)

                                     Caso clínico en sesión plenaria: Michael Ermann (Alemania)

                                                            Tus palabras impresionan mi

                         mente. Patrones de la memoria y

                         técnica psicoanalítica

14.30 – 16.00  Laboratorios clínicos sobre el caso presentado

                                                                       

Sala Estensi (italiano)

Presidente de mesa: Cristina Storino (Italia)

14.30 – 15.00 Comentarista:  Anna Maria Loiacono (Italia)

15.00 – 15.30 Comentarista:  Salvatore Zito (Italia)

15.30 – 16.00 Discusión

Sala Sforza (inglés)

Presidente de mesa: Rainer Funk (Alemania)

14.30 – 15.00 Comentarista: Edith Frank-Rieser (Austria)

15.00 – 15.30 Comentarista: Agnar Berle (Noruega)

15.30 – 16.00 Discusión

Sala Farnese (italiano)

Presidente de mesa: Elena Patrizi (Italia)

14.30 – 15.00 Comentarista: Massimo Giannoni (Italia)

15.00 – 15.30 Comentarista: Massimo Fontana (Italia)

15.30 – 16.00 Discusión

Sala Orsini (español)

Presidente de mesa: Guadalupe Sanchez (México)

14.30 – 15.00 Comentarista:Elena Sanz (España)

15.00 – 15.30 Comentarista: Jaime Coloma (Chile)

15.30 – 16.00 Discusión

 

 

                                    16.15 – 18.15  Workshop (inglés)     

                                                            Sala Visconti HSPP (Grecia)

                                                           La función comunicativa del acting out y del

enacment en el setting analítico

                                                            Presidente de mesa: Dimitris Rigas

                                                           (Grecia)

                                                            Dimitris Rigas (Grecia)

El diálogo callado de la relación analítica: las

Interacciones de transferencia y contratransferencia

Hara Karamanolaki(Grecia)

La intersubjetividad y el proceso analítico

Eugenia Soumaki (Grecia)

La función comunicativa del acting out y del enacment en la psicoterapia psicoanalítica con los adolescentes

 

 

 

                                    16.15 – 17.45  Comunicaciones libres          

 

                                    20.00               Cena de gala


 

 

Sabado 27 de Mayo     8.00 –   9.00  Recogida de documentación

 

  8.00 9.00 Preconferencia (inglés)

                                                                        Chair: Neil Altman (Estados Unidos)

                                                           Franco Borgogno (Italia)

                                                           Paula Heiman"desconocida"

 

                            

                                      9.00 – 13.30  PANEL 4                               

                        PSICOANÁLISIS E INVESTIGACIÓN

                                                            Presidente de mesa: Andrea Seganti

                                                                                                (Italia)

                                      9.00 –   9.30  Daniela Maggioni (Italia)

                                                           Para una investigación sobre el proceso de

                                                            cambio

                                     9.30 – 10.00  Emilio Fava (Italia)

                                                           Cómo funciona la psicoterapia cuando funciona

Los adelantos de la investigación empírica

                                    10.00 – 10.30  Discusión

 

                                   10.30 – 11.00  Break

 

                                                            Presidente de mesa: Carlo Rodini

                                                                                                (Italia)

                                    11.00 – 12.00  Sonia Gojman de Millán (México)

                                                           Procesos interpersonales de desarrollo. Casos

de un proyecto de investigación de apego

             12.00 – 13.00  Edward Z. Tronick (Estados Unidos)

                                                           La cocreación del significado individual y la

vivencia de la “cara inmóvil”: el infante, el niño

y sus padres. El analista y el analizando

                                    13.00 – 13.30  Discusión

 

                                                13.30 – 14.30  Comida (libre)

 

                                    14.30 – 16.30  Workshop

Istituto Erich Fromm (Bologna);

 I.P.A. (Florencia);

 S.I.P.Re. (Roma – Milán)

                                                            El Psicoanálisis interpersonal y

                                                            relacional: raices y perspectivas

                         Presidente de mesa: Daniela Galardi

                        (Italia)

                                                            Romano Biancoli (Italia)

                                                            Desde « los » allá -y- entonces de la vida

                                                                                del analizando al aquí -y- ahora de la

                                                                                sesión              

                                                            Roberto Cutajar (Italia)

                                                                        El Psicoanálisis interpersonal en la

                                                 actualidad de las orientaciones

                                                 relacionales       

                                                            Enrico Vincenti (Italia)

                                                           Unas propuestas del psicoanálisis relacional a

los nuevos síndromes

 

                                    14.30 – 15.45  Comunicaciones libres

 

                                    16.30 – 17.30  Clausura del XIV Forum

                                                            Sonia Gojman de Millán                               

                         Secretaria General de IFPS

                         Michele Minolli

                                                           Presidente del Forum

                                                            Juan Flores

                                                            Presidente de ICHPA

 

 

                                                                       

Reuniones de la IFPS

Domingo 22 de  Mayo        h. 12.00 – 18.00 Reunión del Comité Ejecutivo 

                                                                 SIPRe.

                                                                Via Aulo Plauzio 5/1,

                                                                00181  Roma

                                                                tel. +39 06 7887869

 

Lunes 23 de Mayo               h. 9.00 –17.00 Asamblea de Delegados

                                                                Sheraton Conference Center

                                                              EUR Viale del Pattinaggio 100

                                                              00144 Roma

                                                              tel. +039 06 54531

 

Martes 24 de Mayo            h. 9.00     Reunión de los Editoriales Regionales de IFP

                                                              SIPRe. Via Aulo Plauzio 5/1,

                                                              00181 Roma

                                                              tel. +39 06 7887869

 

 

 

INFORMACIONES

 

Idiomas

Por la mañana todas las ponencias que se lean en las sesiones plenarias y, por la tarde, las ponencias sobre el caso clínico tendrán traducción simultánea al Italián, Inglés y Español. Por la tarde los participantes, sea a los laboratorios clínicos, sea a las Comunicaciones Libres, serán repartidos según su propio idioma de pertenencia.

 

Comunicaciones Libres

Las presentaciones de las Comunicaciones Libres, no más de 20 minutos, tienen que ser enviadas entre el 31 de enero de 2006. El tema tiene que ser elegido de acuerdo a uno de los cuatros paneles del Forum. Se ruega enviar un resumen de 500 palabras (Word 6.0 o Word 97-2003) en uno de los tres idiomas oficiales del Forum a la organización científica del Forum: Dr.Cristina Storino e-mail cristina.storino@tin.it.

 

Carteles

Los trabajos presentados en la modalidad de cartel deberán estar fundamentados en el marco actual de los conocimientos e investigaciones generadas por el Psicoanálisis y disciplinas relacionadas con ella. Pueden presentar Carteles los miembros y los candidatos IFPS. El tema debe ser trascendente y aportar informaciones, conocimientos y experiencias. El A. tiene que enviar via mail un resumen del cartel, en uno de los tres idiomas oficiales del Forum, a la organización científica del Forum: Dr. Susanna Porcedda, e-mail susannaporcedda@virgilio.it entre el 28 de febrero de 2006.

 

La admisión de las Comunicaciones libres y de los Carteles será transmitida via mail entre el 31 de marzo de 2006.

 

 

Informaciones sobre el programa científico

Por cualquier información más, acerca de la organizacion y programa científico del Forum, dirigirse a:

Dr. Maria Luisa Tricoli (Inglés e Italiano)

e-mail: mltricoli@virgilio.it

 

Dr. Daniela De Robertis (Español)

e-mail daniela.derobertis@tin.it

 

 

Sede del XIV Forum

El hotel Sheraton será la sede del XIV FORUM, realizandose allí todas las actividades científicas.

 

Programa Social para Participantes y Acompañantes

 

Visita guiada a San Pietro in Vincoli

Martes 23 de mayo h.13.00-15.30.

 

Cóctel de bienvenida

Sheraton Conference Center

Martes 23 de mayo h.18.30.

 

Cena de gala  (70 euros)

Marriott Grand Hotel Flora

Via Veneto, 191  Roma

Viernes 26 de mayo h.19.30.

 

Programas turísticos facultativos están incluidos en el sito

 

Inscripción

Los pagos se efectuan con tarjeta de crédito on line (www.sipreonline.it) o con recibo bancario titulado a:

Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione - SIPRe

Banca di Roma, Agenzia 95, viale Montenero 4, 20135 Milano

ABI 03002, CAB 01636, c.c. N. 65506637

Codigo Iban IT35V0300201636000065506637

Codigo Swift  BROMITR1M45

Completar la ficha  a continuación o bajarla del sito y enviarla junto al recibo de pago a:

Segreteria FORUM 2006  20135 c/o SIPRe, via Carlo Botta, 25  20135 Milano (Italia)

No se registrarán las fichas sin recibo de pago.

 

 

 

                                    Inscripción antes del                             Inscripción después del

                                    15 de Marzo (IVA incluida)                  15 de Marzo (IVA incluida)

 

 

Miembros IFPS                     euros   370                             420

Non miembros                       euros   430                             480

Candidatos                            euros   170                              220

Estudiantes                            euros   130                             180

Acompañantes                      euros 150                               180

 

Secretaría Administrativa     Dr. Alessandro Busonero

                                                SIPRE

                                                Via Carlo Botta,25 20135 Milano

                                                Tel/ fax+30 025454442

alessandrobusonero@sipreonline.it

 

 

Rembolsos

 

La cancelación tiene que ser pedida por escrito entre el 10 de Mayo de 2006. Será detenida la suma de 30 euros. Todos los rembolsos serán devueltos después de la clausura del Forum.

 

 

Hoteles

El Hotel Sheraton es la sede del XIV Forum, está ubicado en el barrio del EUR a 20 minutos del aeropuerto Leonardo da Vinci y del centro ciudad y proporciona el servicio de naveta gratúito para los clientes de y para el aeropuerto al hotel y de y para el hotel al centro ciudad (Piazza Venezia y Stazione Termini).

La naveta sale a las 9.00 de la mañana en la Stazione Termini.

Además la organización del Forum proporciona en la parada "Magliana" del metro B un servicio de autobuses con salida a las 7.50 de la mañana y llegada al hotel Sheraton a las 8.00.

En el sito www.sipreonline.it encontrarán un surtido selecto de hoteles de distintas clases, incluidos Institutos religiosos, ubicados en la zona de Stazione Termini y

a lo largo del camino del Metro B.


 

Scheda                       Form                           Ficha

 

 

 

Cognome/Last Name/Nombre

 

Nome/First Name/Apellido

 

Titolo/Degree/Título

 

Società di appartenenza/Main affiliation/ Sociedad de pertenencia

 

Indirizzo/Address/ Dirección

 

Città/City/ Ciudad

 

State/Estado

 

Codice Postale/Postal Code/ Código

 

Nazione/Country/ País

 

Telefono/Phone/ Teléfono

 

Fax

 

E-mail/ Correo electrónico

 

Codice fiscale-Partita IVA/ TAX code

 

Arrivo/Arrival/Llegada

 

Partenza/Departure/Salida

 

Accompagnatori/Accompanying Persons/ Acompañantes

 

 

 

Si prega di compilare in stampatello ed inviare insieme alla ricevuta di pagamento a:

Please, print clearly and return the form with the confirmation of the effected payment to:

Se ruega llenar en letras de molde y enviar junto al recibo de pago a:

Segreteria FORUM 2006 c/o SIPRe  Via Carlo Botta, 25  20135 Milano (Italy)

 

 

 

FUNZIONE GENITORIALE E FUNZIONE FRATERNA

( Il lavoro clinico con le famiglie nei Servizi di Salute mentale)

 

 Sala Scuola di Sanità Militare (Via Venezia)

 

 

Venerdì 31 marzo 2006 ore 9,00 – 13,30

 

 

 

 

Ore  9,00        Apertura dei lavori

                        L. Marroni     (Direttore Generale A. S. L. 10)

                        F. Focardi       (Direttore Società della Salute)

                        A. Caneschi    (Direttore D.S.M.)

                        P.Rossi Prodi (Responsabile UFMA Zona Firenze)

                       G. Graziani ( Presidente spi toscana )

 

 

Chairman : G. Saraò

 

 

Ore   9,30       “La funzione genitoriale tra stabilità e cambiamento”

                        Relatore: G. Tavazza

 

Ore 10,30       Discussant: M. Ferrara

 

Ore 11,30       Break

 

Ore 11,45        “Il laborioso sviluppo delle funzioni genitoriali nei genitori di un bambino nato con la procreazione assistita”

Relatore: I. Ruggiero

 

Ore 12,45       Discussant: M. Balenci

 

Ore 13,30       Conclusione dei lavori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì 21 aprile 2006 ore 9,30 – 13,30

 

 

                        Chairmain : G. Saraò, P.R.Prodi

 

Ore   9,30       “La banalità del male:l’odio materno”

                        Relatore: D. Nobili

 

Ore 10,30       Discussant: P. Guarnieri

 

Ore 11,30       Break

 

Ore 11,45       “Psicopatologia della genitorialità: alcune riflessioni sulla depressione post-partum”

                        Relatore: S. Maestro

 

Ore 12,45       Discussant: L. Zani

 

Ore 13,30       Conclusione dei lavori

 

 

 

 

 

 

Venerdì 12 maggio 2006 ore 9,30 – 13,30

 

 

                         Chairman : G. Sarao

 

Ore   9,30       “Fratelli bambini, fratelli adulti”

                        Relatore: D. Vallino

 

Ore 11,30       Break

 

Ore 11,45       Discussant . G. Gori Chiarugi; G. Tessari

 

Ore 13,30       Conclusione dei lavori

 

 

 

 

 

      Comitato scientifico : G. Saraò--P. Rossi Prodi – S. Nicasi

 

 

 

 
 

XXIII CORSO SEMINARIALE del C.I.S.P.P. (Centro Internazionale Studi Psicodinamici della Personalità) con sede a Venezia in calle Fontana 3829 (Cannaregio), coordinati dal PROF. SALOMON RESNIK.

 

Calendario dei seminari:
26 novembre 2005 ore 17:  "Essere in un mondo persecutorio" di Salomon Resnik;
28 gennaio 2006 ore 17: "Guardami, sono incinta..." di Estela W. Welldon;
4 marzo 2005 ore 17: "La psicoanalisi e processi traumatici di umanizzazione" di Anna Taquini Resnik;
29 aprile 2005 ore 17: "La fantasia del diritto alla felicità" di José Oriol Esteve;
27 maggio 2005 ore 17: "Adolescenza sofferenza, cultura" di Marina Jovon e Paolo Salvador;
24 giugno 2005 ore 17: "Le adozioni in un mondo che cambia" di Simona Nissim.
 
Il corso è in corso di accreditamento ECM. Per informazioni:
telefonare dopo le 20.30 a dott. Lucilla Rebecca tel 041 5229340
                                       dott. Marina Jovon         041 5220594
                                       dott. Enrico Levis           041 5206936
 
 

Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile di Firenze- Master per i Disturbi del Comportamento Alimentare in Età Evolutiva, Associazione Fiorentina di Psicoterapia Psicoanalitica (AFPP), Associazione Marta Harris di Psicoterapia Psicoanalitica dell 'Infanzia e dell 'Adolescenza (AMHPPIA-CSMH) in collaborazione con

 

Centro Psicoanalitico di Firenze

 

Sezione Toscana Società Psicoanalitica Italiana (CPF-SPI) Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell 'Infanzia, dell 'Adolescenza e della Coppia (SIPsIA)

 

Presentano un seminario di studio con :

 

JEANNE MAGAGNA

“Psicoterapia psicodinamica con adolescenti con disturbo del Comportamento Alimentare”

 

20 Maggio 2006 - Firenze

 

Programma:

 

ore 9,15 Registrazione iscrizioni

ore 9,30 Presentazione gruppi proponenti 

ore 10 M.G.Martinetti “Contesti operativi e aspetti processuali: dal sintomo alla sofferenza” ore 10,45  J. Magagna “La psicoterapia psicodinamica con adolescenti con DCA. Aspetti teorici e presentazione di un caso clinico” 

ore 11,30 pausa

ore 11,45 Interventi preordinati “Le problematiche dei setting” - L. Cresti, C. Pratesi, M.C. Stefanini, S.Maestro ore 12.15 Discussione

 

ore 13  pausa pranzo

 

ore 14 Tavola rotonda - Moderatore: M.C.Stefanini, M.Armellini - SIPsIA - Lo spazio del corpo nei DCA. C.Cassese - AMPHIA Eventi traumatici e lutti nelle famiglie con DCA. C.D 'Agostini - AFPP - Il tempo e lo spazio reale del sintomo. V.Ricca, M.Dei, S.Declich - AOUC Ore 15.15 Discussione tra i relatori, con la partecipazione di J.Magagna Ore 15,45 Discussione

Ore 16      chiusura lavori

 

Segreteria Scientifica: C.D 'Agostini, N.Landi, M.G.Martinetti, M.G. Pini, L.Root Fortini, M.C.Stefanini

 

Segreteria organizzativa: Cattedra NPI - e-mail mariagrazia.martinetti@unifi.it

 

Iscrizione : e' previsto un massimo di 150 partecipanti, con invio di prenotazione tramite e-mail entro il 30 aprile. Pagamento in sede all 'apertura del seminario. Quota di partecipazione: 84 Euro (70 +IVA) Gratuito per gli iscritti alle associazioni proponenti Studenti e specializzandi 50 Euro

 

SEDE: Centro Polivalente “Cubo”, Viale Pieraccini 6 – Firenze

 

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X CONGRESSO INTERNAZIONALE DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
 
 
 
ROMA – VILLA EUR – PARCO DEI PINI
5-6-7 MAGGIO 2006
 
 
 
 
 
“FAMIGLIA E NUOVE PATOLOGIE EMERGENTI”
 
 
PRESIDENTI DEL CONGRESSO:
Mirella Baldassarre – Piero Petrini
 
PATROCINI RICHIESTI:
 
Comune di Roma
Regione Lazio
Ordine Nazionale degli Psicologi
Società Italiana di Psichiatria - SIP
Dipartimento Salute Mentale RM D
Dipartimento Salute Mentale RM B
Dipartimento Salute Mentale RM H
Ordine Regionale degli Psicologi
Dip. di Psichiatria e Psicologia Clinica Università La Sapienza-Roma
Sopsi
 
 
Segreteria Scientifica
Presidente: E. Gilliéron
 
Segreteria Organizzativa
Responsabile: G. Godino
 
Segreteria I.R.E.P.
A. Frediani
Tel: 0644702355 – 3386828579
Fax: 0649384273
 
 
 
Accreditamento ECM: 8


 
I.R.E.P.
 
 
 
 
X° Congresso Internazionale
di Psicoterapia Psicoanalitica


 
 
 
“Famiglia e nuove patologie emergenti”


 
 
 
5-6-7 Maggio 2006
Roma – Villa Eur – Parco dei Pini
 


 
 
Venerdì 5 Maggio
 
 ore 8.30
Accoglienza Partecipanti
 
ore 9.00
Saluto dei Presidenti: M. Baldassarre – P. Petrini
Saluto alle Autorità
Apertura del Congresso: L. Ancona – L. Cianciusi
 
ore 9.30
PSICOTERAPIA E FAMIGLIA
Famiglia oggi e psicopatologie emergenti
E. Gilliéron
 
ore10.15
Famiglie ricostituite e patologie emergenti
C. Saccu
 
ore 11.00
Pausa
 
ore 11.15
Conflittualità nell’equipe curante: una prospettiva psicodinamica - M. Benchimol
 
ore 12.00
Tavola Rotonda: L. Ancona – L. Cianciusi
Partecipanti: E. Gilliéron, C. Saccu, M. Benchimol,
P. Petrini, M. Baldassarre 
ore 13.00
pausa pranzo
 ore 15.00
Intervento clinico e famiglia
Chairman: A. Mandese – C. Schifano
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Famiglia e psicosi: M. Baldassarre  presentazione video
 
ore 16.00
Discussione dei partecipanti in piccoli gruppi.
Conducono: A. Capani, C. Capalozza, A. Casadei, F. Fornari, G. Offer, E. Stenico, N. Visconti, P. Petrini.
 
ore 16.45
Pausa
 
ore 17.00
Discussione grande gruppo dei partecipanti
 
ore 18.00
Chiusura
 
 
 
 
 
 
 
 
Sabato 6 Maggio
 
 ore 9.00
Accoglienza partecipanti
 
ore 9.30
Famiglia tra psicofarmaci e dipendenza
Chairman: L.Attenasio- P. Petrini
 
ore 9.30
Interventi ristrutturanti con famiglie in crisi a Kinshassa.
J. Le Roy
 
ore 10.15
Famiglia e Psicofarmacologia: L. Cianciusi – P. Petrini
 
ore 11.00
Pausa
 
ore 11.15
Famiglia e dipendenza: L. Janiri
 
ore 12.00
Psicoterapia della famiglia e dipendenza
Tavola Rotonda: A. Balbi, P. Petrini, L Attenasio, E. Gilliéron
 
ore 13.00
Pausa pranzo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ore 15.00
Intervento clinico e famiglia
Chairman: F. Dominici – F. Fornari
Famiglia e psicoterapia: M. Baldassarre  presentazione video
 
ore 15.45
Discussione dei partecipanti in piccoli gruppi.
Conducono: A. Capani, C. Capalozza, A. Casadei, F. Fornari, G. Offer, E. Stenico , P.Petrini e N.Visconti.
 
ore 16.30
Pausa
 
ore 16.45
Discussione grande gruppo dei partecipanti
 
ore 17.15
Chairman: N. Lalli – M. Pinto
Famiglia, cinema e Psichiatria: M.T. Daniele
 
ore 18.00
Chiusura
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Domenica 7 Maggio
 
ore 9.00
Accoglienza partecipanti
 
ore 9.30
Contributi dalla ricerca sulla famiglia
Chairrman : A. Capani
M. Tacconi: La famiglia dell’anziano istituzionalizzato: una risorsa nella crisi.
Sartori: Comunità Terapeutica e dimensione familiare
P. Ceccon: Afasia e famiglia, la comprensione senza parole. Esperienza di un gruppo di familiari di pazienti afasici.
A. Giudici: Tutela del minore e della famiglia nella separazione
M. D’Angeli, P. Petrini, N. Visconti: Tre terapie individuali integrate in assenza di famiglia
E. Petrelli: Famiglia e Nascita
E. Margani: Famiglia balbuzie e aggressività
 
ore 10.45
Pausa
 
ore 11.00
Famiglia, Psicoterapia e Istituzioni
Chairman: A. Agresta, A. Capani
M. Pinto – M.T. Daniele:
Psicoterapia e istituzione, DSM Albano
 
 
ore 11.45
L. Onnis: Quando il tempo è sospeso: un approccio sistemico all’anoressia e bulimia
 
ore 12.30
Discussione generale e chiusura dei lavori
 
ore 13.00
Distribuzione del questionario ECM
 
 
 
 


 
Prof. E. Gilliéron:  Professore di Psichiatria Università Quebec    Montreal
Porf. M. Benchimol: Psicoanalista CEFFRAP – Parigi
Prof. C. Saccu: Professore di neuropsichiatria – Direttore Scuola di Terapia Familiare
Dott.ssa M. Baldassarre: Docente e Professore I.R.E.P. – Responsabile del Servizio di Psicoterapia I.R.E.P.
Prof. P. Petrini: Professore di Psichiatria Università di Cassino – Responsabile Centro Disturbi della Personalità Ospedale S. Camillo-Forlanini RM D – Roma
Prof. A. Balbi: Psichiatra, Direttore Dipartimento di Psichiatria RM D Roma – Università Cattolica del Sacro Cuore Roma
Prof. M. Pinto: Psichiatra, Direttore Dipartimento di Psichiatria RM H Roma
Prof. L. Ancona: Professore di Psichiatria – Direttore Scuola Balint – Psicoanalista
Prof. L. Onnis: Prof. Associato Psicologia clinica e Psicoterapia, Fac. Medicina e Chirurg. Univ. “La Sapienza Roma”
Dott. L Attenasio: Psichiatra, Direttore DSM RM C 
Dott.ssa A. Capani: Psicologo, Psicoterapeuta, Dirigente ASL 15 Alta Padovana Cittadella Padova, Docente I.R.E.P.
Dott. E. Stenico: Psichiatra, Psicoterapeuta, Padova, - Docente I.R.E.P.
Dott. G. Offer: Medico, Psicoterapeuta – Udine, Docente I.R.E.P.
Dott. F. Fornari: Psicologo, Psicoterapeuta - Trieste, Docente I.R.E.P.
Dott.ssa A. Casadei: Psicologo, Psicoterapeuta, PHD Psicologia Clinica, Docente I.R.E.P.
Dott.ssa A. Mandese: Psicologo, Psicoterapeuta, Docente I.R.E.P.
Dott. C. Schifano: Psichiatra, Psicoterapeuta, Dirig. Psichiatra DSM Latina, Docente I.R.E.P.
Dott.ssa N. Visconti: Psicologo, Psicoterapeuta, Docente I.R.E.P.
Dott.ssa F. Dominici: Medico, Psicoterapeuta, Docente I.R.E.P.
Dott.ssa C. Capalozza: Psicologo, Psicoterapeuta, Docente I.R.E.P.
Prof. N. Lalli: Prof. Di Psichiatria, Univ. La Sapienza Roma
Dott.ssa M. T. Daniele: Psichiatra, Psicoterapeuta, Dirigente CSM Albano Laziale, Resp. DSM Albano.
Dott. L. Cianciusi: Psichiatra, Psicoterapeuta ASL Avezzano, Direttore e Docente I.R.E.P.
Dott. J. Le Roy: Psichiatra, Psicoanalista, RIAGG - Maastricht
Dott. F. Agresta: Psicologo, Psicoterapeuta, Docente Psicologia Generale, Univ. Degli Studi di L’Aquila 

 
 
 


 
 
SCHEDA DI ISCRIZIONE
X CONGRESSO INTERNAZIONALE DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
“FAMIGLIA E NUOVE PATOLOGIE EMERGENTI”
 
 
Cognome:    ______________________________________________________
Nome:          ______________________________________________________
Indirizzo:     ______________________________________________________
Tel.:             __________________________________
e-mail:         ______________________________________________
Professione: __________________________________
Ente di appartenenza:  _______________________________________________
Iscrizioni:
200,00€ + 20% IVA
150,00€ + 20% IVA (operatori struttura pubblica)
60,00€ + 20% IVA (Studenti, tirocinanti, specializzandi)
Gratuito per gli allievi della Scuola di Specializzazione I.R.E.P.
 
 
Roma, 5-6-7 Maggio 2006
 
 
 
 
 
Per l'iscrizione inviare la presente scheda compilata a:
I.R.E.P – Via Merulana, 38 - 00185 Roma /Via Leopardi, 11 - 00185 – Roma
allegando assegno di c/c bancario o fotocopia del bonifico bancario da effettuarsi su:
c/c n. 16390/30 - ABI 3002 - CAB 5005 presso Banca di Roma, Ag. 2 - via Merulana, 17 - Roma
 
 
 
 
 
 
 
 

THE TAVISTOCK & PORTMAN NHS TRUST - Tavistock Consultancy Service in collaborazione con

 

CESMA, Centro Esperienze e Studi di Management

IL NODO group - Formazione Consulenza e Ricerca

 

 

organizza

 

Il Seminario Residenziale AUTORITA' , LEADERSHIP & INNOVAZIONE 9a edizione del "Seminario di Arona"

 

20 - 23 Maggio 2006

 

Hotel Concord**** - Arona (NO)

 

 

 

Il seminario residenziale è un'"istituzione temporanea" specificamente costruita per obiettivi formativi.Il suo "compito primario" è quello di facilitare la conoscenza e la comprensione di quei processi latenti e non-razionali che influenzano le relazioni interpersonali nei gruppi e nelle organizzazioni, e che possono causare una perdita di efficienza e creatività, resistenze all'innovazione e talvolta persino il fallimento.

 

La comprensione di queste dinamiche è cruciale per dirigenti, leaders, consulenti, formatori e in generale per le persone che vogliono gestire con efficienza e orientamento al risultato il proprio ruolo in un'organizzazione. Il seminario offre ai partecipanti una vera e propria esperienza organizzativa, gestita dallo staff e corredata di tutti gli elementi necessari alla comprensione delle interazioni di gruppo, elementi che includono un compito definito, una metodologia di valutazione, lo spazio, il tempo e i confini istituzionali.

 

Il seminario rappresenta un'occasione unica nel suo genere per apprendere dall'esperienza. La residenzialità è un aspetto che mira a incrementare queste opportunità di apprendimento: vivendo e lavorando insieme per quattro giorni i partecipanti saranno in grado, con l'aiuto dei consulenti, di osservare e studiare nel "qui-ed-ora" i processi relazionali e organizzativi che nell'ambiente quotidiano di lavoro tendono ad essere ignorati o a restare invisibili.

 

Un'enfasi particolare è posta sull'applicazione al contesto lavorativo di provenienza di ciò che si è appreso durante il seminario. Il diverso retroterra professionale dei partecipanti favorisce un'analisi dei problemi in gioco a partire da molteplici differenti prospettive.

 

Il seminario si articola in una serie di eventi e gruppi di diverso formato che sono reciprocamente interconnessi e offrono ai partecipanti una varietà di contesti e di modalità di apprendimento, in un insieme equilibrato di momenti esperienziali e di riflessione. Questo originale e complesso modello formativo si basa sulle ricerche del Tavistock Institute di Londra e fa parte della tradizione e dell'approccio metodologico noto come "il modello delle Leicester Conferences".

 

Il seminario residenziale è rivolto alle persone che operano nell'indistria e nel commercio, nelle pubbliche amministrazioni, nei servizi sanitari e sociali, nella scuola, nell'amministrazione della giustizia, nelle istituzioni religiose, nel volontariato e nelle organizzazioni non-profit. L'unico requisito per l'iscrizione è un reale desiderio di apprendere dall'esperienza della partecipazione al seminario.

 

E' disponibile un massimo di 40 posti, assegnati secondo l'ordine in cui perverranno le domande di iscrizione.

 

 

STAFF

 

Direttore

Mario PERINI, psichiatra, consulente d'organizzazione, membro dell'Associazione Italiana di Psicoanalisi e dell'IPA, Direttore de IL NODO group (Torino)

 

Vice-Direttore

David ARMSTRONG, consulente d'organizzazione, principal consultant Tavistock Consultancy Service (Londra)

 

Amministratore

Lia RICOTTI, Laurea in Economia e Commercio, consulente di Sviluppo Organizzativo Gruppo Toro Assicurazioni

 

Assistente all'Amministrazione pre-Seminario

Salvatore DE LUCA, Segreteria Programmi Sviluppo Competenze CESMA (Milano)

 

Consulenti (verranno scelti dall'elenco seguente):

 

David ARMSTRONG

 

Louisa Diana BRUNNER, Laurea in Scienze Politiche, Master in relazioni industriali e gestione del personale, consulente d'organizzazione e management, membro di OFEK (Israele)

 

Giovanni FORESTI, psichiatra, membro della Società Psicoanalitica Italiana e dell'IPA, Direttore medico Istituto Fatebenefratelli S.Colombano al Lambro (Milano)

 

Franca FUBINI, psicologa, consulente d'organizzazione, membro della Group Analytic Society (Londra),

 

Mario PERINI

 

Lia RICOTTI

 

Elio VERA, esperto in comunicazione d'impresa, Direttore del CESMA (Milano)

 

Consulente Associato

Paolo IZZI, Laurea in giurisprudenza, responsabile dei progetti di formazione gestionale e sviluppo presso la Direzione del Personale di FINCANTIERI

 

Interprete

Isabella NEGRI

 

Supervisore scientifico

Anton OBHOLZER, consulente d'organizzazione, psicoanalista BPS, già Direttore Tavistock and Portman NHS Trust, Docente INSEAD (Fontainebleau)

 

ORGANIZZAZIONI SPONSOR:

 

TAVISTOCK & PORTMAN NHS TRUST - Tavistock Consultancy Service Tavistock Centre - 120 Belsize Lane LONDON NW3 5BA (UK) tel.  44 207 447.37.37 fax  44 207 447.37.38

e-mail: tcs@tavi-port.org

www.tavi-port.org

 

CESMA - CENTRO ESPERIENZE E STUDI DI MANAGEMENT

Piazzale Giulio Cesare, 4

20146 MILAN - Italy

tel.  39 02 46.94.018 / 39 02 481.91.21

fax  39 02  46.29.90

e-mail: info@cesma.org

www.cesma.org

 IL NODO group - Formazione  Consulenza e Ricerca

Via Querro, 54

10098 RIVOLI (TO) - Italy

tel.  39 011 95 36 265

fax  39 011 95 36 280

e-mail:  info@ilnodogroup.it

www.ilnodogroup.it

 

 

 

 

13 MAGGIO 2006

Centro Psicoanalitico di Firenze
Societa' Psicoanalitica Italiana

Seminario di Aggiornamento

LA CONSULTAZIONE PSICOANALITICA

Sabato 13 Maggio 2006
Aula Magna Nuova "La Sapienza" dell'Universita' di
Pisa
Via Curtatone e Montanara, 15, Pisa

DISCUSSANT
CONO ALDO BARNA'

PROGRAMMA

9.00 Registrazione dei partecipanti

9.30 Saluti del Presidente del Centro Psicoanalitico di Firenze
GRAZIANO GRAZIANI

9.45 MARTA CAPUANO
Breve storia della consultazione psicoanalitica in Italia

10.15 ROSSELLA CANDELA, GUGLIELMO SPIOMBI, GELTRUDE VERTICCHIO
Quale controtransfert per la consultazione psicoanalitica?

11.00 Discussione

11.30 Intervallo

12.00 GUIDO GORI
Caratteristiche del transfert-controtransfert nella consultazione del
paziente anziano

12.45 Discussione

13.30 Considerazioni Finali
CONO ALDO BARNA'

14.00 Compilazione ECM


SEGRETERIA SCIENTIFICA
Marta Capuano - marta.capuano@tin.it

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Francesco Carnaroli - fcarnar@tin.it
Centro Psicoanalitico di Firenze - Via F. Puccinotti 99 - 50129 Firenze
Telefono 055.480.331
e-mail: cpf@spi-firenze.it - sito Internet: www.spi-firenze.it

ISCRIZIONE e MODALITA' DI PAGAMENTO

Costo del convegno: 70 Euro IVA compresa (58,33 + IVA11,67).
La quota di iscrizione comprende la partecipazione al seminario, e
l'attestato di partecipazione.

Per l'iscrizione prenotarsi scrivendo a cpf@spi-firenze.it avendo
cura di specificare nome, cognome, qualifica professionale, codice
fiscale ed eventuale partita IVA e indirizzo postale completo.
Le iscrizioni si chiuderanno entro il 30 Aprile 2006.
Il pagamento � una volta ricevuta conferma dell'accettata
iscrizione - puo' essere effettuato in anticipo o al momento del
seminario.
Il pagamento anticipato dovra' essere effettuato, una volta
ricevuta conferma dell'accettata iscrizione, entro e non oltre il
6 Maggio 2006 tramite:

Bonifico bancario al conto corrente 100000860074 intestato al Centro
Psicoanalitico di Firenze presso la Banca San Paolo IMI cin F abi
01025 cab 02802 situata in Via Dogali 5r, 50131 Firenze
Assegno non trasferibile intestato al Centro Psicoanalitico di Firenze
e inviato al tesoriere del Centro dr.Elisabetta Bernetti Via Desiderio
da Settignano 58/C 50135 Firenze (tel.055/697775), e-mail:
elisabettabernetti@libero.it

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Segretario Amministrativo, Dr.
Francesco Carnaroli, (055/5001989), o alla Segreteria Scientifica del
Seminario, Dr. Marta Capuano, (050/20380).

ECM
E' stato richiesto l'accreditamento della Conferenza alla
Comm.ne Nazionale E.C.M. (Educazione Continua in Medicina) del
Ministero della Salute.

*****
Dopo una breve storia della consultazione psicoanalitica in Italia, il
seminario affrontera' sia dal punto di vista teorico che clinico
alcuni aspetti peculiari della consultazione . Prima si
soffermera' su problematiche controtrasferali che riguardano
genericamente l'attivita' consultiva e il ruolo
dell'analista. In seguito verra' posto l'accento su
aspetti che riguardano specificatamente il paziente anziano.
*****

Cono Aldo Barna', Medico-chirurgo, Psichiatra, Psicoanalista
didatta della Societa' Psicoanalitica Italiana e
dell'International Psychoanalytic Association. Ha svolto
attivita' didattica presso l'Istituto Italiano di Psicoanalisi
di Gruppo dalla sua fondazione fino al 1998. E' stato redattore
della Rivista di Psicoanalisi (organo ufficiale della S.P.I.) e
redattore capo della Rivista Koinos. (organo ufficiale
dell'I.I.P.G.) Ha insegnato psicoterapia presso la Scuola di
Specializzazione in Psichiatria dell'Universita'
dell'Aquila. E' membro del Comitato scientifico della Rivista
"Proposte per la salute mentale" edita dalle Edizioni Kappa
e della Rivista "Psicoterapia e Istituzioni" edita da Teda
Edizioni.


Rossella Candela, Marta Capuano, Guido Gori, Guglielmo Spiombi.
Geltrude Verticchio, Psicoanalisti della Societa' Psicoanalitica
Italiana e membri dei Servizi di Consultazione dei Centri
Psicoanalitici di Firenze e Roma

 

 

PSICOANALISI IN PSICHIATRIA
(Psicofarmaci e psicoterapie nella pratica clinica)

Castello di Lispida, Via IV Novembre, 4

Monselice (Padova) Località Monticelli
19 e 20 maggio 2006

 

Attribuiti 12 crediti ECM per medici, psicologi, infermieri, educatori

 

Quota di iscrizione: € 100,00; una giornata € 50,00.  INGRESSO GRATUITO per Soci AION (in regola con la quota sociale), Studenti e Specializzandi

Venerdì 19 Maggio,  programma

ore 9,00 Saluti Autorità e apertura lavori

 

Chairmen: Giorgio Liguori ed Eugenio Aguglia

Ore 9,30  Emmanuel Anati: 

"La maschera come volto alternativo nelle società tribali"

Ore 10,00 Alberto Panza:

" Corporeità e fisicità nella psicosi. La faccia visibile dell'invisibile"

Ore 10,30 Renzo Mulato:

" L'ombra del reale insegue la mente che non erra. Teorie, patologie"

Ore 11,00 Pausa caffè

 

Ore 11,30 Andrea Danieli:

" Neuropsicoanalisi: le tracce della ricerca"

Ore 12,00  Angelo Torre:

" Quale psicoterapia nel setting pubblico"

 

Ore 12,30 Discussione

Ore 13,00 Pausa pranzo

 

Ore 14,00 Sandro Rodighiero: 

"Per una Psichiatria Psicoanalitica"

Ore 14,30 Giovanni Gozzetti: 

"Dalla superficie alla profondità: considerazioni su di un equivoco epistemologico circa fenomenologia e psicoanalisi"

 

Ore 15,30 Tre gruppi di discussione

Gruppo A Conduttori: Ferruccio De Rose, Liliana Bal

Gruppo B Conduttori: Rosamaria Mirarchi, Carlo De Rose

Gruppo C Conduttori: Fabrizia Brighenti, Raffaele Bellizzi

Chairmen: Arnaldo Ballerini e Luigi Baldari

Ore 17,00  Tavola rotonda con relatori e conduttori dei gruppi 

 


Sabato 20 Maggio, programma

Chairmen: Luigi Pavan e Matteo Balestrieri
 

Ore 9,30 Antonello Correale: 

"Il trauma come concetto ponte tra psicoanalisi e psichiatria"

Ore 10,00 Pietro Bria:

" Una logica per il delirio?"

Ore 10,30 Salomon Resnik:

" L'inconscio in Psichiatria"

Ore 11,30 Renato de Polo:

" Lo psicoanalista come farmaco"

Ore 12,00 Anna Taquini Resnik:

" Il paziente psichiatrico in analisi"

Ore 12,30 Discussione

Ore 13,00 Pausa pranzo

Ore 14,00 Nicola Peluffo:

" Le manifestazioni infantili nella dinamica Transfert-Controtransfert"

Ore 14,30 Fausto Petrella:

" L'apporto della psicoanalisi alla psichiatria"

 

Voce recitante e musica: Vera Segreti e Teatro in Note

Ore 15,00 Pausa Caffè

Ore 15,30 Tre gruppi di discussione

Gruppo A Conduttori: Gaetano Marchese, Emilia Pulitanò

Gruppo B Conduttori: Serafina Lavigna, Giogio Liguori

Gruppo C Conduttori: Maria Chieco, Luciano Liziero

 

Chairmen: Giorgio Ferlini, Enrico Levis

Ore 17,00 Tavola rotonda con relatori e conduttori dei gruppi

Ore 19,00 Compilazione dei questionari ECM

Ore 19,30 Chiusura dei lavori



SEGRETERIA SCIENTIFICA: Sandro Rodighiero, Direttore DSM Azienda ULSS 17 Este – Monselice, Coordinatore Didattico AION, Segretario Generale COIRAG. Recapiti: 0429 788383, 335 6444652, Fax 0429 788506

 

COMITATO SCIENTIFICO: Consiglio Direttivo AION

 

 SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: SADURANO SALUS (Società cooperativa sociale onlus), via Sadurano,45 47011 CASTROCARO TERME (FC) ITALIA
TEL. 0543 766643 FAX. 0543 765280
E-MAIL: eventi@sadurano.it sito web: www.sadurano.it
Richiesta scheda di iscrizione
Il Congresso è stato possibile grazie alla collaborazione di:
LILLY, JANSSEN-CILAG, PFYZER, WYETH, ASTRAZENECA, SANOFI AVENTIS, BOEHRINGER INGELHEIM.

 
L'AiTC -Associazione per la Terapia di Comunità

in collaborazione con la

Cooperativa Sociale Codess

organizza la
IVª Edizione delle Giornate di Studio su
ADOLESCENTI E COMUNITA' TERAPEUTICHE
che si terrà

Sabato 11 Febbraio 2006 a Roma,
Residenza di Ripetta, Via di Ripetta, n° 231

sul tema:

FATTORI DI COMPLESSITA' NELLE COMUNITA' TERAPEUTICHE PER
ADOLESCENTI

Vi prenderanno parte come relatori:

PAOLO CRUCIANI E ANNA ROCCHI: "L'Equipe come Guppo di Lavoro:
un luogo dove
pensare l'adolescenza"

MARIO PERINI: "Le Istituzioni per adolescenti e la gestione dei
confini:
crescere, curare, educare e contenere."

GIANLUIGI MONNIELLO: "Azioni terapeutiche e formazione del
terapeuta nella
psicoterapia dell'adolescente"

GUSTAVO PIETROPOLLI CHARMET: "Processi evolutivi dell'Equipe
curante nel
trattamento di adolescenti problematici."

Chairmen:

Ignazio Ardizzone
Claudio Bencivenga
Enrico Pedriali

Chi fosse interessato, può trovare un'ampia descrizione delle
finalità, del
programma e delle modalità d'iscrizione alla Giornata di Studio
sul Sito:

www.atcomunita.org

(cliccare News).



Dott. Enrico Pedriali
Medico - Psicologo

Largo Settimio Severo, 3
20144 Milano
Tel. 02 - 433242
Fax. 02- 48029731
Email: epedrial@tin.it

Centro Psicoanalitico di Firenze

Società Psicoanalitica Italiana

 

Due Seminari di Aggiornamento

 

TEMI AL CENTRO DEL DIBATTITO PSICOANALITICO

IL CONTROTRANSFERT

 

Sede dei Seminari

Accademia Toscana di Scienze e  Lettere  La Colombaria

Via S. Egidio 23/1 Firenze


PROGRAMMA

 

 

Sabato 25 Febbraio 2006

 

antonio a. semi

 

Il transfert e le comunicazioni inconsce: un punto di vista freudiano sul narcisismo

 

 

CRISTIANO ROCCHI

 

Significati del controtransfert ed uso della disclosure dell’analista  alla luce dei recenti sviluppi in psicoanalisi

 

*****   

 

Sabato 1 Aprile 2006

 

marta badoni

 

Deficit della funzione di rêverie e transfert tirannico

ANTONELLA SESSAREGO

 

Visti da lontano. La distanza nel controtransfert

 

 

*****

 

Segreteria scientifica

Stefania Nicasi stefanianicasi@virgilio.it
Cristiano Rocchi psico@inwind.it


Segreteria Organizzativa

Francesco Carnaroli fcarnar@tin.it

Centro Psicoanalitico di Firenze  - Via F. Puccinotti 99 - 50129 Firenze Tel.(39)-055-480.321

e-mail centropsi.fi@dada.it

sito Internet:  www.spi-firenze.it

Iscrizione e Modalità di pagamento

 

 

Costo dei due seminari: 150 Euro IVA compresa

E’ possibile iscriversi ad uno solo dei due seminari (costo: 75 Euro) senza però aver diritto ai crediti ECM.

La quota di iscrizione comprende la partecipazione ai due seminari, l’attestato di partecipazione e la copia dei lavori.

 Per l’iscrizione prenotarsi scrivendo a centropsi.fi@dada.it   avendo cura di specificare nome, cognome, qualifica professionale, codice fiscale ed eventuale partita IVA e indirizzo postale completo.

 Il numero dei posti è ad esaurimento: farà fede la data di iscrizione. Le iscrizioni si chiuderanno entro il 30 gennaio 2005.

Il pagamento – una volta ricevuta conferma dell’accettata iscrizione - può essere effettuato in anticipo o al momento dei seminari. Coloro che avranno effettuato il pagamento anticipato riceveranno in attachment al loro indirizzo di posta elettronica il testo delle relazioni.

Il pagamento anticipato dovrà essere effettuato, una volta ricevuta  conferma dell’accettata iscrizione, entro e non oltre il 10 febbraio 2005 tramite:

-bonifico bancario al conto corrente 100000860074 intestato al Centro Psicoanalitico di Firenze presso la Banca San Paolo imi cin F abi 01025 cab 02802 situata in Via Dogali 5r, 50131 Firenze oppure

-assegno non trasferibile intestato al Centro Psicoanalitico di Firenze e inviato al tesoriere del Centro dr.Elisabetta Bernetti Via Desiderio da Settignano 58/C 50135 Firenze (tel.055.69.77.75)

Per ulteriori informazioni o chiarimenti rivolgersi al Segretario Amministrativo, Dr. Francesco Carnaroli, tel: 055/5001989

 

ECM

E' stato richiesto l'accreditamento della Conferenza alla Comm.ne Nazionale E.C.M. ( Educazione Continua in Medicina) del Ministero della Salute.

 

 

I Seminari Clinici 2006 proseguono la trattazione del tema proposto nel 2005: “Difficoltà nello sviluppo del processo terapeutico e problemi di conduzione del trattamento”. L’idea di fondo è compiere una ricognizione e un approfondimento di quelli che, nati come “ostacoli al trattamento”, possono trasformarsi in elementi preziosi al servizio della cura. Da variabili negative a strumenti positivi di evoluzione tecnica. Il transfert, le resistenze, l’enacment, l’interruzione della terapia, la disclosure: tutti ci insegnano qualche cosa mentre ci sfidano. Al controtransfert sono dedicati i Seminari di quest’anno che tuttavia riprendono anche la trattazione del transfert sotto alcuni suoi particolari aspetti avviata nell’anno passato.

 

Il controtransfert, cioè l’insieme delle reazioni inconsce dell’analista alla persona dell’analizzando e al suo transfert, è un argomento antico. Freud per primo lo rilevò nel suo carattere di limite: “nessun analista va più lontano di quanto gli consentano i propri complessi e le proprie resistenze interne” mentre Paula Heimann, in un lavoro ormai classico del 1950, ne indicò il valore euristico e la funzione di bussola per il terapeuta. Nella letteratura ha conosciuto vicende alterne per tornare al centro del dibattito psicoanalitico oggi  molto attento alla partecipazione  dell’analista come persona e alla dimensione soggettiva della cura.

 

Assieme a due analisti del Centro Psicoanalitico di Firenze -Antonella Sessarego e Cristiano Rocchi-  due ospiti d’eccezione: Marta Badoni e Antonio  Alberto Semi.

 

 

Cristiano Rocchi , psicologo e psicoanalista SPI, ha curato l’edizione dei Seminari Clinici 2006.

Intorno a questi temi, che conosce a fondo, ha pubblicato lavori in riviste italiane e straniere. Tiene  per il ciclo “Dentro la Psicoanalisi ” 2006 del Centro Psicoanalitico di Firenze, un seminario  aperto agli esterni che è dedicato alla prospettiva relazionale in psicoanalisi.

 

Antonella Sessarego è psichiatra e psicoanalista SPI. Ha una vasta  esperienza clinica nel campo  dell’ansia e della depressione. Ha conseguito l’European Certificate for Anxiety Disorders. Membro del servizio Consultazione del Centro Psicoanalitico di Firenze.

 

Marta Badoni è neuropsichiatra infantile e psicoanalista SPI. E’ stata primario nel Servizio Universitario per Bambini e Adolescenti di Losanna. Nel Centro Milanese di Psicoanalisi ha fondato assieme ad alcuni colleghi l’Osservatorio di Psicoanalisi dei Bambini e degli Adolescenti.

Analista con funzioni di training, ha una lunga esperienza di insegnamento sia nell’università sia in diverse scuole di formazione alla psicoterapia. Questa abitudine ad insegnare rende il suo modo di esporre e di rapportarsi all’uditorio particolarmente chiaro e coinvolgente.

 

Antonio Alberto Semi è specialista in malattie nervose e mentali e psicoanalista SPI. E’ Presidente dell’Istituto Cesare Musatti di Venezia ed è stato Presidente del Centro Veneto di Psicoanalisi e Vice-presidente della SPI (1992-1994). Pensatore originale è al tempo stesso capace di introdurre i principianti alla comprensione dei fondamenti teorici e clinici della psicoanalisi. In questo senso  è autore di contributi imprescindibili. Fra i libri pubblicati dall’Editore Cortina: Tecnica del colloquio (1985); Dal colloquio alla teoria (1992); Introduzione alla metapsicologia (2001); La coscienza in psicoanalisi (2003). Sempre per Cortina ha curato il Trattato di psicoanalisi in due volumi (1988-89) mentre per Boringhieri ha curato le Opere scelte di Sigmund Freud in due volumi (1999) di cui si raccomanda la pregevole Introduzione.

 


SABATO 25 FEBBRAIO 2006

 

8.30    

registrazione dei partecipanti

 

9.00

Introduzione ai lavori

Moderatore: Stefania Nicasi

 

9.15

antonio a. semi

Il transfert e le comunicazioni inconsce: un punto di vista freudiano sul narcisismo

 

10.15

discussione

 

11.00

Intervallo

 

 

11.30

CRISTIANO ROCCHI

Significati del controtransfert ed uso della disclosure dell’analista alla luce dei recenti sviluppi in psicoanalisi

 

12.30

Discussione


SABATO 1 APRILE 2006

 

8.30    

registrazione dei partecipanti

 

9.00

Introduzione ai lavori

Moderatore: Stefania Nicasi

 

9.15

marta badoni

Deficit della funzione di rêverie e transfert tirannico

 

10.15

discussione

 

11.00

Intervallo

 

11.30

ANTONELLA SESSAREGO

Visti da lontano. La distanza nel controtransfert

 

12.30

Discussione

 

13.30-14.00

Compilazione del Questionario di Verifica dell’Apprendimento e della Scheda di Valutazione dell’Evento Formativo (ECM)

 

 

2° Congresso SEPI-Italia
(Sezione italiana della Society for the Exploration of Psychotherapy Integration)
 
Firenze, 24-26 Marzo 2006

 
La pratica dell'integrazione in psicoterapia
L'integrazione psicoterapeutica nella pratica clinica, nella formazione e nella ricerca


 
Organizzazione scientifica: Tullio Carere-Comes
Organizzazione generale: Rolando Ciofi
 

Venerdì 24 Marzo


9.15-12.15: Sessione di workshop pre-congressuali (in contemporanea)
 
·      Maria Clotilde Gislon: La psicoterapia breve integrata e il ciclo della vita
·      Giovanni Ariano: Il modello strutturale integrato (m.s.i..) attraverso una dimostrazione dal vivo o in videoregistrazione
·      Edoardo Giusti e Claudia Montanari: La co-psicoterapia integrata: L’evidenza del pluralismo esperienziale applicato

14.30-16.30: 1° sessione
 
  • Presentazione del Congresso. Patrizia Adami Rook
  • Introduzione al Congresso. Tullio Carere-Comes: Approccio scientifico e approccio esperienziale: dicotomia o dialettica?
  • Lettura magistrale. Paul Wachtel: Two Visions of Relationality: Relational Psychoanalysis and the Integration of Scientific and Experiential/Hermeneutic Perspectives
  • Discussione

16.30-16.45: Coffee break
 
16.45-18.15: 2° sessione. Chair: Paolo Migone
 
  • Patrizia Adami Rook: L’atto psicoterapeutico e i suoi modelli
  • Rodolfo de Bernart: Il canale non verbale e l'immagine come accesso all'implicito
  • Edoardo Giusti e Claudia Montanari: La  supervisione integrata  degli  psicoterapeuti
  • Discussione

Sabato 25 Marzo


9.15-10.45: 3° Sessione.
 
  • Lettura magistrale. John Norcross: Psychotherapy Relationships That Work: The Convergence of Integration and Evidence
  • Discussione

10.45-11.00: Coffee break
 
11.00-12.30: 4° sessione. Chair: Giovanni Liotti
 
  • Pier Francesco Galli: Integrazione e fattori terapeutici: un equivoco possibile
  • Diego Napolitani: Note sul percorso psicoterapeutico: cosa fa muovere le gambe?
  • Paolo Migone: Considerazioni sul significato di "integrazione" in psicoterapia e in particolare sul rapporto tra psicoanalisi e fenomenologia
  • Discussione

12.30-14.30: Lunch break
 
14.30-16.00: 5° sessione. Chair: Pier Francesco Galli
 
  • Giovanni Zapparoli: Modello della integrazione funzionale nelle patologie gravi
  • Giovanni Liotti: Il monitoraggio metacognitivo delle emozioni del terapeuta nella riparazione di rotture dell’alleanza
  • Daniela Maggioni: Tempi, ritmi, attori del cambiamento terapeutico: una proposta di micro-analisi del processo

16.00-16.15: Coffee break
 
16.15-17.45: 6° sessione. Chair: Mario Rossi Monti
 
  • Piero Petrini, Giuseppe Lago e Andrea Balbi: Psicoterapia Psicodinamica Integrata tra biologia e psicoanalisi
  • Alberto Zucconi: Progetto internazionale  di ricerca sulla efficacia della psicoterapia e della formazione degli psicoterapeuti
  • Giovanni Ariano: La necessità della molteplicità dei linguaggi e la loro integrazione come occasione della nascita dell’identità dello psicotico e del “Modello Strutturale Integrato”

Domenica 26 Marzo


9.15-10.45: 7° Sessione. Chair: Giovanni Zapparoli
 
  • Hilde Rapp: A clinical illustration of a four quadrant meta-framework for clinical dialogue
  • Mario Rossi Monti: Nuovi stili interpretativi: progresso o contaminazione?
  • Maria Ponsi: Approcci ai fenomeni di transfert

10.45-11.00: Coffee break
 
11.00-12.30: 8° sessione. Chair: Diego Napolitani
 
  • Sergio Benvenuto: Che cosa gli psicoterapeuti vogliono fare da grandi? Note sulla disseminazione psicoterapica
  • Salvatore Freni: Considerazioni inattuali su alcuni aspetti psicoanalitici dell’integrazione
  • Giorgio Gabriele Alberti: Promuovere l'alleanza, fattore comune d'efficacia delle psicoterapie

12.30-13.00: Conclusioni e discussione finale. Tullio Carere-Comes
 
14.30-18-30: Sessione di workshop post-congressuale
 
  • John Norcross: Tailoring the Therapeutic Relationship to the Individual Patient: Evidence-Based Practices

 

 


INFORMAZIONI SULLE QUOTE DI PARTECIPAZIONE



    
QUOTE CONVEGNO      Regolari                                                Studenti[1]
                            Soci SEPI       Soci altri[2]          Non soci         Soci SEPI      Soci altri        Non soci    
  
Entro il 31/12/2005    € 250 +  IVA    € 250 +  IVA    € 300 +  IVA    € 200 + IVA    € 200 + IVA    € 240 + IVA    
  
Dopo il 01/01/2006    € 300 +  IVA    € 300 +  IVA    € 350 +  IVA    € 240 + IVA    € 240 + IVA    € 280 + IVA   



    
QUOTE WORKSHOP      Regolari                                         Studenti    
                                 
Soci SEPI    Soci altri         Non soci    Soci SEPI    Soci altri         Non soci    
  
Entro il 31/12/2005    € 30 +  IVA    € 30 +  IVA    € 40 +  IVA    € 24 + IVA    € 24 + IVA    € 32 + IVA    
  
Dopo il 01/01/2006    € 40 +  IVA    € 40 +  IVA    € 50 +  IVA    € 32 + IVA    € 32 + IVA    € 40 + IVA   

 

  
QUOTE TRADUZIONE SIMULTANEA      Regolari    Studenti    
  
Con  cuffie, costo giornaliero    € 10 + IVA    € 10 + IVA   

 

  
QUOTA ISCRIZIONE SEPI      Regolari    Studenti    
  
Gennaio  2006 – dicembre 2006    € 49    € 24   


[1]   Per studenti si intendono tutti gli studenti delle Facoltà di Psicologia o di Medicina e Chirurgia e tutti gli studenti delle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia. Per avere diritto a questa agevolazione è necessario allegare il certificato di iscrizione.

[2] Fanno parte della convenzione con la SEPI i soci del Mo.P.I. –Movimento Psicologi Indipendenti e della SPC –Scuola di Psicoterapia Comparata. Per avere diritto a questa agevolazione è necessario allegare il certificato di iscrizione.

 

Per l’iscrizione contattare la segreteria: (tel. 055 2342810, fax 055 2477263, eMail segreteria@vertici.com)

 

ULTERIORI INFORMAZIONI

Iscrizioni di gruppi
Le Scuole che intendano iscrivere oltre 10 partecipanti possono contattare la segreteria (tel. 055 2342810, fax 055 2477263, eMail segreteria@vertici.com) per conoscere le condizioni loro riservate.
 
Pernottamenti
Per conoscere gli alberghi disponibili è possibile contattare la segreteria.
AiTC – Associazione italiana per la Terapia di Comunità

 

Promuove, nel corso del

Convegno Nazionale AILAS 2006

Roma

Auditorium Parco della Musica,

una tavola rotonda-dibattito,

SABATO MATTINA 6 MAGGIO

 

sul tema

OSSERVANDO LE ISTITUZIONI DI CURA

Ansia, difese e cultura nei Servizi di Salute Mentale

Ciò che fondamentalmente manca nell’attuale approccio manageriale alla salute mentale, basato sul principio dell’Evidence Based Medicine, è l’interrogarsi sulle cause soggiacenti ai problemi del Sistema Sanitario Nazionale, sia di natura gestionale che rispetto al morale delle persone che vi lavorano. Un solco profondo separa gli operatori in prima linea, siano essi medici o infermieri o altre figure professionali quotidianamente in contatto con i pazienti, da coloro che non lo sono, dirigenti, funzionari amministrativi e politici. Chi lavora in prima linea è sovente troppo risucchiato dallo sforzo di preservare il proprio sé e di sopravvivere emotivamente per poter anche riflettere su ciò in cui è invischiato; chi lavora nelle retrovie invece crede di sapere cosa accade nelle istituzioni di cura non addentrandosi mai veramente nel fronte di fuoco del luogo di lavoro e prendendo le distanze dalla sofferenza che vi si sviluppa. E’ solo prendendo in considerazione l’intera dimensione “ecologica” del Sistema Sanitario che può essere fatto un passo avanti nella realizzazione di un sistema affidabile ed equo.

 

Prendono parte all’incontro:

ROBERT D, HINSHELWOOD, psichiatra, psicoanalista, già Direttore Clinico del Cassel Hospital di Londra MARCO CHIESA, psichiatra, psicoanalista, ricercatore al Cassel Hospital di Londra

FLAVIA DONATI, psichiatra , psicoanalista.

Chairman

Enrico Pedriali, psicoterapeuta, vice-presidente AiTC

L’evento avrà inizio alle ore 9. Nell’occasione verrà presentato il libro di R.D. Hinshelwood e W. Skogstad: “Osservare le Organizzazioni” edito da

ANANKE

 

 

Dott. Enrico Pedriali

Medico - Psicologo

 

Largo Settimio Severo, 3

20144 Milano

Tel. 02 - 433242

Fax. 02- 48029731

Email: epedrial@tin.it

 

A.S.S.E.Psi.- Ce.Psi.Di. 2006 Copyright

Responsabile editoriale: Giuseppe Leo